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Mediterraneo

Tifoso Juventus
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Tutti i contenuti di Mediterraneo

  1. Mediterraneo

    Andrea Agnelli

    Sempre e solo noi no. Si sa che in Italia quando i pm vedono il bianco nero si sbizzarriscono mentre le altre squadre "non interessano". Però proprio per questo motivo vanno fatte le cose con una trasparenza maniacale Ora visto come è stata gestita la società in tempi recenti, non trovo così fantascientifico che qualcuno nella dirigenza abbia potuto fare qualche "cazzata" e provato a nascondere la polvere sotto il tappeto. Certe operazioni ci sono sembrate davvero troppo "strane" anche a noi tifosi esterni.. Poi se c'è stato illecito o no non saprei...c'è il tribunale apposta, sarà lui a stabilirlo...ma io la mano sul fuoco, con questa dirigenza e con quella del post Marotta, non ce la metto assolutamente...mi spiace.
  2. Paredes stop di 2 settimane.
  3. Chiesa appena entra segna. È un giocatore di istinto.. è uno che vive per mangiarsi il campo..rivedo in lui la stessa "fame" e Ferocia che aveva Pippo Inzaghi (ovviamente con diverso senso del gol..anche per via del ruolo e delle caratteristiche tecniche). Ma appena entra, se gli danno almeno 15/20 minuti, segna. Son convinto. Quando uno così lo tieni a "stecchetto" per un anno...appena lo liberi ti devasta il campo
  4. Io sinceramente non capisco che vi ha fatto di male sto ragazzo..non sarà bellissimo da vedere...non è sicuramente Garrincha, ma con lui in campo, gli altri segnano... è un dato di fatto... è un giocatore che ti crea gioco e occasioni pulite.
  5. Il prossimo calciomercato è già abbastanza impostato "sui binari". PORTIERI Bisognerebbe cercare di vendere Tek che andrà a scadenza nel 2024 e prende tanti soldi (mi pare 6), dare fiducia a Perin e inserire un secondo portiere...difficile però che accada...più semplice che il reparto rimanga invariato: -Tek - Perin - Pinsoglio DIFENSORI Anche qui la situazione è abbastanza semplice...serve un terzino Sinistro titolare che prenda il posto di Sandro e un terzino destro titolare che prenda il posto di Cuadrado + eventualmente l'inserimento di un laterale tappabuchi dall' Under 23...poi va venduto uno tra Rugani e Bonucci (entrambi in scadenza 2024) e O prendere un altro centrale sul livello dei titolare, o un altro terzino destro spostando Danilo centrale di difesa. - Danilo, Terzino destro titolare - Bonucci, Bremer, Gatti, nuovo Acquisto (o Danilo) - terzino sinistro titolare, De Sciglio, laterale U23. CENTROCAMPO: Anche qui il grosso del centrocampo è abbastanza fatto. Bisognerà capire se Rabiot rinnoverà o meno, ma nel caso non lo faccia (probabile secondo me) deve entrare una mezz'ala forte che possa giocare a destra...Zakaria potrebbe tornare a fare il quinto di centrocampo nel caso non riuscissimo a venderlo...il centrocampo titolare sarebbe comunque Acquisto nuovo -Paredes - Pogba con Locatelli primo cambio...sia Fagioli che Miretti li vedo lontani dalla Juventus la prossima stagione perché devono giocare. - Nuova mezz'ala destra, Paredes, Pogba, Locatelli, Zakaria, Giocatore Giovane da U23. ATTACCO Mckennie e Kean secondo me sono sicuri partenti..Milik ovviamente riscattato, Dusan rimane a meno che non chiede la cessione lui, poi Kostic, Chiesa e bisogna vedere Di Maria...Al posto di Kean io ci vedo un giocatore abituato a giocare sia da esterno a sinistra che da seconda punta...mentre se Di Maria lascia a Giugno, va presa un' Ala destra che punta il fondo...Al posto di Mckennie ci vedo un giocatore duttile che possa giocare sia a centrocampo in ruolo avanzato, che nel tridente. - Vlahovic, Milik - Chiesa, Kostic, Nuova ala sinistra/mezzapunta, nuova ala destra. - Nuovo giocatore abile a muoversi tra le linee.
  6. Mediterraneo

