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djmayhem

Tifoso Juventus
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  1. chiaramente chi l'ha messa in onda sapeva benissimo che versione fosse, ma come capitò alla Rai con Benatia non si saprà mai chi è stato, e di certo in società non interessa saperlo
  2. comunque da quanto ho letto su sportmediaset più che il gruppo di atleti ad intonare il coro è stato chi ha messo su il brano "sarà perché ti amo" che non era la versione originale, ma appunto una versione con il testo modificato con lo sfottò agli juventini, che poi anche gli atleti lo abbiano cantato la dice lunga...
  3. Ormai ci perculano in tutte le salse, anche tesserati del coni, ma nessuno in società dice o fa nulla, per cui a loro andrà bene così. Se avessero intonato cori contro il Napoli adl avrebbe telefonato a ministro e presidente del coni chiedendo pubbliche scuse
  4. Tuttojuve è la stessa testata che ha pubblicato la prima notizia, magari avrebbero dovuto controllare prima
  5. Si, vabbè, ma come li avrebbero contati? Il solito sondaggione su un campione di 300 persone? E noi non eravamo 14 milioni, mentre Milan e Inter 600 milioni?
  6. Intervista a Claudio gentile sull'Avvenire, l'ultimo CT vincente dell'under 21, che ancora non si capacita del motivo per cui venne mandato a casa e non più cercato. Al posto andò Casiraghi che con una rosa di molto superiore a quella di gentile fece pessime figure. Era il 2006, noi sappiamo bene che Gentile ha pagato indirettamente il fatto di essere stato una delle stelle della Juve. Calcio. Claudio Gentile: «Io, l'unico Ct cacciato per aver vinto troppo» Massimiliano Castellani giovedì 22 giugno 2023  Claudio Gentile, ex ct dell'Under 21 campione d'Europa nel 2004 e bronzo alle Olimpiadi di Atene Ci sono pochi calciatori, pardon campioni, che hanno la schiettezza e la trasparenza di Claudio Gentile. Il campione del mondo dell’82, il cuore Juventus (dal 1973 all’84) il prossimo settembre taglia il traguardo dei 70 anni. E 70 anni erano passati anche da quando la Nazionale olimpica vinse l’ultima medaglia del calcio azzurro, il bronzo ai Giochi di Atene 2006. Una medaglia al petto che si andava ad aggiungere a quella d’oro di campione d’Europa con l’Under 21. Anche quello, fu l’ultimo successo continentale per gli azzurrini che ora con la selezione di Paolo Nicolato sono chiamati a tentare di riportare quel trofeo che, nella bacheca di Coverciano, manca da 19 lunghissimi anni. Ne sono passati altrettanti da quando Gentile non allena più. La mia vita è fatta di primati sempre un po’ particolari. Nessuno ad esempio ha mai scritto che in quella Nazionale campione del mondo dell’82 ero l’unico “meridionale titolare”. Così come penso di essere stato l’unico selezionatore al mondo mandato via per aver ottenuto dei risultati, per giunta storici e da allora mai più raggiunti. Troppo no? Due anni dopo quell’Italia-Serbia 3-0, finale degli Europei Under 21 del 2004, infatti la Nazionale di Marcello Lippi a Berlino contro la Francia vinse l’ultimo Mondiale della storia azzurra. E a quella Nazionale di Lippi la mia Under 21 diede ben sei giocatori. Parliamo di De Rossi, Gilardino, Amelia, Iaquinta, Zaccardo e Barzagli. Con questi ragazzi avevamo costruito una squadra capace, sia in qualificazione che nella fase finale, di mostrare il miglior attacco e la migliore difesa. Ma evidentemente non era sufficiente e per qualcuno al quale non stavo simpatico sarà stato un motivo in più per dirmi arrivederci e grazie. Ma scusi Gentile, ma possibile che poi dalla Federcalcio non l’hanno più cercata? Nessuno mi ha cercato e io non sono andato a bussare