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CRAZEOLOGY

Tifoso Juventus
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  1. Intanto, piano piano, con dolcezza, salutano Torino con un dito medio e il portafoglio strapieno.
  2. Dopo tanti anni e tutto quello che è venuto fuori, è imbarazzante dover spiegare sempre le stesse cose, soprattutto quando i fatti sono sotto gli occhi di tutti. Fino a quando avremo tifosi così, e una proprietà così, ci possono mandare serenamente in B anche una volta ogni due/tre anni, senza che nessuno opponga resistenza. Che poi... il fatto che calciopoli sia stata una faida famigliare interna non lo dico io solo perché è ultra evidente, ma fior di giornalisti di alto profilo, a telecamere spente e microfoni spenti. Gente che ha visto cose, o le ha sentite dai protagonisti, o le ha subite indirettamente. Lo sanno anche le pietre come stanno le cose, così come l'ultima vicenda di AA... Povero John, vittima dei tifosi rancorosi che lo insultano senza una ragione. Ieri le *****e vantavano in piazza la seconda stella perché hanno anche il nostro scudetto. Senza contare tutti gli altri titoli cartonati a vario titolo.
  3. Una marea di punti persi. Nemmeno nel campion-azzo irregolare e senza valore che stiamo giocando siamo in grado di fare degna figura.
  4. Mannò dai... bastava solo portare il mare a Torino, come hanno fatto a Madrid per convincere la moglie di Zinedine.
  5. Faida Agnelli, il precedente: l’evasione da 6 mld di Exor L’EREDITÀ CONTESA - Dietro il patteggiamento miliardario di un anno fa la necessità di chiudere l’inchiesta penale della Procura di Torino Estratto dell’articolo di Ettore Boffano per “il Fatto quotidiano” Per quattro volte, due davanti al Tribunale del Riesame e due davanti al gip, John, Lapo e Ginevra Elkann hanno provato a fermare l’inchiesta penale sull’eredità della nonna, Marella Caracciolo Agnelli. E, per quattro volte, sono stati respinti. Che accadrà ora, dopo che i pm e la Guardia di Finanza di Torino hanno cominciato a lavorare sui documenti digitali sequestrati, che potrebbero svelare nuovi “tesori esteri” degli Agnelli sottratti al Fisco italiano? Difficile immaginare […] nuovi “atti ostili” verso la Procura, ma nello stesso tempo anche eventuali strategie di confronto lungo il percorso di un patteggiamento sul piano penale e di un accordo con l’agenzia delle Entrate per un parziale risarcimento dell’evasione fiscale già accertata. Qualcosa che, addirittura con alcuni dei protagonisti attuali dell’inchiesta sull’eredità, era già accaduto nel 2022. Quando, con un comunicato congiunto, Exor (la holding di famiglia) e la sua controllante Giovanni Agnelli Bv annunciarono di aver raggiunto un’intesa con l’agenzia delle Entrate sul pagamento di 949 milioni di euro per chiudere un contenzioso sulla Exit-tax versata nel 2016 al momento del trasferimento della loro sede legale in Olanda. Sei anni prima, l’ammontare della tassa era stato molto basso (217 milioni), poiché Exor e Giovanni Agnelli Bv si erano fuse con delle controllate olandesi, usufruendo di un’esenzione del 95% delle plusvalenze per calcolare l’exit-tax, una tassa una tantum che vuole compensare parte del mancato gettito futuro per lo Stato che perde la residenza fiscale di una società. All’inizio, l’agenzia delle Entrate di Torino aveva accettato quel calcolo. Nel 2018, però […] l’esenzione del 95% era stata rimessa in discussione, con l’avvio di un contenzioso, rimasto a lungo riservato. Sino all’annuncio del 2022, nel quale le due società ribadivano comunque di essere “del tutto convinte di aver agito correttamente” rivendicando “di non aver violato alcuna norma” e sottolineando come il Fisco italiano non avesse comminato alcuna “sanzione” supplementare. In realtà, la versione dei fatti – che emerge ora attorno alle indagini sull’eredità Agnelli – racconta una storia molto diversa. La contestazione dell’agenzia delle Entrate aveva accertato un’evasione record di 5 miliardi e 867 milioni di euro e la segnalazione alla Procura torinese aveva fatto scattare un’inchiesta (mai trapelata per anni) per “dichiarazione infedele” affidata al procuratore aggiunto Marco Gianoglio, lo stesso che ora guida le indagini sull’eredità. Dopo che un dirigente del gruppo Exor era stato iscritto nel registro degli indagati, però, l’avvocato ed ex ministro della Giustizia Paola Severino si era presentata in Procura come difensore delle due società. Da quei contatti era scaturita una trattativa con l’agenzia delle Entrate che era interessata a recuperare il più in fretta possibile una parte della tassa evasa. Una volta accertato che l’intesa era stata raggiunta […], l’inchiesta penale si era poi chiusa con l’archiviazione. Uno schema identico non sarebbe oggi percorribile, ma quella del confronto resta comunque una carta in mano ai fratelli Elkann e ai loro legali: con la possibilità di definire di nuovo la questione fiscale e concordare poi un patteggiamento con la Procura. Patteggiamento che non avrebbe, a diversità di una condanna, alcun effetto nella causa civile in corso sempre a Torino tra Margherita Agnelli e i suoi tre figli per l’eredità di Marella Caracciolo. Una scelta che però, sul piano mediatico, potrebbe avere invece gli effetti negativi di un’ammissione implicita. https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2024/04/26/faida-agnelli-il-precedente-levasione-da-6-mld-di-exor/7526736/#:~:text=Per quattro volte%2C due davanti,quattro volte%2C sono stati respinti.
