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"Con la Juve giustizia sportiva incisiva, rapida e obiettiva": Gravina si elogia
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di dal1982 in Juventus Forum
Tra poco si comincia? Estratto dell’articolo di Giovanni Rossi per “QN – la Nazione - il Resto del Carlino – il Giorno” L’imbarazzo è assoluto. Nella chat Sport Italiae, il luogo più esclusivo dello sport italiano, dove 200 personalità del palazzo […] solitamente discutono e motteggiano in vigile libertà sulle sorti dello sport italiano, ora sembra sceso un gelo fuori stagione. La dichiarazione di sfratto del presidente del Coni Giovanni Malagò, pubblicizzata […] dal ministro dello Sport Andrea Abodi nella coda dei Giochi parigini, paralizza il dibattito. Non solo e non tanto perché Abodi fa parte dell’invidiata consorteria telematica, ma soprattutto perché la polarizzazione del caso pone a rischio di strumentalizzazione qualsiasi ragionamento. E la dirigenza sportiva, in Italia e non solo, è ambito di esercitata furia vendicativa. Quello che sfugge al grande pubblico televisivo drogato dai successi olimpici […] è che nella partita per la presidenza del Coni non è in palio solo una storia personale – quella di Malagò poi diventata patrimonio nazionale con la conquista del ruolo di membro Cio – ma un’idea di autonomia dello sport che potrebbe non reggere al famelico assalto dei partiti. Un’orda scomposta anche quando animata da intenzioni non irragionevoli o potenzialmente condivisibili. E in ogni caso, scadendo Malagò a maggio 2025, a meno di un anno dai Giochi invernali di Milano-Cortina 2026 dei quali è presidente, un simile muro contro muro appare quanto meno inappropriato. Abodi è solo l’ultimo avversario del presidente del Coni. Il rivale più accreditato, per pensiero e azione, è il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, capace – cinque anni di fa, quando non era ancora al Tesoro –, di cambiare nome e missione alla vecchia Coni Servizi spa dando vita, in accordo di maggioranza con i 5 Stelle e il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, a Sport e Salute spa – struttura operativa in materia di promozione sportiva. Il governo (Conte I) lascia al Coni attività di vertice e preparazione olimpica, con appena un nono delle risorse riservate alla nuova creatura. Percentuali che con qualche oscillazione si ripetono fino a oggi. […]. La scelta del governo, per quanto opinabile, potrebbe avere una ratio (allo Stato sport di base e scuole, al Coni la caccia alle medaglie), se non fosse che subito scatta l’assalto a Sport e Salute. Due presidenze 5 Stelle (Rocco Sabelli e Vito Cozzoli), e ora Marco Mezzaroma, persona di fiducia di Giorgia Meloni (ma pur sempre con Giorgetti al Tesoro, azionista unico). A guidare con dinamismo Sport e Salute è Diego Nepi Molineris, uomo di Malagò sbocciato a Coni Servizi ma ora in freddo (reciproco) con il suo ex presidente che lo vorrebbe schierato. Missione implausibile. Anche la poltrona di Nepi Molineris qualche settimana fa pareva in bilico, sin quando tra i maggiorenti di governo si è accesa la lampadina che avere un a.d. capace sia tutto sommato una buona idea – valida almeno fino alla prossima fregola. Perché nessuno lo dice, ma la politica sta silenziosamente infiltrando molte federazioni. È in questo contesto di ambizioni smisurate e relazioni umane consumate che si staglia la resistenza del plurimedagliato Malagò […] al protagonismo ministeriale di Abodi la cui competenza formatasi tra Coni Servizi, Lega Calcio serie B e Credito sportivo finisce sistematicamente all’indice per intempestività di azione. […] Malagò non accetterà di farsi raccomandare alla Federcalcio (se è questa l’idea di democrazia dei suoi nemici) perché ha argomenti validi e sensati per chiedere il prolungamento fino a Milano-Cortina. Anche il Cio preferirebbe continuità. Specie dopo le figuracce fatte da Giorgia Meloni e Matteo Salvini abboccando alla propaganda di Mosca nella vicenda della pugile algerina Imane Khelif. Amico storico di Gianni Letta, che potrebbe aprirgli un varco in Forza Italia dove imperversa Paolo Barelli (arcinemico natatorio, non meno critico del numero uno tennistico Angelo Binaghi), Malagò scade a maggio 2025. Sergio Mattarella ne ha la più alta considerazione. E in dieci mesi, in Italia, molte cose possono succedere. Ma la Lega già ipotizza la corsa del governatore veneto in scadenza Luca Zaia, che a Cortina è di casa e con Malagò già lavora. L’esponente leghista non dichiara requisiti di eleggibilità olimpica e per ora la mette sul ridere: «Ormai mi candidano a tutto».- 1332 risposte
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Comunque gli esercenti non penso abbiano le tariffe del privato. Ovviamente potenzialmente puoi riempire il locale con una partita, e fare un incasso notevole. Diciamo che se il locale ha un buon livello di clientela, in teoria ci può rientrare. Certo però che questo vale per pochi locali, molti altri vivacchiano, e tirare fuori un certo tipo di somme diventa pesantuccio. Molto bene così. Ogni NO che ricevono è un gol nostro, a prescindere. Valgono anche gli autogol dove noi non abbiamo peso. E andiamo!
