Diogo Jota è morto in un incidente stradale: tragedia nel mondo del calcio

[vittorio 2281]

Che tristezza

 

Che riposino in pace

[Gelone 14413]

9 ore fa, Gil Rui Soares Barros ha scritto:

Be' non credo avesse torto, a memoria mi pare andasse a 250 all'ora... 

Le persone hanno paura dell'aereo ma in macchina vanno come dei fuori di testa.

Boh valli a capire

[Gil Rui Soares Barros 4390]

1 ora fa, Cene ha scritto:

Un pneumatico esplode in seguito a una deformazione e al surriscaldamento... magari aveva un chiodo dentro, magari ha preso na buca e la gomma s'è danneggiata, magari ha battuto su un marciapiede...a quel punto con l'asfalto rovente di questi giorni e di sicuro piano non andava esplode per forza...è una terribile fatalità. Brutta storia...spiace tantissimo per la famiglia, tra l'altro s'era appena sposato povero

 

E uno pneumatico non correttamente gonfiato si deforma, e quindi si surriscalda, ben più di uno alla giusta pressione. Poi sì, può essere stato qualsiasi cosa. 

Facevo giusto notare che in entrambi i casi sembra che parte della responsabilità sia di quelli. 

Ah, per motivi diversi, ricordo che dalle conclusioni dei periti ebbero anche un ruolo nella morte di Paul Walker... 

 

Edit.

(Fiiiga, realizzo ora che a rileggermi sembro uno che è qui di straforo a cercare di far promozione e vendere pneumatici    Non sono un lobbista te lo giuro.)

Modificato Giovedì alle 23:29 da Gil Rui Soares Barros

[Socrates 8919]

15 ore fa, Reynolds ha scritto:

Stavo pensando che per Chiesa è la seconda volta che un compagno di squadra muore improvvisamente. Prima Astori, adesso Jota. Scioccante anche per lui.

"Diogo, è difficile trovare le parole giuste in un momento come questo. Ancora non riesco a credere a quello che è successo. Ti voglio bene e mi mancherai tanto. Il mio pensiero va a te e a tuo fratello André, riposate in pace. Alla tua famiglia, a tua moglie e ai tuoi bambini, mando le mie più sincere e sentite condoglianze" - ha scritto Federico Chiesa su Instagram.

[Arminius 12591]

23 ore fa, Socrates ha scritto:

Ricorda la scomparsa del povero Gaetano Scirea.

Mi auguro che siano morti sul colpo in seguito all'urto e non arsi vivi.

Anche secondo me, é la morte piú tremenda che ci sia.

 

Tutto corretto, il sorpasso, il pneumatico che scoppia, fatalià probabilmente, ma a quanto pare, Diogo Jota e Andrè Silva sulla Lamborghini, su quella strada a quell'ora, non avrebbero neanche dovuto esserci.

Lunedì 7 era in programma l'apertura del training camp dei reds, ma a Jota i medici, dopo un intervento all'apparato, avevano sconsigliato i viaggi in arereo. Ecco spiegato il motivo di andare a Liverpool in macchia e traghetto.

Destino? Forse.

Quando piccoli grandi particolari congiurano o si alleano per campiate i destini.

L'episodio funesto di Diogo Jota, fa drammaticamente il paio con una tragedia simile di tanto tempo fa con protagonista un altro calciatore.

Il calciatore in questione è Georgi Asparhukov, Gundi, per amici e tifosi.  Chi era Asparuhkov? Per molti, solamente il giocatore più iconico, della storia del calcio bulgaro, con buona pace di Hristo Stoickov. Centravanti del Levski e della nazionale bulgara in tre mondiali consecitivi, Gundi fisicamente imponente è stato per certi versi un centravanti atipico, letale di testa, ma con i piedi educati di un trequartista aveva un solo grande enorme difetto: giocava schermato dalla Cortina di Ferro. siamo negli anni settanta, in piena guerra fredda andarsene da uno dei paesi del Patto era impresa improba e per certi versi pericolosa. Lo voleva il Milan, Rocco ne era innamorato, lo voleva il Benfica  che arriva a spedire Eusebio a fare da emissario durante i mondiali del 1966. Si dice che anche Don Santiago Bernabeu fece più di un tentativo per portarlo al Chamartin, ma niente, Asparukhov dalla Bulgaria non si mosse mai.