  6. Faida Agnelli, il precedente: l’evasione da 6 mld di Exor L’EREDITÀ CONTESA - Dietro il patteggiamento miliardario di un anno fa la necessità di chiudere l’inchiesta penale della Procura di Torino Estratto dell’articolo di Ettore Boffano per “il Fatto quotidiano” Per quattro volte, due davanti al Tribunale del Riesame e due davanti al gip, John, Lapo e Ginevra Elkann hanno provato a fermare l’inchiesta penale sull’eredità della nonna, Marella Caracciolo Agnelli. E, per quattro volte, sono stati respinti. Che accadrà ora, dopo che i pm e la Guardia di Finanza di Torino hanno cominciato a lavorare sui documenti digitali sequestrati, che potrebbero svelare nuovi “tesori esteri” degli Agnelli sottratti al Fisco italiano? Difficile immaginare […] nuovi “atti ostili” verso la Procura, ma nello stesso tempo anche eventuali strategie di confronto lungo il percorso di un patteggiamento sul piano penale e di un accordo con l’agenzia delle Entrate per un parziale risarcimento dell’evasione fiscale già accertata. Qualcosa che, addirittura con alcuni dei protagonisti attuali dell’inchiesta sull’eredità, era già accaduto nel 2022. Quando, con un comunicato congiunto, Exor (la holding di famiglia) e la sua controllante Giovanni Agnelli Bv annunciarono di aver raggiunto un’intesa con l’agenzia delle Entrate sul pagamento di 949 milioni di euro per chiudere un contenzioso sulla Exit-tax versata nel 2016 al momento del trasferimento della loro sede legale in Olanda. Sei anni prima, l’ammontare della tassa era stato molto basso (217 milioni), poiché Exor e Giovanni Agnelli Bv si erano fuse con delle controllate olandesi, usufruendo di un’esenzione del 95% delle plusvalenze per calcolare l’exit-tax, una tassa una tantum che vuole compensare parte del mancato gettito futuro per lo Stato che perde la residenza fiscale di una società. All’inizio, l’agenzia delle Entrate di Torino aveva accettato quel calcolo. Nel 2018, però […] l’esenzione del 95% era stata rimessa in discussione, con l’avvio di un contenzioso, rimasto a lungo riservato. Sino all’annuncio del 2022, nel quale le due società ribadivano comunque di essere “del tutto convinte di aver agito correttamente” rivendicando “di non aver violato alcuna norma” e sottolineando come il Fisco italiano non avesse comminato alcuna “sanzione” supplementare. In realtà, la versione dei fatti – che emerge ora attorno alle indagini sull’eredità Agnelli – racconta una storia molto diversa. La contestazione dell’agenzia delle Entrate aveva accertato un’evasione record di 5 miliardi e 867 milioni di euro e la segnalazione alla Procura torinese aveva fatto scattare un’inchiesta (mai trapelata per anni) per “dichiarazione infedele” affidata al procuratore aggiunto Marco Gianoglio, lo stesso che ora guida le indagini sull’eredità. Dopo che un dirigente del gruppo Exor era stato iscritto nel registro degli indagati, però, l’avvocato ed ex ministro della Giustizia Paola Severino si era presentata in Procura come difensore delle due società. Da quei contatti era scaturita una trattativa con l’agenzia delle Entrate che era interessata a recuperare il più in fretta possibile una parte della tassa evasa. Una volta accertato che l’intesa era stata raggiunta […], l’inchiesta penale si era poi chiusa con l’archiviazione. Uno schema identico non sarebbe oggi percorribile, ma quella del confronto resta comunque una carta in mano ai fratelli Elkann e ai loro legali: con la possibilità di definire di nuovo la questione fiscale e concordare poi un patteggiamento con la Procura. Patteggiamento che non avrebbe, a diversità di una condanna, alcun effetto nella causa civile in corso sempre a Torino tra Margherita Agnelli e i suoi tre figli per l’eredità di Marella Caracciolo. Una scelta che però, sul piano mediatico, potrebbe avere invece gli effetti negativi di un’ammissione implicita. https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2024/04/26/faida-agnelli-il-precedente-levasione-da-6-mld-di-exor/7526736/#:~:text=Per quattro volte%2C due davanti,quattro volte%2C sono stati respinti.
