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andrea

Tifoso Juventus
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    Simone Pepe

    Simone Pepe Quattro scudetti con la Juventus In Nazionale 23 gare 10 giu 2025 - di G.B. Olivero Un sor­riso non costa nulla, ma non è per que­sto che ogni giorno Simone Pepe ne regala tanti a chiun­que gli sta intorno: «È que­stione di carat­tere. E il mio, me lo lasci dire, non lo cam­bio con nes­suno. Pregi e pure difetti, certo. Mi sono tro­vato bene dap­per­tutto: nord, sud, Sici­lia, Sar­de­gna, grandi città, pro­vin­cia. Sono stato for­tu­nato a fare la vita che volevo. Ho vinto quat­tro scu­detti con la Juve, ho gio­cato un Mon­diale e vis­suto tutti i miei sogni. Il buo­nu­more mi ha sem­pre accom­pa­gnato. Sono stato fermo due anni per infor­tu­nio, una sof­fe­renza grande, ma non ho mai sal­tato un giorno di alle­na­mento. Arri­vavo a Vinovo, met­tevo la tuta, andavo in campo, guar­davo gli altri e mi chie­devo cosa potessi fare per ren­dermi utile, per aiu­tare i miei com­pa­gni a vin­cere. I cross, i gol e le corse su e giù per la fascia sono impor­tanti, ma poi ci sono altre cose. E allora cer­cavo di sor­ri­dere, di tenere su il morale anche quando si per­deva, di cari­care il gruppo. Se mi vede­vano lì, e sape­vano quanto mi dispia­ceva non poter cor­rere con loro, magari avreb­bero fatto uno scatto in più per me. Che poi, non saranno mica quelli i pro­blemi della vita no?». ▶E nemmeno crescere nel settore giovanile della Roma e andare via senza una presenza. «Tante pan­chine con Capello, ma il campo l’ho visto solo da seduto... Però biso­gna essere one­sti: quella Roma era esa­ge­rata, livello troppo alto. Face­vano un altro sport rispetto a me». ▶ Centravanti, ala destra, seconda punta, esterno a tutta fascia. Che cosa le piaceva di più? «In C e in B segnavo tanto, ma in A da attac­cante non la bec­cavo mai. La mia for­tuna fu cam­biare ruolo e allar­garmi. E rico­no­sco di essere stato molto bravo a rein­ven­tarmi in un ruolo diverso. Accadde a Udine: c’erano sei punte tra cui Di Natale, Qua­glia­rella, Floro Flo­res. Comin­cio il ritiro e Pasquale Marino mi dice: “Simone, apprezzo tan­tis­simo l’impe­gno, vai a 200 all’ora, ma qui non gio­che­rai mai”. Io avevo qual­che pro­po­sta, ma gli rispondo che sarei rima­sto se mi avesse pro­messo di darmi una chance appena pos­si­bile. E così fu. Nelle prime dieci gior­nate gioco al mas­simo un’oretta. Poi a Firenze qual­cuno è infor­tu­nato, qual­cun altro non vuole fare l’esterno e tocca a me: fac­cio un assist a Qua­glia­rella, uno a Di Natale, vin­ciamo 2-1 e non esco più. Un anno dopo sono in Nazio­nale». ▶ Com’è stato l’approdo alla Juve? «Improv­viso ed emo­zio­nante. Fini­sco il cam­pio­nato da gio­ca­tore dell’Udi­nese, il 9 giu­gno firmo con la Juve, sono il primo acqui­sto dell’era Agnelli e parto subito per il Mon­diale con l’Ita­lia. Al ritorno dal Suda­frica mi sono reso conto che la Juve è un mondo a parte: la pres­sione può deva­starti se non sai gestirla. Con Del­neri par­timmo bene, poi a causa anche di qual­che infor­tu­nio ral­len­tammo e chiu­demmo al set­timo posto». ▶ Come fece Conte a cambiare la storia? «Stra­vol­gendo il modo di pen­sare cal­cio. Portò un cam­bia­mento totale nel lavoro a livello tat­tico, fisico, delle cono­scenze. Ini­ziammo