alla porta di nessuno. I club, quellì si tanti mi hanno contattato, dall’Argentina, dalla Grecia, dal Portogallo, dall’Africa… Ma ho sempre declinato l’offerta per un motivo semplice, perché, mi chiedevo e mi chiedo ancora adesso, non posso allenare nel mio Paese? Forse perché non ha un procuratore? Mai avuto un procuratore neppure quando ero calciatore. Molti di loro poi ritengo che non siano persone che lavorano per il bene del calcio. Mi ricordo ancora quando ero ct dell’Under 21, quanti di questi signori provavano a sponsorizzarmi il loro pupillo… Ma con me sbattevano male, io ho sempre chiamato solo ed esclusivamente i più meritevoli. E infatti i risultati mi hanno dato ragione. Poi, che io sia uno scomodo e che evidentemente non sto simpatico a chi gestisce il “potere”, questo è un altro discorso. Ma sono fiero di provenire dalla migliore scuola calcistica degli anni -70-‘80. E sarebbe a dire? La scuola del n. 1 al mondo degli allenatori, Giovanni Trapattoni. Con il Trap tanto dialogo proficuo e poi mi ha insegnato a giocare da terzino destro e sinistro. Un anno alla Juve mi ha fatto fare anche lo stopper. Finito l’allenamento, lui lanciava e io dovevo stoppare il pallone e crossare, una volta di destro, una volta col mancino… Il periodo che ho trascorso con il Trap come vice della Nazionale ho imparato tutto quello che c’era da imparare, e specie sul piano motivazionale mi è servito tantissimo. Cassano, che non convocò a quell'Europeo del 2004 le ha mai chiesto scusa per avergli datto dello "strappatore" di maglie? No, e ormai non mi interessano neanche più le sue scuse. Tengo a precisare che non lo convocai perché sul piano professionale e comportamentale non lo ritenevo all’altezza degli altri. Ricordo che la stampa allora mi inondò di critiche, ma alla fine abbiamo vinto l’Europeo anche senza Cassano. Quanto a quelle frasi, forse gli avranno riportato della classifica uscita dopo il Mundial dell’82 in cui il mio nome figurava tra i primi “4-5 killer” difensivi del mondo… Questa ci era sfuggita… Anche a me continua a sfuggire il senso di una simile graduatoria: l’unica espulsione rimediata in carriera fu per un fallo di mano da ultimo uomo. Io mi ricordo solo di aver marcato con la massima lealtà tutti i più forti attaccanti del mondo e senza farli mai segnare. Maradona, povero, non può più testimoniare, ma Zico, Kempes e tutti quelli che hanno giocato contro di me penso che confermeranno… Una conferma dal calcio italiano arriva da Gilardino, il bomber della sua Under 21 è già un allenatore vincente: al primo colpo promozione in Serie A con il Genoa. Sono molto contento per Gilardino perché oltre ad essere stato un grande goleador era uno dei ragazzi più attenti in allenamento e poi in partita sapeva mettere sempre in pratica quello che gli insegnavi. Farà sicuramente una bella carriera da allenatore e mi aspetto molto anche da De Rossi e Barzagli. Ha citato Barzagli, oggi la grande scuola difensiva italiana, di cui Gentile è stato un capostipite sembra in crisi. Troppi difensori stranieri tolgono spazio e possibilità ai difensori nati e cresciuti in Italia. Al tempo stesso dobbiamo rispettare le scelte meramente economiche che fanno le società italiane che investono su ragazzi che arrivano da altri campionati e che gli portano dei risultati, sia in campo che sul piano finanziario. Il calcio moderno è questo, prendere o lasciare Il suo amico e compagno alla Juve e in Nazionale, Marco Tardelli, per il momento ha lasciato il calcio per fare il conduttore televisivo de L’Avversario (su Rai 3). Mi fa molto ridere vedere Marco in quel ruolo, ma è azzeccatissimo. Tardelli era uno capace di