  7. Dalla vendita di Zidane è arrivata la liquidità per prendere Nedved, Buffon e Thuram. Quindi tu stai sostenendo che dovevano prenderli lo stesso e tenersi pure Zidane? Perché se è così, complimenti per la mentalità. Così vorrei anche io la Juve. I forti me li tengo, e ne compro più che posso; le pippe, i mezzi giocatori, o i normali, me li vendo. Le promesse vediamo.... Dipende. E cerco di salire di livello, sempre, in ogni reparto. Io un pensiero simile al tuo ce l'ho anche con la cessione di Baggio. Una punta forte, una punta forte in panca da alternare costantemente, Del Piero seconda punta, e Baggio dietro le punte. Avrei goduto come un disperato. Ma in quegli anni Moggi e Giraudo dovevano tirare il carrettino senza soldi. Hanno fatto del loro meglio. E poi c'erano le questioni tattiche e l'allenatore.
  8. Non so proprio se prima o dopo un match. Sinceramente ormai, come dico da un po,' seguo distrattamente il baraccone. L'ho trovata per caso e l'ho postata, perché comunque non mi aspettavo che si sarebbe spinto a tanto. E lo ha fatto in modo molto chirurgico e intelligente, senza accusare direttamente pesantemente singole persone, ma rimanendo sul generico e facendo capire che non si riferisce ad un singolo episodio ma ad un andazzo generalizzato. Comunque non me lo aspettavo. Mi sembrava un ottimo spot per le disdette, ecco. E allora l'ho buttato qua dentro. Perché se lo ha detto addirittura lui, che si trova nella posizione in cui si trova.... Mica male.
  9. Giuntoli polemico: "Var e Juve, inutile parlarne le cose sono evidenti"
  10. Andrea Agnelli comunque ha del coraggio. Per anni ha fatto il fenomeno, sbattendosene di giustizia e onore, adesso riciccia la sua Juventinità da baruccio. Ma va va...
  11. Un altro scudetto immaginario. E' un record. Mai vista tanta roba palesemente irregolare in una bacheca. Voglio la foto di Jaky con la maglia dell'Inter. Servirebbe uno scoop... Sarebbe fantastico. Una sputtanascion mondiale.
