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Topic "C O M P L O T T O D I F A M I G L I A"
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di CRAZEOLOGY in Calciopoli (Farsopoli)
Credo che sia solo ottimista per il futuro della squadra, e che si possano vincere un altro paio di scudetti in tempi brevi... -
Topic "C O M P L O T T O D I F A M I G L I A"
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Visto quanto accaduto, direi che tifa Inter. -
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Non sono un espertone di questi temi, ma ne ho sentito parlare più di una volta. E mi sono confrontato professionalmente un paio di volte con temi attigui. Nonostante i fatti dicano che egli tifa per la seconda squadra di Milano, mi sento di avallare quanto dice Franzo nell'intervista. -
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Bilderberg 2012, sorpresa: ci sono anche Lilli Gruber e Enrico Letta Con una mossa a sorpresa, insolita, quasi a voler lasciar intendere che non c'è niente di strano e di segreto, il sito ufficiale del Meeting Bilderberg ha pubblicato un comunicato stampa ed un elenco dei partecipanti1 prima dell'inizio della conferenza del 2012, in programma dal 31 maggio al 3 giugno a Chantilly, Virginia, USA. Il comunicato stampa del Bilderberg spiega come la "conferenza si occuperà principalmente di questioni politiche, economiche e sociali, come le relazioni transatlantiche, l'evoluzione del paesaggio politico in Europa e negli Stati Uniti, l'austerity e la crescita nelle economie sviluppate" ma anche della "cyber sicurezza, delle sfide energetiche, del futuro della democrazia, della Russia, della Cina e del Medio Oriente". Naturalmente, viene precisato che "l'incontro è privato al fine di incoraggiare la discussione franca e aperta" e che il Bilderberg è solo un "forum dove partecipa un'ampia sezione dei cittadini più importanti (del mondo, ndr) che si riuniscono per tre giorni al fine di portare avanti una discussione informale e off-the-record su argomenti di interesse vigente". Quasi una adunata di filantropi, insomma. Tra i 145 partecipanti del Bilderberg 2012 c'è anche qualche rappresentante per l'Italia, sempre pronta naturalmente a contribuire allo sviluppo dell'umanità. Scorrendo la lista, stilata in rigoroso ordine alfabetico, si scopre quindi che quest'anno i "rappresentanti italiani" al Bilderberg sono Franco Bernabè, presidente e CEO di Telecom Italia (le compagnie di telecomunicazioni a questi "forum" sono spesso ben accolte), Fulvio Conti, amministratore delegato e direttore generale di Enel e John Elkann, presidente della Fiat. Ma non solo. Un po' a sorpresa appare poi il nome di Lilli Gruber, giornalista di La7 TV (di proprietà Telecom Italia) e "miracolosamente" (citando una sua famosa missiva indirizzata al premier Mario Monti2 quando si insediò a Palazzo Chigi) anche quello di Enrico Letta, deputato del Partito democratico. Di cosa parleranno i nostri dirigenti di aziende, giornalisti e politici probabilmente difficilmente si saprà (con certezza), anche se qualcuno apprezzerebbe di sicuro se alla Camera venisse proposta una interrogazione parlamentare per chiarire per esempio in che veste un rappresentante del popolo italiano è presente al Bilderberg, e per l'interesse di chi. Ad altri invece, scoprendo la partecipazione di Lilli Gruber al Bilderberg, sarà tornata in mente l'intervista che fece a Mario Monti3 (da oggi una sorta di collega, visto che è stato membro del comitato direttivo del Gruppo Bilderberg), quando domandò innocentemente al premier: ma lei è un massone? La risposta ormai probabilmente la conoscono tutti. Sante Mapelli Morro http://www.mainfatti.it/Bilderberg/Bilderberg-2012-sorpresa-ci-sono-anche-Lilli-Gruber-e-Enrico-Letta_044025033.htm .read ELENCO PARTECIPANTI 2012: http://www.bilderbergmeetings.org/participants2012.html -
K A L C I O M A R C I O! - Lo Schifo Continua -
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Processo Telecom, in aula il testimone chiave Tavaroli Capo della security all'epoca di Tronchetti Provera, conosce tutti i segreti dei dossier su politici, giornalisti e concorrenti di Luca Fazzo - 06 giugno 2012, 15:16 Un processo che si trascinava stancamente da quasi un anno, con le accuse che una alla volta si avviavano verso la prescrizione, e la sensazione che la vera storia dei dossier illegali di Telecom non sarebbe mai stata scritta. Invece questa mattina nell'aula bunker della Corte d'assise milanese si materializza l'uomo che della creazione di quei dossier conosce tutti i segreti: Giuliano Tavaroli, capo della security di Telecom all'epoca di Marco Tronchetti Provera, l'uomo sotto la cui direzione vennero commissionati e raccolti decine di migliaia di dossier su politici, giornalisti, concorrenti, e persino sui familiari di Tronchetti. Tavaroli é uscito dalla scena del processo principale patteggiando una condanna a quattro anni di carcere, ma fino all'ultimo sembrava che fosse destinato a non venire mai interrogato in pubblico. Invece, dopo una lunga incertezza accompagnata da qualche manovra sotterranea, il presidente della Corte d'assise Pietro Gamacchio ha deciso: Tavaroli deve rispondere alle domande. Le uniche domande cui potrà opporre il silenzio sono quelle che riguardano i reati fiscali per cui é ancora sotto inchiesta. E tra le domande che lo attendono ce n'é una decisiva: chi fu, nei vertici di Telecom, a ordinare la creazione dei dossier? L'ufficio Security era una "scheggia impazzita" o invece, come sostiene anche una recente sentenza della Cassazione, agiva per conto della proprietà? 