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Windom Earle

Tifoso Juventus
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  1. Dato che mi sento tirato in ballo, devo rispondere. Mai usata questa teoria per giustificare Allegri, ma la rivendico perché da me prevista prima che succedesse, prima ancora che giocassimo contro l'Inter. Avevo ipotizzato che, in caso di sconfitta, avremmo perso ulteriori punti e ci saremmo staccati. Per una serie di motivi che non sto ad elencare. Non avevo previsto una crisi di risultati così lunga, netta e profonda. È un mio credo, la componente mentale è quantomeno importante quanto la componente atletica e organizzativa. E quella crisi ha evidenziato e accentuato tutti i limiti della squadra, che si reggeva soprattutto per la coesione e la forza mentale. Limiti organizzativi, ma non principalmente nel produrre trame offensive. Se accetti un approccio passivo devi accettare il rischio di subire. Devi avere una concentrazione e una cura del dettaglio nelle chiusure difensive molto maggiore quanto più tempo lo passi in difesa. In quel periodo abbiamo perso punti per questo, penso alla partita col Napoli o con l'Atalanta contro cui probabilmente avremmo meritato un risultato più positivo. E Allegri è colui che non ha saputo tenere il polso del gruppo per una crisi che si è protratta troppo a lungo, ed è quello che dà l'impianto di gioco. Quindi è assolutamente colpevole. Mai negato. Puoi pensare che le mie critiche siano finte, ma sono problemi tuoi. Però io alla tua veneranda età mi vergognerei di stare su un forum a fare il bulletto e perculare random senza costrutto e senza logica. Ma contento tu.
  2. Rabiot rinnova? Sicuro? Se non sarà Motta io darei una chance a lui. Mi sembra una rosa disegnata per lui.
  3. Iling va in scadenza. O rinnova (e allora puoi prestarlo) o si vende. O resta sino a scadenza
  4. Meglio far aspettare un codice rosso che gridare forza inda
  5. Bah, puoi parlare di campo quanto vuoi, ma la gestione del gruppo è parte fondamentale innegabile del lavoro di un allenatore. Sarri può essere un ottico tecnico dal punto di vista tattico, ma si è messo contro un po' di spogliatoi ultimamente. Conte, a parte essersi incancrenito dal punto di vista del gioco proposto, sa motivare il gruppo involuto e depresso, ma già dal secondo anno perde contatto con la realtà a causa del suo ego ipertrofico. Motivo principale per cui non lo rivorrei. Aspetto gestionale che si declina in vari modi, e uno di questo può essere assolutamente il proporre il lavoro in campo come un divertimento (sono giovani, hanno voglia di vincere si, ma anche di divertirsi) e quindi anche il tipo di gioco insegnato può aiutare a migliorare le performance sotto l'aspetto mentale. Ma non è l'unica variabile.
  6. Bocciato. Sia in storia che in italiano. Torna a scuola
  7. L'Hype per quel Napoli è merito di quel Napoli (e di Sarri) non demerito nostro. Fece 91 punti (per poterlo battere ne abbiamo dovuto fare 95, quindi che demeriti abbia la Juve non si sa).
  8. Io no. Come già scritto in precedenza. Mi aspetto, per le caratteristiche attuali della rosa, di poter trovare un gioco più propositivo e dinamico. Più palleggio e possesso. Non credo che la rosa sia di primissimo livello, ma ha ampi margini di miglioramento. Potrebbe anche vincere, non deve farlo necessariamente.
  9. In parte vero. Lui ha sempre difeso, sino all'estremizzazione, il concetto che l'importante è il risultato (e io continuo a dire, non è che abbia tutti i torti) e che giocare bene dipende dai gusti personali (su cui sono meno d'accordo).
