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Morpheus ©

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  1. Magari non partiva coni favori del pronostico considerando lo stato di forma super da parte di Odermatt e Kilde, ma mai dare per scontato in un senso o nell’altro Vincent Kriechmayr e infatti oggi, in una splendida discesa libera in Selva di Val Gardena beffa proprio il dominatore di questo inizio di stagione, privandolo ancora una volta della prima vittoria nella massima espressione della velocità nello sci alpino, e si porta a casa un successo sciando sapientemente come lui sa fare e andando a centrare il primo gradino più alto del podio nella stagione corrente. Il velocista austriaco nativo di Gramastetten si prende così la 13ma vittoria in carriera, la sesta in discesa e per la prima volta qui in Italia in questo segmento di gara visto che lui aveva portato a casa il trionfo sempre in queste nevi azzurri ma in super-g nel 2019. Kriechmayr precede di 11 centesimi come detto lo svizzero Odermatt e di 13 i Mayer che va a completare in podio in una gara ancora incolore per la nostra pattuglia italiana dove il migliore è stato IInnerhofer che conclude quattordicesimo a 72 centesimi dal podio, mentre Casse, Paris e Marsaglia fuori dalla top 20, dei numeri che non incoraggiano bene il nostro movimento in questo inizio di stagione. Continua su: https://go.shr.lc/3HE5DAg di @jo_platania #fisski #fisalpine #weareskiing #worldcup #valgardena #kriechmayr #ski #skialpine #sci #scialpino #discesaliberablog
  2. Oggi tappa fondamentale all'Allianz per poi giocarsi il turno a Lione prossima volta
  3. Quando parliamo di Wendy Holdener non è propriamente ammissibile l’utilizzo del sostantivo “outsider” perché, considerando la sua evoluzione nel corso soprattutto degli ultimi due anni e il sodo lavoro posto in essere in sessione estiva volto ad alzare enormemente la sua personale asticella alla voce traguardi, il tutto non è catalogabile come sorpresa bensì come assoluta certezza, e il suo back-to-back in sede di sessione tecnica sta urlando al mondo e a questo inizio di stagione di Coppa quanto la sua fame di vittoria sia al massimo livello. Wendy è un’atleta seria, estremamente seria, che fa della cultura del lavoro il suo mantra affiancando ad l’essenzialità di un gesto tecnico sopraffino che giorno dopo giorno con tanta fatica e dedizione, sta dando finalmente i frutti da lei desiderati; lei è un’atleta vera, che conosce assolutamente lo sci e lo interpreta in una maniera passionale e riesce a performare in lungo ed in largo dall’alto della sua polivalenza. E’ una tempesta che si scaglia nel ciel sereno anche quando per le altre i giochi sembrano esser fatti, e invece arriva lei e riesce a rimescolare le carte da top atleta quale è: sin da questa estate abbiamo ammirato il lavoro di Wendy, si capiva sin dal più fuggente degli sguardi nel profondo dei suoi occhi la forza di volontà che la stava spingendo ad alzare sensibilmente il volume della radio che adesso suona una musica forte ed assordante tanto quanto le luci verdi che sta facendo accendere giungendo al traguardo. Atleta d’altra epoca, centrale e precisa, lascia sempre poco spazio alle parole e tanto ai fatti, che si traducono in risultati in pista, una pista che troppo spesso l’aveva privata di tanti successi che avrebbe meritato tante volte, troppe volte, e che l’aveva vista tante volte nelle posizioni che contavano e che non hanno mai, minimamente, messo in discussione la caratura della classe 1993. Continua su: https://discesalibera.org/2022/12/12/la-campionessa-che-sussurrava-agli-sci-wendy-holdener/
  4. Oggi gara sostanzialmente da dentro fuori per lo scudetto anche in situazione poule
  5. Come da titolo, a breve scomparivamo per aver preso un giocatore SCARSO, che pretendendo la luna ha sancito la nostra fine. Idem con patate Cancelo, giocatore mediocre. Vobis
