zizouzidane

No le Asl di Napoli li hanno tutti bloccati in quarantena.

Da un forum del Napoli dopo la nota della Lega > Devono andare a giocare porca zozza! < Beh se così fosse, sarebbe stupendo se lo facesse. Via a calci in c**o quel servo rubentino di Dal Pino, campionato finito e si dà la priorità alla salute di atleti e staff. Se la maggior parte dei club di A dovesse chiudere per fallimento sarebbe solo un bene per questo calcio marcio. < A questo punto aspetto di sentire Cisa decide il ministero post dichiarazione lega < Cioè ..il ministro parla di salute e la lega permette ad una squadra di presentarsi da sola in campo per godersi la vittoria a tavolino contravvenendo a quanto disposto ???Non ci credo < CITAZIONE (.Katalitic @ 4/10/2020, 16:34) Devono andare a giocare porca zozza! Perché? Per farsi prendere in giro dall'Italia intera? < Se perdiamo 3 a 0 siamo dei polli e l'ASL deve dare spiegazioni porca tr**a 3 a 0 e 1 pu to di penalizzazione > si vede che hanno deciso di non giocarla ma cmq di regalare 3 punti alla rubentus, la lega fa una riunione straordinara e all'alba delle 16.30 informa il napoli che puo' partire per torino per giocare fottendose di quello che dice la asl o la regione campania il circo

Volessero potrebbero noleggiare un charter se per quello e probabilmente anche un paio di vagoni del frecciarossa riservati a loro. Forza, che si organizzino, noi li aspettiamo fino alle 21:30

E adesso Dela che ci inventiamo?

e mo son caxxi loro

Questo comunicato della Lega sembra non lasciare scampo ai neoborboni , entra nel merito proprio delle note delle Asl, e richiama il Napoli alle sue responsabilità. Ho paura fabbio, il 3-0 a tavolino si sta avverando, con tanto di tavolino dato nei denti a De Lamentis

Sarebbe nel suo stile, sarebbe il massimo. A quel punto castigato anche con punti di penalizzazione, per poi tornare sui suoi passi umiliato e ridicolizzato a dovere.

diciamo che stavolta si sono presi in pieno scarpe e pantaloni

Pisciano sempre fuori dal vaso, dal motorino all'alluvione, a quando paventano complotti arbitrali contro di loro.

Infatti è chiaro come il sole, tanto è vero che dopo aver sentito anche la seconda Asl erano sulla strada per l'aeroporto. Ma dal punto di vista leguleio una qualche pezza d'appoggio ce l'hanno per questo non mi sento di dare per scontato l'esito del loro pressochè certo ricorso. Hanno fatto i finti ingenui e hanno trovato un parere di un rappresentante della Regione che li consigliava di un partire. E, notare bene, ottenuto quel che volevano si son guardati dal chiedere pareri ad altri, hanno fatto continue petizioni solo quando nessuno gli 'impediva' il viaggio a Torino, come hanno sentito un opinione negativa sono diventati immediatamente recettivi alla 'brutta notizia' e hanno fatto fare dietrofront al pullman.

Comunque se il Napoli viene condannato allo 0-3 anche dopo il ricorso, me la godo proprio. Voglio vedere De Lamentisi chiagniere contro i poteri del Nord

Ma il vice capo di Gabinetto della Regione Campana dice, su Pec, che l'interpretazione che va data a quanto dice la Asl è quella, l'impedimento a partire per non violare la quarantena.

Lo riportata nella pagina precedente, inviata a Juve, Lega , Figc , dice che il Napoli non può raggiungere Torino per causa di forza maggiore e chiede il rinvio della partita.

