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CRAZEOLOGY

Tifoso Juventus
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  1. CRAZEOLOGY

    Allegri subito

    Per me, Undertaker subito. E con un bastone in mano. Ha il mio permesso di menarli tutti come un fabbro, dirigenza compresa. Banda di vil pedestri snob rammolliti miGlionari che non sono altro.
  2. Parabola. "Scusate signore, ma su questo assegno che avete dato in beneficenza manca la vostra firma.." "Lo so, non voglio vantarmi e preferisco che la mia donazione resti anonima"
  3. "Siete delle *****e! Voglio tornare a fare cinema!" DeLa cit. EeeeeehVulèssAMadonn! Ancora qua stai? Crazeology cit.
  4. Finalmente ho capito. De neomelodiciis deve essere impazzito....
  5. Tutti, piano piano, uno dopo l'altro. Sui due fronti. Nessuna paura. Dei problemi li abbiamo, qua e là, ed è una squadra molto strana e difficile a decifrare. Ma in Italia non vedo squadre con cui non possiamo competere. Pur con tutti i dubbi di formazione, tattici, di mercato ecc, se non avessimo perso punti sanguinosi con Lazio, Crotone, ecc (con pasticci nel finale o con gol annullati per fuorigiochi millimetrici (partite quasi vinte quindi) ) oggi saremmo comunque davanti a tutti. Per l'Europa è un altro ragionamento. Ma anche lì, quanto meno quarti o semifinali, salvo sorteggi bestiali, ci si può anche arrivare. Basta solo che non si rilassano. E prima o poi i positivi torneranno, spero presto.
  6. Non li ho letti. Di cosa trattano? Ovviamente nel caso ci fosse davvero una pugna, il punto non è la Juve, di cui tutti se ne fottono in scioltezza, sennò la questione sarebbe finita già diverso tempo fa. Il punto è che ci sono tanti presidenti che tremano all'idea che il calcio si fermi. Perché poi c'è da tirare fuori la grana per coprire i debitazzi che ci sono. E tanti o stanno con le pezze al deretano, o i dindi li hanno, magari imboscati chissà dove, ma non vogliono tirarli fuori. Il rischio fallimento per molti club è reale. Se già Suning sta con gli stipendi arretrati, figuriamoci gli altri pezzentoni vari.
  7. Il campionato è ancora lungo. Se Gravina vuole stare tranquillo conviene che vada al TAR. Ci sono da capire i tempi però, perché Tar e Consiglio di Stato non sono velocissimi nel giudicare.
  8. Vero. Ho provveduto io, ma senza enfasi. Il carico potente di fatti e ricostruzioni l'ho lasciato ad altri. Ora linko un po' tutto. Il giallo dell'onestà petrolifera http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/articoli_dettaglio.asp?id=6149 Dall'Isis ai clan, le ombre sul petrolio dei Moratti https://www.editorialedomani.it/fatti/dallisis-ai-clan-le-ombre-sul-petrolio-dei-moratti-faygw3by "Il petrolio dell'Isis è finito nelle raffinerie sarde": indagati due manager della Saras della famiglia Moratti, perquisite le sedi dell'azienda https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/10/08/il-petrolio-dellisis-e-finito-nelle-raffinerie-sarde-indagati-due-manager-della-saras-della-famiglia-moratti-perquisite-le-sedi-dellazienda/5958677/
  9. Pensavo fosse una persona seria, o almeno, un pochino più seria del solito marrone a cui siamo abituati ecco. E invece niente, in questo paese pallonaro, tutti quando si parla di calcio diventano lugubri. https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/dagonota-come-telefonata-ti-accorcia-vita-politica-nbsp-ma-cosa-256595.htm
  10. Il caso Napoli. il Dio CONI http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/articoli_dettaglio.asp?id=6143
  11. Ai bei tempi, quando ancora si vendevano i dischi... Loro non erano profetici, descrivevano la realtà che vedevano. Il grosso guaio è che poi, dopo, in tanti anni non è cambiato niente. Il forno italico è sempre acceso, 24/24 h, 365 giorni all'anno, e continua a sfornare pagnotte di cacca. Il caso Napoli. il Dio CONI http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/articoli_dettaglio.asp?id=6143
  12. La Juve è terza rispetto a tutta questa storia. Per conto mio ha fatto bene a non prendere una posizione troppo netta, perché in teoria il compito di una squadra è quello di giocare, e non quello di decidere. Pirlo mi è piaciuto. Ora però, a giochi fatti, sulla comunicazione qualcosa bisognerà fare, visto che De Piagnisteiis ha dato neanche tanto velatamente del pirla a Pirlo. Possibile che non ci sia nessuno alla Continassa in grado almeno di ridicolizzare gli scugnizzi mariuoli? Possibile che dobbiamo sempre e solo subire le offese e le sparate altrui?