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Nefandezze mediatiche e antijuventinismo vario
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di Homer_Simpson in Juventus Forum
“l'ordine di custodia della polizia per Travis Scott è stato revocato e tutti i procedimenti contro di lui sono stati chiusi perché l'incidente era di lieve entità”, ha dichiarato in un comunicato la Procura di Parigi. “Travis Scott è stato rimesso in libertà e non gli sono state rivolte accuse” Emesso invece un mandato di cattura internazionale per Antonio Chimenti, allenatore, ma soprattutto ex-portiere della Juventus. E' ufficialmente ricercato proprio in quanto ex-giocatore della Juventus, e perché soprannominato "zucchina". La codacons francese ha presentato un ricorso presso la procura di Parigi, per atti di concorrenza sleale, ossia quelli relativi alla cosiddetta concorrenza sleale per confusione. Appartengono a questa categoria quei comportamenti concorrenziali che creano equivoci sulla provenienza di prodotti o di servizi da un determinato imprenditore, provocando, di conseguenza, uno sviamento della clientela. Non è necessario che la confusione si verifichi in concreto: è sufficiente che la condotta sia anche solo astrattamente idonea a creare una situazione di confondibilità. Esiste il concreto pericolo che il consumatore medio, possa confondersi nel cercare di comprare le zucchine, per poi trovarsi di fronte l'ex-portiere della Juventus. La confusione poi potrebbe alterare temporaneamente il benessere mentale dell'individuo, il quale potrebbe sentirsi male, svenire, battere la testa, e rimanere offeso. Inoltre, è stato fatto notare alla codacons francese, con suggerimento volenteroso della codacons italiana, che il soggetto in questione, è addirittura un ex-giocatore della Juventus, dato sufficiente per subire legittimamente una qualunque inchiesta, di qualunque genere. Ok, Travis a casa, ma Antonio dentro, perdinci! -
Nefandezze mediatiche e antijuventinismo vario
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di Homer_Simpson in Juventus Forum
Ma quanto è scemazza 'sta gente? Hanno fatto dei corsi professionali per diventare teste di m*****a di questo livello.... La maglia di Chimenti... E allora? Cosa vorrebbe dire? Virale? Ma che virale... Ma che vadano a farsi una sega, co*****i. -
No no, non è un successo. O almeno, non come le aziende prevedevano o si aspettavano. Perché cominciano ad uscire i difetti. C'è stato infatti, come dici tu, un forte rallentamento. Poi non è che costano poco, quindi sul nuovo è una botta prenderne una. Ma chi va spesso all'estero per lavoro mi ha detto che ce ne sono cmq tante, molto più di quello che noi in Italia siamo abituati a vedere. E' che probabilmente avendo il consumatore e i produttori la spada di damocle del 2035, pensavano che fin da subito tutti saremmo passati all'elettrico se si compra sul nuovo. E invece no. Non è che tutti hanno 40/50 mila per una Tesla, e anche se ce ne sono anche da meno, i prezzi sono elevati sul nuovo. Poi a molti l'elettrico non piace proprio. Però la transizione c'è, lenta ma c'è. https://insideevs.it/news/713249/vendite-auto-elettriche-europa-febbraio-2024/
