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zart

Il peso reale dell' allenatore

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Joined: 14-Mar-2007
21024 messaggi

Salve sono @zart,

forse vi ricorderete di me per topic come "l'estetica della difesa" 

 

In questo topic vorrei analizzare con voi il reale impatto degli allenatori sulle squadre di calcio.

 

Quanto "sposta" davvero un allenatore?

 

Proviamo a ragionarci insieme attraverso alcuni esempi.

 

Pioli nell'anno dello scudetto veniva descritto come l'incredibile demiurgo che cavava il talento dalle fave. Ora è diventato egli stesso una fava. Cosa è successo? La narrazione dominante asseriva che con umiltà si era fermato, aveva studiato e stava raccogliendo i frutti. Erano tutte s********e agghiaccianti oppure ha smesso di aggiornarsi?

I tifosi del Milan lo detestano con tutta la loro forza. 

 

Per diversi anni Sarri è stato descritto come un messia, un profeta , el comandante. Lo abbiamo ingaggiato per invertire la rotta in Champions League senza però produrre alcuna differenza nei risultati. Lo scorso anno ha fatto un ottimo campionato, quest'anno senza Milinkovic arranca a metà classifica. Però mi domando, shervivano Milinkovic e Beckenbauer per vincere contro lecce e  salernitana? 

 

Il messia del momento è Xabi Alonso. Con il suo Leverkusen sta facendo oggettivamente qualcosa di clamoroso. In Germania qualunque campionato che finisca con il Bayern in seconda posizione è un'impresa indimenticabile. Un evento da raccontare alle generazioni future. Però ci si dimentica con una certa facilità che l'impresa la sta facendo ai danni di Tuchel, che qui dentro è stato invocato più volte come un semidio del calcio. Un tecnico da ingaggiare a qualunque costo. Ha smesso di studiare pure lui? 

 

Chiaramente ci sono esempi che sembrano andare in direzione contraria. Ad esempio Spalletti. Spalletti vince lo scudetto, se ne và e il Napoli sprofonda pur cambiando pochissimo nell'organico. Però la domanda senza risposta è sempre la stessa: se è davvero così determinante, perché chazzo ha vinto a settant'anni anni il primo vero trofeo della sua vita? E soprattutto perché lui è un genio per quello scudetto e Ranieri rimane un mestierante pur avendo vinto un trofeo ben più incredibile del suo?

 

Il topic è in jf per ovvi motivi. Il dibattito su come uscire dal pantano in cui siamo invischiati infiamma. Cambiare l'allenatore è realmente il tassello più importante della nostro futuro? Il nostro recentissimo passato sembra suggerire il contrario. L'avvicendarsi degli allenatori (Allegri -Sarri- Pirlo - Allegri) non si è tradotto in un'inversione di rotta, la squadra ha continuato il suo lento ed inesorabile declino.

Perché questa volta credete sia diverso?

 

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Joined: 02-Jun-2005
1592 messaggi

Conta la bravura dei giocatori, e la voglia che mettono in campo. Se scendono in campo scazzati, o timorosi, o superbi, anche se tecnicamente più forti possono perdere contro squadre modeste. Ed il morale conta: se in un periodo di difficoltà hai l'episodio che ti fa vincere una partita altrimenti persa/pareggiata questo da carica alla squadra. Così come al contrario se mentre viaggi a ritmo sostenuto hai l'episodio contrario che ti fa allontanare l'obiettivo può esserci contraccolpo psicologico.

L'allenatore deve essere bravo, oltre che nella tattica, nel forgiare il gruppo e tenerlo unito nei momenti di difficoltà, dando motivazioni.

Probabilmente adesso Alonso ci sta riuscendo, al Bayern hanno forse tirato il fiato. Ci sta, i cicli non sono eterni.

