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Paulo Sousa 6

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  1. Spero non si azzardino...però i dettagli zebrati ci sono anche quest'anno nella linea Champions
  2. mi hai anticipato Doko: FERRARI 2016: ANTERIORE - NOVITÁ MUSO CORTO e PUSH ROD all'anterioreBy Cristiano Sponton 12/10/2015 02:05:00 PM 2 commenti : Il progetto 667, deliberato a Maranello ormai da qualche mese, presenterà delle idee di forte rottura con quanto fatto in Ferrari in queste ultime stagioni. Si è partiti, nonostante i buoni riscontri ottenuti con la vettura 2015, da un foglio bianco per cercare di recuperare il gap ("soli" 3-4 decimi in configurazione gara) che separa la scuderia italiana dalla Mercedes. Tale progetto, il primo portato avanti dal trio Allison-Resta-Binotto, presenterà tantissime novità mentre resteranno in vettura pochissimi elementi della SF15-T. Dopo 4 stagioni di utilizzo della sospensione anteriore pull rod, la Ferrari tornerà, come già annunciato a maggio dal nostro PJ su Twitter, ad utilizzare uno schema sospensivo push rod. Oltre al ritorno allo schema sospensivo a "puntone" (finalmente potremmo aggiungere), per fini aerodinamici, il braccetto dello sterzo verrà abbassato per essere allineato al triangolo inferiore che dovrebbe mantenere lo schema a diapason, soluzione simile alla Mercedes del 2015 . La versione di muso implementata dagli ingegneri di Maranello sarà al limite del regolamento tecnico visto che a quanto sappiamo sarà molto simile al muso utilizzato dalla Toro Rosso in questo 2015 (la concezione di muso sarà quella, dettaglio più dettaglio meno), in quando l'estremità del muso sarà collocata al limite dei 850 mm misurati tra il Front Wheel Centre Line (FWCL) e la "punta" del muso. Grazie a ciò, il muso risulterà essere rialzato e con una sezione di passaggio dell'aria tra i piloni di sostegno e l'ala, molto più ampia rispetto alla vecchia versione. Questa soluzione garantirà un maggior afflusso d'aria nella zona del fondo vettura e la possibilità quindi di generare più carico aerodinamico all'anteriore che potrà essere finalmente bilanciato da un posteriore snello, ma di questo ne parleremo tra qualche giorno.
  3. Ma non ho detto infatti che abbiamo giocato tutta la partita una m***a,assolutamente ma ripeto non ho visto,da parte di alcuni,atteggiamento di cattiveria e fame:parlo ovviamente di Morata e Pogba.
  4. assolutamente,poi però ci siamo sfaldati come cazzoni e non abbiamo cercato più di far gol con cattiveria
  5. Ferrari smentisce il suo ingaggio: http://www.formulapassion.it/2015/12/f1-ferrari-hoyle-non-ha-firmato-nessun-contratto/
  6. Spy-story Ferrari-Mercedes:un motorista Mercedes,tale Ben Hoyle,si dice in procinto di passare alla ferrari è stato beccato a trafugare dati della casa di Stoccarda: http://www.formulapassion.it/2015/12/f1-spy-mercedes-hoyle-fuori-dal-programma-gia-lestate-scorsa/ http://www.formulapassion.it/2015/12/f1-spy-benjamin-hoyle-spiava-le-prestazioni-mercedes/ http://www.formulapassion.it/2015/12/f1-chi-e-benjamin-hoyle-luomo-al-centro-della-spy-mercedes/
  7. Morphy,il concept l'ha fatto la ferrari,non io
  8. Lo so,ma almeno il nostro dobbiamo farlo,perchè buttare quanto di buono fatto nel girone?Perchè non c'era la giusta voglia e cattiveria nel volerla vincere sta partita?
  9. Quindi potrebbe andar bene pescare Bayern o Barca giusto quando ci bastava fare un misero punto con una squadra simil Carpi?
