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Topic "C O M P L O T T O D I F A M I G L I A"
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di CRAZEOLOGY in Calciopoli (Farsopoli)
Juventus Stadium: Corso Gaetano Scirea numero 50 (foto) http://www.ju29ro.com/tutto-juve/4508-juventus-stadium-corso-gaetano-scirea-numero-50-foto.html -
Topic "C O M P L O T T O D I F A M I G L I A"
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di CRAZEOLOGY in Calciopoli (Farsopoli)
Se si facesse informazione seria, e quando dico seria non intendo difensiva, ma controffensiva, non risolveremmo calciopoli probabilmente, perché quella è una partita a parte da giocare col palazzo chiuso e barricato dall'interno, ma tanti pezzenti verrebbero rasi al suolo, sia umanamente che professionalmente. Le querele sono cose che finiscono in fascicoli persi per i tribunali delle repubblica... Vanno bene, ma solo qualcuna, perché non si può rincorrere tutti... Ci sarebbe da querelare metà del paese. Ma se invece si comincia ad usare la stessa arma di chi ci accusa, e si scende in dettagli (tal giornale ha scritto questo, è tutto falso perché i fatti provati sono questi, ecc), si distrugge la credibilità di persone e intere aziende (giornali e tv in particolare). Siamo 14 milioni. Immaginate cosa potrebbe significare se da domani tutti gli Juventini sentono dire certe cose da Conte o Agnelli su qualcosa di offensivo ed errato che è stato scritto da una certa testata. Se lo dico io non vale niente, ma se lo dicono loro l'effetto bomba è garantito. Poi io credo che questa cosa che è avvenuta è solo una tantum, data da un po' di nervosismo, ma per loro la componente mediatica è un fatto molto relativo. Vivono alla giornata. Non c'è nessuna strategia. Ma una volta che hanno fatto qualcosa di buono bisogna riconoscerglielo... Sul fatto che nel 2006 AA non ha detto nemmeno una parola su quanto stava accadendo son d'accordo. Non gli è piaciuto sicuramente, ma non si è sbattuto più di tanto... O forse non poteva... Vai a sapere. -
Topic "C O M P L O T T O D I F A M I G L I A"
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di CRAZEOLOGY in Calciopoli (Farsopoli)
Basta un missilink... http://www.ju29ro.co...-missilink.html -
K A L C I O M A R C I O! - Lo Schifo Continua -
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Moratti: Juventus: http://www.juventus.com/juve/it/news/no+comment -
Topic "C O M P L O T T O D I F A M I G L I A"
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di CRAZEOLOGY in Calciopoli (Farsopoli)
Le stralunate polemiche sul progetto "Continassa" http://www.ju29ro.co...ontinassaq.html -
Topic "C O M P L O T T O D I F A M I G L I A"
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di CRAZEOLOGY in Calciopoli (Farsopoli)
Rcs ritorna ai livelli di fine agosto, la situazione finanziaria resta insostenibile Profondo rosso per Rcs a Piazza Affari all'indomani dei conti. L'azione crolla del 5,32% a quota 1,174 euro dopo essere scivolata nell'arco della mattinata a un minimo, che non vedeva dal 30 agosto di quest'anno, a 1,157 euro. Se si pensa che lo scorso 6 settembre ha toccato il massimo dell'anno a quota 2,99 euro, il titolo ha in pratica perso il 60% del suo valore in tre mesi. Non solo la società ha chiuso i nove mesi con un risultato netto negativo per 380,5 milioni dai -25,5 milioni di un anno prima e con ricavi consolidati in calo a 1.184,1 milioni, ma per fine anno vede ricavi e risultati operativi correnti in sensibile diminuzione. Come se non bastasse l'indebitamento finanziario netto è sì diminuito da 938,2 milioni di fine 2011 a 875,6 milioni, ma principalmente per i benefici della cessione di Flammarion, parzialmente compensati dai continui investimenti effettuati, dalle spese sostenute per il processo di ristrutturazione e dall'assorbimento