Vai al contenuto
Tiger Jack

Nuovo Stadio Roma: Investimento da un Mijardo de euri. Più nartro mezzo e quarche piotta, poi se vede

Recommended Posts

Joined: 15-Apr-2007
7623 messaggi

ghgh

 

 

Lotito: "Ora un impianto anche per la Lazio"

 

IL MESSAGGERO (E. BERNARDINI) - Non aspettava altro, Claudio Lotito. Il sì pronunciato ieri dal sindaco Virginia Raggi ha risvegliato il mai dormiente presidente della Lazio e il suo Stadio delle Aquile. È rimasto in silenzio per qualche anno dopo aver aperto una breccia. Da abile stratega ha lasciato che fosse la Roma ad asfaltare la strada. Ora punta dritto il suo traguardo. Poche ore dopo le parole del primo cittadino della Capitale ecco il ciclone Lotito: «Cara sindaca Raggi, prendiamo atto che la sua amministrazione ha superato i vincoli ed ha raggiunto un accordo con la Roma per la realizzazione del nuovo stadio giallorosso. Ci aspettiamo che applichi par condicio nei confronti degli innumerevoli tifosi biancocelesti e consenta la creazione del nuovo impianto della Lazio», dice il patron.

 

RITORNO AL PASSATO - «La Lazio prende atto con piacere che sono state superate tutte le remore legate ai vincoli delle sovrintendenze e ai vincoli idrogeologici per la realizzazione dello Stadio della Roma», un passaggio da non sottovalutare visto che l'area individuata da Lotito, alcuni terreni sulla Tiberina, sono stati messi sotto accusa per il rischio di esondazione del Tevere. Il presidente però fa spallucce, superati gli ostacoli di Tor di Valle, si supereranno anche quelli sulla Tiberina: «L'esondazione non è un problema, non si è mai verificata». E la possibilità di prendere il Flaminio? Nonostante sia la soluzione auspicata da quasi tutti i tifosi laziali, Lotito proprio non ci pensa: «Il sindaco di Roma e la sua giunta sicuramente consentiranno di costruire anche ai biancocelesti, il proprio stadio, secondo i propri criteri di localizzazione, di efficienza e qualità dell'impianto, senza ricorrere allo stratagemma dello Stadio Flaminio che non ha alcun requisito e condizione oggettiva per essere lo stadio della Lazio».

 

IL PROGETTO - «La creazione dello stadio della Prima Squadra della Capitale, assevererà la volontà da parte delle istituzioni capitoline di intraprendere un percorso di innovazione in linea con i tempi, che proietti finalmente la nostra città, anche nel settore delle infrastrutture calcistiche, nella dimensione internazionale, così come sottolineato e richiesto dal Presidente Uefa». Insomma bisognerà rispolverare il progetto dello stadio delle Aquile, partorito nel 2004 e ammodernato. Uno stadio da 40 mila posti, niente barriere, terreno di gioco vicino agli spalti in pieno stile inglese. Serviranno tre anni per realizzarlo. Più che uno stadio comunque una casa per la famiglia laziale si affretta a specificare Lotito. Ci saranno tre campi da calcio, uno da baseball, uno da rugby, uno da football , uno per l'hockey su prato, sei campi da tennis, una pista di atletica leggera, quattro piscine di cui tre olimpioniche e un palazzetto per il basket e il volley. Tutto rose e fiori? No, anche cemento: uffici per il club e museo della Lazio, ma soprattutto un centro commerciale su due piani, ristoranti, un cinema, negozi e poi un albergo a 4 stelle e 25 ettari per un parco giochi che potrà diventare area concerti. E per arrivarci? Macchina, treni e addirittura battelli sul fiume.
Insomma, Lotito ha fatto la sua mossa, ora aspetta, seduto sull'ansa del Tevere, una risposta dall'Amministrazione Capitolina per formalizzare il progetto.

 

(26.02.2017)

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 16-May-2006
13807 messaggi

Psicodramma Pd, preso in contropiede

«Ci siamo spesi, Pallotta non ci ringrazia»

di Simone Canettieri (Il Messaggero, 26 febbraio 2017)

 

ROMA - Più che un «grazie, Virginia» sembra un «grazie, Mario». In queste ore il Pd rivive la scena surreale e comica del film Non ci resta che piangere: con Parisina (i proponenti dell'impianto di Tor di Valle) che ringrazia Massimo Troisi (Mario, appunto) anche se si dava da fare solo Saverio (Roberto Benigni). Dalla campagna elettorale per le comunali per arrivare a due giorni fa, quando l'incertezza pesava, tutti gli esponenti del Pd si sono spesi per il «progetto». Hanno inforcato l'hashtag #famostostadio il ministro dello Sport Luca Lotti scendendo giù fino alla capogruppo in Aula Giulio Cesare Michela Di Biase, in mezzo flotte di parlamentari (la romanista Lorenza Bonaccorsi, per esempio) e dirigenti (Luciano Nobili, altro malato della Magica). «Ora che i Cinque Stelle si vendono il dimezzamento delle cubature - ragiona il deputato Michele Anzaldi - passiamo noi per gli speculatori: ma la faccenda è più complessa perché saltano le opere pubbliche necessarie. Certo, vista da fuori il M5S ci ha fregato». Ma ciò che sta infastidendo un po' tutti al Nazareno e anche in qualche stanza del Governo è l'atteggiamento dei costruttori e della Roma. Il «grazie, Virginia» di Spalletti, per esempio. Che sembra cancellare il battage svolto da Roberto Giachetti, candidato dem contro la Raggi, in campagna elettorale. «Da tifoso della Roma - dice il vicepresidente della Camera che è anche consigliere comunale - posso essere contento, ma civicamente aspetto di vedere il progetto: la delibera di Marino si teneva in piedi perché aveva delle opere pubbliche, senza di queste cambia tutto».

