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CRAZEOLOGY

Tifoso Juventus
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  1. Per me questo tratto non è affatto inverosimile. Son cose che capitano in certi ambienti. Cmq sia in un caso che nell'altro si spiegherebbero tante cose.
  2. Tira aria di inchiappettamento. .read 24 SET 2014 15:28 1. PERIODO NERO PER MONTEZUMA: DOPO LA FERRARI, SFUMA LA POLTRONA IN ALITALIA? - 2. PARE CHE JAMES HOGAN NON SIA STATO COLPITO FAVOREVOLMENTE DA UN FUTURO PRESIDENTE DI ALI-ETIHAD FATTO FUORI COSÌ BRUTALMENTE DA MARPIONNE DALLA FERRARI - 3. RETROSCENA SUGLI ULTIMI GIORNI DI LUCHINO CON LA VISITA INASPETTATA DI MARCHIONNE - 4. LA CACCIATA DI BELLI CAPELLI È STATA IN QUALCHE MODO FESTEGGIATA ANCHE DA YAKI ELKANN, NONOSTANTE NON SIA RIUSCITO A PRENDERE IL SUO POSTO. PER YAKI, CON LA GIUBILAZIONE DI MONTEPREZZEMOLO È DEFINITIVAMENTE TRAMONTATO IL VECCHIO SISTEMA AGNELLI-FIAT DEI GRANDE STEVENS, DEI GABETTI E DEI “TUTORI” IN GENERALE - 5. NTV CERCA UN NUOVO AD: FINISCE L’ERA DI ANTONELLO PERRICONE, FEDELISSIMO DI LUCHINO - 6. NTV SALVATA DALLO STATO E FUSA IN FERROVIE, COME AVVENNE PER AIR ONE-ALITALIA? 1. DAGOREPORT Più passano i giorni e, in attesa cha la Commissione Ue dia il suo via libera ad Alitalia-Etihad, più cresce la paura di Luca Cordero di Montezemolo di non farcela ad agguantare la presidenza. James Hogan, il muscolare boss della compagnia degli Emirati, sta cambiando idea e pensa che non sia una bella pensata prendersi uno fatto fuori così brutalmente dalla Fiat. Del resto, quando si era cominciato a parlare della presidenza di Alitalia, il quadro era ben diverso. Montezemolo era il presidente della Ferrari, marchio amatissimo dagli Emiri, e aveva raccontato a Hogan che se ci fosse stata una sua uscita da Maranello questa sarebbe stata ultra-soft e consensuale. Invece Marpionne lo ha cacciato via a pedate e Hogan si è sentito un po’ preso in giro. Anche Marpionne si sentì preso in giro da Montezuma, prima di reagire duramente. E’ accaduto nella settimana prima del Gran premio di Monza, quando Bellicapelli ha dichiarato alla stampa di avere ancora tre anni di contratto. Il giorno dopo – era venerdì – Marpionne è piombato a Maranello senza preavviso e ha detto al presidente della Ferrrari che quell’uscita se la poteva evitare. Poi, a brutto muso, lo ha messo al muro con termini irripetibili, peggio di una ghigliottina. Il resto è storia nota, con le debacle di Monza e Marpionne che inizia le procedure di licenziamento a mezzo stampa in quel di Cernobbio. La cacciata di Montezemolo è stata in qualche modo festeggiata anche da Yaki Elkann, nonostante non sia riuscito a prendere il suo posto perché lo voleva a tutti i costi Marpionne. Per il giovane Elkann, con la giubilazione di Montezemolo è definitivamente tramontato il vecchio sistema Agnelli-Fiat dei Grande Stevens, dei Gabetti e dei “tutori” in generale. Se ritorna indietro ai giorni della cacciata, Montezemolo ripensa anche alla mancata solidarietà di un altro vecchio personaggio dei tempi dell’Avvocato come Giovanni Malagò. Luchino di Montepariolo ci è rimasto male, ma non ha fatto i conti con la Samocar, la grande concessionaria Ferrari-Maserati di un Malagò che non poteva certo mettersi contro Marpionne. Adesso sono giorni tesi per la poltrona Alitalia e per Montezuma il rischio, alla fine, è quello di trovarsi solo a che fare con la patata bollente del treno Italo, impiombato di debiti. La sua speranza è sempre quella di uno “schema Air One”, con Ntv salvata dallo Stato e fusa in Ferrovie, come avvenne per la compagnia aerea di Carlo Toto ai tempi dell’operazione Alitalia. Ma a Palazzo Chigi, per ora, da questo orecchio non ci sentono. 