  10. Raga che ne pensate di questi concept?sound da paura e macchina splendida!
  11. Ecco il 2015 di Turrini: Il Pagellone Ferrari 2015 ... e per finire in bruttezza, ecco il pagellone Ferrari datato 2015. MODDY MENABUE, 10 e lode.E’ il tecnico mandato da Arrivabene sul podio di Singapore con Seb e Kimi, a rappresentare la Scuderia nel giorno più bello dell’anno Rosso. Il gesto non valeva solo per la persona, Moddy è in Ferrari dai tempi del Vecchio, forse capisce più di pallavolo che di macchine, eppure basta non dirglielo, se no si incazza. Grande lui e grande chi lo ha mandato sul palco, eh. MARCHIONNE, 6,5. Qui parlo esclusivamente in riferimento al settore F1. Le grandi manovre finanziarie (borsa, scorporo, indebitamento coatto, dividendo straordinario, bla bla bla) non mi appartengono, fermo restando che, ammesso interessi, non le condivido. Aggiungo che solo il futuro dirà quanto e come queste iniziative incideranno sulle prospettive del reparto corse: sono azioni senza precedenti nell’economia storica della Rossa, dunque si possono semplicemente avanzare supposizioni. Io suggerisco di tenere bene allacciate le cinture e, se credenti, di appellarsi alla Provvidenza. Ciò premesso, il Sergione Conceicao Marchionne ‘da Gran Premio’ non mi è dispiaciuto Ha combattuto e sta combattendo le battaglie giuste contro Ecclestone e Todt, ha capito di dover recuperare sul piano politico e non ha esagerato nei commenti e nelle pressioni sul lavoro dello staff. In questo, meglio del previsto. Ma, anche qui, conviene aspettare. GINONE ROSATO, 10. Non tutti lo conoscono, ma è l’uomo-ovunque della squadra, il segretario generale, il controllore, il custode, il leader internazionalpopolare, il body guard. Viene dalla stessa terra di Sergione Conceicao Marchionne ma è molto meglio. Io sto con Ginone, tra l’altro quando imita Montezemolo, Todt e Raikkonen mi fa sbudellare, una volta al Montana mi ha mandato di traverso un whisky. Formidabile. VETTEL, 9,5. Io sapevo che era in gamba e ne avevo parlato sempre con grande ammirazione, già quando stava in Toro Rosso e poi in Red Bull figuratevi. Ma mi ha stupito, mi ha restituito entusiasmi che credevo smarriti per sempre. Ho ritrovato in lui e con lui la felicità di essere (Seb, mica io) il protagonista di una avventura straordinaria, perché vincere un mondiale con la Ferrari è una impresa straordinaria, se uno si rende conto che in quarant’anni solo quattro (4) esseri umani sono riusciti nell’impresa. Della stagione di Seb mi è piaciuto praticamente tutto. La tenacia, L’immedesimazione con le esigenze e con lo spirito della Scuderia. Il mettere sempre il bene del gruppo al primo posto. La sensibilità di chi è in grado di assumersi pubblicamente le responsabilità in caso di errore individuale. Non mi meraviglia che ovunque, non solo in Italia, i ferraristi si siano innamorati di lui. Io spero di restare vivo fin quando ce la farà, perché temo che, nonostante il suo talento, non sarà una conquista facile. Ma hic manebimus optime, eccetera eccetera. ANTONINI, 7. In quasi quarant’anni ne ho conosciuti, di pierre Ferrari. Nessuno ha mai raggiunto il livello, mitologico, di Franco Gozzi, che per me è stato uno zio e per il Drake era un supporto straordinario. Ci sono stati addetti alla comunicazione dimenticabilissimi e infatti già dimenticati. Altri da ricordare: Claudio Berro era un genio, riusciva a limare le asprezze di una personcina come Jean Todt, abitualmente simpatica come un gatto selvatico appeso allo scroto. Del Cola non parlo per fratellanza interista, l’affetto mi fa velo. Il meteorico Bisignani ha appena lasciato l’azienda, Antonini dovrebbe certamente tagliarsi la barba e altrettanto certamente dovrebbe sorridere un po’ di più. Ma capisco la tensione del ruolo, persino l’emozione di chi si trova ad occupare una posizione del genere. Ha scelto un profilo molto basso nell’esercizio delle funzioni sue, non fa il fenomeno, forse perché proviene dal campo, pardon, dalla pista, io me lo ricordo Anto che la sera della domenica del Gp si faceva a piedi tutto il paddock per sentire la versione di un ingegnere Sauber o il problema di un pilota Minardi. Ama l’automobilismo come pochi e non è un fighetta e nemmeno uno sfigato. Insomma, è meno divertente di Ginone Rosato ma gli voglio bene e tanto basta. SASSI-BINOTTO, 8. E in generale tutto il plotone dei motoristi. Hanno compiuto un mezzo miracolo, se uno ricorda