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dal1982

Tifoso Juventus
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  1. i guardalinee potrebbero diventare il secondo e terzo arbitro nel basket ce ne e' due per un campo meno della meta' di quello da calcio
  2. ,... te lo giuro mano sul cuore , che ho visto bene, era spalla piena
  3. dal1982

    Renato Veiga

    ha una faccia simpaticissima e quando ha esultato per quell intervento difensivo mi ha ricordato un po' Felipe Melo
  4. quel colpo di testa fa' iniziare una nuova azione? credo che la risposta debba essere si o no e netta , non ci puo' essere interpretazione , una regola ci sara' dopo di che , se quel tocco fa iniziare una nuova azione, allora perche' han perso tempo a controllare il mani? bho il Var e' la rovina del calcio , se usato cosi'
  5. non ha ancora la fiducia per cercare il passaggio lungo , tipo i cambi di fronte che evita sempre, maluccio anche nei cross, ma ieri una delle sue migliori partite
  6. chiaro , limpido e trasparente, niente di strano sotto questa banale operazione
  7. eh ma il titolo era una cit di GRavina , quel ''solo'' e' stato tralasciato perche' era scontato
  8. 1) non lo confermo e riparto con un altro allenatore 2) vincere quasi tutte e convincere , come risultato minimo almeno il terzo posto e semifinale di champions
  9. lunghi e sfilacciati, una squadra con giocatori dei piedi buoni (ieri e' bastato perisic) ci fa gol facilmente perdiamo le misure , ci allunghiamo, non sappiamo essere ordinati dietro (cosa che ci era riuscita con il city per esempio)
  10. https://www.tuttojuve.com/primo-piano/la-bancarotta-di-suning-e-l-autogol-di-marotta-la-stabilita-della-societa-garantita-dalla-presenza-di-zhang-ora-si-scava-nel-passato-721537
  11. La bancarotta di Suning e l'autogol di Marotta: "La stabilità della società garantita dalla presenza di Zhang". Ora si scava nel passato? https://www.tuttojuve.com/primo-piano/la-bancarotta-di-suning-e-l-autogol-di-marotta-la-stabilita-della-societa-garantita-dalla-presenza-di-zhang-ora-si-scava-nel-passato-721537 Era solo questione di tempo, ma alla fine tutti i nodi vengono al pettine. Tre holding controllate dalla famiglia Zhang sono fallite, sono andate in bancarotta. Una notizia che ha infuocato le discussioni sui social network e i forum dei tifosi, dove si è aperta la caccia virtuale ai dirigenti, ai giornalisti e agli opinionisti schierati, ai vicepresidenti del Senato e a tutti quei personaggi nell'orbita nerazzurra che, negli ultimi anni, hanno esaltato la potenza di Suning e negato anche davanti all'evidenza la malsana gestione cinese. A tal proposito nel mirino è finito anche il presidente dell'Inter Beppe Marotta, che si era esposto in prima persona, arrivando a parlare di "società virtuosa" e di "stabilità della società garantita dalla presenza di Zhang". In tanti hanno riesumato l'intervista rilasciata a Dazn il 19 maggio 2024, quando prima della sfida con la Lazio e alla vigilia della scadenza del prestito siglato con il fondo Oaktree, Marotta dichiarò: "Stiamo facendo un percorso virtuoso a livello calcistico, sotto la gestione del presidente Zhang le cose sono andate molto bene, lui e la famiglia hanno a cuore l'Inter, i tifosi possono stare tranquilli. Cercheremo di festeggiare facendoci scivolare addosso le critiche delle persone che ci vogliono male. Zhang? La questione riguarda