2. “NTV, PRESSING DEI SOCI: NUOVO AD AL PIÙ PRESTO” R. Dim. per il “Il Messaggero”. Pressing di alcuni azionisti per accelerare la svolta manageriale in Ntv, la società di Italo alle prese con 683 milioni di debiti. Le banche guidate da Intesa Sanpaolo hanno concesso una tregua (standstill) sino a fine anno per consentire il varo di un piano di ristrutturazione articolato sul versante finanziario e di altri interventi regolatori. Oggi il cda presieduto da Antonello Perricone dovrebbe limitarsi a fare il punto sul riassetto senza prendere decisioni. Alle banche, riunite tre settimane fa, era stata promessa la presentazione di una proposta per questa settimana. Ci vorrà altro tempo. I soci sono divisi. L’advisor Lazard ha concluso il giro fra di loro: Diego Della Valle, Luca di Montezemolo, Gianni Punzo hanno il 35%, Intesa Sanpaolo e Sncf il 20% a testa, Generali il 15%, Alberto Bombassei e Isabella Seragnoli il 5% a testa, Giuseppe Sciarrone l’1,5%. Dal giro sarebbe emerso da parte dei soci finanziari e di Sncf la volontà di procedere al più presto a un ricambio al timone con l’arrivo di un nuovo ad: la ricerca sarebbe in corso anche con l’ausilio di un cacciatore di teste. Sembra però che Della Valle e Montezemolo non ritengano questa una priorità rispetto al rafforzamento patrimoniale e alla manovra sul debito. Gli altri azionisti invece spingono affinché arrivi un nuovo timoniere al quale subordinano l’adesione all’aumento di capitale il cui ammontare resta indefinito. L’avvento dell’ad viene considerato la garanzia per l’attuazione di un nuovo piano industriale che deve poter contare, oltre alla ristrutturazione del debito, anche su interventi delle Autorità sui prezzi e i certificati bianchi, cioè le agevolazioni sulle tariffe energetiche la cui abolizione da parte del governo ha acuito la crisi di Italo mandando su tutte le furie Della Valle che proprio per questo ha ritirato l’endorsement nei confronti del premier. Intesa, oltre che azionista, è anche la banca più esposta con 394 milioni e funge da trait-d’union fra gli altri istituti (Mps, Banco Popolare, Bnp-Bnl) e l’advisor. Dai colloqui in corso, sarebbe emerso che le banche sono contrarie alla conversione di parte dei crediti in strumenti finanziari partecipativi, ipotesi inizialmente considerata ma ora accantonata assieme ad un’altra: quella di un write-off, cioè della cancellazione di una parte dei crediti. Intesa e gli altri creditori sono invece pronti a una rimodulazione delle scadenze delle varie tranche (i 445,7 milioni della garanzia sul leasing scadono a fine 2024) e delle condizioni. Questo potrebbe favorire il rilancio basato su iniziative nuove di zecca, come il varo della nuova tratta Salerno-Torino. Intanto rispetto al Frecciarossa super veloce, ieri Ntv ha comunica che «Italo è progettato per andare a 360 km all’ora e sarà in grado di raggiungere lo stesso tempo di percorrenza tra Milano e Roma nel momento in cui le autorità competenti consentiranno tali tempi». http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/periodo-nero-montezuma-dopo-ferrari-sfuma-poltrona-85122.htm
  3. All'Alitalia, mi sa che non appena gli arabi lo inquadrano a dovere, ossia capiscono davvero chi è e cosa può dare, lo spediscono a calci nel deretano. Anche perché quella è un azienda tutta da ricostruire, e dove il buco è bello grosso. Non c'è più mamma Fiaz che sborsa i soldoni a fondo perduto per avere nuove tecnologie e per lo sviluppo della monoposto. Il Re lì è un po' più nudo che da altre parti...