fare tutto bene in campo e lo stesso vale se ora lo mettono davanti a una telecamera: il risultato, anche lui come me, alla fine lo porta sempre a casa. Ma scusi, se Gianni Rivera ha detto che vuole allenare, anche Gentile non può ricominciare dalla prossima stagione? Beh, per uno come Rivera, che non ha mai allenato, debuttare in panchina a 80 anni sarebbe un record mondiale sorride divertito - . Io non faccio distinzioni di categoria, ma per allenare un club pongo solo due condizioni: lavorare con gente seria e che creda ciecamente come me nella meritocrazia
  7. Attualità di P. CICCONOFRI del 22/06/2023 15:15:24 Serie Made in Italy La Serie A Made in Italy è il nuovo brand con cui il campionato italiano sarà identificato all'estero. Secondo De Siervo, AD della Lega di A, un modo per rilanciare la Serie A; un maquillage costato ben dieci milioni. "Calcio is back", anche se, dopo la bistrattata stagione appena chiusa, per i diritti TV le televisioni offrono meno della metà di quella che era la richiesta per il prossimo triennio. In Italia sono stati offerti 3.5 miliardi (700 milioni a stagione per 5 anni), in Premier si parla di 30 miliardi (5 miliardi a stagione per 6 anni), credo che non ci sarebbe bisogno di aggiungere altro. Ci limitiamo a far notare che dall’Inghilterra, offrono una borsata di soldi e si portano tranquillamente in Premier due giovani promettenti come Tonali e Vicario e un po’ del nostro futuro. Ma dobbiamo restare tranquilli, gli uomini del calcio a capo delle nostre istituzioni sportive, ci assicurano che la pluralità di vincitori dello scudetto degli ultimi anni, è un motivo di vanto e di rilancio per il calcio made in Italy. In questo contesto, i media si preoccupano di come farà la Juventus a trovare i soldi per Milinkovic Savic senza considerare che ci sono squadre iscritte al campionato con un miliardo di debiti. Capiamo la necessità di sviare le attenzioni, ma il debito e la realtà fallimentare di quella società restano e pesano su tutti. Il tentativo di annullare il vantaggio della Juve sulle altre squadre Italiane sta portando al fallimento di tutto il movimento. Non ci voleva certamente l’asta per i diritti tv a capire che senza una Juve forte, quella che porta i campioni a giocare in Serie A dandole visibilità, il nostro calcio vale sempre meno. Bastava semplicemente vedere quanto successo con l’arrivo di CR7 in Italia: diritti aumentati del 15% con tutti a beneficiarne. Le nostre istituzioni, anziché appoggiare e cercare di diffondere il modello chi potrebbe portare lustro a tutti gli altri e di conseguenza a tutto il movimento, sta ancora cercando la “Carta Ronaldo” per infliggere altre penalizzazioni alla Juve. Fa poi sorridere vedere come il Napoli e l’Inter, grazie alla stampa complice, cerchino di creare soluzioni che in realtà qualcun altro, prima di loro ha già proposto: De Laurentiis ha avuto la brillante idea di un campionato tra le migliori squadre europee (come la superlega) e Marotta un campionato per le squadre composte da under 23 (la Juve, con la next gen ha già una realtà competitiva). Lungimiranza imbarazzante. Ma la Serie A è proprio una strana realtà, quella in cui un GIP smonta due tesi sulle plusvalenze (dolo e false fatturazioni), di una società appena condannata con dieci punti di penalizzazione e alla perdita milionaria dei ricavi della Champions League (conquistata sul campo), mentre, alcuni giornali, continuano l’opera di sciacallaggio iniziata qualche mese fa come campagna a sostegno dell’accusa. Forse, anziché cambiare il nome, ci sarebbe da cambiare il modo di agire.
  8. mah, io ho un libro su Amazon al 850.000esimo posto, per cui..
