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andrea

Tifoso Juventus
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  1. Sfumato Todibo Caccia al prestito: Lenglet o Sutalo Fallito il lungo inseguimento di Giuntoli Bianconeri verso l’operazione low cost di Matteo Nava · 10 ago 2024 Nuovi rinforzi La Juve ha in programma quattro colpi entro il 30 agosto tra acquisti e prestiti: un difensore, un centrocampista e due ali A Thiago Motta manca un difensore centrale. Non sarà Jean-Clair Todibo, idea accarezzata a lungo dall’allenatore e quasi sfiorata dal direttore tecnico Cristiano Giuntoli, ma poi abbandonata giovedì quando il West Ham United ha alzato definitivamente l’offerta di acquisto a 40 milioni di euro: gli inglesi hanno convinto il Nizza raggiungendo una cifra non ritenuta idonea a Torino per il profilo in questione. Preso atto del cambio di scenario, però, ora la Juventus continua ad avere bisogno di un uomo da affiancare a Gleison Bremer per rinforzare un reparto ancora da registrare in questo pre-campionato. Domani pomeriggio Federico Gatti e il brasiliano dovranno gestire in amichevole il talento offensivo dell’Atletico Madrid, ma intanto il d.t. continuerà a lavorare sul mercato. Idea Lenglet Rispetto a quanto previsto per Todibo - investimento da circa 30 milioni di euro tra prestito oneroso e riscatto -, adesso l’orientamento di Giuntoli pare cambiato. Il budget di mercato sarà infatti destinato principalmente all’ala e a Teun Koopmeiners, mentre di fatto per la difesa servirà più pazienza. E meno soldi. Nell’ottica di spendere esclusivamente per profili che convincono appieno società e allenatore e nella necessità di compiere delle scelte strategiche, il reparto arretrato sarà completato molto probabilmente con un innesto low cost. Si tratterà di un prestito, molto probabilmente, e proprio per la natura di questa idea i nomi emergeranno in questi ultimi 20 giorni di mercato prima della chiusura della sessione estiva. È infatti verso fine agosto che solitamente le squadre si trovano costrette ad alleggerirsi, aprendo magari a soluzioni temporanee quando invece al momento si barricano dietro a richieste di trasferimento a titolo definitivo. Intanto si può già segnalare il nome di Clement Lenglet, francese come Todibo ma tutt’altro che al centro del progetto del Barcellona. Mancino di 186 centimetri acquistato dai blaugrana nel 2018 per oltre 35 milioni di euro (dal Siviglia), nelle ultime due stagioni ha giocato in prestito in Premier League: prima al Tottenham e poi all’Aston Villa. Chissà che Douglas Luiz, suo compagno fino a qualche mese fa, non gli mandi un messaggio per sondare il terreno... Gli altri Come detto, Lenglet è il primo nome a cui la Juventus può pensare per un prestito in difesa accessibile alla fine del mese, avendolo peraltro già sondato a inizio mercato per poi congelarne momentaneamente il dossier. In attesa di scovare occasioni di fine agosto, resta freddina la candidatura del polacco Jakub Kiwior dell’Arsenal, mentre una suggestione potrebbe arrivare da Amsterdam. Esiste infatti un canale aperto tra i bianconeri e l’Ajax per l’uscita in prestito di Daniele Rugani e Francesco Farioli ha in rosa Josip Sutalo: centrale di 24 anni di un metro e 90, è nel giro della nazionale croata già da un paio di anni. E non dovrebbe costare troppo.
