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Carissimo ex presidente, il peggiore della storia del calcio, vogliamo confrontare uno che si è sempre fatto i fatti suoi, con uno che ha sempre sparlato della Juventus? Piuttosto, tu invece le visite mediche quando le fai? Cerebralmente le cose vanno come al solito o stai peggiorando?
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Procura Figc, Conte Convocato Il 13 Luglio
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di pesso_1972 in Archivio di calciopoli (Farsopoli)
Agnelli deve cominciare a crescere, e a capire che quel po' di credito che gli è stato dato lo ha ricevuto solo per via del suo cognome. E' più di un anno che voglio andare a rompere la m*****a in sede con tanto di telecamera. Non l'ho fatto solo per rispetto della sua famiglia... Perché per me, ad oggi, AA non è il mio presidente. -
Procura Figc, Conte Convocato Il 13 Luglio
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di pesso_1972 in Archivio di calciopoli (Farsopoli)
Per ciò che riguarda Conte, per il momento non sono preoccupato. Vedremo... -
Procura Figc, Conte Convocato Il 13 Luglio
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di pesso_1972 in Archivio di calciopoli (Farsopoli)
Sarebbe tutto normale in una democrazia, purtroppo qui per avere ragione, visto il livello di limpidezza della magistratura in Italia, serve il giusto battage promozionale di certe teorie. Battage che non c'è mai stato, a quel punto, dal punto di vista strettamente pratico, non ci sarebbe differenza tra un Agnelli o un Elkann, e un grande produttore mondiale di caramelle. La differenza sta solo nel potere, a parità di soldi. -
Procura Figc, Conte Convocato Il 13 Luglio
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di pesso_1972 in Archivio di calciopoli (Farsopoli)
Per questo basta anche solo l'eventuale batosta al tar. A quel punto sarebbe chiaro che tutta la strategia legale è da buttare nel water. E le conseguenze dovrebbe pagarle lui stesso. -
Lucio: Visite Mediche In Corso
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di Superfly in Archivio Calciomercato
Via il fiasco... Via il fiasco... -
K A L C I O M A R C I O! - Lo Schifo Continua -
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di CRAZEOLOGY in Calciopoli (Farsopoli)
Difficile, fino a quando ci sarà questa proprietà. E se un giorno cambierà la proprietà, fatto ugualmente difficile, quella nuova difficilmente se ne occuperebbe... Ancora la decisione del Tar ci manca, poi possiamo lanciare il topic delle dimissioni di Andrea Agnelli. -
Lucio: Visite Mediche In Corso
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di Superfly in Archivio Calciomercato
Purtroppo ultimamente all'Inter ne ha combinata una per colore... Anche Ranocchia ha giocato male per colpa sua. Deve essere resettato per bene. -
Lucio: Visite Mediche In Corso
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di Superfly in Archivio Calciomercato
Gli ex milanisti sono pieni di acciacchi, Lucio no. E' un'altra roba. Da quel punto di vista potrebbe essere un piccolo affare, se a contratto basso, e a contratto breve. E tutti gli Juventini che si chiamano di nome Lucio potrebbero avere interesse a comprarsi la maglia. -
Lucio: Visite Mediche In Corso
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di Superfly in Archivio Calciomercato
Rendiamoci conto che costerà qualcosetta di ingaggio, dubito che si accontenterà di 1/2 milioni. Sennò restava all'Inter. E noi a un super panchinaro dovremmo dargli 3/4 milioni all'anno? -
Lucio: Visite Mediche In Corso
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di Superfly in Archivio Calciomercato
34 anni -
Lucio: Visite Mediche In Corso
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di Superfly in Archivio Calciomercato
No. Direi di no. E' abbastanza in discesa libera, però può darsi che abbia bisogno solo di un reset ben fatto... Ma forse è meglio puntare su qualcuno di diverso. Che poi... svincolato, ok, ma non è che l'ingaggio sarà piccolo... L'Inter deve vendere, io cercherei di sfilargli qualcosa di diverso, magari rifilandogli qualche pacco... -
K A L C I O M A R C I O! - Lo Schifo Continua -
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di CRAZEOLOGY in Calciopoli (Farsopoli)
Daniele Capezzone: "Oggi tutti celebrano l'Italia, ma fino a qualche giorno fa c'era chi chiedeva la testa di Buffon. Oggi i giustizialisti si scusino.." 25.06.2012 15.15 di Lorenzo Buconi per tuttojuve.com Daniele Capezzone, portavoce del Pdl, si è soffermato sulla vittoria dell'Italia esprimendo poi una considerazione su coloro che fino a qualche giorno fa volevano Gigi Buffon fuori dalla nazionale: "Oggi i giornali celebrano l'Italia, dopo il successo con l'Inghilterra. Ma fino a qualche giorno fa fioccavano i commenti giustizialisti e manettari, fino a chi si spingeva a chiedere l'esclusione di Buffon, dopo una campagna mediatica di insinuazioni e sospetti privi di valenza giuridica. Resta ancora qualche isolato pasdaran che, sempre in nome del giustizialismo, proclama di tifare contro l'Italia di Buffon. Chi fa così dà la misura di un approccio distruttivo, di chi sa solo odiare, e amerebbe danzare sulle macerie del Paese, ben al di là del calcio". -
Elia Passa Al Werder Bremen
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di FeroceSaladino in Archivio Calciomercato
Caspita, sei una fan di Lady Gaga... -
Elia Passa Al Werder Bremen
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di FeroceSaladino in Archivio Calciomercato
Ma era un vezzeggiativo, non volevo mica essere offensivo... Dopo questa stagione passata, non posso certo lamentarmi, dunque non lo sfotto. Anzi. -
Elia Passa Al Werder Bremen
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di FeroceSaladino in Archivio Calciomercato
C'è tempo fino al 31 agosto. Lo lascio lavorare tranquillo il marmottone. -
O I Soldi O Gli Scudetti...
