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Tiger Jack

Nuovo Stadio Roma: Investimento da un Mijardo de euri. Più nartro mezzo e quarche piotta, poi se vede

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1 ora fa, Loryroma ha scritto:

Guardi, sulla prima parte, ormai, non ci tocca che aaspettare e vedere che accadrà. Se dovesse uscire fuori che verranno spesi denari pubblici le prometto che starò in prima fila a protestarne contro, ma voglio bene alla città di Roma e spero che finalmente sia arrivata l'ora di vedere anche noi un progetto serio, mi chiami sognatore, però io ci voglio credere.

I nomi non son usciti, vero, ma la legge per il momento non li chiede. Anche perchè mi pare logico che nel caso ci fossero già gi investitori, non vogliano uscire allo scoperto finchè il tutto non sarà garantito al 100% per evitare danni d'immagine in caso il tutto affogasse. Oltretutto nel consiglio di amministrazione della A.S.Roma  ci sono già Stanley P. Gold di Shamrock Holdings e 
Barry Sternlicht di Starwood Capital Group. Senza dimenticare Richard D'Amore di North Bridge già presente all'inizio della stagione "a stelle e strisce" della società, qualcosa di più del Parnasi, Pallotta, Unicredit mi sembrano.

Lo chiamo ancora stadio della Roma, perchè la Roma, otterrà il 100% dai biglietti delle partite, dal Roma Village ecc.. oltre il 10% degli incassi da attività extra-calcistiche. Si è deciso di separare la proprietà delle 2 cose, semplicemente perchè la Roma è una società quotata in borsa, che fattura 200mln e che ha un debito da 250mln, quindi sarebbe stato impossibile fare un investimento simile. Puere l'Arsenal ha seguito lo stesso procedimento. Le sposto un link dove dovrebbe trovare tutte le spiegazioni a riguardo: https://stadiodellaromafaq.wordpress.com/2014/09/04/5/ 

Su Magliaro, non saprei dirle, fatto sta che ha scritto pure articoli negativi sullo stadio. Il punto è che ha scritto sempre, a parer mio, in modo parecchio oggettivo, mentre altri assolutamente no, anche perchè gli altri c'hanno parecchio da guadagnare o perdere, Magliaro, non credo. 

Cmq sia saluti

Loryroma

 

 

1. Lei  sa bene che nonostante certi nomi altisonanti ASRoma ha le pezze al c**o  (la butto là: e se fossero solo nomi di facciata?). E che la megaspeculazione a Tor di Valle con annesso "Pallotta Stadium" (che, ricordiamolo, copre solo il 14% dell'intero progetto) serve  come il pane per evitare conseguenze disastrose per il futuro della società.

2. Detto questo, non crede che sarebbe meglio schierarsi nei tempi giusti contro una porcheria conclamata già alla luce delle conoscenze attuali senza aspettare  conferme ulteriori che, arrivate fuori tempo massimo, servirebbero solo a poter poter a  dire: " eh... ma ormai non si può fare più niente..."

3. Se non sbaglio sulle percentuali dei proventi da attività extra stadio che andrebbero ad ASRoma non c'è nulla di definito. E' certo invece il guadagno (entità della speculazione) stimato per i proponenti che arriverebbe a toccare gli 800 milioni di euro.

4. Il paragone con lo stadio dell'Arsenal mi sembra un tantinello azzardato in quanto :

- l'Emirates non è stato costruito in una landa deserta a ridosso della foce del Tamigi, abitata da  zero cittadini e con zero infrastrutture

- intorno all'Emirates Stadium non sono stati edificati un milione di metri cubi di cemento come compensazione a beneficio del palazzinaro di turno

- l'Arsenal non paga 5 milioni/anno di affitto al proprio patron (o sbaglio?)

5. Lei è davvero sicuro della assoluta e disinteressata buona fede di  Magliaro o magari è possibile che il suo giudizio sia condizionato dal desiderio di varcare le porte del Pallotta Stadium?

 

ps: perdoni la franchezza ma linkare il sito del Pallotta Stadium come fonte di informazione pro Pallotta Stadium e poi stigmatizzare la scarsa credibilità del "Messaggero" perchè ritenuto parte in causa  mi sembra alquanto contraddittorio...

