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Severo

Tifoso Juventus
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  1. Ho letto l'articolo su Footy Headlines, il rumor sulle righe "stilizzate" (fashionable and stylised) dovrebbe essere attendibile, quindi niente bande verticali regolari come quelle di quest'anno. Mentre le immagini (tra cui l'abominio postato sopra) sono puramente evocative, praticamente messe a caso.
  2. Severo

    EL PENTAPLETE

    È il prezzo che il guardiolismo paga per i suoi principi non negoziabili.
  3. Severo

    EL PENTAPLETE

    Un brutto City per larghi tratti si è fatto letteralmente imbrigliare dalle *****e.
  4. Severo

    EL PENTAPLETE

    Ancora Gundogan! ma niente oh!
  5. Severo

    EL PENTAPLETE

    Sembra una casacca da allenamento
  6. Tra Roma e Milan stanno facendo bei disastri questi 'mericani
  7. Severo

    EL PENTAPLETE

    Fonseca in bilico. Chissà se Ibrahimovic oltre che di gattini se ne intende anche di ippiha.
  8. Le deliranti esternazioni rilasciate stasera dal "dirigentissimo" Ibrahimovic sono a dir poco imbarazzanti A chi (Boban) gli chiedeva di chiarire il suo ruolo al Milan ha risposto: "Il ruolo è semplice: comando io, sono io il boss e gli altri lavorano per me."; mentre sul suo ritorno: "Quando il leone va via i gatti si avvicinano, quando leone torna i gatti spariscono e non mi riferisco alla squadra. Io sono concentrato sul lavoro, sono sempre presente E ancora, prima della gara persa contro il Liverpool: "Ho parlato con la squadra, sono carichi e sono pronti".
  9. Bene, in pratica stiamo ammettendo (non a torto purtroppo) che il calciatore più pagato della Serie A non ha nemmeno i fondamentali
  10. Tra l'altro anche solo accostare le due parole "Vlahovic" e "leader" nella stessa frase fa sicuramente ridere.
  11. Allora, considerando che i criteri per l'attribuzione del premio sono i seguenti: - performance individuali; - performance collettive (vittorie di trofei); - classe del giocatore e senso del fair-play; personalmente spero lo vinca Rodri, non solo per la vittoria dell'Europeo ma per le (ennesime) performance individuali nella stagione di riferimento e per la sua classe: è uno che interpreta magistralmente non solo un ruolo ma un intero reparto (forse anche uno e mezzo), giocatore unico e fondamentale sia nel City vincitore della scorsa Premier che nella Spagna campione d'Europa. Nell'arco temporale utile per la valutazione (dal 2022 la stagione e non più l'anno solare), quindi dal 1° agosto 2023 al 31 luglio 2024 dovrà inoltre tenersi conto anche della vittoria della Supercoppa europea vinta dal City il 16 agosto 2023 (in cui Rodri ha messo a segno l'assist per il pareggio di Palmer). Vedo però più quotato Vinicius Jr. e non a torto. Quanto a classe parliamo della migliore ala sinistra al mondo e probabilmente di uno dei 3 migliori al mondo attuali. Quanto alle prestazioni individuali e ai trofei: ha vinto la Champions da protagonista segnando 6 goal di cui uno in finale e segnato tanto (15) anche nella Liga stravinta dal Real in cui, forse, solo Bellingham ha brillato più di lui. Come se non bastasse, è stato anche il miglior marcatore (3) del mini torneo che ha visto il Real vincere la Supercoppa di Spagna lo scorso gennaio. Ininfluente è invece la vittoria della supercoppa europea lo scorso 14 agosto 2024 poiché, come detto, il periodo di riferimento per la valutazione è dal 1° agosto 2023 al 31 luglio 2024. Ininfluenti dunque anche le recenti opache prestazioni in nazionale del brasiliano. Se invece dovesse prevalere il "giochino" presenzialistico dei "trofei vinti" allora il pallone d'oro dovrebbe vincerlo a mani basse Dani Carvajal: ha vinto la Champions segnando nella finale e 43 giorni dopo ha vinto l'Europeo da protagonista. Ma è chiaro che quanto all'ulteriore criterio "classe" il navigato terzino spagnolo non è di certo tra i più forti e talentuosi calciatori al mondo. Due parole, infine, anche per Lamine Yamal. Sicuramente è ancora presto per un trofeo del genere ma quanto a classe è sicuramente lui il talento più puro e cristallino di tutta la truppa. Se continua così dovrà iniziare a fare spazio in bacheca.
  12. Si sblocca Mbappè con una doppietta al Betis, che perla l'assist di Valverde per il primo goal.
  13. Curioso che molti di quelli usciti dal ciclo di Ancelotti al Milan siano diventati allenatori: - Kalac - Oddo - Stam - Nesta - Pancaro - Brocchi - Gattuso - Pirlo - Seedorf - Shevchenko - Pippo Inzaghi - Gilardino Se ne salvasse uno (a Gilardino per ora concediamo al massimo il beneficio del dubbio).