 

E così quando la nuova delibera sulla pubblica utilità ripasserà in consiglio i dem potrebbero non dare parere favorevole. «Nulla è scontato», ragionano in queste ore in un misto di rabbia e smarrimento: «L'atteggiamento della Roma è incredibile», si scrivono in chat consiglieri e parlamentari dem, magari anche lupacchiotti di fede ma con il dente avvelenato. «Io sono milanista - premette Matteo Orfini, presidente del Pd e commissario romano - quindi diciamo che ho trattato lo stadio solo politicamente: quest'ultimo progetto non credo vada incontro ai bisogni dei cittadini di quel quadrante, anzi». E così adesso, in un gioco di specchi e derby dei populismi, sono quelli del Pd a dare degli speculatori e amici «dei palazzinari» ai Cinque Stelle. Giachetti, da politico navigato qual è, sa che negli affari non esiste la parola gratitudine, ma ribatte: «Il primo tempo lo ha vinto il M5S? No, lo sta perdendo la città».

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 15-Apr-2007
7623 messaggi
4 minuti fa, Dax85 ha scritto:

Psicodramma Pd, preso in contropiede

«Ci siamo spesi, Pallotta non ci ringrazia»

di Simone Canettieri (Il Messaggero, 26 febbraio 2017)

 

ROMA - Più che un «grazie, Virginia» sembra un «grazie, Mario». In queste ore il Pd rivive la scena surreale e comica del film Non ci resta che piangere: con Parisina (i proponenti dell'impianto di Tor di Valle) che ringrazia Massimo Troisi (Mario, appunto) anche se si dava da fare solo Saverio (Roberto Benigni). Dalla campagna elettorale per le comunali per arrivare a due giorni fa, quando l'incertezza pesava, tutti gli esponenti del Pd si sono spesi per il «progetto». Hanno inforcato l'hashtag #famostostadio il ministro dello Sport Luca Lotti scendendo giù fino alla capogruppo in Aula Giulio Cesare Michela Di Biase, in mezzo flotte di parlamentari (la romanista Lorenza Bonaccorsi, per esempio) e dirigenti (Luciano Nobili, altro malato della Magica). «Ora che i Cinque Stelle si vendono il dimezzamento delle cubature - ragiona il deputato Michele Anzaldi - passiamo noi per gli speculatori: ma la faccenda è più complessa perché saltano le opere pubbliche necessarie. Certo, vista da fuori il M5S ci ha fregato». Ma ciò che sta infastidendo un po' tutti al Nazareno e anche in qualche stanza del Governo è l'atteggiamento dei costruttori e della Roma. Il «grazie, Virginia» di Spalletti, per esempio. Che sembra cancellare il battage svolto da Roberto Giachetti, candidato dem contro la Raggi, in campagna elettorale. «Da tifoso della Roma - dice il vicepresidente della Camera che è anche consigliere comunale - posso essere contento, ma civicamente aspetto di vedere il progetto: la delibera di Marino si teneva in piedi perché aveva delle opere pubbliche, senza di queste cambia tutto».

 

E così quando la nuova delibera sulla pubblica utilità ripasserà in consiglio i dem potrebbero non dare parere favorevole. «Nulla è scontato», ragionano in queste ore in un misto di rabbia e smarrimento: «L'atteggiamento della Roma è incredibile», si scrivono in chat consiglieri e parlamentari dem, magari anche lupacchiotti di fede ma con il dente avvelenato. «Io sono milanista - premette Matteo Orfini, presidente del Pd e commissario romano - quindi diciamo che ho trattato lo stadio solo politicamente: quest'ultimo progetto non credo vada incontro ai bisogni dei cittadini di quel quadrante, anzi». E così adesso, in un gioco di specchi e derby dei populismi, sono quelli del Pd a dare degli speculatori e amici «dei palazzinari» ai Cinque Stelle. Giachetti, da politico navigato qual è, sa che negli affari non esiste la parola gratitudine, ma ribatte: «Il primo tempo lo ha vinto il M5S? No, lo sta perdendo la città».

 

 

La posa della prima pietra si avvicina.

Modificato da Marmas

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 05-Oct-2008
103844 messaggi
1 ora fa, fc1976 ha scritto:

Meglio di prima, ma io resto ancora molto scettico, vedremo, soprattutto se dovranno rifare tuttto da capo...

 

Dici ? Da quanto leggo, come principio sicuramente, ma all'atto pratico vedo un progetto più scomodo per gli abitanti di quella zona e per la fruizione del servizio la domenica.

 

Secondo me usciranno altre rogne.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 24-May-2007
5146 messaggi

io non sono così convinto che lo stadio lo facciano per davvero.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 15-Apr-2007
7623 messaggi

Baldissoni: "Il taglio cubature non riguarda la Roma"

 

IL MESSAGGERO (S. CARINA) - Il giorno dopo l'intesa tra il sindaco Virginia Raggi e la Roma per la costruzione del nuovo stadio a Tor di Valle, è dedicato quasi esclusivamente alle riflessioni. Perché nella concitazione dell'annuncio avvenuto venerdì in seconda serata dopo la riunione svoltasi a Palazzo Senatorio, sono rimaste inevase alcune domande.
Tra queste, quella che ha più catalizzato l'attenzione dei media negli ultimi mesi e che dopo il taglio delle tre torri Libeskind ancora non aveva risposta. Possibile che la Roma e il costruttore Parnasi abbiano accettato di cancellare dal progetto quelle che più volte erano state descritte come la fonte di reddito che doveva tenere in equilibrio tutta l'operazione, mantenendo però l'impegno ad accollarsi le spese di tutte le opere pubbliche? A spiegare perché ciò è possibile, ci pensa Mauro Baldissoni, direttore generale del club giallorosso: «La mancata costruzione delle torri e la conseguente riduzione delle cubature non riguardano certamente la Roma. A noi non interessa la parte Business park, questa riguarda il costruttore. La sostenibilità dell'intero progetto e il resto delle opere pubbliche che fanno capo a Parnasi sono comunque bilanciate perché fanno parte di un calcolo algebrico. Mi spiego meglio. Scendono le cubature? Inevitabilmente calano i costi dell'investimento».