  2. JUVE-NICO SUBITO L’ARGENTINO DICE SÌ SI PUNTA A CHIUDERE PER LA PRIMA IN A I bianconeri hanno l’accordo con Gonzalez, escluso dall’amichevole della Fiorentina: si tratta con i viola che cercano Gudmundsson di Filippo Cornacchia e Ilaria Masini · 10 ago 2024 Il raddoppio in fascia Per Nico si valutano le contropartite: McKennie o Kostic. Più che una missione, quella della Juventus è una corsa contro il tempo. Il d.t. bianconero Cristiano Giuntoli vuole arruolare Nico Gonzalez per la prima di campionato. I giorni non sono molti, ma alla Continassa sono pronti a cambiare marcia e i colloqui degli ultimi giorni sono stati incoraggianti. La Signora, dopo aver incassato la disponibilità dell’argentino, si prepara a trattare con la Fiorentina. La fiducia è segnalata in crescita. Se la Juventus vuole Nico e il numero 10 viola spinge per trasferirsi a Torino, a Firenze stanno lavorando a oltranza per ingaggiare il sostituto: Albert Gudmundsson del Genoa. In attesa dell’effetto domino vero e proprio, qualcosa già si muove. Gonzalez non è stato convocato per l’amichevole della Fiorentina, in giornata impegnata a Friburgo. L’ex Stoccarda si allenerà al Viola Park, come ha fatto anche ieri. Un indizio in più: il divorzio e il trasferimento a Torino sono più vicini. La trattativa La Juventus, prima di sedersi al tavolo con i viola, aspetta che la Fiorentina chiuda Gudmundsson: la fumata bianca potrebbe arrivare dopo il weekend. Le condizioni, però, sono già abbastanza chiare. Nico è un’operazione da 30 milioni e le mediazioni sono al lavoro per individuare il migliore degli accordi possibili, un po’ come è successo a inizio estate per il passaggio di Moise Kean a Firenze. Giuntoli non ha perso la speranza di poter allargare la trattativa con l’inserimento di una contropartita tecnica: da Weston McKennie a Filip Kostic. I due club ne discuteranno nei dettagli a inizio settimana, ma i segnali inducono all’ottimismo. Se lo augura soprattutto Thiago Motta, che in questo momento ha soltanto due ali per il suo 4-14-1: Kenan Yildiz a sinistra e Timothy Weah a destra. In teoria ci sarebbe anche Federico Chiesa, ma l’ex viola è in scadenza di contratto (2025) e ufficialmente sul mercato. Per tutti questi motivi, esordire contro il Como con un esterno d’attacco in più (Nico Gonzalez) non sarebbe un semplice dettaglio per la Signora. Questione di soluzioni, caratteristiche e gol: l’argentino, fresco di trionfo in Coppa America, ha chiuso il 2023-24 con 16 reti. Per l’esordio contro il Como o alla peggio qualche giorno dopo, Nico è in pole per diventare il primo dei colpi in attacco. Spunta Sterling L’imminente assalto a Gonzalez è anche la conseguenza dei contatti degli ultimi giorni per Galeno e Francisco Conceicao, compagni nel Porto. Il brasiliano (con passaporto portoghese) e il figlio d’arte sono stati momentaneamente sorpassati da Nico, ma non è escluso che uno dei due possa raggiungere Torino in un secondo momento. Probabilmente a ridosso della sirena di fine mercato,to, quando le condizioni potrebbero essere più vantaggiose di quelle attuali (concorrenza inglese permettendo). Nelle ultime ore, parallelamente alla pista Gonzalez, alla Continassa hanno provato a sondare tramite i soliti intermediari la possibilità di ingaggiare Conceicao Jr in prestito. Ma il Porto, che ha necessità di vendere qualche pezzo per rientrare nei paletti del fair play finanziario dell’Uefa, vorrebbe incassare almeno 30 milioni più bonus tanto da Galeno quanto da Conceicao. La Juventus ha registrato le richieste, ma non ha abbandonato le due ali del Porto, confidando nei saldi di fine mese. Fiducia collegata al futuro di Chiesa. Se Federico dovesse traslocare entro il 30 agosto, i bianconeri potrebbero avere le risorse per acquistare un secondo esterno d’attacco. In caso contrario, la seconda ala sarà un last minute in prestito. In lista resistono Jadon Sancho (Manchester United) e Domenico Berardi, retrocesso in Serie B con il Sassuolo e ancora alle prese con la riabilitazione post infortunio, e si aggiunge Raheem Sterling: i bianconeri hanno chiesto informazioni sull’inglese del Chelsea.