  12. Ovviamente. E per come la vedo io, anche poter vedere dei tornei quasi regolari. Se non è così, tutto conta meno di zero, anche se vinci. E diventi un'interista qualunque, o un napoletano qualunque. Di quelli che anche se altri ti sbattono in faccia una realtà pesante (spionaggio, Osimè, ecc), che dovrebbe farti inca**are e riflettere come cittadino e come tifoso, chiudi gli occhi, ti tappi le orecchie, e via in centro città con bandiera, sciarpa e fischietto, a festeggiare un'imbroglio colossale ( questa volta a te favorevole ). Una roba da trogloditi. Capisco che il mondo è imperfetto eh, ma i biglietti e gli abbonamenti (stadio o tv) si pagano, e se uno paga deve pretendere che ciò che guarda stia nei patti intrinsechi del contratto. Il cinema è una cosa, ossia finzione per eccellenza conclamata, lo sport è un'altra cosa, ossia una competizione che deve essere limpida. Questa proprietà, non scordiamocelo mai, aveva l'accordo preciso di non opporre resistenza sportiva agli onestoni almeno per 4/5 anni, dal 2006 in poi. Il famoso piano quinquennale di Blanc, che sapeva quali erano gli accordi... Il bello è che lo scrivevamo anche qua sul forum (noi di glmnd, di ju29ro, ecc) già in quegli anni. E così è andata. Nonostante al ritorno in A con 2/3 innesti eravamo di nuovo da scudetto, visto che ancora Buffon, Nedved, Camo, Trezegol, ecc erano competitivi. Per questo se ne devono andare tutti. Io voglio vincere, ma regolarmente, e non perché magari ad un certo punto per motivi X si decide che serve qualche trofeo per legittimare altre situazioni d'affari che nulla hanno a che vedere col calcio. Figuriamoci se, peggio ancora, gli accordi li fanno sempre a scapito del club... Fosse per me, li sbatterei tutti a fare la TAV, con piccone, paletta e secchiello, altro che talpe.
  13. Beh, molto dipende dai programmi che hanno. Può anche essere che sia previsto un breve periodo di vittorie e qualche trofeo, ogni tanto, giusto per fare scenografia. Il punto però è che con questa gente qua, che scende ad accordicchi con chiunque, e per qualunque cosa ( http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/articoli_dettaglio.asp?id=6865 ) non è più sport, non è più calcio, e non è più Juve. E' wrestling nel migliore dei casi, M***A in tutti gli altri casi.
  14. Si. Ci sono racconti vari di testimoni (da pesare però), ma anche delle immagini filmate. (la Rai credo abbia qualcosa in archivio, riprese un po' casuali probabilmente - barca, vacanze, e simili) Quella più famosa però è quella della finale di CL del 96, dove l'avvocato se ne va prima della premiazione e viene intervistato da Costa mi sembra, e dietro ad un codazzo di gente che lo segue c'è Jaky che cerca di farsi spazio dalle retrovie in mezzo a dei signor nessuno o quasi. Alla finale c'era anche AA, ma è rimasto in tribuna per i festeggiamenti. All'inizio dell'anno dopo il mondo viene a sapere della malattia di Giovanni Alberto, che pensa di guaririe prima dell'estate (invece è morto fine 97). E Edoardo, ovviamente non era la persona adatta a gestire l'impero, per motivi filosofico-caratteriali. Gli mancava il pelo sullo stomaco. Il bello è che a domanda precisa sui suoi rapporti con i nipoti, una volta l'avvocato rispose che a malapena li conosceva, in quanto sempre in altre faccende affacendato (era Biagi? non ricordo più...) Andrea, coetaneo di JE; era nel lato della famiglia sbagliato.... Per quello ho sempre pensato che le voci di Giovanni Alberto (testa davvero da imprenditore e innovatore), messo a capo dell'impero dopo Gianni, è sempre stata una bufala messa in giro ad arte. Altri, forse anche lo stesso Gianni, avevano deciso diversamente. Gli schieramenti (i 2 eserciti) ci sono da sempre, e non sono mancati screzi e battaglie tra i due lati. Avranno pensato anche a Montezemolo? Forse per un attimo, che però non aveva il cognome giusto per stare sulla punta (poi Gianni fu parecchio parecchio seccato del fallimento clamoroso alla Juve). Luca poteva stare nell'impero, visto di chi era figlio davvero, ma non sulla punta. Infatti appena morto Gianni si è fiondato a Torino per fare simbolicamente da chioccia a Lapo e John. Di Lapo si cominciò a parlare bene nei media, per la sua apparente creatività, poi è successo il fattaccio. E così è rimasto John, che all'università scriveva le tesine su Tronchetti. Il resto è storia. (storia nel sens peggiore del termine, ossia il comportamento sempre rispettoso e moooolto collaborativo nei confornti di una banda di delinquenti professionisti che hanno spiato una intera nazione e una delle sue proprietà facendogli perdere trofei ,onorabilità, e montagne di soldi, invece di usare tutti i mezzi leciti e illeciti per rompergli il deretano)
  15. Diciamo che sicuramente JE si è mosso, correndo dietro all'avvocato per autosponsorizzarsi, già da metà anni 90. Poi venendo a mancare Giovanni Alberto, e Edoardo, JE era una scelta quasi obbligata.
