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ufficiale Simone Zaza è un giocatore della Juventus
Paulo Sousa 6 ha risposto al topic di Morpheus © in Archivio Calciomercato
Urge crescita barba -
Formula 1 - Campionato del Mondo 2016: Lewis Hamilton e Mercedes campioni
Paulo Sousa 6 ha risposto al topic di Paganese26 in Archivio Sportivo
Se fa fuori Arrivabene o nomn gli dà pieno supporto il mondiale lovinceranno tra vent'anni,sempre che la F1 non fallisca prima... -
Formula 1 - Campionato del Mondo 2016: Lewis Hamilton e Mercedes campioni
Paulo Sousa 6 ha risposto al topic di Paganese26 in Archivio Sportivo
Alcuni estratti interessantissimi di Turrini: Quanto poi ad Iron Mauri Arrivabene, nuovo soggetto 'hot' dell'estate, mi ripeto. Io condivido il suo progetto, penso sia l'uomo giusto al posto giusto, penso che per realizzare i suoi piani abbia bisogno del totale supporto del Dottor Quiz alias Marchionne e penso che il suo stile di comunicare sia appunto il suo stile, può piacere o meno, di sicuro non è falso. Sui motori per il 2016. Se Marchionne conferma il suo ‘sì’ ai motori congelati del tutto a inizio 2016, secondo me la Ferrari resta dietro. Anche se la vera differenza, adesso, solo in parte risiede nella power unit. Chi lavora a Maranello è costretto a sperare che Marchionne nutra per la Ferrari il grande amore che pubblicamente professa. Di sicuro le storie della quotazione e del trasferimento legal/fiscale in Olanda non entusiasmano nessuno. E di sicuro Marchionne, tra i dipendenti, non sarà mai popolare come il suo predecessore. Che era vagamente bollito negli ultimi anni, per carità. Ma a Maranello LCDM è stato un grandissimo (altrove, a occhio e a naso direi di no, ma qui non cpentra). Al motore Ferrari manca ancora qualcosa per agguantare le prestazioni del Mercedes. E quando rincorri l’ultimo miglio è sempre il più difficile da percorrere. Se poi il tuo presidente (Marchionne) sposa la causa del congelamento, uhm, allora… Pensa che io mi chiedo pure se, in caso di vittoria in un Gp, suoneranno l’inno olandese! Insomma, a me non piace la svolta imposta da Marchionne e lo scrivo da settembre 2014. Spero abbia ragione lui, incrocio le dita e stop. Più che emettere segnali d’allarme, non posso fare.Ah, ti interessa il budget. Secondo me Mercedes ha investito il triplo di Ferrari, tra2010 e 2015. Però i bilanci mica me li fanno vedere. Vado a naso, non lo senti il profumo delle vittorie e delle sconfitte?... Quando io mi auguro di essere in vita nel 2028, lo faccio perché respiro un’aria che in Ferrari ho già conosciuto, roba anni Ottanta. Politica, giochetti di potere, scaricabarile, interessi di potere. Secondo me Arrivabene è l’antidoto contro queste porcherie. Ma rischia di finire isolato. Quanto alle risorse, al reparto corse servono investimenti, anche pesanti, in risorse. Dubito che Marchionne, nonostante quanto segnalato dai mezzi di informazione da lui controllati, sia d’accordo con me. Non so quanti soldi frutto della quotazione Ferrari in Borsa finiranno al reparto corse. Si tratta di una operazione puramente finanziaria. Immaginarla come di sicura utilità per la Rossa da Gran Premio, uhm, carissimo tenore, facciamo che nutro discrete perplessità (eufemismo). Calma, io sui programmi del presidente Marchionne mi sono sempre limitato al ‘wait and see’, non firmo alcuna cambiale in bianco. Conosco invece le idee di Arrivabene per il reparto corse e gli auguro di avere la possibilità di realizzarle. A scanso di equivoci, Iron Mauri è un dipendente. Sinceramente il disegno ‘politico’ di Marchionne per la F1 non l’ho ancora inquadrato bene. Mi sembra troppo ‘vicino’ alla Mercedes, quando invece sarebbe opportuno il contrario. Time will tell. La Ferrari certamente ha perso peso politico in Fia rispetto alla presidenza Mosley. E’ un dato di fatto. Adesso Marchionne pare convinto che una alleanza di interessi con Mercedes sia utile alla azienda di Maranello. E’ una opinione rispettabile, anche in una logica complessiva (co Renault e Honda messe come sono messe, Stoccarda è l’unico altro costruttore vero in F1). Ma io non la condivido, perché ciò che va bene a Mercedes secondo me non può andar bene a Ferrari. -
Formula 1 - Campionato del Mondo 2016: Lewis Hamilton e Mercedes campioni
Paulo Sousa 6 ha risposto al topic di Paganese26 in Archivio Sportivo
Credo si riferisse ad un'opposizione non più così netta rispetto a congelamento di power unit e a tutto il regolamento attuale.Turrini crede fortemente in Arrivabene ma crede possa venir un po' troppo isolato dai soliti giochetti di potere sia a Maranello che nel Circus. -
Molto bella,col simbolo Adidas Originals del vecchio trifoglio sarebbe stata insuperabile.Comunque sta tirando di brutto il merchandising pala...
