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L'obiettivo primario dei PM era il processo mediatico e hanno ottenuto quello che volevano, il danno per noi è ormai irreparabile. La fuga di notizie, le intercettazioni e la mancanza di rispetto per le persone coinvolte, sono stati il mezzo per perseguire l'obiettivo, nella consapevolezza che nessun avrebbe eccepito nulla visto che ad essere accusata è la Juventus, società dal passato delittuoso.
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Conviene arrendersi, questi non quereleranno mai nessuno, non prenderanno mai una posizione chiara per tutelarsi e tutelarci. Non so cosa ci sia sotto, resterà un mistero tra i più oscuri, non c'è una spiegazione logica di fronte a tanto menefreghismo. Il sangue amaro, a quanto pare, ce lo facciamo solo noi fessi.
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Credo che qualunque società al mondo, di qualunque settore, si sarebbe comportata in modo diverso. Invece, da anni, ci lasciamo processare dai media, pure quelli nostri e continuiamo con questo silenzio che sa di collusione. Siamo andati avanti raccontandoci che se avessero toccato Elkann allora sarebbe successo il finimondo. Invece stanno provando a fotterci ancora, mentre John se ne sta zitto zitto. Qua mancano proprio le basi, alla faccia del grandioso management, della Juve che guarda al futuro, della storia, dell'onore, dei conteggi paraculo sul numero di scudetti.
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Anche per questa anacronistica cultura siamo sempre sotto assedio. Vorrei tanto sapere quali benefici ottenga la proprietà da questo immobilismo. La scusa che non possa perseguire tutti quelli che ci attaccano è patetica ed irrispettosa. Per quanto il tifoso sia considerato un allocco, a tutto c'è un limite.
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In un modo o nell'altro, dovranno accontentare l'opinione pubblica che ha bisogno di vederci nuovamente in ginocchio. Tutti parlano, tutti ci accusano e scrivono già le condanne. Siamo ancora una volta soli, nessuna voce autorevole che spenda una parola in nostra difesa e che evidenzi l'accanimento mediatico a cui veniamo costantemente sottoposti. Che squallore questo paese.
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NEFANDEZZE MEDIATICHE E ANTIJUVENTINISMO VARIO
aragorn74 ha risposto al topic di Bradipo76 in L'Archivio Di Tifosibianconeri.com
Luca Telese è uno dei peggiori in assoluto! In altri contesti sembra anche un giornalista preparato, ma verso di noi ha una cattiveria inspiegabile. Recentemente avevo scaricato app di Open convinto che facesse informazione seria. Oggi l'ho eliminata, anche Mentana quando vede Juve non capisce più nulla. In sostanza i primi dieci articoli pubblicati parlavano di intercettazioni e di punizioni esemplari. -
Stavolta si sono organizzati alla grande per fregarci, esattamente come nel 2006. I giornali ci stanno massacrando, la società ha fatto piazza pulita dall'interno e non sarà facile uscirne indenni. I segnali sono inequivocabili, qualcosa di già visto. Restare ottimisti è un esercizio molto complicato...
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Nel sistema giuridico italiano esiste la presunzione di non colpevolezza, il principio secondo cui un imputato è innocente fino a prova contraria. In particolare, l’art. 27, co. 2, della Costituzione afferma che l’imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva. Purtroppo l'abitudine, ormai consolidata, è condannare mediaticamente le persone solo per portare a casa uno scoop, per avere visibilità, per un click in più. Ed è un metodo infallibile quando coinvolge la Juve, l'importante è "sp******re" a priori, accontentare la voglia di chi ci vuole morti. E a volere la nostra dipartita sono in tantissimi, tutti pronti a fare a gara per esprimere pubblicamente il loro disprezzo : giuristi, revisori contabili, avvocati, giornalisti, presentatori, telecronisti, soubrette, politici, scrittori, economisti, giudici, attori, cantanti serial killer, alieni di passaggio, terrapiattisti, il clero tutto. Dovremmo essere orgogliosi di catalizzare l'attenzione di un mondo così variopinto, la Juve è il male assoluto, e l'odio che sappiamo generare è in grado di unire un intero paese. Con noi vale il principio di certezza di colpevolezza, non servono i processi nei tribunali, per noi vale il più meritorio processo mediatico, il più appassionante e scontato.