  16. E' interista. Secondo me non c'è nessun dubbio, lo ha ampiamente dimostrato con grande costanza di rendimento nel tempo. Quantomeno nei momenti chiave. Le sue amicizie, in particolare con il mondo Telecom-Pirelli-Inter, risalgono già ai tempi dell'università. Del resto quando fai le macchine ci sta che sei amico di chi fa le gomme e chi raffina il petrolio. Dal loro punto di vista ha un suo senso. Il casino è se in virtù di queste amicizie decidi di sputtanare la tua squadra. E lui ha cominciato a vendersela quando ancora non era a capo di Exor. Secondo me quando andava a villar perosa o in tribuna con l'avvocato per lui era come andare a visitare una fabbrica di sedili per le auto. Guardate cosa sta vendendo del patrimonio storico torinese della famiglia. A lui fregancazzo di niente. Guarda il soldo, il concreto, le convenienze. E così gli uomini del gruppo in generale. La Juve che conoscevamo è morta ammazzata.
  17. Professione Accordicchio http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/articoli_dettaglio.asp?id=6865
  18. Mi sa che Stavolta li investono finanziando Zhang. Gli coprono il debito. JE sa essere molto generone. Così festeggiano a dovere la seconda stella farlocca.
  19. Comunque tutti gli anni è la stessa storia, nella seconda parte di campionato si dice che la squadra farà lo sprint finale entrando di nuovo in forma e invece non succede mai niente di che. C'è sempre da soffrire. Anche quando c'è una ripresina è sempre una roba modesta.
  20. JE: Ferrari - Hamilton “La mediocrità non vale mai il viaggio”. “Nelle corse ci sono sempre cose che puoi imparare, ogni singolo giorno. C’è sempre spazio per migliorare e penso che questo valga per tutto nella vita”. Juventus «La stagione 2023/24 è l’Anno Zero in cui la società sta ponendo le fondamenta per il suo ritorno a grandi livelli Giuntoli, che è arrivato nel 2023 ed è stato appena nominato miglior ds dell’anno ai Globe Soccer Awards per il suo lavoro con il Napoli, aiuterà a plasmare il futuro. La squadra punta a tornare in Champions e ha già confermato la sua presenza al Mondiale per Club nel 2025». «Il 2023 ha rappresentato un anno di transizione sotto il nuovo Cda e l’attenzione è stata rivolta alla risoluzione delle vicende che la Juve stava affrontando con la giustizia sportiva, sia in Italia che in Europa» «Con un maggiore focus sui giovani talenti della sua Next Gen, la Juventus mira a costruire una struttura di costi sostenibile in linea con le nuove regolamentazioni dell’Uefa».
  21. LETTERA DI JONNINO AGLI AZIONISTI DEL GRUPPO GEDI “Da quando Exor è diventato azionista di maggioranza nel 2020, il focus della media company si è spostato verso il digitale, una soluzione più adatta per le sue testate nazionali. Di conseguenza, quasi tutti i giornali locali sono stati venduti, ultimo tra questi Il Secolo XIX. Oggi, la strategia in ambito news di Gedi è centrata su La Repubblica e La Stampa, due dei principali giornali in Italia, la cui significativa presenza cartacea è completata da un'offerta digitale in crescita. Continuiamo a credere nell'importanza di un giornalismo affidabile e di qualità, specialmente in un mondo in cui a volte è difficile fidarsi di ciò che leggiamo. Questo è fondamentale mentre formiamo le nostre opinioni e, per questa ragione, non dobbiamo mai perdere un giornalismo indipendente, che resti fedele all'identità e ai valori dei giornali e dei lettori a cui si rivolge, e non agli interessi di chi li possiede”. […] Mi è diventato pure barzellettiere.
  22. ARRIGO SACCHI: «L’Inter sta barando? Sì. C’è una tendenza ad arrivare all’obiettivo da furbi. Bisogna uscire da questa situazione, altrimenti resteremo sempre in questo stato di crisi» (si riferisce al bilancio) Mi raccomando, riabbonatevi eh.
  23. Ho visto il nuovo spot della Lancia Y. Interessante il fatto che sia girato a Torino, come tanti altri spot del passato, sempre del gruppo, come se la città fosse ancora la capitale dell'auto. Se avessero le palle dovrebbero girarlo o in Francia, o in Polonia, o in Serbia, o meglio ancora ad Amsterdam. Bravi 'sti olandesi. E vergognosi come sempre.
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