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djmayhem

Tifoso Juventus
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Tutti i contenuti di djmayhem

  1. Non la sto vedendo, solito retropassaggio intercettato da un laziale?
  2. Ma che serve aggregare gli under23 se poi quando sei in emergenza piuttosto mette Alex Sandro centrale e Danilo sulla mediana?
  3. Ma non poteva convocare bomber pecorino?
  4. Mi spiegate una cosa? Gli under23 aggregati alla prima squadra (Fagioli, dragusin, ecc) giocano mai con la under23? Mi pare di no. E quindi mi sfugge qualcosa: quando giocano partite vere questi ragazzi se in serie a non hanno spazio e in under23 non giocano? Si allenano e basta? Poi è evidente che quando li butti in campo siano spaesati. L'under23 è settima, posso immaginare che schierando Fagioli e soci sarebbe ai primi posti, invece per sostituire questi ragazzi mi pare debbano convocare i migliori della primavera che, a loro volta, stanno in panca in serie c e non giocano con la primavera, che è altrettanto priva degli elementi migliori. Dico cacchiate o è così? Nel qual caso mi pare che qualcosa non funzioni, a meno che un fagioli titolare in serie c puoi rivenderlo a 5/6 milioni, mentre panchinaro in a con qualche minuto tra i grandi, magari anche in champions vale 8/9 di milioni. Sto elucubrando? Intanto ieri ho letto che siamo pronti a cedere al Perugia uno dei migliori primavera, bah
  5. da Giulemanidallajuve Attualità di P. CICCONOFRI del 04/03/2021 13:34:44 Il Campionato delle ASL: Il Torino come il Napoli? Il Corriere dello Sport di oggi riporta la notizia che Lotito farà ricorso se non sarà omologato il 3-0 a tavolino contro il Torino. Sarà perché l’unico precedente è quello che riguarda Juventus – Napoli del 2 ottobre, ma quando in Italia c’è di mezzo Madama perdono tutti la ragione. Non notate un diverso trattamento mediatico intorno a quello che può sembrare il medesimo problema? Juventus e Lazio in campo Ricordate tutti gli illustri commentatori dei salotti televisivi e radiofonici indignati per l'atteggiamento della società Juventus, che si era addirittura permessa di presentarsi con superbia in campo, con la pubblicazione della formazione ufficiale? Ebbene, anche la Lazio, come da regolamento e per non incorrere in penalizzazioni, si è presentata in campo come se dovesse giocare. Ognuno coltiva il suo orticello Nessuna società di Serie A ha alzato la voce quando è stato deciso di recuperare Juventus-Napoli. Solo qualche flebile commento a chi è stata rivolta una domanda diretta. Ora che in ballo ci sono retrocessioni e piazzamenti in l’Europa, sono in tanti ad invocare il rispetto del protocollo. Il Parma e il Cagliari, oggi sul piede di guerra poiché loro hanno giocato e perso punti senza diversi giocatori, nel momento in cui hanno annullato la validità del protocollo, perché non sono intervenute? Sky era disturbata Condò, dagli studi di Sky, era addirittura “disturbato” per il punto di penalizzazione inflitto al Napoli, mentre sosteneva con convinzione che la “classifica è sacra solo se conquistata sul campo”. Senza dimenticare i sermoni che invitavano al buon senso di Marani e Piccinini che ripetevano con un mantra, che era necessario giocare Juventus-Napoli. Per essere almeno coerenti dovrebbero fare la stessa cosa oggi, quando invece i toni sono alquanto dimessi. La Lazio che difende il protocollo Piccolo paradosso tragicomico: la Lazio che difende il protocollo! Quella di Lotito non è la stessa squadra che giocò l’andata contro il Torino con Immobile positivo al Covid19? Fatto che ha comportato il deferimento del club che rischia anche penalizzazioni in classifica. Resteremo spettatori della vicenda perché la Juventus, a differenza di Lotito, si è detta da subito disposta ad accettare quanto stabilito dalla Giustizia Sportiva non costituendosi nel processo al Coni. Ma è evidente il diverso atteggiamento generale su una situazione dove, visto il precedente, nemmeno ci sarebbe stato da discutere. E’ anche chiaro come il mancato rispetto del protocollo rappresenti ora un serio problema per tutta la Serie A, che potrebbe non avere la possibilità di gestire eventuali recuperi in situazioni che, visto il momento, potrebbero ripresentarsi da qui alla fine della stagione.