gli azionisti. Posso solo garantire che la società Inter è molto solida, non abbiamo assolutamente alcun tipo di problema. La famiglia Zhang ama l'Inter e qualsiasi decisione dovesse prendere la prenderà con tanto amore per la società e i tifosi. Sono molto ottimista che si possa proseguire così. I tifosi possono assolutamente stare tranquilli. Noi siamo una bella società, una bella realtà. Non c'è alcuna preoccupazione, soprattutto dal punto di vista finanziario. La stabilità della società è garantita dalla presenza di Zhang: è felice, purtroppo non è potuto venire ma ci dà sicurezza checché ne dica chi ci vuole male. Siamo una società virtuosa, sfido chiunque a guardare i nostri conti", aveva concluso Marotta. Parole che oggi suonano quasi come un autogol. Se la stabilità dell'Inter era garantita dalla famiglia Zhang, alla luce di quanto emerso nelle ultime ore, bisognerebbe seriamente tornare indietro e passare al setaccio tutta la gestione della soietà nerazzurra, dal 2016 fino ad oggi, anno dopo anno, bilancio dopo bilancio, sponsorizzazione dopo sponsorizzazione, plusvalenza dopo plusvalenza, azionista dopo azionista, quota dopo quota (comprese quelle di Lionrock e del fantomatico gruppo di soci italiani che avrebbero investito nell'Inter), Ma chi può fare luce sulle ombre nerazzurre gettate da Report e divenute più nere che azzurre dopo la bancarotta delle holding di Suning? La Procura di Milano di Marcello Viola, della sua cover nerazzurra e del suo posto a San Siro accanto alla dirigenza interista? Il presidente della Figc Gravina, che intervistato da Report ha parlato di "tanti luoghi comuni sull'Inter"? Il suo braccio destro Viglione, Responsabile dell'Ufficio Legislativo della Federcalcio e soprattutto grande tifoso nerazzurro, beccato a festeggiare lo Scudetto sul manto di San Siro con Marotta, Ausilio e la sua squadra del cuore?O il procuratore federale Chinè, che per tutti questi anni è stato spettatore disinteressato davanti alle spericolate acrobazie finanziarie dell'ex proprietà cinese dell'Inter?O la stessa Covisoc dalla quale si sono misteriosamente dimessi diversi membri, uno dei quali ha rivelato anche di aver ricevuto pressioni per chiudere un occhio? O il ministro dello Sport Andrea Abodi che ha parlato, incalzato, intimato, presagito tanto, ma che ha fatto nulla per far sì che fossero chiariti gli innumerevoli punti oscuri di questa vicenda? O il Governo e il suo illustre esponente Ignazio La Russa, vicepresidente del Senato e azionista del club nerazzurro, secondo il quale l'"Inter non è come altre attività imprenditoriali, non è una normale società in cui il dare e l'avere si devono bilanciare, ma qui ci sono in ballo le emozioni'"? No, nessuno di loro può farlo e lo farà. C'è poi un ultimo interrogativo, posto intorno al 100-127 dopo Cristo da Decimo Giunio Giovenale: "Quis custodiet ipsos custodes?".
  12. VAR a chiamata, arriva la rivoluzione In tutto ciò, la Federazione starebbe lavorando ad una nuova rivoluzione per quanto riguarda il mondo della tecnologia, facendola diventare sempre più importante al fine ultimo di ridurre al minimo gli arbitri. Gabriele Gravina, eletto nuovamente presidente della Figc, ha infatti aperto alla possibilità del Var a chiamata, una novità su cui sta lavorando l’IFAB, l’organo internazionale che si occupa del regolamento del calcio ed unico a poter approvare modifiche alle regole.
