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Esempio intrigante e suggestivo, ma il paragone è poco calzante, perché è impossibile paragonare un’evoluzione tecnologica dove a migliorare sono elementi tecnici. con l’evoluzione di uno sport dove l’elemento unano è preponderante. Il calcio non è la Formula 1 Trovo a mio avviso pretestuosa ed immotivata la corrente di pensiero che vuole a tutti i costi ammantare il calcio di quella complessita tecnico-tattica, propria di altri sport, non ne conosco le motivazioni e francamente non mi interessano, fatto sta, che più passa il tempo e più la figura del tecnico, diventa, soprattutto nel pensiero collettivo, preponderante rispetto al resto della compagine finendo con l’identificarlo con la squadra stessa arrivando a trasformarlo in un qualcosa a metà fra un guru ed un fisico delle particelle. Ancora una volta, il calcio non è la Formula 1 dove il tecnico è il pilota e tutto il resto rappresenta macchina e scuderia. I Cavalieri Jedi, esistono solo in Star Wars, non sui campi di calcio Se facciamo il paragone con altri sport di squadra, l’incidenza dell’allenatore di calcio, parliamo in positivo, è limitato non certo per demeriti del tecnico, ma per la stessa natura del calcio. Nonostante la letteratura e la mitologia, il calcio non può essere trattato come una scienza esatta perchè rientra nelle caratteristche di quegli sport che non si giocano con le mani. Prorpio perché il calcio si gioca con i piedi è consequenzialmente impreciso, aleatorio ed in più essendo uno sport a punteggio basso è molto frequente che il risultato finale sia la conseguenza di un unico singolo non prevedibile in partenza e quindi difficilmente evitabile. Insomma il calcio è semplice? No, il calcio non è semplice, il calcio semmai è intuitivo e di facile comprensione,ma è anche dannatamente complicato, non complesso, complicato by nature Ecco perché intestardirsi a confinare il gioco di una squadra in un telaio rigido è a mio avviso controproducente, a volte sento che quell’allenatore si è incazzato perché “ha tirato appena ricevuta la palla” oppure “ha crossato qundo doveva mantenere il possesso” o il peggio di tutti “ha lanciato lungo invece di partire da basso” trovo molto più congruo alle caratteristiche del calcio, impostare dei principi base sui quali il singolo ha, anzi deve avere, la libertà di fare la giocata che ritiene più opportuna. Ecco dove può incidere l’allenatore, nel creare quel canovaccio quell’organizzazione più adatta al parco giocatori a sua disposizione, ma appena la palla inizia a rotolare la palla, scusate il gioco di parole, passa ai giocatori e lo spazio di manovra di un tecnico è estemamente limitato, alla lettura della gara – e non tutti lo sanno fare – e alla possibilità di fare sostituzioni. A prprosito di sostituzioni, a me scappa sempre un sorriso quando al giocatore che sta per entrare, vengono mostrati in fretta e furia quattro fogli, dove immagino non ci siano formule magiche, ma allineamneti situazionali, mi da l’idea di uno che riguarda gli appunti prima di un’interrogazione. Immagino che non sia tutto li la produzione strategica della partita, quando in confronto, a proprosito di complessità, il playbook di una squadra di High School, basket, football, fate voi sono spessi quanto il Manuale Merk. Quanto sarebbe bella un’evoluzione tattica dove l’allenatore davvero mette le mani in pasta, basterebbe liberalizzare le sostituzioni, poter apportare variazioni nello schieramento, utilizzando anche giocatori o schirementi situazionali, schierando il personale più adatto oppure passare durante la stessa partita a diversi moduli difensivi od offensivi con la possibilità a seconda della situazione di ritornare alla formazione base. Non voglio sminuire il lavoro che un tecnico di calcio, fa soprattutto durante la settimana, voglio semplicemente dire che, proprio per la relativa incidenza, non ha senso celebrare quel o quell’altro allenatore