  6. Ma è quello di sport Italia? È dirigente di che?
  7. esatto dicevano "la juve rubba" "ladri" "CR7 stupratore" "pjianic andava espulso" ecc
  8. Teniamo ancora 60 minuti e prendiamo +1 sulla roma
  9. arieccolo, nessuno gli dice di smetterla? Pecoraro: 'Orsato e l'errore su Pjanic? A me arrivò il video senza audio e non so ancora perché. Lo scudetto il Napoli...' del 01 marzo 2021 alle 14:31 45 Giuseppe Pecoraro, ex numero uno della Procura della Figc è intervenuto sulle frequenze di Radio Crc commentando le parole di ieri dell'arbitro Daniele Orsato che ha ammesso pubblicamente l'errore sulla mancata espulsione di Miralem Pjanic in Inter-Juventus del 2018 un caso denunciato più volte proprio da Pecoraro. ZERO SODDISFAZIONE - "L'ammissione di colpa di Orsato sul caso Pjanic non rappresenta per me una soddisfazione". NIENTE AUDIO - "A distanza di anni non capisco ancora perché di quell'episodio mi arrivò il video, ma non l'audio. A differenza degli altri frame che richiesi. L'unico aspetto positivo riguarda la svolta già data dal nuovo presidente dell'Aia Trentalange spero che in futuro le cose possano migliorare". VAR E QUARTO UOMO - "Tornando a Orsato, ieri alla Rai ha detto che il Var non poteva intervenire. Il quarto uomo sì, però". COME ANDO' - "Mi arrivarono parecchie sollecitazioni per vederci chiaro su quell'episodio. Chiesi all'Aia e alla Lega i file. L'Aia disse che le registrazioni non esistevano. La Lega, invece, disse che erano a disposizione di un'azienda privata. I file arrivano durante il campionato successivo. C'erano solo le immagini. Degli altri episodi che volevo riesaminare, c'erano pure gli audio. Mi chiedo il perché. SCUDETTO AL NAPOLI? NO - "Lo Scudetto? Il Napoli avrebbe dovuto vincere a Firenze a me interessava vederci chiaro su Inter-Juve. Credo che il Napoli avrebbe comunque dovuto vincerlo sul campo".
  10. è fortunato che c'è tutta una platea di giornalai che ancora gli dà retta, quando poi anche al corsport si stuferanno di lui finirà nell'anonimato che merita
  11. Il grosso problema del calcio è che col covid ci sono stati circa 2 miliardi di euro di perdite, cionostabte le squadre non abbassano pretese sui cartellini dei giocatori e i procuratori non mollano un centesimo sugli ingaggi. Dovrebbero tutti trovare un accordo comune tramite fifa e uefa, non è possibile andare a bussare alla porta di Genoa, Verona o Cagliari e sentirsi chiedere 40 o 50 milioni per un giocatore, o un modesto giocatore come chalanoglu che chiede 7 milioni l'anno, per non parlare di dybala che ne vuole 15 o alaba che chiede 20 milioni. Se ne rendano tutti conto
  12. Senza champions sarebbe danno economico pazzesco. Scordatevi cr7 (sperando che city o psg se lo prendano), de ligt, e probabilmente chiesa, demiral... Insomma i vendibili saranno ceduti per evitare catastrofe
  13. Su questo padovan ha ragione, il ruolo di Bernardeschi è in panchina, meglio in tribuna
  14. Meno male che c'è sempre quella sciagura di cr7 che segna
  15. Pagherei per avere galia, marocchi e rui barros al posto di sti qua
  16. Rabiot, Ramsey e bernardeschi guadnano insieme quanto tutto il verona
  17. Cvd su qsvs parlano di svendita juve x ripianare il bilancio. Mentre l'Inter viene comprata dal fondo che ripiana i debiti e compra messi
  18. Condivideva con balotelli l'unico neurone che hanno
  19. Detto da uno che è appena stato nominato il miglior talento sprecato di sempre... C'è ne vuole di coraggio Ormai tutti intervistano cassano perché da ignorante qual è spara a zero su tutti, ma è solo il più grande fallito della storia del calcio, ma con i nostri giornalai ci va a nozze
  20. eh ma vedrai che stasera si parlerà delle perdite della Juve, della sciagura CR7 che ha creato l'indebitamento ecc.