  3. Maratona: la resa dei conti tra Bekele e Kipchoge https://www.ultimouomo.com/sfida-bekele-kipchoge-maratona-parigi-2024-chi-sono-storia
  4. LA JUVENTUS INSISTE L’ATALANTA NON TRATTA L’OLANDESE SI TIRA FUORI Il giocatore ha presentato un certificato medico dopo il no della Dea ad aprire la trattativa coi bianconeri di Fabiana Della Valle - 9 ago 2024 Koopmeiners Fino alla scorsa settimana, tutto bene: poi ha deciso di andare alla Juventus Teun ha un accordo con la Juve, si sente stressato e ha deciso di non giocare e di non allenarsi più La società ha assunto un atteggiamento molto fermo, si sente ricattata da questa situazione Da telenovela dell’estate a caso dell’estate il passo può essere breve. Teun Koopmeiners lo è diventato dopo le parole del suo allenatore Gian Piero Gasperini all’Eco di Bergamo: «Ha già un accordo con la Juventus, si sente stressato e ha deciso di non giocare e di non allenarsi più con noi». Koop vuole la Signora, ricambiato, ma di mezzo c’è la Dea che non sembra affatto intenzionata a farsi da parte: «L’Atalanta ha assunto un atteggiamento molto forte perché si sente ricattata da questa situazione», ha aggiunto Gasp. Dopo mesi di corteggiamento sotterraneo, adesso si è arrivati alla resa dei conti: da una parte la Juventus, decisa a regalare a Thiago Motta il centrocampista perché la mediana faccia il definitivo salto di qualità, dall’altra il club bergamasco che continua a fare muro di fronte alle richieste dei bianconeri. In mezzo il mancino olandese, che a un certo punto ha evidentemente deciso di forzare la mano per cercare di uscire da una lunga fase di stallo. Lo strappo La vicenda è nota: Koop è un pallino di Cristiano Giuntoli, che lo aveva messo nel mirino già ai tempi del Napoli. E proprio al Napoli l’Atalanta ha detto no un’estate fa a un’offerta da 48 milioni di euro. Koop è rimasto, aiutando la Dea a conquistare la qualificazione alla Champions League (segnando 15 gol) e a vincere l’Europa League, il suo primo trofeo, incassando però la promessa che a fine stagione il club bergamasco lo avrebbe lasciato partire di fronte a un’offerta congrua e a una società di suo gradimento. Offerta congrua però per la Dea sarebbe stata di 60 milioni, cifra che i bianconeri non sarebbero disposti a spendere. Dopo mesi di silenzio (cosa che ha indispettito la dirigenza atalantina, che si sarebbe aspettata ben prima una telefonata dal direttore tecnico bianconero) nell’ultimo periodo ci sono stati i primi contatti tra i due club. La Juventus ha comunicato alla Dea di voler acquistare il giocatore ma finora non c’è stata alcuna apertura a trattare da parte della famiglia Percassi, secondo cui la Juventus si sarebbe presentata fuori tempo massimo. Motivo per cui a un certo punto Koopmeiners — che ha già un accordo con la Juventus per un contratto da circa 4 milioni di euro a stagione — avrebbe deciso di far valere la famosa promessa e di rompere con il club. Koop separato in casa Il giocatore ha presentato un certificato medico per motivi di salute, a conferma di quanto detto da Gasperini (il tecnico ha parlato di stress) e mercoledì e ieri non si è allenato. Oggi l’olandese non parteciperà all’ultimo test prima della Supercoppa Europea e — a meno di clamorose sorprese — non ci sarà neppure contro il Real Madrid. La sensazione è che si sia arrivati a un punto di non ritorno e che nei prossimi giorni si dovrà per forza arrivare a una svolta, in un senso o nell’altro. Muro bergamasco La Juventus ha fatto la sua mossa ed è disponibile a trattare, senza però spingersi fino ai 60 milioni ma prima l’Atalanta dovrà aprire alla cessione. Finora non lo ha fatto, in ogni caso la cifra messa sul piatto dai bianconeri (non oltre i 50 milioni) al momento non pare sufficiente a far cambiare idea alla Dea. Giuntoli potrebbe alzare l’offerta di qualche milione ma difficilmente potrà arrivare a ciò che chiedono i bergamaschi. Per i Percassi però più che una questione di soldi pare essere diventata una questione di principio: adesso non ci sarebbero più i tempi per trovare un sostituto all’altezza. A Bergamo i tifosi non l’hanno presa bene, scagliandosi contro il giocatore, accusato di ingratitudine, e chiedendo all’a.d. Luca Percassi di tenerlo a Zingonia, anche a costo di mandarlo tutte le domeniche in tribuna. D’altronde il dirigente non troppo tempo