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Certamente, se si guarda un po' più dall'alto la situazione, restare ancora avvinghiati all'idea dell'automobile che abbiamo avuto per tutto il 900 e oltre, può sembrare un po' anacronistico. Nel mondo, considerando tutti i costruttori, vengono prodotti ogni anno tanti milioni di veicoli, ma soprattutto centinaia di modelli di ogni genere. Troppi modelli per il bisogno dell'essere umano sulla terra. Ma l'economia stupida in cui viviamo funziona così, per ora. L'unico primo cambiamento visibile degli ultimi anni è l'elettrico, che senza rendercene conto è già diventata la prima tipologia di vendita in molti paesi, e in tanti altri lo sta diventando. Stellantis è nata anche per aiutare i prodotti italiani alla transizione, perché Fiat e compagnia cantante era indietro rispetto agli altri, la fusione coi francesi che erano già più avanti, è stata una scelta strategica. In Francia agli autogrill ci sono decine di colonnine per la ricarica. Il mondo da quelle parti sta già cambiando da diverso tempo. (questo la dice lunga anche sulla qualità degli amministratori e dirigenti del mondo Fiat degli ultimi decenni) L'elettrico non mi sembra affatto la panacea di tutti i mali, anzi, ma quello che si vende nuovo oggi è importante se vuoi stare sul mercato. Detto che Stellantis è un grosso produttore ricco di marchi al suo interno, non si vede perché le scelte che riguardano gli stabilimenti nel nostro paese sono sempre a discapito nostro, mentre quelle degli altri paesi no, Francia su tutti. Ma cos'è, il costo del lavoro in Francia o in Spagna è basso come in Marocco, Serbia, Polonia, ecc? Non credo proprio. Perché non chiudono anche quelli francesi e non se ne vanno a produrre in Albania? L'auto, vista magari anche semplicemente come un mezzo di trasporto personale dell'individuo, ci sarà sempre. O un qualcosa di analogo. Perché non possiamo fare arrivare pullman, treni, tram, ecc, dappertutto, e fornire un servizio completissimo 7/7 24/24, che porta le persone ovunque in tempi brevissimi. E' bella la tua riflessione, come piace a me, posizionata su massimi sistemi, perché è un tappeto su cui si pone sottotraccia il quesito della direzione che l'essere umano, dominatore assoluto sulla terra, sta prendendo o dovrebbe prendere, per continuare a vivere in modo degno. I produttori sono tanti, troppi, stanno arrivando anche i cinesi, con prepotenza e innovazione. La concorrenza non manca, mi sembra però che la scelta complessiva del gruppo Stellantis sia proprio quella di lasciare l'Italia, considerata, forse anche a ragione, un paese produttivo di serie B. Sacrificabile. Bene, se ne vanno? Ok. Allora che non permettessero più di far vendere i loro prodotti sul territorio nazionale. Sono decenni che, mentre l'avvocato andava a inseminare fighette (perché certe cose prima o poi bisogna dirle), il gruppo chiedeva aiuti governativi di vario genere, senza mai provare ad essere il top. Innovazione scarsa, motivazione inesistente, si è pensato solo a tirare avanti in modo scadente, e ai profitti famigliari per le loro ville, vacanze da capogiro, ecc. Prima di mandare all'aria tutto si sono fusi. E ora, salvo ingresso di nuovi produttori (è una voce che gira da un po', su cinesi ecc), il futuro è nero. Senza contare che chi entrerebbe dovrebbe rimodernare tutti gli impianti. Non so se qualcuno di voi è mai stato a Mirafiori, io un sacco di tempo fa. Vi dico solo che quando una volta Marchionne, con le solite strategiche promesse da marinaio, disse che che avrebbe investito 20 milioni su Mirafiori, mi sono messo a ridere. Con 20 milioni forse si riescono ad asfaltare nuovamente tutte le stradine interne, e i parcheggi di stoccaggio delle vetture. E' un impianto enorme, 20 milioni è come dare una caramella a uno che non mangia da tre giorni. Sono scarsi, e sono sempre sempre sempre sempre in malafede, al netto del tuo ottimo spunto riflessivo. Soldi, è sempre e solo un fatto di soldi. I nostri.