di cassa della gestione tipica. La situazione finanziaria resta quindi non sostenibile. Tanto che, scrive oggi MF, l'aumento di capitale, che probabilmente sarà contenuto nel piano strategico che verrà annunciato a dicembre, potrebbe anche essere superiore rispetto alle recenti indiscrezioni che indicano 400 milioni di euro di fabbisogno: almeno 800 milioni di euro. Se davvero si arriverà a questo importo la conseguenza diretta sarà che numerosi degli attuali soci, vincolati fino alla primavera del 2014, potrebbero decidere di non impegnarsi fino in fondo, lasciando il controllo dell'azienda in mano a due o tre azionisti al massimo. Il nuovo piano, sul quale è al lavoro l'ad Pietro Scott Jovane, "risponderà con linee guida e strategie adeguate alle nuove sfide del mercato, sia per gli aspetti strutturali della congiuntura macroeconomica, sia per le criticità dei prodotti tradizionali, puntando con determinazione a una innovativa logica editoriale e di sistema". La prima grana per l'ad è rappresentata dallo sciopero indetto dalla Cgil aziendale di Rcs Quotidiani (220 iscritti su 420 dipendenti) per la giornata di domani in concomitanza con lo sciopero nazionale indetto dalla Confederazione. Ciò bloccherà l'uscita in edicola del Corriere della Sera e della giornalaccio rosa dello Sport. Ma in attesa, il mercato approfitta del 89% incassato dall'azione da inizio anno per prendere profitto anche perché i broker non cambiano idea: Banca Akros ha confermato il rating sell e il target price a 0,70 euro visto che il debito conta per oltre il 10% dell'attuale target di equity value del gruppo editoriale. "Le nostre stime per la fine dell'anno che vedono al momento vendite a 1.663 milioni dai 2.075 milioni del 2011, un ebitda a 50 milioni da 168 milioni del 2011 e una perdita a 4 milioni da un utile di 30 milioni verranno di nuovo riviste al ribasso", annunciano gli analisti di Banca Akros che stimano anche un debito netto a fine anno a 831 milioni. Anche gli analisti di Mediobanca (underperform e target price a 0,56 euro), che si aspettano ricavi 2012 a 1.638 milioni e una perdita più consistente a 344 milioni, ritengono che il debito sia una questione da risolvere: "la cessione di Flammarion con i conseguenti effetti sulla posizione finanziaria netta non è infatti una soluzione strutturale". http://www.milanofin...a+insostenibile -------------------------------- L'Unita': "Alleanza Agnelli-RCS Mediagroup in vista?" 14.11.2012 Sull'Unita' un articolo sui possibili risvolti media: Un’alleanza, un matrimonio tra la Stampa e il gruppo Rcs Mediagroup, la creazione del più grande polo di quotidiani, con il Corriere della Sera e la giornalaccio rosa dello sport. È l’ipotesi che nasce tra le pieghe del piano di ristrutturazione di via Solferino e il prossimo aumento di capitale di Rcs che potrebbe riaprire la battaglia per il controllo della società. Dopo l’idea di fusione tra Intesa SanPaolo e Unicredit, sull’asse Torino- Milano il capitalismo italiano valuta un’altra ipotesi clamorosa. I promessi sposi, si sa, non sempre convolano a nozze. Ma spesso il lungo fidanzamento, d’amore o d’interesse, può portare lontano e rendere felici. Nel mezzo di una crisi che pare non voler finire mai, con un capitalismo tricolore che fatica a stare a galla tra difficoltà interne, sfide internazionali e anche qualche rissa, emergono ipotesi, idee, anche progetti che in condizioni normali nessuno avrebbe mai osato proporre, né tantomeno discutere. Ma l’emergenza e i suoi effetti destabilizzanti possono aprire prospettive impreviste. Sull’asse Milano-Torino, sul quale già nei giorni scorsi è stata buttata lì la “bomba” di una possibile fusione tra Intesa SanPaolo e Unicredit, in questi giorni si sta parlando di un matrimonio editoriale che cambierebbe il panorama italiano dei mezzi di