Probabilmente la leggenda di Gundi e del perchè sia rimasto nella memoria popolare è dovuta ahimè oltre al valore assoluto el calciatore, anche dalla sua tragica fine, perchè anche il bulgaria come canta Guccini, gli eroi son tutti giovani e belli.

E qui parte la serie di particolari, singolarmente insignificanti, ma fatali nel loro complesso che hanno portato al drammatico finale.

Finale di stagione 1971, derby di Sofia, CSKA e Levski, come al solito, se le suonano di santa ragione, non è una novità, e non fu neanche una delle più memorabili, ma stavolta all'ennesimo fallaccio Asparukhov esasperato reagisce  e l'arbitro lo butta fuori. Evento rarissimo, ma tant'è.

Vista la squalifica Gundi chiede alla dirigenza del Levski se può saltare un allenamento per andare alla celebrazione dei cinquanta anni della fonsdazione del Botev Plovdiv, squadra nella quale aveva giocato durante il servizio militare. E così il 30 giugno del 1971, l'Alfa Romeo di Gundi imbocca la strada verso Plovdiv, a fargli compagnia c'è Nikola Kotkhov detto Il Gatto, compagno di squadra nel Levski ed in nazionale. A metà del percorso i due si fermano prima a fare benzina e poi a caricare un autostoppista, a posteriori due ritardi che mettono sulla strada dei calciatori un autocarro proveniente dalla direzione opposta.

L'epilogo è facilmente immaginabile.

Il calcio bulgaro perde l'uomo più rappresentativo, la gente e non solo quella del Levski piange anche l'uomo rimasto fedele ai propri colori forse perchè gli dei sono invidiosi con chi attira la loro attenzione o semplicemente perchè come nel resto del mondo, anche in bulgaria gli eroi son tutti giovani e belli

Modificato ieri alle 12:17 da Arminius

[Servillo23 5336]

Che tragedia, mamma mia. 

Ma soprattutto se pensiamo alla giovanissima età e al fatto che si fosse sposato pochi giorni prima. Poi aveva pure tre figli, va be. Un dramma allucinante. 

Sono queste le situazioni che ti fanno pensare a quanto ogni persona possa ritenersi fortuna o sfortunata ma poi improvvisamente se arriva quel momento non puoi farci nulla nemmeno se sei milionario, giovane e magari pure una brava persona. 

Evidentemente il suo destino era quello, perché in questi casi stai lì a pensare alle mille variabili ma ti rendi conto di quanto ogni dettaglio in queste vicende sia determinante. Basti pensare al divieto di prendere l'aereo che l'ha portato a viaggiare in auto ecc..

Un abbraccio grandissima alla famiglia. 

Modificato ieri alle 15:58 da Servillo23

[Bradipo76 37370]

Purtroppo la strada fa tanti, troppi morti. 

Colpisce il nome famoso, ma disgraziatamente sono storie ordinarie. 

 

Cerchiamo di stare sempre più attenti di quello che siamo di default, i rischi sono sempre tanti e non lì percepiamo

Modificato 21 ore fa da Bradipo76

[Angeland 1408]

Uno pneumatico di una macchina del genere non dovrebbe esplodere. 

Ma andare a  +200 km/h in una strada il cui limite é 120 km/h dimostra quanto poco intelligente sia stato lui e/o il fratello (credo non si sappia chi guidava).

 

Per fortuna non hanno fatto danni ad altre povere persone, altrimenti sarebbe stata davvero una tragedia. 

[devilman82 1725]

non che sia importante ma Cristiano non era presente....mah