  6. Sei grande cara Marta Bassino Non ci stancheremo mai di dire che, vedere scendere Marta Bassino sugli sci, è l’equivalente del regalarsi un minuto di magnificenza ammirando un’autentica opera d’arte, un’opera d’arte appunto, come questa straordinaria atleta che mai finiremo di elogiare e di applaudire. Tra Val d’Isere e Sestriere è iniziato il lungo weekend tecnico della Coppa del Mondo di sci alpino che ha visto protagonisti rispettivamente donne e uomini e dove sono andati in scena gli acuti firmati Marc Odermatt e Marta Bassino che portano a casa delle splendide vittorie nel segno della forza e del dominio assoluto in entrambe le prove cui abbiamo assistito nel corso di questa prima parte di giornata. Sulla Giovanni Alberto Agnelli, Marta Bassino è assolutamente infinita e va a portare in alto il tricolore nella gara di casa del Sestriere sigillando a tripla mandata la vittoria numero 6 della sua carriera mandando in visibilio il pubblico e facendo saltare di gioia gli appassionati di sci al termine di una gara meravigliosa griffata dalla firma autorevole della campionessa di Borgo San Dalmazzo. Oggi, in una gara complicatissima dove Sara Hector aveva preso il comando delle operazioni, Marta è stata molto attenta e cauta nel momento in cui bisognava tenere il sangue freddo ed è riuscita a gestire al meglio la sua performance rimanendo centrale e scendendo sempre con la sua classe innata, realizzando nella parte finale della pista piemontese una rimonta incredibile scendendo come un missile aprendo tutto il gas, e approdando finalmente sul gradino più alto di un podio che assolutamente meritava da tempo. Continua su: https://discesalibera.org/2022/12/10/sei-grande-marta/
  7. Stasera ore 21 partita complicatissima ma fondamentale per un'eventuale passaggio del turno ai quarti
  8. Si avvicina il weekend e ritorna l’appuntamento con lo sci alpino che con la Coppa del Mondo questa volta farà capolino tra Francia e Italia rispettivamente per uomini e donne con Val d’Isere e Sestriere assolute località protagoniste per delle autentiche battaglie sul segmento tecnico cui avremo il privilegio di assistere. Andando per gradi, oggi analizzeremo La face de Bellevarde, pista transalpina che è stata teatro nel corso degli anni anche di appuntamenti a sfondo olimpico ed iridato oltre che di Coppa del Mondo come ogni anno e come accade dal lontano 1992; Già, perché la mitica pista francese affonda radici lontane, sin dal 4 settembre del 1992 dove nei Giochi Olimpici invernali venne disputata la prima gara di discesa libera dove Cuche vinse l’oro a cinque cerchi in un’edizione per noi estremamente cara dove il grande Alberto Tomba 9 giorni dopo si prese il titolo in gigante davanti a Girardelli ed Aamodt. Questa è una pista assolutamente complessa da interpretare per gli atleti, probabilmente tra le più difficili da realizzare nell’intero circuito: con una pendenza di 17,8 gradi, è il percorso di slalom gigante più ripido al mondo in pendenza media, senza tratti pianeggianti, con la presenza di ripidità per tutto il tempo. Continua su: https://discesalibera.org/2022/12/07/la-face-de-bellevarde-lepica-pista-di-val-disere/
  9. La sfida infinita sull’asse elvetico norvegese non finisce né di stupire né di emozionare, perché centimetro dopo centimetro a velocità folli, sta andando in scena una sfida assolutamente sensazionale tra @akilde e @marcoodermatt rappresentante il leitmotiv della traccia attuale di spiegazione della Coppa del Mondo di sci alpino e, probabilmente, del settore veloce ai prossimi Campionati del Mondo di Courchevel/Méribel. Ci stiamo divertendo. Questa è fuori da ogni dubbio la parte di svolgimento più semplice di un tema complesso che occorre ad andare ad analizzare nel pieno della sua analisi mettendo in risalto la qualità di questi due grandissimi atleti che cercano di migliorarsi andando a superarsi l’uno con l’altro gara dopo gara alzando il volume della radio in maniera sensibile, ma sempre con il rispetto degno di fenomeni di tale caratura. L’evoluzione di Odermatt oramai ha residenza nelle nevi più importanti di Coppa del Mondo da circa 3 annetti, una mole di lavoro impressionante e una dedizione totale a quest’ultimo da parte del campione in carica elvetico ha fatto sensibilmente la differenza portandolo ad essere competitivo in praticamente quasi tutte le superfici andando a colmare, passo dopo passo, quel gap anche in discesa libera che è terreno attuale di un Kilde assolutamente solidissimo ma che vede oramai nello specchietto retrovisore la figura del suo rivale. Continua su: https://discesalibera.org/2022/12/04/kilde-vs-odermatt-la-grande-sfida-tra-due-signori/