elevandolo al di sopra delle proprie competenze. Oggi sentivo un conduttore, giovane, equilibrato, competente che , alla domanda quale fosse la squadra di Premier per la quale faceva il tifo, lui ha risposto “Guardiola, certo c’è anche il Brighton di De Zerbi, ma Guardiola…” Poteva dire City, poteva dire Brighton, ma lui ha preferito indicare l’allenatore non la squadra, insomma adesso va di moda tifare l’allenatore? Pare di si. Una volta i bambini avevano in cameretta il poster di Paltini, di Totti o di Maradona. Oggi hanno Guardiola o De Zerbi, novelli Cavalieri Jedi, sarà perché oggi ci sono pochi calciatori che accendono la fantasia, ma a me sembra tutto molto forzato. E deprimente
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Certo inventare al momento è un valore aggiunto, resta però un qualcosa di transitorio che poi è complicato standardizzare. Nel calcio è complicatissimo non tanto trovare qualcosa di nuovo, quanto qualcosa di nuovo e funzionale. Sostanzialmente la scuola Barca, non ha inventato nulla, ha semplicemnete istituzionalizzato il gioco dell'Ajax nell'utilizzo di giocatori polivalenti ed intercambiabili che se ce l'hai bene, altrimenti o provi atirarli fuori da una cantera, e non sempre tiri fuori gli Iniesta e gli Xavi, oppure sei costretto a fare con che hai. Ma gli stessi concetti di Michels erano farina di Vic Buckingham e prima ancora di Sebes - Hidekguti fu il primo falso nueve, insomma roba di settant'anni fa. Puoi modificare, adattare, ad una tipologia di atleti diversa da quella di venti trent'anni fa, ma a livello tattico proprio per la sua natura il calcio è refrattario ai cambiamneti epocali. Più che una evoluzione lineare, perlerei di evoluzione ciclica.
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Onestamente questo mi era sfuggito, pensavo fosse una discussione su quanto conta un tecnico e quanto incida complessivamente su una squadra. Colpa mia
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Urca! Chiedo scusa, concordo con te che ci sono post ben più interssanti dei miei, vorrà dire che la prossima volta ti mando una bozza prima di scrivere un'altra inutile pappardella. Quanto all'ossessione, non era rivolta a te, era un discorso in generale, non mi dirai che non è vero che allegri salta fuori sempre e comunque e che pure dopo che se ne era andato c'era gente che teneva aggiornato lo score, se c'erano squadre che lo avevano contattato o se stava magiando il caciucco con Galeone o se era a giocare al gabbione, e dai...se non è ossssione questa
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Io facevo un discorso diverso basato sull'incidenza di un tecnico in generale che per me, lo ripeto vale 25% fuori dal campo ed il 15% in partita per motivi che tralascio per evitare di scrivere un pippone. Per quanto riguarda l'essere talebani ci si può nascere perchè si viene da una scuola, o ci si può diventare anche per necessità. Potrei portarti esempi, da altri sport, dove per necessità, un allenatore ha avuto un'intuizione divenuta prima vincente e poi superinflazionata da perdere come nell'ordine delle cose in efficacia. Prima di andare avanti però vorrei sapere perchè in qualsiasi topic, da quello sull'NBA a quello degli Orologi, viene fuori Allegri, se non è un'ossessione questa... Comunque, torniamo agli integralisti, i nomi li sappiamo a memoria, sono quelli ai quali viene sempre associata, facendo un'errore di valutazione, la gioia, il divertimento e lo spasso, che quasi sempre non è mai sinonimo performance perfetta. Sono gusti, io preferisco un altro tipo di tecnico, meno fissato nemo metafilosofo meno propenso all'onanismo tattico Ma perchè demonizzare il 3-5-2? Non ci ha vinto mica solo Allegri col 3-5-2 e manco l'ha inventato lui, pensa un po' la paternità se la dividono El Narigon Bilardo ed il nostro Nevio Scala. Squadre, Mardona a parte non certo ricche di fenomeni. Qualche nome Brown, Burruchaga, Valdano certo, Cuciuffo, oppure