Braccio di Ferro
Tifoso Juventus-
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Sinceramente? Sì. Perché sarebbe bastato anche l'americano attuale, se non avesse capito vent'anni fa che la Juve in Italia è un'utilissima merce di scambio. Gli attacchi li riceviamo e li riceveremo ma sinceramente basta così di classifiche riscritte per scambio di favori e azzeramenti societari e tecnici a comando.
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Il """guaio""" è che el cane le risorse le avrebbe, non può tirare la corda a lungo solo per questioni di "cuore". Non può fare il Sensi di turno che svende tutto pur di salvare la squadra, ad un certo punto o decide di finanziare seriamente la Juve o dovrà cedere il passo. I tifosi sono spesso ciechi, verissimo, però ritengo che una grossissima fetta degli adoratori del canide lo siano per interessi personali, tipo molti personaggi della curva, francamente molto più un male che un bene da qualsiasi punto di vista. Vediamo e speriamo.
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Immaginiamo uno scenario (tanto per giocare...): a giugno siamo quinti o sesti e Yildiz bussa per essere ceduto in Premier o in Spagna stufo di giocare per una squadra non competitiva; da una parte l'attuale Società (e proprietà) che non può che cedere, per esigenze di bilancio e perché non può trattenere il giocatore controvoglia; dall'altra Ardoino che rilancia pubblicamente il MJGA e attacca frontalmente la proprietà accusandola di non permettere alla squadra di tornare nell'Olimpo.
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Che la risposta fosse "no" era scontatissimo, penso anche per Ardoino ovviamente. Ma la strategia è stata un attacco frontale e improvviso, questi sono degli squali del nuovo mondo e sanno bene quel che fanno. È solo il primo round e se si è passati dal riscaldamento al match, vuol dire che qualcosa dietro le quinte è accaduto.
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[ Qualificazioni Mondiali 2026 ] Italia-Norvegia
Braccio di Ferro ha risposto al topic di Homer_Simpson in Off Juve
Il sistema non è equo ma è anche """giusto""" dare possibilità alle Nazioni emergenti. Si potrebbe però pensare ad una soluzione: fase di qualificazione diretta divisa per continenti; fase play-off di qualificazione aggiuntiva mettendo insieme tutte le squadre aventi diritto senza distinzione di continente. Questo permetterebbe di avere una quota di rappresentanza bilanciata da una quota meritocratica. -
Non è vero, perdonami. Per risolvere il problema occorre avere una strategia di medio lungo termine per arrivare ad estirpare alla radice la fonte del malessere. La soluzione di breve termine è solo un palliativo, aggiusta un po' oggi ma non risolve per il domani. Meglio l'uovo oggi o la gallina domani? Punto di vista mio, sempre la gallina domani.
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Non è detto che non lo faccia a breve, magari una volta appurato di non essere ammesso a sedere nel CDA.
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Ho come l'impressione che il canoide (perché già canide è un appellativo nobile a mio avviso) debba prima esaurire qualunque altro interesse in Italia, ma proprio tutti tutti. Tether con in mano la Juve fa paurissima, perché: 1. Non è un fondo di investimento né uno sceicco di turno con un giocattolino in mano. È qualcuno che vuole vincere e fare la Juve grande per davvero. In Italia la concorrenza sarebbe schiacciata e anche in Europa ci sarebbe un nuovo player alla pari con i top. 2. Il primo punto determina che chiunque in Italia, per ragioni sportive e non, abbia interesse a tenere una Juve "buona e sottomessa" operi contro. 3. Le ragioni non sportive spingono anche il canoide a desistere: l'abbiamo scritto altre volte ma il rischio è che il nuovo proprietario, specialmente uno del genere, non ci metta niente a far saltare il banco svelando tutto quanto accaduto negli ultimi vent'anni. Ecco perché immagino che serva al canoide allontanarsi dall'Italia il più possibile. Paradossalmente, la vicenda eredità potrebbe rallentare questo processo più che accelerarlo.
