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DoctorDoomIII

Tifoso Juventus
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  1. Di Maria ha fatto i suoi gol, che non sono la quantità di un finalizzatore. Non fa i gol di un Dybala o di un Morata. Non puoi neanche avere 8 laterali che crossano in un'area vuota.
  2. Tutto il gioco e le speranza si appoggeranno su Vla, abbiamo solo 3 finalizzatori, di cui Kean è una mezza incognita come rendimento e Chiesa dite tutti tornerà appieno solo tra mesi. E' un bel rischio.
  3. non avere la solita fretta però, aspetta che sia lei a dirti di venire.
  4. Juve, il caso Pogba. Il dottor Tencone: "Si rischia di perder tempo" Il direttore di Isokinetic Torino, ex responsabile dell’intero settore medico bianconero: "Il non intervento è una scelta che va rispettata, però la scienza medica la sconsiglia" Fabio Riva 04.08.2022 07:17 4 MIN © Juventus FC via Getty Images Juventus Tutte le notizie sulla squadra TORINO - Già a caldo, pronti via, il professor Fabrizio Tencone ci aveva aiutato a capire la situazione di Paul Pogba: le doppie possibili strade dell’intervento al menisco lesionato (meniscectomia o sutura), i tempi di recupero (rispettivamente uno/due mesi oppure 3/4 mesi), le conseguenze. Ora che Paul Pogba ha preso la sua decisione - il non intervento - Tencone diventa persona giusta, e competente, per capire la ratio di tale scelta. E gli effetti. Lui che ora è direttore di Isokinetic Torino e che in passato per lungo tempo è stato medico o responsabile dell’intero settore medico della Juventus. Professor Tencone, cosa succederà ora? «Nelle prossime cinque settimane il giocatore riprenderà progressivamente gli allenamenti. Non ci sono delle cure particolari. Quel menisco è rotto e nessuna cura del mondo lo riaggiusterà. Rimarrà rotto. Tuttavia il pezzettino di menisco che si è staccato potrebbe iniziare a dare sempre meno fastidio e dolore a patto che, come si dice in gergo, non “incastri il inocchio” e non lo “mandi in blocco”. Pogba potrebbe anche non sentire fastidio per niente, nel migliore dei casi. E quindi riprendere progressivamente gli allenamenti». Cosa vuol dire che il ginocchio “va in blocco”? «Vuol dire che il ginocchio è bloccato dentro perché il pezzettino rotto si incastra nell’articolazione: il giocatore sente di non riuscire a distendere o piegare il ginocchio fino in fondo. Lo sente bloccato, appunto». Cosa può creare questo tipo di criticità? «Il problema non è tanto correre o prendere un colpo, il problema è saltarci sopra con la rotazione. Pogba peraltro ha un gioco particolare, fa tutti quei numeri: si ferma, torna indietro, cambia passo... Questa specificità aumenta un po’ il rischio che il ginocchio si blocchi. Poi, per carità, non è che capiti nulla di grave: verrebbe operato in quel momento lì. Però vuol dire ricominciare da capo tutto il discorso». A livello di preparazione quanto incidono questi 35 giorni di “attesa”? «Beh, in tutto questo periodo il giocatore è fermo. Ricomincerà una fase di preparazione vera soltanto quando sarà completamente a posto. Le prime due o tre saranno riabilitazione: corsetta, piscina. Solo le ultime settimane saranno di preparazione vera». Una volta passate le 5 settimane servono accortezze particolari? «No, a quel punto no. Altrimenti non avrebbe senso... Dopo le cinque settimane Pogba può allenarsi regolarmente» C’è il rischio che si riproponga il fastidio? «A quanto risulta, c’è un rischio del 50 e 50». Invece con l’operazione? «Con l’operazione si asporta il pezzettino rotto e non c’è più niente che si possa incastrare. Potrebbero esserci problemi solo con una nuova rottura, ma si tratta proprio di avere un altro infortunio». Ma in sostanza quali sono i vantaggi di scegliere di non farsi operare? «Mah, ipotizzo che sia una scelta del giocatore. Immagino che la società l’abbia accettata e autorizzata, anche perché non puoi certo fare operare un giocatore contro la sua volontà, consapevole del fatto che a fronte di qualche eventuale vantaggio per il giocatore vi sono invece dei sicuri svantaggi per il club. La scelta medica, non della società, la scelta degli esperti medici di tutto il mondo in questi casi consiglia di fare ciò che fanno tutti i giocatori: togliere subito il pezzettino rotto. Se Pogba l’avesse fatto immediatamente dopo l’infortunio, avrebbe già guadagnato una settimana-dieci giorni».
  5. può darsi, ma non mi riferisco a ciò che ha spinto verso una certa decisione quanto al fatto che così la società è “giustificata” nel non intervenire sul mercato.
  6. Che ci sia un rischio ricaduta più alto senza operazione o che la terapia conservativa possa comunque non permettergli di superare il dolore e richieda altro tempo lo sanno tutti, medici, pogba e juventus, non è questione di gufi o altro. Quindi chi non è ateo preghi che per una volta la fortuna ci assista.
  7. Conviene che non deve andare a comprare qualcuno oggi, cosa che, per un certo profilo, avrebbe richiesto un investimento non da poco. poi a gennaio si vedrà, come fu fatto l’inverno scorso. il rischio che si butti l’anno c’è, ma non si fa mercato per un “rischio”.
  8. conviene anche alla società che così non deve pensare ad un acquisto sostitutivo.... fino al mercato invernale.
  9. Si è sempre parlato o di asportazione del frammento o di sutura, e quest'ultima sarebbe quella con tempistiche maggiori. La "ricostruzione" oggi da dove esce?
  10. Funzione anche meglio se usi i koglioni altrui, magari di qualcuno antipatico
  11. il consulto prevede farsela a piedi da Torino a Lione e poi verificare lo stato del menisco.
  12. Avvisaci se dopo i tuffi dobbiamo venire a recuperarti in pescheria.
  13. Questa tempistica è relativa alla prima delle 3 ipotesi di cui si è parlato dopo i primi giorni. Non prevede un intervento ma esclusivamente riposo e fisioterapia. Ovviamente cosa significa? 1) alte (o comunque decisamente maggiori) probabilità di ricaduta, molto spesso l'intervento poi viene fatto, diciamo che è una soluzione adatta se magari ti trovi a marzo e vuoi comunque puntare a stringere i denti per tornare per la fine della stagione per poi operarti subito dopo. 2) il rischio che fino al mondiale il giocatore abbia il timore anche solo di poggiare il piede per terra (esagero ovviamente) proprio per non "ricadere" nel problema che a quel punto quale che fosse gli precluderebbe il mondiale.
  14. Adani: "Melissa McCarthy come Scarlett Johansson: ha quelle caratteristiche"
  15. Nell'organico OGGI Pogba è un'incognita e come tale va considerata. Si sbaglierebbe a considerare con sicurezza quante e quali partite giocherà. Compresi gli eventuali problemi che potrebbe avere dopo il mondiale proprio per una scelta conservativa fatta oggi che poi si sconterebbe domani.
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