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pe' tornà, torna, poi bisogna vedere se resta. ma come su Amazon c'è tempo fino al 31 gennaio.
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Rabiot è già in clima Juve
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Pellegatti attualmente in lutto e mezzo ammutolito, per dire
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NEFANDEZZE MEDIATICHE E ANTIJUVENTINISMO VARIO
gabe ha risposto al topic di Bradipo76 in L'Archivio Di Tifosibianconeri.com
un bel regalo per Natale -
L'ex tecnico del Bologna si è spento in un ospedale di Roma. Nel luglio 2019 l'annuncio della malattia: "La batterò giocando all'attacco". Due grandi carriere, da giocatore (vinse la Coppa Campioni con la Stella Rossa nel 1990) e allenatore La notizia che nessuno avrebbe mai voluto arrivasse: ci ha lasciato Sinisa Mihajlovic. È morto in una clinica di Roma all'età di 53 anni. L'ex allenatore del Bologna aveva annunciato la scoperta della malattia in conferenza stampa il 13 luglio 2019: "Ho la leucemia, ma la batterò giocando all'attacco". Il 29 ottobre 2019 il trapianto di midollo osseo al Sant'Orsola di Bologna, il 22 novembre le dimissioni, ad inizio 2022 i nuovi campanelli d'allarme. Oggi l'annuncio della famiglia che ha spento anche l'ultima speranza. Questo il comunicato della famiglia: "La moglie Arianna, con i figli Viktorija, Virginia, Miroslav, Dusan e Nikolas, la nipotina Violante, la mamma Vikyorija e il fratello Drazen, nel.dolore comunicano la morte ingiusta e prematura del marito, padre, figlio e fratello esemplare, Sinisa Mihajlovic. Uomo unico professionista straordinario, disponibile e buono con tutti. Coraggiosamente ha lottato contro una orribile malattia. Ringraziamo i medici e le infermiere che lo hanno seguito in questi anni, con amore e rispetto, in particolare la dottoressa Francesca Bonifazi, il dottor Antonio Curti, il Prof. Alessndro Rambaldi, e il Dott. Luca Marchetti. Sinisa resterà sempre con noi. Vivo con tutto l’amore che ci ha regalato". Mihajlovic aveva iniziato la carriera da calciatore in patria, nell'allora Jugoslavia. Figlio di madre croata e padre serbo, era nato a Vukovar ma cresciuto nella vicina Borovo, dove aveva mosso i primi passi da giocatore prima di passare alla Vojvodina. Nel 1990 il grande salto alla Stella Rossa Belgrado dei fenomeni, quella di Savicevic, Prosinecki, Stojanovic, Jugovic, con cui vinse la Coppa dei Campioni battendo in finale al San Nicola di Bari l'Olympique Marsiglia. Arrivò in Italia nel 1992 firmando con la Roma. Il nostro Paese sarebbe diventato la sua seconda patria. Dopo i giallorossi, Sampdoria, Lazio e Inter. Sempre vincendo qualcosa o lasciando comunque il segno. Magari con una delle sue micidiali punizioni. Il ritiro dall'attività nel 2006. Ha realizzato 69 gol e servito 55 assist in 455 partite. Il palmares è impressionante: 3 titoli nazionali con la Vojvodina (89) e Stella Rossa (91 e 92), due scudetti con Lazio (2000) e Inter (2006), 4 Coppe Italia con Lazio (2000 e 2004) e Inter (2005 e 2006), 3 Supercoppe italiane con biancocelesti 98 e 2000) e nerazzurri (2005). Con la Stella Rossa, oltre alla Coppa Campioni, nel 1990 arrivò anche l'Intercontinentale. Una Coppa delle Coppe con la Lazio nel 1999, una Supercoppa europea nello stesso anno sempre con i biancocelesti. Iniziò la carriera da tecnico come vice di Mancini all'Inter, per passare poi a quella che sarebbe stata la sua prima e ultima panchina da allenatore, il Bologna. Poi Catania, Fiorentina, Sampdoria, Milan, Torino, una comparsata allo Sporting Lisbona durata solo 9 giorni (per il cambio del presidente) prima del ritorno nell'Emilia rossoblù. All'attivo anche un'esperienza sulla panchina della Serbia tra il 2012 e 2013. © giornalaccio rosa.it
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[ UEFA Women's Champions League ] JUVENTUS - ZURIGO 5-0
gabe ha risposto al topic di Morpheus © in Live Archive Juventus Women 2022/23
questi sono i titoli che NON piacciono a noi Women’s Champions League – La Juventus vince, ma l’eliminazione è vicina https://www.numericalcio.it/uefa-womens-champions-league/uefa-womens-champions-league-i-risultati-dei-sedicesimi-di-finale/- 29 risposte
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[ UEFA Women's Champions League ] JUVENTUS - ZURIGO 5-0
gabe ha risposto al topic di Morpheus © in Live Archive Juventus Women 2022/23
questa non si può non vincere- 29 risposte
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Paul Pogba non è più un giocatore della Juventus
gabe ha risposto al topic di Morpheus © in Archivio Calciomercato
questo bisognerà dirlo solamente il 31 gennaio, al momento è solo ipotesi come i giornalisti che accusano e sentenziano. non mettetevi allo stesso piano -
La Juve stava per fallire per un giocatore SCARSO: CR7. E Cancelo non è da meno
gabe ha risposto al topic di Morpheus © in Cestino
per il bene del forum e delle menti deboli, chiudete sto topic, grazie. no-bis -
Fabiana è la responsabile del "settore Juve" se non ricordo male o comunque è lei che se ne occupa, ci sono i giornalisti fissi su una stessa squadra. ieri puntata guida a Juventibus
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scusate doveo mettere anche la prima pagina della gazza?