 

 

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Joined: 16-Sep-2018
9638 messaggi

Il tecnico conta e tanto, altrimenti non avrebbe senso dargli certi tipi di ingaggio 

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Joined: 30-Apr-2010
2193 messaggi
50 minuti fa, zart ha scritto:

Salve sono @zart,

forse vi ricorderete di me per topic come "l'estetica della difesa" 

 

In questo topic vorrei analizzare con voi il reale impatto degli allenatori sulle squadre di calcio.

 

Quanto "sposta" davvero un allenatore?

 

Proviamo a ragionarci insieme attraverso alcuni esempi.

 

Pioli nell'anno dello scudetto veniva descritto come l'incredibile demiurgo che cavava il talento dalle fave. Ora è diventato egli stesso una fava. Cosa è successo? La narrazione dominante asseriva che con umiltà si era fermato, aveva studiato e stava raccogliendo i frutti. Erano tutte s********e agghiaccianti oppure ha smesso di aggiornarsi?

I tifosi del Milan lo detestano con tutta la loro forza. 

 

Per diversi anni Sarri è stato descritto come un messia, un profeta , el comandante. Lo abbiamo ingaggiato per invertire la rotta in Champions League senza però produrre alcuna differenza nei risultati. Lo scorso anno ha fatto un ottimo campionato, quest'anno senza Milinkovic arranca a metà classifica. Però mi domando, shervivano Milinkovic e Beckenbauer per vincere contro lecce e  salernitana? 

 

Il messia del momento è Xabi Alonso. Con il suo Leverkusen sta facendo oggettivamente qualcosa di clamoroso. In Germania qualunque campionato che finisca con il Bayern in seconda posizione è un'impresa indimenticabile. Un evento da raccontare alle generazioni future. Però ci si dimentica con una certa facilità che l'impresa la sta facendo ai danni di Tuchel, che qui dentro è stato invocato più volte come un semidio del calcio. Un tecnico da ingaggiare a qualunque costo. Ha smesso di studiare pure lui? 

 

Chiaramente ci sono esempi che sembrano andare in direzione contraria. Ad esempio Spalletti. Spalletti vince lo scudetto, se ne và e il Napoli sprofonda pur cambiando pochissimo nell'organico. Però la domanda senza risposta è sempre la stessa: se è davvero così determinante, perché chazzo ha vinto a settant'anni anni il primo vero trofeo della sua vita? E soprattutto perché lui è un genio per quello scudetto e Ranieri rimane un mestierante pur avendo vinto un trofeo ben più incredibile del suo?

 

Il topic è in jf per ovvi motivi. Il dibattito su come uscire dal pantano in cui siamo invischiati infiamma. Cambiare l'allenatore è realmente il tassello più importante della nostro futuro? Il nostro recentissimo passato sembra suggerire il contrario. L'avvicendarsi degli allenatori (Allegri -Sarri- Pirlo - Allegri) non si è tradotto in un'inversione di rotta, la squadra ha continuato il suo lento ed inesorabile declino.

Perché questa volta credete sia diverso?

 

premesse a cazzum volte a portare scorrettamente l'acqua al proprio mulino e disonestà intellettuale a strafottere.

Il Nostro è una zavorra per la Juventus F.C.

Fattene una ragione

:sventola2:

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Joined: 02-Jun-2005
9103 messaggi
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1 ora fa, zart ha scritto:

Salve sono @zart,

forse vi ricorderete di me per topic come "l'estetica della difesa" 

 

In questo topic vorrei analizzare con voi il reale impatto degli allenatori sulle squadre di calcio.

 

Quanto "sposta" davvero un allenatore?

 

Proviamo a ragionarci insieme attraverso alcuni esempi.

 

Pioli nell'anno dello scudetto veniva descritto come l'incredibile demiurgo che cavava il talento dalle fave. Ora è diventato egli stesso una fava. Cosa è successo? La narrazione dominante asseriva che con umiltà si era fermato, aveva studiato e stava raccogliendo i frutti. Erano tutte s********e agghiaccianti oppure ha smesso di aggiornarsi?