 

OCCASIONE PERSA - Il rischio che il passaggio successivo possa essere quello di un taglio alle opere pubbliche, è dietro l'angolo. Baldissoni, però, inizialmente frena: «No, non è detto. Non significa che ci sarà necessariamente un taglio delle opere pubbliche ma nelle pieghe del progetto, alcuni soldi che inizialmente si pensava di dover utilizzare come contributo al costo della costruzione (il riferimento è alle tasse da pagare, ndc), non sarà più denaro che metterà direttamente Parnasi se non alla compensazione del calcolo algebrico del quale vi parlavo in precedenza». Poi in un secondo momento, ammette: "Le torri rappresentavano una scelta architettonica valida perché parliamo di un unicum dell'architettura contemporanea. Quindi chi ci rimette è la città, che si vedrà privata di qualcosa di molto particolare. Poi è chiaro che se vengono tolte le torri e al loro posto sorgono degli edifici più piccoli, riducendo le cubature, qualcosa dovrà essere riconsiderato anche nelle opere pubbliche. Doneremo comunque infrastrutture sufficienti a rendere quell'area, e non solo lo stadio, fruibile per i cittadini".

Quello che sembra chiaro è che «nonostante le modifiche siamo molto soddisfatti, l'importante era avere l'ok e siamo riusciti ad ottenerlo. Adesso il progetto andrà ripresentato anche alla Regione Lazio. Siamo sicuri che l'ente continuerà a comportarsi egregiamente come ha fatto sinora, rendendo efficiente la procedura anche con le modifiche apportate. Siamo fiduciosi che potremo aprire lo stadio non più tardi della stagione 2020-21».

 

 

(26/02/2017)

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 23-Jul-2012
13615 messaggi

Non lo faranno mai .asd 

  • Like 1

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 15-Apr-2007
7623 messaggi

Perse opere pubbliche per 130 milioni di euro. Scontro con la Regione

 

(IL MESSAGGERO (S. CANETTIERI/L. DE CICCO) - Virginia Raggi si gode l'intesa con la Roma e i proponenti a casa con il figlio (due giorni di relax dopo il malore di venerdì mattina), il M5S grida all'operazione compiuta, l'opposizione attacca, la Regione porta tutti con i piedi per terra: fuori carte della nuova Tor di Valle. Il giorno dopo l'intesa sullo stadio, che azzera i grattacieli e dimezza le cubature, i fronti aperti sono molti. A partire da quelli legati alla delibera sulla pubblica utilità. Gli investimenti legati alle opere pubbliche caleranno di oltre 130 milioni di euro, a fronte dei 400 iniziali.

 

I TAGLI Dal progetto, dopo l'accordo di venerdì notte, è stato depennato il prolungamento della metro B (la biforcazione della linea era già stata bocciata dall'Agenzia della mobilità comunale). In alternativa, la delibera varata nel 2014 prevedeva un forte investimento per rimettere in sesto la malandata ferrovia Roma-Lido, che collega la Piramide Cestia al lido di Ostia, facendo scalo proprio a Tor di Valle. I privati, tre anni fa, si erano impegnati ad acquistare 15 nuovi treni per potenziare la tratta, finita nella black list delle dieci peggiori linee di trasporto pubblico d'Italia nel rapporto Pendolaria 2016. Alla fine i treni che verranno acquistati saranno soltanto 2. Considerando che ogni convoglio costa in media 9 milioni di euro, il risparmio per i proponenti è di 117 milioni. Dal progetto spariscono anche alcuni interventi per l'accessibilità del Tevere nell'area dello stadio: resta la riqualificazione delle banchine, ma vengono cancellati i quattro pontili nuovi di zecca che avrebbero dovuto essere realizzati al costo di 2,5 milioni l'uno (risparmio complessivo: 10 milioni di euro). Sembra destinato a saltare anche uno dei due ponti carrabili previsti nella zona: o il nuovo ponte interamente a carico dei privati oppure il ponte dei Congressi (finanziato con fondi pubblici), anche se dovrebbe restare l'investimento di circa 70 milioni da parte dei proponenti. Altri interventi sulla viabilità verranno «rimodulati», dalla riqualificazione della via Ostiense-via del Mare all'allargamento della stazione ferroviaria. Resta la messa in sicurezza della zona, che oggi è a rischio inondazione. Altre opere ancora subiranno slittamenti: in base all'accordo, i privati potrebbero realizzare sia lo svincolo sull'autostrada Roma-Fiumicino sia il ponte dopo la costruzione dello stadio e delle palazzine destinate a negozi, uffici e ristoranti.