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1 Perché nella relazione del club si parla del rischio di "non essere in grado di partecipare dalle competizioni nazionali e/o europee"? Nella relazione finanziaria di una società quotata in Borsa è prassi che ci sia una parte dedicata ai potenziali rischi per il club. "Il gruppo è esposto al rischio di sanzioni, esclusione o limitazione all’accesso alle competizioni Uefa in ragione degli sviluppi del contenzioso relativo al progetto Superlega", si legge. Viene segnalato anche il procedimento aperto dall’Uefa il 1° dicembre "volto alla verifica del rispetto delle Uefa Club Licensing and Financial Fair Play Regulation". Il club avverte gli azionisti che la Juve, nei casi più gravi, potrebbe "non essere in grado di partecipare alle competizioni nazionali e/o europee" se non fosse nelle condizioni, in futuro, di rispettare appieno i parametri del fair play finanziario. 2 Tutto questo nasce dall'inchiesta Prisma? Sì. L’inchiesta, partita a maggio 2021 e condotta da un pool di magistrati della Procura di Torino (Mario Bendoni, Ciro Santoriello e l’aggiunto Marco Gianoglio) ha messo nel mirino i bilanci della Juventus di tre stagioni, 2019 al 2021, che secondo l’accusa sarebbero stati truccati con plusvalenze artificiali e le due "manovre stipendi" (dilazioni delle mensilità in epoca Covid che per gli inquirenti non è stata adeguatamente contabilizzata). Nei giorni scorsi è stata presentata richiesta di rinvio a giudizio per 12 indagati (tra cui Agnelli, Nedved, Arrivabene e l’ex Paratici) più la Juve con 4 capi d’imputazione: manipolazione del mercato, false comunicazioni, sociali, emissione di fatture false e ostacolo all’esercizio della vigilanza. Si attende, che venga fissata l’udienza preliminare, probabilmente tra gennaio e febbraio 2023. 3 Perché Andrea Agnelli si è dimesso? Come si legge dalla relazione del collegio sindacale del club, "nella seduta del 28 novembre, tutti i membri in carica del consiglio di amministrazione, considerata la centralità e la rilevanza delle questioni legali e tecnico-contabili pendenti, hanno dichiarato di rinunciare all’incarico". In sostanza sono sorte delle divergenze sul bilancio 2022 e sulle modifiche da apportare dopo i rilievi fatti dalla Consob e dalla Procura di Torino. 4 Perché Deloitte ha presentato un giudizio con rilievi sul bilancio 2022? Per quanto il bilancio sia conforme e redatto a norma di legge, per revisori e sindaci non è stato conteggiato l’effetto delle manovre stipendi: in questo modo la perdita dell’esercizio chiuso al 30 giugno 2022 risulta sovrastimata di 44 milioni di euro così come il patrimonio netto sovrastimato per 5 milioni. La Juventus ha replicato di non condividere i rilievi. 5 L'Uefa può escludere la Juve dalle Coppe? Sì, qualora l’organo di amministrazione della giustizia di Nyon ravvisi gravi violazioni rispetto ai principi del fair play finanziario. La Juventus, come altri club italiani, ha già raggiunto un’intesa con la Uefa sulla base dei bilanci attuali. A questo proposito Javier Tebas (nella foto), numero uno della Liga, ha chiesto al presidente Uefa Ceferin sanzioni immediate contro la Juve, forse anche per spingere la nuova dirigenza a uscire dalla Superlega. 6 Come si muoverà la giustizia sportiva? La Juventus è già stata assolta in primo e secondo grado della giustizia sportiva sulle plusvalenze, ma ora il procuratore della Figc, Giuseppe Chiné, dopo essere entrato in possesso degli atti relativi alla chiusura delle indagini dell’inchiesta Prisma, ha aperto un nuovo fascicolo sulla "manovra stipendi", la mossa attraverso la quale il club, secondo l’accusa dei pm di Torino, ha comunicato alla Borsa un taglio degli stipendi di 90 milioni, quando in realtà il "risparmio" sarebbe stato limitato a 22. Secondo l’art. 31 del codice di giustizia sportiva, la Juve rischia da un’ammenda fino alla penalizzazione di uno o più punti in classifica. 