in ritiro con il 4-2-4, ma l’arrivo di Vidal lo spinse a modi­fi­care il modulo. Ci sono due aspetti in cui Conte non ha rivali: la pre­pa­ra­zione della gara e la comu­ni­ca­zione con i gio­ca­tori. Tocca sem­pre i tasti giu­sti. Ripenso al famoso discorso a Vinovo durante lo sprint con il Milan nel 2012. Tanti alle­na­tori par­lano, ma non ti resta nulla. Le parole di Conte invece entrano in testa e arri­vano al cuore. Quando dice “Oggi a que­sti gli met­tiamo il campo in salita”, tu te lo imma­gini pro­prio in pen­denza. In set­ti­mana era tipo “si salvi chi può”, eh: una fatica enorme. Però in par­tita al 70’ i nostri avver­sari erano in coma e per noi era come essere al 40’. A Napoli ha fatto un altro capo­la­voro». ▶ Un infortunio alla coscia sinistra le ha fatto perdere due stagioni: 4 presenze tra 2012-13 e 2013-14. «Tro­feo Tim a Bari, un campo inguar­da­bile. Sem­brava uno sti­ra­mento come tanti. Fermo un mese, rien­tro e sento male. Altro mese e stessa sto­ria. Pur­troppo il carico di lavoro deciso dal pro­fes­sor Sassi era ecces­sivo. Rien­travo e mi fer­mavo di con­ti­nuo. Un giorno a fine alle­na­mento cal­cio le puni­zioni con Pirlo e Gio­vinco. Sento un fasti­dio, salgo sul pull­man in dire­zione Milano e quando arrivo ho un ema­toma enorme. A quel punto l’unica strada era l’inter­vento chi­rur­gico: i pro­fes­sori Benazzo e Combi mi ope­ra­rono a Pavia toglien­domi le cal­ci­fi­ca­zioni e una parte di muscolo. Tor­nai a dispo­si­zione, nel frat­tempo era arri­vato Alle­gri e ogni tanto mi faceva gio­care. Ma non ero più quello di prima». ▶ Con la maglia del Chievo ha segnato il primo gol assegnato dalla Goal Line Technology. «Puni­zione con­tro la Roma. Szc­ze­sny fa una parata incre­di­bile. Mani in fac­cia per la dispe­ra­zione. Poi l’arbi­tro guarda l’oro­lo­gio e comin­cio a cor­rere come un pazzo». ▶ Che ricordo è il Mondiale 2010? «Comun­que bello: gio­care per l’Ita­lia è mera­vi­glioso. Fui tito­lare in tutte le par­tite. Pur­troppo non c’era stato ricam­bio gene­ra­zio­nale. Nel 2006 c’erano diciotto cam­pioni e gli altri erano bravi gio­ca­tori. Nel 2010 c’erano diciotto bravi gio­ca­tori e gli altri erano cam­pioni nella fase finale della car­riera». ▶Adesso fa l’agente: qual è il compito più importante nei confronti di un suo assistito? «Inse­gnar­gli a tro­vare la solu­zione, non la scusa. Noi face­vamo così. Io ho avuto lo stesso pro­cu­ra­tore per quin­dici anni e se dovevo par­lare con Marotta o Para­tici andavo da solo. Adesso i ragazzi vogliono un tutor, più che un agente. E noi dob­biamo ade­guarci. Dico loro che la dif­fe­renza grande la fa la con­ti­nuità di ren­di­mento. Hai gio­cato bene dome­nica? Ok, oggi è lunedì. Non se lo ricorda più nes­suno. Quindi testa bassa, peda­lare. E sor­ri­dere. I miei com­pa­gni mi hanno sem­pre voluto bene anche per que­sto».
  3. Esonera Spalletti senza avere il sostituto A Gravina l'unica cosa che riesce bene è affossare la Juve
  4. Sinner deve vincere a Wimbledon, se vincesse lo spagnolo per la terza volta di fila sarebbe una brutta botta
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  6. Qua finisce che prendiamo Spalletti