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Kenan Yildiz: IL numero 10 della Juventus
Braccio di Ferro ha risposto al topic di PiemonteBianconero in Juventus Forum
Forse avete ragione entrambi (anche se la conclusione giusta è quella di Ibra), nel senso che Del Piero ha fatto un percorso di crescita, dall'esordio fino alla stagione 97/98, continuo nella squadra più forte del mondo dell'epoca, passando dall'essere una giovanissima promessa con le stimmate del campione al duellare alla pari col giocatore più forte del momento. Giocatore che invece viene da un percorso completamente diverso: parte dal Brasile, passa nei clubs di medio livello e gioca prevalentemente competizioni minori ma con costanza di rendimento, un rendimento tale da farlo definire "Fenomeno" ed essere ancora oggi giudicato, per quel periodo là, l'attaccante più immarcabile di sempre. Da un lato quindi abbiamo un Del Piero che a poco più di 22 anni ha vinto già tutto, con lampi eccelsi da protagonista, ma come uno dei migliori elementi di uno straordinario collettivo che può fare anche a meno di lui; dall'altro lato Ronaldo, gol a grappoli e dribbilng fantascientifici, che vince poco o nulla ma che emerge come sensazionale solista nelle squadre in cui gioca. E poi la stagione 97/98, in cui, numeri e troferi alla mano, il confronto lo vince Alex, che trova continuità e, come già scritto, mette in crisi il giudizio degli addetti ai lavori su chi sia davvero il numero uno. È curioso il comune destino dei due: infortuni molto simili nella stagione successiva e mai più rivisti a quel livello. Onestamente, non sta in piedi dire che Ronaldo post infortunio era sempre e comunque il numero uno. Era un forte attaccante ma uno dei tanti. Quando arriva al Milan è già quasi un ex, con tantissimo talento, vero, ma un quasi ex a soli 30 anni. Alex post infortunio non è stato più quello di prima ma ha fatto tutt'altra carriera. Concludo col capitolo Pallone d'Oro: probabilmente meritato il secondo di Ronaldo, seppur per il solo mondiale ma la vera anomalia sono le posizioni di Del Piero nel 97 e nel 98. Nel 98, obiettivamente, Alex meritava il secondo posto dopo Zizou: vero il mondiale "no" ma serie A vinta quando era la lega numero uno al mondo, terza finale di Champions consecutiva, capocannoniere della Champions, cosa doveva far di più? -
Domani il grande inizio, del Mondiale è il momento, come tutti voi, vivo in gran fermento. Scaldate i motori, inizia la vendetta, i colori nero e azzurro, sarann lì sulla vetta. Nel Nuovo Continente si inizia già a giocare, tutte le altre squadre inizian già a tremare, niente scherzi, cadute e falsi passi, l'Inter in cima al Mondo, lo sanno anche i sassi. Romeno il Generale che ci farà trionfare, ci son tante cadute da dimenticare. Fremono i tifosi, treman gli avversari, il ritorno della Grande Inter, oltre il Ciel e i Mari. (poesia da me scritta in un gruppo WA con diversi amici interisti)
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Buonasera. Voglio intervenire lasciando la mia opinione in merito anche a quanto si discuteva nella precedente pagina sull'affidare o meno ad allenatori emergenti e / o scommesse la panchina della Juve. In linea di principio il buon senso suggerirebbe per il "no", poi però ci guardiamo indietro e negli ultimi 50 anni i nostri più grandi cicli sono partiti sempre grazie ad allenatori praticamente emergenti. Non c'è andata sempre bene (Motta, Maifredi, Pirlo non lo considero ma inseriamolo pure...), ogni tanto abbiamo messo in sella allenatori più quotati (Allegri, Capello) ma su squadre già ben rodate, ma ogni volta che abbiamo puntato il cavallo giusto, abbiamo vinto dal primo anno e poi stravinto in seguito (Trap, Lippi, Conte). Il problema che vedo oggi è che, sfumato Conte, non riesco a prevedere chi possa essere davvero, là tra le panchine di provincia, il nuovo Conte, il nuovo Lippi, ecc. È anche vero che il problema forse sta più a monte: i citati allenatori vincenti ed emergenti (ed allargando oltre il mondo Juve potremmo anche includere in questa lista Guardiola, Capello al Milan, lo stesso Sacchi, per certi versi Zidane) sono stati sì probabilmente gli uomini giusti ma anche e soprattutto al posto giusto, ovvero con Società che avevano predisposto tutte le condizioni affinché potessero far bene, benissimo. Ora, per l'ennesima volta negli ultimi anni abbiamo rivoluzionato la Dirigenza. Non voglio avere pregiudizi a priori sui nuovi, è che non ho veramente alcuna fiducia su chi li ha scelti...