  13. quel giorno ho dovuto saltare scuola, e la ho vista in un bar era in un orario ''scolastico''
  14. LO ammiravano ma lo descrivevano come il nuovo mago del calcio , e lo descrivevano come uno , a differenza di allegri, molto votato al gioco offensivo, quando il realta' il bologna con motta ha fatto gli stessi gol della juve di max. diciamo che e' arrivato con aspettative troppo alte (mi ci metto pure io tra quelli che lo han sopravvalutato)
  15. io dalle scuole superiori (anni 90) compravo solo Tuttosport avevo appeso nella mia cameretta i titoli della vittoria dal 90 della coppa italia e coppa uefa
  16. quindi mentre lo operavano al menisco han fatto qualche danno per poter arrivare ai 12 mesi di inattivita' furbi
  17. pero' se quest' estate avessimo ceduto dusan e tenuto solo kean (e milik) come punte, tutti noi avremo dato degli scemi a Giuntoli detto questo come han gia' scritto altri , kean ha trovato la sua dimensione in una squadra media italiana, dove per altro anche dusan sembrava un fenomeno, alla juve kean ha avuto piu' possibilita' di dimostrare il suo valore ... ed era giusto farlo andare altrove
  18. lo dico pure io , anche si riparmiasse 350 euro, e' giusto cosi'
  19. anche perche' immagino significhera' una bella cifra in piu' a bilancio
  20. Inter come la Juve? Afeltra: “I bianconeri non dovevano essere condannati” In tanti hanno paragonato le vicende dell’Inter a quelle che hanno travolto la Juventus, al termine dell’inchiesta sulle plusvalenze punita con 10 punti di penalizzazione. A riguardo Afeltra non si è espresso, ma ha sottolineato che a suo avviso i bianconeri “non dovevano essere condannati”. “La prova l’avremo tra poco, quando a chi non ha patteggiato ed è andato avanti con i processi, verrà data ragione – ha evidenziato – Ha preso i 10 punti di penalizzazione perché li ha voluti prendere, sbagliando la strategia difensiva: doveva impugnare la sentenza davanti al Collegio di Garanzia del Coni. Se il Gip di Torino, anziché a ottobre del 2023, avesse rimandato gli atti alla Corte di Cassazione sulla incompetenza a febbraio del 2024, la Juve non veniva penalizzata perché scadevano i sei mesi per la revisione”. https://www.calciomercato.it/2025/02/06/inter-10-in-classifica-come-la-juve-decisivo-il-patteggiamento/
  21. anche perche' in quel ruolo devi comunque esser pronto a contrasti duri .... vedremo...
  22. https://storiesport.it/indiscreto/inter-e-linchiesta-di-report-chine-scrive-a-ranucci-chi-e-lanonimo-della-covisoc-e-lindagine-figc-su-gravina-resta-in-sospeso/ Inter e l’inchiesta di Report, Chinè scrive a Ranucci: “Chi è l’anonimo della Covisoc?”. E l’indagine Figc su Gravina resta in sospeso… 5 Febbraio 2025 Il capo della Procura Federcalcio manda una lettera al direttore del programma di Raitre dopo le rivelazioni di un presunto componente della Covisoc su sponsorizzazioni e pressioni Altro che “Mina Settembre”, “Che tempo che fa” e il derby del Sud tra Roma e Napoli: domenica sera, in prime time, il procuratore capo della Figc (lo è dal 2019, che in arrivo sia la riconferma dopo la rielezione bulgara di Gabriele Gravina?), il calabrese Giuseppe Chinè (già magistrato del Consiglio di Stato, già capo di Gabinetto del Mef e da quasi due anni consigliere della Giustizia amministrativa della Regione Sicilia) deve essersi sintonizzato, come quasi altri due milioni di italiani, su Raitre per seguire la puntata di Report. Una puntata (come tutte le altre) imperdibile, ma stavolta poi ci sarebbe stato anche il calcio. Come disertare l’appuntamento, si sarà detto Chinè? In fondo le gustose anticipazioni c’erano state, e in fondo la vena del segugio inquirente o ce l’hai o non te la inventi: nella puntata del programma condotto da Sigfrido Ranucci ci sarebbe stato spazio anche per il calcio, con un nuovo approfondimento (a firma di Daniele Autieri) sugli sviluppi dell’inchiesta della Procura di Milano (due giorni fa sono state chiuse le indagini) sulle infiltrazioni