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Mediterraneo

Tifoso Juventus
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  1. momento Ironia: Agnelli "voglio Sarri fuori di qui, domani!" Nedved " non ci sono soldi per un allenatore importante..dobbiamo ricadere su una scelta di secondo piano.." Agnelli "Inzaghi??" Paratici " la Lazio non lo libera..vuole tanti soldi...l'unico in serie A che non costa niente e che fa il calcio di Possesso che vogliamo è Andreazzoli" Nedved: "Andreazzoli??? ma se ci presentiamo con lui, dopo Sarri i tifosi ci mettono appesi ai tiranti dello Stadium.." Agnelli " ZITTI TUTTI...mi è venuta un'idea.."
  2. secondo me invece è una scelta che fa capire molto sul tipo di calcio che vuole proporre Pirlo
  3. ci sono centrali di difesa e centrali di difesa...una volta in difesa ci si metteva quelli con il ferro da stiro al posto dei piedi, oggi invece in tutte le più grandi squadre si richiede anche un determinato "standard" tecnico ai centrali di difesa (addirittura lo si sta cominciando a chiedere ai portieri, pensa..) non è detto che sia più utile allo costruzione del gioco un centrocampista rispetto che un difensore..basta trovare un determinato equilibrio...alla fine Guardiola quando era al Barcellona (al Bayern e al City non l'ho seguito così frequentemente per poterlo dire) giocava con una difesa a 3 in fase di possesso con Busquets che faceva la salita Lavolpiana e i terzini laghi sulla linea dei centrocampisti.. la difesa a 3 negli ultimi anni in Italia è stata interpretata soprattutto da Conte, Mazzarri, Inzaghi, Gasperini vale a dire 4 squadre che tra loro presentavano un atteggiamento tattico estremamente diverso tra loro.. Io personalmente non credo nel calcio "europeo" negli allenatori "europei" e tutte ste cagate varie...le trovo delle cose molto filosofiche e "giornalistiche" che potrebbero esser partorite giusto da uno pseudo santone come Sacchi, cioè un allenatore che è stato sicuramente bravo ma molto moooolto più fortunato e che per quest'ultima è diventato Leggendario. Se una squadra vince, vince perché è forte o perché in quei 90/180 minuti alcuni episodi gli sono andati a favore. Si può giocare Bene (e Male) con qualsiasi sistema di gioco, purché l'allenatore sappia cosa fare e la dedizione dei calciatori sia totale. Si può vincere (e perdere) con qualsiasi sistema di gioco e qualsiasi approccio (possesso palla, Catenaccio, ecc) basta che quello che scegli lo fai fottutamente bene. Poi ovviamente noi ancora oggi ci troviamo con un materiale sportivo molto molto "eterogeneo"...e così sei praticamente obbligato a dover scendere a compromessi.
  4. Quelli sono nomi che circolano senza la cessione di Ronaldo..con la cessione di Ronaldo mi aspetterei qualcosa di più..certo non Mbappe e simili
  5. Raga che vi piaccia o meno, è una notizia. Sono dichiarazioni di una persona che ha scritto la sua biografia, e che quindi lo conosce bene..probabilmente è ancora rimasto in contatto se non direttamente con lui, con chi gli gravita attorno..se ha detto quelle cose è perché le ha sentite, e vedendo come si sta muovendo la Juve in questo senso pare anche a me che non stiamo navigando nell'oro attualmente (abbiamo silurato pochi mesi fa Marco Re che era il Chief Financiar officier, qualcosa vorrà dire o no..) poi non È detto che Ronaldo andrà via al 100%...ma il tempo sta scandendo anche per lui, inutile far finta di niente..sarei molto molto sorpreso di vedere Ronaldo con noi oltre la stagione 2020/2021 e non mi rimarrei stupito se non ci fosse nemmeno nella prossima.