  13. era ironia. Visto che in molti paventano o vorrebbero penalizzazioni alla Juve, sembra una cosa un po' forzata visto che all'epoca era un tesserato del Barcellona. Non ha ottenuto la cittadinanza italiana, non ha firmato per la Juve, il contratto non è mai stato depositato in Federazione, non ha mai giocato con la Juve manco una gara, la pista Suarez è stata mollata tre giorni prima dell'esame, quindi non vedo violazioni nell'ambito sportivo di nessun tipo. Vogliono la nostra penalizzazione così, a 'muzzo, solo perché ci invidiano/odiano. PS E' una vicenda che non mi piace, l'ho sempre detto, ma: Non pare esserci nemmeno una possibile corruzione o giù di lì, e nemmeno il tentativo di corruzione. A Perugia han fatto tutto loro. Al massimo forse è malcostume. Ma comunque la Juve non è parte attiva, come vogliono far credere. Non c'è nulla di serio e tangibile.
  14. Carraro: "Calciopoli? Tutto nacque da un mio errore nel 2004" 12-12-2020 Dopo aver parlato a lungo e ricordato Paolo Rossi, l’ex presidente della Figc Franco Carraro è tornato sulle vicende di Calciopoli, in un’intervista rilasciata al Corriere dello Sport: “Io da Calciopoli sono uscito bene, ma mi è rimasta la rabbia nei confronti di me stesso. Commisi un errore che non mi perdono e che per di più mi costò la presidenza durante un altro Mondiale vinto e che avevamo preparto, dal momento che a maggio mi dimisi. L’errore fu quello di non sostituire i designatori Bergamo e Pairetto nel 2004. Avevo tutta l’intenzione di affidare quel ruolo a Collina, lo chiamai e gli chiesi la disponibilità, a patto che avesse naturalmente abbandonato il fischietto. Mi rispose che avrebbe continuato ad arbitrare e io, un decisionista, tergiversai e mi feci distrarre da altre cose. Troppi impicci, in quella fase, la brutta figura agli Europei in Portogallo, la tempesta Napoli. Ricordo che ad Atene, durante le Olimpiadi, il presidente della Repubblica Ciampi ci chiuse in una stanza e domandò: ‘Ma che succede a Napoli?’ Avevo il terrore che fallisse”.BERGAMO E PAIRETTO – “L’incontro con Collina era avvenuto in gran segreto, ma Bergamo e Pairetto vennero a sapere che a fine stagione li avrei comunque sostituiti e cercarono qualche appoggio. Calciopoli nasce da quel mio errore, ma il calcio è uscito assai più brutto di come in effetti era. Inoltre non compromise l’esito del campionato perché lo scudetto 2004-2005, la stagione in cui si materializzò lo scandalo, l’avrebbe comunque vinto la Juve, che era la più forte di tutte. Calciopoli non fu un prodotto deviato del denaro, poiché non girò un solo euro, ma del potere”. https://www.ilbianconero.com/a/carraro-calciopoli-tutto-nacque-da-un-mio-errore-nel-2004-77475?utm_medium=pagina
  15. Si dice di si. Qualche giorno prima. Mi pare circa una settimana. Ma tu ci credi? Questo è quello che dicono i pennivendoli filosocietari. A quel punto Suarez non si sarebbe mai sbattuto a prendere lezioni via web e a prendere l'areo per un contratto che ormai non avrebbe più firmato. Mi sembra strano. Ma tutto può essere. Chissà.