informazione e rappresenterebbe una rivoluzione, o forse l’avvio di una nuova restaurazione dipende dai punti di vista, nel potere capitalistico dei media. In mezzo ai lavori in corso per la riorganizzazione di Rcs Mediagroup, è spuntata un’idea, quasi una provocazione: ma perchè non mettiamo insieme la Stampa degli Agnelli e il Corriere della Sera e la giornalaccio rosa dello Sport, perchè non accorpiamo in qualche modo i due gruppi e creiamo il maggior polo editoriale nazionale, leader nei quotidiani, con una vocazione internazionale, una presenza forte nei libri, nella pubblicità, nei nuovi media? La discussione, che non ha mai trovato conferme ufficiali, è inizialmente partita dal fronte pubblicitario. Viste le enormi difficoltà del mercato è stata ipotizzata prima l’unione tra la Publikompass, agenzia de la Stampa e di altre testate minori, e le attività di pubblicità della Rcs. E poi il discorso, puramente informale che non è finora arrivato all’ufficialità di un consiglio di amministrazione, è diventato più impegnativo, quasi un risiko del potere finanziario e industriale privato attorno ai grandi giornali di informazione. I protagonisti sono quasi sempre gli stessi. Gli eredi Agnelli e la Fiat hanno la Stampa e sono azionisti rilevanti da lungo tempo di Rcs Mediagroup. Gianni Agnelli si prese il Corriere all’inizio degli anni Ottanta, quando via Solferino era inquinata dalla P2 e vicina al fallimento per la conduzione di Tassan Din e del giovane Rizzoli. Per evitare di apparire troppo invadenti Agnelli ed Enrico Cuccia diedero una spolverata alla finanziaria Gemina, la aprirono a qualche fedele e spesso inutile alleato, e ci misero dentro la quota di controllo del Corriere. Per la verità i milanesi spesso sono rimasti delusi del comportamento della Fiat in città e solo una memoria che funziona a rate può aver fatto dimenticare i pasticci dei predecessori di Sergio Marchionne alla Rinascente o all’Alfa di Arese. Col tempo il salotto è stato allargato. Si sono presentati nuovi e coraggiosi investitori come il neopadrone del San Raffaele, Giuseppe Rotelli, Diego Della Valle persino i progressisti Benetton, che stanno però fuori dal patto di sindacato che controlla il gruppo con oltre il 65% del capitale, ma la sostanza dei fatti non è cambiata. Torino e Mediobanca hanno sempre fatto il bello e il cattivo tempo alla Rizzoli e al Corriere. Ora Rcs Mediagroup è alla vigilia di una radicale ristrutturazione che dovrebbe dovrebbe realizzarsi con un aumento di capitale tra i 400 e i 500 milioni di euro, una ridefinizione del perimetro di attività con la difesa e il rafforzamento dei quotidiani e il netto ridimensionato dei periodici, e investimenti sul web e i nuovi media. Il nuovo amministratore delegato Pietro Scott Jovane sta lavorando al piano industriale che sarà varato in dicembre e ieri ha informato i consiglio delle ultime novità. I conti sono ancora in rosso, Rcs ha perso 380 milioni di euro nei primi nove mesi dell’anno i ricavi sono calati a 1,3 miliardi e il debito è pari a 875,6 milioni. Davanti alla sede di Rcs hanno manifestato i giornalisti dei periodici contro le ipotesi di tagli e hanno chiesto la solidarietà dei loro colleghi dei quotidiani. I numeri che circolano del piano di Scott Jovane non sono per nulla rassicuranti, ma bisogna attendere l’ufficialità. L’ipotesi di alleanze o di un matrimonio editoriale tra Torino e Milano nasce, dunque, nelle pieghe di questo passaggio delicato per l’editoria italiane anche per grandi gruppi come la Stampa e Rcs. Le idee su come collaborare o sposarsi sono tante e non manca la fantasia ai protagonisti di questa partita. Marchionne, nella sua ultima intervista al Corriere, ha chiesto alla giornalista Raffaella Polato che lo intervistava un consiglio se sottoscrivere o meno l’aumento di capitale Rcs. La