Modificato da Marmas

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1 ora fa, Loryroma ha scritto:

 

Lo chiamo ancora stadio della Roma, perchè la Roma, otterrà il 100% dai biglietti delle partite, dal Roma Village ecc.. oltre il 10% degli incassi da attività extra-calcistiche. Si è deciso di separare la proprietà delle 2 cose, semplicemente perchè la Roma è una società quotata in borsa, che fattura 200mln e che ha un debito da 250mln, quindi sarebbe stato impossibile fare un investimento simile. Puere l'Arsenal ha seguito lo stesso procedimento. Le sposto un link dove dovrebbe trovare tutte le spiegazioni a riguardo: https://stadiodellaromafaq.wordpress.com/2014/09/04/5/ 

 

Cmq sia saluti

Loryroma

 

quindi pallotta e gli investitori prenderebbero il 90% delle entrate extra calcio?

e chi glieli ridà agli investitori i soldi investiti, la buon'anima di mio nonno?

la roma, nel caso si dovesse fare lo stadio, prenderà una piccola parte degli incassi che andrà a coprire più o meno il costo d'affitto annuale (7,5 milioni - si era partiti da cinque, poi l'aumento dei costi ha portato pallotta a dire che l'affitto sarà di 7,5)

 

 

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Marmas

parto dal ps.: quel link, quel sito, AIMÈ, non e fatto dalla società, ma da un romano pro-stadio....dico aimè dato che secondo me la mia società avrebbe dovuto fare qualcoa di simile ma vabbè

punto 1- apparte quel 14% che mi da un poco di fatidio, dato che il 50% è di verde pubblico, mi permetta di tradsformarlo nel 28% e secondo quel link, ad un bel 38%...comunque sia....lei è contro al fatto che una società italiana quotata in borsa riceva aiuti?

punto2- assolutament no, mi permetta. Mi iace sognare ed amo Roma ccome città. Penso che sia già stata violentata troppo dai palazzinari e quindi ho voglia di sognare qualcosa di meglio.

Punto3- Odio e lo dico con il cuore mettere n mezzo lo JS, ma quanto guadagna la Juve da attività extra calcistiche?

Sul punto4- non parlo perchè non ben informato, ma guarderei ene il link che ho spostato (non è della società), oltre a vedere bene gli stadi del bayer ecc., ma su questo argomento, essendo un ignorant, mi servirebbe tempo per risponderle, alzo le mani 

Punto 5- sinceramente senz mancarle di rispetto in maniera assoluta, ma se Magliaro, con questa sstoria si ritroverà 500 mln nel suo conto in banca, ma finchè non me li rubba a me, ma a me, come si dice a Roma, e con tutto il rispetto, ma ''ma a me ke kapperindina me ne fott a me''

Lei (Marmas) che mi sembra una persona che si è informata bene, mi guardi il link fatto da uno che le assicuro non è pagato dalla Roma, mi trovi le sue obiezioni e con piacere, ovviamente ne discuteremo come tutto il resto ovviamente

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anzi sul punto 4 in realtà le rispondo sulla parte della landa desertica, ma lei consce la zona TdV? se si la considera una landa desertica? Conosce Roma? La viabilità della via del mare? I problemi degli abitnti del Torrino dovuti al fosso del vallerano?

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Il Saturday, June 25, 2016 alle 10:03 , arkas90 ha scritto:

ma era ovvio.

qualsiasi amministrazione con UN MINIMO di sale in zucca boccerebbe sto progetto

e' una cementificazione, e lo stadio comprende solo una minuscola percentuale del progetto.

Ci credevano davvero? Per fortuna c'è la raggi va... Che poi se presentassero il progetto del SOLO stadio e opere pubbliche

glielo approverebbero domani. Anche se come dice l'assessore c'è il flaminio abbandonato, rifacessero quello!

ma guarda la zona l ho vista e farla riqualificare da un privato non è una catttiva idea solo che non lo chiammasero progetto stadio che lo stadio rapresenta il minimo dell opera e in ogni caso sarebbe proprietà di Palotta

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Credo che per non accorgersi della porcheria di questo progetto serva tanta ma tanta malafede .asd

 

oh io mi butto dal ponte anche se mi dicono essere pericoloso ma hei, se mi ammazzo sarò il primo ad ammettere di essermi sbagliato .asd 

 

Mamma mia povera Italia 

 

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11 giorni senza post,

non è che lo costruiscono davvero? sefz

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Inviato (modificato)

Topic aperto il 5 marzo 2014.