11:33 - Tavaroli ha iniziato a rispondere alle domande del pubblico ministero Stefano Civardi. Il pm chiede di ricostruire la genesi degli incarichi che la security di Telecom assegnava agli investigatori privati Cipriani e Bernardini. Tavaroli: "Tutti gli incarichi venivano dall'interno dell' azienda, un manager o una funzione aziendale ci segnalava una esigenza e noi la trasmettevamo al professionista più idoneo". Per le indagini sui parenti di Tronchetti Provera, il cosiddetto dossier " brothers" sui fratelli di Afef Jenin, Tavaroli dice che l'incarico venne direttamente da Tronchetti. 11:53 - Il pm affronta il tema del dossier sull'acquisto di Telecom da parte di Pirelli nel 2001 e del fondo Oak Fund, il Fondo della Quercia che figurava come azionista di minoranza di Bell e che secondo il dossier portava ai vertici del Pds. Tavaroli: "Questa attività è stata chiesta da Buora e da Tronchetti. Esistevano sospetti e chiacchiere che dietro questo socio di Bell non meglio specificato ci fossero dirigenti di Telecom che avessero tratto vantaggio da questa operazione. Si voleva capire chi ci fosse veramente dietro questo fondo che poi liquidò la sua partecipazione in Bell. Fu una attività che Cipriani svolse in modo molto professionale ricostruendo partecipazioni incrociate di società offshore fino a giungere a una ipotesi di proprietà. Questa ipotesi fu oggetto di conversazione tra me e Tronchetti che si sorprese molto e decise di dimenticare questa circostanza". Tavaroli non fa il nome del Pds e il pubblico ministero rinuncia ad approfondire. 12:18 - Il pm interroga Tavaroli sui rapporti tra Telecom e servizi segreti, e in particolare sul ruolo di Guglielmo Sasinini, giornalista di Famiglia Cristiana e consulente di Telecom. Dice Tavaroli: "Sasinini é un professionista che aveva relazioni con tutte le istituzioni di sicurezza del paese, aveva rapporti dal direttore del a funzionari di polizia e carabinieri. Mi ha presentato persone sue amiche che poteva essere importante per noi conoscere. Tra questi il generale Mori del Sisde. Grazie lui organizzammo un incontro istituzionale tra il dottor Tronchetti e il generale Mori". La security di Telecom riceveva informazioni dai servizi di sicurezza? "Telecom riceveva informazioni con le modalità informali con cui questi rapporti vengono tenuti nel nostro paese". 12:44 - La Procura ha concluso il suo interrogatorio di Tavaroli, sfiorando appena i temi chiave. Ma la parola adesso passa alle parti civili. 13:10 - I legali di Massimo Mucchetti, vicedirettore del Corriere della Sera e oggetto di un dossier, chiedono a Tavaroli di spiegare la genesi del dossier sul giornalista. "Un venerdì sera sono stato convocato in via Negri (uffici della presidenza di Telecom) dove mi fecero vedere un articolo del Mondo che ipotizzava la cessione del gruppo Pirelli Cavi, questo anticipava decisioni che erano in corso estremamente riservate di cui i manager potevano essere chiamati a rispondere alla Consob. Mi chiesero di analizzare eventuali rapporti e fughe di notizie che potessero essere andati verso la stampa. Nei giorni successivi venne fatta una riunione in cui si ragionò del Corriere e delle fughe di notizie. Venne chiesto di iniziare a capire le attività che ruotavano intorno ai giornalisti. Anche Carlo Buora mostrò grande determinazione nel dire: voi della sicurezza dovete capire da dive escono queste informazioni e come vengono trasferite all'esterno, trovate il sistema di capire chi, come e quando". L'incursione nei computer di Rcs, dice Tavaroli fu "una stupidaggine sesquipedale di cui mi prendo la responsabilità. Nessuno ha detto mai a Ghioni di entrare nei computer di Rcs. Purtroppo è successo, ma i dati che vennero prelevati non furono mai divulgati a nessuno". 