la situazione del 2014. La power unit ha acquisito un livello decente di competitività, si è avvicinata tanto al gioiello Mercedes, eccetera eccetera. Vedere i disastri Renault e Honda per apprezzare. Ma la sfida vera comincia adesso. Mi raccomando, non fate arrabbiare Sergione Conceicao Marchionne. JAMES ALLISON, 8,5. E’ un mio cavallo. Non ha la spocchia intollerabile di tanti britannici, sarei tentato di affermare che è emiliano sotto la pelle. Aveva ereditato una situazione largamente compromessa, ci ha messo molte pezze, sdoppiandosi tra le funzioni di direttore tecnico e responsabile in pista (dal 2016 la seconda mansione spetterà a Jock Clear). Mi piace il suo realismo, non ti racconta mai balle, non vende fumo. E’ un signor progettista. L’auto 2016 sarà interamente sua: o la va o la spacca. Auguri, però ci credo. ARRIVABENE, ng. Non posso dargli un voto per una ragione semplicissima: è mio fratello, quindi sarei parziale nel giudizio, totalmente sbilanciato a suo favore. Quando a fine 2014 trapelò da Abu Dhabi la notizia che era l’uomo scelto da Marchionne, gli mandai un messaggio telefonico. Ero sicuro non avrebbe risposto, ci conosciamo da oltre vent’anni ma si sa, i Grandi Ruoli ti cambiano la personalità. Lui no, in un amen si era già messo in contatto. Ama visceralmente la Ferrari, vive per farla tornare grande: dal mio punto di vista, non potrei chiedere di più. Ha un modo di porsi verso l’esterno molto franco e molto diretto, rispetto a gran parte dell’ambiente della F1 è un alieno e infatti se l’Operazione Rinascita non si completasse, ecco, mi aspetto che lo facciano a pezzi, trasformando i pregi di oggi in mostruosi difetti. Così va il mondo e se non altro lui lo sa. Iron Mauri ama dire sempre quello che pensa, io talvolta gli suggerisco di pensare un po’ di più a quello che dice e magari a chi lo dice, eppure il soggetto non lo cambierei mai con un Toto Wolff o con un Chris Horner. Di errori plateali non ne ha fatti, su Kimi ha tenuto la barra dritta, con Vettel ha costruito un rapporto fantastico. In squadra lo chiamano Hunter, perché è il Cacciatore che insegue la preda Mercedes. Essendo un suo fan, gli perdono persino l’inaccettabile tasso di juventinismo, il che significa che sono proprio messo male. RAIKKONEN, uhm. Cioè, lo so che qualcuno sarà corso subito a queste righe, quindi il voto lo metto in coda. La prendo da lontano. Vettel parte terzo in un Gp e arriva terzo dietro le due Mercedes e tutti giustamente, io per primo, scriviamo che è stato formidabile, complimenti, gran podio. Kimi parte terzo ad Abu Dhabi e arriva dietro le due Mercedes e tutti ingiustamente, escluso me, giù a spiegare che è stato poco aggressivo, che non ha rappresentato una minaccia per le Frecce d’Argento e il solito rosario di puttanate. Ora, scusate. Non intendo farla tanto lunga. Tutto questo si chiama doppiopesismo, così come si chiama alterazione manipolatoria della realtà calcolare il distacco in punti tra il tedesco e il finlandese ignorando i ritiri per rottura auto del Biondino e le carambole con Bottas. Ma è una battaglia persa. Gli odiatori (in senso buono, per carità) sono una schiera. Non si rassegnano all’idea che Raikkonen sia l’ultimo campione del mondo con la Rossa, non accettano che il ritorno in Lotus dopo sabbatico biennale sia stato strabiliante, non tollerano che a Maranello se lo siano ripreso. Poi, certo, se uno mi dice: ah, ma Vettel è stato molto più brillante di lui, sì, rispondo io, verissimo, infatti Seb è un fenomeno e speriamo che si aggiunga a Kimi nell’elenco dei ferraristi iridati. E non sarò io a negare alcune prestazioni incolori del mio idolo. E’ capitato, un paio di volte, anche al suo formidabile compagno di squadra. Dov’è il problema, allora? Con Vettel leader, quale altro driver in groppa al Cavallino sarebbe andato oltre il quarto posto nella classifica generale? Me lo segnalate, per favore, così lo faccio assumere immediatamente da my brother Iron Mauri? Insomma, ce ne si faccia una ragione. Eh già, eh già, il Santo Bevitore è ancora qua. Se vi piace, godetevelo. Se non vi piace, pigliatevela con me, mica avreste tutti i torti. Ps. Dimenticavo il voto all’arzillo vecchietto nordico. 7.
  12. Del russo bibitaro ne stanno parlando a Maranello,anche Sainz niente male.
  13. La lotus non era proprio una porcheria,è che non svilippando per niente la macchina durante l'anno non è migliorata per niente.
