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Pizzul è stato l'ultimo segmento del calcio che fu, quello dei Martellini, dei Ciotti, ecc. Bruno Pizzul un uomo d'altri tempi. Un altro tipo di valori, anche se non mancavano già allora i grossi problemi che poi nel tempo hanno fatto traboccare il vaso del calcio di oggi. Un altro mondo. Un'altra epoca. Un altro calcio. Un altro tipo di persone a gestirlo e a praticarlo. Un altro tipo di persone a fare le telecronache. Appena ha smesso di commentare la nazionale, abbiamo vinto il mondiale del 2006. E come ben sapete (anche se fate finta che non è vero, anche se vi ostinate a fare progetti, a sperare, e a provare a scegliere il prossimo allenatore della Juve da dietro alla tastiera), quella estate il calcio italiano è morto. Bruno ha mollato poco tempo prima, si è risparmiato lo schifo arrivato dopo. RIP
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E' stato cacciato, ed è stato smontato pezzo per pezzo tutto ciò che aveva fatto. Non rientra. E' ovvio. O almeno, non per volontà libera di JE. Caso diverso è se JE finisce nei guai col tribunale e decide all'improvviso di liberarsi del club per ragioni ad oggi sconosciute. A quel punto AA magari potrebbe rientrare con una cordata o qualcosa del genere. Ma non servirebbe a niente.
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Peccato che Mazzone è morto.
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[ Serie A enilive ] JUVENTUS - HELLAS VERONA 2-0 (73’ Thuram, 90’ Koopmeiners)
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di Homer_Simpson in Stagione 2024/2025
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Ok. Capisco. In fondo sperare o sognare è gratis.
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Non faranno investimenti personali in Juventus, credo. Se aumentano il loro pacchetto sarà un investimento aziendale. E da come si sono espressi penso che comunque hanno capito perfettamente che l'attuale gestione è più costruita per sprecare soldi che per guadagnarli, o almeno anche solo per vedere una Juve al top. Più crescono (eventualmente), e più dovranno mettere soldi quando sarà il momento di ricapitalizzare. Ad oggi, con questo assetto azionario e societario, la Juve è un pessimo investimento: - i pacchetti di minoranza non decidono nulla e non vengono manco tenuti lontanamente in considerazione. Devono subirsi le decisioni/cazzate di Elkann e basta. Le assemblee degli azionisti sono dovute, ma inutili. - è perfettamente sotto gli occhi di tutti che oggi avere azioni in Juventus vuol dire probabilmente più avere un costo annuo fisso che un eventuale dividendo o un incremento notevole del valore delle proprie azioni - tenuto conto che generalmente chi compra azioni della Juve possa non avere come obbiettivo il dividendo (guadagno), o l'aumento del valore delle azioni che sia davvero significativo (eventualmente monetizzabile con delle speculazioni di un certo livello rivendendo le azioni) perché il calcio è un mondo a parte, non ci si può nemmeno accontentare del progetto sportivo ambizioso vincente. L'azionista tifoso con Elkann è allocco e prigioniero per definizione. Prima di ingrossare seriamente il loro pacchetto di azioni quelli di Tether devono pensarci molto bene. Gli serve un vero progetto con un senso, che non so se sono in grado davvero di costruirselo. E forse non è nemmeno possibile averne uno serio e sensato, visto che tanto il telecomando ce l'ha un tifoso dell'inter.
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Hanno comprato debito americano, quindi ovvio che Trump li tratterà bene (con la Harris mi sa che non sarebbe stato troppo diverso, al di là delle chiacchiere). Penso che vogliano ramificarsi in diversi paesi e diversificare, anche perché le criptovalute potrebbero un giorno trasformarsi in una bolla... Non lo sappiamo. Hanno un vantaggio: possono costruirsi un grattacielo e andare tutti lì per un po' (sono 100 dipendenti), ma se cambia il presidente e la politica di quel paese possono spostarsi in 5 minuti, perché la loro attività non è legata strettamente ad un territorio preciso. Capiremo più avanti chi sono davvero questi qua e che intenzioni hanno.