  7. La Signora parte dal muro In difesa spunta Balerdi il pretoriano di Tudor Di Filippo Cornacchia TORINO - 6 giu 2025 Bianconeri attivi sui giovani italiani Leoni e Comuzzo. E in fascia resiste Gutierrez del Girona La Juve si muove per l’argentino del Marsiglia dopo il riscatto di Kalulu e in attesa di Bremer ll muro prima di tutto, come nelle migliori tradizioni della Signora. Messo il primo mattone con il riscatto dal Milan di Pierre Kalulu e in attesa del ritorno al top di Gleison Bremer, la Juventus è al lavoro per rinfrescare e rinforzare la difesa del futuro. C’è un nome che mette tutti d’accordo, “vecchi” e “nuovi” inquilini della Continassa ed è quello di Leonardo Balerdi, leader e capitano del Marsiglia di Roberto De Zerbi. Il 26enne argentino è un pallino di Igor Tudor, che lo ha allenato nella stagione trascorsa all’OM (2022-23), ma è apprezzato anche da Giorgio Chiellini, professore universitario del ruolo per dirla alla Mourinho. L’ex Boca è un nome che stuzzica anche il nuovo dg bianconero Damien Comolli, che lo ha affrontato più volte ai tempi della presidenza del Tolosa. Il pretoriano duttile La candidatura di Balerdi è uscita rafforzata dai primi vertici di mercato. Gli aspetti tecnici si intrecciano a quelli anagrafici. Balerdi gioca nell’Argentina, ma possiede anche il passaporto italiano. Nel caso, la Juventus non dovrebbe nemmeno occupare uno dei due slot extracomunitari per l’ex Boca Juniors. Più importante e preziosa è la duttilità del classe 1999 cresciuto alla Bombonera. Leonardo può giocare in tutte le posizioni della difesa a tre: al centro e a destra, all’occorrenza anche a sinistra. Tudor lo ha sperimentato di persona – e sul campo – e per questo non ha dubbi sull’ex pretoriano. Gli incastri di mercato sono ancora tanti e variegati, ma Balerdi potrebbe agire con Bremer e indifferentemente con uno tra Kalulu e Gatti. Senza contare che per il brasiliano, pronto a riunirsi al gruppo in tempo per il Mondiale per Club di metà mese negli Usa, va messa in conto una stagione 202526 con qualche fisiologico “basso” dopo il grave infortunio ai legamenti del ginocchio e il lungo stop. La sensazione è che il reparto subirà una ristrutturazione. Non a caso, cessioni permettendo, nei pensieri della Juventus resiste l’idea di aggiungere anche un pezzo giovane e italiano: i preferiti sono il 18enne Giovanni Leoni (Parma) e il 20enne Pietro Comuzzo (Fiorentina), entrambi nei radar delle big di Serie A. OM e... Roma Comolli e Chiellini, che hanno deciso di rinunciare al prestito bis di Renato Veiga (tornato al Chelsea), nelle prossime settimane proveranno a tentare il Marsiglia. I rapporti sono ottimi tanto a livello di vertici – il presidente Longoria in passato ha lavorato in bianconero come capo scout e ha incrociato spesso Comolli e Chiellini nelle riunioni dell’Eca – quanto di dirigenza: il ds dei francesi è Medhi Benatia, ex compagno di Chiellini ai tempi della Juventus. Il feeling tra la Signora e il Marsiglia è un ottimo punto di partenza. Anche se al Velodrome, almeno per il momento, non vorrebbero privarsi dell’argentino. Nel calcio, però, tutto può cambiare in fretta. La Juventus c’è, ma non corre da sola: Balerdi è un obiettivo della Roma di Gasperini, intrigato dal centrale già ai tempi dell’Atalanta. Dal centro alle fasce: nella lista bianconera resiste il nome di Miguel Gutierrez del Girona.
  8. https://x.com/TrollFootball/status/1930670891593244981?t=rN9krZ3rOgVIpW7kMg5JZA&s=19
  9. andrea