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Tradotto. Volete un milione di auto prodotte in Italia? Ma, non so, è difficile. Siamo incasinati qui. Potremmo anche chiudere i battenti... Poveretti tutti gli operai che resteranno a casa... Insomma, dipende, da tante cose. Forse si potrebbe fare, ma dipende. Dipende anche da voi che governate. Se si creano le condizioni forse... Potete darci una mano, in qualche modo? E se si, come?
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Repubblica, giornale di famiglia, lancia l'allarme sugli stabilimenti del gruppo Stellantis. Riportando anche fedelmente le parole dei sindacati. «Se non si interverrà per tempo ci saranno licenziamenti di massa» «Sono almeno 12.000 i posti a rischio negli stabilimenti di Stellantis e altrettanti, se non di più, nelle fabbriche della componentistica». Dato che a settembre riparte la trattativa col governo, si cerca di intimorire, evidentemente. Altro che milione di veicoli all'anno prodotti in Italia... Vogliono qualche aiutino. Cassa, o altro. Allungare il brodo, in modo da far finta che le cose stanno migliorando, per continuare con le chiusure lentamente, un po' per volta, come da progetto originale. Intanto continueranno a chiudere uffici uno per uno, e reparti uno per uno, prepensionare dipendenti uno per uno, offrire due spicci ai dipendenti uno per uno se si licenziano, ecc. Sgonfiare la gomma con un buchetto piccolo piccolo. Fino a quando un giorno sarà definitivamente a terra sgonfia, ossia non ci sarà più nessuno. Senza tanto casino, senza grossi scioperi, senza frizioni che possono sfuggire al loro controllo. La Fabbrica Italiana Automobili Torino, 4 parole semplici, uccise tutte assieme, avvelenandole ogni giorno un pochettino.
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Ah, è anche scorreggione. Frasi di circostanza puzzolenti. Buono a sapersi. Dette da un antisportivo professionista. Uno che ha svenduto la Juventus per anni, che ha contribuito a rendere i campionati irregolari, anche quelli vinti da noi, (le classifiche sono alterate, è tutto da rivedere e ricalcolare per legittimarli) e che se gli tornasse utile in qualche modo sarebbe disposto sia mandarci in serie B di nuovo, sia a comprare trofei posticci. E' un Moratti in sostanza, ma più ricco. Non a caso tifano per la stessa squadra.
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Complimentoni!
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Tradotto significa, o ve ne andate o vi sbattiamo in tribuna. E dopo un anno di tribuna puoi andare anche via gratis, ma bisogna vedere se trovi una squadra e dove, e con che stipendio. Non sono tutti Chiesa. Stanno palesemente forzando la situazione. Evidentemente, anche se a me queste cose danno fastidio, da quando il mercato lo fanno i procuratori e non i dirigenti, questo è uno dei pochi modi di sciogliere alcuni nodi. Si tagliano.
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Sono curioso di conoscere i dati degli ascolti di questa partitella, gratis, andata in onda in chiaro su TV8. Perché noi siamo noi, tutti gli altri baciano deretani.
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Lui e Thuram sembrano decisamente due buoni innesti. Sempre svegli quando gli arriva la palla, sanno sempre cosa fare.
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Cavoli, non lo sapevo. L'ho conosciuto una volta, qualche anno fa. Raccontava dei suoi anni... Robe di Sivori e via dicendo. Diceva che con la vecchiaia, per vivere di più cercava di passeggiare molto (abitava a Torino credo), e mangiare molto poco. Col primo stipendio alla Juve comprò un anello per la sua ragazza. Mi spiace. Credo avesse ben più di 80.
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Sembra uno raccattato per strada, sai... tipo, - dai gioca anche tu che siamo 1 in meno. - ma non so giocare - vabbè non importa, fai numero. Tanto anche noi mica siamo...
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Dai, vediamo come va con la samba. speriamo che sia una samba e non una bossa nova.