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di gobbo_dal_76 in Calciopoli (Farsopoli)
In Italia fare ragionamenti/previsioni sulla base del diritto e della giurisprudenza è complicato come procurarsi gli ingredienti per fare una frittata di formiche, uno per uno. - Spesso le cose vanno così: http://3.bp.blogspot...00/Sentenza.jpg - Nel migliore dei casi le cose vanno così: http://www.notapolit...ziaingiusta.jpg - Nel peggiore dei casi, (capita spesso in processi/procedimenti di un certo peso e importanza), vanno così: http://lucabagatin.i...ORTORA2.JPG.jpg - O così (a seconda delle convenienze) http://us.123rf.com/...lla-spiaggi.jpg - E questo perché siamo un paese particolare: http://2.bp.blogspot...cgQ/s1600/3.jpg - Un paese dove, pur non essendoci più la monarchia, regnano persone sedute sul trono: http://www.finanzaon...eduto_cesso.jpg - E quando si parla di calcio gli italiani, di qualunque ceto sociale, cultura, professione, religione, ecc, diventano tutti così: http://lusignolo.fil...12/03/cesso.jpg - Si può guardare la situazione da diversi prospettive, si possono infilare nel ragionamento anche degli aspetti di ottimismo, più o meno illuminato, ma la sostanza non cambia: http://www.fuochidip...mages/cesso.jpg - Molto di ciò che accadrà dipende dalla solita spinosissima questione della: http://1.bp.blogspot...e+s-s+2012+.jpg -
Topic "C O M P L O T T O D I F A M I G L I A"
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di CRAZEOLOGY in Calciopoli (Farsopoli)
C'entra poco, anzi nulla, ma la butto lì ugualmente. I nuovi proprietari hanno cominciato la ristrutturazione della vecchia sede di Exor, acquistata di recente, Corso Matteotti 26, (ex palazzo della famiglia ai tempi di Gianni e Umberto bambini, quando vestivano alla marinara... per capirci). Ovviamente qualche tempo fa sono anche passato al Lingotto per vedere se nella nuova sede Exor era tutto a posto (insegna, cancello, ecc), e lo è. Trasloco fatto da tempo, e tutto in ordine. Per ciò che invece riguarda la Juve, sono passato davanti alla sede spesso in questo periodo, e ho notato la presenza di qualche dirigente anche dopo le 20, evidentemente è un periodo dove si lavora parecchio. Così sanno che tengo sempre d'occhio la situazione... -
Topic "C O M P L O T T O D I F A M I G L I A"
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di CRAZEOLOGY in Calciopoli (Farsopoli)
Ifil-Exor: Grande Stevens e Gabetti tornano sotto processo 20 Giugno 2012 - 20:32 (ASCA) - Torino, 20 giu - Nuovo processo d'appello per Franzo Grande Stevens e Gianluigi Gabetti in relazione alla vicenda Ifil-Exor. Lo ha stabilito oggi la Corte di Cassazione che ha annullato il verdetto di assoluzione nei confronti dei due manager del gruppo emesso dalla corte d'Appello di Torino nel dicembre scorso. La Suprema corte non ha invece cancellato l'assoluzione del terzo manager chiamato in giudizio, Virgilio Marrone, che esce quindi dal processo. I tempi per il nuovo giudizio d'appello sono comunque molto stretti perche' nel febbraio del 2013 scattera' la prescrizione del reato. Sara' molto improbabile il giudizio definitivo prima di quella data. Gabetti e Grande Stevens erano stati accusati di aggiotaggio informativo a causa di un comunicato alla Consob nel quale sarebbero state fornite comunicazioni false al mercato in relazione alla operazione finanziaria di equity swap che nel settembre del 2005 consenti' alla Ifil di mantenere la quota di controllo del 30% sulla Fiat senza ricorrere ad un'Opa. Nessun commento da Torino. Le motivazioni della sentenza dovrebbero essere rese note entro 60 giorni. eg/mau -
Elia Passa Al Werder Bremen
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di FeroceSaladino in Archivio Calciomercato
Vai se Marotta riesce a piazzarti... che non è mica detto eh... -
Topic "C O M P L O T T O D I F A M I G L I A"
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di CRAZEOLOGY in Calciopoli (Farsopoli)
Norme antiriciclaggio, lo Stato vaticano bocciato otto volte su sedici di Marco Lillo Il Vaticano è stato bocciato giovedì scorso agli esami scritti in una materia che storicamente pratica poco: l’anti-riciclaggio. E ora confida negli orali che si terranno a Strasburgo dal 2 al 6 luglio prossimo, per agguantare almeno una sufficienza risicata (il 4 luglio sarà esaminata la posizione del Vaticano). Il Fatto Quotidiano è in grado di anticipare le linee principali del rapporto Moneyval, il comitato degli esperti anti-riclaggio europei, consegnato giovedì scorso agli Stati membri dalla segreteria dell’organismo del Consiglio d’Europa. Sulle 16 raccomandazioni fondamentali in materia di anti-riciclaggio prescritte dagli organismi europei per l’inserimento all’interno della cosiddetta lista bianca degli Stati virtuosi, lo Stato Vaticano è stato bocciato otto volte su sedici. La valutazione è stata effettuata sulla base delle 40 raccomandazioni sull’anti-riciclaggio e sulle nove raccomandazioni relative all’anti-terrorismo. Per ognuna di esse la disamina della situazione del Vaticano si conclude con un voto che può essere positivo, nel senso del rispetto della raccomandazione Gafi, il Gruppo di Azione Finanziaria Internazionale costituito a Parigi dal G7 per lottare contro il riciclaggio e il terrorismo, con due gradazioni (compliant, cioè conforme, o addirittura largely compliant) oppure negativo con due gradazioni (non compliant; partially compliant). Il rapporto è stato