  16. E' l'idea di sentirli telefonicamente, di intrattenere rapporti, di chiamare ministri, ecc. Da fastidio, tutto lì. Ma niente di grave, per ora. Ma c'è abbastanza materiale per indagare. Quello secondo me è doveroso. Poi se non c'è niente non c'è niente.
  17. Vorrei ricordare una cosa. A me risulta da gente di Perugia, che l'inchiesta sia nata tanti mesi fa, prima ancora di quanto raccontato dai giornali , in relazione ad alcune strane pratiche di immigrati cinesi, portate avanti , ossia sbrigate, da una agenzia specializzata (sempre cinese se ho capito bene) che si occupa di rapporti vari con le pubbliche amministrazioni. Erano state notate delle irregolarità, e si è cominciato ad indagare. Si è così arrivati anche a quelle di cittadinanza, ed è stata messa sotto osservazione l'Università. La Juve è capitata per caso in questo minestrone, per via di quella possibile operazione per rinforzare l'attacco. Ora, se l'atteggiamento dei professori universitari era discutibile, e questo è ancora da vedersi, evidentemente lo era spesso e non solo per la presenza di un grande personaggio. Non a caso c'era l'inchiesta. Sta passando però l'idea che invece fosse la Juve ad aver stimolato eventuali comportamenti borderline, mentre non è affatto vero. Al massimo può essersi trovata in una delle tante situazioni consuetudinali di quella struttura. Se suo malgrado o volutamente questo lo deve chiarire la magistratura. Ma c'è una bella differenza.
  18. Ma infatti non c'è stata nessuna corruzione, questa ne è la prova, più o meno. E' che muovendosi un po' borderline c'è sempre il rischio che qualcuno possa equivocare.
  19. Vero. E' tutto da provare. Tutte ipotesi di lavoro e di indagine. Paratici si difenderà dalle accuse. Vedremo che succederà. Certo però che andarsi a mettere in questi casini si potrebbe pure evitare. Dico la verità ,tutta la vicenda non è che mi piace molto. Emana un odore non invitante, ecco. Niente di grave, non è una puzza, ma non mi piace. Se fosse successa all'Inter questa roba sarei partito in quarta, lo ammetto. Ma son giustificato, perché per loro conta il curriculum spettacolare che hanno, visto che ad oggi hanno commesso tutti gli illeciti che si possano immaginare attorno al pallone, dentro e fuori, dal pallone. Questa al confronto di certe porcate sarebbe addirittura una sciocchezzuola da barzellette varie e sfottò. Uno sputacchio nel mare.
  20. 1- Il passaporto non lo ha ottenuto 2- La cittadinanza non l'ha ottenuta, perché quello era solo uno step di tutto l'iter 3- il giocatore non ha giocato nel nostro campionato, e nessuno ha mai formalizzato la richiesta, con il deposito del contratto, nemmeno per la remota possibilità che potesse giocare nel nostro campionato. 4- In ragione di quanto detto al punto 2 e 3, ossia che anche se quell'atto formale può essere falso non è sufficiente a cambiare lo status di straniero del giocatore, non è nemmeno applicabile l'art.32, perché il documento in se (passaporto o cittadinanza) è il nucleo dell'articolo, e oltre a non esistere proprio fisicamente, ovviamente in quanto inesistente non è nemmeno falso. 5- Inoltre è necessario aspettare la condanna definitiva dei colpevoli dell'università per aspettarsi eventualmente degli strascichi nella giustizia sportiva. Ergo, dal punto di vista sportivo non c'è assolutamente nulla. Poi siamo in Italia e quindi andremo in serie B, ma questa è un'altra storia. Resta tuttavia tanta amarezza per quanto avvenuto e fatto dai nostri dirigenti, che mai e poi mai dovrebbero nemmeno avvicinarsi a situazioni che scottano e che sono potenzialmente pericolose. Ora, se come Juventino me ne batto le balle di Perugia e pasticci vari, come cittadino trovo infatti doveroso che Cantone faccia chiarezza su quanto effettivamente avvenuto, a 360°, perché qualche sospetto è legittimo averlo. Non tanto su corruzioni e simili, che mi sembrano francamente abbastanza improbabili, ma per la possibilità abbastanza realistica che in qualche modo in certi ambienti si sapesse che a Perugia erano di bocca buona e abbastanza malleabili, e che la Juve in qualche modo abbia deciso di indirizzare il giocatore lì piuttosto che altrove, e che abbia cercato velatamente di "corteggiare", con delle buone pubbliche relazioni, quella università non per garantirsi una promozione falsa vera e propria, ma una specie di trattamento di favore. E' comunque un'altra bella sputtanata del tutto evitabile. E' dal 98 che giriamo per tribunali, mi sono francamente stancato. E sono anche stanco dell'immobilismo totale di casa agnelli/elkann. Se sono interisti che vendano e si tolgano dai piedi. Veniamo puntualmente massacrati per ogni piccola cosa che succede senza che nessuno muova mai un dito. "Stile Juve" de che? Questo è un suicidio rateizzato.