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Formula 1 - Campionato del Mondo 2016: Lewis Hamilton e Mercedes campioni
Paulo Sousa 6 ha risposto al topic di Paganese26 in Archivio Sportivo
Turrini,che di Ferrari ne conosce abbastanza,fa capire che inizia ad esserci una forte disparità di vedute tra Arrivabene e Marchionne con quest'ultimo troppo spostato su posizioni filoMercedes -
Se vai a vedere bene la replica è più bella nei particolari coi loghi cuciti e non stampati
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Dovrebbe essere abbastanza più stretta e leggera ha il collo bucherellato rispetto alla versione replica,le 3 strisce dovrebbero essere attaccate/cucite in maniera diversa...si dovrebbe vedere dal vivo per un confronto in diretta.
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Vai con una mini recensione:tessuto,vestibilità,packaging e anche un raffronto con una della Nike se ne hai una.L'hai presa senza personalizzazione e senza patch?
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Vai con una mini recensione:tessuto,vestibilità,packaging e anche un raffronto con una della Nike se ne hai una.L'hai presa senza personalizzazione e senza patch?
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Erano anche altri tempi c'è da dire,la Juve aveva una squadra top 5 in Europa e la globalizzazione(cappita sicuramente prima e meglio da inglesi spagnoli e tedeschi) non aveva un'incidenza così imponent sui bilanci dei clubs europei.L'importante è che dal punto di vista commerciale stimao crescendo di anno in anno.
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Formula 1 - Campionato del Mondo 2016: Lewis Hamilton e Mercedes campioni
Paulo Sousa 6 ha risposto al topic di Paganese26 in Archivio Sportivo
Da più parti sembra certo un totale cambiamento della sospensione anteriore col passaggio alla Push Rod,non converrebbe testarla goà quest'anno? F1 2015, Ferrari: Arrivabene rivela i 3 punti deboli della SF15-T Mercoledì 08/07/2015 da Manuel Pieri in Ferrari F1, Formula 1 2015, News F1, Pirelli F1 Commenti 3Condivisioni Pagina iniziale next3 di 5 prev La Ferrari inizia a fare i conti con la dura realtà della stagione 2015 di Formula 1. La rincorsa alla Mercedes è sempre più in salita a causa di una SF15-T ricostruita in fretta da James Allison durante lo scorso inverno e con ancora alcuni difetti strutturali di quella del 2014. Ora che l’annata entra nel vivo, i nodi arrivano al pettine. La Rossa non sembra avere margini di sviluppo fenomenali e, parallelamente, fatica a gestire al meglio gli pneumatici. Soprattutto quelli a mescola più dura. Con queste premesse sembra impossibile immaginarsi una Ferrari che, in linea con quanto chiesto dal presidente Sergio Marchionne, riesce a raggiungere la Mercedes entro fine stagione. Eppure Maurizio Arrivabene non vuole arrendersi. E’ lì per questo. Per lottare. Arrivabene: “Sono 3 i problemi della Ferrari” “A Silverstone non hanno funzionato tre cose: la pista fatta da curvoni veloci che ci ha portato ad avere gli stessi problemi di Barcellona e che si presenteranno anche a Spa e Suzuka - ha esordito Maurizio Arrivabene di fronte ai giornalisti durante la conferenza stampa post-Silverstone – in secondo luogo non riusciamo a sfruttare le gomme Hard e finiamo con l’avere meno velocità degli altri nelle curve”. Il terzo problema è legato ai limiti aerodinamici derivanti dall’ingombro del motore che incide sulle dimensioni del posteriore della Ferrari SF15-T:“Su questo si può fare ben poco ma noi dobbiamo intervenire su tutti gli aspetti che possiamo pur di migliorare. La Williams ha fatto dei grossi passi in avanti che hanno stupito pure la Mercedes ma non voglio che loro diventino un problema per noi in quanto il nostro obiettivo è andare a prendere i migliori senza altre interferenze”. La SF15-T ha ancora margini di miglioramento Un dubbio che aleggia nel paddock della Formula 1 è che la Ferrari SF15-T sia arrivata al limite del proprio sviluppo. Maurizio Arrivabene nega uno scenario così drasticamente negativo:“E’ un progetto non da rifare ma da completare ancor di più se si pensa che il lavoro del 2016 è complementare con l’attuale”. Riprendendo il discorso sui problemi della Ferrari, il manager bresciano la vede così:“Il discorso gomme viene fuori ogni anno. L’ho visto anche quando ero un osservatore. Ora dobbiamo fare in modo di risolverlo una volta per tutte (aiuterà il passaggio alla sospensione push-rod, ndr). Sul motore sono meno preoccupato perché so cosa sta per arrivare e so che siamo sempre stati in grado di fare grandi cose”, ha concluso. -
Addirittura si parlava di 14 milioni dello Zenit,poi il giocatore però è calato drasticamente,certo 23 anni ancora,forse qualcosina in più si poteva ricavare...