Non solo non è stata posata la prima pietra, ma non sono nemmeno all'inizio dell'iter burocratico.

 

Buonanotte .ciao

Modificato da Avvocato (34)

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Mi sa che costruiranno prima il ponte sullo stretto.asd

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2 ore fa, Tiger Jack ha scritto:

Mi sa che costruiranno prima il ponte sullo stretto.asd

è una bella lotta mi sa.

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10 minuti fa, pavel87 ha scritto:

è una bella lotta mi sa.

Eh...si .asd

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2 minuti fa, Tiger Jack ha scritto:

Eh...si .asd

però non fate facile ironia, che poi arrivano gli ospiti e ci ricordano di quanto sia benefattore pallotta che regalerà il nuovo colosseo alla Roma.

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Dino Viola - 1985:

 

Era il 1985 quando il presidente Dino Viola, in una intervista molto chiara al contrario del suo modo di parlare il “violese”, disse che avrebbe voluto costruire uno stadio di proprietà esclusiva della A.S. Roma.  

Dino Viola ipotizzava uno stadio solo della Roma, con la vendita di abbonamenti, posti vip, con ristoranti, cinema,  una struttura che potesse essere da vivere tutto il periodo dell’anno non solo quando si giocavano le partite della Roma.

Fu un fulmine a ciel sereno, l’idea spiazzò tutti. In Italia nessuno aveva mai avuto l’idea che uno stadio potesse essere di proprietà di una squadra di calcio.

 

 

 

Rosella Sensi - 2009:

 

 

 

James Pallotta - 2014:

 

http://video.ilmessaggero.it/sport/pallotta_nuovo_stadio_la_roma_si_allenera_li_tutti_giorni-121374.html

 

3 stadi in 29 anni... AOH E' RECORDE! MO ESCE ER DIVVUDDì DER CORIERE DO SPORTE!!!

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20 minuti fa, ghiol ha scritto:

Dino Viola - 1985:

 

Era il 1985 quando il presidente Dino Viola, in una intervista molto chiara al contrario del suo modo di parlare il “violese”, disse che avrebbe voluto costruire uno stadio di proprietà esclusiva della A.S. Roma.  

Dino Viola ipotizzava uno stadio solo della Roma, con la vendita di abbonamenti, posti vip, con ristoranti, cinema,  una struttura che potesse essere da vivere tutto il periodo dell’anno non solo quando si giocavano le partite della Roma.

Fu un fulmine a ciel sereno, l’idea spiazzò tutti. In Italia nessuno aveva mai avuto l’idea che uno stadio potesse essere di proprietà di una squadra di calcio.

 

 

 

Rosella Sensi - 2009:

 

 

 

James Pallotta - 2014:

 

http://video.ilmessaggero.it/sport/pallotta_nuovo_stadio_la_roma_si_allenera_li_tutti_giorni-121374.html

 

3 stadi in 29 anni... AOH E' RECORDE! MO ESCE ER DIVVUDDì DER CORIERE DO SPORTE!!!

C'hanno più stadi che scudetti .asd

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uploadfromtaptalk1469578285582.jpg.708e9

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7 minuti fa, ghiol ha scritto:

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7 ore fa, ghiol ha scritto:

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Unicredit, «salta» Fiorentino e ora rischia lo stadio della Roma

Il sogno dei tifosi della Roma di vedere i giallorossi correre sull’erba di un nuovo stadio potrebbe essersi incrinato giusto ieri quando il nuovo amministratore delegato di Unicredit, Jean Pierre Mustier, in un cda molto teso, confermando le indiscrezioni della vigilia sulla riorganizzazione della prima linea di manager, ha fatto uscire il vicepresidente della banca, Paolo Fiorentino. Vale a dire, l’uomo che ha legato il suo nome alle vicende societarie della As Roma nel delicato passaggio da Rosella Sensi agli americani di James Pallotta. E che, pure non avendone mai avuto investitura formale, era visto come l'anello di congiunzione tra il costruttore Parnasi, impegnato nella costruzione del nuovo Stadio di Tor di Valle, e Unicredit, verso cui Parnasi ha un'esposizione debitoria di circa 450 milioni di euro.