14:17 - "L'operazione Ladroni mi venne commissionata dall'Inter nella persona di Moratti, poi la feci con Facchetti": lo ha detto Tavaroli rispondendo alla domanda del legale dell'ex arbitro De Santis. L'operazione "Ladroni" portò l'ufficio sicurezza di Telecom a indagare sui rapporti tra Luciano Moggi e alcuni arbitri di serie A. 15:03 - "Non fu Tronchetti Provera a dirmi di indagare sui Ds". Tavaroli lo ha detto rispondendo all'avvocato dei Democratici di sinistra che torna a chiedere dell'operazione sull'Oak Fund, il fondo che, secondo il dossier realizzato dall'investigatore Cipriani, portava al partito di D'Alema e Fassino. L'indagine, spiega Tavaroli, era partita perché si temeva che dietro il fondo ci fossero in realtà manager infedeli di Telecom. "L'operazione - dice Tavaroli - andò avanti a lungo. Solo all'ultima pagina dell'ultimo rapporto mi resi conto che la attività investigativa riguardava un partito italiano". Il legale dei Ds chiede: perché comunque disse di andare avanti? "Non ricordo se dissi di andare avanti. C'era una struttura di società che rimandavano ad altri. Quando si ipotizzo quel risultato finale il report fu chiuso, ultimato e non utilizzato". Il legale dei Ds ricorda a Tavaroli che in una intervista disse che il dossier sui Ds era stati ordinato da Tronchetti. "Non l'ho mai dichiarato. Non smentii l'intervista perché in quel momento avevo altre preoccupazioni. Ma nell'intervista c'erano anche altre inesattezze. Comunque Tronchetti non mi diede mai incarico di indagare su nessun partito italiano, estero o extraplanetario. Quando gli portai il risultato dell'indagine Tronchetti si preoccupò molto e si arrabbiò perché non c'entrava nulla con le motivazioni del incarico". Che utilizzo faceste del dossier? "Nessuno". "L'operazione di controsorveglianza su Kroll fu richiesta da Buora che era il mio capo e dal dottor Tronchetti Provera". Lo ha detto Tavaroli rispondendo alle domande sulla incursione informatica ai danni dell'agenzia investigativa privata Kroll, che assisteva i rivali di Telecom nella lotta per il controllo dei cellulari in Brasile. 15:16 - Udienza chiusa: ma Tavaroli dovrà tornare in aula mercoledì prossimo per gli interrogatori dei legali degli imputati. E a quel punto forse si comincerà davvero a capirci qualcosa. http://www.ilgiornal...ge=0-comments=1 -
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CRAZEOLOGY ha risposto al topic di CRAZEOLOGY in Calciopoli (Farsopoli)
Ora con 30 scudetti cè il nodo della terza stella. Lei come la pensa in merito? «Noi tifosi siamo consapevoli di aver vinto 30 scudetti in campo ma io sono abituato a rispettare le regole. Così la Juve, in questo senso è al di sopra di ogni sospetto. Si troverà una soluzione intelligente. E poi la terza stella senza possibilità di contestazioni credo che arriverà presto...». Riccardo Grande Stevens, Tuttosport 28/05/2012 -
Juventus Campione D'Italia 2011/2012 [E Sono 30]
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di Shaka in I trionfi bianconeri
http://static.turistipercaso.it/oldfoto/upload/tqtkb6lm4vfjhyk.T0.jpg -
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CRAZEOLOGY ha risposto al topic di CRAZEOLOGY in Calciopoli (Farsopoli)
Mille Miglia: vince il duo argentino Scalise-Claramunt su un'Alfa del '33“ Elkann 152/mo Il vincitore dell'edizione 2012 delle Mille Miglia è il duo argentino Claudio Scalise e Daniel Claramunt a bordo dell' Alfa Romeo 6C 1500 GS del 1933. L'equipaggio ha avuto la meglio alla fine di una lotta serrata contro la Bmw-328 Roadster del 1939 dei veterani Giuliano Canè e Lucia Galliani.“ Terzo classificato Giovanni Moceri su una Aston Martin Le Mans del 1933, assistito dal bresciano Tiberio Cavalieri.“ Il presidente di Fiat Group John Elkann, che partecipava alla competizione su una Fiat 8v del '54, accompagnato dalla moglie Lavinia Borromeo, si è classificato al 152esimo posto.“ http://www.bresciatoday.it/cronaca/vincito...ane-elkann.html Grande Stevens: "Godo per le vittorie del Napoli ma ovviamente tifo Juve" Napoletano di nascita, torinese d'adozione. Franzo Grande Stevens ha raccontato a Il Mattino il suo incontro con l'Avvocato Agnelli e la sua fede juventina: Com’era la Napoli di Grande Stevens? «Durante la guerra il collegio dei Benedettini di Montecassino, dove vivevo dall’età di 8 anni, chiuse e tornai a Napoli per frequentare il ginnasio al Vico, dove insegnavano maestri, ad esempio, come Sannia e l’Arcuno. Mio padre aveva un piccolo pastificio, mia madre fu isolata dai tedeschi in un campo di concentramento a Chiaiano, colpevole di ascoltare Radio Londra dove parlava mio zio, il colonnello Stevens. Vivevo da una zia sulla collina dei Camaldoli e scappavo nei boschi se arrivavano i tedeschi. Quando ci raggiunsero le forze dell’Ottava Armata britannica venni accolto nelle vicinanze dell’ospedale Cardarelli dalla Brigata palestinese, composta da soldati ebrei guidati da Tiberius Iritz». Quando arrivò a Torino? «Mi laureai con il massimo dei voti con Alessandro Graziani, maestro di diritto commerciale, ed entrai nello studio del grande avvocato civilista Francesco Barra Caracciolo. Volevo conoscere Paolo Greco, insigne giurista napoletano che insegnava a Torino, e andai a trovarlo. Venni ”sequestrato” e inserito nello studio di Dante Livio Bianco, da poco deceduto, allievo di Manlio Brosio e collaboratore di Piero Calamandrei. Vivevo in una camera ammobiliata. Così cominciò la mia avventura torinese». Lei è stato soprannominato l’Avvocato dell’Avvocato. Come nacque il suo rapporto con Agnelli? «L’Avvocato