Fiat certo lo farà se sarà soddisfatta del nuovo piano industriale. Ma in questa occasione può succedere di tutto. L’aumento di capitale potrebbe scatenare nuovamente la battaglia sul controllo, potrebbe essere l’occasione per cambiare gli equilibri tra i soci ben prima della scadenza del patto di sindacato del 2014. Una modifica dei rapporti di forza nel capitale, un’alleanza più compiuta tra la Stampa e Rcs, pur nel rispetto delle autonomie delle prestigiose testate, sarebbero novità rilevanti, con un forte impatto politico e sulle concentrazioni editoriali. L’ipotesi di un matrimonio, a ben vedere, non è poi così peregrina e qualche preparativo c’è già stato. In casa Agnelli la società editoriale Itedi è stata incorporata nella Editrice la Stampa. Dall’inizio del 2012, poi, la Stampa e Rcs hanno un accordo industriale che prevede la produzione del quotidiano di Torino per l’Italia del Nord nella tipografia Rcs di Pessano, alle porte di Milano, e la produzione della giornalaccio rosa dello Sport per il Nord Ovest nello stabilimento del quotidiano degli Agnelli a Torino. Se son rose... www.tuttojuve.com/?action=read&idnotizia=117317 -
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CRAZEOLOGY ha risposto al topic di CRAZEOLOGY in Calciopoli (Farsopoli)
Recensione del film 'Nel paese di Giralaruota' http://www.ju29ro.co...iralaruota.html -
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Fiat vince la causa contro la Rai e Corrado Formigli I magistrati di Torino hanno dato torto alla tivù nazionale e a un suo giornalista per la prova in tivù dell'Alfa MiTo. Ma ci sarà il ricorso... http://www.sicurauto.it/ilsemaforo/news/fiat-vince-la-causa-contro-la-rai-e-corrado-formigli.html -
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SMONTEZEMOLATI IN FUGA! - NEANCHE È USCITO IL MANIFESTO BY LUCHINO & RICCARDI CHE QUALCUNO GIÀ SI SFILA: RETROMARCIA DI FRANCESCO DE GREGORI - ITALIA FUTURA COSTRETTA A SMENTIRE LA SUA FIRMA “INSERITA PER ERRORE” - MA ‘’L’UNITÀ’’ NON SI ACCORGE DELL’INCIDENTE E METTE L’ADESIONE DEL CANTAUTORE IN PRIMA PAGINA… http://www.dagospia....gi-si-45902.htm -
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A “Dicembre” i segreti degli Agnelli Scritto da Gigi Moncalvo Pubblicato Giovedì 11 Ottobre 2012, ore 7,50 È in cima alla catena di comando che controlla Fiat, ma per 17 anni è stata “fuorilegge”. E non è l’unica stranezza. Viaggio in tre puntate di Gigi Moncalvo nel sancta sanctorum della Famiglia E pensare che parlano, ogni due per tre, di trasparenza, limpidezza, casa di vetro, etica, valori morali. In quale categoria può essere catalogato ciò che stiamo per raccontare, e che solo su queste pagine web potete leggere? E’ una storia che riguarda la “cassaforte di famiglia”, cioè la “Dicembre società semplice”, che detiene – tanto per fare un esempio - il 33%, dell’“Accomandita Giovanni Agnelli & C. Sapaz”, cioè controlla quella gallina dalle uova d’oro che quest’anno ha consentito agli “eredi” - senza distinzioni tra bravi e sfaccendati – di spartirsi 24,1 milioni di euro (rispetto ai 18 milioni del 2011) su un utile di 52,4. “Dicembre” di fatto è la scatola di controllo dell'impero di famiglia, ed è dunque – proprio attraverso l’Accomandita - l'azionista di riferimento di Exor, la superholding del gruppo Fiat-Chrysler. Non ci crederete ma la “Dicembre”, nonostante questo pedigree, fino al luglio scorso non risultava nemmeno nel Registro delle Imprese della Camera di Commercio di Torino, nonostante la legge ne imponesse l’iscrizione. La “Dicembre” è una delle società più importanti del paese, dato che, controllando dall’alto la piramide dell’intero Gruppo Fiat, ha ricevuto dallo Stato centinaia di miliardi di euro di fondi pubblici. Ebbene per i registri ufficiali dell’ente presieduto da Alessandro Barberis, un