Per alcuni, voci, per altri malevola propaganda, in molti hanno ipotizzato un legame tra la necessità di aiutare Parnasi a rientrare del debito e la spinta da parte di Unicredit alla costruzione dello stadio. Quanti insistono nel dire che Fiorentino era il grande sponsor dell’operazione si scontrano con chi, dentro Unicredit, ne prende le parti e nega il rapporto spiegando come il costruttore romano abbia già avviato un piano di ristrutturazione del debito con la banca di Piazza Cordusio che prescinde da ogni business futuro sulle aree della Tor di Valle. A metà giugno, il CdA di Unicredit ha varato un piano complessivo di ristrutturazione del debito delle diverse società riconducibili al Gruppo Parnasi. A Luca Parnasi resta in mano la parte societaria che, con Eurnova, è direttamente coinvolta nel progetto Stadio. Sia come sia, l’uscita di Fiorentino non fa dormire sonni tranquilli ai tifosi della Roma: l’avvio dei lavori a Tor di Valle può essere una boccata di ossigeno finanziario per consentire a Parnasi di chiudere con maggiore velocità il rientro dall’esposizione. Altre indiscrezioni, smentite per le vie ufficiali ma ribadite informalmente da altre fonti contattate da Il Tempo, ancora ieri spingevano a ipotizzare una stretta correlazione tra Parnasi, un Unicredit e lo stadio. La banca guidata da Mustier, nell’era dell’ex ad Ghizzoni, aveva mostrato interesse per la realizzazione, dopo quella milanese, di una torre di uffici a Roma e tra le aree ipotizzate c’era l'area dove dovrebbe sorgere lo stadio. Sul punto fu proprio Fiorentino a spiegare che «sul progetto per il nuovo edificio, peraltro sede legale del gruppo UniCredit, ci stiamo lavorando e vorremmo evitare che in Italia la nuova sede milanese resti sola. Abbiamo le idee abbastanza chiare, siamo in fase di finalizzazione della trattativa ma non si può dire chi è la controparte».

Inutile ottenere di più ma qualche indizio nelle sue parole si poteva cogliere: «L'aspetto principale è analizzare dove abitano i dipendenti, oltre 3 mila a Roma, e al tempo stesso bisogna limitarne gli spostamenti». Ora le sedi più numerose del gruppo bancario sono da anni all’Eur ed è probabile che la maggior parte dei lavoratori sia installata nei quartieri limitrofi. Così già allora secondo i rumors la trattativa poteva essere già aperta col gruppo Parnasi per portare la sede di Unicredit a Tor di Valle. Solo illazioni chiaramente, mai confermate da Unicredit e spesso seccamente smentite. Ma si sa, il cuore giallorosso che vibra di passione vera, di fronte alla sola ipotesi dello stop dei lavori di un’opera che lancerebbe ancora di più il club nel grande firmamento del football internazionale, non si cura della finanza ma pensa solo al cammino stellare del team. Si tratta di un'opera gigantesca anche dal punto di vista economico: oltre 1,5 miliardi di euro, la cui sola progettazione è costata a oggi 60 milioni di euro. Senza nulla togliere ai loro sogni però, un vecchio banchiere milanese citava l’insegnamento dei suoi maestri spiegando che: la finanza (non quella di polizia ma quella che muove i soldi) anticipa l’economia reale. E dunque agli osservatori finanziari l’uscita di Fiorentino appare sospetta per quanto riguarda il cammino glorioso della Magica. Nel bene e nel male, infatti, Fiorentino non ha mai nascosto il suo interesse per il destino societario della squadra. Fu lui, napoletano di razza, nei momenti nei quali la As Roma rischiava di restare solo una partecipazione azionaria nel portafoglio di Unicredit a spendersi davanti ai tifosi giallorossi della Roma, in costante fibrillazione per il destino, a rassicurare le schiere fan romanisti dichiarando urbi et orbi: «Stiamo investendo per farvi sognare». Ed è stato lui a favorire l’arrivo di un compratore degno del blasone del club di Francesco Totti. Fu con la mediazione della banca milanese, che il 18 agosto del 2011 fu firmata la cessione alla cordata Usa messa insieme dall’imprenditore di Boston Thomas Di Benedetto. Gli americani investirono 60 milioni di euro e costituirono una nuova società, la Neep Roma Holding, partecipata anche da Unicredit la quale a sua volta versò 26 milioni. Il 6 agosto di due anni dopo l’istituto cedette altre quote alla Raptor, una società di diritto del Delaware riconducibile a James Pallotta, diventato nel frattempo presidente del club giallorosso e guida della cordata americana dopo il passo indietro di Di Benedetto per ragioni economiche. Unicredit è poi uscita dall’avventura calcistica. Ma ancora una volta la chiusa fu di Fiorentino: la partecipazione «non è strategica». Insomma nel destino della Roma c’è sempre un Fiorentino nel bene (il salvataggio) e forse nel male. Già, il depotenziamento del manager suona a molti come una messa in difficoltà di Parnasi e un indebolimento della possibilità che lo stadio sorga veramente.