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Inter, triplete al contrario
Braccio di Ferro ha risposto al topic di Homer_Simpson in Archivio Off Juve
In linea di principio, se c'è qualche ente esterno (e ribadisco: esterno) che valuta di coprire il debito accettando poi un pagamento dilazionato e/o nel tempo dello stesso allora va tutto bene. Il problema sorge quando si è insolventi e si fa di tutto, da parte delle istituzioni, per far finta di nulla. Questo purtroppo capitò già a inizio anni 2000, addirittura fu fatta una legge, la "salva-calcio". In un Paese serio, in quel momento, le sei sorelle di Serie A, Juve esclusa e forse il Milan però con un grosso ridimensionamento, avrebbero dovuto ricominciare dai dilettanti. -
Più o meno si può essere d'accordo sebbene chiunque possa avere preferenze e opinioni personali su qualche escluso. Però, razionalmente, un grande escluso oggettivamente c'è: MIchel Platini.
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Un sogno. Ma ci vorrebbe uno con a) tanti soldi e potere (almeno quanto ne ha il cane); b) passione pura per la Juve; c) voglia di combattere un intero sistema a costo di buttarlo giù. Tra l'altro, particolare non da poco, alla Juve andrebbero non solo restituiti i due campionati della farsa ma anche assegnati gli altri due risalenti agli anni della guerra.
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Cristiano Giuntoli, il DG della Juventus
Braccio di Ferro ha risposto al topic di Morpheus © in Cestino
Non condivido il tuo punto di vista su Ronaldo ma il tuo discorso ha un'ottima logica da un punti di vista generale se si parte dai tuoi presupposti. Non vado quindi a controargomentare, sebbene ci siano tesi e antitesi ognuno dei due farebbe la propria sintesi. Voglio però soffermarmi su un punto: hai ragione quando affermi che il problema principale è stato non aver rinnovato il centrocampo garantendo il valore tecnico che si aveva all'inizio del ciclo (Vidal, Pirlo, ecc) ma il problema non è stato il non investire: la Juve non ha mai smesso di investire (tranne dopo la penalizzazione quando di fatto avemmo il programma bloccato), ha investito male, malissimo. È questo che mi fa, da tifoso, veramente rabbia. Non è possibile, tra l'altro con l'alternarsi di 4 DG / DS (mi permetto di metterci anche Marotta nella sua fase finale, anche se marginalmente), sbagliare qualsiasi investimento, qualsiasi. Sostengo in sintesi che, Ronaldo o non Ronaldo, se avessimo azzeccato anche solo il 70% degli investimenti fatti negli ultimi 7-8 anni, oggi domineremmo senza grossi problemi, e probabilmente anche l'Europa.- 12244 risposte
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Cristiano Giuntoli, il DG della Juventus
Braccio di Ferro ha risposto al topic di Morpheus © in Cestino
Con il massimo rispetto per le opinioni e visioni di tutti ma, vorrei capire: 1) dopo sette scudetti consecutivi a cui si erano aggiunte negli ultimi tempi le vittorie in Coppa Italia quasi fossero formalità sancendo un dominio totale nel suolo italico; 2) dopo gli ultimi mercati passati a poggiare le palle in testa alle dirette concorrenti andando a prendere i loro uomini di punta; 3) dopo due finali di Champions negli ultimi quattro anni; 4) dopo l'essere diventanti in Europa la quarta o quinta potenza (abbiamo battagliato, finali escluse, quasi alla pari con tutte le superpotenze); 5) dopo aver quadruplicato il fatturato; 6) dopo aver messo su una struttura unica in Italia almeno (stadio di proprietà, squadra B, women)... Qual era esattamente il passo a misura della gamba? A me sembrò del tutto naturale andare a prendere il miglior giocatore al Mondo in circolazione. Dopodiché, non mi stancherò mai di ripeterlo, mica preso Ronaldo e attraversata la Pandemia ci siamo trovati pezze al c**o e abbiamo smesso di investire. Abbiamo continuato, fino all'ultimo mercato... L'unica vera costante degli ultimi 7-8 anni è stato sistematicamente sbagliare gli investimenti, secondo me Ronaldo ampiamente escluso.- 12244 risposte