uomo-Fiat, non... esisteva. Quindi lo Stato erogava miliardi a una società la cui “madre” non risultava nemmeno dai registri e che ha violato per anni la legge. “Dicembre” è stata costituita il 15 dicembre 1984 con sede in via del Carmine 2 a Torino (presso la Fiduciaria FIDAM di Franzo Grande Stevens), un capitale di 99,9 milioni di lire e cinque soci:Giovanni Agnelli (col 99,9% di quote), sua moglie Marella Agnelli (10 azioni per un totale di 10 mila lire) e infine Umberto Agnelli, Gianluigi Gabetti e Cesare Romiti, con una azione ciascuno da mille lire. Come si vede fin dall’inizio Gianni Agnelli considerava la “Dicembre” appannaggio del proprio ramo famigliare. Poco più di quattro anni dopo, il 13 giugno 1989, c’è un primo colpo di scena: escono Umberto e Romiti e vengono sostituiti da Franzo Grande Stevens e da sua figlia Cristina. Gianni Agnelli “dimentica” di avere due figli, Edoardo e Margherita, e privilegia invece Stevens e la sua figliola, a scapito perfino di suo fratello Umberto Agnelli. Se si prova – come ho fatto io - a chiedere al notaio Ettore Morone notizie e copie di questo “strano” atto, risponde che “non li ha conservati e li ha consegnati al cliente”. Non vi fornisce nemmeno il numero di repertorio. Forse a rogare sarà stata sua sorella Giuseppina? La “Dicembre” torna a lasciare tracce qualche anno più tardi, il 10 aprile 1996: c’è un aumento di capitale (da 99,9 milioni a 20 miliardi di lire), entrano tre nuovi soci (Margherita Agnelli, John Elkann, e il commercialista Cesare Ferrero), le quote azionarie maggiori risultano suddivise tra Gianni Agnelli, Marella, Margherita e John (di professione “studente” è scritto nell’atto) col 25% ciascuno, con l’Avvocato che ha l’usufrutto sulle azioni di moglie, figlia e nipote. Tutti gli altri restano con la loro singola azione che conferisce un potere enorme. Siamo nel 1996, come s’è visto, e nel frattempo è entrata in vigore una legge (il D.P.R. 581 del 1995) che impone l’iscrizione di tutte le società nel registro delle imprese. A Torino se ne fregano. Anche se la “Dicembre” ha un codice fiscale (96624490015) è come se non esistesse… Gabetti, Grande Stevens e Ferrero, così attenti alla legge e alle forme, dimenticano di compiere questo semplicissimo atto. Né si può pretendere che fossero l’Avvocato o sua moglie o sua figlia o il suo nipote ventenne, a occuparsi di simili incombenze. La Camera di Commercio si “accorge” di questa illegalità solo quattordici anni dopo, il 23 novembre 2009. La Responsabile dell’Anagrafe delle Imprese, Maria Loreta Raso, allora scrive agli amministratori della “Dicembre” e li invita a mettersi in regola. Non ottiene nessun riscontro. Ma la signora, anziché rivolgersi al Tribunale e chiedere l’iscrizione d’ufficio, non fa nulla. Fino a che nei mesi scorsi un giornalista, cioè il sottoscritto, alle prese con una ricerca di dati per un suo imminente libro (Agnelli segreti, Vallecchi Editore) cerca di fare luce su questa misteriosa “Dicembre” e si accorge dell’irregolarità. Si rivolge alla Camera di Commercio, la dirigente in questione fa finta di non sapere ciò che sa dal 2009 e comincia a chiedere documenti e dati che già ben conosce. Il giornalista fornisce copia dell’atto di aumento di capitale del 1996 e indica il numero di codice fiscale, ma la Camera di Commercio pone ostacoli a ripetizione: vogliono l’atto costitutivo, quello inviato è una fotocopia, ci vuole quello autenticato dal notaio Morone. Passano i mesi, vengono fornite tutte le informazioni, il giornalista comincia a diventare fastidioso. La signora Raso non può più fare a meno di rivolgersi, con tre anni di ritardo, al Tribunale. Il giornalista va, fa protocollare le domande, sollecita e scrive. E finalmente il 25 giugno di quest’anno la dottoressa Anna Castellino, giudice delle Imprese del Tribunale di