7 Come si difende la Juventus? Sulle plusvalenze la Juve ha sottolineato in più occasioni che "due sentenze della giustizia sportiva hanno già riconosciuto la piena regolarità contabile da parte della società". Quanto alle manovre stipendi, il club sostiene che non vi fosse certezza dell’obbligo di corresponsione della quota non ancora versata ai calciatori, ma che la cifra era subordinata alla ripresa o alla disputa dei campionati in tempi di pandemia. 8 L'inchiesta potrebbe allargarsi ad altri club? Sì: la Procura di Torino ha evidenziato "opacità nei rapporti" con Atalanta, Sampdoria, Sassuolo, Empoli e Udinese. Potrebbero sorgere profili di responsabilità sportiva e penale: in caso di ipotesi di reato, potrebbero essere coinvolte le procure di competenza.
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[ Ottavi di finale ] Marocco-Spagna
gabe ha risposto al topic di Homer_Simpson in 2022 FIFA World Cup
io ho votato adesso, va bene lo stesso? -
Martina Rosucci, da sabato pomeriggio c’è una domanda che tutti vorrebbero farle: come sta? «Per fortuna non è nulla di grave, ho un edema da distorsione quindi il ginocchio è un po’ dolente». A proposito della gara di sabato, abbiamo visto una Juve caparbia e vogliosa di dare un segnale importante: su quale aspetto vi siete concentrate alla vigilia? «Si è vista in campionato una Juve da Champions, con l’atteggiamento che abbiamo sempre in Coppa. Abbiamo lavorato sulla cura dei dettagli, partendo anche dall’aspetto motivazionale. Dopo la gara con il Como ci siamo guardati in faccia e ci siamo detti che dovevamo fare tutti qualcosa in più anche sul piano del gioco». La poca efficacia sotto porta è l’aspetto che più vi sta penalizzando? «È la poca efficacia in generale. Dalla Supercoppa in poi abbiamo sempre creato tanto e questo è positivo perché vuol dire che riusciamo ad arrivare davanti alla porta in maniera fluida. Poi sì, manchiamo in cinismo, ma questo può accadere agli attaccanti come ai centrocampisti e anche ai difensori, quando per esempio sull’unica occasione concessa non riusciamo a prendere la decisione giusta». In campionato i numeri dicono che è con le cosiddette “piccole” che avete fatto più fatica: teme che possa subentrare un po’ di appagamento? «Ci sono partite che si affrontano con un’attenzione maggiore, penso a quella con l’Arsenal in cui la testa rimane attiva 96 minuti perché una piccola distrazione può costare cara. Non è appagamento, in realtà, ma succede che in alcune gare, inconsciamente, ci siano momenti in cui l’attenzione cala. Senza dimenticare che, solo contro di noi, tutte le squadre giocano al massimo e questo complica le cose». Anche lei ha voluto mandare un messaggio al presidente Agnelli: che cosa rappresenta per lei? «Quando ho ricevuto la chiamata da parte della Juventus la prima domanda che ho fatto è stata “Ma quella vera? Nel senso, quella del presidente Agnelli?”. Ecco, credo che qui ci sia tutto. Ha dato credibilità al nostro movimento e di fatto ha cambiato le nostre vite, gli saremo per sempre riconoscenti». Una vittoria contro l’Arsenal sarebbe un altro bel regalo per lui: cosa dovrete migliorare rispetto alla gara dell’Allianz? «Domani potrà fare la differenza riuscire a partire da subito con il coraggio che abbiamo avuto nella ripresa, il coraggio di giocare la palla, di stare più alte e di credere che possiamo fare male. E poi serviranno attenzione e umiltà». Per i quarti su chi bisogna fare la corsa? «La qualificazione si gioca su sei partite, anche ripetere la vittoria con lo Zurigo sarà fondamentale e non scontato. Dopo le prime gare non ho notato una grande differenza tra