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Cristiano Giuntoli, il DG della Juventus
Braccio di Ferro ha risposto al topic di Morpheus © in Cestino
Grandissimo. L'unica pecca dei nostri è stata forse essere poco "furbi" sapendo che la Juve è attenzionata continuamente da trent'anni dalla Procura di Torino (e occorrerebbe anche interrogarsi sul perché...) ma è profondamente iniquo pensare di essere stati gli unici a pagare ma gli unici in regola. È proprio vero che, in un mondo di matti, è considerato tale l'unico sano di mente.- 12244 risposte
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Cristiano Giuntoli, il DG della Juventus
Braccio di Ferro ha risposto al topic di Morpheus © in Cestino
Sì, però mica preso Ronaldo poi si è smesso di investire. Si è fatto player trading spinto, magari condizionato pesantemente, si è mossa la "potenza di fuoco" ed è andata malissimo. Perché gli investimenti sono stati fatti e si è anche comprato il meglio (apparentemente) sul mercato, badando poco al prezzo, finanche nell'ultima sessione di calciomercato. Questo testimonia che tutto siamo stati, tranne che con l'acqua alla gola come spesso si crede. Una Società con l'acqua alla gola dismette e poi si arrangia con un mercato di bassissimo profilo. Noi abbiamo puntato all'abbassamento del monte ingaggi (che è il costo vivo maggiore) ma garantendo una potenza di spesa da big. Quel che è stato "statisticamente" difficile e oggettivamente poco accettabile è l'aver sbagliato tutti gli investimenti (direi praticamente da Cardiff, Ronaldo e Bremer esclusi, vediamo però il secondo come recupera, ma lì non ci sono colpe).- 12244 risposte
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Sai cosa mi fa rabbia estrema? Che le squadre di oggi non solo non si avvicinano minimamente a Real e Barca del decennio scorso ma sono abbondantemente al di sotto anche delle Juve di quel periodo e che, inoltre, non sarebbe stato affatto difficile per noi mantenere quel livello fino ad oggi. E sai perché dico questo? Non tanto per le vittorie in sé (che ovviamente mi farebbero piacere ma non come vent'anni fa, perché la penso come te, dal 2006 siamo su una linea alterata del tempo, è tutto illegittimo a monte) ma perché la Juve che vince (ed eventualmente stravince) è l'unica parziale "vendetta" capace quanto meno di zittire e far mangiare il fegato a chi gode della nostra sofferenza, pur sapendo che il tutto avviene ingiustamente e abusivamente. E allora dobbiamo stare attentissimi visto le voci che girano ora... Mah... Credo che il Real abbia dato ad Ancelotti molto più di quanto Ancelotti abbia dato al Real. Stima per Carletto soprattutto a livello mentale, perché sono trent'anni e più che allena accettando sempre sfide al vertice e mentalmente non è facile, altri si sono ritirati da un pezzo. Ma non è, tecnicamente, quell'allenatore inarrivabile che la stampa e la propaganda (antijuventina) spesso descrivono. Condivido la tua preoccupazione. Però, piuttosto che rimanere nelle mani di un JE, mi piacerebbe all'orizzonte un nuovo Gianni Agnelli (o Umberto, ancor meglio). Mi piacerebbe tanto vedere un AA che combatte a "mani libere" dal cugino (che in realtà è il nipote, tecnicamente), con magari soci investitori forti e seri alle spalle. Perché c'è un dato, secondo me incontrovertibile: sicuramente ottimo nei primi anni, abbondantemente da rivedere negli ultimi, ma AA ha mostrato di essere estremamente più preparato di qualsiasi altro Presidente in giro. Negli interventi pubblici in cui esponeva la sua vision sul calcio, aveva lucidità, padronanza, capacità di analisi veramente distanti da quelle manifestate da tutto il resto dei dirigenti di vertice.