Zoratto, Grun, Melli, Benarrivo, Broli...squadre funzionali, squadre gestite da tecnici che pur con molti limiti avevano un'innata capacità di piazzare giocatori funzionali tatticamente intelligenti messi in maniera sagace nei punti strategici. Io non so per quali motivi Allegri si sia aggrappato come un opossum al 3-5-2, quello che posso immaginare che la differenza fra il 3-5-2 di Allegri I e quello dell'Allegri II ha un nome ed un cognome: Andrea Pirlo. Senza un pensatore (con o senza suola) il 3-5-2 è un modulo monco. Pensa a Zoratto pacemaker essenziale in quel Parma o a Sergio Batista nell'Argentina di Bilardo....oggi chi abbiamo che può anche soltanto prendersi lontanamente la responsabilità di vestire quei panni? Di responsabilità Allegri ne ha diverse, soprattutto nell'ultimo triennio, ma addirittura definirlo talebano, lui che "il calcio non è mandà missili sulla luna" è proprio l'antitesi di questo stereotipo Senza stare a disquisire quanto incida il palmares nella valutazione di un tecnico e sorvolando sulla scarsità o meno del palamares di Sarri, alla fine sono solo opinioni, come definiresti il palmares dei seguenti tecnici? Gerard Houllier Rafael Benitez Dick Advocaat Andrè Villas Boas Diego Pablo Simeone That's a good point. Ed è anche per questo, che Allegri non può definirsi un talebano. al di la delle nefandezze inenarrabili per le quali meriterebbe un tribunale speciale
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Pesare un allenatore lo si può fare a fine corsa durante la carriera la valutazione la si fa o meglio, si potrebbe fare, in base ad altri parametri. Che non sara il palmares, ma non è neanche la valirizzazione dsi giocatori che al masdimo può essere un effetto ma non una causa, a meno che non si vogliano stravolgere le leggi della fisica Il parametro principale, secondo me è il parco giocatori, da li parte tutto, quindi il requisito principe di un tecnico di calcio è la capacità di valutare le caratteristiche singole e di gruppo della rosa a disposizione. Viene da se che la seconda abilità del tecnico è quella di adattare l'organizzazione di gioco alle carattetistiche dei giocatori e non il contrario. Integralisti alla Sacchi fanno firtuna quando trovano il pacchetto giusto. Vedere giocatori che non esprimono il proprio potenziale al massimo perchè incaprettati in schemi non congeniali alle loro catarreistiche non è un segno di intelligenza calcistica ma l'incapacità di trovare una siluzione efficace al fuori del proprio catechismo. Non puoi chiedere a Ronaldo di fare il pressing alto, non puoi pretendere che Haaland partecipi ad una manovra modello Barca ...Pep ci aveva sbattuto il muso già con Ibra, come anche Mbappè va lanciato in campo aperto e non imbottigliarlo in uno stucchevole giropalla. Lo spartito non è più omportante del misicista o dell'orchestra a disposiziione. Morale della favola se hai i giocatori e sai come sistemarli, sei già un pezzo avanti Poi, siccome nessuno ha la verità in tasca, e men che meno il sottoscritto siete liberi di non essere d'accordo
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Fra un po' farà notizia che il Southampton ha bruciato tutti sul tempo accaparrandosi il quattirdicenne guatemalteco Josè Estamierda
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Si ma allora bisogna mettersi d'accordo, perchè c'è chi per mettere Mozzicone nel già citato Olimpo porta il suo scarno palmares. Allora li l'albo d'oro conta? Oppure contano i giocatori? Perchè sento che De Zerbi, finito l'effetto Potter, fluttua anonimo fra una scoppola e l'altra a metà classifica, perchè poverino non ha ina rosa adeguata Stesso dicasi per Ten Hag che, fino a fochi mesi fa era il sogno proibito di molti, con la differenza che qualche giocatore ce l'ha pure Non sarà che lavorare con i giovani senza pressioni sia molto più semplice e che invece quando si alza l'asticella e finisci al Manchester o alla Juve le cose si complicano?