consegnato anche a Giuseppe Maresca, direttore dell’ufficio V del ministero dell’Economia e Finanze, per la “prevenzione dell’utilizzo del sistema finanziario a fini illegali”. Lo Stato della Città del Vaticano, come un qualsiasi paradiso fiscale alla ricerca di una migliore reputazione, aveva chiesto e ottenuto nell’aprile 2011 di essere sottoposto alla valutazione di Moneyval. Lo scopo della Santa Sede era quello di essere posizionato nella “lista bianca” dei paesi affidabili per le loro procedure e normative. Una valutazione positiva permette infatti maggiore fluidità nei rapporti internazionali e avrebbe quindi favorito l’attività delle istituzioni finanziarie come lo IOR. Il rapporto è stato stilato da cinque esperti dei vari paesi più due membri del segretariato Moneyval e la parte più importante della valutazione è quella che riguarda le 16 raccomandazioni fondamentali sulle 49 complessive. La valutazione di otto delle 16 previsioni core and key, come le definisce il rapporto, è negativa cioè “non conforme” o solo “parzialmente conforme”. Ora, l’inclusione della Città del Vaticano nella lista grigia dei paesi poco affidabili durante l’assemblea plenaria di Strasburgo che si terrà dal 2 al 6 luglio, sembra sempre più probabile. A nulla sono serviti i trattamenti di riguardo agli ispettori quando sono venuti a Roma per studiare sul campo lo Ior: erano stati alloggiati nella residenza SantaMarta, all’interno della Città del Vaticano, dove i cardinali sono ospitati durante il conclave. Ma la pace delle suite color pastello dell’ex convento ristrutturato alla fine degli anni Novanta e il silenzio dei giardini vaticani non sono riusciti a mettere di buon umore gli esperti europei al punto da ribaltare il verdetto negativo. Il rapporto raffronta le procedure in vigore all’interno dello IOR, l’Istituto per le Opere Religiose che tutti chiamano banca del Vaticano, anche se in realtà si comporta come una fiduciaria che scherma i suoi clienti, con le 49 raccomandazione elaborate dal Gafi. Il Moneyval è il fratello minore del Gafi che si occupa di dare le pagelle agli Stati del Consiglio d’Europa o anche esterni (come Israele) che però chiedono di essere valutati da Moneyval per poi essere ammessi alle procedure semplificate al fine di snellire le operazioni bancarie dei loro istituti. Per questa ragione, nell’aprile del 2011 il Vaticano, che è un osservatore del Consiglio d’Europa anche se non ne fa parte, ha chiesto di essere valutato. L’obiettivo era quello di incassare i meriti della legge anti-riciclaggio voluta da Benedetto XVI in persona approvata nel dicembre del 2010 ed entrata in vigore proprio nell’aprile 2011. La valutazione era partita sotto i migliori auspici anche perché quella normativa istituiva un’autorità anti-riciclaggio interna al Vaticano, l’Aif, che avrebbe dialogato con l’italiana Uif e le altre omologhe autorità anti-riciclaggio degli Stati membri e che avrebbe potuto raccogliere informazioni grazie ai suoi autonomi poteri di ispezione sullo Ior. Peccato che con una legge successiva del gennaio 2012, il Vaticano ha fatto una brusca marcia indietro. Così l’Aif, presieduta dal cardinale Attilio Nicora, ha perso i suoi poteri ispettivi a beneficio della Segreteria di Stato, diretta dal cardinale Tarcisio Bertone. I poteri congelati, secondo la nuova legge del 25 gennaio scorso, sarebbero stati riattribuiti dalla Commissione Pontificia con un regolamento che però non è mai stato emanato. Inoltre, con un’interpretazione caldeggiata dall’avvocato Michele Briamonte dello studio Grande Stevens e dal presidente del Tribunale del Vaticano, Giuseppe della Torre del Tempio di Sanguinetto, è stato stabilito che lo Ior non fornirà alcuna indicazione sui movimenti dei conti dei suoi clienti antecedenti all’aprile 2011. Una retromarcia che avrà fatto piacere agli illustri correntisti che hanno potuto così chiudere i conti prima della data fatidica dell’aprile 2011 (come ha raccontato anche Ettore Gotti Tedeschi ai magistrati) e che così hanno ottenuto per sempre il segreto sui loro affari, ma che però è costata molto cara al Vaticano. Almeno 4 delle 8 bocciature Moneyval potrebbero essere state influenzate proprio dalla nuova legislazione meno rigida. In particolare, il Vaticano è stato bocciato in cooperazione internazionale e non è un mistero che il flusso di informazioni tra le autorità finanziarie anti-riciclaggio del Vaticano e italiane (Aif e Uif) si è fermato; anche la bocciatura sulla supervisione dell’Aif sullo Ior è stata influenzata dalla cancellazione dei poteri ispettivi autonomi che ha di fatto impedito all’Aif di rispondere in modo esaustivo sui movimenti dei conti che interessavano alla Procura di Roma. E pure la bocciatura in “adeguata verifica” cioè le informazioni che devono essere richieste dagli intermediari finanziari per identificare i propri clienti e l’origine dei loro fondi potrebbe essere figlia delle modifiche normative, come anche la bocciatura sulla segnalazione delle operazioni sospette. Ora il Vaticano spera nella riunione plenaria di Strasburgo per convincere gli ispettori a modificare almeno qualcuna delle 8 bocciature. Il “Select Committee of experts on the evaluation of anti-money laundering measures” detto Moneyval, è stato costituito nel settembre del 1997 dal Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa per la valutazione delle misure anti-riciclaggio adottate dai paesi aderenti allo stesso