    Andrea Agnelli

    Ma il bilancio non l'approva il CDA?
  7. Mediterraneo

    Andrea Agnelli

    AGNEEEEEEELLLIIIIIIIIII (cit.)
  8. Francamente si. Non abbiamo una rosa da Europa League.
  9. Se per colpa di Allegri salta il mondiale, questo alla Continassa non ci torna neanche se gli mandano i carabinieri a casa a prelevarlo
  10. Mediterraneo

    Andrea Agnelli

    E' finito tutto. Dopo stasera è finito tutto.
  11. Pare che Pogba sarà uno dei prossimi "operatori" in call of Duty Modern Warfare 2...no, non è uno scherzo
  12. Mal comune mezzo gaudio? Il calcio è ciclico...il Liverpool di Klopp ha fatto probabilmente il massimo che poteva in questi anni...ci sta annate andate storte, così come per loro ci starebbe cambiare guida tecnica dopo, quanti, 6 anni?
  13. Da metà campionato scorso sta giocando bene e sta avendo continuità. Poi chiaramente è un giocatore che ha pochi gol nelle gambe quindi non va valutato per quello..
  14. Mediterraneo

    Andrea Agnelli

    Per me molto semplicemente, Marotta era diventato una figura troppo ingombrante...e lui voleva una società Giovane e al passo con i tempi, mentre Marotta era espressione di un calcio vecchio (lo è anche oggi), oltre ad essere l'unica figura di un certo peso nell'organigramma societario che poteva in qualche modo frenare o rallentare la sua visione. Per questo mise su la triade di "giovani dirigenti" Marco Re - Giorgio Ricci - Fabio Paratici, e in società non c'era più nessuno in quel momento che potesse in qualche modo controbilanciare la visione di calcio di Agnelli. Non è un mistero che tutte ste cagate sugli stakeholders, sulla generazione Z ecc sono iniziate quando Marotta non c'era più. C'è stata una Juve Marottiana e una Juve Post marottiana. La prima era la Juve di Delneri, di Conte, la Juve del primo Allegri, la Juve dell'optimum finanziario, degli acquisti dei procuratori "amici", dello zoccolo duro Italiano, di concezione italiana anche nel modo di fare calcio e di vendere la propria immagine, la Juve che aveva una connessione forte con i propri tifosi...la seconda invece è quella del nuovo Logo, della grande commercializzazione internazionale, del calcio visto soprattutto come business, dei giocatori dall'ingaggio pesante, delle star internazionali (Ronaldo, De Ligt, Suarez anche se poi non è arrivato per il passaporto), dello stadio come il teatro e del rincaro vertiginoso dei biglietti.... Ed è proprio la seconda che è implosa su se stessa... Ed oggi si parla di una terza Juve, con progetto triennale, che deve gestire le macerie della seconda, ma che non riesce ancora a prendere una direzione ben precisa perché c'è chi quella visione naufragata vuole ancora tenerla viva e vede nella SuperLega la possibilità di darle nuova linfa vitale..e qui nascono le enormi contraddizioni di una società che vuole ripianare il bilancio ma che al tempo stesso continua ad investire in ingaggi importanti, che parla di progettazione, salvo poi investire cifre ingenti su giocatori che sono nel pieno della maturità calcistica o al tramonto della propria carriera.... contraddizioni che si spera cesseranno di esistere con la sentenza della corte Europea sul Monopolio dell'UEFA...perché continuare a stare in questo limbo, ci fa solamente male.
  15. 🗣 Dybala a Sky Sport: "Allegri? Molte volte non andavamo d’accordo su alcune cose, ma entrambi cercavamo di dare il massimo per il bene della Juventus. È stato uno degli allenatori che mi ha dato di più nella mia crescita: per favore, non fate polemiche dove non ci sono".
  16. Mediterraneo