I tifosi del Milan lo detestano con tutta la loro forza. 

 

Per diversi anni Sarri è stato descritto come un messia, un profeta , el comandante. Lo abbiamo ingaggiato per invertire la rotta in Champions League senza però produrre alcuna differenza nei risultati. Lo scorso anno ha fatto un ottimo campionato, quest'anno senza Milinkovic arranca a metà classifica. Però mi domando, shervivano Milinkovic e Beckenbauer per vincere contro lecce e  salernitana? 

 

Il messia del momento è Xabi Alonso. Con il suo Leverkusen sta facendo oggettivamente qualcosa di clamoroso. In Germania qualunque campionato che finisca con il Bayern in seconda posizione è un'impresa indimenticabile. Un evento da raccontare alle generazioni future. Però ci si dimentica con una certa facilità che l'impresa la sta facendo ai danni di Tuchel, che qui dentro è stato invocato più volte come un semidio del calcio. Un tecnico da ingaggiare a qualunque costo. Ha smesso di studiare pure lui? 

 

Chiaramente ci sono esempi che sembrano andare in direzione contraria. Ad esempio Spalletti. Spalletti vince lo scudetto, se ne và e il Napoli sprofonda pur cambiando pochissimo nell'organico. Però la domanda senza risposta è sempre la stessa: se è davvero così determinante, perché chazzo ha vinto a settant'anni anni il primo vero trofeo della sua vita? E soprattutto perché lui è un genio per quello scudetto e Ranieri rimane un mestierante pur avendo vinto un trofeo ben più incredibile del suo?

 

Il topic è in jf per ovvi motivi. Il dibattito su come uscire dal pantano in cui siamo invischiati infiamma. Cambiare l'allenatore è realmente il tassello più importante della nostro futuro? Il nostro recentissimo passato sembra suggerire il contrario. L'avvicendarsi degli allenatori (Allegri -Sarri- Pirlo - Allegri) non si è tradotto in un'inversione di rotta, la squadra ha continuato il suo lento ed inesorabile declino.

Perché questa volta credete sia diverso?

 

1) Si, importantissimo. I recenti cambi di panchina (Sarri e Pirlo però Scudetto e coppa Italia+Supercoppa Italiana, Allegri bis zero trofei) contano poco perché:

2) C'è una società diversa, piaccia o no, che da Luglio con un nuovo organico sportivo ha integrato una figura cardine con l'ingresso di Giuntoli, DS, e probabilmente altri collaboratori arriveranno quest'estate. 

Restart, i tempi sono maturi.

Modificato da Jimmy

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Joined: 05-Oct-2008
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Banalmente per esperienze accumulate, sono diversi anni oramai che per sistemi complessi come quello che può essere una squadra di calcio tendo ad adottare l'approccio olistico.

Trattandosi di un mondo ad alte competenze, tra il più "scarso" allenatore e quello più "bravo" passa in realtà molta meno differenza di quanto si sia portati a credere. Nonostante la figura dell'allenatore rimanga quella su cui è più appassionante discutere. 

Prendi l'allenatore considerato meno bravo in Serie A, dire "non sa allenare" è banalmente una puttanata. E vale anche il contrario. 

 

Modificato da Bradipo76
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Joined: 27-May-2011
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1 ora fa, zart ha scritto:

Salve sono @zart,

 

 

ciao @zart

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Joined: 09-Feb-2007
16664 messaggi

Storicamente, è indubbio che ci siano stati allenatori che hanno cambiato questo sport: Carcano e Pozzo che introdussero il "metodo", Chapman che inventò il "sistema", l'allenatore della grande Ungheria che giocava col doppio M e il falso centravanti, il calcio totale di Michels, Sacchi che diede la mentalità alle italiane di andare a giocarsi la partita pure in trasferta ecc. ecc.