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E cosa starebbe a significare? Del Neri ha fatto il record di punti col Chievo Castagner ha fatto recordi di punti col Perugia Ranieri ha vinto una Premier col Leicester Magath ha vinto un Meisterschale col Wolsburg Non mi pare che ci siano dei Del Neri o dei Ranieri fan club come, inspiegabilmente, accade con il Fabio Volo degli allenatori
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Ma all'inizio o alla fine del film? Perchè come atteggiamento e coinvolgimento sono due Brad Pitts, notare il plurale, diametralmente diversi. Soprattutto a confronto con Morgan Freeman che per tutto il film tiene la barra a dritta risultando il punto di riferimento inerziale della pellicola. Il problema è che qui non c'è nessun Morgan Freeman ne punti di riferimento inerziali
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NEFANDEZZE MEDIATICHE E ANTIJUVENTINISMO VARIO
Arminius ha risposto al topic di Bradipo76 in L'Archivio Di Tifosibianconeri.com
Ragazzi, poche palle...questo è per i più distratti Cellino: “Bruciammo tutto un faldone di fideiussioni false con la trielina prima dell’arrivo della Finanza” L’attuale Presidente del Brescia, Massimo Cellino, in un’intervista rilasciata a “Report” su RAI 3, ga dichiarato, quando era Presidente della Lega, una scioccante verità, quella di aver bruciato un faldone contenente le fideiussioni false prima dell’arrivo della Finanza: “Cercavamo di tenere la baracca in piedi, stava crollando tutto. Io ero uno dei più giovani presidenti della Lega, dovevamo pulire tutte le schifezze che c’erano là dentro e non sapevo da che parte cominciare. C’era un contenitore di metallo con tutti i dossier, c’era chi era iscritto con una fideiussione falsa, chi si scaricava come Irpef il trasporto… Andammo nel piazzale, buttammo tutto in un bidone e bruciammo tutto con la trielina. L’indomani la Finanza venne a cercare quel faldone, ma non c’era più niente”. FONTE: RAI 3 – Report Sempre per quelli che si ricordano benissimo del Godeturone e del Ricorederonaldo... 6 Agosto 2003 Calcio e fideiussioni: i documenti delle false garanzie fonte: Corriere della Sera Calcio e fideiussioni: i documenti delle false garanzie Firme contraffatte, intestazione sbagliata. Jommi della Sbc: «I club sapevano». Carraro incontra Letta Adesso c?è un?inchiesta della Procura della repubblica. Adesso è più di un sospetto che i documenti con i quali la Roma si è garantita l?iscrizione al campionato di serie A siano falsi. Falsa è la firma di Cinthya Ruia, che ha avuto incarichi in seno alla Sbc fino al 18 aprile scorso. Falsa è la carta intestata della piccola società finanziaria che avrebbe emesso fideiussioni risultate fasulle. Il fascicolo è intestato «atti relativi a…» e, per ora, è privo di ipotesi di reato. Ma il sottotitolo di questa commedia all?italiana che sta scuotendo alle fondamenta la Federcalcio, già destabilizzata dal caso Catania, è intuibile: «L?ennesima brutta figura del pallone». A 25 giorni dall?inizio dei campionati (la serie B scatta il 30 agosto), ancora non sappiamo se Roma, Napoli e Spal saranno al via dei rispettivi tornei, se possiamo ancora fidarci della Covisoc, che avrebbe dovuto essere scrupolosa nei controlli e invece si è rivelata orba come una talpa, se la Figc ha avuto un ruolo nella beffa dell?estate, un «Totòtruffa» che non fa più ridere nessuno, nemmeno gli amanti del giallo che sbiadisce rapidamente in pastetta. Dopo la terza convulsa giornata dalle rivelazioni del Corriere della Sera di domenica scorsa, che aveva smascherato le fideiussioni fantasma a cui certe società si erano aggrappate per ottenere l?iscrizione al campionato, ripartiamo da poche ma solide certezze. «I club sanno chi ha dato garanzie» dice Franco