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E infatti il punto non è che a volte non vinci. È ovvio che a volte non vinci.
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Ma in realtà qui il discorso riguarda poco Allegri. Allegri è l'emblema di un certo calcio, e lo anche ha estremizzato, ma la Juve ha da sempre un'identità che si sposa bene con la forma di calcio in cui crede Allegri. La questione, insomma, va al di là di Allegri. In tal senso, io vedo due problemi e un'opportunità. Primo problema: questa filosofia calcistica sta togliendo piacere di vedere le partite a molti. Secondo problema: questa filosofia calcistica oggi non è più adeguata ai piani di una squadra di alto livello. Opportunità: si può cambiare. Per tanti versi, la cosa può presentare molti vantaggi.
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frustrazione, e maleducazione ce n'è tanta in giro, e i social ne generano in sovrappiù la vida es demasiado corta para responder a todos
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Credimi, l'opinione che ho di Agnelli è lontanissima da ogni sopravvalutazione. Era solo una constatazione oggettiva. Il presidente della Juve dice che la filosofia della Juve è il cortomuso. E molti tifosi, forse la maggioranza, esultano, perché intuiscono che in un modo o nell'altro si vincerà. Questa idea di calcio non mi interessa più. Proprio mi annoia. Meglio un film o un libro o una chiacchierata con gli amici, o tante altre cose. Come faccio da tempo. È una passione che si sta spegnendo.
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Per me è un ideale anche di vita. Nei nostri modelli sociali c'è un eccesso di finalismo, di ricerca spasmodica dell'utile. Non va bene.
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ho capito che tu vuoi vincere, Vikke il concetto mi è chiaro
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ma è legittimo io non la penso così, ma è legittimo quello che dici e so anche di essere in minoranza, nel mondo juventino tuttavia, anche per chi la pensa come te, per i risultatisti, ho la sensazione che la piega presa ultimamente sia eccessiva c'è un limite anche all'utilitarismo
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io mi chiedo: è così scandaloso porre un problema del genere? per quale ragione, in un mondo così difficile, io dovrei preoccuparmi del calcio, della Juve, di gente che corre in mutande, se il senso del calcio è confinato nel difendere uno striminzito 1-0 venuto fuori da un rimpallo e poi andare sui social a prender per il kulo quelli che hanno perso? è una cosa ragionevole?
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ecco, questo è il pensiero grigio che io contesto primo posto, terzo posto, ottavo posto... non si può schiacciare sempre tutto su questa logica utilitaristica non è assolutamente l'unica possibile al mondo e non ci vogliono necessariamente i miliardi per prendere atre strade
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ma sì, concordo
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ma certo, so che a molti piace così anzi, direi alla maggior parte degli juventini (incluso mio padre ) per quanto mi riguarda, credo si debba cambiare
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il gusto dell'attesa di quella Juve non l'ho provato mai prima di allora e mai dopo di allora
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quello che scrivi non c'entra moltissimo con il topic però in realtà, a fare un passo avanti, c'entra eccome e sono d'accordo su molto, per non dire tutto la degenerazione del sistema calcio è oggi quasi totale, ed esclude pressoché nessuno
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Ma guarda io invece ho scoperto che la domenica si può fare altro. Trekking, cinema, passeggiate in bici ecc.. hai voglia ma questo per me vale da anni, mica da ora (a parte il fatto che di domenica non si gioca mai )
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questo dipende anche dell'inflazione di offerta utilitarismo, ricerca sfrenata del successo e iper produzione sono problemi seri di quasi ogni comparto della realtà attuale, calcio incluso
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il cuore del problema in 10 parole e una virgola
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la prima Juve di Conte è stata meravigliosa
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Comunque vi invito a restare il più possibile in topic. Non è un discorso generale su Allegri, la classifica eccetera (ci sono molti topic su questo) ma sul calcio come (anche) piacere e bellezza, e sulla necessità che la Juve viva in questo senso un cambiamento.
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1) Dare del voi ai singoli utenti è sbagliato. 2) La mia salute è buona. Zero rodimento di fegato. I problemi della vita delle persone, purtroppo, sono altri che il calcio. 3) Nel caso specifico, più che di fegato, è una questione di gioia del calcio, di piacere venuto meno. 4) Infine, il topic dice esattamente quello che dici tu: che non si può schiacciare tutto su vittoria o sconfitta.
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hai citato una delle mie top partite non la penso come te, per niente per me certe sconfitte sono il cemento dell'amore per la Juve indimenticabili soprattutto nel bene
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forse è l'obiettivo principale ma non "nettamente" il principale perché vince semore solo uno, e allora e pensi solo alla vittoria sei statisticamente destinato al fallimento vincere è uno degli obiettivi prioritari, tra i quali però io metto anche il cercare un calcio bello, propositivo, che dia piacere che faccia uscire con soddisfazione la gente gente dallo stadio per me tra le partite più belle, in 50 anni e più di tifo juventino, ci sono molti pareggi e sconfitte
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dillo a me non l'ho mai sopportato mentre amo "fino alla fine" è splendido
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C'è anche una questione di immaturità generale del mondo del calcio. Prendete, per dire, un Paolo Ziliani e capite a che livello basso è il mondo del calcio in generale. Anche questo mi ha tolto la voglia di seguirlo. Vale per gli interisti, gli juventini, i romanisti, i fiorentini, tutti. Un ambiente tossico al quale l'idea di vincere a tutti i costi, estrema, ossessiva, claustrofobica, contribuisce in primis.
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ma certo, senza dubbio, l'ho scritto poco fa la vittoria è un obiettivo dello sport quello che dico è che non può e non deve essere l'unico obbiettivo, e aggiungo che, per varie ragioni, questo vale specialmente per la Juve
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ma più che sfogo, è un dispiacere un dispiacere per la progressiva perdita di un piacere