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djmayhem

Tifoso Juventus
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  1. in effetti questo plateale favoritismo mediatico (e non solo) verso i nerazzurri degli ultimi 20 anni da dove nasce? figc è terra di romanisti e napoletani, il milan è stata la squadra di berlusconi e ha avuto il record di rigori, vero, però le intercettazioni interiste sparite, il caso passaporti archiviato con un "andare a letto senza cena", plateali favoritismi col var da quanto è stato introdotto, come a nessun altro... possibile che comandi La Russa? mi sembrerebbe troppo
  2. sembrano le vecchie classifiche di Galliani
  3. ma Alvino, Del Genio, Auriemma e soci non dicono nulla sul Var strabico con i nerazzurri? o vale solo con noi? comunque giusto per preparare la partita contro la juve eh
  4. Oh comunque ennesima riprova che basta spingere un po' e segna pure gatti
  5. A gennaio dovremmo vendere gli attaccanti che non c'è ne facciamo niente, tiriamo su 200 milioni, e prendiamo un paio di centrocampisti rocciosi per rinforzare la difesa. In attacco ci basta il turco (in panca).
  6. Ziegler è il terzino che è stato con noi il mese di Giugno e poi Marotta lo ha venduto in Turchia?
  7. segnalo il nuovo libro di Massimo Zampini (Juventibus ed ex utente del nostro forum): Juventus. Un'ossessione italiana. 38 scudetti, 9 consecutivi, 20 anni sotto processo: il calcio rovesciato e il colpevole perfetto Baldini + Castoldi, 2023 Un anno infernale per la Juventus, il 2023. Cominciato in un pomeriggio di gennaio con 15 punti di penalizzazione in campionato per le plusvalenze – praticate da tutti nel calcio italiano da almeno vent’anni per sistemare i bilanci e, fino a quel momento, sempre perdonate dalla giustizia sportiva in assenza di norme chiare in materia – e proseguito con un’altalena surreale di prime pagine colpevoliste, precedenti della giurisprudenza ignorati, sanzioni pesantissime per i bianconeri in Italia e in Europa. Ancora una volta, i problemi strutturali del calcio italiano vengono affrontati mettendo sotto processo il (solito) colpevole perfetto. Massimo Zampini, con i toni leggeri e ironici che gli sono consueti ma senza fare sconti, ci conduce in un lungo e approfondito viaggio nell’italica ossessione per la Juventus. Un’ossessione da cui non è più immune nessuno: tra magistrati che dichiarano in pubblico di odiare la Juve e media ormai adagiatisi in una facile narrazione che individua nella società bianconera l’origine e la causa di ogni stortura del nostro calcio. Per meglio comprendere il fenomeno, il libro ospita anche dei dialoghi con professionisti di vari campi: il giornalista Giuseppe Cruciani (tifoso laziale regolarmente scambiato per juventino, in quanto non facente parte degli ossessionati), il direttore di «Tuttosport» Guido Vaciago, il professore di psicologia sociale Giuseppe Carrus, il direttore di «GQ Italia» Federico Sarica, i due fondatori dell’associazione Errori giudiziari.com, alcuni giornalisti sportivi stranieri e infine l’attore Pietro Sermonti, romano e fieramente juventino.
  8. se arriva una buona offerta in estate lo vendono subito a meno che l'allenatore non si impunti
  9. Mi è sebrata la solita partita di allegri contro una big, quando parte per il pari e alla fine lo ottiene.
  10. Il vate si è pronunciato. C'è speranza.
  11. di fatto abbiamo l'impressione che presidente e amministratore siano lì ad occuparsi di un'azienda qualsiasi, tipo che vende auto o frullatori, non una squadra di calcio che ha tifosi, passione, brand, storia, ecc. ecc.
  12. riporto un estratto dell'articolo di Andrea Bosco sul cda di ieri: “Non abbiamo calato le brache. Abbiamo deciso si instaurare con le istituzioni nazionali ed europee un dialogo costruttivo. Cosa avrei dovuto fare? Mettermi la giubba ed assaltare il Campidoglio?“ . Difendendo il suo operato e ovviamente quello della società (“abbiamo i migliori avvocati e ci fidiamo del loro lavoro“) il presidente della Juventus Gianluca Ferrero, ha così risposto ad alcuni piccoli azionisti, polemici su come la Juventus abbia proceduto negli ultimi tempi nei confronti dell' Uefa e della Figc. Ferrero ha spiegato che i vari patteggiamenti si sono rivelati indispensabili per poter fronteggiare sanzioni che avrebbero potuto escludere la Juventus per un triennio dalle competizioni europee. Quanto alla Superlega, Ferrero ha spiegato che la Juventus si è allineata a quanto fatto dal 90% delle società che inizialmente avevano aderito al progetto, chiedendo la risoluzione del contratto sottoscritto. Restando peraltro in attesa delle decisioni dell'Alta Corte Europea che dovrebbero arrivare il prossimo 21 di dicembre. Nel corso dell'assemblea, la Juventus ha fatto sapere di aver proposto un aumento di capitale fino a 200 milioni. A una sola cosa Ferrero non ha risposto. All'esposizione di uno dei piccoli azionisti, Paolo Aicardi, noto volto televisivo: “Nessuna società al mondo è mai stata sanzionata con la perdita di due scudetti“, Ferrero non ha replicato. Vero