  9. in realtà 4976 è la posizione in classifica non il numero dei libri venduti
  10. per ora su Amazon non proprio un best seller: Posizione nella classifica Bestseller di Amazon: n. 4,976 in Libri
  11. già me li vedo: "patteggiamo subito prima che ci assolvano"
  12. integro Su Repubblica Torino: Cade l’accusa di fatture inesistenti per gli ex vertici della Juve Archiviato anche il reato di falso in bilancio per i tre componenti del collegio sindacale “Non sapevamo nulla di manovre stipendi". La richiesta di archiviazione è però duplice. È stata fatta anche per gli ex vertici della Juve, Andrea Agnel- li, Pavel Nedved, Fabio Paratici, Mar- co Re, Stefano Bertola e Stefano Cer- rato. A cadere è l’accusa di “emissio- ne di fatture per operazioni inesistenti” con riguardo alle «operazioni foriere - secondo i pm - di plusvalenze fittizie». La procura motiva così: «È emersa la finalità prevalente- mente bilancistica e non fiscale del- le operazioni di scambio contesta- te». Lo scambio consisteva nell’acquistare e cedere al contempo calciatori senza passaggio di denaro. «Queste operazioni risultano neutre, “a somma zero”, sotto il profilo finanziario, tese solo a consentire di registrare un ricavo immediato, spalmando i costi negli anni successivi, al fine di celare l’erosione del capitale sociale e raggiungere gli obiettivi imposti dal Financial Fair Play». E allora «anche ritenendo artificiali i valori contrattuali, la Juventus non ha avuto alcun concreto vantaggio fiscale da queste operazioni».
  13. io ogni tanto sento Schira a QSVS che quando parla di cessioni juve dice sempre: "la juve potrebbe cedere Schezny se arrivano offerte, visto che con Allegri i rapporti non sono dei migliori"; "Se arriva l'offerta giusta parte anche Chiesa che con Allegri non si trova"; "Vlahovic ha estimatori a Monaco e Londra sponda Chelsea, e non si strapperebbe i capelli visto che con Allegri ha difficoltà"... tutti così...
  14. se pensi che a Caprotti un giudice ha fatto ritirare il libro perché parlava male delle coop (e lui aveva riportato esperienze personali dirette)... qua basterebbe una denuncetta ma non sarebbe in linea con il nuovo corso societario
  15. Noi invece ai presidenti che ci insultano diamo fior di milioni per dei giocatori modesti
  16. Sentivo brambati dire che con allegri non ci vuole restare, ma se non riescono a venderlo almeno rinnovo a 8 milioni...
  17. Ma i borderline che a Roma hanno ucciso un bimbo durante la sfida di YouTube che squadra tifano? Sicuro non la juve, altrimenti sarebbe venuto subito fuori
  18. il livello del nostro campionato è ormai mediocre, Gravina ci ha provato con le tre finaliste ma abbiamo visto com'è finita. basta guardare i nostri top player che vanno a giocare in premier, negli ultimi anni forse solo Salah si è imposto, tutti gli altri hanno fatto figure barbine (Lamela, kulu, lukaku, kulibaly, jorginho, pogba, ecc) poi tornano e qui sono di nuovo fenomeni... qualcosa vorrà pur dire se poi all'estero qualcuno si mette a guardare la juve di allegri, beh... io che la amo non riesco a guardarla, figuriamoci gli altri
  19. mi sembra di aver letto da qualche che parte che se rimane Allegri vorrà essere ceduto o al più un bell'aumento di ingaggio (giusto dopo un'annata di successi come questa)
  20. ieri sul corriere del ballerino c'era un articolo sui tifosi juventini cattivoni che tifano Spagna perché la FIGC ha tolto 10 punti alla juve, con tanto di tweet di tifosi... ah, che grande giornalismo
  21. La nostra è una grande nazione. L'Italia continua a prendere scoppola, Mancini non sa più chi far giocare, ma per quello più scarso ti chiedono 40 milioni...
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