fa aveva dichiarato che la cessione di Koopmeiners «non è mai stata prevista dalla società». Dall’altra parte però l’olandese già in primavera aveva chiarito i suoi progetti futuri in un’intervista rilasciata al Telegraaf: «Già l’anno scorso c’era un concreto interesse da parte del Napoli, però alla fine i club non si sono trovati. Ho detto all’Atalanta che nella prossima estate voglio trasferirmi. Ma deve presentarsi qualcosa di veramenLa situazione Giuntoli può spingersi fino a 50 milioni ma per i Percassi si è mosso troppo tardi Le strategie Dopo le dichiarazioni di Gasperini, si è arrivati al punto di non ritorno. L’Atalanta pare intenzionata a rimanere ferma sulle proprie posizioni, rifiutando di trattare con la Juventus come è accaduto fino a questo momento, e portando avanti il braccio di ferro con il giocatore, tenendolo a Bergamo anche contro la sua volontà. La Signora invece proverà ad aprire un dialogo con i bergamaschi e a buttare giù il muro, anche per dimostrare al giocatore che ci tiene davvero a lui. E Koop dovrà decidere se continuare a chiamarsi fuori o tornare ad allenarsi. Niente piano B La Juventus insegue Koop praticamente da sempre e non s’arrenderà ora, dopo l’assist del giocatore. Al momento non ha un piano B e se alla fine l’olandese dovesse sfumare, non è da escludere che si decida di utilizzare la cifra destinata a Koop per investire sull’attacco andando a prendere due esterni (in pole Nico Gonzalez della Fiorentina e Galeno del Porto), visto che il reparto offensivo va rinforzato. Di sicuro nei prossimi giorni qualcosa succederà. I giocatori che diventano «casi» nel calcio non sono una novità, ma ci sono diversi modi per risolverli.
  5. Lyles ha fatto un'entrata in pista da vero sborone
  6. Ecco Mister 50 milioni «Per questi colori ho lasciato la Premier» Il brasiliano: «Sento la responsabilità, non sarà facile. Nei videogiochi usavo Nedved e Davids» di Matteo Nava · 8 ago 2024 Quando aveva 12 anni, Douglas Luiz aveva già ben chiara l’importanza della Juventus. Se giocava ai videogame sceglieva i colori bianconeri, soprattutto per Pavel Nedved ed Edgar Davids, anche se non è per l’olandese che ha optato per la numero 26: «Lui era iconico con i suoi occhialini, ma è più una coincidenza. La 6 è di Danilo e ci vuole rispetto per chi è già qua, ma nel 26 c’è comunque quel numero, oltre a essere la mia età». Il centrocampista si è presentato in conferenza stampa, ma i tifosi lo hanno già ammirato in amichevole contro Brest e Next Gen, con a referto due assist e qualche giocata a effetto: «Mi hanno impressionato la grandezza del club, lo stadio e la passione della gente. Non c’è stato bisogno di convincermi, la storia della Juve parla da sola e qualsiasi giocatore vorrebbe questa possibilità. Appena ho sentito della proposta ho dato l’ok agli agenti e abbiamo lavorato per un esito positivo». Fattore Brasile Il fatto che ritrovi in rosa due compagni di Seleçao non è un caso, come ha ammesso lo stesso Douglas Luiz: «Hanno aiutato molto nella trattativa. Ogni giorno che mi svegliavo Danilo mi diceva “Forza Juve”, mi ha spinto a venire qua. È una motivazione in più quando qualcuno dice che puoi fare la differenza». La nazionalità verdeoro, peraltro, è condivisa anche con l’allenatore Thiago Motta con cui parla portoghese: «Sembra che ci conosciamo da tempo, è giovane e dà la libertà di comunicare liberamente, di parlare di tattica e del gioco. Mi piace stare vicino alla porta, ma non ho preferenze e se devo essere più difensivo non ho problemi. Lavoro sulla versatilità sin da giovane». Spalle larghe Sembra tutto rose e fiori nella sala stampa dell’Allianz Stadium, ma Douglas Luiz conosce le aspettative che lo circondano: «Giocare qua non può essere facile e sento la responsabilità. Il valore del mio acquisto è alto, quindi percepisco la pressione. Ma voglio anche essere d’esempio perché il gruppo è giovane: sono qui per imparare, ma anche per insegnare». Insomma, la voglia di far parte della storia della Juventus è stata più forte di ogni altra cosa, compresa la sua esperienza in Inghilterra: «La Premier League è considerato il campionato più difficile, ma l’ho lasciata per venire qua. Non dipende dalla lega, ma dal club. E comunque la Serie A non sfigura. Quando mi sarò ritirato sarà bello raccontare alla mia famiglia che ho giocato qua».