Consiglio (in tutto 49), ma non membri del Gafi, il Gruppo di Azione Finanziaria Internazionale formato a Parigi dal G7 per lottare contro il riciclaggio e il terrorismo. Si tratta, in particolare, di paesi dell’Est europeo e dell’ex Unione Sovietica, nonché di Malta, Andorra, Cipro, Liechtenstein, San Marino e, da ultimo, Monaco e Montenegro. Moneyval nel 2011 è stato elevato al rango di organismo indipendente che opera sotto il coordinamento del Comitato dei ministri dell’Economia all’interno del Consiglio d’Europa e che è composto da un board in carica fino al 2014, che vede un russo alla presidenza (Vladimir Nechaev) e quattro membri: Anton Bartolo, vicepresidente (Malta), Alexandru Codescu (Romania), Elzbieta Francow-Jaskiewicz (Polonia), Nicola Muccioli (San Marino). Il Comitato si riunisce a Strasburgo in assemblee plenarie due volte l’anno. Dal 2 al 6 luglio, nell’assemblea di Strasburgo alla quale parteciperà la delegazione dello Stato Vaticano, si deciderà la sorte della Santa Sede. http://www.ilfattoqu...-sedici/267237/ ------------------------------------- Agnelli: la lussemburghese Old Town riduce i profitti. Niente dividendo Milano, 18 giu - Diminuisce a 3,4 milioni di euro dai 5 milioni del 2010 l'utile del 2011 di Old Town Sa, ex Exor Sa, holding lussemburghese controllata dalla Giovanni Agnelli & C. Sapa. Secondo quanto ricostruito da ilmondo.it, il board, contrariamente all'esercizio precedente, non ha deliberato la distribuzione di un dividendo così che la voce dei profitti portati a nuovo è salita a quasi 30 milioni. Con un capitale di 82,5 milioni la finanziaria lussemburghese, fondata nel 1964, è una delle holding storiche della famiglia Agnelli, essendo stata fondata nel 1964 e negli ultimi anni le sue funzioni e attività si sono assottigliate. Tuttavia nel 2011 gli asset residui sono diminuiti a 121,5 milioni dai 136,4 milioni dell'esercizio precedente. Nel portafoglio di Old Town c'è l'8,8% (era il 9,9% nel 2010) della statunitense Graphic Packaging, società americana quotata a New York e attiva nella produzione di materiali per l'imballaggio, per un valore di 82,4 milioni, gli investimenti nei fondi Usa Permal per un netto di 4,7 milioni (dai 5,3 milioni dell'esercizio precedente) e i vigneti francesi Greysac controllati al 99,99% e in carico a 8,8 milioni. Alle immobilizzazioni finanziarie per 96 milioni si aggiungono un credito di 20 milioni concesso alla accomandita nel 2008 e altri titoli per 3,5 milioni, ridotti dai 21,3 milioni del 2010. Old Town è guidata dal presidente e a.d. Jacques Loesch e nel board siedono Pierre Martinet ed Enrico Vellano, cfo di Exor. Andrea Giacobino http://www.ilmondo.i...ndo_36292.shtml -
Topic "C O M P L O T T O D I F A M I G L I A"
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di CRAZEOLOGY in Calciopoli (Farsopoli)
ALBUM FOTO LUCA: http://static2.oggi....pg?v=1289921600 http://static2.oggi....pg?v=1289921612 http://static2.oggi.it/wp-content/blogs.dir/9/files/sulle-orme-di-luca/montezemolo_35.jpg?v=1289921650 -
Topic "C O M P L O T T O D I F A M I G L I A"
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di CRAZEOLOGY in Calciopoli (Farsopoli)
1- SIGNORI, IN CARROZZA. STA PER PARTIRE IL SUPER TRENO CHE CI PORTERA' FIN NEL VENTRE DELLA TERZA REPUBBLICA: DA AIRONE PASSERA A CIRINO POMICINO, DA MASTELLA A BO*****O, ECCO I PILASTRI DEL PROGETTO POLITICO DI LUCHINO MONTEPREZZEMOLO - 2- A FINANZIARE “ITALIA FUTURA” CI SONO LO SCARPARO MARCHIGIANO E GIANNI PUNZO, MA E’ IN ARRIVO ANCHE CIRINO POMICINO CON LA SUA “IMPRESA SPA” E BO*****O CHE HA VIRATO SUL “PARTITO DEI CARINI” DOPO AVER MOLLARO I TIPINI FINI SENZA FUTURO - 3- TRA GLI AMICI DEL PROGETTO LUCHINO CI SAREBBE ANCHE ALFREDO ROMEO, IL CHIACCHIERATO IMPRENDITORE NAPOLETANO CHE HA FATTO LITIGARE DE MAGISTRIS E NARDUCCI Andrea Cinquegrani per "la Voce delle Voci" http://www.lavocedel...ste1.php?id=527 Signori, in carrozza. Sta per partire il super treno che ci portera' fin nel ventre della Terza Repubblica. Confortevole, veloce, competitivo, proprio come l'Italo nazionale, inaugurato in pompa magna a fine aprile. Ormai il leader maximo, il semprepallido Luca Cordero di Montezemolo, ha deciso di rompere gli indugi e scendere in campo aperto a un anno dal voto, subito dopo la batosta elettorale per la Casta alle amministrative di maggio e la stravittoria del partito dell'astensione (quasi 50 per cento) e dei grillini (gia' sondaggiati al 15 per cento). Sono i giorni in cui Silvio Berlusconi lancia in pista la «grande novita'» annunciata nei mesi scorsi, il «presidenzialismo alla francese», con un Cavaliere che, disarcionato dal governo, si allenerebbe dunque per la salita verso il Quirinale. Con un "forse si'", per ora, da parte dei montezemoliani. Ma e' il colossale vuoto politico che va presto riempito. Un deserto di macerie: centrosinistra senza identita', centrodestra annientato, terzo polo morto prima ancora di nascere. «E' dentro questa totale confusione - notano parecchi in Transatlantico - che si fa spazio l'Italia Futura di Montezemolo e company. Si tratta di un gigantesco minestrone politico e d'interessi spacciato per il nuovo che avanza, per l'innovazione attesa messianicamente dagli italiani, per la politica diversa perche' dell'altra ne hanno le scatole piene». Ed e' cosi' che ritroviamo un po' tutti sotto lo stesso ombrello: pezzi di Pd con una serie di veltroniani ma anche ex dalemiani in testa, poi una bella