mi chiese l’assistenza legale nella cessione di una sua azienda. Mi disse: quando mio nonno ebbe bisogno di un avvocato civilista si affidò all’avvocato napoletano Vincenzo Janfolla, ho sentito parlare bene di lei e anch’io mi affido a un avvocato napoletano. Da allora, seconda metà degli anni ’50, il rapporto è diventato sempre più assiduo e si è esteso alla famiglia, in particolare a Gianni e Umberto Agnelli». È stato presidente della Juventus per tre anni. «Quando morì Vittorio Chiusano, il grande penalista torinese presidente del club, il lavoro mi assorbiva molto. Umberto vinse la mia riluttanza, dicendo che dovevo accettare perché era un tributo all’amico scomparso. E io accettai». Da napoletano avrà seguito la crescita del Napoli, dal fallimento alle partite di Champions. «Certamente. Conosco le vicende della squadra, dai campioni come Maradona a quelli attuali come Cavani, Lavezzi e Hamsik». Ha simpatia verso il Napoli? «Confido e godo della vittoria del Napoli, quando non gioca contro la Juve o non c’è un interesse della Juve». Domani l’ultimo atto di Del Piero alla Juve. «Ha giustamente voglia di continuare a giocare anche se con minore intensità e minore stress di quelli del campionato italiano. C’è tempo per lavorare a tavolino.Del Piero resterà sempre una bandiera e un esempio della Juve oltre che un grandissimo calciatore come Sivori e Platini». Il pronostico per la finale? «Spero che sia una bellissima partita, esemplare non solo per abilità tecnica ma anche per correttezza, sia dei giocatori che del pubblico. E che, naturalmente, vinca la Juve». http://www.tuttojuve...idnotizia=95157 Ahia... -
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CRAZEOLOGY ha risposto al topic di CRAZEOLOGY in Calciopoli (Farsopoli)
Elkann: «No comment sul caso Conte» 18 Maggio, 2012 TORINO - Avvicinato dai media alla sosta a San Sepolcro della Mille Miglia, il presidente del gruppo Fiat, John Elkann, non ha commentato il caso dell'allenatore della Juventus, Antonio Conte, tirato in ballo nello scandalo del calcioscommesse. Elkann, insieme alla moglie Lavinia, sta partecipando all'edizione 2012 della Freccia Rossa, a bordo di una berlinetta Fiat 8V del '54. http://www.tuttosport.com/calcio/calciosco...nte%26%23187%3B Fiat: inizia marcia verso fusione con Chrysler (Giornale) ROMA (MF-DJ)--Parte la marcia di avvicinamento alla fusione di Fiat con Chrysler e, allo stesso tempo, potrebbe iniziare l'operazione di reverse merger che porterebbe le azioni di Fiat Industrial a essere assorbite da Cnh, quotando la societa' solo sul mercato americano. E' quanto si legge sul Giornale che aggiunge come passo fondamentale e' l'annunciata semplificazione della struttura azionaria che si concretizzera' la prossima settimana. Lunedi' prossimo, infatti, avverra' la conversione obbligatoria di tutte le azioni Fiat privilegiate e le azioni Fiat di risparmio in azioni Fiat ordinarie. Semplificare e' la parola d'ordine che si sono dati John Elkann e Sergio Marchionne, soprattutto in vista della prossima fusione tra Fiat e Chrysler, che sara' resa piu' agevole, evitando in questo modo tutti i problemi legati ai concambi. Tra gli analisti si scommette anche sulla doppia quotazione, a Milano e a Wall Street. La semplificazione relativa a Fiat Industrial, invece, sarebbe propedeutica a possibile operazioni straordinarie come, appunto, il passaggio di Industrial sotto Cnh (l'11,6% e' quotato negli Usa), rafforzando quest'ultima e beneficiando, come gia' sottolineato da Marchionne, dei vantaggi offerti dal mercato americano. Il nuovo soggetto, che potrebbe essere ribattezzato, comprenderebbe anche Iveco e la parte di Powertrain di Fiat Industrial. pev http://borsaitaliana.it/borsa/notizie/mf-d...976〈=it Fiat, ultimo giorno per privilegiate e risparmio Marchionne pronto a trasferirsi a Wall Street MILANO - L'antipatia per gli interlocutori italiani di Sergio Marchionne è nota. E il fatto che punti sempre più a voler essere "internazionale", che poi vuol dire americano, è altrettanto risaputo. Là le grandi corporation godono di privilegi che in Italia non esistono e così è là che Marchionne vede il destino della Fiat. Non solo come azienda, dopo l'acquisto di Chrysler, ma anche come titolo quotato. E per farlo potrebbe iniziare con un piccolo, ma neanche tanto, importante passo, come la fusione inversa tra la controllata Cnh, già quotata a New York e la controllante Fiat Industrial. La produzione di trattori, pulmann e camion è già in gran parte destinata a trasferirsi dove i costi sono inferiori, con buona pace dei sindacati, e la stessa sorte potrebbe toccare ai titoli azionari. Oggi è l'ultima giornata di contrattazione delle Fiat risparmio e privilegiate, dopo di che sia le Industrial che le Auto verranno convertite in ordinarie. Il rapporto di conversione è pari a 0,85 azioni ordinarie per ogni privilegiata e 0,875 per ogni azione di risparmio. Secondo gli analisti e il mercato che sembra crederci, sarà