    Andrea Agnelli

    Agnelli scrive agli azionisti: 'La via del risanamento sarà lunga, vogliamo essere parte attiva di un dialogo'. E poi annuncia 5 pilastri Il presidente della Juventus Andrea Agnelli ha scritto una lunga lettera agli azionisti dopo la chiusura dell'ultimo bilancio. Eccola di seguito. Cari Azionisti, dopo l’inimmaginabile tempesta del Covid – oltre 7 miliardi di perdite cumulate nel comparto tra il 2019 e 2021 - il bilancio 2021/2022 dovrebbe essere l’ultimo in cui registriamo impatti diretti dovuti alla pandemia (basti ricordare, a titolo di esempio, che lo scorso anno abbiamo avuto un tasso di utilizzo degli stadi inferiore al 70%). È stato dunque necessario dotare la società di una nuova roadmap, approvata dal Consiglio di Amministrazione nel giugno di quest’anno, col fine di garantire alla Juventus lo sviluppo mantenendo il riferimento alla performance sportiva. La via del risanamento economico è quindi già stata intrapresa dalla società, ma è un percorso a tappe molto impegnativo, che compare al termine delle tre stagioni contraddistinte dalla pandemia e passa attraverso momenti dolorosi. Sotto il profilo economico finanziario il bilancio 2021/2022, con una perdita in conto economico di 254 milioni di euro, è certamente il momento più amaro. Juventus ha dunque messo a punto, non appena il contesto esterno lo ha permesso, un nuovo piano triennale (2022-25) nella consapevolezza che il triennio appena terminato non rappresenti la fine di un percorso espansivo, vanificato dalla pandemia. All’opposto, esso è il punto di partenza di un nuovo viaggio fatto soprattutto di calcio, di innovazione e di responsabilità verso le nuove esigenze che la società richiede. L’ideale punto di contatto tra la Juventus pre e post pandemia sono le Women, sinonimo di diversità e inclusività ma al tempo stesso fedeli alla tradizione bianconera – brillano ancora nei nostri occhi gli straordinari successi in campo nazionale (5° Scudetto consecutivo, Coppa Italia e Supercoppa) e le incredibili notti di Champions League all’Allianz Stadium. Il piano si basa su cinque solidi pilastri, che costituiscono altrettante sfide cui la Juventus tutta, in campo e fuori dal campo, è chiamata. 1. Finanziario: è evidente a tutti, noi per primi, che l’equilibrio economico-finanziario, perduto durante gli anni di pandemia debba tornare a guidare le scelte strategiche della società. L’operazione straordinaria di aumento di capitale, è stata la tappa iniziale di questo percorso, che deve oggi proseguire con credibilità e convinzione. 2. Gestionale: l’ambizione della Juventus è garantire l’eccellenza operativa in ogni attività a sostegno di uno sviluppo del brand che ha l’aspirazione di diventare attrattivo per le giovani generazioni (Z e Alpha) e intende diventare realmente globale. 3. Sportivo: è il nostro core business e sempre lo sarà. Juventus significa competere ad alto livello per la vittoria, ogni giorno e in ogni competizione. La vittoria è un traguardo cui la Juventus aspira naturalmente ed ogni sforzo di tutte le donne e gli uomini della Juventus sarà indirizzato verso la vittoria, a partire dalla stagione in corso. 4. ESG: da quasi dieci anni la Società è impegnata sul tema della sostenibilità, con progetti e rendicontazione adeguata. Oggi completiamo questo impegno inserendo questa tematica a pieno titolo nel nostro modello di business. Una promessa verso le nuove generazioni, che intendiamo mantenere. 5. Politico: Il nostro settore convive da troppo tempo con alcuni problemi strutturali che se non affrontati e risolti collettivamente rischiano di pregiudicare il futuro europeo dello sport più bello del mondo. Qui di seguito ne segnalo alcuni: - L’insostenibilità finanziaria per i club, nonostante la storica crescita dei ricavi. - La polarizzazione – all’interno dei campionati domestici europei di tutte le dimensioni, con un ristretto numero di club sempre vincitori e quella tra campionati europei nella quale la Premier League inglese rappresenta la massima lega calcistica mondiale, inavvicinabile per qualsiasi altro campionato domestico. Ne consegue la