e gli intrecci tra la malavita, le tifoserie di Inter e Milan e le possibili interrelazioni con le due società calcistiche milanesi, e anche a una finestra su alcune operazioni economico-finanziarie dell’Inter nell’era Suning e della gestione Zhang. Sul tema di alcune sponsorizzazioni verso il club nerazzurro che sarebbero state “decisive” ai fini (anche) dell’iscrizione in campionato e in sostanza sulla tenuta dei conti (che si sia in presenza di sponsorizzazioni fittizie – un caso nel 2009 riguardò la Salernitana – dopo quello delle plusvalenze fittizie?), dopo le rivelazioni di un’analista finanziario da Londra corroborate dall’analisi del commercialista milanese ed esperto di diritto penale dell’economia Gaetano Bellavia, un ex componente Covisoc (la Commissione di vigilanza sui conti dei club calcistici che dipende dalla Figc, a proposito, ma a che punto è il passaggio di funzioni all’Autority – battezzata Commissione indipendente per la verifica dell’equilibrio economico e finanziario delle società sportive professionistiche – voluta dal ministro Abodi, la primavera incombe e la nuova stagione calcistica è alle porte?), coperto dall’anonimato, ha rivelato come «ricevevo continue pressioni ogni volta che si prendeva una posizione. Inizialmente ti dicevano “Ma non hai capito, stai sbagliando”, e anche insistendo alla fine ti rendevi conto che c’era poco da fare. La pressione la sentivi eccome. Dicevano: “Non mettere in difficoltà un sistema che garantisce flussi per tantissime persone”. L’Inter? Io avevo segnalato alla Procura federale questa situazione delle sponsorizzazioni dalla Cina. Ma non si tratta solo dell’Inter…». Apriti cielo: davanti al televisore, Chinè sarà (forse) sobbalzato dal divano? Chissà, di certo c’è che si è repentinamente attivato: perché, mentre intanto arrivavano le rassicuranti dichiarazioni del presidente federale e del presidente (da giugno 2024) della Covisoc Tommaso Miele concordanti su come tutti i controlli siano stati sempre svolti, che non ci siano mai state pressioni e che tutto sia (stato) regolare, il procuratore capo Figc Giuseppe Chinè ha invece preso carta e penna e inviato via mail (e via pec) una lettera (firmata di proprio pugno, il numero protocollo Figc è 18450) alla redazione di Report e alla cortese attenzione del direttore del programma, Sigfrido Ranucci. Nel testo si legge… “nel corso della trasmissione del 2 febbraio è andata in onda, in forma anonima, l’intervista di un asserito ex componente della Covisoc che in sostanza ha dichiarato di aver subito pressioni nell’ambito delle funzioni di vigilanza svolte…poiché, ove tali dichiarazioni fossero vere, tesserati o comunque appartenenti all’ordinamento sportivo avrebbero commesso gravi illeciti – rientranti nella competenza della Procura Figc – per poter valutare l’apertura di un procedimento disciplinare sportivo, svolgere le relative indagini e fare irrogare le relative sanzioni, sono a chiederle di volermi fornire le generalità del predetto intervistato…confido nel benevolo accoglimento della richiesta”. Il procuratore capo Giuseppe Chinè chiede dunque a Ranucci di fornirgli il nome dell’anonimo ex componente Covisoc… ricordando al direttore di Report (a noi tutti, ma magari anche a lui stesso) che “in funzione del comma 1 dell’articolo 116 del codice di giustizia sportiva, la Procura federale esercita le funzioni inquirenti e requirenti necessarie all’accertamento delle violazioni statutarie e regolamentari di cui ha notizia”. La considerazione più spontanea e sorprendente non è tanto (!) che il magistrato (in questo caso sportivo) Chinè chieda a un giornalista la fonte, ma che punti ad aprire indagini (anche e soprattutto nei confronti della fonte) in seguito a rivelazioni televisive, e non invece su quanto magari realmente avvenuto (se avvenuto) nel corso di questi anni in ambito federale-Covisoc sul tema. Inciso: per un lungo periodo Chinè è stato contemporaneamente anche capo di Gabinetto