manciata di tecnocarati, docenti e professori in perfetto stile Monti-Passera, quindi una sfilza di lib, di berlusconiani pentiti, anche di reduci della prima repubblica, che servono soprattutto per portare ossigeno alle finanze di una formazione che sta decollando. Quindi che spazio politico occupera' la "Cosa"? Sara' il neo Centro da sempre vagheggiato, la nuova Balena bianca storica aspirazione di tanti ex dc, berluscones e non solo? Il partito della Nazione sognato da Pierferdinando Casini e abortito dopo il naufragio del Terzo Polo? Oppure il Nuovo Partito Conservatore, i Tories de noantri, quindi il vero erede di una destra "illuminata" (sic) e mai nata, comunque a presidiare lo spazio politico ex Forza Italia-An, e poi Pdl? O cosa, visto che la porta verso il centrosinistra (con tanti pezzi pd nel motore) e il gruppo De Benedetti non sembra del tutto chiusa? Per adesso, ci sono tanti nomi e sigle in campo. E la voglia matta di mister Cinzano (a quella poltrona lo aveva assegnato il nemico storico Cesare Romiti dopo le bufere di casa Fiat): guidare il motore Italia, stavolta non piu' a bordo di una Ferrari o di un Italo, ma dalla poltrona piu' alta di palazzo Chigi. Una voglia che comincia da lontano, e matura un paio d'anni fa. La sua "celebrazione" durante un puntata prenatalizia di Che tempo che fa. Sotto l'albero di Natale, nel salottino di Fabio Fazio, ecco scendere in pista Elisabetta Canalis, Aldo Cazzullo e lui, Luca, a dettare il suo verbo: «non mi piace il modo di fare politica oggi». Tutti da leggere i commenti a caldo, via telefono, con l'amico di sempre, Luigi Bisignani, l'uomo della P3 (le conversazioni fanno parte dei maxi fascicoli raccolti dalla procura di Napoli). Bisignani lo accoglie con un «grande!». E lui, timido ma deciso: «Io ho fatto il 22 per cento, loro non erano mai andati oltre il 15-16 per cento». L'altro gongola: «Mamma mia!». Lui: «Con sei, sei milioni di persone e la rete 3 e' la prima volta di domenica che vince la serata, quindi bene anche come attenzione». Dopo l'euforia per il botto da Fazio, entra in scena l'imprenditore sempre vigile, che cerca l'appoggio dell'ubiquo Bisignani per una faccenda che riguarda l'associazione degli industriali a Napoli: «Sai che ho un grande amico fraterno che si chiama Gianni Punzo. Li' c'e' uno, un mascalzone, che vuol fare il presidente degli industriali. Te la faccio breve, la Marcegaglia ha posto il veto su Punzo, allora sia lui che un altro molto bravo, proprietario della Ferrarelle, un altro proprietario della Yamamay, escono perche' dicono che non accettano che ci siano veti sulle vicepresidenze. (....) Allora posso farti chiamare da Carlo Calenda per spiegarti la situazione, perche' in questo momento, quello che noi vorremmo tutti...». E Bisignani lo anticipa: «... che questo si ritirasse...». In un'altra conversazione, poi, si parla di Stefano Lucchini, responsabile per le relazioni esterne di Eni. Cosi' spiega Montezemolo ai pm partenopei: «chiesi a Bisignani di chiedere al Lucchini quali fossero le posizioni dell'Eni in ordine al rinnovo delle cariche di Confindustria Napoli; lo chiesi perche' era interessato il mio amico Punzo». Punzo e Calenda, due grandi amici che si ritroveranno accomunati da un idem sentire imprenditoriale, in quel di Nola, con il rampante Calenda, manager ex Sky e Ferrari, a dirigere da un paio d'anni lo strategico Interporto Campano, creatura nell'arcipelago societario di Punzo e tassello-base nell'operazione Italo sulle piste arcimilionarie dell'Alta velocita'. Li ritroveremo piu' volte, Punzo e Calenda, nel racconto che segue, lungo la mappa della strategia targata Montezemolo per passare dagli ozi capresi (abusi edilizi compresi nella sua villa Caprile ad Anacapri) alle vette del Potere. Ricordano ancora oggi al palazzo della Provincia di Avellino, storico feudo di casa Dc: «A inizio anni ‘80, dopo il terremoto, i contatti di Ciriaco De Mita con Montezemolo erano frequenti. Lui era li' li' per essere candidato, poi non se ne fece piu' nulla». Ad opporsi fu l'avvocato Gianni Agnelli in persona e cosi' quella candidatura, prevista per le elezioni del 1983, sfumo'. Si potra' riproporre adesso, a vent'anni esatti, e caso mai qualche pezzo da novanta di quella Balena bianca nel motore (o almeno nel poderoso think tank). Un nome facilmente arruolabile - per rimanere in zona - e' quello di Clemente Mastella che, perso per strada (e per alcune vicende giudiziarie) l'appeal politico, puo' comunque contare sulle storiche "truppe mastellate" e sull'innata vocazione a fiondarsi sul carro del vincitore (da ministro del Lavoro - quello dei 100 mila posti promessi - con l'esecutivo Berlusconi, alla casacca di Guardasigilli nel governo Prodi, e causa della sua caduta). Altro ingrediente-base, l'inossidabile amicizia che lega il leader di Ceppaloni con l'altro storico amico di Montezemolo (e terzo eccellente nell'avvetura Italo-Ntv), ovvero Diego Della Valle. Passiamo ad un altro big, Paolo Cirino Pomicino. E' rientrato alla grande in politica con la maglietta Udc, organizza kermesse a tutto campo per impartire lezioni di politica economica a Tremonti prima e Monti poi, detta le nuove regole dell'urbanistica all'ombra del Vesuvio (riesumando i suoi vecchi arnesi da prima repubblica "Neonapoli" e "il Regno del Possibile"), pontifica sulle colonne del Corriere del Mezzogiorno (diretto dall'amico Marco Demarco). «Pomicino potrebbe giocare a breve un ruolo