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Qualcuno sa come stiano andando le vendite di questi primi giorni con Adidas?Nessuna news nel web?
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Formula 1 - Campionato del Mondo 2016: Lewis Hamilton e Mercedes campioni
Paulo Sousa 6 ha risposto al topic di Paganese26 in Archivio Sportivo
Ottimo articolo sulla situazione dell'SF15T: La Ferrari torna sul podio nel Gp di Gran Bretagna mettendosi alle spalle le due Williams di Felipe Massa e Valtteri Bottas grazie alla pioggia “miracolosa” che ha permesso di scompaginare i valori tecnici in campo, dopo che le due monoposto di Grove erano anche andate in testa alla corsa. Sebastian Vettel ha fiutato l’opportunità, e ben supportato dalla squadra, ha colto il massimo risultato al quale la SF15-T poteva ambire. Perché le Mercedes erano, sono e saranno imprendibili. Lasciano “giocare” gli altri finché ne hanno voglia, ma poi quando decidono che è l’ora di ristabilire l’uno-due non c’è avversario che tenga, perché le W06 Hybrid ora hanno un margine impressionante e, forse, non hanno mai cercato il limite. ARRIVABENE GUARDA IL BICCHIERE MEZZO VUOTO Se ne dovrà fare una ragione il presidente Sergio Marchionne che spera in una Ferrari in crescita nella seconda parte della stagione, mentre l’antifona l’ha capita molto bene Maurizio Arrivabene. Il team principal del Cavallino non ha gioito più di tanto al podio inglese, consapevole di quanto lo aspetta di qui in avanti, con una Williams che ha fatto passi da gigante, mentre la Rossa sembra arrivata ad un punto fermo. O meglio cresce, ma meno velocemente dei rivali, tanto che il secondo posto nel mondiale Costruttori alla lunga potrebbe essere minacciato proprio dal team di Sir Frank: meno male che nel carniere ci sono 60 punti di vantaggio, che non sono pochi… LA SF15-T E’ GIA’ ARRIVATA AL LIMITE DELLO SVILUPPO? Una prospettiva non certo esaltante per Maranello che vede affievolirsi la capacità di sviluppare la SF15-T. Va detto che Silverstone era una delle piste meno adatte al potenziale della Ferrari, proprio come Barcellona. In Ungheria, dove torneranno in uso le gomme Soft insieme alle Medium, la situazione potrebbe migliorare, ma non ci si dovrà illudere perché Spa e Suzuka, per fare un paio di esempi, avranno caratteristiche molto simili a quelle di Silverstone. È ormai un tormentone: sono anni che la Ferrari arriva all’estate senza le soluzioni per puntare alla lotta al vertice. Un ritornello ci si è ripetuto puntualmente e che portava ad abbandonare lo sviluppo della vettura prima di Monza per dedicare tutte le risorse del Reparto Corse alla monoposto dell’anno successivo. Non sarà questo il caso: Maurizio Arrivabene garantisce che i pacchetti programmati verranno regolarmente portati in pista e assicura che la gestazione della 667, questo è il numero di progetto, andrà avanti in parallelo con la macchina attuale. LA ROSSA 2016 CAMBIERA’ LA SOSPENSIONE ANTERIORE La Rossa nella terra d’Albione ha messo in evidenza tutti i suoi difetti: incapacità di sfruttare le gomme a mescola dura, mancanza di carico aerodinamico e potenza della power unit. Roba da far venire i capelli bianchi a James Allison, il direttore tecnico del Cavallino. Appare ormai chiaro a tutti che la sospensione anteriore a schema pull rod (che nessuno ha copiato, se non la McLaren due anni fa, ma l’ha subito abiurata) è un limite al migliore sfruttamento delle Pirelli bianche. L’anno prossimo non la vedremo più, ma intanto Arrivabene vuole che il tema venga affrontato e risolto prima di fine stagione. LA MESCOLA HARD E’ UN CRUCCIO PER MARANELLO È vero che la Casa milanese ha adottato quest’anno scelte di mescole più conservative che in passato, rinunciando un po’ al ruolo di chi sa contribuire allo spettacolo, ma le “cicatrici” di Silverstone 2013 sono ancora troppo fresche per essere totalmente rimarginate. La Mercedes, però, ha rivelato di essere velocissima in qualsiasi condizione, mentre le Williams si sono adattate meglio alle mescole di quest’anno che la