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Trump, la cripto e due italiani: cosa c’è dietro il boom Tether https://www.editorialedomani.it/economia/trump-criptovalute-boom-tether-b6m7x2q4 Nayib Bukele è uno dei paladini dell’estrema destra globale. Eletto presidente di El Salvador nel 2019, e confermato l’anno scorso, ha “ripulito”, dice lui, il suo paese dalle bande criminali […] La popolarità del presidente salvadoregno […] è aumentata ancora il mese scorso, quando Tether, l’azienda che gestisce l’omonima criptovaluta, ha annunciato che avrebbe trasferito la sede a San Salvador, la capitale del paese, promettendo di costruire un grattacielo che diventerà il quartier generale del gruppo. Una scelta a dir poco sorprendente: la capitalizzazione di mercato di Tether, pari a 137 miliardi di dollari, vale tre volte il Pil di El Salvador, che vanta un reddito pro-capite di soli 5.400 dollari annui (quello italiano è 40 mila circa) e a differenza, per esempio, della vicina Panama, non è mai stato un paradiso per il denaro offshore. […] Il fatto è che Bukele da anni sogna di trasformare il suo paese in un’oasi delle valute digitali, ha investito in bitcoin una parte delle riserve valutarie dello Stato e strada facendo ha sposato anche la causa di Giancarlo Devasini e Paolo Ardoino, i due fondatori di Tether diventati miliardari nel giro di pochi anni grazie al boom di bitcoin e affini. La coppia di finanzieri italiani, torinese, 60 anni, Devasini, ligure, 40 anni, Ardoino, vantano ottimi rapporti con Bukele, cementati anche dalla comune fede nel verbo di Trump. Il presidente è diventato un fan delle criptovalute dopo che per anni […] ne aveva detto peste e corna. Nel 2021, per dire, il tycoon definì il bitcoin «una truffa». […] In attesa di traslocare nel nuovo grattacielo a San Salvador, i documenti consultati da Domani rivelano che il gigante mondiale delle criptovalute, finito di recente sui giornali italiani per aver puntato una fiche da una trentina di milioni sulle azioni della Juventus, ha già aperto uffici al dodicesimo piano del President Plaza, un palazzo di Avenida de la Revolucion, nel centro della capitale salvadoregna. Dalle carte, Devasini risulta amministratore unico di Tether holding SA di San Salvador, a cui è collegata Tether investment, anche questa con sede in Avenida de la Revolucion. Fino a poche settimane fa, la galassia col marchio Tether faceva capo a due società con base nel paradiso caraibico offshore delle British Virgin island, che stando ai documenti appena pubblicati potrebbero essere state sostituite da quelle fondate a San Salvador. Poco importa, a questo punto. Nel 2024 la loro società dichiarato profitti per 14 miliardi di dollari e così, grazie al trampolino garantito dall’eccezionale crescita della criptovaluta, Devasini e Ardoino si stanno lanciando in investimenti nell’economia reale. È di martedì scorso la notizia che Tether ha presentato un’offerta per prendere il controllo di Adecoagro, un’azienda con sede in Lussemburgo che possiede grandi coltivazioni in Argentina e Brasile. I due cripto-finanzieri italiani possiedono già il 20 per cento della società, che è quotata a Wall Street e per arrivare alla maggioranza del capitale sono disposti a pagare circa 370 milioni di dollari. L’affare che meglio illumina la rotta e le ambizioni di Devasini e Ardoino è però un altro. Nel mirino questa volta c’è Rumble, la piattaforma di condivisione video che è diventata uno dei principali veicoli della propaganda trumpiana e suprematista, tra tesi complottiste e verità alternative assortite. Tutto nel nome del free speech, come l’intende Elon Musk. Il 7 febbraio Tether ha comprato il 32,6 per cento di Rumble con un investimento di oltre 700 milioni di dollari. A dicembre, Ardoino aveva spiegato che l‘interesse per la piattaforma video «rispecchia i nostri valori condivisi» tra i quali ha citato anche «il diritto fondamentale alla libertà d’espressione», parole che richiamano le recenti esternazioni di Musk al vicepresidente J.D. Vance. […] D’altronde, Devasini e Ardoino possono contare su un amico influente nel cuore dell’amministrazione Usa. Un amico che si chiama Howard Lutnick, uno dei finanzieri più vicini a Trump, che lo ha nominato segretario al Commercio. Nella sua recente audizione al senato americano, Lutnick ha confermato che Cantor Fitzgerald, la società di trading di cui è primo azionista e amministratore delegato, ha investito 600 milioni di dollari in obbligazioni convertibili in titoli Tether. I rapporti del miliardario americano con Devasini e Ardoino sono strettissimi anche per un altro motivo. Cantor Fitzgerald custodisce gran parte delle riserve di Tether, del valore di 143 miliardi di dollari