  21. Arbitri, Gasp come Buffon ma nessuno s’indigna di Mauro Bortone | febbraio 25, 2021 Una premessa è d’obbligo: l’Atalanta che resta in 10 per più di 70’ contro il Real Madrid per l’espulsione di Freuler, al di là del giudizio che si voglia esprimere sull’episodio, un po’ penalizzata lo è stata. Leggere, però, dai titoloni odierni che la Dea è stata “scippata”, “defraudata”, pone la discussione su un altro piano, distante anni luce dal racconto del calcio. Perché quando si parla di “furto” e “frode” il riferimento è a qualcosa di illecito che si sarebbe consumato sul campo e di illecito nell’espulsione di Freuler non c’è nulla. Si può semmai discutere se quello avvenuto tra il centrocampista atalantino e Mendy sia un fallo o, come ha sostenuto Gasperini nella sua lunga dissertazione a fine gara sulla storia del calcio, se si trattasse di un “contrasto”. Il fallo o il contatto non sono categorie dello spirito ma fanno parte entrambi di qualcosa che si consuma sul campo. Il limite su cui spesso si giudica la differenza tra il primo e il secondo sta tutto nel principio dell’interpretazione arbitrale. E se l’arbitro giudica quell’azione fallosa ne deriva che possa scaturire una decisione consequenziale, ovvero davanti a una chiara ed evidente azione da gol, estragga il rosso. Troppo fiscale, eccessivo, esagerato. Si può dissentire e io ho un mio personale giudizio sull’episodio che, però, conta poco nello specifico, perché giusto o meno che sia, quello che alla fine resta è ciò che ha scelto l’arbitro, che ha sintetizzato gli elementi a suo disposizione giungendo a quella decisione. Questa cosa, peraltro, è stata spiegata ripetutamente da commentatori ben informati, quando l’11 aprile del 2018, Benatia “contrasta” con vigore Lucas Vazquez in pieno recupero e “regala” il rigore che Ronaldo, all’epoca blancos, tira con forza alle spalle di Szczęsny, entrato in campo dopo l’espulsione di Buffon per proteste. La differenza, in quel caso, tra “fallo” e “contrasto” era tutta incentrata, spiegarono, su quel “vigore”. Evidentemente il “vigore” di Freuler deve essere stato qualcosa di simile al “vigore” di Benatia. Solo che, all’epoca, i commenti furono tutti unanimi nel dire che il rigore c’era e che Benatia aveva commesso “una clamorosa ingenuità”, nonostante l’episodio sembrasse (o sembra tuttora) esattamente l’esempio perfetto di quel limite sottile tra “contrasto” e “fallo” a cui ha accennato Gasperini. E soprattutto l’attenzione mediatica si era focalizzata per giorni sulle dichiarazioni a caldo di Buffon a proposito dell’arbitraggio con i riferimenti al “bidone dell’immondizia al posto del cuore” e “ai fruttini in tribuna”. Frasi scandagliate, analizzate nelle singole sillabe come in una moviola del linguaggio, dell’interpretazione, con stigmatizzazione di forme e contenuti, riferimenti al “pessimo messaggio etico in un contesto di sport”, conditi da inseguimenti di inviati di note trasmissioni tv e consegne immancabili di tapiri. E ancora rallenty sul labiale di Chiellini e quel “You pay” con la riproposizione dello stesso schema utilizzato per Buffon. Ma era un altro calcio dove ci si scandalizzava ancora per le “cose di campo”. Oggi delle “cose di campo” fortunatamente non ci si scandalizza più e si possono dire frasi ad effetto sui riti vodoo o “ti ammazzo” e “portami tua madre” senza essere “fraintesi”: del resto, i “match del secolo” vivono di queste dinamiche. Guai, però, ai bambini che gridano “m…a” al rilancio di un portiere: quello no, non va bene, soprattutto se avviene in uno stadio in particolare. E, infatti, a dimostrazione di questo “nuovo calcio”, Gasperini si è presentato davanti ai microfoni e, dopo una fase intermedia in cui sembrava persino