Venendo ai nostri giorni, dal punto di vista tattico credo che di innovazioni da apportare ce ne siano poche e conta molto il materiale che hai a disposizione: personalmente ho sempre creduto che un allenatore bravo possa spostare fino al 10-15% del rendimento di una squadra, se l'ambiente è coeso, se la società lo segue e lo supporta costantemente e se i giocatori credono in quello che propone.

Dopodiché, ci sono innumerevoli variabili che impattano su quella percentuale: lo stress che metti su calciatori ed ambiente (penso ad es. a Conte, che dopo tre anni diventa insostenibile per dirigenza e forse anche calciatori), l'assuefazione e la fine dei cicli (il primo Allegri, dalla fine del terzo anno non aveva più niente da dare alla Juventus), le caratteristiche di un tecnico in rapporto alle caratteristiche ed alle necessità la squadra (ad es., se prendi un Nicola per salvare una squadra che sta sull'orlo della B va benissimo, se lo prendi dall'inizio inspiegabilmente non ti rende allo stesso modo), la duttilità del tecnico nell'adattare il modulo ai giocatori ecc. ecc.

Insomma, prendere uno bravo aiuta ma non necessariamente significa successo automatico: Ancelotti ha vinto ovunque, ma ha fatto pena a Napoli ed ha fallito (sebbene agli inizi) anche alla Juve.

Venendo a noi, la domanda attuale è: c'è BISOGNO di cambiare guida tecnica?

Si, e proprio per il materiale che hai a disposizione e per il contesto in cui ci troviamo: anzitutto 8 anni con lo stesso tecnico sono già troppi, poi da quando è tornato di progressi ne abbiamo visti zero, non vinciamo NIENTE in un campionato di livello sempre più basso avendo comunque la rosa più costosa della A anche se la qualità continua a scendere, giochiamo sempre allo stesso modo camminando in campo (anche con una sola partita a settimana) e sorvolo sugli infortuni...possiamo continuare a "declinare" anche spendendo meno di 7-9 milioni annui per il tecnico e magari riusciamo pure a invertire la rotta.

 

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Joined: 14-Mar-2007
21024 messaggi
29 minuti fa, Muoviti ha scritto:

premesse a cazzum volte a portare scorrettamente l'acqua al proprio mulino e disonestà intellettuale a strafottere.

Il Nostro è una zavorra per la Juventus F.C.

Fattene una ragione

:sventola2:

 

Calma dai.

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Joined: 18-May-2006
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L'allenatore bravo oggi sposta il 30%.

 

Poi se un allenatore bravo incontra un allenatore un po' meno bravo ma che dispone di una rosa di campioni, il restante 70% fa la differenza.

 

 

Ma parliamo di cose in casa altrui, dato che noi NON abbiamo un allenatore. 

 

 

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Joined: 14-Nov-2009
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Impatto alto nel 2024

I giocatori fenomenali da soli oggi nel 2024 sono pochissimi, molto meno di una volta...e le due cose si alimentano a vicenda

 

Bisogna che tutti se ne facciano una ragione

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Joined: 14-Nov-2009
18613 messaggi
2 minuti fa, SirJohn ha scritto:

L'allenatore bravo oggi sposta il 30%.

 

Poi se un allenatore bravo incontra un allenatore un po' meno bravo ma che dispone di una rosa di campioni, il restante 70% fa la differenza.

 

 

Ma parliamo di cose in casa altrui, dato che noi NON abbiamo un allenatore. 

 

 

Alle percentuali credo poco 

 

Anche perché alcuni diventano campioni perché hanno avuto allenatori bravi

 

Di fenomeni innati nel calcio di oggi ce ne sono sempre meno ...e le cose vanno di pari passo

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Joined: 14-Mar-2007
21024 messaggi
Adesso, Dex ha scritto:

Alle percentuali credo poco 

 

Anche perché alcuni diventano campioni perché hanno avuto allenatori bravi

 

Di fenomeni innati nel calcio di oggi ce ne sono sempre meno ...e le cose vanno di pari passo

 

I giocatori fenomenali sono -per definizione- sempre pochissimi. Altrimenti non sarebbero fenomenali, ma si perderebbero nella massa.