Lione e Arsenal». Lo scudetto, invece, sarà corsa a due tra voi e la Roma? «La formula nuova cambia tutto perché prevede ancora tanti scontri diretti: finito il girone d’andata mi sento di dire che noi e la Roma abbiamo qualcosa in più, ma anche l’Inter ha buonissime qualità». Montemurro l’ha aiutata in particolare ad accrescere la fiducia? «Assolutamente, ero arrivata a un punto della mia crescita in cui non sentivo di poter andare oltre nella conoscenza di me stessa. Lui mi ha dato delle armi per diventare una giocatrice europea, per sentirmi bene a un alto livello. Io mi sento una giocatrice essenziale, nel senso di quelle che non spiccano per la giocata: ecco lui ha dato valore all’essenzialità del calcio, all’altruismo dei movimenti senza palla». Cosa ha pensato la prima volta che le ha detto “Giochi centrale difensivo”? «“Ma sei sicuro”? Anche perché era la gara contro l’Inter… In quel momento ero contenta e ho ringraziato di essere una che tende ad ascoltare sempre in campo anche i consigli che arrivano per gli altri reparti. Non nego, invece, che prima della gara con l’Arsenal avevo un po’ di timore, di fronte mi aspettava Miedema, una che per me è nelle tre top europee». Ma la prestazione è stata eccellente, e quel colpo di tacco nel finale decisivo. «Quello è stato tutto istinto… da centrocampista!». Il nuovo ruolo può darle modo di vivere una carriera ancora più lunga? «Lo spero, ci ho pensato in effetti. Credo che le persone intelligenti siano quelle che cambiano con il cambiamento. Quello di centrocampista resta il mio ruolo preferito, lo sottolineo, ma faccio volentieri anche il difensore». Che da necessità ora è diventata scelta precisa, anche a livello tattico. «La visione offensiva del gioco di Montemurro mi ha aiutata ad affrontare bene questo cambiamento. Poi io credo che nei ruoli ci sia anche un po’ la nostra personalità: il centrocampo è quello che unisce, quello delle relazioni che mi rappresenta. Ma poi ho pensato che in questo momento difficile provare a difendere, nel senso più ampio della parola, la mia squadra è una cosa di cui mi faccio carico volentieri». Da difensore centrale ha già affiancato Sembrant, Salvai e Lenzini. Come le definirebbe con un aggettivo? «Hai dimenticato Gama, ma non per errore tuo. Non ho mai giocato con lei, ma è stata la prima a cui ho chiesto consigli pratici: è il mio mentore, ho parlato con lei prima dell’Arsenal e dopo il Parma per capire meglio l’errore che avevo commesso. Sembrant è esperienza e conoscenza, Salvai sicurezza ed eleganza, Lenzini è una forza della natura dotata di grande attenzione». Come è cambiata l’emozione, dopo sei anni, quando i tifosi la invocano quale “Regina di Torino”? «Io in realtà sono una che preferisce stare in mezzo alla plebe, infatti un po’ mi vergogno… ma mi fa anche un piacere immenso perché sento il loro calore e credo che loro sentano il mio e sentano la riconoscenza che ho perché ci seguono davvero in tutta Italia e ora anche in Europa. Poi certo aiuta anche il fatto che questa sia da sempre la mia squadra del cuore».
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[ Ottavi di finale ] Giappone-Croazia
gabe ha risposto al topic di Homer_Simpson in 2022 FIFA World Cup
addio -
[ Ottavi di finale ] Giappone-Croazia
gabe ha risposto al topic di Homer_Simpson in 2022 FIFA World Cup
se vabbè ciao -
[ Ottavi di finale ] Giappone-Croazia
gabe ha risposto al topic di Homer_Simpson in 2022 FIFA World Cup
PALOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO -
[ Ottavi di finale ] Giappone-Croazia
gabe ha risposto al topic di Homer_Simpson in 2022 FIFA World Cup
GOOOOOOOOOOOOOOOOOOOLLL -
[ Ottavi di finale ] Giappone-Croazia
gabe ha risposto al topic di Homer_Simpson in 2022 FIFA World Cup
ahia non ci sono i rigori in Giappone