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gabe

Tifoso Juventus
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  1. Da Zakaria a Rabiot, tra Juve e Chelsea l’asse di mercato può scaldarsi di nuovo. Perché i Blues sembrano orientati a potenziare ancora la squadra nel mercato di riparazione e i bianconeri potrebbero invece ritrovarsi costretti a pianificare un’altra volta il futuro prima del previsto. Riflettori puntati sulla sessione di gennaio, dopo il Mondiale, quando la Signora saprà già se ci sarà spazio - o meno - per interpretare un ruolo nella sceneggiatura finale della Champions League di quest’anno. Senza gli ottavi, potrebbero valutare qualche incastro di opportunità. Pur tenendo a mente gli obiettivi nel mirino per avviare un nuovo ciclo vincente. DIETROFRONT ZAKARIA Partiamo da Zakaria, che evidentemente ha convinto poco al Chelsea. Fin qui zero minuti giocati e poche prospettive di coinvolgimento nel progetto affidato a Potter. Se Tuchel in avvio di stagione lo considerava un elemento funzionale, anche se non gli mai concesso spazio, con il neo allenatore dei Blues è rimasto ai margini. La Juve lo ha ceduto in prestito nell’idea di risparmiare completamente il suo ingaggio da 3 milioni: il riscatto fissato a 28 milioni (più 5 di bonus) appariva già difficile al momento del trasferimento, mentre il premio di un milione al raggiungimento di determinati obiettivi stagionali resta l’unico traguardo realistico. Da Londra potrebbero però fare dietrofront sul calciatore da subito, magari spingendo su una possibile esigenza della Juve. SCADENZA RABIOT I bianconeri a gennaio avranno infatti l’ultima possibilità di realizzare del denaro dall’uscita di Rabiot, in scadenza a giugno. Qui bisogna snocciolare alcune specifiche ulteriori: il calciatore ha grande considerazione di Allegri, che però dovrebbe presto riavere a disposizione Pogba; ha un ingaggio da 7 milioni e in caso di cessione porterebbe una piccola plusvalenza in bilancio; e, per tutti i precedenti motivi, senza la Champions non sarebbe incedibile. Di contro, il francese è attratto dalla Premier League e, non da ora, è tra i possibili obiettivi del Chelsea, che però (chiedere al Manchester United per info) dovrebbe vedersela prima con la mamma-agente Veronique per convincerlo a cambiare aria da subito. Del trasferimento incrociato Zakaria-Rabiot potrebbero comunque beneficiarne un po’ tutti, rimanendo fedeli ognuno alla propria formula. OBIETTIVO MILINKOVIC SAVIC La mini-vendita di Rabiot (chiaramente non più ai 20 milioni che i bianconeri avrebbero potuto incassare l’estate scorsa) e il rientro alla base di Zakaria (anche se lo svizzero non ha parlato con entusiasmo di Allegri), oltre che sostenuti dal ritorno in campo di Pogba, sarebbero utili alla Juve per rimanere forti sulla pista Milinkovic Savic, che l’estate prossima si ritroverebbe a un solo anno dalla scadenza del contratto con la Lazio. Lotito continua a sparare alto per cedere il centrocampista, ma il tempo scorre e gli è sempre meno amico. Mentre il serbo ha sempre fatto intendere un certo gradimento alla possibile destinazione bianconera, per provare a impreziosire la propria carriera con qualche trofeo. SMS, tra i calciatori preferiti da Allegri, guadagna poco più di Zakaria e quasi la metà di Rabiot: ciò la dice lunga sull’opportunità dell’incastro. SCENARIO Trattasi per adesso di uno scenario, un piano B che può diventare concreto solo al verificarsi di certe condizioni. Ma certo l’interesse del Chelsea per Rabiot è ben noto, così come la bocciatura dei Blues nei confronti Zakaria. Mentre per la Juve il rischio di rimanere fuori dall’Europa che conta si fa sempre più concreto e, di fronte a una concreta opportunità di risparmiare dei soldi e incassare una piccola somma inattesa, mette in conto di poter fare qualche rinuncia ponderata sul breve periodo. Le ambizioni della Signora restano intatte, ci sono ancora due partite da giocare per sperare di raddrizzare la Champions e un Mondiale di mezzo che potrebbe stravolgere gli equilibri attuali, ma non si può certo perdere di vista la realtà e cominciare a ragionare sui piani alternativi, puntando a migliorare il progetto tecnico senza perdere di vista i conti.
  2. gabe