  4. Ciau Turin, mi vadu via...http://www.ju29ro.com/contro-informazione/5823-ciau-turin-mi-vadu-via#
  5. Festeggiate gobbi. Dopo la presidenza della Fiat, dopo Confindustria, dopo la timida esperienza esterna filo-Montiana... Signore e Signori.... L'interista amicone di Tronchetti e Della Valle, ossia Luchino di Monprezzemolo, si è dimesso dalla Ferrari e dal Corriere. (in bradigaaaaaaaa, lo hanno licenziato ) Grande Sergioooooooo! Il prossimo passo potrebbe essere quello di soffiargli NTV (in fondo coi debiti che ci sono, basta che Intesa SanPaolo faccia qualche stoccata di fioretto ben fatta). E poi... E poi... E poi non ci resta che aspettare di sentire suonare le campane...
  6. BATISTUTA HORROR: “DOPO AVER SMESSO COL CALCIO AVEVO TALMENTE DOLORE ALLE CAVIGLIE CHE NON RIUSCIVO AD ALZARMI DAL LETTO. MI PISCIAVO ADDOSSO. VIDI PISTORIUS E CHIESI AL DOTTORE DI AMPUTARMI LE GAMBE. MI DISSE CHE ERO PAZZO...” L’ex bomber di Fiorentina, Roma e Inter racconta il suo dramma: “Il mio problema è che non ho cartilagini e tendini: i miei 86 chili poggiano sulle ossa e questo mi faceva morire dal male. Adesso sto meglio, gioco a golf, anche qualche partita di calcio ma se la palla non mi arriva sui piedi, non mi muovo”...Da “giornalaccio rosa.it” Rivive il suo dramma, il suo incubo, come in un film. Tenta di sorridere e ci riesce pure perché forse il peggio è passato. Ma quei momenti - lunghissimi - gli hanno fatto temere il peggio. Gabriel Omar Batistuta oggi ha 45 anni, si è ritirato dal calcio nel 2006 dopo tre stagioni all'Al Arabi. E in questi nove anni ha vissuto a stretto contatto col dolore e i pensieri più brutti. Adesso si scioglie e racconta tutto in un'intervista a Tyc Sports: "Dopo aver smesso col calcio, nel giro di poco tempo praticamente mi sono trovato nell'incapacità di camminare". E' l'inizio della sua personalissima discesa negli inferi. l'incubo — Bati prosegue il racconto del film horror vissuto sulla sua pelle: "Sentivo tanto male che non riuscivo ad alzarmi dal letto e mi urinavo addosso. Il dolore alle caviglie era insopportabile, a tal punto che chiesi al mio dottore di tagliarmi le gambe. Vidi Pistorius e mi dissi che quella era la soluzione. Il medico non volle, mi disse che ero pazzo, mi operò alle caviglia destra ma la situazione non migliorò. Il mio problema è che non ho cartilagini e tendini: i miei 86 chili poggiano sulle ossa e questo mi faceva morire dal male. Poi piano piano la situazione è migliorata. Adesso sto meglio, ho ricominciato a camminare ma c'è voluto molto tempo". vita nuova — La luce in fondo al tunnel, per l'ex bomber di Fiorentina e Roma (con una fugace apparizione anche all'Inter), è rappresentata dallo sport: è tornato a praticarlo. "Gioco a golf, anche qualche partita di calcio ma se la palla non mi arriva sui piedi, non mi muovo". Sta attento agli sforzi, a non lasciarsi andare. Dopo un'esperienza del genere, è già un trionfo. Il suo obiettivo, nel futuro, è quello di tornare nel mondo del calcio: "Vorrei allenare" conclude Bati che è risalito dagli inferi ed è pronto a riprendersi ciò che gli è stato tolto negli ultimi nove terribili anni. http://www.dagospia.com/rubrica-30/sport/batistuta-horror-dopo-aver-smesso-col-calcio-avevo-talmente-dolore-83517.htm
  7. Antonio, ma sei proprio sicuro sicuro sicuro? http://www.ju29ro.com/contro-informazione/5804-antonio-ma-sei-proprio-sicuro-sicuro-sicuro
  8. Tavecchio è anche un ambientalista http://blog.ju29ro.com/2014/08/tavecchio-e-anche-un-ambientalista.html No, ma a me questo tipo mi fa scompisciare davvero. Guardatevi il video, poi guardate la faccia seria di Galliani che cerca di capire a chi si riferisce e interroga le persone intorno a lui... Dove era nascosto questo fenomeno, possibile che venga scoperto solo ora, alla bella età di 71 anni? Destino infame!