Per il taglio che da il Corriere (mia interpretazione) la svangano, assenti per causa di forza maggiore. Io do una lettura diversa a quegli stessi documenti, letti in versione meno stringata .. , come un non divieto da parte delle Asl e la ricerca del Napoli di uno stop, trovato infine in un consiglio da parte della regione campania. Resta il fatto che dal punto di vista legale il Napoli sembrerebbe avere i suoi argomenti. ---->>> I 4 documenti Riepiloghiamo: quattro sono i documenti che hanno determinato il destino della partita Juventus-Napoli. Partiamo dall’ultimo quello che li riassume tutti e che fa capire del perché ci sono voluti una serie di chiarimenti successivi prima di giungere alla decisione di non partire. La Pec Si tratta di una Pec scritta e inviata dal Napoli e destinata alla Lega, alla Juventus, alla Figc e al Giudice Sportivo in cui la Ssc Napoli comunica di non essere in grado di raggiungere il capoluogo piemontese in seguito al provvedimento urgente della Asl 1 di Napoli, che ha disposto «l’isolamento fiduciario della squadra, anche alla luce dell’attuale andamento epidemiologico». «Appare evidente - scrive ancora il Napoli - che la partenza della squadra per Torino rappresenterebbe una violazione del provvedimento dell’autorità locale competente per la sicurezza sanitaria, nonché delle vigenti norme statuali in materia, con le conseguenti responsabilità previste dalla legge a carico dei contravventori. La fattispecie, con riferimento alla delibera del Consiglio della Lega Serie A (Lnpa) ricevuta in data di ieri, ore 17.01, rientra chiaramente tra quei provvedimenti delle autorità statali e locali che sono “fatti salvi” e che determinano l’inapplicabilità delle “regole relative a impatto Covid-19 – gestione casi di positività e rinvio gare”. Pertanto si comunica che, dovendo necessariamente rispettare il provvedimento della Asl regionale e della Regione Campania, ai quali la scrivente e i propri tesserati non possono sottrarsi, e, dunque, per causa di forza maggiore, la squadra non è potuta partire per Torino. Alla luce di quanto sopra, si chiede alla Lega Nazionale professionisti Serie A il rinvio della gara ad altra data, ovviamente per ragioni non imputabili alla scrivente». Questa la posizione del Napoli che però prima di convincersi della necessità di non partire ha preso visione prima, e chiesto chiarimenti poi, su tre diversi documenti che hanno esplicitato la decisione delle autorità sanitarie locali. Il documento della Asl Napoli 2 Il primo stop alla trasferta del Napoli è della Asl Napoli 2. Nel documento si chiede l’isolamento fiduciario del gruppo a seguito della positività di due calciatori Elmas e Zielinski. Qui è necessaria una premessa. A differenza di quanto accade per i comuni cittadini le azioni dei calciatori professionisti in caso di positività al Covid di un loro compagno o di altro partecipante al cosiddetto «gruppo squadra» sono regolamentate da un protocollo predisposto da Ministero della Salute, Regioni, Figc e Lega calcio, fatto proprio operativamente da una circolare del ministero della Salute, che stabilisce per i giocatori una sorta di quarantena «soft». In pratica il calciatore positivo va in quarantena effettiva, mentre gli altri generalmente si isolano nel centro sportivo della squadra effettuando almeno un tampone Covid a ridosso dall’inizio della partita con un risultato che deve essere reso noto almeno entro quattro ore prima che cominci la gara stessa. I «negativi» escono e vanno a giocare, poi tornano in isolamento: così per 14 giorni escono dall’isolamento solo per allenarsi e andare a giocare le partite. Tuttavia nella circolare del ministero della Salute che attua il protocollo, si lascia una certa discrezionalità alle Asl. Che «possono prevedere» la quarantena soft, ma anche no. Nel primo documento della Asl Napoli 2 non si faceva esplicito riferimento al protocollo, quindi il Napoli non aveva chiaro se poteva giocare o meno, ed ecco perché i calciatori azzurri chiedono un successivo chiarimento. La risposta della Asl Napoli 1 Chiarimento richiesto alla Asl Napoli 1 dalla quale arriva una risposta. Che ribadisce il pericolo della crescita del contagio se il Napoli, tutto, non resta isolato. Rischio che coinvolgerebbe tutte le persone con i quali i calciatori potrebbero entrare in contatto nel viaggio verso Torino, inclusi i calciatori della Juve. Questa volta però si cita la circolare (e quindi il protocollo che sta alla base) anche se per dire che non può essere utilizzata. Il chiarimento della Regione Campania A questo punto il Napoli attraverso il suo medico sociale chiede quindi un ulteriore chiarimento, stavolta alla Regione Campania e in questo caso riceve la ferma indicazione di non partire. La partenza sarebbe infatti la violazione di un atto amministrativo, con pesanti conseguenze sul piano giudiziario. Nuove regole in arrivo? A questo punto il Napoli, come detto, sopra, convinto delle sue buone ragioni, scrive la Pec ai vari enti interessati e decide di restare a casa. Comunque vada a finire è chiaro però che urge un chiarimento definitivo in materia entro la ripartenza dopo la sosta per le Nazionali. https://www.corriere.it/sport/20_ottobre_04/juve-napoli-ecco-4-documenti-che-spiegano-perche-azzurri-non-sono-partiti-torino-4dc4c9ce-062b-11eb-a2e0-350f742b3f9d.shtml

E' chiaro che certe operazioni si possono fare solo se c'è una collaborazione, e però serve un cavolo di Presidente che percorra certe strade e De Laurentis è diciamo l'uomo giusto nel posto giusto. I tifosi con un certo folclore ci sono sempre stati ma l'alluvione e ora questa quarantena sono capitate solo con questo presidente. E ti giuro ancora non ho capito perché abbiano voluto rinviare questa partita, sempre che ci riescano e non si prendano in faccia un bel 3-0 a tavolino, loro sono in un ottimo momento, noi dobbiamo ancora trovare la giusta quadra, era il momento ideale per giocare la partita. E non sono due assenti per covid a cambiare le carte in tavola.