il primo passo verso la semplificazione dei titoli in vista di una fusione con Chrysler. Ma ancor prima del matrimonio fra i due marchi dell'auto, potrebbe arrivare un reverse merger tra i titoli della Cnh e le Fiat Industrial, l'operazione porterebbe di fatto il passaggio delle azioni da Piazza Affari a Wall Street. Una fuga all'estero che ricorda la clamorosa quotazione di Prada, il marchio del made in Italy, quotato a Hong Kong. http://www.repubblica.it/economia/finanza/...treet-35382581/ Tempo di pulizie in Exor La semplificazione del portafoglio voluta da Elkann impone di vendere le partecipazioni più piccole. Per le prime cessioni si pensa a Sequana, Vision Investment e Banijay. Invece Almacantar per ora resta http://www.milanofinanza.it/giornali/previ...zie%20in%20Exor Sergio Marchionne conquista il primato riesce a mettere in cig tutta Mirafiori La Fiat lascia a casa per la prima volta tutti i 5.400 impiegati di Mirafiori, mentre sale la tensione a Termini Imerese, dove circa 300 operai della ex fabbrica del Lingotto bloccano l'autostrada Palermo-Catania. Sono preoccupati anche i lavoratori dello stabilimento di Cassino, che sollecitano nuovi modelli. I sindacati chiedono la conferma degli investimenti e annunciano un incontro con i vertici Fiat a giugno. In Sicilia la situazione e' sempre piu' difficile. Un nuovo tavolo e' convocato al ministero dello Sviluppo economico per lunedi' 4 giugno con Fiat, Dr Motor, sindacati, Regione Sicilia e ministero del Lavoro ''Dopo ben 19 giorni di lotta - afferma il sindaco Salvatore Burrafato - la mobilitazione dei lavoratori della Fiat e dell'indotto ha portato finalmente il ministro Passera ad occuparsi direttamente di Termini Imerese. Sono molto preoccupato, e' una citta' che rischia di esplodere''. Il ministro Corrado Passera rassicura: ''dobbiamo trovare una soluzione solida in cui i soldi pubblici vengano impiegati al meglio. Se il piano di Dr Motors puo' essere realizzato daremo il massimo appoggio. Abbiamo dato 15 giorni a Dr per confermare o meno la loro capacita' e disponibilita' ad attuare l'impegno preso. Il giorno dopo e' stato convocato il tavolo. Se la risposta arrivera' prima anticiperemo l'incontro''. Per il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, ''una soluzione al problema dello stabilimento siciliano deve venire dal governo e da Fiat. Il sindacato non accettera' mai che Fiat possa semplicemente chiudere e licenziare''. Le difficolta' del mercato dell'auto e il calo delle vendite Fiat cominciano ad avere contraccolpi in tutti gli stabilimenti italiani. A Mirafiori per la prima volta tutti i colletti bianchi andranno in cassa integrazione sei giorni: 14, 15 e 21 giugno, 12, 13 e 19 luglio. Altri erano già programmati per il 22 giugno e il 20 luglio quando lo stabilimento torinese restera' chiuso utilizzando i permessi personali dei lavoratori. http://www.ilmanifes...zie/mricN/7458/ John Elkann affida il volante alla moglie Nuova staffetta al volante della berlinetta Fiat V8 del ’54 con a bordo il presidente di Fiat John Elkann e la moglie Lavinia Borromeo che stanno disputando la terza e ultima tappa della Mille Miglia, gara di regolarità automobilistica da Brescia a Roma e ritorno sul percorso della storica Millemiglia di velocità degli anni ’30, ’40 e ’50. Dopo il controllo timbro a Viterbo, Elkann che aveva guidato dalla partenza di Roma è passato alla navigazione mentre la moglie ha imbracciato il volante. Evidentemente la buona prestazione ottenuta ieri da Lavinia Borromeo durante la seconda parte della tappa da Ferrara a Roma ha fatto cambiare strategia all’equipaggio. Rispetto alla prima tappa infatti al termine della seconda la Fiat V8 ha recuperato ben 60 posizioni e ora viaggia intorno alla 150/a. Ora la carovana sta per affrontare una delle prove più difficili del percorso attraverso le Crete Senesi prima e le colline del Chianti fiorentino poi. Ci saranno anche prove su sterrato e in salita. Come sempre instancabile continua l’attività su Twitter del numero uno della Fiat. Da stamattina, Elkann ha postato già diversi messaggi arricchiti da foto scattate dall’auto: l’ultimo dice: «Toscana eccoci». http://www.giornaledibrescia.it/in-citta/j...oglie-1.1208726 Processo Giovine, la difesa "Firme false? Così fan tutti" L'avvocato del consigliere regionale condannato invoca una pena più bassa in appello: "Si è uniformato a quello che facevano gli altri" Il mestiere di politico o amministratore "è un mestiere che porta a uniformarsi a quello che fanno tutti gli altri" ed è anche per questo motivo che la pena a due anni e otto mesi inflitta in primo grado a Michele Giovine per la vicenda delle firme elettorali false è troppo alta: lo ha detto oggi al processo d'appello uno dei suoi difensori, l'avvocato Cesare Zaccone. Il legale, dopo avere invocato l'assoluzione del consigliere regionale imputato per irregolarità elettorali, si è soffermato sulla diffusione dei comportamenti che sono contestati dall'accusa. "Basta