Fernando M. Magliaro

http://www.iltempo.it/sport/calcio/2016/07/27/unicredit-salta-fiorentino-e-ora-rischia-lo-stadio-della-roma-1.1562207

 

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1 ora fa, fc1976 ha scritto:

Unicredit, «salta» Fiorentino e ora rischia lo stadio della Roma

Il sogno dei tifosi della Roma di vedere i giallorossi correre sull’erba di un nuovo stadio potrebbe essersi incrinato giusto ieri quando il nuovo amministratore delegato di Unicredit, Jean Pierre Mustier, in un cda molto teso, confermando le indiscrezioni della vigilia sulla riorganizzazione della prima linea di manager, ha fatto uscire il vicepresidente della banca, Paolo Fiorentino. Vale a dire, l’uomo che ha legato il suo nome alle vicende societarie della As Roma nel delicato passaggio da Rosella Sensi agli americani di James Pallotta. E che, pure non avendone mai avuto investitura formale, era visto come l'anello di congiunzione tra il costruttore Parnasi, impegnato nella costruzione del nuovo Stadio di Tor di Valle, e Unicredit, verso cui Parnasi ha un'esposizione debitoria di circa 450 milioni di euro.

Per alcuni, voci, per altri malevola propaganda, in molti hanno ipotizzato un legame tra la necessità di aiutare Parnasi a rientrare del debito e la spinta da parte di Unicredit alla costruzione dello stadio. Quanti insistono nel dire che Fiorentino era il grande sponsor dell’operazione si scontrano con chi, dentro Unicredit, ne prende le parti e nega il rapporto spiegando come il costruttore romano abbia già avviato un piano di ristrutturazione del debito con la banca di Piazza Cordusio che prescinde da ogni business futuro sulle aree della Tor di Valle. A metà giugno, il CdA di Unicredit ha varato un piano complessivo di ristrutturazione del debito delle diverse società riconducibili al Gruppo Parnasi. A Luca Parnasi resta in mano la parte societaria che, con Eurnova, è direttamente coinvolta nel progetto Stadio. Sia come sia, l’uscita di Fiorentino non fa dormire sonni tranquilli ai tifosi della Roma: l’avvio dei lavori a Tor di Valle può essere una boccata di ossigeno finanziario per consentire a Parnasi di chiudere con maggiore velocità il rientro dall’esposizione. Altre indiscrezioni, smentite per le vie ufficiali ma ribadite informalmente da altre fonti contattate da Il Tempo, ancora ieri spingevano a ipotizzare una stretta correlazione tra Parnasi, un Unicredit e lo stadio. La banca guidata da Mustier, nell’era dell’ex ad Ghizzoni, aveva mostrato interesse per la realizzazione, dopo quella milanese, di una torre di uffici a Roma e tra le aree ipotizzate c’era l'area dove dovrebbe sorgere lo stadio. Sul punto fu proprio Fiorentino a spiegare che «sul progetto per il nuovo edificio, peraltro sede legale del gruppo UniCredit, ci stiamo lavorando e vorremmo evitare che in Italia la nuova sede milanese resti sola. Abbiamo le idee abbastanza chiare, siamo in fase di finalizzazione della trattativa ma non si può dire chi è la controparte».