  21. GINATTA, GLI AMICI CHE GLI AGNELLI RINNEGANO - L'ACCUSA È DI AVER FATTO SPARIRE GLI OLTRE 16 MILIONI DATI DAL MISE E DA INVITALIA DI ARCURI PER IL RILANCIO DI TERMINI IMERESE, GIÀ FABBRICA FIAT - PASSANO DI MANO LE QUOTE AZIONARIE E LE CARICHE SOCIALI DI TUTTO CIÒ CHE PUÒ COLLEGARE LA FAMIGLIA NEI GUAI A QUELLA CHE GUIDA LA JUVE Francesco Bonazzi per “la Verità” Una vicenda che oscilla tra il lusso di un circolo del golf alle porte della Torino più riservata e la tristezza di uno stabilimento in disarmo in Sicilia, con 630 famiglie appese alla cassa integrazione straordinaria. È una vicenda in bianco e nero il crac Blutec, il gruppo della famiglia Ginatta, amica e socia di Andrea Agnelli e di sua madre Allegra Caracciolo, che nel 2014 aveva tolto le castagne dal fuoco alla Fiat in fuga da Termini Imerese, e che un anno fa è crollato sotto il peso di un' inchiesta giudiziaria per la presunta distrazione di 16,5 milioni di fondi pubblici. Questi soldi concessi dal ministero dello Sviluppo economico, attraverso quella Invitalia che è guidata da Mister Covid Domenico Arcuri, avrebbero dovuto essere investiti nella riconversione elettrica dell' impianto siciliano, ma per le Procure di Palermo e Torino sarebbero letteralmente spariti. E mentre la Guardia di finanza era a caccia dei beni di Roberto Ginatta (74 anni) e del figlio Matteo (26), nella Torino ovattata di circoli e studi notarili passavano di mano le quote azionarie e le cariche sociali di tutto ciò che può collegare la famiglia nei guai a quella che guida la Juventus. Come raccontano le carte in possesso della Verità. Roberto Ginatta, a Torino e non solo, vuol dire da sempre famiglia Agnelli, ramo Umberto, per la precisione. Abita nel parco dove cacciavano i Savoia, tra Venaria e Torino, al Royal golf I Roveri, presieduto da Allegra Agnelli e gestito dai manager di fiducia di suo figlio Andrea (44 anni), a sua volta grande amico di Matteo e Mario Ginatta, il fratello maggiore inciampato in una condanna a 8 mesi per lo scandalo torinese delle baby prostitute. Prima del ciclone giudiziario Blutec, Ginatta senior accompagnava regolarmente la madre del presidente bianconero alle partite della Juventus. Adesso, non si capisce se i Ginatta siano stati scaricati, oppure faccia tutto parte di un semplice distanziamento sociale. L' inchiesta penale su Termini Imerese parte a inizio 2019, condotta dalla procura di Palermo, e conduce subito all' arresto di Roberto Ginatta e di alcuni suoi manager. Difeso dall' avvocato Michele Briamonte, dello studio Grande Stevens e vicino agli Agnelli, Ginatta esce dopo pochi mesi e l' inchiesta viene trasferita a Torino. Il 18 giugno scorso, anche i pm torinesi ne ottengono l' arresto, insieme al figlio Matteo e alla segretaria tuttofare Giovanna Desiderato (76), mandati ai domiciliari con accuse che vanno dalla bancarotta fraudolenta al riciclaggio. Contestualmente, viene disposta un' altra sfilza di sequestri di quote societarie e liquidità varia da oltre quattro milioni. Il 13 novembre, la Cassazione annulla anche il nuovo arresto di Roberto Ginatta, con motivazioni ancora non rese note, ma che probabilmente hanno a che fare con l' età avanzata. Quello che qui interessa però, sono i movimenti dei pacchetti azionari, proprio