leggere i quotidiani - ha osservato - per rendersene conto. Succede ovunque, anche in Piemonte. Ma sono condotte prive di conseguenze troppo rilevanti e, per questo motivo, punite con pene molto più basse: è stato il legislatore a dire che non sono fatti gravi, al punto da scegliere di declassarli". Il pg Vittorio Corsi è stato di parere opposto. "Non condivido il discorso del 'così fan tutti'. Bisogna, anzi, dare sanzioni che scoraggino quello che fanno tutti". http://torino.repubblica.it/cronaca/2012/0...tutti-35471527/ Chrysler richiama 87mila Jeep (ANSA) - DETROIT (USA), 19 MAG - La Chrysler sta richiamando quasi 87.000 Jeep Wrangler negli Stati Uniti, in Canada e in altri Paesi, perché potrebbero essere esposte a rischi di incendio. Il provvedimento riguarda esclusivamente le vetture del modello 2010 che hanno la trasmissione automatica e che sono state prodotte prima del 14 luglio 2010, riferisce il Washington Post online, aggiungendo che la Chrysler ha ricevuto almeno 14 segnalazioni di protesta di Jeep Wrangler andate a fuoco. http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/to...ep_6898547.html -
J-Museum: Oggi Inaugurazione Ufficiale
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di Dio nico11 in Allianz Stadium & Places: archivio costruzione
Attenzione, io ho solo riportato ciò che ho sentito dire da quei due, ma non è affatto detto che abbiano ragione. -
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CRAZEOLOGY ha risposto al topic di CRAZEOLOGY in Calciopoli (Farsopoli)
Lapo, lo show alla Bocconi tra autografi e foto ricordo L'appuntamento era fissato per un incontro con Gianluigi Gabetti, presidente onorario della Exor spa e da sempre legato agli Agnelli, per un incontro sul tema 'Finanza, credito ed economia reale'. La scena, però, l'ha conquistata Lapo Elkann, arrivato in Ferrari nella sede dell'università Bocconi per salutare l'amico di famiglia e subito preso d'assalto dagli studenti, che hanno approfittato per farsi fotografare con lui e chiedere un autografo, come testimoniano queste immagini http://milano.repubblica.it/cronaca/2012/0...apo-35279425/1/ "Coraggio e passione per uscire dalla crisi" Gabetti: “"Giovani, affermate i vostri diritti" FRANCESCO MANACORDA «Coraggio e passione», come negli istituti di credito del Dopoguerra che - erano i miei inizi alla Banca Commerciale - assumevano dei rischi, «mentre oggi c’è una tale passione a stare fuori dai rischi che non so più le banche che ci stiano a fare». Ma anche coraggio e passione che servono ai giovani e al Paese perché «la competitività dipende dalla nostra volontà di battersi e di combattere». Metti Gianluigi Gabetti, oggi presidente d’onore Exor, davanti agli studenti della Bocconi e a un nutrito gruppo di amici e allievi che si sono fatti strada nel mondo finanziario e ne esce un pomeriggio a metà tra la lezione di un grande protagonista, classe 1924, del capitalismo italiano e un dibattito senza ipocrisie: «Se voi siete stati la classe dirigente del Paese - domanda uno studente - che cosa è andato male per consegnarcelo in queste condizioni?». Invitato all’Università da Giuseppe Berta e al tavolo degli oratori assieme all’ex banchiere, e suo compagno in Olivetti, Nerio Nesi, a Camillo Venesio della Banca del Piemonte e all’editorialista del Corriere della Sera Massimo Mucchetti, quella di Gabetti è una cavalcata «in quello che hanno chiamato il secolo breve» con molti spunti legati all’attualità. Il credito e il ruolo delle banche, prima di tutto, quando quel ventiduenne laureato con lode in legge viene assunto nel ’46 alla Comit «e lì notai che da un collega vicino, che si occupava di conti correnti, passavano operazioni nuove. Erano i primi segnali del Piano Marshall, uno strumento meraviglioso con cui gli Stati Uniti offrivano credito al resto del mondo e le banche potevano offrire credito ai propri clienti, selezionandoli in modo responsabile». Sul rapporto di oggi tra finanza e impresa, Gabetti non vuole dare giudizi, ma sottolinea come la revoca del Glass-Steagall Act - le legge Usa del ’33 che fino al ’99 ha sancito la completa separazione delle attività di banca commerciale da quella di banca d’affari - abbia aperto la porta alla crisi degli ultimi anni. Compresa quella bolla immobiliare Usa «che capii quando nel 2006 amici che lavoravano nelle banche ci offrivano denaro a gogò», chiedendo come unica garanzia un immobile di pregio. «Mi sembrò una follia e compresi che se c’era chi faceva incetta di immobili di ottima qualità era perché nel retrobottega qualcuno li mescolava con immobili di pessima qualità» per poi venderli sul mercato. Nella sua vita da manager Gabetti è stato in Comit, Olivetti e gruppo Agnelli, «tre entità a cui devo molto» e di cui ha conosciuto, con gradi diversi di vicinanza, i protagonisti. Dal banchiere Raffaele Mattioli «di cui ho sempre ricordato una cosa che mi disse: “La finanza segue sempre”, come indicazione a privilegiare le ragioni e i