investiti per oltre il 70 per cento in titoli di stato Usa. Queste attività servono a garantire che la società dei due finanzieri italiani sia in grado di far fronte alle richieste di conversione in dollari dei Tether, il cui valore è ancorato a quello del biglietto verde. Negli ultimi anni da più parti sono stati sollevati dubbi sull’effettiva consistenza di queste riserve, su cui si fonda la stabilità della criptovaluta. Se non fossero sufficienti a garantire l’effettiva convertibilità dei Tether, l’intero castello sarebbe a rischio crollo. Per rassicurare investitori e autorità di controllo Devasini e Ardoino hanno affidato alla società Bdo Italia un report firmato dal revisore Andrea Mezzadra che attesta l’esistenza e il valore delle riserve. È un passo nella direzione di una maggiore trasparenza, anche se i patron di Tether sono periodicamente costretti a difendersi da dubbi e sospetti. Nel 2021, in due distinti procedimenti della procura di New York e della Commodity future trading commission statunitense, Tether ha raggiunto un accordo con le autorità per chiudere le indagini su alcune presunte irregolarità con il pagamento di circa 60 milioni di dollari. Nel gennaio di un anno fa, un rapporto dell’agenzia delle Nazioni Unite per la lotta al traffico di droga e al crimine ha segnalato che la criptovaluta fondata da Devasini e Ardoino è diventata uno strumento ampiamente sfruttato per il riciclaggio di denaro frutto di frodi informatiche e scommesse illegali nel Sudest asiatico. Un flusso da decine di miliardi di dollari ogni anno che va ad arricchire le potenti mafie locali. La grande liquidità di Tether e la stabilità della sua quotazione la rende preferibile ai bitcoin, soggetti invece a forti oscillazioni sul mercato. La società ha respinto questa ricostruzione sottolineando la collaborazione con “decine di agenzie di polizia di tutto il mondo per combattere l’uso illecito delle criptovalute”. Nel settembre scorso, un articolo del Wall Street Journal ha però raccontato di un’indagine del Tesoro Usa sull’utilizzo di Tether da parte di soggetti sotto sanzioni americane, come Hamas e mercanti d’armi russi. Adesso però alla Casa Bianca c’è Trump, che poche ore dopo il suo insediamento ha firmato un ordine esecutivo per promuovere una deregulation spinta delle criptovalute. Devasini e Ardoino non potrebbero chiedere di meglio.
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Conte, Zidane e Allegri non vengono di sicuro perché costano un botto.
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Comunque, se va via Motta, vi ricordo che nel grande gruppo Bauli ci sono anche altre opportunità da provare. Doria, Alemagna, Bistefani, e Bauli stesso. PS Era solo per sdrammatizzare.
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Se non si risolve il problema che sta alla fonte, tutto ciò che sta sotto resta, con i fisiologici alti e bassi dovuti ai diversi momenti, quello che è. E così sarà sempre. Per questo non ho apprezzato totalmente l'era di AA, perché sapevo che le fondamenta su cui si stava costruendo erano deboli. L'ego e la voglia di riscatto famigliare di AA ha fatto da coperta che copriva il problemone di fondo. E' stato un bene perché ha vinto molto (anche se sulla regolarità dei tornei dopo calciopoli è tutto da rivedere) e un grande male. I giocatori attuali, e l'allenatore di cui in tanti vi lamentate (per le qualità e per l'atteggiamento) sono stati osservati, scelti/selezionati, discussi, approvati, trattati, acquisiti, pagati e inglobati da una struttura societaria che ha le fondamenta marce (persone, budget, obbiettivi, ecc). Può andar bene e può andar male, più facile male che bene, se si guarda la struttura, ma è normale che sia così. L'efficienza nel tempo necessita di grande qualità, costanza e precisione.
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Capita di vincere e capita di perdere. E capita di vivere delle fasi in cui sai già fin da subito che non potrai arrivare al fondo di tornei internazionali o nazionali. Se ti piace il calcio, anzi no, lo sport, è un'idea a cui ti devi abituare. Il vero problema di oggi, di questa era di Juventus, è che vincere o perdere non è più il centro della questione. Il problema è che il club non esiste più, è stato ammazzato e polverizzato dal suo padrone, in tutto e per tutto (immagine, bacheca, bilancio, storia, futuro, ecc). Il problema è che i tornei sono taroccati a vista nel silenzio generale. Il problema è che i tifosi del club ancora soffrono per i risultati di tornei immaginari, riempiono lo stadio, e parlano quotidianamente delle loro emozioni e delle scelte tattiche e di mercato come se ci fosse ancora qualcosa di vero e regolare da vedere e di cui discutere.
