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London Calling è il mio album preferito di sempre. Nonostante abbia l'avatar di un album dei Prefab sprout. https://www.rollingstone.com/music/music-lists/40-greatest-punk-albums-of-all-time-75659/the-clash-the-clash-1977-170701/ Non c'è London Calling, ma c'è il primo album dei Clash al n°2. London calling non è più puro punk. Viene considerato il primo album post-punk. Cioè da radici punk uscì qualcosa di nuovo, un mix di vari generi. Per fortuna, almeno mia. Io sono la prima cartina al tornasole :-), perché mi piace il punk ma non ne vado pazzo. C'è poca melodia in quel genere. E quindi non conosco i Crass. Mi piacciono tantissimo Siouxsie & the Banshees, ma anche loro temo siano post punk, Qui invece c'è la melodia. E la canzone è un bel rock duro, come dice Ondarock: "Nel 1979 gli orizzonti musicali del quartetto si aprivano a 360 gradi: al già sperimentato reggae, si affiancava il recupero del rock'n'roll e di altre sonorità, anche di provenienza diversa, ma accomunate da qualcosa. La gamma risulta davvero ampia: da una canzone all'altra, si passa dal rock "puro", per così dire, di "London Calling" o di "Death Or Glory", al vulcanico rock'n'roll di "Brand New Cadillac", rilettura in stile Clash di un pezzo di Vince Taylor targato 1958; si va dall'autentico reggae di "Revolution Rock" a quello clashiano, ma non meno "autentico", di "The Guns Of Brixton"; passando per le sonorità jazzate di "Jimmy Jazz", lo ska di "Wrong'Em Boyo", il funk-ska di "Rudie Can't Fail", il sinfonismo spectoriano di "The Card Cheat", i riverberi surf di "I'm Not Down", gli echi latino-americani di "Spanish Bombs", per giungere fino al palpitante e moderno emo-pop di "Lost In The Supermarket"; " Comunque, quello che conta è che è un gran pezzo. E I Clash sfornarono due capolavori. Un doppio album e un triplo album in un anno. Cioè 5 album (London Calling e Sandinista) al prezzo di 2.
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Dipende dall'atteggiamento. L'Ajax ci fece un sedere tanto con 0 attaccanti. I giocatori sono sempre la componente più importante. Guardiola probabilmente farebbe vincere alla Cremonese qualche partita in più. Niente di che. Così come fece Gasperini con l'Atalanta. E poi la stagione seguente ancora qualcuna in più... e così si cresce. E magari si fa 3 volte terzo in campionato con un quinto e forse meno delle nostre risorse Comunque siamo fuori argomento
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Io invece sostengo una cosa su Allegri, senza alcun pregiudizio: quando ha giocatori più forti della concorrenza, ha meno possibilità di perdere di altri allenatori al suo posto, perché non ama il rischio. Lui parla spesso di velocità di crociera. Gli basta spingere la macchina all'80% , che ne so, senza fare pressing alto, senza farsi infilare in contropiede. Non rischia. Invece, in questo periodo calcistico, in cui si fa brutta figura se non si osa, lui si trova in difficoltà perché ha tra le mani una squadra nobile che però non è la più forte (ma è tra le più forti in Italia) e lui non concepisce il rischio. Non spinge mai la macchina al 100%. E all'80% non basta per battere le altre forti. Però siamo OT
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Secondo me si riferiva ai Sex Pistols, che si vantavano pure di non saper suonare. I Clash hanno fatto punk quasi puro nei primi due album, dopo hanno mescolato punk, rock reggae. London Calling e Sandinista non sono album punk. E poi almeno 3 su 4 sapevano suonare. Escludo il bassista.
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NEFANDEZZE MEDIATICHE E ANTIJUVENTINISMO VARIO
varjak ha risposto al topic di Bradipo76 in L'Archivio Di Tifosibianconeri.com
Nell'articolo lui parla di integratori, che sono sempre sostanze, però in un titolo quella parola richiama direttamente al doping. Il problema c'è, perché i dati delle morti sono sotto gli occhi di tutti, ovviamente sarebbe giusto se lo si sollevasse sempre. Perché Facchetti è morto a 64 anni dello stesso tumore di Vialli. 8 giocatori dell'Inter di Herrera sono morti di tumore sotto i 68 anni. 8 su 20 circa non è nella norma. -
NEFANDEZZE MEDIATICHE E ANTIJUVENTINISMO VARIO
varjak ha risposto al topic di Bradipo76 in L'Archivio Di Tifosibianconeri.com
Diciamo che Dino Baggio con la lingua ha la stessa delicatezza che aveva coi piedi. Poi i titoli forzano le sue parole ed esce "Vialli è morto per doping" mentre lui ne parla benissimo. Dalle sue parole mi pare di capire che cercasse una spiegazione al fatto che la mortalità per tumore dei calciatori sia più alta della norma. Chiedeva di indagare su cosa contenessero gli integratori. Parlava addirittura di diserbanti per l'erba. Ci può stare. -
E dova va Bonucci? Scade a giugno 2024. Abbiamo Danilo del 91, che ormai è più centrale. Bremer è un 97. Io preferirei puntare su un giovane tipo Scalvini. Oppure capire se uno dei nostri, Hujsen o Riccio, è già pronto per entrare in rosa in pianta stabile. Smalling chiuderebbe le porte a questi qua e quasi certamente non sarebbe neanche titolare.