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Vabbè, conta niente. Ma qui mi sa che servono 2 anni solo per arrivare ad una specie di competitività decente. C'è tanto lavoro da fare. Ma tanto tanto. Lasciamoli lavorare, per adesso. L'unica cosa buona di 'sta serata è la birra hefeweizen che mi sto bevendo. Che la divisa sembra un pigiama lo avete già scritto nelle pagine precedenti, vero?
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Topic "C O M P L O T T O D I F A M I G L I A"
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di CRAZEOLOGY in Calciopoli (Farsopoli)
Questo, per quelli che pensano che in Stellantis JE non comanda nulla. In questo caso comunque ha ragione. Maserati è sacra. E così Alfa Romeo. E così Chrysler negli States. Sono marchi che hanno una storia... Gli do il permesso di dare due schiaffoni all'ad. Estratto dell’articolo di Andrea Monticone per https://torinocronaca.it/ Qualche frizione fra John Elkann e Carlos Tavares? Sì, perché la lettera sul futuro di Maserati la "firmano" insieme, ma di fatto il presidente di Stellantis costringe il suo amministratore delegato […] a smentirsi. Maserati non si vende e non si aggrega ad altri Gruppi italiani del lusso, ossia Ferrari. Dunque che cosa è successo? Una comunicazione frettolosa durante la comunicazione dei dati della semestrale o strategia? Di certo c'è una cosa: le nuove Maserati […] non saranno solo elettriche, come si pensava, ma avranno il caro vecchio motore termico. Tutto parte da quando, durante la comunicazione dei risultati della semestrale - pessimi, o per dirla con Tavares "inferiori alle aspettative" - Nathalie Knight, chief financial officer di Stellantis, si lascia sfuggire che "stiamo valutando quale sia la casa migliore per Maserati". Che significa cessione? Successivamente arriva Carlos Tavares e dice che "non possiamo permetterci di tenere brand che non siano redditizi" […]. Concetto poi ribadito in una intervista alla Reuters. Ecco perché ieri, il segretario generale della Uilm Rocco Palombella ha mandato una lettera proprio a John Elkann, auspicando il passaggio del brand del Tridente […] a Ferrari per costituire un polo del lusso ad alto contenuto tecnologico. Ma Stellantis […] risponde immediatamente. Una risposta del ceo Tavares "con cui John Elkann ha condiviso la nostra lettera", spiega Palombella, che però sembra portare più l'impronta di Elkann. Ribadendo "L'impegno incondizionato per il brillante futuro di Maserati come unico marchio di lusso dei 14 marchi Stellantis" viene detto che "le dichiarazioni rilasciate a questo proposito non trovano alcun tipo di corrispondenza nel contesto della strategia di Maserati all'interno del piano strategico a lungo termine Dare Forward 203" di Stellantis. Quindi cos'era, un bluff l'altro giorno, una fake news autodiffusa, oppure Tavares ha in mente altri marchi da tagliare? In Alfa Romeo, le cui vendite scaldano poco i cuori al momento nonostante il battage per la Junior e dove la Stelvio è a fine vita e il Tonale non basta, fischiano delle orecchie... Più a rischio ancora c'è Chrysler negli Usa e DS in Francia, dove il brand di lusso derivato da Peugeot sarebbe l'antagonista diretto proprio di Maserati. Fatto sta che "Maserati è in una fase di transizione verso l'elettrificazione con il programma Folgore BEV che sarà integrato da versioni Ice per la Granturismo e ibride per la Grecale, mentre confermiamo che sono in preparazione anche i successori della Quattroporte e del Levante". Dunque, come accaduto per i venti modelli in uscita quest'anno per la stessa Fiat 500, c'è una clamorosa retromarcia sull'elettrico: la Granturismo, prodotta a Mirafiori, avrà il motore termico. […] -