Ferrari. Sebastian Vettel ha dovuto fare i conti con le gomme anteriori che non andavano in temperatura nel primo giro lanciato, e avrebbero avuto bisogno di una seconda tornata, mentre quelle posteriori non reggevano l’ulteriore passaggio senza una caduta prestazionale. Un difetto che mette in rilievo la difficoltà di trovare un buon bilanciamento. MONOPOSTO DA EVOLVERE E NON DRAG… QUEEN La causa? Difficile da dire: ai problemi di natura meccanica (sospensioni) si sommano quelli aerodinamici e strutturali (gli ingombri della power unit). La SF15-T, quindi, ha margini di crescita che sono più limitati e i piloti devono fare i conti con questa realtà. Ma non si può dire che a Maranello non stiano lavorando sodo: proprio a Silverstone si è vista un’ala anteriore nuova, più tanti piccoli particolari di micro-aerodinamica sulle brake duct (davanti e dietro) e sul fondo che fanno parte di un puzzle evolutivo che non si arresta mai. Resta da vedere se tutte queste novità servono ad aumentare il carico aerodinamico o se alla fine contribuiscono solo a generare maggiore resistenza all’avanzamento. Gli inglesi lo chiamano drag e la Rossa rischia di diventare una… Drag Queen. ORA SERVIREBBE PIU’ POTENZA DALLA POWER UNIT Per sbloccare la situazione servirebbe più potenza dalla power unit: abbiamo visto in Canada che i tre gettoni di sviluppo spesi da Mattia Binotto e dai motoristi, sono stati ampiamente “mangiati” dal lavoro sull’affidabilità svolto dai tecnici Mercedes: da Brixworth avevano presentato alla FIA una lista di richieste che non finiva mai. Una volta assicurata la durata dei V6 Turbo con i numerosi interventi, Andy Cowell ha consentito che le PU106 B potessero essere sfruttate di più in condizione limite non solo in qualifica, ma si dice anche per 40 km in gara. E a beneficiarne non è stata solo la squadra ufficiale, ma anche tutte quelle clienti: Williams, Force India e Lotus, infatti, da Montreal in avanti hanno fatto un salto di qualità importante che ha minimizzato il lavoro dei motoristi ferraristi. LA MERCEDES DAL CANADA E’ STATA PIU’ FURBA La Ferrari, in verità, aveva auspicato un salto che doveva andare ben oltre i 10 cavalli che alla fine sono rimasti nello 059/4, perché i rischi sull’affidabilità non sono stati risolti. Per evitare che si crepino le teste o si rompano le candele è necessario tenere un potenziale più basso di quello che effettivamente si è visto al banco prova. La collaborazione con gli specialisti della AVL deve ancora dare i suoi frutti: gli austriaci stanno lavorando in funzione del 2016, ma alcune soluzioni per ora top secret arriveranno prima della fine dell’anno. SARA’ UNA STAGIONE IN ALTALENA CON ALTI E BASSI Cosa si devono aspettare i tifosi del Cavallino rampante e il presidente Sergio Marchionne? Che sui tracciati dove la SF15-T potrà mostrare tutto il suo potenziale, torni a mettere il sale sulla coda alle frecce d’argento, ma sarà un andamento fatto di alti e bassi e non frutto di un’ascesa graduale e continua. SI PREPARA QUALCHE CAMBIAMENTO PER IL 2016? Se Sebastian Vettel è una garanzia (non scommettiamo un penny sulla conferma di Kimi Raikkonen che è sempre più un elemento esterno alla Ferrari anche se c’è ancora una mezza stagione da disputare) e il team in pista sembra molto consistente, appare palese che ci sono ancora delle lacune nel settore tecnico. Ed è da vedere se si tratta di un problema di organizzazione del lavoro o di persone. A Maranello manca il coraggio di proporre soluzioni che facciano discutere, al limite del regolamento. E non è un caso che si cominci a sentire il nome di Rob Marshall, il delfino di Adrian Newey, che è cresciuto alla corte del genio inglese. È solo gossip o sotto alla cenere cova la brace? -
Ma su juvestore quanti pezzi per capo mettono?Sta scomparendo tutto,già out maglia allenamento bianca e pantaloni 3/4.Questa invece su juvestore non l'ho mai vista: http://www.ebay.it/itm/Top-Juventus-Fc-Adidas-Felpa-Allenamento-Training-Sweatshirt-Bianco-Uomo-/151733159907?pt=LH_DefaultDomain_101&var=&hash=item23540047e3