  9. Tavecchio for President! http://www.ju29ro.com/contro-informazione/5802-tavecchio-for-president
  10. Brutta storia la faccenda della cascina. Mi sa che avevo ragione io quando dicevo che le condizioni sono tali per cui una ristrutturazione non è sufficiente a rimetterla in sesto in modo decente. Altro che vincoli... Ci ha piovuto dentro per anni e anni. E' praticamente da ricostruire, perché ha intere zone marce. A queste condizioni non so se il progetto ha ancora un senso nel modo in cui è stato disegnato. Io mi fermerei un attimo e ci penserei su. Per raccogliere nuove idee magari. Ma immagino che in sede l'abbiano già fatto. Il bello è che io ero a metà del lavoro di costruzione di un articolo della presentazione del progetto definitivo, con immagini dei rendering e nuove foto fatte da me sul posto. Che casotto... E mo chi me lo dice a me stesso che ho buttato via solo tempo?
  11. Allora stampati anche questo, mentre ci sei. .read Fermi tutti! Abbiamo scoperto un genio...http://www.ju29ro.com/contro-informazione/5790-fermi-tutti-abbiamo-scoperto-un-genio
  12. Ma 'ndo vai se la banana non ce l'hai?http://www.ju29ro.com/contro-informazione/5789-ma-ndo-vai-se-la-banana-non-ce-l-hai
  13. Ci sono anche voci di fusione tra Fiat e Peugeot. Mi sa che c'è gente che con 'sti alti e bassi delle azioni sta facendo dei bei soldini.
  14. Magari più avanti poi, all'occorrenza, potrebbe anche tornare. Il paliatone lo ha preso, la lezione l'ha imparata.... Se serve di nuovo, chissà... Bisogna vedere se lui accetterà. E su questo non saprei. Mi sa che è dura. Ma chi può dirlo.
  15. Non c'era altra occasione per mandarlo via. Dovevano trattenerlo per un'altra stagione, sperare che le cose andassero male, per poi rinfacciarglielo. Ma nessuno si mette di fronte ad un rischio del genere, perché lui non le avrebbe certo mandate a dire. Presa la decisione di Conte, loro hanno deciso di gestirla così. Loro hanno fatto passare Conte per traditore, o per complessato, o per casinista. E ancora oggi in questo topic, ogni tanto spunta qualcuno che Conte ormai lo ha archiviato. Se volevano salvargli la faccia, salvarsi la faccia, cambiare lo stesso allenatore, e buttare acqua sul fuoco prima ancora di accenderlo, potevano organizzare un teatrino ben diverso.
  16. Dipende. Da chi sei, cosa vuoi fare, per chi lavori. A volte sono persino loro a chiamarti per fare qualcosa che a loro serve. A certi livelli, soprattutto se hai delle questioni in ballo, o dei rapporti/interessi da tutelare, il modo di farti fare le cose si trova eh. I fornitori Fiat ne sanno qualcosa... Ma lasciamo perdere va, che è meglio. PS. http://it.wikipedia.org/wiki/Francesco_Cimminelli per dire...
  17. Giraudo, prima di diventare ad della Juve, ha un passato da dirigente del gruppo. E' ancora all'interno delle linee decisionali delle robe di AA, del golf club (dove tra poco si giocano i mondiali, mica il torneini del bar), ecc. Semplicemente ha capito che doveva stare fuori, e zitto, per stare tranquillo. Dunque ha fatto che seguire i suoi affari e stop. Al contrario di Moggi, lui ha una sua autonomia professionale anche senza il calcio.