Ottenere il 3-0 a tavolino stasera conta fino a un certo punto, credo ci siano moltissime possibilità che questo accada, è sufficiente che Lega e Figc non spostino la gara, il problema sarà evitare che il ricorso del Napoli che seguirà non venga accolto, e questo lo vedo purtroppo molto meno certo.

E' partito prima a quanto pare.

Una cosa che non capisco proprio è la voglia del Napoli di rinviare questa partita, cosa cavolo ci guadagna? Loro vengono da un 6-0 e da un inizio di campionato migliore del nostro, se ci affrontassero tra due mesi potrebbero trovare un avversario molto più ostico, che ha fatto proprie le direttive del nuovo allenatore.

Imho il problema è la mancanza di sportività di De Lamentis, le sue conoscenze e una certa permeabilità locale hanno fatto il resto, ma la decisione resta sua. Voglio dire la Juve non si sarebbe mai comportata così non per le Asl e la dirigenza politica meno asservite al tifo ma per un etica sportiva diversa proprio. Poi se avesse avuto quel comportamento alla maggioranza di noi credo non sarebbe piaciuto, a me di sicuro, ma è un aspetto secondario in questa vicenda, qui non è il tifoso delle amministrazioni locali ad aver organizzato questo imbroglio, è il Presidente del Napoli.

E Spadafora darà un suo parere (forse) lunedì. Capire l'urgenza di un intervento è così difficile, con un evento che è finito sulle prime pagine dei giornali? Però quando si è trattato di fermare Juventus Inter senza pubblico non ha perso tempo ad alzare il telefono e fermare tutto.

Ripeto, l'obbligo di rimanere nel proprio domicilio sarebbe venuto dal vice segretario della regione Campania non dalle Asl, perché De Lamentis ne ha contattato ben due che non gli hanno dato la risposta che cercava. Il Napoli non è stato bloccato dalle Asl ma ha deciso di non partire dopo aver sentito l'autorità politica che ha dato la sua interpretazione alle risposte delle Asl e al comportamento che doveva tenere il Napoli. E a dirla tutta non cita il protocollo firmato dal Cts quindi sarebbe anche contestabile che sia così ultimativo. Lo dice qui https://www.giornalaccio rosa.it/Calcio/Serie-A/04-10-2020/tre-documenti-tengono-juve-napoli-bilico-3802515928377.shtml

Nel caso il Napoli assente non perda la partita a tavolino, con sentenza confermata dopo il ricorso, faremo la figura da Paese delle banane, dove le regole non ci sono o non vengono prese sul serio.

Un articolo della giornalaccio rosa spiega come dopo aver avuto la nota delle ASL (perché il Napoli in cerca di uno stop ne ha contattato 2....) il Napoli si sia rivolto ancora alle istituzioni, questa volta al ' vice capo di gabinetto della regione Campania', cioè ai collaboratori di De Luca che De Laurentis ha sostenuto in campagna elettorale, e che ha dato una risposta da politico, dove c'è molto più spazio per la libera interpretazione e ha risposto che per i “contatti stretti di persone risultate positive al Covid-19 il regime di isolamento comporta l’obbligo di rimanere nel proprio domicilio, con divieto di allontanarsi per 14 giorni dall’ultimo contatto intercorso”. A quel punto, ottenuto la pezza d'appoggio che voleva, che la Asl non gli aveva fornito, o non aveva fornito per intero, il Napoli ha fatto fare marcia indietro al pullman. Quello che è interessante è che nonostante le due note Asl, il Napoli stava partendo, a fermarli e stata un messaggio di risposta (conservato via PEC), interpretativo, della autorità politica. De Laurentis aveva parlato pubblicamente di questa necessità di rinviare la partita nei giorni scorso, ecco anche perché non si può minimamente credere alla sua buonafede. Per il Napoli le regole sono uguali per tutti, per questo non ha avuto problemi ad affrontare il Genoa che aveva avuto due positivi al Covid, ma quando il problema capita a loro le regole vanno cambiate ed aggiustate per le loro esigenze.

Vedremo. Io lo spero perché sono convinto che perderebbero a tavolino, non per i 3 punti ma per la figuraccia che farebbe De Laurentis, me la godrei proprio.