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Sappiamo tutti qual'é il vero problema, e sappiamo tutti cosa c'è davvero da fare. 5/20/30/35% poco cambia. Serve una rivoluzione, non solo nella Juve, ma nel sistema calcio. Servono giornali e media a favore, M***A su tutti gli altri, ecc, ecc. C'è da ricostruire un'idea, un nome, una storia, un'immagine, e una bacheca reale. Tether non credo abbia queste intenzioni.
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Ok, non ricordo di preciso le regole dei mercati azionari, ma possono prima tranquillamente fare il delisting. Non è un problema. Ma poi il valore a cui venderebbero è quello. E ha senso, perché hanno fatto delle ricapitalizzazioni molto superiori complessivamente a 630. E il valore del brand e dell'azienda è oggettivamente superiore di parecchio. L'OPA funzionerebbe coi piccoli azionisti, anche se non tutti. E forse con Lindsell-train. Nell'OPA il prezzo solitamente è superiore al valore di mercato per ingolosire gli azionisti a vendere. Ma sarebbe un'OPA anomala, in cui sai già prima di iniziare che non prenderai mai la maggioranza. Fai prima a rastrellare al prezzo di mercato un po' per volta, se vuoi crescere un pochino. Ma la maggioranza resta intatta, come dici giustamente tu. .
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Si. C'è tutto l'immobiliare. Secondo me, se escono definitivamente e vanno a 0, per il 65% servono 2 miliardi, credo. Così, a naso... Diciamo che però se vogliono fare soldi con la Juve hanno puntato male, per ora. Il ridimensionamento è evidente, conclamato, e proclamato. A meno che non sanno per vie traverse qualcosa che noi non sappiamo ancora. Boh... Tipo superlega, futuri processi ad altri club, ecc, che rivaluterebbero direttamente/indirettamente il club. Ma ne dubito. Una cosa che Tether può fare anche subito, è contattare lindsell-train e fare un'offerta per prendersi quel pacchetto per intero. Perché quello è sicuramente un fondo che ha come unico scopo l'investimento. Secondo me ci stanno, se ben unti. Ti racconto una cosa a margine. Quando cominciarono le voci di un possibile ingresso di AA nella Juve, stavo per chiedere un prestito cospicuo di alcune decine di migliaia di euro per comprare azioni della Juve, che valevano credo una roba tipo meno di 50 centesimi. Pensavo a un totale di 40/50 mila euro. Se lo avessi fatto, se avessi avuto le palle, considerando imprevisti, interessi e tasse, avrei almeno triplicato l'investimento, perché sapevo perfettamente che peggio di Cobolli, Blanc e Secco era impossibile fare. E credevo in AA. Ero certo che qualcosa di buono ne sarebbe uscito fuori nel lungo periodo. Quando è arrivato CR7 le azioni toccarono i 2 euro l'una. Non so se mi spiego.... Ma io i soldi me li devo guadagnare, sudare, ogni giorno, svegliandomi presto al mattino, non ne ho da rischiare per intuizioni da bar. Così ho rinunciato.
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Penso che per il suo 65%, venduto con accordo tra privati e non sul mercato azionario, minimo minimo minimo minimo minimo minimo da 1 miliardo a salire. Se consideriamo già solo gli aumenti di capitale recenti che stanno su cifre simili nel totale, mi sto tenendo molto basso. Realisticamente, penso ne servano almeno 2. A meno che, a meno che, a meno che.... si rastrella il rastrellabile dal mercato azionario, si arriva a un 25/30% e si acquista da Exor solo quanto serve per arrivare al 51%. Exor diventa minoranza, ma tiene ancora un bel piedone dentro la società. In quel caso forse 1 basta. Comunque sia, se Exor esce, parzialmente o del tutto, non svende, semmai stra-vende. Quindi bisogna ancora vedere se non chiede anche di più. Gli acquirenti ci sarebbero, anche nel mondo arabo, se avesse voluto vendere avrebbe potuto farlo da anni. Non vuole.