Torino, ordina l’iscrizione d’ufficio della “Dicembre”, in quanto socia della “Giovanni Agnelli & C. Sapaz”. L’ordinanza del giudice viene depositata due giorni dopo. La Camera di Commercio ottemperato all’ordinanza del Giudice in data 19 luglio 2012. Possibile che ci voglia un giornalista per far mettere in regola la più importante società italiana “fuorilegge” da ben 17 anni e che oggi ha come soci di maggioranza John Elkann e sua nonna Marella, con il solito quartetto Gabetti-Ferrero-Grande Stevens padre e figlia? Ma perché tanta segretezza su questa società-cassaforte? E’ il tema della nostra prossima puntata. (1- continua) http://www.lospiffer...&action_ref_map -
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Questa è davvero bella nè. .read LO SMONTEZEMOLATO SCARICA I FURBETTI DEL QUARTIERINO MONTEZEMOLINO: - 1- ORMAI È UFFICIALE: MONTEZEMOLINO NON SI CANDIDERÀ NÉ ESPORRÀ IL SIMBOLO DI ITALIA FUTURA ALLA CARNEFICINA DELLE PROSSIME ELEZIONI E ABBANDONA AL LORO DESTINO I BOCCALONI CHE GLI HANNO CREDUTO: I VARI ROSSI, CALENDA, ROMANO E VECCHIONI - 2- I FOTTUTI DI ITALIA FUTURA, PERÒ, HANNO OTTENUTO QUALCOSA, CHE LUCA LUCA TACCIA E NON AFFRONTI L'ARGOMENTO FINO A NOVEMBRE QUANDO SI FARÀ L’ANNUNCIATA CONVENTION INSIEME AD OSCAR GIANNINO, AUCI, ZINGALES ECC.ECC. (MA I VOTI CHI GLIELI DA? DOVE LI PIGLIANO?), LUI VADA ALMENO A FARE UN BEL DISCORSO NOBILE) - 3- IL FUGGI FUGGI DEGLI SMONTEZEMOLATI VERSO ALTRI PARTITI E’ INIZIATO MA SARÀ BENE CHE SI METTANO L'ANIMA IN PACE E SI FACCIANO ASSUMERE, DALLA FERRARI O DA NTV - DAGOREPORT Massimo Cacciari? Profetico su Montezemolo. Lo scorso Il settembre ha rilasciato una intervista al Messaggero dal titolo netto: "Ormai Luca arriva tardi può puntare solo a qualche deputato". E così sarà, forse! Sempre se il grande bluff sopravvivrà fino alle presentazioni delle candidature: molte chiacchiere senza voti! Il cerchio magico montezemoliano, in questi mesi, più si avvicinavano le elezioni più è entrato in fibrillazione, ha perso la trebisonda e lo hanno esposto ad una tale quantità di errori che solo dei novellini potevano commettere. Si tratta dei poco noti furbetti del quartierino montezemolino di cui abbiamo già parlato: Rossi, Calenda, Romano e Vecchioni. Ed ecco il colpo di scena. Montezuma ha definitivamente deciso che non correrà, non si candiderà, non esporrà il logo di Italia Futura alle prossime elezioni politiche. Il politburo del partito montezemolino per la pagnotta è furioso ma lui è irremovibile. E del resto non si era mai impegnato con nessuno che si sarebbe candidato. I furbetti, però, hanno ottenuto qualcosa, che Luca Luca taccia e non affronti l'argomento fino all'ultimo minuto utile e che a novembre quando si farà la annunciata convention insieme ad Oscar Giannino, Ernesto Auci, Zingales ecc.ecc. (ma i voti chi glieli da? dove li pigliano?) lui vada almeno a fare un discorso nobile. Sul tacere ok, sul discorso nobile vedremo. Intanto per i 4 è sempre più urgente trovare una strada qualunque per assicurarsi un posto in lista, con qualunque partito. Ma senza Montezemolo e senza voti questi furbetti del quartierino montezemolino, che gli hanno fatto più danni loro di quanto non sia riuscito a farsene da solo in 65 anni di onorata carriera, sarà bene che si mettano l'anima in pace e si facciano assumere, dalla Ferrari o da NTV per non rimanere a spasso. I tanti volponi della politica sanno già del bluff, tanto fumo senza arrosto!! Ed il fuggi fuggi è già iniziato. [26-09-2012] Se le cose stanno così è davvero un fenomeno. Sono anni che fa il maestrino e poi si dilegua... -
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http://www.youtube.com/watch?v=UhW9sO8m_Is -
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Vedo che hai dei buoni gusti cinematografici. E' un film del 1976, ma sembra appena uscito... -