Inutile ottenere di più ma qualche indizio nelle sue parole si poteva cogliere: «L'aspetto principale è analizzare dove abitano i dipendenti, oltre 3 mila a Roma, e al tempo stesso bisogna limitarne gli spostamenti». Ora le sedi più numerose del gruppo bancario sono da anni all’Eur ed è probabile che la maggior parte dei lavoratori sia installata nei quartieri limitrofi. Così già allora secondo i rumors la trattativa poteva essere già aperta col gruppo Parnasi per portare la sede di Unicredit a Tor di Valle. Solo illazioni chiaramente, mai confermate da Unicredit e spesso seccamente smentite. Ma si sa, il cuore giallorosso che vibra di passione vera, di fronte alla sola ipotesi dello stop dei lavori di un’opera che lancerebbe ancora di più il club nel grande firmamento del football internazionale, non si cura della finanza ma pensa solo al cammino stellare del team. Si tratta di un'opera gigantesca anche dal punto di vista economico: oltre 1,5 miliardi di euro, la cui sola progettazione è costata a oggi 60 milioni di euro. Senza nulla togliere ai loro sogni però, un vecchio banchiere milanese citava l’insegnamento dei suoi maestri spiegando che: la finanza (non quella di polizia ma quella che muove i soldi) anticipa l’economia reale. E dunque agli osservatori finanziari l’uscita di Fiorentino appare sospetta per quanto riguarda il cammino glorioso della Magica. Nel bene e nel male, infatti, Fiorentino non ha mai nascosto il suo interesse per il destino societario della squadra. Fu lui, napoletano di razza, nei momenti nei quali la As Roma rischiava di restare solo una partecipazione azionaria nel portafoglio di Unicredit a spendersi davanti ai tifosi giallorossi della Roma, in costante fibrillazione per il destino, a rassicurare le schiere fan romanisti dichiarando urbi et orbi: «Stiamo investendo per farvi sognare». Ed è stato lui a favorire l’arrivo di un compratore degno del blasone del club di Francesco Totti. Fu con la mediazione della banca milanese, che il 18 agosto del 2011 fu firmata la cessione alla cordata Usa messa insieme dall’imprenditore di Boston Thomas Di Benedetto. Gli americani investirono 60 milioni di euro e costituirono una nuova società, la Neep Roma Holding, partecipata anche da Unicredit la quale a sua volta versò 26 milioni. Il 6 agosto di due anni dopo l’istituto cedette altre quote alla Raptor, una società di diritto del Delaware riconducibile a James Pallotta, diventato nel frattempo presidente del club giallorosso e guida della cordata americana dopo il passo indietro di Di Benedetto per ragioni economiche. Unicredit è poi uscita dall’avventura calcistica. Ma ancora una volta la chiusa fu di Fiorentino: la partecipazione «non è strategica». Insomma nel destino della Roma c’è sempre un Fiorentino nel bene (il salvataggio) e forse nel male. Già, il depotenziamento del manager suona a molti come una messa in difficoltà di Parnasi e un indebolimento della possibilità che lo stadio sorga veramente.

Fernando M. Magliaro

http://www.iltempo.it/sport/calcio/2016/07/27/unicredit-salta-fiorentino-e-ora-rischia-lo-stadio-della-roma-1.1562207

 

Vediamo senza l'appoggio delle banche cosa fanno adesso questa banda di associati a speculare..

Modificato da Knopfler

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ahi stavolta non è il messaggero di caltagirone ma iltempo che essendo filosocietario è favorevole allo stadio quindi purtroppo l'articolo potrebbe avere valore

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7 ore fa, Harvey Dent ha scritto:

ahi stavolta non è il messaggero di caltagirone ma iltempo che essendo filosocietario è favorevole allo stadio quindi purtroppo l'articolo potrebbe avere valore

Diciamo che normalmente gli articoli di Magliaro hanno sempre avuto valore, come per l'appunto anche in questo caso. Praticamente è uno dei pochi giornalisti che fa davvero il suo lavoro e riporta le notizie in maniera obbiettiva, che siano positive o negative, senza distorcere la realtà. 

Cmq sia, in questa trasmissione radiofonica, spiega anche che è + preoccupato per la lentezza del Comune, che non si decide a dar via il passaggio in Regione. Diciamo che questo fatto può avere dei risvolti negativi, ma è ancora tutto da vedere e la cosa + importante è che in Comune decida di lavorare in maniera seria e professionale e faccia il suo dovere

 

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8 ore fa, Loryroma ha scritto:

Diciamo che normalmente gli articoli di Magliaro hanno sempre avuto valore, come per l'appunto anche in questo caso. Praticamente è uno dei pochi giornalisti che fa davvero il suo lavoro e riporta le notizie in maniera obbiettiva, che siano positive o negative, senza distorcere la realtà. 