  7. La Juve alza l’offerta e il Nizza apre Todibo è più vicino TODIBO, BLITZ E RILANCIO NUOVA OFFERTA AL NIZZA Giuntoli pronto a rivedere le condizioni del riscatto per sbloccare il prestito: il difensore si è promesso ai bianconeri di DELLA VALLE, NAVA · 8 ago 2024 Cinque reti incassate nelle prime tre uscite stagionali. Anche se nell’ultimo test (poco significativo per la verità) con la Next Gen la Juventus non ha preso gol, l’attenzione sulla fase difensiva resta alta. Anche per questo motivo Cristiano Giuntoli ha deciso di accelerare per cercare di portare a Torino il prima possibile JeanClair Todibo, centrale 24enne del Nizza, il rinforzo che serve per completare il pacchetto arretrato, da cui usciranno Daniele Rugani e Tiago Djaló, entrambi considerati da Thiago Motta fuori dal progetto bianconero. Normale che ci siano delle difficoltà iniziali, visto che la squadra è passata a difendere da tre a quattro, con una linea più alta, la costruzione dal basso e meccanismi molto differenti rispetto al passato, però numericamente manca ancora una pedina e l’uomo giusto è già stato individuato. La trattativa è stata imbastita da tempo ma nell’ultimo periodo c’è stata una fase di stallo dovuta alle diverse vedute dei due club sulla formula di acquisto. La Juventus, forte della volontà del giocatore di sposare il progetto bianconero, ha fatto un passo verso i francesi per cercare di superare l’impasse e sbloccare la situazione. Affondo bianconero Ieri l’assenza del direttore tecnico della Signora alla presentazione di Douglas Luiz non è passata inosservata. Assente giustificato perché impegnato a negoziare con il Nizza, ribadendo il fermo proposito della Juventus di acquistare il giocatore. Un blitz in piena regola, perché a una decina di giorni dal debutto in campionato (19 agosto contro il Como all’Allianz Stadium) non ci si può permettere di perdere altro tempo. La dirigenza di Madama ha già un accordo con gli agenti del difensore per un contratto di cinque anni a circa due milioni di euro (bonus esclusi) a stagione. Nelle scorse settimane ha incassato l’apertura del Nizza — che ha preso atto dei desiderata di Todibo, intenzionato a rifiutare qualsiasi altra destinazione — alla formula del prestito oneroso con il riscatto che scatta a determinate condizioni per una cifra totale di circa 30 milioni. I francesi però si sono irrigiditi di fronte alla proposta juventina di condizionare il riscatto alla qualificazione in Champions League e al 70% delle presenze. Per questo la trattativa, che sembrava in dirittura d’arrivo, si è incagliata. Nuove condizioni In casa bianconera sono ottimisti e grazie alle pressioni del giocatore, che ha fatto sapere tramite i suoi agenti di essere irremovibile (rifiutando anche il West Ham) potrebbero anche permettersi di temporeggiare. Dall’altra parte però Thiago Motta ha giustamente la necessità di avere una squadra il più vicina possibile a quella definitiva in tempi brevi. Per questo Giuntoli si è mosso di persona per cercare di accontentarlo, comunicando al Nizza la disponibilità a rivedere le condizioni del riscatto per renderle più favorevoli al club francese. Una soluzione potrebbe essere rimodulare il numero delle presenze da raggiungere e togliere la Champions come condizione necessaria. In questo modo sarebbe più facile (e anche più rapido) far scattare l’obbigo di riscatto. Koop e le ali Le parti sono al lavoro per trovare un punto d’incontro, nel frattempo la Juventus lavora pure su altri obiettivi: non è un mistero che i bianconeri puntino a rinforzare la squadra con un altro centrocampista e uno o due esterni. Per la mediana resta in corsa Teun Koopmeiners, candidato unico. Nonostante la rigidità dell’Atalanta (aumentata dopo l’infortunio di Scamacca) Giuntoli non ha rinunciato all’idea di portarlo a Torino. Ha il sì del giocatore e intende provarci, cercando di avvicinarsi ai 60 milioni chiesti dai bergamaschi (arrivando magari a 50 più bonus) e sperando che l’olandese lo aiuti ad ammorbidire la Dea. Quanto alle ali, negli ultimi giorni sono salite le quotazioni del brasiliano del Porto Galeno (con passaporto portoghese) e di Nico Gonzalez, mancino argentino della Fiorentina su cui c’è anche l’Atalanta. Operazioni in cui i bianconeri puntano a inserire delle contropartite: Djaló potrebbe essere la carta per Galeno (che ha già dato il suo gradimento alla Juventus) valutato dal Porto 35 milioni; la stessa cifra che la Viola chiede per Nico, ma per abbassare il prezzo Giuntoli potrebbe offrire McKennie o Arthur. Resta nel mirino Conceiçao Junior del Porto, con Domenico Berardi del Sassuolo (al momento infortunato) possibile idea last minute in prestito.