  10. Se Tolkien raccontò del Ritorno del Re ne “Il Signore degli Anelli”, un libro che non ci stancheremo mai di leggere, noi abbiamo il privilegio ogni anno di scrivere una nuova meravigliosa pagina di storia di un libro leggendario che ci racconta di un’atleta coraggiosa ed immensa come nessuna altra al mondo che, scendendo ogni volta dal cancelletto di partenza, ci fa comprendere quanto siamo fortunati ad esistere nella sua epoca: @iamsofiagoggia torna, e vince ancora dettando legge anche quest’anno in Nord America.Solidissima la fuoriclasse bergamasca che alla prima gara della sua stagione scia meravigliosamente con una determinazione soprattutto nella parte più tecnica, prendendosi i suoi rischi e ragionando quando contava, ponendo in essere una ricetta perfetta che è quella ottimale per domare #LakeLouise illuminando la pista con la sua classe immensa e la voglia di vincere che è sempre la stessa mirando all’obiettivo più alto. Paga e alla grande la scelta di saltare il gigante di Killington per preparare al meglio gli appuntamenti di questi giorni ed essere immediatamente competitiva sulle superfici veloci. E nel giorno in cui gli uomini vengono fermati dal cattivo tempo in Colorado, Goggia vince e convince precedendo sul podio una altrettanto splendida Corinne Suter di soli 4 centesimi dopo una performance dell’elvetica realizzata sulla stessa lunghezza d’onda della nostra bergamasca, che però la relega nella piazza d’onore, completa il podio Huetter per l’Austria a 6 centesimi con il pettorale numero 20 con un’altra strepitosa prestazione che ha fatto trattenere il fiato alla nostra azzurra nel leader corner. Per Sofia si tratta della 18ma vittoria in carriera in Coppa del Mondo, la quarta qui a Lake Louise dopo la tripletta dello scorso anno, a star a significare quanto l’atleta delle fiamme gialle riesca a trarre sempre il meglio da questo tracciato trovandosi più che bene esprimendo al meglio tutte le sue straordinarie qualità. Continua, a su: https://discesalibera.org/2022/12/02/only-the-brave-again-sofia/
  11. Torna il weekend e torna l’appuntamento con la Coppa del Mondo di sci alpino che prosegue, grazie al cielo incessantemente, il suo ritmo serrato con le superfici veloci in quel del continente nord-americano con un doppio fronte da seguire tra donne impegnate in Canada a #LakeLouise, e gli uomini di scena in Colorado a Beaver Creek con delle gare che sin dalla vigilia si annunciano assolutamente entusiasmanti e ricche di colpi di scena. Analizzata nel dettaglio la pista di Lake Louise, la Men’s Olympic Downhill dominata dagli uomini jet la scorsa settimana con gli acuti di Kilde e di Odermatt rispettivamente in discesa libera e in super-g e a breve, come detto, di proprietà femminile, andiamo questa volta a scoprire la mitica Birds of Pray di #BeaverCreek che ha sempre dato vita a delle performance assolutamente spettacolari: la pista del Colorado è una delle più famose dell’intero circo bianco intercontinentale infatti, situata vicino alla città di Avon ha una grandissima storia da raccontare con la presenza di ben 146 piste, che coprono una superficie di 6,5 km², più sedici impianti di risalita; lo start presenta un’altura fissata a 3.483 m s.l.m., mentre il traguardo è posto a 2.730 m s.l.m. per un totale di 753 metri di dislivello. La sua lunghezza totale è di 2.790 metri.
  12. Concordo. Se prendi un simile calibro lo circondi di altrettanti fuoriclasse, altrimenti ci ripensi. Non compri Cristiano e gli affianchi Ramsey.
  13. Il ridimensionamento è già stato attuato da 3 anni a questa parte, se fai caso ai risultati sul campo e agli interpreti all'interno di esso.
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