progetti dell’industria», a Adriano Olivetti, che un giovane Gabetti riesce a scandalizzare identificando la propria maggiore qualità nella «diplomazia». «”Ma è l’arte della menzogna!”, mi disse lui. “Per me - risposi - è l’arte di saper dire sempre la verità, ma in un modo che sia accettabile all’interlocutore». Dell’Avvocato Agnelli un ricordo partecipe e divertito: «Nel ’71 mi chiamò a New York, dove vivevo, e mi chiese se potevo fargli fare una visita privata di una mostra al MoMa, di cui ero consigliere. Poi aggiunse: “Ah, e verrebbe a fare il direttore generale dell’Ifi?”». «Un vero maestro di vita non l’ho mai avuto - dice Gabetti parlando del suo rapporto con Agnelli - però ci vogliono dei punti di riferimento; e di lui ho sempre apprezzato il grandissimo rispetto verso gli altri». Ma questo è il passato. Ai giovani che lo interrogando qui alla Bocconi, il presidente d’onore di Exor spiega che «non devono avere timore di affermare i loro diritti, ma che le cose non si risolvono protestando, bensì collaborando e lavorando nei propri ruoli. Noi lavoravamo come pazzi, ci buttavamo a capofitto nel lavoro. E questa è stata anche la chiave del miracolo italiano». http://www3.lastampa.it/economia/sezioni/a...lo/lstp/454560/ Mille Miglia: sfida tra capitani industria, Elkann per Italia BRESCIA - Costruire bolidi da sogno evidentemente non basta, provare l'emozione di sfidarsi in gara é questa una rinnovata passione dei n.1 delle case automobilistiche europee. Alla Mille Miglia 2012 ce ne sono cinque in gara e la sfida e' sempre la stessa: Italia contro Germania e Inghilterra. Per la difesa del tricolore sarà un affare di famiglia con John Philip Elkann, presidente Fiat Group, sostenuto al roadbook (ovvero alla navigazione) dalla moglie Lavinia Borromeo (n. gara 234). Per la Germania l'attacco è a tre punte: Dieter Zetsche, n.1 di Mercedes-Benz Cars e Chairman Board del Management di Daimler AG (n. gara 273), Matthias Muller, Ceo di Porsche AG (n. gara 300) e Franz Jung, ad Bmw Italia. L'Inghilterra si affida invece alla tradizione con Adrian Hallmark, Brand Director di Jaguar Cars Limited (n. gara 198). Altra battaglia è quella tra i designer. La Germania schiera Wolfgang Egger, head designer di Audi AG (n. gara 334), l'Italia si affida ai giovani con Fabrizio Giugiaro, Co-Chairman e Styling Director di Italdesign Giugiaro (n. gara 334) e all'esperienza di Andrea Zagato, presidente di Zagato (n. gara 362). A fare da arbitro, ci penserà un'altra presenza importante dell'industria dell'auto, Alberto Bombassei, presidente Brembo (n. gara 281), che a 'far frenare' chi troppo insiste è meglio di Collina coi cartellini rossi. Sul percorso ci sarà anche il presidente della Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo, che però scenderà in campo, con la sua abituale eleganza decontracté, solo per la cena di gala di Roma, a Castel Sant'Angelo, dove la Mille Miglia va di scena venerdì sera. http://www.ansa.it/motori/notizie/rubriche...ia_6884098.html «Fiat tassa le buste paga» Ha tutta l'aria di essere una ripicca quella della Fiat che ha fissato una sorta di tassa di 7-8 euro sullo stipendio mensile di ogni lavoratore per pagare i contributi sindacali degli iscritti a Fiom-Cgil. Una ripicca sì, perché è arrivata proprio dopo l'ondata di sentenze che hanno accusato il Lingotto di condotta antisindacale, conseguenza delle numerose cause intentate da Fiom-Cgil contro varie aziende del gruppo per avere impedito le nomine delle Rsa o di avere rappresentanti sindacali in fabbrica o ancora di cedere le quote dei lavoratori al sindacato. FIAT E IL VIZIETTO ANTI-SINDACALE. Cause, nella maggioranza dei casi, vinte da Fiom-Cgil (tranne il recente caso di Torino, con 21 ricorsi rigettati): ultima vittoria in ordine cronologico quella della Sevel di Atessa, mentre si resta ancora in attesa del verdetto su uno dei primi casi, quello di Pomigliano. Una battaglia senza esclusione di colpi, dunque, quella tra Marchionne e la Fiom che passa dal mancato diritto di rappresentanza nelle sedi Fiat, con il conseguente e arrabattato tentativo del sindacato di costruirsi sedi di fortuna nei pressi delle industrie, fino al rifiuto di prelevare le quote associative per le parti sociali, salvo poi una serie di sentenze in tribunale che hanno dato contro alle decisioni del Lingotto. VIA DALLA BUSTA PAGA 7-8 EURO. E così i metalmeccanici di Torino si sono visti recapitare intorno a metà maggio una lettera in cui viene spiegato che, per poter sostenere le trattenute sindacali, è necessario detrarre dalla busta paga di ogni iscritto circa 7-8 euro al mese, fatto che ha indignato il segretario generale della Fiom Maurizio Landini (già impegnato nella lotta per il riassorbimento delll'ex stabilimento di Termini Imerese, terreno di sit in quotidiani) che ha tacciato il provvedimento di Marchionne come una «tassa sulla libertà sindacale». La vicenda, rivelata da Il Fatto Quotidiano il 17 maggio, va inserita nel particolare