  8. Perché per la Cina il medagliere è così importante https://www.ultimouomo.com/perche-per-la-cina-medagliere-e-importante-sport-asiatici-ping-pong-badminton-cosa-ci-dicono
  9. Ping pong: la Cina e il resto del mondo https://www.ultimouomo.com/ping-pong-torneo-olimpico-parigi-2024-come-sta-andando-argento-truls-moregard
  10. Quando lo facevi al prete potevi sentirlo bestemmiare
  11. Tra novecento anni l'uomo correrà i 100 metri in 8"99 (forse) https://www-avvenire-it.cdn.ampproject.org/v/s/www.avvenire.it/amp/agora/pagine/il-record-di-mondo-e-la-scienza-che-frena-a-tutto-c-un-limite?amp_gsa=1&amp_js_v=a9&usqp=mq331AQGsAEggAID#amp_tf=Da %1%24s&aoh=17230695823554&csi=0&referrer=https%3A%2F%2Fwww.google.com&ampshare=https%3A%2F%2Fwww.avvenire.it%2Fagora%2Fpagine%2Fil-record-di-mondo-e-la-scienza-che-frena-a-tutto-c-un-limite
  12. Intervista al mitico Bragagna https://www.avvenire.it/amp/agora/pagine/franco-bragagna-la-voce-dellatletica
  13. https://x.com/alecro99/status/1821112966424518751?t=T4yc-wjGd_jmSp_hwJh1xQ&s=19
  14. Prima c'era più incertezza, adesso se in un set una squadra ha cinque punti di vantaggio quasi sicuramente lo vince
  15. Chiesa cerca la via Contatto col Milan ma quell’ingaggio... di Andrea Ramazzotti · 7 ago 2024 Fuori dal progetto della Juventus e invitato sia dalla società sia da Thiago Motta a trovarsi una nuova squadra, Federico Chiesa si guarda intorno e non vede la fila di formazioni pronte ad accoglierlo. Il valore del giocatore non è in discussione, ma l’ingaggio attuale (cinque milioni più bonus) e le richieste per quello futuro (almeno sei), spaventano le pretendenti. E’ successo, per esempio, quando l’agente del calciatore, Fali Ramadani, ha bussato alla porta del Milan e della Roma per sondare il terreno e capire se era possibile intavolare una trattativa. Il club giallorosso, dopo aver acquistato Soulé, non apre alla possibilità di inserire in rosa anche il figlio d’arte, mentre il Diavolo, che spostando nella posizione di trequartista Pulisic avrebbe la possibilità di ingaggiare un altro esterno (cedendo Saelemaekers), è frenato dall’incrinare gli equilibri dello spogliatoio con un altro stipendio uguale a quello di Leao. Hanno chiesto informazioni su Chiesa anche il Napoli e la Lazio (ieri Ramadani era a Roma), ma pure in questo caso l’ingaggio è un ostacolo. Dall’estero per ora nessuna offerta irrinunciabile. La Juventus per il cartellino di Federico chiede quindici-venti milioni, ma sa che, con il contratto dell’attaccante in scadenza nel 2025, non ha il coltello dalla parte del manico. Non convocandolo neppure per il match in famiglia di ieri e dichiarando che non rientra nel progetto, spera di forzare la mano alla sua uscita e, in caso di mancata cessione entro il 30 agosto, è pronta a non convocarlo fino alla riapertura del mercato a gennaio. Siamo al braccio di ferro.