stemperare la rabbia per quanto avvenuto, ha incominciato a inveire senza remore contro l’arbitraggio e chi non sa distinguere tra un “contrasto” e un “fallo”, invitando candidamente chi non è capace a “cambiare mestiere” perché “sta rovinando il calcio”. È un’edizione aggiornata del “bidone dell’immondizia sul cuore” e dei “fruttini in tribuna”, ma questa volta opinionisti e media non dissentono su contenuti e modi ed esprimono profonda solidarietà. Ora il punto del ragionamento qual è? Che il continuo riferimento agli episodi solo quando torna utile (è un difetto da cui anche i tifosi bianconeri non sono esenti, sia chiaro) sposta l’attenzione da ciò che racconta il campo, ovvero, nello specifico di ieri, che l’Atalanta, al di là delle recriminazioni, contro un Real Madrid spuntato e da molti opinionisti definito “scarso” (anche sul termine “scarso” ci sarebbe da discutere: “scarsa” è stata la Juve che ha perso col Barcellona, “scarso” poi è diventato il Barcellona che ha perso con la “Juve”, “scarse” sono le difese spagnole perché Ronaldo faceva almeno trenta gol all’anno e “scarse” sono diventate quelle italiane perché Ronaldo continua a fare trenta gol all’anno, salvo tornare fortissime perché Lukaku è “l’attaccante più forte al mondo” come da citazioni plurime), è stato incapace di essere anche solo minimamente pericoloso, consentendo alle merengues di gestire palla senza particolari affanni: e, alla vigilia, fior fiore di opinionisti avevano sentenziato che contro l’Atalanta si sarebbe dovuto preoccupare il Real. Poi il calcio dice altro e le recriminazioni prendono il sopravvento. Tre anni fa la Juve ugualmente è andata fuori non per il singolo episodio in sé ma perché quella situazione di gioco se l’è purtroppo andata a cercare e apparecchiata da sola: in primis, con la scelta del suo allenatore, che con trenta minuti a disposizione, aveva preferito dosare le forze per raggiungere i supplementari invece di dare il colpo di grazia a un Real ferito; e poi con l’errore antecedente di Alex Sandro che rimette in gioco una palla velenosa da cui scaturisce “l’ingenuità” di Benatia su Vazquez. Ma se si decide di parlare di episodi e non di calcio, il trattamento deve essere sempre paritario: e le recriminazioni della Juve devono valere almeno quanto quelle dell’Atalanta anche perché un presunto “danno” che arriva con 70 minuti ancora da giocare è più recuperabile di un analogo danno che avviene sull’ultima azione di una gara. E ancora: se quello di Freuler su Mendy deve essere considerato un contrasto, la stessa logica andrebbe applicata nel caso di Benatia (fisico da 1.90) su Vazquez (1.73). Questione quanto meno di fisica dei corpi. E se ha un senso la lamentela di Gasperini, dovrebbe averla anche quella di Ronaldo che, in pieno recupero, a Oporto si vede negare un penalty che avrebbe cambiato il senso della partita intera: però, l’espulsione di Freuler è “uno scippo”, il rigore su CR7 sarebbe stato “generoso”. A proposito, c’è un’altra differenza terminologica quando si parla di Juve: quando prende un rigore è “generoso”, quando ne subisce uno identico è “a rigor di regolamento”. Tecnicamente sono due modi differenti per dire la stessa cosa, ovvero che si tratta di “rigorini”. Ma ci sono “rigorini” che sono più rigori di altri e generalmente, per chi commenta, sono sempre quelli che si danno o si dovrebbero dare agli altri. Oggi tutti si sono svegliati pro Gasperini, quando ieri erano i moralizzatori del “Buffon pensiero”. Perché quando il “bidone dell’immondizia al posto del cuore” pesa sugli altri annulla ogni livello di vera o presunta obiettività. https://www.juventibus.com/frasi-gasp-buffon/
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