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andrea

Tifoso Juventus
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  1. Spero che non sia cascato dalla sedia P.s. Ho visto il presepe: al posto dell'asino ha messo Thiago Motta
  2. Gli ex vertici della Juve a processo Duecento richieste di parte civile La Consob, i consumatori, gli azionisti e le associazioni reclamano il risarcimento Di Fulvio Fiano · 6 dic 2024 ROMA Oltre duecento richieste di costituzione di parte civile, tra cui quella della Consob, di fondi di investimento, associazioni di consumatori e molti singoli azionisti della società bianconera, alla prima udienza del processo che vede imputato l’ex management della Juventus per presunti reati societari: manipolazione del mercato, false comunicazioni sociali, dichiarazione fraudolenta, ostacolo agli organi di vigilanza. Il gup Anna Maria Gavoni si è riservato la decisione. I pm Lorenzo Del Giudice e Giorgio Orano, titolari del fascicolo nato a Torino e trasferito a Roma perché qui hanno sede i server della piattaforma che avrebbe diffuso le false comunicazioni alla Borsa, conta nove imputati, tra i quali l’ex presidente Andrea Agnelli, l’allora vice Pavel Nedved, l’ex responsabile dell’area sportiva Fabio Paratici, l’ex a.d. Maurizio Arrivabene e altri 4 dirigenti dell’epoca, oltre allo stesso club, chiamato in causa come responsabile amministrativo. Due i bilanci sotto inchiesta, quelli del ‘19-’20 e del ‘20-’21, compresivi della cosiddetta «manovra stipendi», che aveva portato la procura torinese ad ascoltare come testimoni anche i giocatori della squadra bianconera. Si tratta dell’accordo sul mancato pagamento di quattro stipendi ai giocatori nel 2020, motivato con i minori introiti legati all’emergenza Covid e firmato con una scrittura privata da Agnelli e dall’allora capitano, Giorgio Chiellini. La rinuncia sarebbe però stata, secondo l’accusa, solo fittizia e il pagamento delle mensilità sarebbe stato in realtà differito sugli stipendi successivi (sotto forma di bonus) per alterare il bilancio con 90 milioni di euro in meno di uscite dichiarate. Nell’inchiesta Prisma rientrano poi diversi scambi di calciatori che avrebbero generato plusvalenze fittizie, usate — ancora una volta — per «sistemare» i bilanci: Caldara-bonucci con il Milan (21 milioni di euro), Pjanic-arthur con il Barcellona (43 milioni), Cancelo-da Silva con il Manchester City (5 milioni) e poi operazioni minori con il Pescara, il Pisa, la Sampdoria, il Genoa, il Parma, il Sion, il Lugano, l’olympique Marsiglia, la Pro Vercelli. La vicenda plusvalenze è già costata alla Juventus, sul piano giustizia sportiva, dieci punti di penalizzazione nella stagione ‘22-’23, l’esclusione dalle coppe europee per quella successiva e l’inibizione di Agnelli. Sul piano penale, una eventuale condanna degli imputati aprirebbe le porte ai risarcimenti, da quantificare poi in altra sede. L’eventuale cifra comprenderebbe la perdita di valore delle azioni (il cosidetto «danno emergente»); il mancato guadagno che gli azionisti avrebbero potuto ottenere investendo altrove («lucro cessante»); il possibile riconoscimento del danno morale, che può arrivare in via teorica fino al 30% del danno patrimoniale subito. Nessun commento da parte dei legali della Juventus, che nei precedenti passaggi giudiziari hanno sempre ribadito la correttezza delle operazioni contestate.