 

LO SCONTRO - Ed è proprio questa novità ad aprire un fronte con la Regione dove è incardinata la conferenza dei servizi, la cui chiusura fissata per il 3 marzo è destinata a slittare grazie a una maxi-proroga. L'assessore all'Urbanistica Michele Civita: «Non si conoscono ad oggi le opere e le infrastrutture che l'accordo reputa indispensabili per garantire la mobilità, il miglioramento dell'ambiente e della qualità urbana. Su tutto ciò, in modo costruttivo e in coerenza con l'attività fin qui svolta, eserciteremo il ruolo e la funzione di competenza». «Se il progetto cambia - continua Civita - bisognerà richiedere una nuova valutazione». Valutazione che secondo alcune interpretazioni potrebbe addirittura essere una nuova Conferenza dei servizi. Con un ovvio slittamento dei tempi.
Secondo l'urbanista Raimondo Grassi «l'accordo potrebbe rivelarsi una trappola per 400mila romani che abitano o lavorano in quel quadrante». Il Codacons valuterà «il progetto dello stadio e anche al possibilità di impugnarlo davanti al Tar». L'operazione ricompatta il M5S a livello nazionale. Da Roberta Lombardi a Luigi Di Maio. La base ribolle però. E nella maggioranza grillina si registrano quattro consiglieri critici, che l'altra notte si sono espressi contro la nuova intesa siglata da «Virginia».

 

 

(26.02.2017)

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 16-May-2006
13807 messaggi

il_manifesto-2017-02-26-58b29f99b9362.jp

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 15-Apr-2007
7623 messaggi

Stadio, gelo della Regione: manca ancora il piano delle nuove infrastrutture

 

IL MESSAGGERO (F. ROSSI) - Su Tor di Valle è scontro aperto sulle infrastrutture, con la Regione che vuole vederci chiaro sul nuovo progetto: niente metropolitana, ponte sul Tevere e svincolo della Roma-Fiumicino rinviati alla realizzazione «in un secondo momento». Con il solo ampliamento della via del Mare, l’accesso al nuovo complesso rischia di diventare un imbuto, compromettendo l’intera operazione. Insomma, il taglio delle opere pubbliche – che i costruttori hanno legato indissolubilmente alla riduzione delle cubature previste nel progetto dell’Ecomostro annesso al nuovo stadio della Roma – rischia di diventare un boomerang per l’intera operazione, aprendo uno scontro tra Campidoglio e Regione che andrebbe inevitabilmente a complicare (e allungare) l’iter amministrativo.

 

I COLLEGAMENTI – D’altronde, fanno notare alcuni tecnici impegnati nella conferenza dei servizi, il parere negativo del Comune sul progetto (attualmente ancora valido) è legato proprio alle carenze nel sistema della mobilità. Che, con il taglio alle infrastrutture previsto nell’accordo di venerdì sera a Palazzo Senatorio, sono destinate ad aggravarsi. «Mentre è stato detto chiaramente che le attuali cubature saranno ridotte in modo significativo, non si conoscono ad oggi le opere e le infrastrutture per garantire la mobilità, il miglioramento dell’ambiente e della qualità urbana – sottolinea l’assessore regionale alla mobilità, Michele Civita – Su tutto ciò la Regione eserciterà il ruolo e la funzione di sua competenza».

 

IL CALENDARIO – Non si tratta di dettagli: sul nodo infrastrutture si giocano anche i tempi per la realizzazione dello stadio perché, se dovessero decadere le opere pubbliche previste dalla prima delibera comunale, la conferenza dei servizi non potrà dar seguito ai lavori e il progetto dovrà ripartire dal via. E mentre il rafforzamento del servizio di trasporto su ferro si limiterà alla semplice ristrutturazione della stazione Tor di Valle della ferrovia Roma-Lido, «anche in macchina rimarrà quasi impossibile raggiungere l’area perché l’accordo sembra portare al taglio del ponte di collegamento con l’autostrada», sostiene Edoardo Zanchini, vicepresidente nazionale di Legambiente.

 

LA DELIBERA – Inevitabile, quindi, che tutto torni in aula Giulio Cesare: «Ricordo che l’attuale conferenza dei servizi è incardinata, come prevede la legge, sulla delibera approvata dal consiglio comunale che ha riconosciuto il pubblico interesse al progetto presentato nel 2014 – spiega Civita – Quindi, se il progetto cambia, bisognerà richiedere una nuova valutazione tecnica e un nuovo pronunciamento da parte del consiglio comunale di Roma sul pubblico interesse». Per ora, i proponenti sono intenzionati a chiedere una nuova proroga dei termini della conferenza dei servizi, che attualmente dovrebbe chiudersi il 3 marzo: ma si andrà avanti per altri tre o quattro mesi, prima che si possa abbozzare un nuovo progetto. Il quale, peraltro, dovrebbe ripassare dall’assemblea capitolina e da una nuova conferenza dei servizi, con uno slittamento dei tempi al momento non quantificabile. Da domani gli uffici capitolini, a ogni buon conto, cominceranno a lavorare sul nuovo provvedimento per il riconoscimento della pubblica utilità, che di fatto dovrebbe sostituire la delibera 132, ovvero quella varata dall’amministrazione di Ignazio Marino a dicembre del 2014, con l’approvazione dell’assemblea capitolina e i voti contrari dei quattro consiglieri M5S, tra cui Virginia Raggi. La nuova delibera assorbirebbe anche la variante al Piano regolatore necessaria per autorizzare i circa 150 mila metri cubi in più, rispetto ai 350 mila previsti del Prg vigente.

 

L’AREA – La Regione, nel frattempo, si dovrà esprimere soprattutto sulle opere in materia di viabilità e tutela del territorio, in particolare sulla messa in sicurezza idrogeologica della zona. Non bisogna dimenticare poi la procedura di vincolo avviata dalla soprintendente alle Belle Arti Margherita Eichberg sull’Ippodromo di Tor di Valle. L’iter dura 120 giorni, i proponenti del progetto ne hanno 80 per presentare le proprie osservazioni: alla fine, sull’eventuale apposizione del vincolo dovrà esprimersi il ministero dei Beni culturali, che potrebbe anche dettare una serie di prescrizioni obbligatorie a tutela dell’area. La deadline perché il vincolo diventi effettivo è fissata al 6 giugno. Ma la parola fine sulla vicenda Tor di Valle potrebbe essere molto più lontana.