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La Fiat veramente era già stata venduta a GM, che poi pagò pur di togliere le tende... Continuare a fare a tutti i costi il santino dell'avvocato mi sembra anacronistico e persino controproducente. -
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Consiglio agli Elkann di svuotare le varie ville dai pezzi privati dell'avvocato, e di esporli definitivamente al grande pubblico. So che ci sono delle robe molto interessanti nelle proprietà in giro per il mondo. Non saranno tutti Canaletto o Modigliani, ma credo che ci siano delle cose di un certo livello. -
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Milan news, Niang minorenne senza patente fermato dai vigili: "Sono Traorè" Niang comincia alla grande: l'atttaccante minorenne del Milan fermato dai vigili mentre gira in macchina per Milano. E poi dice: "Sono Traorè". Non è più il Milan di una volta. Diciamolo. Anni fa questa storia non sarebbe mai uscita. E forse, anni fa, un giovane rossonero non avrebbe mai commesso una "marachella" (dichiarazione testuale di Mauro Suma...) di questo tipo. Ma non è tutto. Fermato dai vigili ha detto di avere dimenticato i documenti in hotel (NH di Piazza della Repubblica). E alla domanda sulle generalità ha risposto:"Sono Traorè". Bakaye Traorè, per chi non lo sapesse, è un centrocampista (bravissimo, anzi di più...) del Milan.Vado a raccontarvi: oggi il mitico M'Baye Niang è stato beccato dai vigili in macchina (auto del Milan, che lo scorso anno era di Gattuso) nei pressi di Piazza della Repubblica. Sapete quanti anni ha Niang? Esattamente 17. E per questo motivo non può avere la patente e di conseguenza guidare. Tornato in hotel per mostrare i documenti (di Traorè...) loscambio d'identità sarebbe stato smascherato alla reception. Insomma, una bella storiella resa nota questa sera da Telelombardia. Il tutto raccontato dal bravo Roberto Dupplicato, volato sul posto per girare un video (qui vedete un breve stralcio). Come detto, non è più il Milan di una volta. Gattuso lo aveva detto: "Nello spogliatoio le cose non vanno più come ai bei tempi...". Adesso che c'è Niang non credo che andranno meglio. Qualcuno lo avvicina a Balotelli, che di "marachelle" come questa ne ha collezionate a decine. Io dico: fosse solo la metà di Balotelli già sarei contento. Ma questo non è stile Milan. Anzi, questo non è più il Milan. http://sportemotori....ono-traore.html A quanto pare la macchina l'ha ricevuta dal Milan, è del parco macchine della società... L'anno scorso era assegnata a Gattuso.... Si tratta di un fatto gravissimo. Marachella una cippa. -
No no, non solo a te. Gli assomiglia in effetti, solo che Simon è bravo davvero.
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CRAZEOLOGY ha risposto al topic di CRAZEOLOGY in Calciopoli (Farsopoli)
Si è dimesso l'avvocato Briamonte dal cda Juventus. http://www.juventus.com/wps/wcm/connect/5051933a-19c3-464b-8427-5701ec6325b2/comunicato+29082012+dimissioni+briamonte+ita.pdf?MOD=AJPERES&CACHEID=5051933a-19c3-464b-8427-5701ec6325b2 -
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Sapevamo che Exor ha venduto la sua sede, la casa di famiglia di gianni, umberto e susanna che vestivano alla marinara, quella di Corso Matteotti, per spostarsi al Lingotto. Ora in Corso Matteotti, al piano rialzato, c'è: http://it.wikipedia...._Banca_Leonardo -
[ Serie A Tim ] Juventus - Parma 2-0
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di Morpheus © in Stagione 2012/2013
No Arturo nooooo. -
[ Serie A Tim ] Juventus - Parma 2-0
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di Morpheus © in Stagione 2012/2013
Grande ASA -
[ Serie A Tim ] Juventus - Parma 2-0
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di Morpheus © in Stagione 2012/2013
Ha sbagliato sport...