strategico - commentano a palazzo Partanna, sede della Confindustria partenopea - nel convincere Casini a seguirlo verso il progetto di Montezemolo, vista ormai la morte del terzo polo. Questo significa avere in gioco la forza economica del gruppo Caltagirone che non e' poco». Come del resto e' piu' che cospicuo il bottino, la "cassaforte" che potrebbe portare in dote lo stesso Pomicino. Quella cassaforte - come vedremo piu' avanti - le cui chiavi sono condivise con l'altro partner "d'oro", Italo BO*****O. Era destinata a ossigenare le casse di Fli, e visto che Fli fa flop, ecco che - magicamente - tutto puo' tornare in gioco per il dream team di Montezemolo. In questa ottica, con un Pomicino capace di catalizzare significativi pezzi Udc (e ex Dc), BO*****O portera' con se' un consistente pezzo di Futuro e Liberta', lasciando al suo destino l'ex capo Gianfranco Fini. Continuiamo lungo il versante "politico". Per scoprire che una parte dell'esecutivo vagheggiato da monsieur Cinzano e' gia' all'opera alacremente sotto i vessili del premier-tecnocrate Monti. A cominciare dall'uomo forte, il superministro Corrado Passera, il mega banchiere-finanziere prestato alla politica, il grande finanziatore del sogno che e' appena diventato realta', il Treno della Cuccagna, Italo, capace di produrre milioni a palate senza aver staccato il primo biglietto ferroviario. Meraviglie della finanza creativa dei tremontiani? No, anche dei Montiani piu' ferrei. A cominciare da Passera, per i quali i bookmaker di Montecitorio preconizzano un SuperTicket proprio con lui, il pupillo dell'Avvocato. «E' per questo che Passera sta prendendo lezioni di "sinistra" - commentano in Senato - pare addirittura abbia chiesto consigli a Roberto Saviano, per rappresentare il volto progressista del tandem, con un Luca moderato». Fantapolitica? Staremo a vedere. Pezzo forte del team governativo con un occhio (anzi due) al dream di Montezemolo e' Piero Gnudi, attuale ministro per il turismo, lo sport e gli affari regionali. Altro pedigree, il suo, chilometrico: ex vertice Enel, membro del cda di Unicredit, amicizie politiche trasversali, da Romano Prodi a Casini (per restare in ambito bolognese), fino a lui, il leader maximo futuro, Luca. Si sono ritrovati insieme (e con un altro felsineo doc, Gaetano Maccaferri), nella compagine della Manifatture Sigaro Toscano spa, comprata dal colosso statunitensa BAT (il quale, a sua volta, aveva acquisito dalle privatizzazioni di casa nostra l'Ente Tabacchi Italiani). Restiamo ancora in casa Monti ed eccoci al ministro per le politiche sociali Andrea Riccardi, storico fondatore della Comunita' di Sant'Egidio, cattolico di lungo corso e da sempre vicino alla fondazione Italia Futura. E poi al vice ministro per il Lavoro (il numero due di Elsa Fornero), Michel Martone, figlio di Antonio, l'ex presidente dell'Anm (il cui nome ha fatto capolino nelle pagine dell'inchiesta sulla P4): docente di diritto del lavoro all'universita' di Teramo e alla Luiss di Roma, avvocato cassazionista nonostante la giovane eta', Michel e' oggi fra i promotori-fondatori di Italia Futura. «E' proprio quel milieu universitario, bocconiano, louissiano - ricostruiscono in ambienti politici romani - di docenze in economia oppure storia, scienze politiche o giuslavorismo che rappresenta uno dei terreni su cui lavora Montezemolo, per accreditare un'aura di rinnovamento, di gioventu', di diverso rispetto alla vecchia offerta politica». E sono un copia-incolla i curricula di molti tra i fondatori di Italia Futura. Come quello di Mauro Bussani, docente in universita' di mezzo mondo e a Trieste di diritto comparato; dell'economista Luca Di Mauro; del docente di scienza e comunicazione politica alla Luiss e alla San Pio V° di Roma Angelo Mellone (collabora a Radio Rai e si definisce «un giornalista che dice qualcosa di destra»), in passato molto vicino a Fini; del direttore dell'istituto di Igiene alla Cattolica Walter Ricciardi; del docente di storia all'universita' di Bergamo Adolfo Scotto di Luzio; di Irene Tinaglia, docente di «innovazione, creativita' e sviluppo economico» (letterale dal curriculum) prima alla Carnegie Mellon Univesity di Pittsbourgh e poi alla Carlo III° di Madrid; di Marco Simoni, docente di capitalismo comparato alla London School of Economics and Political Science; di Andrea Romano, che piu' modestamente insegna storia contemporanea all'Universita' Tor Vergata di Roma. Con Simoni e Romano approdiamo al terzo "terreno" in cui vuol affondare radici e far proseliti la Montezemolo band. E' la prateria del fu centro sinistra. Gia' editorialista per l'Unita', giovane promessa veltroniana, Simoni e' oggi tra gli uomini macchina di Italia Futura; il cui timone e', pero', nelle mani di Romano, gia' dalemiano convinto, livornese, un pallino (in comune con Simoni) per «i giovani precari», pronti a sfornare una ricetta per loro (sarebbe poi la Rossi-Ichino). Ed eccoci al big che viene dal Pd, l'economista che sussurava al leader Maximo D'Alema le misure da adottare, le terapie anticrisi per lo sviluppo, Nicola Rossi, al timone dell'Istituto Bruno Leoni, altro think tank del pensiero lib, avamposti a Torino e Milano. Non e' finita. Perche' a "sinistra" s'e' fatto le ossa (sic) Giuliano Da Empoli, gia' al timone di Marsilio Editore, nel curriculum la presenza nel cda della Biennale di Venezia, oggi assessore alla cultura nella giunta Renzi che governa Firenze. Allo