Jommi, amministratore delegato della Sbc, la società con sede a Civitanova Marche coinvolta nel caso: «Queste società conoscono i nomi delle persone che materialmente hanno consegnato loro le garanzie, ricevendo in cambio il pagamento del premio». Mentre fioccavano le interpellanze parlamentari (l?ultima di An al ministro dei Beni culturali Urbani), mentre l?immancabile Codacons decideva di costituirsi parte civile insieme all?Associazione degli utenti sportivi («Gli azionisti delle società coinvolte potrebbero chiedere il risarcimento dei danni materiali e morali direttamente alla squadra di calcio»), Ettore Torri, reggente della Procura della repubblica di Roma e curiosamente membro della Caf (il tribunale d?appello del calcio), apriva un?inchiesta per vederci chiaro. Il problema della competenza territoriale tra Roma e Macerata è stato risolto al telefono dai due pm: a indagare sarà la Procura di Roma perché il reato si considera perfezionato quando le carte sono state depositate alla Federcalcio. Gli investigatori si sono già mossi per acquisire documenti in Figc e alla Covisoc. Una delle prime domande a cui dare risposta è: perché la Commissione per la vigilanza e il controllo delle società professionistiche ha dato l?assenso a un?operazione tanto sospetta? Carraro, che ieri ha incontrato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta per un colloquio esplorativo, ancora una volta si chiama fuori: «Non mi dimetto. Io sono di coccio». Ma all?orizzonte c?è un?altra nube: Capitalia, società di cui Carraro è consigliere, ha garantito una fideiussione a favore della Roma a fine luglio per un importo di 30 milioni di euro, condizionata all?iscrizione al campionato. Sempre dal Corrierone... Rivelazioni di Luca Rigone sulle fideiussioni di Roma e Napoli Il «pentito» del calcio: «Garanzie false» I soldi sottratti ai club dovevano finire nelle tasche di persone che avrebbero dovuto chiudere un occhio ROMA - Il muro di silenzio nell’inchiesta sulle fideiussioni false si è sbriciolato definitivamente. Il broker anconetano Luca Rigone davanti ai carabinieri ha ripercorso le tappe della vicenda che ha portato le società a sborsare oltre un milione di euro per i documenti contraffatti della Sbc. Sarebbe lui il primo «pentito» che ha consegnato agli investigatori una «verità» tutta da verificare ma che, contemporaneamente, ha confermato i primi sospetti: oltre alla truffa ai club e alla falsificazione degli atti presentati alla Federcalcio, potrebbero essere state pagate tangenti per evitare che il raggiro venisse denunciato. Ieri c’è stata anche la prima «vittima» dello scandalo: Gabriele Turchetti, il segretario della Covisoc che ha suggerito ai dirigenti giallorossi di rivolgersi alla Sbc, si è autosospeso dall’incarico con una lettera inviata ai magistrati e ai presidenti della Figc, Franco Carraro, e della stessa Covisoc, Salvatore Pescatore. Turchetti ha tenuto comunque a sottolineare «la linearità e la correttezza del suo operato». Sono state ancora una volta le indagini nelle mani del Procuratore aggiunto Ettore Torri e del pm Maria Cristina Palaia a tenere però banco. La testimonianza di Rigone (occupatosi delle pratiche per conto di Cosenza e Spal) viene giudicata molto importante. Il broker avrebbe confermato che a occuparsi della contraffazione delle carte è stato l’affarista napoletano Amedeo Santoro (già accusato dall’intermediario marchigiano Paolo Landi, che ha incassato 300.000 euro dalla Roma). Ma, soprattutto, avrebbe aggiunto di aver saputo che si trattava di una truffa e che, probabilmente, i soldi sottratti ai club dovevano finire nelle tasche di persone che avrebbero dovuto chiudere un occhio al momento giusto. Potrebbero essere state pagate mazzette, dunque. Ma a chi? Andiamo con