  6. Scusatemi ragazzi...ma comunque chi dice che pirlo ha scelto la difesa a 3?
  7. a me onestamente non Farebbe ne' caldo ne' freddo..però servono difensori allora..oggi non ci sono gli uomini adatti..Rugani fa pietà, Demiral viene da un bruttissimo infortunio, idem Chiello che ha anche 36 anni, De Ligt è ancora giovanissimo e si è operato alla spalla.. Se si torna a 3 dietro Servono difensori..e difensori con le palle quadrate
  8. L'unico motivo è che la difesa a 3 e' andata fuori di moda. i moduli non contano una pippa...la qualità in campo e l'interpretazione dei ruoli fanno la differenza..con qualsiasi sistema di gioco. ci fosse un modulo che fa vincere le partite, lo utilizzerebbero tutti
  9. Nel caso, ad oggi per me anche solo inimmaginabile, in cui CR7 venisse ceduto in questa sessione, scordatevi di rigirare quelle risorse in un singolo colpo... ma quesì soldi verrebbero utilizzati per rinforzare la squadra in modo globale..un po' come accadde quando vendemmo Zidane
  10. Il biografo ha detto delle cose molto MOLTO specifiche eh...attenzione...dubito che siano totalmente campate in aria
  11. Anche no..io voglio sentirlo rispondere sulla prima squadra...non su una squadra di ragazzini..
  12. non me ne vogliate rega, ma sarebbe anche il caso di "guardare oltre"
  13. voglio sperare che seguiranno anche loro IMMEDIATAMENTE..perché come hai giustamente detto te, il francese era il meno peggio.
  14. E' una notizia positiva ma non mi sento di festeggiare né di stappare lo spumante. Blaise ha sempre dato tutto per questi colori, al netto delle capacità tecniche individuali..lo ricorderò sempre con piacere come un ottimo professionista e una pedina importante in questi anni, soprattutto nella prima stagione. Buona fortuna Blaise
  15. Il problema è che non ci sono tanti nomi papabili
  16. arriverà un profilo analogo..comunque non uno che pretenderà di giocare titolare
  17. Dybala resta e sarà il nostro centravanti titolare. Milik viene perché ha caratteristiche diverse e perché non rompe il c**** se si fa qualche panchina...farà quello che ha fatto quest'anno Higuain, ma molto meglio si spera. la prossima stagione si riparte davanti con Dybala+Cr7+1..c'è da capire chi sarà quell'1..se sarà Costa,Cuadrado,Kulusesvki oppure un nuovo acquisto
  18. ok dopo aver letto la sua autobiografia e altri articoli credo di aver inquadrato bene la sua idea di calcio. Vuole una squadra che "gioca a calcio", vuole una squadra che si porta il pallone anche nello spogliatoio, apprezza in modo particolare il lavoro di Guardiola e ne trae spunto ma non è fissato a tutti costi con il tiki-taka..è molto poco "italiano" sotto certi punti di vista, non è quel tipo di allenatore che pensa a distruggere il gioco degli avversari, anzi è una cosa che detesta..non è legato ad un modulo particolare, ma anche lui segue la logica di impostare il sistema di gioco secondo il materiale a disposizione (secondo me si parte con il 433)..odia il "riscaldamento prepartita" e non ama particolarmente il lavoro fisico.. Mi aspetto quindi una squadra tecnicamente valida, dal ritmo medio-basso, con tanto possesso palla, non ama gli scarpati né i giocatori che pensano prima all'uomo da marcare e poi al pallone Si lo so sembra la descrizione del Milan di Ancelotti, e credo che come stile non si discosti troppo, con tutti i benefici e difetti del caso.