 

 

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Joined: 14-Mar-2007
21024 messaggi
Inviato (modificato)
11 minuti fa, SirJohn ha scritto:

L'allenatore bravo oggi sposta il 30%.

 

Poi se un allenatore bravo incontra un allenatore un po' meno bravo ma che dispone di una rosa di campioni, il restante 70% fa la differenza.

 

 

Ma parliamo di cose in casa altrui, dato che noi NON abbiamo un allenatore. 

 

 

 

Quindi sei  convinto che l'allenatore conti pochissimo.

Noi ne siamo privi ma siamo secondi in classifica.

 

Se giocassimo senza portiere avremmo una classifica differente suppongo.

 

Opinione molto più drastica della mia.

Modificato da zart

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Joined: 14-Nov-2009
18613 messaggi
1 ora fa, zart ha scritto:

Salve sono @zart,

forse vi ricorderete di me per topic come "l'estetica della difesa" 

 

In questo topic vorrei analizzare con voi il reale impatto degli allenatori sulle squadre di calcio.

 

Quanto "sposta" davvero un allenatore?

 

Proviamo a ragionarci insieme attraverso alcuni esempi.

 

Pioli nell'anno dello scudetto veniva descritto come l'incredibile demiurgo che cavava il talento dalle fave. Ora è diventato egli stesso una fava. Cosa è successo? La narrazione dominante asseriva che con umiltà si era fermato, aveva studiato e stava raccogliendo i frutti. Erano tutte s********e agghiaccianti oppure ha smesso di aggiornarsi?

I tifosi del Milan lo detestano con tutta la loro forza. 

 

Per diversi anni Sarri è stato descritto come un messia, un profeta , el comandante. Lo abbiamo ingaggiato per invertire la rotta in Champions League senza però produrre alcuna differenza nei risultati. Lo scorso anno ha fatto un ottimo campionato, quest'anno senza Milinkovic arranca a metà classifica. Però mi domando, shervivano Milinkovic e Beckenbauer per vincere contro lecce e  salernitana? 

 

Il messia del momento è Xabi Alonso. Con il suo Leverkusen sta facendo oggettivamente qualcosa di clamoroso. In Germania qualunque campionato che finisca con il Bayern in seconda posizione è un'impresa indimenticabile. Un evento da raccontare alle generazioni future. Però ci si dimentica con una certa facilità che l'impresa la sta facendo ai danni di Tuchel, che qui dentro è stato invocato più volte come un semidio del calcio. Un tecnico da ingaggiare a qualunque costo. Ha smesso di studiare pure lui? 

 

Chiaramente ci sono esempi che sembrano andare in direzione contraria. Ad esempio Spalletti. Spalletti vince lo scudetto, se ne và e il Napoli sprofonda pur cambiando pochissimo nell'organico. Però la domanda senza risposta è sempre la stessa: se è davvero così determinante, perché chazzo ha vinto a settant'anni anni il primo vero trofeo della sua vita? E soprattutto perché lui è un genio per quello scudetto e Ranieri rimane un mestierante pur avendo vinto un trofeo ben più incredibile del suo?

 

Il topic è in jf per ovvi motivi. Il dibattito su come uscire dal pantano in cui siamo invischiati infiamma. Cambiare l'allenatore è realmente il tassello più importante della nostro futuro? Il nostro recentissimo passato sembra suggerire il contrario. L'avvicendarsi degli allenatori (Allegri -Sarri- Pirlo - Allegri) non si è tradotto in un'inversione di rotta, la squadra ha continuato il suo lento ed inesorabile declino.

Perché questa volta credete sia diverso?