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Mentre rientravo dal lavoro ero sintonizzato su Radio24 e stavano parlando di come Putin si trovi in un "cul de sac" e che non esista per lui un modo per uscire dal conflitto senza ammettere implicitamente la sconfitta e senza perdere la faccia. Ed ecco che l'ospite di turno, esperto di non so bene cosa, parte con il paragone dei paragoni. La situazione dello zar in sostanza è come quella della Juve dopo le intercettazioni, cioè ammissione di colpevolezza e condanna scontata. Direi che per i PM, per l'informazione italica che indirizza l'opinione pubblica, ennesima missione compiuta.
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Sicuramente le attenuanti sono tante, non sto buttando alle ortiche anni di buona gestione e di successi. Ma farsi intercettare in maniera così stupida, mentre si parla di certi argomenti, è inquietante e, ribadisco, superficiale. Basterebbe aver visto un qualunque poliziesco o, molto più semplicemente, ricordare amarissime esperienze pregresse. Possibile che non pensassero di essere leggermente più attenzionati di altri? Boh...
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Le intercettazioni rese pubbliche continuano ad essere un abominio. Non dovrebbe esistere in uno stato di diritto ma, ovviamente, trattandosi della Juve tutto è lecito, nessuno si scandalizza. La porchetta rosa poi, espertissima in materia, le fa uscire un po' alla volta creando l'hype perfetto per i tifosotti antijuventini, perennemente con la bava alla bocca. Esattamente come successe per Calciopoli, il metodo consolidato è estrapolare, tagliare e decontestualizzare. Resta il fatto che quanto emerso sembra oggettivamente imbarazzante, rappresentazione manifesta dell'inettitudine e della superficialità dell'intera dirigenza. Non mi capacito di come si possa essere tanto stolti nel parlare di argomenti così delicati, e potenzialmente compromettenti, senza pensare che si possa essere intercettati. Avrebbero dovuto capire che per fregarci lo spiegamento di forze e mezzi sarà sempre ai massimi livelli. Dilettanti allo sbaraglio...
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Leggenda narra che il silenzio della società sia da attribuirsi ad un senso di superiorità, all'austerità sabauda, al non voler scendere al livello di chi ci attacca. La verità è che si tratta di un atteggiamento autolesionista, che ha danneggiato irrimediabilmente l'immagine della Juventus, che ha autorizzato chiunque a spalarci tonnellate di fango addosso. C'è qualcosa di diabolico in tutto ciò, qualcosa che non ha spiegazione logica in un mondo che si fonda sulla comunicazione, e ancora meno se si afferma di voler sviluppare un brand a livello globale.
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Certo che noi tifosi juventini meriteremmo un premio per la costanza nel sostenere una società perennemente vessata, processata, derisa e diffamata. Non penso ci siano casi simili nel mondo dello sport, ormai passiamo più tempo a parlare di problemi extra campo che di prestazioni calcistiche. Da anni siamo in guerra con tutti, ci illudiamo di essere più forti, di avere spalle larghe e coperte, ci arrovelliamo come giuristi esperti ma di fatto siamo sempre più spaesati. Molti si stanno allontanando, magari inconsciamente, da quello è un divertimento che ci accompagna dalla tenera età e che è diventato solo fonte di amarezze, rancori e rabbia.
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Non metto in dubbio le capacità di Marotta, ampiamente superiori a quelle dei suoi successori. A volte mi sembra che venga un po' troppo mitizzato, ha avuto tanti meriti ed è stato un ottimo amministratore. Ricordo però che veniva anche ferocemente criticato e più di qualche ciofeca l'ha pure acquistata, senza contare che gli acquisti più complicati li ha portati a casa pagando la clausola e i rinnovi a giocatori finiti che sono diventati un fardello pesantissimo. Chiaro che un suo ritorno porterebbe professionalità e competenze, ma mi chiedo se non esistano altri profili papabili e mi lascia perplesso questo continuo tornare su nomi conosciuti e sperimentati, non solo a livello tecnico ma anche dirigenziale. Tutto qua.
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Sono nella tua stessa situazione, sto giro mollo tutto. La mia Juve è morta nel 2006, gli ultimi anni sono stati bellissimi e ricchi di vittorie, ma l'amarezza ha continuato ad accompagnare ogni successo. Sono stufo di questo scempio mediatico/giudiziario che ci vede sempre sotto attacco, vittime predestinate e accondiscendenti. Forse stavolta saremo pure colpevoli, ma l'accanimento nei nostri confronti non è più sopportabile e l'indolenza della società ha portato a questa nuova, folle, situazione.