Questo, per quelli che pensano che in Stellantis JE non comanda nulla. In questo caso comunque ha ragione. Maserati è sacra. E così Alfa Romeo. E così Chrysler negli States. Sono marchi che hanno una storia... Gli do il permesso di dare due schiaffoni all'ad. Estratto dell’articolo di Andrea Monticone per https://torinocronaca.it/ Qualche frizione fra John Elkann e Carlos Tavares? Sì, perché la lettera sul futuro di Maserati la "firmano" insieme, ma di fatto il presidente di Stellantis costringe il suo amministratore delegato […] a smentirsi. Maserati non si vende e non si aggrega ad altri Gruppi italiani del lusso, ossia Ferrari. Dunque che cosa è successo? Una comunicazione frettolosa durante la comunicazione dei dati della semestrale o strategia? Di certo c'è una cosa: le nuove Maserati […] non saranno solo elettriche, come si pensava, ma avranno il caro vecchio motore termico. Tutto parte da quando, durante la comunicazione dei risultati della semestrale - pessimi, o per dirla con Tavares "inferiori alle aspettative" - Nathalie Knight, chief financial officer di Stellantis, si lascia sfuggire che "stiamo valutando quale sia la casa migliore per Maserati". Che significa cessione? Successivamente arriva Carlos Tavares e dice che "non possiamo permetterci di tenere brand che non siano redditizi" […]. Concetto poi ribadito in una intervista alla Reuters. Ecco perché ieri, il segretario generale della Uilm Rocco Palombella ha mandato una lettera proprio a John Elkann, auspicando il passaggio del brand del Tridente […] a Ferrari per costituire un polo del lusso ad alto contenuto tecnologico. Ma Stellantis […] risponde immediatamente. Una risposta del ceo Tavares "con cui John Elkann ha condiviso la nostra lettera", spiega Palombella, che però sembra portare più l'impronta di Elkann. Ribadendo "L'impegno incondizionato per il brillante futuro di Maserati come unico marchio di lusso dei 14 marchi Stellantis" viene detto che "le dichiarazioni rilasciate a questo proposito non trovano alcun tipo di corrispondenza nel contesto della strategia di Maserati all'interno del piano strategico a lungo termine Dare Forward 203" di Stellantis. Quindi cos'era, un bluff l'altro giorno, una fake news autodiffusa, oppure Tavares ha in mente altri marchi da tagliare? In Alfa Romeo, le cui vendite scaldano poco i cuori al momento nonostante il battage per la Junior e dove la Stelvio è a fine vita e il Tonale non basta, fischiano delle orecchie... Più a rischio ancora c'è Chrysler negli Usa e DS in Francia, dove il brand di lusso derivato da Peugeot sarebbe l'antagonista diretto proprio di Maserati. Fatto sta che "Maserati è in una fase di transizione verso l'elettrificazione con il programma Folgore BEV che sarà integrato da versioni Ice per la Granturismo e ibride per la Grecale, mentre confermiamo che sono in preparazione anche i successori della Quattroporte e del Levante". Dunque, come accaduto per i venti modelli in uscita quest'anno per la stessa Fiat 500, c'è una clamorosa retromarcia sull'elettrico: la Granturismo, prodotta a Mirafiori, avrà il motore termico. […]
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Diciamo che in linea generale, parlando così, tra amici, di massimi sistemi, è un andazzo italiota che vale per molta economia. Se le cose non vanno, se il prodotto non lo vendo abbastanza, cosa faccio? 1- Abbasso i prezzi e punto sulla convenienza, ossia la quantità. O almeno ci provo. 2- Oppure vendo meno, ma alzo i prezzi per potermi garantire il guadagno che mi ero prefissato all'inizio. Di solito nell'italietta nostra vince la 2. E infatti piuttosto fanno marcire le ciliegie e gli ortaggi sugli scaffali dei supermercati e puntano sulla quota che sicuramente venderanno. Non ci perdono, lavorano meno, guadagnano lo stesso, e il consumatore si arrangia. E forse non solo in Italia. Basti pensare che vengono buttate, solo in Europa, 80 milioni di tonnellate di cibo all'anno. Ed è solo di recente che alcune catene hanno messo degli sconti specifici sui prodotti vicini alla scadenza. Non so... Forse Dazn avrà pensato che correre il rischio non valeva la pena, perché come dicevo il boicottaggio non ha tanto a che fare coi prezzi. Boh...