 

Ci sono un po' di cosette da sistemare e contestualizzare

 

1) Sarri: un allenatore non deve essere bravo sul campo, chiaramente deve avere anche delle skill comportamentali e caratteriali. Sarri non era serio, discorsi di campo e risultati c'entrano poco nella fattispecie...di fatto come disse anche lui, a gennaio ha smesso di allenare per quello che credeva lui. Esperimento fallito proprio in origine per il personaggio.

 

2) per i motivi sopra ..non serve uno bravo e poco serio (Sarri) o uno serio e poco capace (Pirlo, per ovvi motivi)

 

3) il Lecce è una squadra organizzata che pressa e corre ...per riuscire a imporsi devi metterci qualcosa come squadra, ad esempio provare in allenamento modi per uscire dal pressing, movimenti automatismi....perché così aiuti MOLTO a giocare bene tecnicamente .. se ti affidi ai singoli e situazioni estemporanee, chiaramente soffri

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Joined: 14-Nov-2009
18613 messaggi
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18 minuti fa, zart ha scritto:

 

I giocatori fenomenali sono -per definizione- sempre pochissimi. Altrimenti non sarebbero fenomenali, ma si perderebbero nella massa.

 

 

Si ma oggi, molto meno di una volta. 

E non so quindi se adesso tutta questa corrente di calcio posizionale etc sia dovuta per fare fronte a questo o proprio a causa di questi allenatori moderni si producano sempre meno giocatori individualmente fenomenali

 

Forse entrambe le cose

Modificato da Dex

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Joined: 07-Jun-2009
8034 messaggi

A questi livelli, credo che un allenatore conti principalmente per due aspetti:

1) motivazione / gestione del gruppo;

2) trasferimento di princìpi di gioco alla squadra.

 

I giocatori professionisti già formati sanno stoppare la palla o fare un passaggio a prescindere da chi li allena.

I giocatori professionisti possono spiccare o naufragare a seconda di quello che gli chiedi di fare o di che cosa crei intorno a loro.

 

Locatelli sa stoppare la palla e fare aperture di 30 metri.

Locatelli è un buon / ottimo centrocampista che nel contesto giusto (Sassuolo e Nazionale, con principi di gioco congeniali) sa rendere.

Locatelli inserito in una squadra che sta tendenzialmente col c**o sulla linea dell'area di rigore e con distanze chilometriche da coprire diventa un giocatorino.

 

La retorica del "squadra che vince = calciatori forti", tanto cara ad Allegri, è banalotta e smentita da centinaia di esempi.

Ne faccio un paio facili e recenti, visto che ne ha riportati anche Zart per tirare (giustamente) acqua al suo mulino:

* Roma con Mourinho vs Roma con De Rossi;

* Napoli con Spalletti vs Garcia / Mazzarri.

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Joined: 18-May-2006
3858 messaggi
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37 minuti fa, zart ha scritto:

 

Quindi sei  convinto che l'allenatore conti pochissimo.

Noi ne siamo privi ma siamo secondi in classifica.

 

Se giocassimo senza portiere avremmo una classifica differente suppongo.

 

Opinione molto più drastica della mia.

 

Vedi di non rigirare la frittata a piacimento scrivendo idiozie.

Siamo secondi grazie al livello infimo del torneo (basta vedere il milan ieri) e a una buona dose di c**o avuta in alcune partite vinte al centordicesimo.

 

Dirò un'altra cosa: contestualizzando il nostro attuale secondo posto, con distacco che potrebbe essere già in doppia cifra a metà febbraio, si può dire che per noi riavere un allenatore potrebbe spostare molto di più.

 

Modificato da SirJohn
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Joined: 14-Mar-2007
21024 messaggi
6 minuti fa, ManRay ha scritto:

A questi livelli, credo che un allenatore conti principalmente per due aspetti:

1) motivazione / gestione del gruppo;

2) trasferimento di princìpi di gioco alla squadra.