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Perchè la giocata può essere anche inutile, come l'arte. Il tunnel a centrocampo lo ammiro e mi emoziona a prescindere. Poi ovvio c'è anche la giocate che procura il gol. La partita ha uno scopo.
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Vabbé, ho capito i punti 1 e 2, però secondo me c'entrano poco con lo sport. Tu ad esempio hai citato il punk come una cosa "non bella" ma che piace. La forza di questo genere trascendeva la musica, era una forma di rottura, contro le convenzioni, le generazioni precedenti, la musica "fatta bene". Comunicava qualcosa, questo era il fine. Nell'arte anche qualcosa di "brutto" comunica emozioni. Ad esempio, la famosa cacca di Manzoni... non Alessandro... sfido chiunque a dire che è bella e altrettanto a dire che piace. Dietro però c'era un pensiero, voleva colpirci. Punto 3, distinguerei le giocate dalla partita. Le giocate si avvicinano veramente a un'opera d'arte. Come la volée di McEnroe lo era, non so chi lo diceva. Il punto 4 dipende dall'onestà intellettuale di una persona, sostanzialmente dalla capacità di porsi dal punto di vista dell'altro. Io sono tifosissimo, quindi malato, ma dopo ogni partita della Juve, allenata da Allegri, Conte, Lippi, Trapattoni, mi pongo la domanda: Bene, abbiamo vinto, ma lo meritavamo? Mi interessa di più vincere, però me lo chiedo. Sono tifoso, quindi di parte, contento di vincere anche al 90° su rigore, ma il mio giudizio sulla partita è sempre obiettivo.
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Joyce, però nell'arte non c'è qualcosa di paragonabile alla vittoria/sconfitta che c'è nello sport. Il fine dell'arte è comunicare emozioni. Non è questo il fine del calcio. Poi dipende da quanto siamo tifosi o appassionati. Se uno è 90% tifoso e10% appassionato, vuole soprattutto vincere, preferibilmente in un modo che soddisfi anche i suoi gusti. Se uno è solo appassionato, beh ha scelto lo spettacolo sbagliato. C'è di meglio del calcio. Quindi il discorso su cos'è la bellezza non lo trasferirei proprio totalmente allo sport.
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1 e 2 non sono due concetti che stanno agli estremi. Gran parte degli allenatori si stanno convincendo che la squadra che esegue bene una strategia di gioco vincente, ha più possibilità di vincere. Negli anni 80 le provinciali di serie A giocavano proprio di rimessa, col pullman davanti alla porta. Ora non più, su 20 squadre di A chi gioca così? Noi veniamo aggrediti dalla Cremonese, dallo Spezia. 30 anni fa era inimmaginabile.
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Olmo due o tre anni fa praticamente si era offerto a tutte le big di A, visto che giocava a Zagabria, in un campionato non proprio di primo piano. Non l'ha calcolato nessuno. Piace anche a me. Mi piace anche Koopmeiners, ma temo che da stasera sia diventato una figurina da 50mln
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Sì, non dicevo proprio Luis Alberto, ma uno con quelle caratteristiche. Con cervello e piedi un po' sopra la media.
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L'Atletico me lo ricordo forte anche negli anni '70, una squadra che era già rognosa e aggressiva. Una specie di Torino con più soldi. Simpatica solo perché aveva sempre il Real con cui confrontarsi, come il cugino bravo di Troisi. E comunque, se posso, evito sempre di guardarlo. Il City non avrà vinto la CL, ma è da meno anni sulla piazza. E mi gasa, non ci posso fare niente, seppure non tifi proprio per loro.
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A me neanche emoziona molto l'Atletico, devo dire la verità. Quando il mercoledì devo scegliere una partita di CL da vedere, quasi sempre evito Atletico o Porto. E infatti è la più grande squadra a non aver mai vinto la Champions, e i mezzi li ha, visto che dà 24mln a Simeone. Bellezza e risultato non sono la stessa cosa ma vanno quasi sempre di pari passo. L'Italia dell'82 era bellissima quando vinceva, e vinceva perché era bellissima, eseguiva bene la sua strategia. Brutta quando ha pareggiato ai gironi. Non è che abbiamo giocato bene e pareggiato. E non è il risultato a condizionare il giudizio, io ero piccolo e ricordo la noia delle prime tre partite.
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Esatto, è qualcosa che funzione. Ed è bello vedere qualcosa che funziona. Poi anche un tunnel a centrocampo di un fuoriclasse è spettacolo, ma rimane fine a se stesso.