 

(26/02/2017)

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 23-Jul-2012
13615 messaggi

5 stelle obbligati a far finta di volete lo stadio .asd

aspettano solo che il progetto si infossi da solo .asd 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 15-Apr-2007
7623 messaggi

 

3 minuti fa, Papetti ha scritto:

5 stelle obbligati a far finta di volete lo stadio .asd

aspettano solo che il progetto si infossi da solo .asd 

 

 

Il 25/2/2017 alle 17:06 , Marmas ha scritto:

 

 

E' una chiave di lettura da non sottovalutare

 

Quello che è certo è che la posa della fatidica prima pietra è ancora moooooooolto lontana .asd

 

 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 15-Apr-2007
7623 messaggi

Volevano lo stadio, adesso lo criticano

 

IL TEMPO (D. DI MARIO) - Lo spazio per l’accordo politico sullo stadio della Roma tra proponenti e Campidoglio era obiettivamente stretto e il fatto che la sindaca Virginia Raggi l’abbia raggiunto segna il più importante risultato sinora raggiunto dalla giunta grillina. Un risultato politico al quale Beppe Grillo ha lavorato moltissimo nella quattro giorni romana. Indipendentemente dalla tempistica della procedura, destinata giocoforza ad allungarsi, il MoVimento 5 Stelle può esultare e rivendicare ime riti dell’intesa. Sarà anche per questo che il popolo dei «rosiconi» insorge, adducendo critiche senz’altro motivate, ma che ricordano la favola della vola e l’uva di Esopo. Il Pd, ad esempio, che ai tempi della giunta Marino sostenne a spada tratta il progetto dello stadio, ora anziché rivendicare parte del merito sullo stadio, preferisce attaccare. La deputata Lorenza Bonaccorsi, ad esempio, parla di «disastro Raggi» e di «insulto alla città» a causa delle «opere pubbliche dimezzate». Il gruppo del Pd in Campidoglio, invece, si dichiara «soddisfatto», ma i consiglieri comunali Dem chiedono che la Raggi chiarisca sulle opere pubbliche, impegni finanziari e iter amministrativi.

 

Non è soddisfatto il deputato Dem Andrea Romano: «Attenzione alla beffa perché il rischio concreto che i 5 Stelle stiano prendendo in giro tutti. La conferenza dei servizi che riparte daccapo significa rimandare a non si sa quando la costruzione dello stadio. E ciò che è più grave per la città che sull’altare dell’ideologia Grillini sono state sacrificate il 50% delle opere pubbliche. Cioè meno servizi, per i cittadini. L’ennesimo affronto di una giunta cialtrona». Il consigliere regionale Massimiliano Valeriani parla di «montagna che ha partorito un topolino». Mentre il deputato Umberto Marroni, critico fin dall’inizio sul progetto, è caustico: «La riduzione del 50% delle cubature è il segno della speculazione precedente. In ogni caso il progetto resta ancora troppo speculativo e Grillo sul rischio esondazione si conferma un comico. Le minacce di cause miliardarie erano un bluff. Lo stadio poi non è di proprietà dell Roma, come prevede lo spirito della legge e come avvenuto per lo Juventus Stadium».

 

Il mondo ambientalista è sul piede di guerra. Per i Verdi la Raggi «fa il gioco delle tre carte, nascondendo quelle che non le fanno comodo e mostrandone una falsa. Parla di cubature diminuite quando queste, rispetto a quanto prevedeva il Prg, sono comunque aumentate in maniera esponenziale». Anche i Verdi pongono l’accento sul taglio delle opere pubbliche che trasformerà la zona «in una trappola». Gli Ecoradicali parlano di «cubature aumentate del 500% rispetto al Piano regolatore. La giunta si è piegata ai diktat degli interessi forti, avallando una gigantesca operazione immobiliare. Ai tifosi si nasconde che la Roma non sarebbe proprietaria ma affittuaria. Ai romani resterà l’ennesimo quartiere inutile». Stefano Fassina, deputato e consigliere comunale di Sinistra Italiana, chiede alla Raggi di illustrare i dettagli dell’accordo in Assemblea Capitolina: «Difficile comprendere i toni trionfalistici del M5S. Alcuni primari punti critici rimangono, a cominciare dalla localizzazione. Scompaiono alcune infrastrutture rilevanti. Si faranno dopo? Quali garanzie avranno i cittadini? Infine, il progetto richiede l’ennesima, ampia, variante al Prg. Sarebbe stato meglio recuperare le periferie». Anche il centrodestra è critico. Per il senatore di Forza Italia Francesco Giro «con una nuova delibera del Comune di Roma la procedura vecchia finirà in un binario morto e se ne dovrà aprire una tutta nuova. I tempi saranno più rapidi se non sarà necessaria una variante al Prg visto il dimezzamento delle cubature e la drastica riduzione delle opere infrastrutturali. Ma resta in piedi la procedura di vincolo avviata dalla soprintendenza. E a questo punto la posa della prima pietra per il nuovo stadio non credo avverrà prima di un paio d’anni». Fabrizio Cicchitto (Nuovo Centrodestra) è caustico: «Il vero sindaco di Roma, Grillo, dà finalmente il via libera allo stadio della Roma». Infine il Codacons: «L’impianto deve essere proprietà della squadra di calcio. Valuteremo nel dettaglio tutti gli aspetti dell’ opera di Tor di Valle affinché l’opera sia utile ai cittadini. Vogliamo vederci chiaro».