 

I giocatori professionisti già formati sanno stoppare la palla o fare un passaggio a prescindere da chi li allena.

I giocatori professionisti possono spiccare o naufragare a seconda di quello che gli chiedi di fare o di che cosa crei intorno a loro.

 

Locatelli sa stoppare la palla e fare aperture di 30 metri.

Locatelli è un buon / ottimo centrocampista che nel contesto giusto (Sassuolo e Nazionale, con principi di gioco congeniali) sa rendere.

Locatelli inserito in una squadra che sta tendenzialmente col c**o sulla linea dell'area di rigore e con distanze chilometriche da coprire diventa un giocatorino.

 

La retorica del "squadra che vince = calciatori forti", tanto cara ad Allegri, è banalotta e smentita da centinaia di esempi.

Ne faccio un paio facili e recenti, visto che ne ha riportati anche Zart per tirare (giustamente) acqua al suo mulino:

* Roma con Mourinho vs Roma con De Rossi;

* Napoli con Spalletti vs Garcia / Mazzarri.

 

Quindi ritieni che il merito dei cinque scudetti sia di Allegri, oppure per lui non vale?

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Joined: 03-Mar-2018
9239 messaggi

L'allenatore conta ovviamente, ma molto meno di quello che il tifoso medio crede. È un importante ingranaggio in quella macchina che è la squadra nella sua totalità. In una squadra vincente tutti gli ingranaggi, dal più grande al più piccolo, girano bene e nella stessa direzione: giocatori, allenatore, staff, dirigenti, lavoratori comuni, proprietà, eccetera.

 

Negli ultimi vent'anni di Serie A quale allenatore ha vinto il campionato disponendo di una rosa nettamente inferiore agli avversari? Forse solo Pioli nel 2021/22.

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Joined: 01-May-2010
20312 messaggi

I campioni sono la ciliegina sulla torta, quelli che fanno la mandrakata e spesso ti salvano il didietro.

Per il resto conta la coralità, l'organizzazione di gioco, l'elasticità tattica, lo stato fisico-atletico.

Se un allenatore (e lo staff che si sceglie) non riesce a realizzare questi aspetti non può far altro che contare sugli altri (campioni che ti salvano il c.ule.tto, buona sorte, imperitura salute dei giocatori, ecc.). Quello bravo li realizza, sempre, nel bene e nel male.

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Joined: 24-Dec-2012
37298 messaggi
Inviato (modificato)

Il nostro conta 7 milioni.

I fan le provano tutte per farlo uscire a testa alta. 

Lodevole quest'attaccamento alla panchina, conta più della maglia ormai. .asd

Modificato da Pressing
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Joined: 14-Mar-2007
21024 messaggi
4 minuti fa, Pressing ha scritto:

Il nostro conta 7 milioni.

I fan le provano a tutte per farlo uscire a testa alta. 

Lodevole quest'attaccamento alla panchina, conta più della maglia ormai. .asd

 

Però argomenta dai. 

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Joined: 24-Dec-2012
37298 messaggi
Inviato (modificato)

Quando c'è da ricostruire, aprire un ciclo, l'allenatore è fondamentale. 

Allegri bocciato. 

Modificato da Pressing
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Joined: 16-Sep-2018
9638 messaggi
1 ora fa, Bradipo76 ha scritto:

Banalmente per esperienze accumulate, sono diversi anni oramai che per sistemi complessi come quello che può essere una squadra di calcio tendo ad adottare l'approccio olistico.

Trattandosi di un mondo ad alte competenze, tra il più "scarso" allenatore e quello più "bravo" passa in realtà molta meno differenza di quanto si sia portati a credere. Nonostante la figura dell'allenatore rimanga quella su cui è più appassionante discutere. 

Prendi l'allenatore considerato meno bravo in Serie A, dire "non sa allenare" è banalmente una puttanata. E vale anche il contrario. 

 

Stesso discorso allora vale anche per i calciatori 

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