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Quando affronti uno forte, fai di necessità virtù, come il Chelsea in finale CL col City. Il City fa pressing già sul pullman, ma il Chelsea col West Bromwich mica gioca come noi con la Cremonese. Cerchiamo almeno di fare i forti con le più deboli di noi (in campionato), perché è più facile vincere così. Poi quando affronteremo quelli più forti, vedremo. Non è che dobbiamo giocare come il City o Il Bayern di Heynckes. Il Napoli e il Milan di questi ultimi due anni sono degli esempi e hanno meno risorse di noi.
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Ma su questo non ci sono dubbi. Pensa anche alla nostra nazionale. Mancini senza poterla allenare ogni giorno, ha fatto vedere una nazionale diversa dal solito. Chi aveva mai visto l'Italia giocare a casa degli inglesi e manovrare ogni azione come fossimo la Spagna? I "leoni di Highbury" erano soprattutto i nostri difensori. Basta crederci e applicarsi. Però a me interessa un calcio fatto bene. Allegri I nei primi tre anni ha fatto un "calcio fatto bene". Efficace e redditizio. Non so se tu eri insoddisfatto. Ora giochiamo male, vinciamo le singole partite grazie alla superiorità dei giocatori, ma di redditizio non c'è niente, i trofei sono lontani, ci scanniamo fra Allegriani e anti, ma i risultato sono scadenti. Se la Juve vuole vincere l'EL o salire in campionato deve giocare bene, far crescere il livello delle prestazioni....anche con la ricetta di Allegri, sebbena io non sia suo estimatore.
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Noi la nostra tradizione l'abbiamo già tradita almeno un paio di volte di recente. Non è necessario fare una rivoluzione importante come quella di Berlusconi. A me basterebbe vedere un calcio fatto bene, qualsisasi tipo di calcio il cui obiettivo principale è fare gol. Lo ha fatto Lippi, lo ha fatto Conte.
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Quando si comincia a seguire una squadra a 4 o 5 anni e poco alla volta si diventa tifosi, figurati se uno pensa alla filosofia calcistica di quella squadra. E non si può cambiare squadra, non esiste. "Uno diventa tifoso della Juve perché la Juve era così"? ,ma figurati. Poi penso ai milanisti che prima degli anni '80 tifavano una squadra che era sinonimo di catenaccio con Nereo Rocco. Quando è arrivata la rivoluzione Berlusconiana cosa dovevano dire? Ah no eh! Così non mi va di vincere. Inoltre noi abbiamo avuto periodi e modi di giocare diversi. Trapattoni, Lippi, il primo Conte....
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Fra un po' entra nel vivo la stagione indoor di atletica leggera che culminerà con gli Europei di Istanbul dal 2 al 5 marzo. Segnalo intanto il miglior tempo italiano sui 60hs di questa stagione appena iniziata. E' un ottimo 7.87 di Leonardo Tano, classe 99 con doppia cittadinanza, italiana e ungherese. Per vincere medaglie europee bisogna scendere almeno sotto i 7.70, quindi questo crono non è nulla di trascendentale, ma lui è il figlio di Rocco Siffredi, quindi presumo abbia qualcos'altro di trascendentale.
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A parte che deve essere lui a rinnovare noi, e la mamma non lo farà, ma dipende da chi arriva al suo posto. Se arrivasse uno con le caratteristiche di Luis Alberto, ci guadagnerebbe la squadra. Rabiot fa le sgroppate, porta il pallone, non lo dà. E di certo non con passaggi illuminanti. Almeno uno così ci vuole. Il centrocampo ideale 23-24 per me sarebbe: -----X------ Rovella ----Pogba (Fagioli) (Locatelli) (Miretti) X è fortissimo.
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Non capisco tutta questa distinzione tra vincere e basta, e vincere bene. (o forse non ho letto bene io) Fare bel calcio significa fare un calcio che ti dà più possibilità di vincere. Cioè creare occasioni, giocare da squadra, essere veloci. Le due cose, bellezza e efficacia, vanno quasi sempre d'accordo Ad esempio, un film racconta una storia e se ad un certo punto ci sono alcune scene divertenti ma poco funzionali alla trama, uno se ne accorge e pensa che tutto questo non c'entri una mazza, come un tunnel a metà campo o 54 passaggi sulla trequarti. Un film che arranca è proprio un film che ha scene poco funzionali, magari scenette buttate lì da un comico TV per far ridere ma che non aiutano la comprensione della trama o dei personaggi. Quel film non raggiunge l'obiettivo, come (quasi sempre) una partita giocata male non la vinci.
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Però noi ne avevamo 3
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La maggiorparte però non la pensa come te, e non mi riferisco solo al forum. Comunque ognuno la pensa come vuole. Una cosa però sembra certa: Allegri ha carta bianca sul mercato da almeno un anno. Praticamente dal mercato invernale '22 gli hanno comprato quello che ha chiesto, compatibilmente con le nostre possibilità, che non saranno quelle del City ma neanche quelle di Inter, Milan o Napoli. Quindi Zakaria, Vlahovic, Bremer, Di Maria, Paredes, Pogba, Milik. Se erano già scarsi prima, è lui che non li ha valutati bene. Se invece lo diventano....