  19. Pirlo su AA " " Il suo motto è: “Lavorare, lavorare”. Potrebbe farne a meno, ma ne sente il bisogno: “Solo così si possono raggiungere gli obiettivi più ambiziosi e vincere”. Tiene alla sua società in maniera quasi morbosa, gli amici sono i benvenuti e i nemici persone da fermare, il prima possibile. Davanti a loro diventa cattivo, lui che cattivo non è. Li maltratta, risponde a tono, ogni mancanza di rispetto verso la Juventus è un pugno in faccia ad Andrea, che reagisce. Ruggisce. Si dimena e picchia, con parole che sono sentenze. Con la squadra è un presidente dolcissimo, non alza mai la voce, nella buona e nella cattiva sorte, finché morte non ci separi, perché ci ha sposati, prima pensa a noi e poi a se stesso. Ci vuole bene e ce ne siamo accorti [...] tante volte gli ho sentito ripetere questo: “Giocare qui dev’essere un privilegio, una cosa bella, un destino per pochi e per il quale ringraziare il cielo. E tutti quelli che hanno vestito la maglia della Juventus, prima o poi, hanno vinto. Uno, dieci, cento trofei. Questo club è tutto, ma lo deve essere anche per voi. Dovete sentirvi juventini dentro, rendere la vostra avventura sempre più grande, amplificarne la gloria a dismisura. Prendete esempio da chi vi ha preceduti, siate esempio per chi verrà dopo”. Un mattone dopo l’altro: la felicità deriva da un progetto relativamente semplice. [...] Io e lui ci siamo piaciuti dal primo minuto. L’incontro che ha rotto il ghiaccio è avvenuto nella sede della Juventus, in corso Galileo Ferraris a Torino, il giorno in cui ho firmato il contratto, davanti ai fotografi e alle telecamere. “Sono felice che tu sia qui, Andrea” ha detto lui. “Sono qui per vincere, Andrea” ho risposto io. “Con questa dichiarazione mi fai sentire bene.” Mi ha fatto una bellissima impressione fin da subito, e credo che lui pensi la stessa cosa di me. Quasi un colpo di fulmine sportivo, e non era scontato che accadesse, considerata la mia provenienza. Dal Milan con furore. Conoscendolo, ho poi scoperto un altro aspetto che ci rende molto simili: appena ha vinto una cosa, ne vuole subito vincere un’altra. Non si accontenta, ha imparato (in fretta) come si battono i titani. Ha ridato alla Juventus la mentalità di un tempo, che da avversario mi aveva sempre provocato enorme fastidio: giocavi contro di loro e sapevi che combattevano all’ultimo sangue, fino all’ultima goccia di sudore, senza risparmiarsi, prendevano botte e si rialzavano, segnavano un gol e dopo pochi minuti ne segnavano un altro, li intimidivi e loro si arrabbiavano, e arrabbiati sembravano ancora più forti. [...] Il fatto che Andrea sia un presidente combattivo dentro il corpo di una persona che non se la tira, che vive come qualsiasi uomo della sua età, è stato d’aiuto. Gira tranquillamente per Torino, in jeans e camicia, e si ferma con chiunque abbia voglia di parlare. Risponde alle domande dei tifosi, raccoglie i consigli, ascolta le critiche, spiega il suo punto di vista senza nascondersi. Vive la città, respira l’umore della gente, in futuro lo vedrei bene come sindaco. Dopo il suo primo scudetto ha festeggiato insieme a noi, alla discoteca Cacao, al Parco del Valentino. Si è scatenato, ha ballato, ha bevuto, addirittura si è lanciato nel karaoke. Non mi ricordo se la canzone scelta era V********O di Marco Masini (pur essendo lui un tifoso della Fiorentina), ma mi piace pensare che le cose siano andate così. Dedicato a tutti quelli che non ci credevano. Ci ha detto grazie: “Siete il mio orgoglio. Sono presidente da poco tempo, mi avete fatto un regalo straordinario. Sapevo che saremmo diventati i migliori in Italia, però pensavo che avremmo impiegato più tempo. Ah, adesso l’Italia non mi basta più”. Nella testa, ho sentito la musichetta della Champions. Andrea mi ha fatto l’occhiolino "
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