 

(26/02/2017)

 

 

-------------------------

 

 

ghgh

 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 28-Feb-2012
1112 messaggi

Certi psicodrammi solo a Roma

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 15-Apr-2007
7623 messaggi

 

 

La partita a scacchi sulle opere. E i duri grillini fiutano il tranello

 

LA REPUBBLICA (L. D'ALBERGO/M. PINCI) - La stretta di mano ora c’è, certo. Anche il placet di Beppe Grillo: a trattativa risolta, prime ore di ieri, il garante del Movimento ha sentito Alfonso Bonafede, l’onorevole 5S inviato in Campidoglio per fare da stampella alla sindaca Virginia Raggi: «Complimenti per il risultato». Ma l’augurio del comico genovese non basta. Per far quadrare i conti del nuovo stadio della Roma nella sua versione bis, adesso serve un’operazione di alta ingegneria amministrativa. Il taglio di cubature (48 per cento del totale, 59,9 del business park per un piano 2.0 da 598mila metri cubi) è solo il primo passo per il Campidoglio grillino. Il team Raggi è infatti convinto che si possa arrivare a dama in un paio di mosse. Eccole: contando sul rinvio della conclusione della conferenza dei servizi che la Roma chiederà per sciogliere il nodo del vincolo della Soprintendenza sull’ex Ippodromo di Tor di Valle, il team Raggi punta alla revisione della delibera di pubblica utilità varata durante l’amministrazione Marino. Passaggio in giunta, nei municipi e poi in consiglio comunale. L’atto — questa l’idea che stuzzica il M5S — non conterrà alcun taglio di opere pubbliche. Solo una «fasizzazione», con il rinvio di parte degli interventi in un secondo momento. E, soprattutto, puntando su fondi statali.

 

Capitolo  trasporti. Saltato il prolungamento della metro B e salvato il raddoppio della via del Mare, resta il caso della Roma-Lido. Il Comune punta sui 180 milioni che il Cipe ha riservato alla Regione per la revisione della linea. E i treni? Da 15 sono diventati uno, al massimo due, per un risparmio di nove milioni di euro per ogni convoglio tagliato. Dieci saranno investiti per la stazione.

 

Capitolo ponte. Il gran maquillage prevede un’altra richiesta al governo: dirottare i 150 milioni del ponte dei Congressi sul ponte dello stadio e la bretella che congiungerà il Gra e la Roma-Fiumicino a Tor di Valle. Conto finale di 90 milioni, con un risparmio di 60. Così, secondo il Campidoglio, si arriverà al via libera al progetto di Roma e Parnasi senza una seconda conferenza dei servizi. I proponenti a loro volta si dicono soddisfatti: «Dal punto di vista economico non cambia nulla. Stadio e convivio (campi di allenamento e Roma store, OES) non sono stati toccati». In realtà l’arena giallorossa passerà da 60mila a 55mila posti. Oltre alle tre torri di Libeskind, sostituite da 18 edifici da 6 o 7 piani di altezza, saranno poi tagliati i quattro pontili previsti nel progetto originale.

 

Il nuovo rendering sarà presto sottoposto ai consiglieri grillini, anche ai più scettici. A chi teme che prima o poi possa tornare in auge il primo piano da 1 milione di metri cubi. Tra loro ci sono le tre elette che, al netto dei tagli, hanno votato contro lo stadio: Mariani, Agnello e Catini. Del gruppo fa parte anche Cristina Grancio. L’ortodossa, da sempre contro il cemento a Tor di Valle, si è astenuta per poi scrivere una lunga lettera alla sindaca e «ricordare che nel M5S ci sono posizioni diverse». A loro volta Zotta e Guerrini hanno lasciato il Campidoglio prima di votare. «Si andrà comunque avanti insieme, compatti», fa però sapere la maggioranza. In una rivisitazione a 5 Stelle del vecchio “centralismo democratico”. Le divisioni interne, insomma si dovrebbero appianare in aula Giulio Cesare. Intanto, in aggiunta alla bocciatura via Twitter della consigliera regionale M5S Silvana Denicolò, si apre anche un caso nella squadra dell’assessore al Bilancio Andrea Mazzillo. Il suo nuovo capo staff da 90mila euro all’anno, l’ultragrillino Andrea Tardito, storce il naso su Facebook: «Il risultato per ora è deludente: da cubature abnormi si è scesi a cubature enormi. L’importante è non ritrovarci tipo vela di Calatrava».

 

(26.02.2017)

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 15-Apr-2007
7623 messaggi

 

Bergamo: "La Roma rischiava grosso: per questo ha ceduto"

 

IL FATTO QUOTIDIANO (I. DE CAROLIS) - "L'aver preso una decisione così delicata dimostra che il M5S sa stare ai tavoli, quelli grossi. Ed è un bene per il Paese, perché il Movimento è come il terzo Stato che ha preso la Bastiglia: un pezzo di società che dimostra di saper governare". Vola alto, il vicesindaco di Roma Luca Bergamo. In un bar del centro, celebra l'accordo sul Pallotta Stadium. Ripete: "La sindaca Raggi è stata decisiva. Ha tenuto sempre la barra dritta, voleva fare lo stadio, ma secondo i principi del M5S". E precisa: "Faremo una nuova delibera".

 

Mercoledì scorso Beppe Grillo era stato chiaro: "Si allo Stadio ma non a Tor di Valle". Come avete trovato la quadra in due giorni?
"La svolta c'è stata giovedì sera, durante uno dei tavoli tecnici con i proponenti. La Roma ha compreso che non c'erano le condizioni per recepire un progetto di quelle dimensioni".