  14. Abbiamo tre partite che ci diranno molto ma sicuramente non ci diranno tutto. Thiago Motta è stato nuovamente molto franco sul processo di metamorfosi della squadra, anche nelle dichiarazioni di ieri nel post-partita, si tratta appunto di "dare un pensiero" alla squadra laddove prima c'erano solo riflessi dettati dalle situazioni che di volta in volta si delineavano. È come passare da una calcolatrice all'algoritmo di un'AI, perciò è un processo che richiede del tempo, non stiamo parlando solo di provare schemi, moduli e movimenti nuovi. Si tratta di imprimere un'identità alla squadra. Significa sapere sempre come creare soluzioni in modo che gli undici sappiano, sempre e a prescindere, cosa e in che modo fare con e senza la palla. Ovviamente c'è chi è più avanti e chi più indietro in questo processo di "assorbimento" che, in ogni caso, è all'inizio per tutti e si è visto ieri: la frenesia, la confusione sono proprio sintomo di un assorbimento ancora parziale. Passami il paragone, è come un bambino a cui insegni tante belle parole nuove, il pupo prova a ripeterle alla rinfusa ma non sa ancora padroneggiarle e soprattutto non sa dargli un senso compiuto. Io credo che Motta sia una guida per cui valga la pena fare questo "investimento" per cui non porrei "scadenze" a brevissimo o breve termine. In più, mettici che il livello della Serie A attuale potrebbe non rivelarsi poi così severo nei confronti di un cantiere aperto che comunque dia dei frutti (sebbene non del tutto maturi), anzi. Per il resto dissento quando dici "passare da Lippi a Ferrara e Del Neri è un attimo". Un simile miope isterismo sarebbe un enorme limite che dobbiamo lasciare alla stampa. Sai quante grandi squadre non sarebbero mai esistite se tifosi e ambiente ragionassero così.
  15. Il problema veramente grande ce l'ha sul piano del temperamento (diciamo così). Discontinuo cronico, sparisce sempre sul più bello, lo abbiamo aspettato tanto ma la verità è che non è da top club e sta ancora lì solo perché è strapagato e non ha mercato. La speranza è che questo nuovo corso possa propiziare una scossa sul piano mentale per il ragazzo ma non so effettivamente quanto possa cambiare. Da vendere alla prima buona occasione (se e quando dovesse mai esserci).
  16. Bisogna dare tempo e fiducia a Thiago Motta. Fine.
  17. Il Barcelona in quest'avvio di stagione è il miglior spot per il detto "i soldi non fanno la felicità" Lamine Yamal continua la sua clamorosa ascesa. Sontuosa l'azione del quinto goal: avanzata magistrale di Yamal culminata nell'assist a Raphinha (che complessivamente ne ha fatti 3). Bello anche l'assist di Pau Cubarsì per il primo goal. Da segnalare anche la prestazione di Olmo, minaccia costante e un goal, che ne conferma la perfetta integrazione nel collettivo catalano. Bravo Flick, nonostante il club sia con le pezze al didietro, sta valorizzando al massimo le risorse a disposizione.
  18. L'attaccante prima punta, il finalizzatore, il numero 9, il bomber, chiamatelo come volete, insomma: quello che fa tanti gol dando profondità alla squadra è effettivamente merce sempre più rara. Ci sarebbe tutto un discorso da fare attorno alla "trasfigurazione" del vecchio n. 9, ma mi limito a dire che probabilmente la lezione del Barça di Guardiola (che si prefiggeva proprio il superamento del tradizionale centravanti) ha fatto sentire la sua influenza. Non a caso, nel quindicennio appena trascorso troviamo due attaccanti straordinariamente prolifici e continui (Messi e Cristiano Ronaldo) che sicuramente non erano due numeri 9. Anche guardando dalle parti di casa nostra, non è affatto un'eresia dire che tra i n. 9 italiani degni di nota prodotti negli ultimi 10 anni troviamo il solo Immobile. Ebbene oggi, a fronte di un nutrito nugolo di attaccanti esterni (ali) e centrocampisti variamente offensivi, le prime punte "pure" sono relativamente poche. Basta considerare che in questo ruolo tra i "top" in età non ancora avanzata (quindi under 30 sicché niente Lewa, Kane, Lukaku) attualmente ci sono: Haaland, Mbappè (anche se quest'ultimo è più un 10 o 11 che un 9...), Lautaro e mettiamoci pure Osimhen. Poi subito dopo trovi i vari Julian Alvarez, Thuram, Darwin Nunez, Isak, Kolo Muani, Watkins, Gyökeres, Hojlund, Openda, Sesko, Gonçalo Ramos, Evan Ferguson (di cui alcuni, allo stato, poco più che interessanti prospetti). Veniamo al nostro Dusan. Io lo considero sicuramente un buon giocatore con un ottimo "corredo" fisico e tecnico, astrattamente in grado di essere tra i migliori nel ruolo. Tuttavia, gli riconosco una grande pecca - sportivamente parlando - che finora lo ha limitato molto: non ha gli "attributi".
  19. Ha grande temperamento, oltre al rendimento che è sotto gli occhi di tutti, sta vivendo un'evoluzione interessante. Ora fategli un piacere: non "caricatelo" di aspettative.
  20. Comunque abbastanza grottesco il ritorno di Mazzarri. Tra l'altro, stando ai media parrebbe che tra le condizioni dell'accordo (oltre ai 7 mesi non rinnovabili se non a discrezione della società) ci sia anche l'utilizzo del modulo di gioco 4-3-3 Mazzarri praticamente va a prendersi questo milione in una lose-lose situation: se va male gli tirano i pomodori avanzati per Garcia, se va bene è merito di 'o modulo di spallettiana memoria. Ma perché ADL non se la allena direttamente lui la squadra?
  21. Delaurenti è stato categorico sui mesi di contratto. Traghettatore senza condizioni fino a fare saltare Tudor. Avrà sicuramende già accordi con altro tecnico per l'anno prossimo.
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