  3. https://x.com/AthsAust/status/1864879745344901478?t=BxDCYaTVkeeiomChNwK6Ug&s=19
  4. https://www.ultimouomo.com/seriea-italia-davvero-si-pressa-di-meno-statistiche-pressing-confronto-principali-campionati-europei-cosa-dicono-i-dati
  5. Silva il predestinato Dal gol alla Signora alla corte di Giuntoli Ha segnato ai bianconeri in Coppa, ora ha rotto col Benfica Mendes lavora per farlo partire di Fabiana Della Valle - 5 dic 2024 Il 25 ottobre 2022 a Lisbona si giocò Benfica-Juventus di Champions League. Finì 4-3 e la prima rete la segnò Antonio Silva, diciottenne difensore centrale. «Gioca con la sicurezza di un veterano e non solo in difesa. Ottimo negli anticipi, timbra di testa il primo gol in Champions League. Predestinato»: è la sua pagella sulla giornalaccio rosa dello Sport. Voto 7, una prestazione sontuosa che non dev’essere passata inosservata. Due stagioni dopo, il ragazzo cresciuto nel settore giovanile del Benfica — che ha una clausola monstre di 100 milioni di euro — è il nome più chiacchierato per rinforzare a gennaio la difesa bianconera. Dei giocatori presenti quella sera a Lisbona tra campo e panchina ci sono ancora Gatti, McKennie, Danilo, Locatelli, Vlahovic e Perin. E chissà che presto non diventino compagni di spogliatoio. Dall’exploit ai margini Perché succeda la Juventus, o forse sarebbe meglio dire Jorge Mendes, dovrà convincere il Benfica, al momento per nulla intenzionato a lasciarlo partire (come ha rimarcato anche il presidente Rui Costa: «A gennaio non si muove nessuno») nonostante il centrale abbia perso la titolarità negli ultimi mesi: dalle 50 presenze e i 4362 minuti del 2023-24 alle 11 di questa stagione, per un totale di appena 904 minuti, con 5 panchine di fila tra campionato e Champions. Il motivo? Il nuovo allenatore Bruno Lage, che ha preso il posto di Roger Schmidt, ha dato fiducia ad Araujo, scegliendo lui per fare coppia fissa con Otamendi. Così Antonio ha perso il posto e il suo procuratore, il potentissimo Mendes, sta lavorando per portarlo altrove. Alla Juventus, dove in estate ha già piazzato un suo assistito, Conceiçao, pure lui giovane e portoghese che in bianconero si sta facendo notare. Non sarà facile, perché la Juventus non ha soldi e il Benfica ha detto no alla prima proposta di prestito, ma Mendes ci sta lavorando su ed è convinto di poterla spuntare. Magari con un prestito oneroso con promessa di riscatto, come per Conceiçao, di certo non per 100 milioni di euro. Anticipi e testa Un po’ troppi anche per uno come Silva, che a 18 anni ha esordito in prima squadra grazie alla squalifica di Otamendi dopo aver fatto tutta la trafila delle giovanili, sia con il Benfica sia con le nazionali. Dopo la rete alla Juventus, la prima tra i professionisti, è arrivata la doppietta, in campionato all’Estoril. Poi il Mondiale in Qatar e il titolo portoghese. Antonio va di fretta, s’ispira a Rudiger e Ruben Dias: senso della posizione, gioco aereo, scivolate, abilità nel leggere le situazioni e pure col pallone tra i piedi, ma la specialità della casa è l’anticipo, qualità messa in mostra contro la Juventus. Identikit perfetto per il sostituto di Bremer.