    Gleison Bremer

    il solito ventello, as usual. tutto nella norma insomma.
  3. Se c'è una luce in fondo al tunnel, questa si chiama Federico Gatti,
  4. what's buzza? comunque per continuare la serie: è "pacioccone" come me che sto 16 ore seduto e le restanti le passo a letto.
  5. out 20 giorni mi aspettavo il solito trentello è andata benino.
  6. gabe

    KAIO JORGE

    Kaio lo rivediamo nel 2023 inoltrato, tendente al 2024, ma non è certo il suo ritorno che aspetto con trepidante attesa.
  7. ma non c'è in giro uno svincolato con esperienza noperditempo?
  8. non è che gnente gnente quest'anno il sor Rabiot c'arriva a 10 gol?
  9. Caro Fabio, vieni, pagacelo prendilo, e portatelo a Londra.
  10. questo è il giocatore che sarebbe dovuto essere. è il suo anno. l'ultimo. si sente il profumo di rinnovo da qui
  11. questo è l'anno della sua consacrazione rinovaresubitoanziprima
  12. GRUPPO A ROSSO CHELSEA PSG REAL MADRID VLLANZIA GRUPPO B ROSSO WOLFSBURG SLAVIA PRAGA ST.POLTEN ROMA GRUPPO C BLU OL. LYON ARSENAL JUVENTUS ZURICH GRUPPO D BLU BARCELONA BAYERN MONACO ROSENGARD BENFICA
  13. come mi immagino i tifosi allo stadio
  14. forse c'è speranza per l'umanità se esistono ancora certi tifosi. grazie
  15. tutto ciò farà molto bene all'ambiente. tifosi dalla mentalità pazzesca.
  16. gabe

    Spunta l’idea Montero

    tanto... Allegri è saldo! [cit.]
  17. gabe

    Spunta l’idea Montero

    La sconfitta col Monza ha indebolito la posizione dell'allenatore: per Arrivabene il cambio di guida tecnica sarebbe una follia, ma nel caso spunta una soluzione interna Le ultime riflessioni sulla condizione fisica della squadra, che dura a certi ritmi non più di venti minuti a partita e poi crolla, oltre ad aver contato già numerosi infortuni muscolari (undici, in due mesi), consegnano una maggiore centralità nella gestione a Giovanni Andreini, un ex collaboratore di Roberto Donadoni che è stato ingaggiato dal club la scorsa estate per supervisionare il lavoro atletico e dell’intero settore performance. Max Allegri per adesso non è in discussione, ma non è più intoccabile. Il tema esonero, insomma, resta sullo sfondo e potenzialmente attuale in assenza di una svolta che possa rimettere la Juve in corsa su tutti i fronti. Certo, sostenere un allontanamento dell’allenatore significherebbe affrontare un’altra spesa non prevista, in una fase in cui la Juve sta cercando di far quadrare i conti e rendere più sostenibile il proprio progetto. La soluzione interna, che porta dritta al nome di Paolo Montero, resterebbe insomma la più realistica ma anche credibile. Per il suo senso di appartenenza al club (aspetto che pare stia venendo a mancare un po’ troppo - alla squadra - nelle ultime settimane) e, di conseguenza, per come lo accoglierebbero i tifosi in questo momento di crisi. L’ambiente Juve in questo momento vuole riconoscersi, ha fame di quella identità che l’ha sempre contraddistinta di fronte alle difficoltà. L’ex difensore, ora alla guida della formazione Primavera, viene riconosciuto come uno degli uomini Juve più rappresentativi del Dna bianconero. Ma resta pur sempre un’ipotesi d’emergenza, da attuare eventualmente più avanti: significherebbe, insomma, non trovare più soluzioni ai problemi, e aver compromesso ulteriormente la stagione. © Giovanni Albanese
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