stesso rottamator Matteo - sembra - piaccioni i progetti «innovativi», «per una politica diversa» e bla bla continuando dei Monteprezzemolo boys (e il Comune di Firenze ha dato disco verde ai lavori per il tram veloce di un'impresa che potra' portar propellente al Nuovo Progetto). Dalla Toscana al Lazio il salto non e' poi cosi' lungo, ed eccoci alla provincia di Roma guidata da Luca Zingaretti, Pd, che ha pensato bene di stanziare mezzo milione di euro circa di fondi per la "formazione professionale" delle nuove leve che dovranno lavorare nell'Italo superveloce del futuro. Potra' mai mancare, last but not least, una blogger doc, una conduttrice germogliata rigogliosa alla corte di Michele Santoro? Certo che no. E' Giulia Innocenzi, segretario giovanile Pd mancato: e' addirittura tra i pochi, selezionatissimi fondatori di Italia Futura. Passiamo all'organizzazione, alla macchina. Due uomini li abbiamo gia' visti, gli ex pd Romano e Simoni. Ma ecco gli altri pezzi forti. Numero uno e' il gia' ricordato Carlo Calenda, l'uomo ora fifty fifty tra Montezemolo e Punzo, il sigillo dell'amicizia fraterna tra ‘o pannazzaro Punzo e il pupillo dell'Avvocato. A lui sono affidate le redini del movimento che in quest'anno dovra' spiccare il salto verso l'appuntamento poltico del 2013. Gli potranno dare una grossa mano Simone Perillo (si occupa dello sviluppo territoriale del movimento) e, sotto il profilo delle "pubbliche relazioni", una sorta di Gianni Letta in salsa montezemoliana, Alberto Stancanelli. Pezzo da novanta del Palazzo, ex consigliere alla presidenza del consiglio dei ministri, capo di gabinetto alla Funzione pubblica quando era ministro Luigi Nicolais (napoletano, pd, da alcuni mesi al vertice del Cnr), anche Stancanelli ha dovuto occuparsi dei problemi di Napoli, in particolare la monnezza: ai tempi di Guido Bertolaso commissario per l'emergenza rifiuti in Campania, infatti, venne designato dall'ex capo della Protezione civile (e ora coordinatore in pectore delle truppe berlusconiane da riorganizzare dopo lo tsunami elettorale) per mettere ordine nella giungla di consorzi mangiasoldi: una mission fallita, perche' ancor oggi i cittadini della Campania hanno sotto gli occhi quello sfascio ambientale ed economico, con la camorra a farla, come al solito, da padrona, e i partiti a spartirsi le poltrone, in un'orgia di sperperi milionari. Gran consigliori di Italia Futura sara' infine un altro big dell'establishment amministrativo-finanziario: Mario Ciaccia, per anni braccio destro di Passera al vertici di Imi-Intesa San Paolo, trascorsi come vicecapo di gabinetto del ministro delle Poste nel primo governo Prodi del 1996, l'avellinese Antonio Maccanico. E' proprio in quegli anni (siamo nel ‘98) che Passera va ad occupare una poltrona che conta, amministratore delegato di Poste (forte, a quei tempi, l'influenza dei finiani, con il bocchiniano Antonio Pezzella nel motore). Consigliere della Corte dei Conti, Ciaccia diventera' poi capo di gabinetto anche col centro destra berlusconiano (al ministero dei beni culturali con Guliano Urbani). Intanto, il posto di Ciaccia al fianco di Maccanico era stato preso da Antonio Catricala', ora braccio destro di Mario Monti nel governo dei tecnocrati. E passiamo alla "polpa". Alle casse, ossia all'ossigeno che potra' vitalizzare Italia Futura e, soprattutto, dar forza e gambe a quel "Cantiere per il 2013" che dovra' portare sul palcoscenico elettorale le truppe targate Montezemolo. Per metter su le fondamenta, ci vuol poca fantasia, provvedono i soci-amici di Luca nell'avventura del super treno (per ora fortunatissima, capace di produrre una montagna di utili prima ancora di entrare in concorrenza con le Frecce Rosse di Mario Moretti): ossia le grandi liquidita' di Mister Tod's Diego Della Valle e di Gianni Punzo ‘o pannazzaro. Poi, ci saranno i tanti "amici" coltivati ai tempi della presidenza in Confindustria, caso mai oggi vogliosi di mettersi in mostra dopo l'elezione - non gradita, ma comunque digerita - di Giorgio Squinzi al vertice di viale dell'Astronomia (i fans di Luca tifavano per Alberto Bombassei). Un folto gruppo, quindi, seguira' i primi gia' folgorati sulla via di Italia Futura: come Anna Maria Artoni, a capo del gruppo leader nei settori di trasporti e logistica; Massimo Ferrarese, impegnato nel mattone, molto attivo in Confindustria e anche in politica (al timone della Provincia di Brindisi); il gruppo Monsurro' (pasta) e quello che fa capo alla Coelna (gruppi elettrogeni industriali e marini) di Stefania Brancaccio; quello, armatoriale, riconducibile al salernitano Agostino Gallozzi, per anni al vertice della locale autorita' portuale. Passiamo alla banca "amica". Si tratta della Banca Popolare di Sviluppo, non a caso quartier generale a Nola (sede di Cis e Interporto), creatura di Punzo. Ha appena presentato il suo bilancio (utile netto per il 2011 a quota 635 mila euro), i 300 nuovi soci (per un totale che arriva a 2.600), le entre'e di peso, i progetti ambiziosi. Un "pannazzaro" in forma smagliante, orgoglioso dei suoi gioielli coltivati in tempo di vacche magre e critico verso le autorita' locali e il numero uno di Confindustria Napoli, Paolo Graziano («il prossimo anno invece di investire in locomotive proporro' ai miei amici di organizzare una corsa campestre», nota malizioso a proposito della America's Cup). «Diventeremo almeno la prima banca della regione», gonfia il petto il presidente