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  10. Mbangula tra il Bologna e le inglesi Per Djalò spunta il Crystal Palace ANSA · 4 giu 2025 Giù le mani da Yildiz, ma qualche sacrificio in nome del bilancio la Juventus dovrà farlo comunque. Probabilmente già entro la fine del mese, prima del Mondiale per Club. Alla Continassa ne parleranno oggi, quando il nuovo dg Damien Comolli si riunirà per la prima volta a Torino con Giorgio Chiellini e Igor Tudor. Nelle varie chiacchierate di mercato spunterà il nome di Samuel Mbangula, una delle rivelazioni della stagione. L’ala belga, lanciata a sorpresa da Thiago Motta fin dal debutto in campionato dello scorso agosto contro il Como, ha concluso il campionato con prestazioni e numeri positivi: 32 presenze e 4 reti tra Serie A e Coppe. Tanto da attirare l’interesse di diversi club: se in Italia è attivo il Bologna - Giuntoli avrebbe voluto utilizzare il belga per arrivare a Ndoye - in Inghilterra ci sono almeno due società che sono andate oltre il semplice sondaggio: il Nottingham Forest e il Bournemouth. Alla Continassa puntano a incassare tra i 15 e i 20 milioni per Mbangula. In Premier pensano anche a Tiago Djalò: c’è il Crystal Palace sul difensore juventino reduce dal prestito al Porto.
  11. https://x.com/SandroSca/status/1930217103820263753?t=7w4EGxvd5u1HS5m_5PUBLg&s=19 https://www.dagospia.com/sport/simone-inzaghi-perso-almeno-scudetti-avuto-piu-dall-inter-l-inter-lui-436758
  12. I soldi della nuova Champions League https://www-rivistaundici-com.cdn.ampproject.org/v/s/www.rivistaundici.com/2025/06/01/champions-league-premi-club/?amp=&amp_gsa=1&amp_js_v=a9&usqp=mq331AQGsAEggAID#amp_tf=Da %1%24s&aoh=17489609882993&csi=0&referrer=https%3A%2F%2Fwww.google.com&ampshare=https%3A%2F%2Fwww.rivistaundici.com%2F2025%2F06%2F01%2Fchampions-league-premi-club%2F
  13. andrea

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    Lo conoscete il Boomer milanese? https://x.com/milanandLA/status/1929509610945151009?t=FO7YWwrCD2uXUYjR9mPvUA&s=19
  14. andrea

    Serie A 2025-2026

    Prevedo un'altra stagione tragica per noi
  15. andrea

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    https://x.com/ilciccio67/status/1929547598693543961?t=mkTkpmOdaKYzfLHwILXjCQ&s=19
  16. andrea

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    https://x.com/FBiasin/status/1398745403974160391?t=Ya2YITR69la6qCmSLGk9SA&s=19
  17. Miglior piazzamento in campionato un sesto posto (con il Liverpool!)
  18. andrea

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    Era tutto uno scherzo https://x.com/mevisan25/status/1929106377445605452?t=zDl3N-NeouXCMB8lWAUdAA&s=19
  19. https://www.dagospia.com/cronache/evelena-christillin-svelena-lapo-delusa-dai-suoi-insulti-mi-mise-contro-i-427570
  20. andrea

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    https://x.com/MunichFanpage/status/1928896650153468266?t=HfHSJg3-kZN5JeNAydg_bg&s=19
  21. Quindi non zero scudetti, ma meno due
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