  14. Pagellone f1 2015, part two Andiamo avanti con i voti di fine campionato. HAMILTON, 10. Dancing on the ceiling. Tamarro e borazzo, come in certi pezzi di Lionel Richie. Gli nego la lode non per le sconfitte a titolo conquistato, chi se ne frega. Ma per quegli atteggiamenti da sborone che già ho avuto modo di segnalare. Però, che pilota! Io sono tra quelli che scrivono che, a parità di macchina-gomme-strategie, vincerebbe contro chiunque. Ha un talento pazzesco e stop. Non mi sta umanamente simpatico, eppure onore al merito. Se Mercedes continua così, a sette titoli ci arriva lui. E sia chiaro che mi dispiacerebbe quanto un calcio dove dico io. ROSBERG, 7,5. Qui bisogna intendersi bene. Se prendo il finale, tanto di cappello. Ha anche vinto più corse di un anno fa. Ma dov'era, fino alla fine dell'estate? Per un lunghissimo periodo, nemmeno in qualifica è stato in grado di disturbare Sua Maestà The Black. Allora, il vero Nico come lo riconosciamo? Di sicuro, alleggerendo il passivo nell'ultimo stint di stagione, si è messo sulla rampa di lancia per il 2016. Ma escludo che in Mercedes qualcuno cominci a dire, come accaduto a Maranello a fine 2007: ah, ma l'anno prossimo tocca all'altro pilota. Sì, ciao, tanti casini che ci potevamo risparmiare vengono da lì (in Ferrari) e non fatemi dire altro perchè erano tutti amici miei (in stile Antani, supercazzola con scappellamento a destra, va mo là). SAINZ, 7. Sono d'accordo con chi sostiene sia stato sottovalutato causa presenza a fianco del baby prodigio Verstappen. E invece questo spagnolo non è male, va forte, mi piace per tenacia e aggressività. Avesse avuto un compagno 'adulto', scriveremmo che Sainz è il pilota rivelazione del campionato. Il destino è così e bisogna che il ragazzo se ne faccia una ragione (comunque e ancora, per me Verstappen ha le stimmate del Fenomeno, eh). KVIAT, 6,5. Ancora più di uno svarione, dovuto qua e là a esuberanze giovanili, immagino. Ma è cresciuto, è tosto, ha vinto il duello con Ricciardo. Va da sè che nell'economia dei duelli Red Bull conviene andarci cauti (do you remember Vettel in 2014?) ma non stupitevi se vi dico che il russo è sul taccuino di qualcuno che ne capisce. E qui mi fermo, dasvidania tovarisc. RICCIARDO, 6. Mah. Io lo adoro, come personaggio e come driver. Penso abbia riportato in Formula Uno quel piglio rodomontesco e allegro che apparteneva a generazioni distinte e distanti. La macchina Bibitara era quella che era e non scopro nada. Ho come avuto l'impressione che ad un certo punto abbia un po' mollato, scoglionato di brutto, vittima delle atmosfere all'interno del team. Ma scommetterei ancora e sempre su di lui. RAIKKONEN, VLDD, cioè ve lo dico domani, sono andato a intervistare il mio amico Bottura, il re degli chef, e stando a tavola con lui ho smarrito un po' di lucidità, indispensabile per tratteggiare il profilo del Santo Bevitore... (2, continua)
  15. Il bilancio 2015 di Turrini: F1 2015, il mio Pagellone (1) Come da copione, finita la stagione ecco che arriva il mio pagellone. Naturalmente, va benissimo che chi commenta non sia d'accordo: è il bello della diretta, come diceva Gianni Minà. Ah, naturalmente non ho dimenticato le vostre domande: verso fine settimana, pubblicherò le risposte e spero di non dimenticare nessuno! MERCEDES, 10 e lode. La macchina migliore. La power unit migliore. Il telaio migliore. L'aerodinamica migliore. Tanto di cappello e i numeri stratosferici dell'annata parlano da soli. Poi possiamo discutere della gestione piloti, avanzare teorie più o meno supportate dai fatti (le prove, ragazzi, ci vogliono le prove!), ma di sicuro sono stati i più bravi e dietro tanto dominio c'è una politica di investimenti clamorosa, iniziata addirittura a fine 2009, con l'acquisto della Brawn e l'ingaggio di Schumi. Se Marchionne ha capito il concetto, andremo a prenderli. Se non l'ha capito e pensa only alla Borsa, ciao a te e a me, eccetera, vedi canzone di Lucio Dalla. ALONSO, senza voto. Ora, qui non vorrei, al solito, essere frainteso. Se scrivo che per la prima volta in carriera ha fatto meno