ordine. Il versamento della Roma a Landi: dieci assegni da 30.000 euro l’uno. Per gli inquirenti questo pagamento frazionato nasconde l’esigenza di «distribuire» il denaro. Secondo episodio che ha suscitato dubbi: poche ore dopo che il Corriere della Sera ha svelato il caos-fideiussioni, dalla borsa di Landi fermato alla frontiera italo-svizzera escono documenti relativi a conti correnti bancari nel Paese elvetico. Landi, però, si guarda bene dal raccontare l’imbarazzante episodio. Ultima riflessione: perché nessuno ha querelato Franco Baldini, il direttore sportivo della Roma che ha parlato di «un’estorsione» ai danni del club? «Se mi dessero dell’estorsore, la prima cosa che farei è sporgere querela», ha osservato un investigatore. Forse le parole di Rigone potrebbero inguaiare Turchetti o qualcun altro pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio. Fatto sta che adesso i militari stanno passando al setaccio i conti correnti bancari di molti personaggi coinvolti nell’indagine. E c’è chi dice che anche l’altro interrogatorio di ieri, quello del commercialista napoletano ed ex amministratore delegato dell’Ancona, Gianni De Vita (che ha procurato le garanzie a Napoli e secondo la Roma è stato indicato da Turchetti) possa essere decisivo per l’inchiesta. Lo scenario diventa ancora più inquietante riconsiderando un passo dell’ordinanza del Tribunale di Catanzaro che il 26 marzo scorso portava all’arresto dell’allora presidente del Cosenza, Paolo Fabiano Pagliuso, tuttora recluso. In essa si parlava di «amicizie influenti del Pagliuso in ambito Lega Calcio e Covisoc» e si faceva riferimento alla confessione dello stesso Pagliuso secondo cui Figoli e Turchetti, della Covisoc, gli avrebbero dato «preziosi consigli sulla gestione contabile illecita poi posta in essere in concreto». Domani partiranno le prime informazioni di garanzia (pare cinque). Chiosa finale (mia) Ma se non hanno fatto nulla nel 2003 quando la Roma aveva le pezze-ar-c**o con un debito di quasi 220 mln di euro era costretta a falsificare una fideiusione oltre a cedere obtorto collo alcuni asset della controlante Roma 2000 nonche parte del pacchetto azionario di ItalPetroli, se non hanno fatto nulla, quando le tifoserie unite di Lazio e Roma, mandarono alle autorità un segnale inequivocabile bloccando una partita, cosa volete che facciano oggi per due plusvalenze? -
[ Champions League 2023/24 ] Real Madrid campione d’Europa per la quindicesima volta
Arminius ha risposto al topic di kkekko in Archivio Off Juve
E' sta fissa che bisogna partire dal basso uscendo dall'area palla al piede dopo aver spesso rischiato l'indicibile. Il risultato sono i I Beraldo e i Laporte, oppure i porieri con le mani fucilate che non bloccano una palla e vanno a pampogne un cross su tre, ma aaaah, come gioca con i piedi, che tocco di palla e che visione di gioco. Poi parare magari -
[ Champions League 2023/24 ] Real Madrid campione d’Europa per la quindicesima volta
Arminius ha risposto al topic di kkekko in Archivio Off Juve
Lo stesso Monaco che poi butta fuori Pep, tanto per dire...insomma per sputarci addosso, non ci batte nessuno. Mentre gli altri celebrano le sconfitte a "testa alta" festeggiano tre semifinali consecutive, finali di Conference ed altri ancora so' sue settimante che girano a vuoto su un pullman scoperto, noi, gli scudettini, eh ma con l'Ajax abbiamo vinto ai rigori...io a volte faccio fatica a capire. Bene o male abbiamo disputato, vado a memoria 16 finali di coppa, 21 se ci mettiamo le due Supercoppe e le tre Intercontinentali distribuite in mezzo secolo, il che significa che comunque bene o male ci siamo sempre, non siamo un ciclo estemporaneo dovuto ad eventi unici o straordinari. Poi le finali si possono vincere o perdere è l'arrivarci che non è scontato. Per quel che mi riguarda, ho il massimo rispetto per il valore per tutti gli "scudettini" e le "coppette" gli altri possono pensarla come credono. però ho l'impressione che ci sia un qualcosa che non quadra nell'analizzare qusta squadra in maniera pistocchiana o meglio adaniana da un po' di tempo a questa parte -