Cmq sia, in questa trasmissione radiofonica, spiega anche che è + preoccupato per la lentezza del Comune, che non si decide a dar via il passaggio in Regione. Diciamo che questo fatto può avere dei risvolti negativi, ma è ancora tutto da vedere e la cosa + importante è che in Comune decida di lavorare in maniera seria e professionale e faccia il suo dovere

 

se il comune lavora in maniera seria straccia il progetto dopo aver letto le prime cinque pagine

veramente io non capisco perchè vi ostiniate a portare avanti il progetto di questo "stadio"

e in questo caso parlo di voi tifosi

poi ho notato che te sei anche abbastanza ferrato sulla questione anche se diversi numeri che hai riportato in precedenti post non mi risultano

veramente non capisco

dovreste cominciare a pensare alle cose serie da risolvere a roma (io mi salvo perchè sono fuori roma e tali problematiche mi riguardano relativamente)

lo stadio DI PALLOTTA è l'ultima questione da risolvere

fortunatamente ho notato che molti romanisti, anche accaniti, cominciano a capirlo e non ci avrei scommesso un soldo bucato .asd 

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12 ore fa, ENAPAY ha scritto:

se il comune lavora in maniera seria straccia il progetto dopo aver letto le prime cinque pagine

 

Beh in realtà no. Nel senso che per come sta la legge, in questa fase, il Comune deve semplicemente controllare che il progetto sia conforme con la delibera di pubblica utilità, che a quanto pare è così, per poi passarlo in Regione e lì se vogliono durante i 180 giorni possono ancora intervenire proponendo modifiche ecc...oppure bloccarlo già ora, ma motivando con ragioni razionali il tutto.

12 ore fa, ENAPAY ha scritto:

veramente io non capisco perchè vi ostiniate a portare avanti il progetto di questo "stadio"

e in questo caso parlo di voi tifosi

 

Qui in realtà secondo me centra poco il tifo od almeno solo in parte. Per quanto riguarda ad esempio, io sono un tifoso romanista, ma il calcio mi interessa ma anche no, sono romanista perchè romano, per dirle che se vincesse un trofeo la Lazio, ne sarei cmq contento dato che rappresenta cmq sia la mia città. Io tifo per questo complesso per mille motivi. Mi piace il tutto. Sarà a carico dei privati. Mi piace quel centrocommerciale, come è stato disegnato, il fatto che ospiterà anche concerti ed altri spettacoli. Mi piace il parco e la nuova viabilità sulla via del mare. Mi piace l'idea che Roma avrà un landmark di questo genere moderno. Poi se devo parlare dal punto di vista calcistico, beh ne gioverebbe il calcio italiano, oltre al fatto che la Roma vedrebbe aumentare il proprio fatturato in maniera consistente. 

 

12 ore fa, ENAPAY ha scritto:

poi ho notato che te sei anche abbastanza ferrato sulla questione anche se diversi numeri che hai riportato in precedenti post non mi risultano

Beh tutto è possibile. Normalmente prima di fare un intervento cerco sempre un articolo od un documento per verificare con esattezza ciò che scrivo dato che non mi piace scrivere cavolate, ma non sono la verità assoluta, posso sbagliare, anzi quando si verifica  intervenga, anche perchè alla fine il forum esiste per questo, per discutere, sopratutto se i punti di vista sono gli opposti, credo che possono nascere ottime discussioni.

 

12 ore fa, ENAPAY ha scritto:

dovreste cominciare a pensare alle cose serie da risolvere a roma (io mi salvo perchè sono fuori roma e tali problematiche mi riguardano relativamente)

lo stadio DI PALLOTTA è l'ultima questione da risolvere

fortunatamente ho notato che molti romanisti, anche accaniti, cominciano a capirlo e non ci avrei scommesso un soldo bucato .asd 

Ma Roma ha mille problemi, purtroppo, ma questo è compito delle amministrazioni in primis. Questo progetto, è totalmente privato, di soldi pubblici non ne usciranno, non ha nulla a che vedere con i compiti che hanno al Comune. Anzi porterebbe, denaro fresco nelle casse comunali, nuove OO.PP. (alcune da fare con urgenza), oltre che i posti di lavoro. Per quanto riguarda la proprietà l'ho sccritto, pure l'Arsenal, ha la stessa struttura  sulla proprietà, non è lei la diretta proprietaria, ma bensi una holding fatta apposita. Sul fatto che vari romanisti sono contrari, beh io dico perchè vi è parecchia dissinformazione. Contro lo stadio, ma anche contro questa società, non vi è solo il Messaggero e tutti i mezzi collegati con Caltagirone, ma pure la Curva Sud e quindi le radio romane, che dal nuovo stadio finirebbe il magna magna, ma pure il CdS ormai son anni che fa una guerra silenziosa contro questa società. Poi vabbè, credo che Pallotta sia l'unica speranza, oltre ad Agnelli, per rivedere una Serie A rialzarsi, ma a quanto pare (non è riferito a lei) , si vuole continuare con i Lotito ed i Galliani...

