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Bradipo76

Tifoso Juventus
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  1. Difatti non è che mi piaccia poi proprio tutto dei simpaticoni che voto... Quantomeno in quel frangente si trattava di questioni istituzionali, di cui mi interessa alla fine relativamente.
  2. Aggiungo, un governo M5S-PD non sarebbe rappresentativo di quello che è uscito fuori dalle urne. La gente ha votato a questo giro prima a destra che a sinistra secondo i propri ragionamenti. Si bruceranno provandoci? c***i loro, ma tocca a loro.
  3. Beh pensa, per me oggi il tradimento sarebbe quello che il PD consentisse di far governare il M5S. Ero conscio che il suo ruolo fosse quello di essere di opposizione a quello che avrei visto, e tanto gli chiedo adesso. Se avessi voluto veder governare i gialli avrei votato i gialli. E non ti dico cosa penso se mi ritrovassi un'alleanza con Silvio e soci Parimenti la filosofia di base dei gialli è quella di non avere a che fare con "quegli altri là", quindi qualche bella capriola la si sta vedendo anche da quelle parti Ma nulla di stupefacente, è un mondo fatto di logiche di potere più che di principi, non è un mondo per duri e puri.
  4. Beh, più che di poca chiarezza credo che il problema principale sia di fiducia. Oramai c'è la percezione e la convizione che non siano capaci di fare il loro mestiere, e quando dicono qualcosa serve in realtà a poco. Su Cuadrado prima e su Bernardeschi poi hanno detto che stanno e stavano provando una terapia conservativa, prassi comune e non stregoneria, e ci sono decine di messaggi del calibro "incompetenti perchè non l'avete operato prima!!!" quando in realtà ci hanno detto tutto quello che "ci serve". Sui recuperi di Pjaca e Marchisio, la sensazione è che si seguano protocolli più lunghi ma più sicuri. Visto cosa succede a Roma e Napoli, direi meglio così. L'informazione è probabilmente carente ma bisognerebbe anche essere ben disposti ad accoglierla. Fossi in loro io direi ancor meno, ad esempio, conscio del problema che generano i troppi dettagli non vado a dire che Bernardeschi "tra 21 giorni viene controllato" (che se poi al 22 giorno non si sa nulla già diventa un problema), ma "bisogna attendere qualche settimana". Che poi, ritornando ai 21 giorni, la mia ipotesi è che quel controllo incriminato lo abbia fatto proprio questa settimana (anzi, non sarei sorpreso se facesse degli esami ogni settimana). E che l'esito sia intermedio. Non scongiura del tutto l'operazione ma al momento neanche la condanna, e ne servirà un secondo nel frattempo che continua la terapia. Poi per carità io nè son medico nè so come stanno le cose. Magari son tutte balle ed il problema è che l'addetto alla risonanza s'è preso le ferie a marzo
  5. Beh, in realtà basta riflettere un po' anche solo sulle parole, ed il quadro si dipana abbastanza semplicemente. Ai primi di marzo Allegri ti dice che Cuadrado sta lavorando ma non ti sta dicendo cosa sta facendo. Sta sul campo, o magari sta in palestra? Quanto sta lavorando? "Tra poco", quanti giorni saranno? Ed il "quando potrà riprendere" di oggi, magari può significare anche quattro giorni. Sul fatto generale dei giorni, se entriamo nel quotidiano una volta che prendo (anzi prendete, io non la prendo mai ) l'influenza, il dottore magari ti dice che ci vogliono quattro giorni, poi invece uno sfebbra in due ed un altro complica in bronchite e ci mette un mese. La medicina è scienza ma non è totalmente deterministica. Basti guardare che Cuadrado ed Insigne hanno avuto lo stesso problema sulla carta, con esiti totalmente differenti. Bernardeschi sta facendo una terapia conservativa e già si sa dall'inizio che gli esiti sono incerti, evidentemente c'è una situazione non ancora definita e servirà un' ulteriore, seconda verifica. Andrebbe fatte delle analisi "fredde", le ansie di rivolerli prima di subito ci portano inesorabilmente a scapocciare.
  6. A me sinceramente son discorsi che fanno un po' sorridere... Il bene dell'Italia era necessario anche due anni fa o in decine di altre occasioni, a parti rovesciate, eppure questa questione morale non s'è mai posta. Così come chi ha governato prima ha dovuto fare i conti con il fatto di esser solo con gli altri pronti a fargli le scarpe, lo facciano anche quelli di oggi. Così va il mondo nella politica, ora che son usciti loro non sono più speciali degli altri. Se il PD è bono oggi lo era pure prima... La situazione continua ad essere ingovernabile? Bene, è sintomo che bisogna fare dei veri cambiamenti nella politica del nostro paese, partendo da premesse completamente diverse. Superare lo scontro ideologico e le contrapposizioni, basi sulle quali è poggiata anche la composizione attuale del parlamento.
  7. Vabbè, ma Carragher che ne sa
  8. Più o meno come il Tottenham. Difficile da affrontare nei suoi punti forti ma facile da farlo nei suoi punti deboli.
  9. Una squadra italiana in CL è sempre antipatica da affrontare... poi dal punto di vista tecnico rimane la più abbordabile del lotto. Ma seguire il calcio deve essere un piacere, e l'attesa di uno juve-roma di coppa non lo sarebbe. Ora che ci penso di scontri contro squadre italiane in CL non ne ricordo, a parte la finale contro il Milan.