NEFANDEZZE MEDIATICHE E ANTIJUVENTINISMO VARIO
Arminius ha risposto al topic di Bradipo76 in L'Archivio Di Tifosibianconeri.com
Sputazon? Quel Paolillo? Ma ancora sta in giro e parla pure? -
Dipende che gioco. Forse a tresette o a tombola
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[ Champions League 2023/24 ] Real Madrid campione d’Europa per la quindicesima volta
Arminius ha risposto al topic di kkekko in Archivio Off Juve
Ma Mbappè va via a zero? Non che gli macano i soldi e manco la faccia. Certo i catarioti hanno speso i soldi per fare una guerra mondiale e hanno vinto solo una Champions col City. Almeno sono stati tempisti, hanno scelto il momento giusto per vincerla -
[ Champions League 2023/24 ] Real Madrid campione d’Europa per la quindicesima volta
Arminius ha risposto al topic di kkekko in Archivio Off Juve
Adesso non faccamoci prendere dall'entusiasmo -
[ Champions League 2023/24 ] Real Madrid campione d’Europa per la quindicesima volta
Arminius ha risposto al topic di kkekko in Archivio Off Juve
Ha la faccia di uno a cui stanno facendo una colonscopia a sorpresa -
[ Champions League 2023/24 ] Real Madrid campione d’Europa per la quindicesima volta
Arminius ha risposto al topic di kkekko in Archivio Off Juve
Quello in grassetto e poi basta, gli altri, ma è una mia valutazione personale, fai un sacco e li posti al macero non piange nessuno. Vitinha è uno pseudo-Jorginho, gli altri sono frillini, piccoli pinnipedi ammaestrati che fra due anni nessuno ricorderà più, sai quando dici "ma te lo ricordi Barcolà?" " Barcolaaaà? Ma dove giocava?" " Ma si... quello che giocava nel PSG" "Ah siiii...e mo dove gioca?" "Boh" Un po' sto cazzeggiando, comunque -
[ Champions League 2023/24 ] Real Madrid campione d’Europa per la quindicesima volta
Arminius ha risposto al topic di kkekko in Archivio Off Juve
No si tratta di convergenza intellettuale -
[ Champions League 2023/24 ] Real Madrid campione d’Europa per la quindicesima volta
Arminius ha risposto al topic di kkekko in Archivio Off Juve
Sta domanda la dovresti fare a tu sai chi, quello che metteva Kante sulla fascia per mettere Jorginho al centro...quello innamorato di Huysai -
[ Champions League 2023/24 ] Real Madrid campione d’Europa per la quindicesima volta
Arminius ha risposto al topic di kkekko in Archivio Off Juve
Io pensavo che La Porte in quanto a rapporto qualità prezzo fosse l'esempio di soldi buttati nel cesso...ma ragazzi Beraldo batte tutti. Guardiola lo volle a tutti costi pagandoo poco meno di Grealish, il signore si che se ne intende -
[ Champions League 2023/24 ] Real Madrid campione d’Europa per la quindicesima volta
Arminius ha risposto al topic di kkekko in Archivio Off Juve
Ho detto ruberesti non rapiresti....pensa all'entità del riscatto poi certo, è meglio che trovi un posto dove gli emissari della casa reale non rescano a trovarti. Plutone? -
[ Champions League 2023/24 ] Real Madrid campione d’Europa per la quindicesima volta
Arminius ha risposto al topic di kkekko in Archivio Off Juve
Giocatori diversi, vero, ma anche Leao è incostante, raramente decisivo, poca personalità, quando non è in giornata, e succede spesso, giochi con un uomo in meno. Non lo vorrei manco regalato -
[ Champions League 2023/24 ] Real Madrid campione d’Europa per la quindicesima volta
Arminius ha risposto al topic di kkekko in Archivio Off Juve
Così, giusto per giocare, a parte Mbappe, chi rubereste al PSG?