che nel 2006 Ferrero non c'era. Ma l'azionista di maggioranza John Elkann, lui c'era . Ora, in un mondo normale, su questa rubrica si dovrebbe parlare del prossimo Juventus – Inter. Ma non stiamo vivendo in un mondo normale. Se il principe saudita bin Salman minaccia non il calcio inglese (per la vicenda Ruben Neves), ma il governo britannico (con tanto di convocazione ufficiale dell'ambasciatore di sua Maestà Carlo) e quel governo (pecunia non olet, quella dell'Arabia anzi è ricercatissima, come potrebbero confermare Federazione e Lega italiche) si toglie giubba, calzoni, calzini e scarpe, non possiamo dire di essere in un mondo normale. E quindi, neppure la Juventus, gestita dall'incolpevole Gianluca Ferrero, lo è . Qualche osservazione. Ferrero ha spiegato che i bilanci (eredità di Andrea Agnelli) erano stati redatti in modo corretto. E che solo la “narrazione“ di qualche organo di stampa hanno finito per alterare la realtà. Pensiero singolare. Visto che tra gli organi di stampa distintisi nel divulgare pezzi di intercettazioni, stralci di verbali, pizzini vari usciti (per mano di chi?) dalla procura di Torino, in prima fila c'erano i quotidiani del gruppo Gedi. Quelli di proprietà di John Elkann, azionista di maggioranza della Juventus. La stampa fa il suo lavoro e non può essere censurata? Esattamente: la stampa deve (dovrebbe) essere il “cane da guardia” della verità. Ma da Ferrero quelle “verità“ sono state definite “bufale“ (che poi è la traduzione di fakes): quindi? Visto che una fake è una menzogna, di solito contro le menzogne si procede per diffamazione. Se si è certi di essere innocenti. O no? Non ha ritenuto di assaltare il Campidoglio, Ferrero: niente elmetto. Ora: se la Figc è paragonabile al Campidoglio, il Tar a cosa lo paragoniamo? Ci è andato, ricorrendo, Andrea Agnelli. Ci andrà Antonio Giraudo. Non per quei due scudetti rammentati da Aicardi. Ma per avere una valutazione in vista di quell'altro ricorso che Giraudo ha presentato al tribunale dei Diritti Umani di Strasburgo. Per un risarcimento che (dovesse essere accolto) potrebbe far fallire la Figc. Quanto guadagnerà un manager come Giraudo? Un milione di euro l'anno? 800.000 mila? Mezzo milione? Fate i conti : 2006 – 2024. Prendete una calcolatrice e fateli. Al Tar andò il compianto Gaucci. E dall'allora presidente federale Carraro, ottenne oro, incenso e mirra. Tanto per rammentare . Dice Ferrero che la Juventus è difesa dai “migliori avvocati“. Strano che in quel “collegio“ non vi sia traccia di Jean Marie Dupont, il principe degli avvocati in tema di diritto sportivo. L'uomo del caso Bosman che ha cambiato le regole del calcio. Alla Juventus Dupont deve risultare davvero antipatico, visto che a suo tempo fu interpellato da Cobolli Gigli con una relazione che in testa recitava: “Andate a Strasburgo“. Non ci sono mai andati. E dove sia finita quella relazione non c'è verso di farlo rivelare a Cobolli Gigli. Morirò senza sapere dove sia finita? E' probabilissimo. Dice Ferrero che la Juventus sta interloquendo costantemente con il Procuratore Federale, Chinè. Quello delle pena “afflittiva“: a campionato in corso. Avrà mai chiesto Ferrero a Chinè, che fine hanno fatto le altre inchieste, relative ad altri club? Come le altre procure dalla Figc non siano state “sollecitate“, come avvenuto per le plusvalenze della Juventus? Due pesi e due misure? Niente di nuovo: ogni settimana lo vediamo sui campi di gioco. Molti pesi e molte misure . Dice Ferrero che la mancata iscrizione della Juventus all'Uefa è costata 100 milioni di euro di mancati introiti. Ma qui ha ragione Aicardi: non basterà, in questa stagione, qualificarsi per la prossima Champion's. Per far tornare la Juventus quella fu, ci vorrà un triennio. Se andrà bene. Perché quello che hanno fatto Figc e Uefa è una azione di bassa macelleria. Persino se la Juventus si fosse veramente macchiata di tutti i reati che le sono stati attribuiti. Perché la Juventus paga sempre. Gli altri non pagano mai. Né in Italia, e men che meno in Europa. Dove gli amichetti di Ceferin, “sfangano“ le sanzioni sul fair play finanziario, come Tomba, scansava i paletti in pista. https://www.tuttojuve.com/il-punto/l-imboscata-la-difesa-di-ferrero-i-bilanci-i-quotidiani-gedi-quel-pensiero-singolare-e-quella-mancata-risposta-le-mie-domande-al-presidente-giraudo-fa-666684
  13. Ma non era dell'Inter? Vi ricordate i 1000 giocatori passati dalla lazie ai nerazzurri ad inizio anni 2000?
  14. eh ma tu mi metti solo foto con interisti...
  15. saranno venti sfigati che non hanno i soldi per andare a Torino, e hanno trovato la scusa che fa anche da cassa di risonanza mediatica
  16. quelli che hanno speso 118 milioni in avvocati per perdere qualsiasi causa, bastava spenderne molti di meno in comunicazione
  17. e nessuno (della società) che mai gli rispondesse, l'unico è Moggi che però "è stato radiato"
  18. da notare che da quando CR7 se ne è andato non ha avuto più rogne con la tizia che lo accusò di violenza sessuale
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