Però vabbè staremo a vedere come finirà il tutto

saluti

Loryroma

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8 ore fa, Loryroma ha scritto:

Beh in realtà no. Nel senso che per come sta la legge, in questa fase, il Comune deve semplicemente controllare che il progetto sia conforme con la delibera di pubblica utilità, che a quanto pare è così, per poi passarlo in Regione e lì se vogliono durante i 180 giorni possono ancora intervenire proponendo modifiche ecc...oppure bloccarlo già ora, ma motivando con ragioni razionali il tutto.

Qui in realtà secondo me centra poco il tifo od almeno solo in parte. Per quanto riguarda ad esempio, io sono un tifoso romanista, ma il calcio mi interessa ma anche no, sono romanista perchè romano, per dirle che se vincesse un trofeo la Lazio, ne sarei cmq contento dato che rappresenta cmq sia la mia città. Io tifo per questo complesso per mille motivi. Mi piace il tutto. Sarà a carico dei privati. Mi piace quel centrocommerciale, come è stato disegnato, il fatto che ospiterà anche concerti ed altri spettacoli. Mi piace il parco e la nuova viabilità sulla via del mare. Mi piace l'idea che Roma avrà un landmark di questo genere moderno. Poi se devo parlare dal punto di vista calcistico, beh ne gioverebbe il calcio italiano, oltre al fatto che la Roma vedrebbe aumentare il proprio fatturato in maniera consistente. 

 

Beh tutto è possibile. Normalmente prima di fare un intervento cerco sempre un articolo od un documento per verificare con esattezza ciò che scrivo dato che non mi piace scrivere cavolate, ma non sono la verità assoluta, posso sbagliare, anzi quando si verifica  intervenga, anche perchè alla fine il forum esiste per questo, per discutere, sopratutto se i punti di vista sono gli opposti, credo che possono nascere ottime discussioni.

 

Ma Roma ha mille problemi, purtroppo, ma questo è compito delle amministrazioni in primis. Questo progetto, è totalmente privato, di soldi pubblici non ne usciranno, non ha nulla a che vedere con i compiti che hanno al Comune. Anzi porterebbe, denaro fresco nelle casse comunali, nuove OO.PP. (alcune da fare con urgenza), oltre che i posti di lavoro. Per quanto riguarda la proprietà l'ho sccritto, pure l'Arsenal, ha la stessa struttura  sulla proprietà, non è lei la diretta proprietaria, ma bensi una holding fatta apposita. Sul fatto che vari romanisti sono contrari, beh io dico perchè vi è parecchia dissinformazione. Contro lo stadio, ma anche contro questa società, non vi è solo il Messaggero e tutti i mezzi collegati con Caltagirone, ma pure la Curva Sud e quindi le radio romane, che dal nuovo stadio finirebbe il magna magna, ma pure il CdS ormai son anni che fa una guerra silenziosa contro questa società. Poi vabbè, credo che Pallotta sia l'unica speranza, oltre ad Agnelli, per rivedere una Serie A rialzarsi, ma a quanto pare (non è riferito a lei) , si vuole continuare con i Lotito ed i Galliani...

Però vabbè staremo a vedere come finirà il tutto

saluti

Loryroma

dammi del tu ;)

mi permetto di fare altrettando in anticipo .asd

ti rispondo brevemente che non sono in vena in questo momento .asd : il fulcro centrale della questione è uno solo, chi tirerà fuori i soldi? rispetto la tua opinione, se gli investitori e quindi i fondi saranno totalmente privati non ho da obbiettare nulla (riferendomi solo al punto dei finanziamenti, perchè ci sarebbe da parlare e non poco dal punto di vista della speculazione ;) )

ma a me risulta che una grossa parte della viabilità dovrebbe essere potenziata o fatta ex novo dal comune. e non prendo le notizie da articoli ma da chi lavora nel comune di roma ;)

 

 

 

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Ma quindi nella stagione 2016-2017 non ci sarà più l'inaugurazione?

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