 

E perché lo ha capito?
"Era molto aumentato il rischio che lo stadio non si facesse. E poi il club ha capito che costruire un business park così vasto era un notevole rischio d'impresa".

 

Resta il fatto che le parole di Grillo andavano in direzione opposta. Erano concordate?
"(Sorride, ndr) Non so, a me non aveva detto nulla prima. Di certo qualcosa è cambiato negli ultimi giorni. Nell'ultima fase è stata possibile una discussione sul merito del progetto, sulla sua quantità e qualità. E non su posizioni prese a priori".

 

L'ex assessore all'Urbanistica Paolo Berdini era contrario: la nuova fase è partita da quando si è dimesso?
"La sua posizione ha pesato sull'iter della trattativa. Ha sempre detto che era favorevole alla costruzione dello stadio e ha condotto la discussione per arrivare a un accordo alle sue condizioni. Poi però non si è andati mai avanti nel confronto con le parti".

 

E perché?
"Probabilmente era convinto che la tensione in pubblico sul tema, le dichiarazioni, potessero pagare. E che ci fosse un percorso per arrivare alla non fattibilità dello stadio, in base ai pareri tecnici. Ma se non fosse andata così, ci saremmo ritrovati con il progetto originario in Conferenza dei servizi".

 

Berdini non era l'unico contrario. Tanti nella base erano ostili, e una deputata come Roberta Lombardi aveva tuonato contro "la colata di cemento". Quanto vi è costato?
"È normale discutere".

 

Non ha risposto...
"Hanno detto la loro tutti quanti, ci sta. L'importante è decidere".

 

Sarà. Ma nella trattativa avete ceduto anche voi: magari per paura dei tifosi della Roma...
"Sciocchezze. Avremmo ceduto se avessimo cercato di non decidere. Avete scelto assieme al capo, a Grillo. Falso. Nella riunione di lunedì in Comune lui ci ha invitati solo a prendere la decisione più giusta. Ha sempre rispettato il fatto che dovessero decidere la sindaca e la giunta".

 

Venerdì sera la riunione decisiva tra la sindaca e i consiglieri è stata molto tesa. C'è stata molta dialettica, si è discusso di aspetti tecnici e anche simbolici. Si è parlato di sette consiglieri contrari.
"No, sono stati tre. Voi esultate per il taglio delle cubature, ma la Roma ha incassato un netto abbassamento delle opere pubbliche".

 

Bell'affare.
"No, abbiamo fatto solo delle modifiche, perché c'è un minore carico antropico e di cubature".

 

E quindi gli oneri di urbanizzazione secondari, quelli per la viabilità, possono calare. Le vie di accesso allo stadio scendono da sei a due, in una zona già difficile a livello di viabilità.
"Non mi pare proprio. Vado a a memoria, ma rimangono la nuova fermata della Roma Lido, l'allargamento della via del Mare e almeno due ponti di collegamento".

 

Ora come procederete?
"L'orientamento è approvare una nuova delibera, e poi farla approvare in aula".

 

Questa Conferenza dei servizi non potrà mai approvare una nuova delibera. Dovrete ripartire da capo.
"Secondo i nostri legali può passare".

 

Ma come?
"II progetto è stato stravolto. Non è cambiato nella sua collocazione, e non è cambiato così tanto nella parte delle opere pubbliche. E poi non c'è interesse da parte di nessuno a chiudere una conferenza dei servizi e ad aprirne un'altra".

 

C'è anche il vincolo chiesto dalla Soprintendenza sull'ippodromo di Tor di Valle.
"La Roma si è già impegnata a fare delle modifiche a sue spese, se il vincolo imponesse una revisione del progetto".

 

Ma il club farà ricorso contro la Soprintendenza?
"Mi pare molto probabile".

 

Anche la Lazio vuole un suo stadio, ha visto?
"La richiesta non è ancora arrivata".

 

(26.02.2017)

 

 

-----------------------------

 

 

Se non stanno bluffando hanno deciso di suicidarsi politicamente.

Modificato da Marmas

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 15-Apr-2007
7623 messaggi

Stadio Roma, Legambiente: "In attesa della verifica del progetto siamo contrari"

 

In attesa di scoprire nel dettaglio il progetto per il nuovo stadio della Roma Legambiente si dice ancora contraria all'impianto che sorgerà a Tor di Valle: «Come già ampiamente ribadito, dopo l'accordo tra amministrazione capitolina e As Roma per la costruzione di Business Park e Stadio di Tor di Valle, e in attesa di verificare le specifiche del progetto, Legambiente rimane contraria al progetto immobiliare legato allo Stadio della Roma». Lo precisa Legambiente in una nota. «Il taglio delle torri e la riduzione delle cubature in variante al piano regolatore è un piccolo passo avanti, rispetto a un progetto immobiliare da oltre 500mila metri cubi in variante al piano regolatore, che nulla ha a che fare con lo stadio della Roma - osserva - Si conferma l'errore dell'area scelta che rimarrà irraggiungibile con i mezzi pubblici, in particolare con la metropolitana, visto che il progetto sembra finanziare solo la riqualificazione della stazione di Tor di Valle ma continueranno a passare i soliti pochi, vecchi treni di una linea che funziona malissimo. Inoltre, a confermare l'errore nella scelta dell'area, è proprio il fatto che gran parte della cubatura da realizzare viene motivata con la spesa per la messa in sicurezza idrogeologica».

«Questa è la posizione di Legambiente, che non deve essere confusa con quella espressa nell'intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica da Roberto Della Seta, ex presidente dell'associazione, che in questa vicenda è coinvolto direttamente in quanto consulente del costruttore Luca Parnasi per l'operazione immobiliare dello Stadio», continua Legambiente.