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Ciò che fa la Juve ha valore fino ad un certo punto. Quello che conta è ciò che fa il padrone, e ciò che dicono i giornali del padrone. La Juve eventualmente si adegua. Ma se avessero voluto davvero la guerra, l'avrebbero fatta. Agnelli ai suoi tempi mise in piedi delle strategie legali, ma senza nessun appoggio del gruppo. Per questa ragione ho sempre scritto che era totalmente inutile fare battaglie senza un serio accordo interno famigliare. Senza un adeguato battage mediatico non si sarebbe concluso nulla. Per ego personale lui ha fatto finta di non sentire. Gli interessava vincere e farsi bello. La fine che ha fatto era prevista fin dal 2011, ci hanno messo fin troppo tempo a defenestrarlo, ha tenuto duro per molto tempo, nonostante gli spintoni continui. E il fatto che oggi sia fuori da tutto conferma ancora di più ciò che dico, perché se lo avessero seduto su un altra poltrona tanto quanto.... E invece no, AA non ha diritto di essere indagato, quindi fuori dalle balle. Una specie di appestato. Invece Elkann e Ferrero possono sedere su poltrone importanti anche se indagati. La legge non è uguale per tutti nel clan dei torinesi. Appena ripresa in mano la Juve, nel cesso tutti i ricorsi ancora in piedi, e totale asservimento al calcio italiano di Gravina e soci, e come premio per la posizione sodomita assunta, subito punti in meno ecc, ecc. Siamo in mano a questa gente qua. Con questi manco una partita a carte vale la pena giocare. Troppo antisportivi, troppo grigi, troppo foschi. Esseri inutili.
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Auspico e spero in situazioni simili nell'Italietta dei cachi anti Juventina. E' arrivato il tempo di morire.
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Beh, dipende da quanto hai intenzione di guadagnare. Fanno delle proiezioni, delle stime costi e ricavi, poi un prezzo che gli garantisca quello che più o meno si erano prefissati. Ma il boicottaggio non è nato contro Dazn, ma contro un sistema intero che umilia la Juve ogni volta che ne ha l'opportunità, per poi chiedere soldi, parecchi, soprattutto agli Juventini, per farci guardare campionati alla chezzo di cane, taroccati a vista, con punti in meno, telecronache oscene, opinionisti anti Juve, e via dicendo. Si cerca di stimolare chi acquista i diritti a rifiutarsi di farlo, in quanto la federazione non è in grado e non è intenzionata ad offrire un prodotto serio e regolare. E si boicotta anche tutto il resto, ossia Sky, Stampa, e tutti i nemici che abbiamo. Certo, tutto ciò fa parecchio riflettere. E' praticamente impossibile fare pulizia. C'è troppa melma ovunque. Lega, singole squadre, tifoserie, federazione, politica, ecc. Non si salva nessuno. Il fallimento ci farà godere parecchio, ma non rimetterà le cose a posto, credo. Però è giusto trascinare giù tutto nel buco nero insieme a noi. Devono tutti pagarla cara.
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Non ci stanno capendo più nulla. I debiti evidentemente sono troppi, e non ci stanno più dentro; anche se l'orchestra mediatica suona "blue moon", Sinatra è morto lo stesso , e le voragini di bilancio stanno mettendo a rischio la tenuta complessiva di tante realtà. Chi ha ragione tra le parti è assolutamente irrilevante. A naso... 1- Se i venti club e la lega perdono, fanno una figura di M***A, niente dindi, e si rovinano definitivamente la reputazione. Chi è il pazzo che si avvicinerebbe ancora a qualcuno che da un momento all'altro può chiederti nuovamente miliardi di euro di danni? Peracottari esaltati insomma, che chiedono tanti soldi per un campionato ridicolo che nel mondo in linea di massima non interessa a nessuno (quantomeno rispetto ad altri). 2- Se i venti club e la lega vincono, idem con patate. Certo, lo so, in teoria beccano i soldi, ma da quel momento in poi non venderanno più niente a nessuno. Chi è il pazzo che si avvicinerebbe a qualcuno che da un momento all'altro può chiederti nuovamente miliardi di euro di danni? Si rovinano definitivamente la reputazione comunque. Stronzi vendicativi che chiedono tanti soldi per un campionato ridicolo che nel mondo in linea di massima non interessa a nessuno (quantomeno rispetto ad altri).