  6. andrea

    Nicoló Fagioli

    MOTTA NON LO VEDE E LA JUVE LO VENDE MARSIGLIA IN POLE Dopo un inizio convincente ora è ai margini: per i bianconeri può diventare una ricca plusvalenza di Fabiana Della Valle TORINO · 4 dic 2024 Poco più di due anni fa a Lecce Nicolò Fagioli entrò dalla panchina e segnò il suo primo gol in Serie A. Domenica sera nello stesso stadio della sua iniziazione Thiago Motta gli ha concesso poco meno di mezzora nel finale, nonostante i numeri risicati della rosa. La Juventus è in piena emergenza eppure il centrocampista non trova più spazio e mai come in questo momento sembra distante dalla Juventus. Dopo aver trascorso la scorsa stagione ad aspettare il momento di rientrare a causa della lunga squalifica per scommesse, Nico ha cominciato quella in corso con grandi aspettative ma è finito presto ai margini del progetto del nuovo allenatore e per la prima volta anche sul mercato. A spingerlo verso l’addio c’è un miscuglio di questioni tecniche ed economiche. Un epilogo inimmaginabile solo qualche mese fa, visto che Fagioli aveva iniziato il 2024-25 da titolare e a Lipsia, nella serata più scintillante della Signora targata Thiago, era stato uno dei migliori, tanto da prendersi i complimenti dell’allenatore. Poi qualcosa è cambiato, come raccontano bene i numeri: solo 2 presenze dal primo minuto nelle ultime 11 partite e meno di 45 minuti giocati nell’ultimo mese. Motivo per cui il giocatore vorrebbe andare via e la Juventus a questo punto sarebbe disposta ad accontentarlo, anche per garantirsi un tesoretto da poter riutilizzare sul mercato di gennaio, per fronteggiare l’emergenza, in particolare in difesa ma anche in attacco. con il ritorno a pieno regime di Thuram (che ha impiegato un po’ di tempo a tornare al top dopo lo stop) Nico fatica a trovare spazio. Spazi chiusi Motta lo ha provato anche sulla trequarti, posizione che Fagioli non gradisce e che in ogni caso adesso è occupata in pianta stabile da Koopmeiners, considerato imprescindibile dal tecnico. Per Thiago più che un problema di caratteristiche è una questione di atteggiamento: il ragazzo fatica a trovare quella continuità di rendimento che l’allenatore pretende da tutti. Troppi alti e bassi, sia in allenamento sia in partita, che lo hanno spinto a preferire Locatelli, considerato più affidabile e più utile anche dal punto di vista difensivo. Dall’altra parte Nico adesso sente meno la fiducia di Motta, non riesce più a esprimersi ai livelli di inizio stagione: gli ultimi ingressi in campo contro Milan, Aston Villa e Lecce (dopo tre match di fila vissuti tutti in panchina) non sono stati certo indimenticabili, con qualche pallone perso di troppo che ha fatto arrabbiare l’allenatore. Non il modo migliore per riconquistarlo: se c’è una cosa che il tecnico non sopporta sono i giocatori che non entrano con la testa giusta. La corte di De Zerbi Per tutti questi motivi il rapporto con Motta si è sfilacciato e Fagioli non è più nella lista degli incedibili come in estate. La Juventus lo ha aiutato durante il periodo della squalifica, rinnovandogli il contratto come dimostrazione di fiducia, ma adesso non avrebbe difficoltà a lasciarlo partire. Anche perché da una sua cessione potrebbe ricavare una ricca plusvalenza, visto che Nicolò è cresciuto nel settore giovanile bianconero
  7. https://www.ultimouomo.com/koopmeiners-juventus-perche-non-sta-funzionando-ragioni
  8. https://x.com/MCriscitiello/status/1863989907439448067?t=7JJjcLDvq3WMYA-hM2dMJg&s=19 https://x.com/MCriscitiello/status/1863981602742710479?t=coIO5W8joH7pQWBcPX1iTA&s=19