  18. Infatti in teoria di certo non rischia la galera (come invece è capitato a Moggi e Giraudo), e di certo non rischia la carriera visto che soldi ne ha incamerati a palate. Al massimo rischia un po' la reputazione e lo sputtanamento. Ma deve fare anche qualche sgarro serio alla famiglia, cosa che ad oggi ancora non è avvenuta... Non lo possono neanche bruciare, nel senso che si muove su piani internazionali, quindi se dovesse mollare trova immediatamente qualche altra poltrona. Invece per gente un po' più in basso e italica, le cose sono più complesse. Ecco, non mi sorprenderebbe se, un po' come Deschamps, Conte possa avere qualche iniziale difficoltà a trovare un'altra panca. Poi per carità, posso sbagliare...
  19. No no. Non potevano permettersi di tenerlo lì un altro anno, con il rischio che ad ogni cattivo risultato lui mettesse in evidenza con apposite conferenze stampa, che la rosa non era all'altezza, e robe del genere... Non scherziamo. Sono dei pasticcioni, vendicativi, ma non sono mica fessi. Ed è anche probabile che Conte, come garanzia per una vita in bianconero, dal primo scudetto in poi volesse gradualmente prendere in mano un po' tutto, alla Ferguson. Cosa che a Torino ci possiamo scordare. A Torino non si ragiona mai in funzione del bene della squadra in se, si ragiona in funzione delle convenienze del gruppo. E le due cose non coincidono sempre purtroppo. Il controllo, il telecomando, vogliono sempre tenerlo in mano loro. Quelli che credono ancora nella possibilità futura di vedere una Juve staccata da Exor, perdonatemi, ma non capiscono una M*****A di quello che fanno a Torino e di come lo fanno. Da sempre. AA forse, a voler essere buoni e in buona fede, alla sua presentazione intendeva che la Juve doveva diventare sempre più autonoma dal punto di vista economico, in modo che il gruppo avesse meno necessità di mettere becco su alcune scelte. Detto chiaro chiaro: - se domani arriva ciccio pasticcio e offre 25 miGlioni per Pogba o Peluso, in sede decidono cosa fare e stop. - se domani arriva ciccio pasticcio e offre 85 miGlioni per Pogba o Peluso, o che ne so, non è la Juve a decidere se accettare o no la proposta. Per forza di cose, JE mette becco. L'hanno fatto poco con M&G, che infatti loro non sopportavano, perché lavoravano senza dire un ghezzo a nessuno. Eppure pure su Zidane hanno messo becco. Buffon è arrivato perché saputo dell'operazione Gianni ha espressamente chiesto a Moggi di prendere Buffon. E lui gli ha risposto che non avrebbero preso solo quello, e di non preoccuparsi. Ma si sa, se fai troppo bene in quel gruppo prima o poi ti infilano un cetriolo nel deretano. Son fatti così. PS Stia attento Marchionne, che per ora serve ed è indispensabile, ma un giorno....
  20. No no. Noi saremmo dovuti tornare in A subito, con le buone o con le cattive. Volere delle casata reale, e volere del calcio intero, che fin da subito ha capito che la A senza di noi valeva la metà. Gli scudi però dovevano andare a Milano.
  21. Qui l'appagamento non c'entra nulla. Qui c'è che tutti avevano grandi aspettative, c'è che alcuni cominciano ad essere vecchiotti e che hanno giocato anche i mondiali, c'è che esiste qualche trattativa per vendere qualche pezzo grosso, c'è che grosse spese non se ne vogliono fare. Il video di Conte cane bastonato è fin troppo chiaro. Lo hanno spedito. Niente stress insopportabile, niente di relativo a Iturbe. Ci sono una serie di fattori. Uno tra questi è che è un grandissimo rompipalle e il suo comportamento complessivamente non è stato gradito. Qui non siamo a Bari, quindi se fai certi discorsi, e vuoi tenere sotto scacco tutto l'ambiente, prima o poi te la fanno pagare. Si è dimesso a maggio, ma hanno deciso che avrebbe smesso solo alle loro condizioni. E dunque hanno chiamato uno che all'occorrenza se ne sta zitto. A me sto modo di fare fa schifo. Ma dal loro punto di vista è persino ragionevole e lungimirante.
  22. Tra le tante sparate di questi anni... Mi sembra che i 5 scudi consecutivi della banda degli onesti longobardi l'ho anticipata io qui sul forum nel 2007. Quello che non sapevo è se dovevo contare quello rubato nei 5.
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