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Sicuramente no. Questa gestione totalmente sodomita portata avanti e voluta dal padroncino interista della Juventus infatti è il motivo per cui si fatica a trovare uno sponsor. Però non dimentichiamoci mai una cosa importante. Juventus per ora, nonostante tutto, incredibilmente, resta il primo brand italiano del mondo, più di Ferrari, Lambo, Lavazza, Armani, Ferrero, ecc. Per esempio fino ad oggi nessuno sapeva chi erano 'sti tizi, se non bazzicavi il settore, adesso improvvisamente tot milioni di gobbi, più un po' di tifosi avversari curiosi, hanno scoperto qualcosa di nuovo.
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Ritengo da sempre la finanziarizzazione esasperata dell'economia uno dei mali dei tempi moderni che viviamo. A me istintivamente sembra tanto una bolla d'aria scollegata dalla realtà... Tuttavia ho visto il video dell'intervista e mi è piaciuto moltissimo l'approccio mentale di Paolo Ardoino, una sorta di umanista moderno, mi sembra di capire. Molto bello anche il racconto della restituzione dei 72 milioni agli investitori, altro che Tanzi, Enron, e bancarottieri truffatori vari. La legalità e la collaborazione con le istituzioni di giustizia nazionali e internazionali è lodevole. E fornire un aiuto indiretto attraverso nuovi strumenti anche ai cittadini di paesi poveri, di cui di fatto se ne strafottono tutte le principali istituzioni del mondo, è molto interessante. Fare tanti soldi con le idee, il lavoro, e senza rubare, è una cosa grossa a cui in Italia non siamo abituati granché. Istintivamente mi piacciono questi di theter. Resta il fatto però che credo sia un investimento come un altro. Gli equilibri con Exor e con il campion-azzo ridicolo e taroccato in cui tiriamo calci al pallone non cambiano. Non è il calcio italiano ad essere finito, è l'Italia stessa, mafiosetta e sporca, che è finita. Il calcio riflette lo stato di tutto il resto.
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Può essere, certamente, ma resta il fatto che molti di questi, dopo anni di guadagni davvero super top, dopo un po' restano a secco. Altri semplicemente si mettono a disposizione della famiglia o simili. Cabrini si era messo in società col fratello che di mestiere restaurava auto d'epoca, poi ha ribazzicato il calcio con le women. De Agostini si occupava di scuole calcio ed eventi di calcio giovanile, ma quello che gli da da mangiare tutti i mesi è un centro sportivo suo con bar e un po' di ristorazione. E via così. Sai, in fondo il conto è presto fatto. Vale anche per noi eh. Un mio amico di 50 anni circa, dice sempre che se vince un milione di euro non vuole più lavorare. Ok. Capisco. Facciamo due conti della serva: compri una casa decente e diventano 800/850, una macchina decente nuova e diventano 820. Devi farti all'improvviso qualche impianto dentale e qualche cura a pagamento e diventano 800 o anche meno. Si rompe qualche tubazione nel bagno, devi rifarlo, e se ne vanno altri 10 mila. Ogni tanto, visto che sei benestante, vuoi fartela qualche vacanza un po' carina in giro per il mondo, o sei un tirchione? 750 Hai figli e moglie, nullafacenti? devi mantenerli. Se da quel gruzzoletto togli 2500 euro al mese, in soli 10 anni sono 300.000. Ora siamo a 450 mila. Se vai in pensione a quasi 70 anni comincia a rientrarti del denaro ogni mese. Forse. E siamo quasi a 150. Ma in quei 20 anni un altro paio di volte devi cambiarti la macchina. Tutto ciò senza eccessi e senza imprevisti e muovendo i soldi con oculatezza, senza strafare. Intanto i prezzi aumentano, l'inflazione in quegli anni galoppa e può essere che i conti che facciamo oggi tra 10 anni sono completamente sballati. Anzi, è quasi certo. Qualche imprevisto e sei già a secco dopo una ventina d'anni dalla vincita. Devi sperare che ti basti la pensione. Immagina se metti soldi in un'attività che non funziona, o se ti succede qualcosa di brutto come a Tacconi, o se magari i milioni di euro erano 2 e ti sei comprato una villa che richiede costi di manutenzione di un certo peso (giardiniere, piscina, ecc). Un giocatore che guadagna bene, ma si trova nullafacente già a 35 anni, deve vivere con quei soldi per almeno altri 35 anni circa. Dice giustamente l'utente Longcat: i soldi vecchi durano poco, se poi non li investi bene ancora meno.