del cda di BPS, Luigi Gorgia. Un consiglio nel quale figurano, tra gli altri, in rappresentanza di Cisfi (la cassaforte del Cis) Gianni Cacace, amico storico di Pomicino; Sergio Russo (per Interporto Servizi Cargo); Agostino Borselli, il mattonaro partenopeo da sempre vicino a Sua Sanita' Francesco De Lorenzo, a bordo della Borselli e Pisani Costruzioni; Alessandra Rubino (Kimbo-Cafe' do Brasil); Antonio Ferraioli (La Doria, grosso gruppo alimentare); Diego Pacella (per il gruppo armatoriale Grimaldi); Carlo Pontecorvo (presidente del gruppo Ferrarelle, che negli ultimi anni ha fatto man bassa di sigle del settore e non solo); l'avvocato Raffaele Ferola. Dulcis in fundo, l'ex procuratore generale del tribunale di Napoli Vincenzo Galgano, una toga prestigiosa fresca di pensione, come si conviene per le compagini a' la page. Ma eccoci alle indiscrezioni sul futuro ormai prossimo. Risulta alla Voce che buona parte della "cassa" e' in arrivo dalle falde del Vesuvio. Non solo quella made in Punzo (la creatura per il commercio al dettaglio, il Vulcano Buono partorito dal compasso di Renzo Piano), ma soprattutto quella targata Paolo Cirino Pomicino, del resto amico storico di Punzo. La cassaforte si chiama Impresa spa, gia' destinata a finanziare Fli, e ora pronta ad essere riconvertita sulla via del progetto di Italia Futura. «Ci sono tanti segnali - commentano a Palazzo Partanna - che portano in questa direzione. Pomicino vuole un suo spazio, l'Udc non gli sta piu' bene, e quindi e' lui che puo' dettare le regole, anche a Casini. O vieni con me da Montezemolo, o resti li' da solo, col tuo centro che non nascera' mai». Cos'e' Impresa ? Una sigla sbocciata con prepotenza pochi anni fa e diventata in brevissimo tempo una delle star del mattone a livello nazionale e non solo. «Come fece Icla col dopo terremoto - viene ancora osservato - una sfilza di maxi appalti tutti dovuti ai buoni uffici di ‘o ministro che garantiva i flussi prima come presidente della commissione bilancio, ‘o sportello, e poi dal ministero stesso del Bilancio. Tutto facile, appalti a go go per le imprese amiche, le portappalti, come in primo luogo l'Icla». Stesso copione, ora, per Impresa, ma ancor piu' "rombante" - per la quantita' di lavori in portafoglio, nonostante la crisi - e piu' "manifesta" che un tempo. Se una volta Icla era affidata ai due "amici" Agostino Di Falco e Massimo Buonanno, due geometri che improvvisamente si trasformano in imprendotori multimiliardari, ora Impresa fa direttamente capo a lorsignori: Raffaele Raiola (il mattonaro che a fine anni ‘80 ribattezzo' la Sorrentino Costruzioni tanto cara a Pomicino, levandola e "lavandola" delle custodie giudiziarie dopo i sequestri per camorra), Ludovico e Maria Grazia Greco (rampolli di Vincenzo Maria Greco, l'uomo ovunque di ‘o ministro da sempre), Domenico Chieffo, commercialista di fiducia di Italo BO*****O. Tra i tanti appalti, come detto prima, Icla s'e' aggiudicata anche quello - arcimilionario - per il tram veloce che colleghera' l'aeroporto di Peretola con il cuore antico di Firenze. Non e' finita qui. A quanto pare altri bocconi si sono in fase di "cottura" sempre a Napoli. Dove lo stesso Pomicino e' tornato in sella, alla guida di Tangenziale spa, con grossi progetti per l'area occidentale e non solo (vedi articolo a pagina 28). Nell'area opposta, quella orientale, sono ormai cantierati i lavori per Naple'st, la creatura di Marilu' Faraone Mennella e di Antonio D'Amato, storici amici di Pomicino (il padre, Salvatore D'Amato, fondatore della Seda, era tra i finanziatori piu' assidui della rivista pomiciniana Itinerario negli anni ‘80) ed habitue' anacapresi con la loro villa Damecuta, a un passo dalla maison di Luca. Del resto, l'ex presidente di Confindustria D'Amato, a poche settimane delle elezioni dello scorso anno, sbalordi' tutti scoprendosi un cuor bolscevico e invitando a votare De Magistris contro il collega industriale (e coinquilino di palazzo Partanna) Gianni Lettieri. La torta, per la coppia dorata, si arricchisce dei faraonici progetti - a quanto pare in fase di start - non solo per il costoso restyling del vecchio stadio San Paolo (a proposito, uno degli sperperi dovuti alla gestione allegra del Col per i Mondiali ‘90, guidato da Montezemolo), ma anche per la realizzazione del nuovo impianto in partnership con il patro'n del Napoli calcio Aurelio De Laurentiis (che e' socio di Della Valle e Luigi Abete nella Italian Entertainment Group, sigla che gestisce gli studi di Cinecitta'). Dulcis in fundo, i "progetti" di Alfredo Romeo - l'uomo ovunque nella gestione dei patrimoni immobiliari pubblici - per l'area "antica" e fronte porto di Napoli, la cosiddetta "Insula": Romeo e' stato il protagonista dell'inchiesta Global Service, finita in flop, nella quale sono stati coinvolti pezzi grossi della Casta, a cominciare dal suo principale referente politico Francesco Rutelli. Ma l'amico del cuore, comunque, resta sempre lui, ‘o ministro. E ora - tutti insieme - cosi' come scoprono un cuore prima bolscevico, poi arancione, sono pronti - armi e bagagli - a catapultarsi sul'Italo che sta sfrecciando a tutta birra. Dagospia -
Oh Magrìn-Magrìn-Magrìn, tira la bomba-tira la bomba!
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Elia Passa Al Werder Bremen
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di FeroceSaladino in Archivio Calciomercato
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