del Ministero dell’Economia e Finanze. Non è però la prima volta (e non sarà l’ultima) nella quale la Procura Figc di Chinè si muove sempre dopo rivelazioni giornalistiche, spesso relative a inchieste giudiziarie: senza tornare troppo indietro nel tempo, ma restando sempre al tempo di Chinè procuratore capo Figc e Gravina presidente Figc, si potrebbe ricordare ad esempio il caso Suarez, quello delle plusvalenze (fittizie), filone aperto dalle sollecitazioni Consob alla Covisoc girate poi alla Procura federale (che si mosse parecchi mesi dopo), dopo l’apertura dell’inchiesta Prisma da parte della Procura di Torino, al caso “ludopatia” dei calciatori della Nazionale Fagioli e Tonali e così via. L’elenco sarebbe lungo, l’ultimo della serie riguarda proprio le infiltrazioni e gli intrecci tra la malavita, alcuni gruppi di tifosi nerazzurri e milanisti, e i due club di calcio (nelle intercettazioni si fa menzione non solo ad alcuni calciatori, ma anche a dirigenti, come Giuseppe Marotta). Emersa alle cronache a settembre con l’apertura dell’inchiesta della Procura di Milano, solo a novembre la Procura Figc decideva di aprire un’inchiesta, chiedendo gli atti ai magistrati milanesi che ora sono arrivati alla chiusura delle indagini. Sempre “sollecita” nell’aprire inchieste a rimorchio dei media o delle procure, la Procura federale guidata da Chinè invece per oltre un anno e mezzo deve aver completamente “rimosso” l’inchiesta penale che vede coinvolto il presidente federale Gabriele Gravina (rieletto col 98% dei voti, ma non c’erano dubbi, leggi qui), accusato dalla Procura di Roma di auto-riciclaggio. Eppure Gravina è anche il primo dei tesserati Figc, e nel codice di giustizia sportiva, come fondamento e base di una serie infinita di inchieste e deferimenti, c’è l’articolo 4 comma 1 che prescrive come “tutti i soggetti appartenenti all’ordinamento sportivo sono tenuti all’osservanza dello Statuto, del Codice, delle Norme Organizzative Interne FIGC (NOIF) nonché delle altre norme federali e osservano i principi della lealtà, della correttezza e della probità in ogni rapporto comunque riferibile all’attività sportiva». Eppure, per oltre un anno e mezzo, mentre quotidiani e televisioni si occupavano (a singhiozzo) del caso, e mentre la Procura di Roma continuava nelle indagini, Chinè non ha mosso un dito, non ha alzato il telefono, non ha scritto al procuratore capo di Roma (leggi qui). Niente, niente almeno fino a dicembre 2024. Quando, proprio nell’imminenza della chiusura indagini, lo stesso Gravina ha dovuto avvertire Chinè (né il capo della Procura dello Sport presso il Coni Taucer, né Giuliano Amato, Garante del Codice di comportamento sportivo del Coni gli avevano chiesto conto di questa “inerzia” e avrebbero potuto per le loro funzioni, e lettera morta sarebbe diventata anche la denuncia inviata anche a loro, non solo a Chinè, da parte di un tesserato Aia che si rivolgeva anche all’Uefa, leggi qui, qui). Un auto-denuncia dolorosa e obbligata. Il 3 dicembre Gravina scriveva a Chinè una lettera nella quale, ribadendo “l’assoluta convinzione della mia totale estraneità ai fatti contestati, ritengo opportuno informarla per quanto di sua competenza”, segnalava la chiusura delle indagini della Procura di Roma a suo carico, chiedendo di fatto di aprire un’inchiesta della giustizia sportiva nei suoi confronti. Era il 3 dicembre 2024: da quel giorno è calato un apparente (e rumoroso) silenzio. Sono passati sessanta giorni: a che punto è l’inchiesta Figc sul presidente Figc? Sta andando avanti, o è stata archiviata? Magari, profittando dell’occasione, Sigfrido Ranucci potrebbe chiederlo a Chinè…
  23. ne parlano solo le testate minori e sconosciute , mentre se c'era di mezzo la juve la giornalaccio rosa , il corriere ,repubblica ecc ecc avevano gia' la prima pagina https://www.sportface.it/calcio/caos-report-chiesta-la-maxi-penalizzazione-per-linter/2775145
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