necessità per i club continentali di accedere alla Champions League come unica leva per limitare la perdita di terreno rispetto ai club inglesi – aumentando rischi economici e sportivi. - Infine, le generazioni più giovani stanno perdendo interesse e sono meno coinvolte nello sport: secondo alcuni studi, in America storico precursore di trend e mode, il 39% della Generazione Z dichiara di non seguire mai eventi sportivi live, contro il 28% degli adulti e soltanto il 20% dei Millennial. Sebbene molti analisti e commentatori siano concordi nel rilevare l’attuale contesto negativo, poche sono state le soluzioni presentate dagli stakeholder del calcio. E quelle portate a dibattito hanno quasi sempre incontrato uno stagnante conservatorismo, superato solamente attraverso eventi esogeni, come ad esempio la sentenza Bosman negli anni ’90. Attualmente la Corte di Giustizia Europea è di nuovo chiamata a pronunciarsi sulla nostra industry, questa volta per verificare se l’attuale struttura di governance del calcio europeo sia compatibile con il diritto comunitario. Prevedibilmente la corte emetterà il proprio giudizio nell’arco della stagione attuale e sarà estremamente rilevante per tutti gli stakeholders. Qualunque sia il risultato, Juventus è stata e sarà sempre parte attiva nel proporre soluzioni per i problemi del nostro settore, in quanto ha a cuore la sostenibilità a lungo termine del nostro comparto. L’obiettivo complessivo è mettere nuovamente al centro dell’industry tifosi e calciatori, le anime dello sport più bello del mondo, il cui cuore pulsante è nell’Unione Europea. Questo risultato va ottenuto garantendo agli investitori, rappresentati dai club, la legittima rappresentanza all’interno della governance e quindi permettendo il giusto collegamento tra il rischio imprenditoriale e il controllo della gestione economica. Le conseguenze positive delle possibili riforme potranno fornire allo sport di base, tramite le federazioni, le risorse che merita, distribuite in maniera trasparente attraverso entità dai ruoli ben definiti. Le riforme, in qualunque contesto, possono essere raggiunte solo attraverso l’ascolto e il dialogo costruttivo con tutti gli stakeholders. Juventus vuole essere parte attiva di quel dialogo. Le critiche e le delusioni, che nel calcio sono all’ordine del giorno, sono utili per crescere, non devono essere trascurate e non lo saranno. Il percorso di credibilità, che vi ho appena delineato, sarà impegnativo ma porterà risultati tangibili dentro e fuori dal campo. Juventus non si è mai fermata e, con il sostegno stabile da quasi un secolo di un azionista di riferimento e delle sue centinaia di milioni di tifosi nel mondo, intende scrivere nuovi capitoli vincenti della propria storia. Fino alla fine… Andrea Agnelli
  17. Per me con la Superlega nascerebbero molte altre opportunità di crescita economica.. Cambiare proprietà è sempre rischioso perché non sai mai chi ti può capitare...ti può capitare un nuovo El Khelafi ma anche un fondo che non ha voglia di investire ma che tende solo a far galleggiare la barca..Ammesso che poi Exor voglia/possa vendere
  18. Per me è una cosa che non dipende solamente da noi..dipende da tante cose, 1 su tutti il contesto in cui siamo inseriti.. El Khelafi checché se ne dica il PSG ha fatto qualcosa di incredibile..adesso il PSG credo sia uno dei club più famosi e conosciuti al mondo...ma come ha fatto? oltre ad un ottimo lavoro di rebranding e del settore commerciale, ha comprato a suon di mln stelle internazionali per anni, si è assicurato il migliore giocatore al mondo in prospettiva...ma inutile dire che per noi quello è un modello insostenibile...come dobbiamo letteralmente scordarci i club della Superlega, che crescono sopratutto grazie ad un "sistema"...un sistema che noi qui in Italia non avremo mai per ovvie ragioni. Sarò abbastanza franco, quasi brutale..Secondo me se o si fa la Superlega, che è un ENORME opportunità di crescita, o la Juventus sarà praticamente condannata ad essere una realtà tra i Porto, i Benfica, i Dortmund, e le Big Europee
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