  10. Ah non l'ho mai ben capito. I giochisti sarebbero quelli per cui devi per forza giocare bene, e bene vuol dire pressing, aggressione, possesso, trame offensive. Un approccio più difensivo non è contemplabile. Giocare a calcio con approccio difensivo è deprecabile, squalificabile, inaccettabile. Ragionamenti che esprimono un giudizio personale, condivisibile (la mia Juve ideale è quella dei primi tre anni di Lippi e del primo di Conte), ma non può rappresentare una regola assoluta.
  11. Giochisti puri vs risultatisti puri è solo una stupida idealizzazione. Senza senso. Ci arrivi o no? Nessun tifoso si accontenta di vedere giocare bene la propria squadra, spera di ottenere risultati, ogni tifoso che ama il calcio e la sua squadra ha piacere a vederla giocare bene. Ciò non esclude che si possano ottenere risultati non giocando il calcio che si vorrebbe vedere. Sull'efficacia, il gioco è solo uno delle variabili per arrivare ai risultati. Quindi qualsiasi allenatore deve avere 1) materiale tecnico e umano su cui lavorare 2) capacità gestionali. La tattica scelta, il modulo, sono una variabile in più. Non necessariamente la più importante. È più chiaro ora? L'anno prossimo non si parte da favoriti, come non lo si era quest'anno. Ma si parte per poter competere. Quest'anno ci abbiamo provato e siamo crollati sul più bello, e in questo sono innegabili le colpe gestionali di Allegri (quelle che avrebbero dovuto essere le sue migliori doti). Si spera di vedere un gioco più propositivo. La rosa giovane e malleabile può permettere di vedere maggior aggressività e dinamismo. Nessuno gli cercherà rogne se non vincerà.
  12. Tu in assoluto nessuno. Io amo il bianco e nero, ma i ragionamenti solo bianco o nero li lascio agli sciocchi.
  13. Ma se sto dicendo, e ho sempre pensato, che quel parallelismo non ha senso. La caciara la fa chi ne ha fatto una battaglia. Comunque seriamente, impara a leggere. Perché io non ho omesso proprio nulla.
  14. Il punto è proprio questo. Si chiama ossessione, può diventare patologica. Rileggiti bene i miei messaggi.
  15. Grazie per la conferma. Rinnovo l'invito. Ci sono le serali se stai lavorando
  16. Si, ma se io sono un giochista idealista, la finale di Champions la sogno come un palcoscenico dove immagino e spero vedere la mia squadra trionfare dominando l'avversario. Se invece lascio da parte l'idealizzazione del gioco e dell'amore per la mia squadra, mi accontento, in una finale, di una vittoria in una partita giocata malino.
  17. Ma questo è un altro discorso. O forse un altro aspetto dello stesso. La diatriba giochisti-risultatisti non ha ragione di essere. Il risultato è importante ma non è l'unica cosa che conta. Idem per il gioco. E si possono ottenere risultati con approcci diversi. Che poi un approccio più sparagnino e difensivista venga meno apprezzato perché risponde meno a ciò che è piacevole secondo il gusto dei più è assolutamente logico e condivisibile.
  18. Tu come al solito capisci tutto. Ma sai leggere? Torna a scuola, va
  19. Era solo un esempio. Se ne possono fare anche per il campionato.
  20. Nessuno ha colto il punto. Non sto contestando questo. Ho solo detto che la diatriba giochisti-risultatisti non ha senso. Forse esistono tifosi che si accontentano del risultato in qualunque modo arrivi, ma non ne sono così convinto, ma non esiste tifoso che si accontenta di vedere un bel calcio senza mai arrivare a un risultato desiderato.
  21. Ho capito, ma se perdi giocando bene ti girano. Perché comunque il risultato è importante. Più importante del gioco. L'anno scorso il ManC non ha affatto dominato l'Inter, né ha giocato bene la finale. Secondo te i tifosi erano un po' meno felici perché non hanno fatto la partita perfetta? O quelli dell'Inter comunque contenti di aver fatto una bella figura?
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