contesto della Fiat di Torino, condannata a inizio maggio per attività antisindacale a causa del rifiuto del Lingotto di prelevare le quote associative degli iscritti della Cigil (circa 15 euro al mese) dalle buste paga dei dipendenti. Una decisione, quella del Lingotto, presa da quando la Fiom di Maurizio Landini aveva rifiutato di firmare il 'contratto Mirafiori' secondo cui la Fiat aveva cessato l'opera di sostituto di imposta, appellandosi allo statuto dei lavoratori nella sua versione odierna: in pratica, non era più compito dell'azienda sostenere il sindacato. FIAT SCONFITTA IN 11 CASI SU 11. La decisione ha portato in tribunale azienda e parti sociali, generando un risultato poco lusinghiero per il Lingotto: in undici casi su undici è arrivata infatti la condanna a ripristinare la sua funzione di sostituto d'imposta. Le quote dei lavoratori al sindacato vanno cedute, lo ha stabilito il giudice e non si può impedirlo. Da qui l'applicazione della così detta 'tassa sulla libertà', tacciata di essere un'azione ritorsiva di Marchionne contro Fiom-Cgil: IN ARRIVO LETTERE AGLI ISCRITTI. Da inizio maggio sono iniziate infatti ad arrivare delle lettere ai dipendenti Fiat, in cui viene annunciata la detrazione di 7-8 euro dallo stipendio per poter coprire i contributi sindacali. Secondo quanto hanno scritto i legali dello studio De Dominicis, che rappresenta il Lingotto: «Le società da noi rappresentate ritengono di avere diritto comunque a ottenere il pieno e totale rimborso di ogni qualsivoglia onere conseguente alle attività di carattere gestionale, amministrativo e contabile». LA SOLUZIONE: «PAGHINO I LAVORATORI». E perché dovrebbe essere la Fiat a pagare, si è chiesto Marchionne. Soluzione: che paghino i lavoratori. Gli iscritti ai Fiom-Cgil stanno quindi ricevendo delle lettere per spiegare la faccenda: «Questa difesa ritiene di dover stimare, avuto riguardo dei costi di una risorsa impiegatizia, un costo medio di 4,5 euro per ciascuna cessione». E non solo: «Avuto riguardo ai costi nei praticati dagli istituti bancari per ciascun bonifico e agli oneri connessi per la materiale gestione contabile di tre euro», il totale dei soldi prelevati mensilmente dalla busta paga potrebbe diventare anche di 7-8 euro. LANDINI: «È UNA TASSA SULLA LIBERTÀ». La notizia non ha spaventato il segretario della Fiom Maurizio Landini, il quale ha dichiarato: «Marchionne si lamenta di essere costretto alle cause, ma è con questi comportamenti che ci costringe solo alle cause». Da qui l'accusa: «Con questa tassa sulla libertà sindacale non sta facendo altro che intimidire i lavoratori iscritti al sindacato». http://www.lettera43.it/economia/industria..._4367551089.htm -
J-Museum: Oggi Inaugurazione Ufficiale
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Ho visto un paio di persone uscire dal museo oggi e si lamentavano tra loro dei prezzi. Piccolo, per quello che costa il biglietto, dicevano. Chissà... Comunque le piante e il tappetone bianconero non ci sono più, erano solo per l'inaugurazione. E' tornato tutto come prima. -
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Dimettermi da cosa, da simpatizzante? -
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http://quintarete.blogspot.it/ -
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C'è un angolo della memoria per l'Heysel. -
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Son passato 3 ore fa, ma era tutto transennato. -
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Qualche foto la trovate al fondo di questo link. http://www.ju29ro.co...-in-arrivo.html Ma sono già vecchie, perché ci son passato ieri in bici e c'erano del lavori in corso sul davanti. Hanno posizionato una nuova pavimentazione all'ingresso, insieme a dei vasi con degli alberelli, per dare un po' di importanza alla struttura. Ci ripasso in bici tra poco, mi porto anche la digitale, per sicurezza. -
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L'inaugurazione non era il 16? -
Topic "C O M P L O T T O D I F A M I G L I A"
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Terza Stella http://www.camillobl...6/terza-stella/ T-shirt dell'anno http://www.camillobl...shirt-dellanno/ -
Essere Bianconeri A Torino
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http://www.ebat.tn.it/ -
Essere Bianconeri A Torino
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Dove sono i gobbi a Torino? http://www.ju29ro.com/terzo-anello/4031-dove-sono-i-gobbi-a-torino.html Vediamo di darci una mossa... Grazie. -
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Dove sono i gobbi a Torino? http://www.ju29ro.co...i-a-torino.html -
Juventus Campione D'Italia 2011/2012 [E Sono 30]
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Un salutone al grande Jesper! Norvegese scudettato, norvegese fortunato.
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Juventus Campione D'Italia 2011/2012 [E Sono 30]
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