  9. L'importanza di Cambiaso e Locatelli in questa Juve https://x.com/alecro99/status/1863862717276172645?t=XTz67O5J1kRGwNIjxJGvMw&s=19
  10. https://www.lettera43.it/urbano-cairo-vende-torino-closing-red-bull/
  11. Quello di Coco può essere il non-gol scudetto
  12. https://x.com/kyfley/status/1863541200357130736?t=_RrT_z7dYzJsw5tYRgcMsA&s=19
  13. https://x.com/mike_fusco/status/1863516217689932244?t=JFxFMHSb8kmv5lxwc1Ng7Q&s=19
  14. Elkann ha telefonato a Mattarella e alla Meloni per dire che questa Juve fa ca**re
  15. https://x.com/marcocento83761/status/1862881540142735599?t=UVrn2tXnTtEbkM1-6JgjNQ&s=19
  16. https://x.com/Swaffle_7/status/1862838338614444150?t=-TSl7IjWGaJqtDjaVZS5TA&s=19
  17. Per la gara contro il Lecce convocato anche Pugno, il pupillo di Pablo Montero
  18. Douglas è scontento E il suo agente si muove per trovargli squadra di Matteo Nava · 30 nov 2024 C’eravamo tanto amati. Il colpo di fulmine estivo, il maxi affare per celebrare un matrimonio da 50 milioni e il trasferimento con la fidanzata Alisha Lehmann, protagonista con le Women. Eppure dopo cinque mesi l’avventura di Douglas Luiz con la Juventus sembra già ai titoli di coda. Prima il difficile inserimento e lo scarso minutaggio, poi le prestazioni non esaltanti e qualche acciacco fisico. La scintilla tra il centrocampista e Thiago Motta non è scoccata. Insoddisfatto Quello che non dicono i numeri, lo ha raccontato Douglas agli amici. «È un momento difficile per lui e non è contento della situazione», ha detto Pau Torres dell’ex compagno durante l’ultima conferenza pre Champions. Il brasiliano non gioca dal 19 ottobre e non ci sarà nemmeno domani a Lecce, out da un mese e mezzo. Ma mercoledì ha raggiunto Birmingham in charter ed è stato omaggiato dall’Aston Villa, di cui è stato protagonista della qualificazione all’Europa che conta. Abbracci affettuosi e confessioni hanno confermato il malcontento del ragazzo. Forse, nostalgia. Douglas aveva altre aspettative e ora vorrebbe tornare protagonista come in Inghilterra. Tanto che il suo agente, Kia Joorabchian (lo stesso di Zirkzee), è già segnalato in azione tra Spagna e Inghilterra per trovare una via d’uscita e restituire il sorriso al suo assistito. Si tratta, però, di un divorzio non certo semplice a livello economico. La Juventus lo ha pagato 50 milioni (28 più Samuel IlingJunior ed Enzo Barrenechea) e non sembra intenzionata a cederlo in prestito. Le vie del mercato, però, sono infinite e Kia, in ottimi rapporti con i vertici bianconeri, ha già cominciato a ripercorrerle. Troppo poco Il Douglas Luiz “ammirato” dai tifosi italiani, sempre più scettici, è stato opaco: né gol né assist in nove match e 312’ in campo, ha convinto Motta a schierarlo titolare solo due volte. In squadra ha una media voto migliore soltanto di Danilo, colui che lo ha convinto a trasferirsi a suon di “forza Juve” in ritiro con il Brasile. Al di là di qualche tocco da reel di TikTok, Douglas Luiz ha mostrato il meglio nel precampionato, con limitato agonismo e ritmi non certo frenetici. Poi, i due rigori causati in cinque giorni – a Lipsia e contro il Cagliari – a dare forma all’aura da Calimero, fino all’infortunio muscolare. Insomma, si è visto poco da lui, che allo stesso tempo ritiene di non aver visto abbastanza campo per potersi esprimere. Nessuno si straccerebbe le vesti se si trovasse una soluzione, ma il club sarebbe disposto a una retromarcia soltanto a costo di non generare minusvalenza.