mentre lo Stato tenta di mettervi le mani sopra dopo aver perso i milioni del Mise e con una montagna di cassa integrazione da pagare alle vittime di questa stangata in salsa gianduia. La principale società dove da sempre le due famiglie sono socie si chiama Investimenti industriali, una spa presieduta dalla vera mente finanziaria tanto di Andrea Agnelli quanto di Roberto Ginatta, ovvero il milanese Francesco Roncaglio (42 anni, non indagato), che siede anche nel cda della Juventus, della Banca del Piemonte ed è amministratore delegato della Lamse. Quest' ultima è la società di partecipazioni di Andrea Agnelli, che controllava pariteticamente la Investimenti industriali insieme alla famiglia Ginatta. Quaranta giorni dopo i sequestri, il 31 luglio, di fronte al notaio Monica Tardivo, va in scena un' assemblea straordinaria della Investimenti industriali, che ha 3.620.000 euro di capitale, per deliberare un aumento di capitale da soli mille euro. Gli Agnelli lo sottoscrivono, sotto la regìa di Roncaglio, mentre Matteo Ginatta lascia cadere l' opzione e va in minoranza per un pugno di euro. Risultato: gli Agnelli prendono il controllo della società con un esborso ridicolo, mettono in minoranza gli amici di una vita nella loro ora più dura e la quota di Investimenti industriali in mano allo Stato, che tenta di rifarsi della mega fregatura rifilata a Invitalia, si deprezza in pochi minuti di centinaia di migliaia di euro. E certo sarebbe ancora peggio, quantomeno dal punto di vista del prestigio della Real Casa, se per colpa dei Ginatta la Guardia di finanza di Palermo, o un amministratore giudiziario, facessero il loro ingresso nel Royal park golf, con i suoi 300 ettari di riserva naturale, con le sue ville di lusso e le 36 buche per soci e famigli vari della Famiglia. Qui il presidente è Allegra Caracciolo di Castagneto, il vicepresidente è suo figlio Andrea e il consigliere più operativo è sempre Roncaglio. Anche qui, sempre al riparo dai giornali, è andato in scena il distanziamento sociale in stile Agnelli: Roberto Ginatta, consigliere da sempre, si dimette il 6 giugno 2019 e lascia la poltrona al figlio Matteo; che però dura poco e il 15 settembre scorso deve farsi da parte anche lui. Sotto i roveri secolari, c' è un tesoro immobiliare da custodire, assai importante per una famiglia che venerdì scorso si è vista sequestrare dalle Fiamme gialle a Sestriere, montagna ufficiale della corte Agnelli, una villa di 16 stanze e 400 metri quadrati, intestata a una società di comodo (secondo il Tribunale). La società che controlla il Royal park golf, invece, non è per nulla fittizia. Si chiama Roveri srl, con maggioranza intestata personalmente ad Andrea Agnelli, ma tra i soci spuntano ancora Ginatta senior e una fiduciaria, la Fidirev srl, a lui riconducibile. Anche su questo tesoro immobiliare della famiglia che ha quasi raso al suolo Termini Imerese veglia Roncaglio, il manager che continua a collegare due famiglie che fanno di tutto per stare alla larga l' una dall' altra. Ma che nonostante uno stuolo di manager e professionisti, non ce la fanno proprio. https://www.dagospia.com/rubrica-4/business/ginatta-amici-che-agnelli-rinnegano-39-accusa-aver-254467.htm
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