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Cristiano Giuntoli, il DG della Juventus
Braccio di Ferro ha risposto al topic di Morpheus © in Cestino
Io ho queste informazioni di prima mano, da parte di un DG del mondo del calcio. Poi magari mi ha detto delle balle ma in generale è una persona affidabile. Preciso che non ho mai chiesto approfondimenti. La Juve, per il dopo Allegri 1.0, punta Pochettino. Non stiamo ora a valutare a posteriori se la scelta fosse giusta o meno, in quel momento sembrava uno dei top europei, molto in rampa di lancio. Era chiaro che si voleva fare all-in e, sinceramente, dopo 8 scudetti consecutivi e varie coppe nazionali, due finali di Champions e l'acquisto di Ronaldo, devi puntare al tetto del Mondo. Ma Pochettino non arriva, salta. A quel punto si sceglie Sarri, poiché si rimane un po' col cerino in mano. Lì è avvenuto il grave errore di AA, la sliding door che ha determinato il nostro crollo e l'ascesa dell'Inter: in quel momento riprendi Conte, senza se.e senza ma. Se. non puoi fare l'all in desiderato, prendi chi è certamente capace di aiutarti a prolungare il ciclo quanto meno in Italia. Con Conte, in quel momento, potevi gradualmente ricostruire la squadra e il nuovo ciclo sarebbe sorto dal primo senza soluzione di continuità. Con Conte non facevi l'all in europero, magari lo rimandavi di due o tre anni, ma continuavi a star lì in testa e evitavi l'ascesa delle altre compagini. Mio pensiero. È l'unico vero errore grave di AA:- 12244 risposte
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Specifico che non parlo della fortuna di Marotta, che è sì fortunato ma molto più "bravo" che fortunato. Per me non è un fenomeno, ma indubbiamente è valido. Parlo della fortuna dell'Inter, nel beccare il proprio mini ciclo in un momento di vuoto tecnico europeo tangibile.
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Esatto, l'abilità principale di Marotta è proprio dirigere un braccio operativo. Mi diceva il mio amico che è lui a voler avere "l'ultima parola". È chiaro che rappresenta la "costante", anche se a mio avviso la costante pesante è l'altra, Conte. Sull'evidenziato, era la critica che facevamo tutti: gli affari fatti sempre con gli stessi procuratori, il non voler andare su profili a maggiore impatto, ecc. È chiaro che sarebbe anche facile dire oggi che, anche a posteriori, ha ragione Marotta perché è del mestiere e noi no e sta dimostrando di poter vincere anche in altra realtà, però non facciamo l'errore di non vedere la favorevolissima congiuntura creatasi: questa Inter si laureerà campione d'Europa ma vale la metà di quella di Mourinho ed è certamente molto meno forte delle migliori Juve dell'ultimo decennio e decisamente lontana dai Real, Barca e Bayern degli scorsi anni. Due anni fa arriva in finale dopo un sorteggio del tabellone veramente iniquo. Anche in Italia, dove comunque non vince sistematicamente il campionato ogni anno sebbene sia la più attrezzata, ha vita più o meno facile perché non c'è una vera corazzata, le Juve di Allegri 1.0, nel campionato di quest'anno, avrebbero probabilmente fatto punteggio pieno. Quindi, Marotta indubbiamente bravo, ma fortunato. Se devo pensare ad un Dirigente fenomeno che rivorrei anche domani, penso a Moggi, non a Marotta.
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Mi può stare anche bene la dichiarazione a caldo, in quel momento magari mandi un certo tipo di messaggio, proteggi "i tuoi". Ma poi, il giorno dopo, prendi il coach da parte, lo ringrazi per quanto fatto, e poi lo mandi via. E riparti con l'obiettivo di vincere. (che poi in parte è ciò che Nedved e Paratici volevano fare, qualcosa è andato storto perché intanto si è tardato di altri due anni e poi perché si è virato su... Sarri)