  16. TUTTO su Nico LA JUVE CERCA LA FORMULA GIUSTA E PUÒ ARRIVARE ANCHE GALENO di Fabiana Della Valle TORINO · 7 ago 2024 La situazione Per la Fiorentina Nico non è incedibile, ma il prezzo di partenza è 35 milioni L’alternativa Il Porto ha necessità di vendere e potrebbe venire incontro alle offerte della Juventus L’argentino apre alla cessione, Giuntoli vuole inserire McKennie o Arthur. E Djalò potrebbe andare al Porto per l’esterno Un’ala, forse due. Nel giorno del debutto di Thiago Motta all’Allianz Stadium sotto gli occhi di John Elkann nella tradizionale amichevole in famiglia, la Juventus fa passi avanti sul fronte offensivo. Servono rinforzi sugli esterni e Cristiano Giuntoli sta lavorando su due obiettivi, che non è detto siano alternativi: da una parte Wenderson Galeno, brasiliano ma con passaporto portoghese (fondamentale perché i bianconeri non hanno più slot per gli extracomunitari) del Porto, dall’altra Nico Gonzalez della Fiorentina, reduce dalla trionfale Coppa America con la sua Argentina. L’idea della dirigenza bianconera sarebbe regalarli entrambi a Thiago Motta, per coprire sia la fascia destra sia la sinistra, magari inserendo delle contropartite almeno in una delle due operazioni, per abbassare il prezzo. Nel frattempo però la Juventus, che aveva sempre ragionato su uno scambio per Nico, sta valutando anche la possibilità di acquistarlo cash, soprattutto se non arriverà a Teun Koopmeiners, il grande sogno bianconero, e quindi avrà un tesoretto da destinare altrove. Sfida alla Dea Nico Gonzalez lunedì sera ha incontrato i suoi agenti poco dopo l’arrivo a Firenze. Ieri ha fatto visite mediche e allenamento e ha parlato con Raffaele Palladino. Al nuovo tecnico l’argentino avrebbe comunicato che se dovesse arrivare l’offerta giusta, per lui e per la Fiorentina, è pronto a partire. I suoi agenti sono rimasti in città ma non risultano incontri con la dirigenza. Probabile però che il giocatore, essendo al Viola Park, abbia scambiato due parole con il direttore sportivo Daniele Pradé. In ogni caso la situazione è limpida: per la società non è incedibile ma per acquistarlo ci vogliono 35 milioni. La Fiorentina preferirebbe venderlo senza scambi, la Juventus punta sulla penuria viola a centrocampo e vorrebbe proporre McKennie (scadenza 2025) e Arthur. Giuntoli si è già mosso con gli agenti di Nico ma non ancora con il club, sul ragazzo però c’è anche l’Atalanta, che al momento sembra più avanti e ha la disponibilità per prenderlo subito. Per questo i bianconeri stanno facendo valutazioni interne per capire se ci sono i margini per fare un’offerta senza contropartite alla Viola. Prima però vorrebbero sondare la disponibilità a pren dere uno dei giocatori fuori dal progetto Juve, anche se l’ingaggio di McKennie e Arthur potrebbe essere un ostacolo al trasferimento. Il brasiliano, che ha fatto l’ultima stagione in prestito alla Fiorentina con parte dell’ingaggio pagato dalla Juve, ci tornerebbe volentieri ma guadagna 5 milioni, la stessa cifra che vorrebbe percepire l’americano (con Decreto Crescita). Nico alla Juventus potrebbe avere un ingaggio sui 3,5 milioni, è mancino e Thiago Motta lo potrebbe impiegare su entrambe le fasce. Contropartita Djaló Quanto a Galeno, i contatti con i suoi agenti sono frequenti e costanti e il brasiliano ha già dato la sua disponibilità a trasferirsi a Torino. Il Porto lo valuta sui 35 milioni ma ha necessità di vendere per questioni di fair play finanziario ed è pronto a trattare. La Juventus vorrebbe partire con una proposta sui 25 milioni, magari con l’inserimento di una contropartita: il nome più gettonato è Tiago Djaló, valutato da Motta durante il ritiro ma non ritenuto pronto per giocare nella Juventus, quindi sacrificabile. Restano in corsa Conceicao Junior, sempre del Porto, e Karim Adeyemi, ma per il tedesco non ci sono state aperture da parte del Borussia Dortmund. Occhio anche a Domenico Berardi del Sassuolo, in fase di riabilitazione post infortunio, che può diventare un last minute in prestito.
  17. No, vabbè https://x.com/valeangelsback/status/1820830108657008693?t=sP017x2Qs7AE31jJDFAJbw&s=19
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