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Boh... non so... Va compreso però che sono persone da un certo punto di vista "menomate", (senza offesa, nel senso più alto del termine). Hanno un'esperienza professionale di vita che un essere umano normale non avrà mai (successo, soldi, trofei, sacrifici enormi (anche solo su un semplice bicchiere di vino), visibilità su tutto il pianeta, soddisfazioni enormi se gli dice bene, ecc). Ma hanno per forza di cose, (se hanno talento e fanno strada), un buco di vita sociale da persona normale dall'età del bambino fino all'adulto. Il denaro va capito, osservato, pensato, pesato, misurato, sperimentato, necessita di una seria e costante educazione quotidiana che la ricchezza spesso non ti da, perché non gli dai valore visto che ne hai quanto ne vuoi... Vale anche per i ricchissimi figli di papà, come la cronaca ci insegna. Non puoi vivere con lo stesso tenore di vita anche quando la tua favola è finita. Poi sono d'accordo anche io che pure tra le persone normali ci sono individui che nel loro piccolo si giocano la pensione da 1000 euro alle slot machine. Ma quella è una patologia mentale serissima. Invece il semplice fatto di investire seriamente del denaro, senza volerlo buttare via, comporta un impegno e delle capacità che molti ex atleti, cantanti, attori, ecc, che hanno iniziato presto, non hanno a sufficienza. O comunque non tutti. Certo che Tacconi alle case popolari fa impressione. Penso, probabilmente sbagliando eh, che per loro la gestione del denaro con lungimiranza è più difficile che per noi. Conte e tanti altri vip hanno dato un pacco di soldi a Bochicchio che se li è pappati... per dire.... Avrebbero fatto lo stesso se avessero lavorato in fabbrica alle presse? Forse no. Forse.
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blitz a Torino di Zidane e incontro con Giuntoli
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di dal1982 in Cestino
Cosa non si scrive pur di rubare qualche click facile... -
Se non restano nel mondo del calcio, molti rimangono a secco di soldi nel giro di un po' di anni. Smettono quando sono ancora dei giovani uomini sotto i 40, e devono vivere ancora per diversi decenni... Serve tanta grana. E bisogna darsi una bella regolata. E all'epoca di Tacconi di soldi ne guadagnavano molti meno di oggi. I calciatori poi spesso non sanno/saprebbero fare altri lavori, non ci provano nemmeno, non sono in grado di vivere con 1000 euro al mese, sperano di investire e guadagnare con quello che hanno messo da parte, si fidano di persone sbagliate, investono spesso in cose di cui non hanno nessuna competenza aumentando a dismisura il rischio di perdere soldi, spesso non hanno nessuna preparazione di nessun tipo per svolgere un'attività imprenditoriale qualunque. Spessissimo poi non partecipano attivamente ai progetti, mettono solo i soldi al buio senza occuparsi di una minghia. Rimarrebbe forse la possibilità di fare lavori umili, tipo operaio, cameriere, e via dicendo, giusto per avere almeno un'entrata fissa mensile, ma non ci si mettono nemmeno. Da adolescenti fino circa ai 35 anni vivono in una bolla dorata, che li tiene lontani dalla realtà e dalle vere difficoltà della vita. Poi la bolla si rompe e si ritrovano in una realtà difficile a cui non sono preparati. Certi sudamericani poi sono tremendi, vivono tra una festa e un'orgia fino a quando non hanno finito i soldazzi guadagnati nei paesi occidentali. Vedasi Adriano, Ronaldinho, e via dicendo. Che in teoria con quello che hanno guadagnato nel loro paese potrebbero comprarsi mezza Amazzonia.
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"Con la Juve giustizia sportiva incisiva, rapida e obiettiva": Gravina si elogia
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di dal1982 in Juventus Forum
E' figo e incredibile un fatto: che lungo i decenni chiunque a vario titolo abbia a mettere le mani nell'Inter, come dirigente, proprietario, o giocatore, diventi immediatamente un mix tra un imbroglione e un mentecatto. E un miracolo! In negativo, ok, d'accordo, ma è ugualmente un miracolo! E' un qualcosa di sovrannaturale.... Un fenomeno che si presume trascenda i limiti dell'esperienza e della conoscenza umana della natura e delle leggi della fisica... C'è da commuoversi. E' una magia...- 1332 risposte
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Un passato lontano, talmente lontano, che non so più se è vero o una leggenda metropolitana. In mezzo ci sono troppi anni di frullatore tra quei giorni e questi.
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"Con la Juve giustizia sportiva incisiva, rapida e obiettiva": Gravina si elogia
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di dal1982 in Juventus Forum
Ok, visto stamani su raiplay, finalmente. E visto anche il video postato da Madj1897.- 1332 risposte
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