 

(26.02.2017)

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 12-Apr-2009
13314 messaggi

E intanto, lo scienziato del CERN non perde occasione per dimostrare al mondo intero la sua smisurata intelligenza e cultura sportiva ... .bah

 

Nainggolan a un interista: «Ti firmo la sciarpa, basta non sia della Juve»

 
www.imagephotoagency.it© www.imagephotoagency.it
Il centrocampista della Roma si è intrattenuto con i tifosi dell'Inter fuori dall’albergo che ospita la Roma a Milano

MILANO - «L’importante è che non sia una sciarpa della Juventus»: così il centrocampista della Roma, Radja Nainggolan, ha risposto con tono ironico ad un tifoso dell'Inter che voleva la sua firma sulla sciarpa nerazzurra. Come riporta Premium Sport, è accaduto tutto fuori dall'albergo di Milano che ospita la squadra di Spalletti in vista del match di questa sera contro l'Inter. Dopo le dichiarazioni "contro la Juve", il belga non nasconde ancora la sua antipatia per i bianconeri.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 24-Jun-2006
19907 messaggi

Io ci leggo una cosa tipo: "Noi (del Comune) volevamo farvelo fare e l'accordo (con PPU) c'era ma quei cattivoni del...........* lo hanno bocciato. Che volete da noi?"  Comunque è l'ennesimo troiaio, sta faccenda è come la cacca piu' la rimescoli e piu' puzza.

 

* al posto dei puntini, lavorate di fantasia e mettete ciò che vi sembra piu' plausibile

  • Like 1

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 02-Apr-2012
3982 messaggi
Il 25 febbraio 2017 alle 17:06 , Marmas ha scritto:

 

 

E' una chiave di lettura da non sottovalutare

 

Quello che è certo è che la posa della fatidica prima pietra è ancora moooooooolto lontana .asd

 

 

Si ma bisogna sbrigarsi.......altrimenti rischiano di rinnovare il contratto a vita al capitone per farlo giocare nel nuovo stadio......ed è molto probabile che lo faccia col bastone. Comunque io vorrei vederlo questo stadio solo per vedere la piattaforma sefz

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 12-Jul-2011
6941 messaggi
18 ore fa, Bradipo76 ha scritto:

 

Dici ? Da quanto leggo, come principio sicuramente, ma all'atto pratico vedo un progetto più scomodo per gli abitanti di quella zona e per la fruizione del servizio la domenica.

 

Secondo me usciranno altre rogne.

 

intendo dire che intanto è stato sancito che il progetto originale è stato definitivamente bocciato, e le cubature sono state dimezzate. Di contro c'è che sembrano essere state anche ridotte le infrastrutture.

A rigor di logica tutto l'iter amministrativo dovrebbe ripartire da zero, ovvero deve essere presentato dai proponenti un progetto completamente nuovo e su quel progetto il comune deve votare in consiglio l'eventuale pubblica utilità. Vedremo.

Da notare "la spaccatura" tra gli interessi della asroma e del costruttore, mi pare di capire che quello che al momento ci rimette è il costruttore.

Così a occhio, l'annuncio dell'accordo mi pare l'ennesima farsa di questa vicenda, annuncio che si somma alle decine di precedenti proclami che sappiamo poi a cosa hanno portato.

 

 

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 05-Oct-2008
103844 messaggi
7 minuti fa, fc1976 ha scritto:

 

intendo dire che intanto è stato sancito che il progetto originale è stato definitivamente bocciato, e le cubature sono state dimezzate. Di contro c'è che sembrano essere state anche ridotte le infrastrutture.

A rigor di logica tutto l'iter amministrativo dovrebbe ripartire da zero, ovvero deve essere presentato dai proponenti un progetto completamente nuovo e su quel progetto il comune deve votare in consiglio l'eventuale pubblica utilità. Vedremo.

Da notare "la spaccatura" tra gli interessi della asroma e del costruttore, mi pare di capire che quello che al momento ci rimette è il costruttore.

Così a occhio, l'annuncio dell'accordo mi pare l'ennesima farsa di questa vicenda, annuncio che si somma alle decine di precedenti proclami che sappiamo poi a cosa hanno portato.

 

 

 

Riparte l'iter, magari nel frattempo ricasca la giunta, e siamo punto e accapo .asd

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 20-Apr-2009
40693 messaggi

:261::haha:

 

SkyWalker70

*
postcount.png 28
Sesso: Maschio
 
xx.gif
Re:Stadio della.... (Topic ufficiale)
« Risposta #7568 il: Ieri alle 23:40 »
 
Ne butto lì un po':

Mer(d)acanà
Parc des Mer(d)es
La Pallonera



 :pp
 
.mainagioia.mainagioia2
Modificato da ClaudioGentile

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 20-Apr-2009
40693 messaggi
On 2/26/2017 at 2:24 PM, Arminius said:

Io ci leggo una cosa tipo: "Noi (del Comune) volevamo farvelo fare e l'accordo (con PPU) c'era ma quei cattivoni del...........* lo hanno bocciato. Che volete da noi?"  Comunque è l'ennesimo troiaio, sta faccenda è come la cacca piu' la rimescoli e piu' puzza.

 

* al posto dei puntini, lavorate di fantasia e mettete ciò che vi sembra piu' plausibile

.oddio

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Joined: 02-Apr-2008
63085 messaggi

Nel frattempo hanno già attivato servizi compensativi per la perdita della cubature

 

16864097_1756815357968321_33893545893225

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un utente registrato per partecipare

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora

  • Chi sta navigando   0 utenti

    Nessun utente registrato visualizza questa pagina.

×
×
  • Crea Nuovo...