  10. Hai voglia Per me era la fotocopia di quella partita.
  11. Giorgio Chiellini, difensore e uomo raro Chiellini è un grande difensore tradizionale più che moderno, e la prestazione di ieri entra nella leggenda. DI FABRIZIO BIASIN 08/03/2018 Due parole su Chiellini Giorgio, calciatore professionista. Chiellini Giorgio sta sulle balle a tutti, tranne agli juventini. Quando uno sta sulle balle in senso generale, i motivi sono sostanzialmente due: 1) Il tizio in questione ha studiato all’istituto “Massimo Mauro” per la simpatia. 2) Il tizio in questione è fortissimo e tu lo odi perché fondamentalmente vorresti che giocasse per i tuoi colori. Chiellini Giorgio appartiene alla seconda categoria, è fortissimo, è un difensore “antico”, molto lontano dai canoni del baluardo moderno “che è bravo a tenere la posizione, ma sa anche impostare e gioca a testa alta”. Ecco, lui non gioca a testa alta, anche perché ce l’ha quasi sempre spaccata, tagliata e avvolta da qualche benda insanguinata. Chiellini Giorgio è un difensore che arriva dal passato, portatore sano di “tradizione”: ti prende a scarpate, a volte è scorretto, ti tira la maglietta, capita che all’occorrenza utilizzi impropriamente le mani (chiedere a Belotti) o tiri i capelli (chiedere a Cavani). Chiellini Giorgio, se fai un sondaggio con gli attaccanti di serie A degli ultimi 10 anni, vince a mani basse nella categoria “qual è il difensore che ti ha dato più problemi?”. Chiellini Giorgio è l’ultimo erede dei Gentile, dei Vierchowod, più di recente dei Samuel e dei Materazzi, di tutti questi bestioni che tu la zona gliela puoi anche spiegare e loro la apprendono, ma poi si nutrono del sangue e dei polpacci dei loro avversari. Sono delle bestie, costoro, e ti fanno arrabbiare perché li vorresti sempre fuori (“Ammoniscilo!”. “Questo era da espulsione!”. “In serie A glielo permettono, ma in Europa uno così è f*****!”). Ed è così: Chiellini Giorgio a volte esagera e rischia grosso, ma mercoledì no, mercoledì a Londra è semplicemente stato Il Migliore. Tutti parleranno di Dybala e di Higuain, dei loro gol, del capolavoro (vero) di Allegri, pochi si ricorderanno di lui, perché in fondo è il destino dei difensori, soprattutto di quelli che in corpo hanno più ferro che oro. Chiellini Giorgio a Wembley ha giocato una partita semplicemente straordinaria che a partire dal minuto 78 è diventata semplicemente leggendaria. Il Tottenham cerca il gol per andare ai supplementari, Son “vede” al centro dell’area un certo Kane, in 99 casi su 100 quello sarebbe gol, ma Chiellini Giorgio sa che, forse, non avrà altre occasioni per disputare la Champions da protagonista e, allora, fa una cosa contro natura: fotte il suo avversario quando ormai sembrava candidato al gol più semplice del mondo. E invece no: c’è Chiellini Giorgio, 33 anni, di Pisa. (Pensateci: cercare di far gol ti spinge ad andare “oltre”, ma provare ad evitarlo raramente ti consente di compiere determinati sforzi fisici e mentali. Devi essere programmato per riuscirci. Devi avere una fame impressionante, la sua). Chiellini Giorgio fa quello che fa, Buffon se lo bacia tutto e mette il sigillo su una prestazione da 9 in pagella. Ma non è mica finita. C’è qualcosa di più del giocare una bella partita, c’è il sapere chi sei, perché lo fai, c’è il riuscire a pesare i momenti e le emozioni. Chiellini Giorgio ha piedi di ferro e cervello fino. A partita terminata va davanti alla telecamera e parla di un ragazzo nato in provincia di Bergamo e morto domenica a soli 31 anni. Un ragazzo che faceva il suo stesso mestiere. Lo omaggia con parole che le ascolti e pensi “ecco, ora inzuppa il biscotto nel cappuccino della retorica” e invece no, perché siamo di fronte a un difensore illuminato. La dedica è delicata, non ostentata, Chiellini Giorgio dice “pensiamo ad Astori continuamente” e “gli dedichiamo la vittoria, ovvio, ma sappiamo bene che non significa molto”. Chiellini Giorgio è un difensore “raro”, un uomo vero che si merita tutto: anche se ci fa inca**are, anche se non è “dei nostri”. --------------------------------------------------------- Detto che Biasin mi sta abbastanza sulle balls, e che l'articolo è un zinzinino retorico e contiene qualche blasfemia, ma Chiellini si merita pure questi riconoscimenti a denti stretti...
  12. Caldara. Certo raccoglierà un'eredità pesantissima, ma il ragazzo ha qualità importanti. Speriamo.
  13. Nulla di che, alla fine. Cercherei sempre di evitare... Per lui comunque era una sorta di derby
  14. Farei riposare Pjanic. Non so come stia Mandzukic, se ok anche Costa.
  15. eh, ma è cioncolante (Allegri cit).
  16. Emozioni decisamente diverse. Contro la Lazio gol = vittoria = orgasmo. Ieri sera gol = pensiero a Monaco = 2-2 = altra inkulatura. Maledizioni all'arbitro sul palo, un grosso sollievo alla fine. E' una tortura, non capisco chi me lo faccia fare. Comincio a capire la filosofia del BDSM.
  17. Avevo letto marzo, comunque. Sì, io passerei direttamente ad aprile. Sto marzo è na M***A...
  18. Il dispiacere di Dani Alves non mi tocca più di tanto. Ci son tanti bambini che soffrono (cit).
  19. E ma mica è così semplice. Contro certe squadre già è tosta, se ci metti in mezzo pure l'arbitro diventa una montagna non scalabile. Poi lo so che fa parte del gioco, e lo accetto. Ma non riuscire a scavallare gli errori arbitrali non diventa a quel punto una tua "colpa". Va accettato anche il fatto che tu esca subendo quelli.
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