punti del compagno di team, è inutile incazzarsi: è una verità storica, è un fatto. I fatti hanno la testa dura, resistono più delle puttanate. Ciò premesso, per me resta un grande pilota, che paga nel presente la sua incredibile capacità di compiere le scelte sbagliate nel momento sbagliato. Non è normale che negli ultimi dieci anni (ormai siamo quasi nel 2016) uno come Fernando non abbia mai vinto il mondiale. Chi lo ha incensato sempre e comunque, non si è mai posto la domanda e adesso rischia di essere troppo tardi, temo. Peccato. MCLAREN HONDA, meno 100. Non esiste. La scuderia è la più prestigiosa dopo la Ferrari. La Honda è la Honda, un colosso, meglio una leggenda del motorismo tout court. Fare una figuraccia del genere significa candidarsi al Premio Flop del secolo. E si sono preparati per la sfida per oltre due anni! E nel 2014 potevano dare più di una occhiata alla power unit Mercedes, allora in uso in McLaren. Non ho parole, forse è un problema di cultura aziendale (giapponese), forse si tratta banalmente di uno scherzo. Non lo so. Sono allibito. WILLIAMS, 5. Anche qui, non meniamo il torrone. Dopo un 2014 molto buono, con bei risultati e tanti podi, il declino è stato secco. Non avevano meno soldi del 2014, a scanso di equivoci. E avevano ancora la power unit Mercedes. Il regresso è stato pesante. La macchina non era granchè, i piloti non sono stati irrestibili (Bottas 6,5 e Massa 6). Poi sarebbe carino sapere cosa narrano adesso quanti volevano assolutamente Valterino vestito di rosso, però pare abbiano perso la voce e c'è da capirli. Mah, che mondo. VERSTAPPEN, 8,5 D'accordo, è mezzo matto. Okay, non ha i freni inibitori. Però, ragazzi, che spettacolo! Se la F1 fosse governata da gente con una visione al passo dei tempi, mica sarebbe passata quasi inosservata, a livello globale, la storia di un minorenne che fa a ruotate con i Vip dell'automobilismo. Voglio dire che l'avventura di Verstappen è fantastica, in altri mondi l'avrebbero sfruttata e valorizzata per recuperare la passione per la F1 tra i teen ager. Non so se abbia un destino sicuro in Ferrari, in Red Bull sono molto bravi a scrivere i contratti. Ma, a prescindere dall'avvenire personale, mi ha regalato delle botte di vita. Io lo adoro, anche se ha preso tutto dalla mamma e non dal papà, eh. RED BULL, 0. Ora, a parte il fatto che dal 2009 in poi avevano sempre vinto almeno un Gran Premio, a me non è piaciuta tutta la orrenda tiritera. Ce ne andiamo. Non ci meritate. Ue ue ue, hanno paura di noi. La Mercedes ci aveva promesso il motore, la Ferrari non ci vuole dare il motore, la McLaren impedisce alla Honda di darci un motore. E mai una parola rispettosa nei confronti della Renault, che pure insieme ai Bibitari ha vinto otto mondiali. Una clamorosa mancanza di stile, un atteggiamento da coatti miliardari che ricorda molto la Benetton di Briatore (e infatti gli estimatori sono gli stessi, li conosco tutti uno per uno). Magari dal 2017 torneranno a vincere con il motorino caro a Todt e a Ecclestone, però mi hanno stufato, forse perchè sono uno da lambrusco e non da bevanda energetica.
  16. Agli altri club le ha fatte: http://www.realmadridshop.com/stores/realmadrid/es/products/kitselector/home-kit-15-16/camiseta-manga-larga-1%C2%AA-equipaci%C3%B3n-real-madrid-15-16hombre/161343 http://shop.fcbayern.de/de/8/31/-fc-bayern-FC_Bayern_Trikot_Home_Langarm--/?page=1 http://www.chelseamegastore.com/stores/chelsea/en/products/kitselector/chelsea-home-kit-2015-16/chelsea-home-shirt-2015-16-long-sleeve-blue/160337 http://boutique.om.net/stores/om/fr/products/kitselector/all-kits-2015-16/maillot-domicile-olympique-de-marseille-2015-16-manches-longues/158479 Solo a noi e al Milan no quindi,sempre molto considerato il calcio italiano...
  17. saranno un grosso punto interrogativo;spesso il secondo anno è più difficile del primo.Prima cosa dovremo vedere che macchina tireranno fuori a Faenza...
  18. anche a me sta iniziando a piacere.Voglio vedere l'anno prossimo cosa combineranno i piloti Toro Rosso invece...
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