  19. I FAGIOLI IN FRANCIA MOTTA RIPENSA ALLA COPPIA FERGUSON-ZIRKZEE Dopo il Psg, anche il Marsiglia sul regista che vale 25 milioni. E in difesa con Silva avanza Hancko di Filippo Cornacchia TORINO · 30 nov 2024 A Nicolò pensano anche in Arabia, ma i club francesi sono in vantaggio: c’è già una apertura al trasferimento L’olandese è ai margini dello United e può arrivare in prestito. Lo scozzese è il sogno per il post Fagioli l sacrificio di Nicolò Fagioli e il sempre più possibile addio di Douglas Luiz allargano gli orizzonti della Signora per gennaio. Un po’ sarà riparazione visti i gravi infortuni di Gleison Bremer e Juan Cabal (stagione finita) e un po’ potenziamento. La Juventus, in caso di doppia cessione a centrocampo, non si fermerà a un prestito in difesa (Antonio Silva del Benfica in pole) e a uno di lusso in attacco (Zirkzee del Manchester United il preferito). Il dt Cristiano Giuntoli si prepara a tutto, anche a una ristrutturazione più corposa. Dipenderà dall’assegno che riceverà per Fagioli e dall’incastro (soldi o scambio) che riuscirà a trovare per assecondare la voglia di divorzio del brasiliano, acquistato lo scorso giugno dall’Aston Villa per 50 milioni. All’interesse del Paris Saint-Germain, si è aggiunto quello del Marsiglia per Nicolò. E qualche sondaggio è stato effettuato anche dall’Arabia Saudita. Alla Continassa aspettano di capire da dove arriverà il bonifico da 25 milioni per Fagioli e che soluzione si potrà trovare per Douglas Luiz, ma intanto hanno cominciato a ragionare su come comportarsi. Se le partenze saranno due, la Juventus mette in conto di dover arruolare oltre a un secondo difensore anche un nuovo centrocampista. Il sogno di Thiago Motta per la mediana è il pallino bolognese Lewis Ferguson, fresco di ritorno in campo dopo l’intervento ai legamenti e di rinnovo di contratto con il club emiliano. Dietro, invece, sarà caccia a un jolly, meglio se mancino: il primo della lista è sempre di più David Hancko, centrale-terzino del Feyenoord. I dirigenti bianconeri hanno visionato lo slovacco più volte dal vivo. L’esame più recente glielo ha fatto direttamente Giuntoli, alla vigilia di Aston Villa-Juventus in tribuna a Manchester nel 3-3 tra il City e gli olandesi di Hancko, autore del gol del pari finale. Il tesoretto All’apertura della sessione invernale (2 gennaio) manca poco più di un mese, ma l’addio di Fagioli è ogni giorno più possibile e concreto. Thiago Motta nell’ultimo periodo ha trovato equilibrio e solidità con Manuel Locatelli e Khephren Thuram in mezzo al campo. A farne le spese è stato Fagioli, che a metà mese ha perso anche la Nazionale. Tutti motivi che spingono il 23enne piacentino a volersi rimettere in discussione per tornare a giocare con continuità. Fagioli è intrigato dall’estero e ha già dato un’apertura di massima al trasferimento in Francia. La Juventus valuta il regista 25 milioni e sarebbero tutti di plusvalenza dal momento che il ragazzo è cresciuto nel vivaio bianconero. Un tesoretto importante in vista di gennaio. Alla Continassa contano di arrivare ad Antonio Silva in prestito dal Benfica grazie alla mediazione dell’agente Jorge Mendes, già regista dell’affare Conceiçao con il Porto. In lista resiste Milan Skriniar (Psg), che però ha costi più alti e sembra meno allettato da un trasferimento semestrale. In attacco il radar è puntato su Old Trafford: il Manchester United ha cambiato allenatore, ma la situazione di Zirkzee non è migliorata. Il neotecnico Ruben Amorim non ha ancora schierato l’olandese titolare e in Europa League lo ha tenuto novanta minuti in panchina contro i norvegesi del Bodo Glimt. L’ex Bologna vuole lasciare i Red Devils per riabbracciare Thiago Motta: Giuntoli aspetta l’apertura al prestito degli inglesi per cogliere l’opportunità e garantire al tecnico un attaccante alternativo a Dusan Vlahovic a prescindere dal recupero del lungodegente Arek Milik (l’altra opzione è Schick del Bayer Leverkusen). Affitti di lusso a cui potrebbero seguire investimenti veri e propri grazie ai soldi di Fagioli e Douglas Luiz. In quel caso, l’idea dei bianconeri sarebbe quella di provare ad anticipare delle operazioni in programma per giugno attraverso affari più creativi (prestiti con obbligo): dal jolly difensivo Hancko al sogno Ferguson, Feyenoord e Bologna permettendo.
  20. Vabbè https://x.com/sportface2016/status/1862514575079276626?t=PeHtmhyUskmGiWVMJU904w&s=19
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