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Sono curioso di conoscere i dati degli ascolti di questa partitella, gratis, andata in onda in chiaro su TV8. Perché noi siamo noi, tutti gli altri baciano deretani.
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Lui e Thuram sembrano decisamente due buoni innesti. Sempre svegli quando gli arriva la palla, sanno sempre cosa fare.
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Cavoli, non lo sapevo. L'ho conosciuto una volta, qualche anno fa. Raccontava dei suoi anni... Robe di Sivori e via dicendo. Diceva che con la vecchiaia, per vivere di più cercava di passeggiare molto (abitava a Torino credo), e mangiare molto poco. Col primo stipendio alla Juve comprò un anello per la sua ragazza. Mi spiace. Credo avesse ben più di 80.
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Sembra uno raccattato per strada, sai... tipo, - dai gioca anche tu che siamo 1 in meno. - ma non so giocare - vabbè non importa, fai numero. Tanto anche noi mica siamo...
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Dai, vediamo come va con la samba. speriamo che sia una samba e non una bossa nova.
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Vabbè, conta niente. Ma qui mi sa che servono 2 anni solo per arrivare ad una specie di competitività decente. C'è tanto lavoro da fare. Ma tanto tanto. Lasciamoli lavorare, per adesso. L'unica cosa buona di 'sta serata è la birra hefeweizen che mi sto bevendo. Che la divisa sembra un pigiama lo avete già scritto nelle pagine precedenti, vero?
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Topic "C O M P L O T T O D I F A M I G L I A"
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di CRAZEOLOGY in Calciopoli (Farsopoli)
Questo, per quelli che pensano che in Stellantis JE non comanda nulla. In questo caso comunque ha ragione. Maserati è sacra. E così Alfa Romeo. E così Chrysler negli States. Sono marchi che hanno una storia... Gli do il permesso di dare due schiaffoni all'ad. Estratto dell’articolo di Andrea Monticone per https://torinocronaca.it/ Qualche frizione fra John Elkann e Carlos Tavares? Sì, perché la lettera sul futuro di Maserati la "firmano" insieme, ma di fatto il presidente di Stellantis costringe il suo amministratore delegato […] a smentirsi. Maserati non si vende e non si aggrega ad altri Gruppi italiani del lusso, ossia Ferrari. Dunque che cosa è successo? Una comunicazione frettolosa durante la comunicazione dei dati della semestrale o strategia? Di certo c'è una cosa: le nuove Maserati […] non saranno solo elettriche, come si pensava, ma avranno il caro vecchio motore termico. Tutto parte da quando, durante la comunicazione dei risultati della semestrale - pessimi, o per dirla con Tavares "inferiori alle aspettative" - Nathalie Knight, chief financial officer di Stellantis, si lascia sfuggire che "stiamo valutando quale sia la casa migliore per Maserati". Che significa cessione? Successivamente arriva Carlos Tavares e dice che "non possiamo permetterci di tenere brand che non siano redditizi" […]. Concetto poi ribadito in una intervista alla Reuters. Ecco perché ieri, il segretario generale della Uilm Rocco Palombella ha mandato una lettera proprio a John Elkann, auspicando il passaggio del brand del Tridente […] a Ferrari per costituire un polo del lusso ad alto contenuto tecnologico. Ma Stellantis […] risponde immediatamente. Una risposta del ceo Tavares "con cui John Elkann ha condiviso la nostra lettera", spiega Palombella, che però sembra portare più l'impronta di Elkann. Ribadendo "L'impegno incondizionato per il brillante futuro di Maserati come unico marchio di lusso dei 14 marchi Stellantis" viene detto che "le dichiarazioni rilasciate a questo proposito non trovano alcun tipo di corrispondenza nel contesto della strategia di Maserati all'interno del piano strategico a lungo termine Dare Forward 203" di Stellantis. Quindi cos'era, un bluff l'altro giorno, una fake news autodiffusa, oppure Tavares ha in mente altri marchi da tagliare? In Alfa Romeo, le cui vendite scaldano poco i cuori al momento nonostante il battage per la Junior e dove la Stelvio è a fine vita e il Tonale non basta, fischiano delle orecchie... Più a rischio ancora c'è Chrysler negli Usa e DS in Francia, dove il brand di lusso derivato da Peugeot sarebbe l'antagonista diretto proprio di Maserati. Fatto sta che "Maserati è in una fase di transizione verso l'elettrificazione con il programma Folgore BEV che sarà integrato da versioni Ice per la Granturismo e ibride per la Grecale, mentre confermiamo che sono in preparazione anche i successori della Quattroporte e del Levante". Dunque, come accaduto per i venti modelli in uscita quest'anno per la stessa Fiat 500, c'è una clamorosa retromarcia sull'elettrico: la Granturismo, prodotta a Mirafiori, avrà il motore termico. […] -
Questo, per quelli che pensano che in Stellantis JE non comanda nulla. In questo caso comunque ha ragione. Maserati è sacra. E così Alfa Romeo. E così Chrysler negli States. Sono marchi che hanno una storia... Gli do il permesso di dare due schiaffoni all'ad. Estratto dell’articolo di Andrea Monticone per https://torinocronaca.it/ Qualche frizione fra John Elkann e Carlos Tavares? Sì, perché la lettera sul futuro di Maserati la "firmano" insieme, ma di fatto il presidente di Stellantis costringe il suo amministratore delegato […] a smentirsi. Maserati non si vende e non si aggrega ad altri Gruppi italiani del lusso, ossia Ferrari. Dunque che cosa è successo? Una comunicazione frettolosa durante la comunicazione dei dati della semestrale o strategia? Di certo c'è una cosa: le nuove Maserati […] non saranno solo elettriche, come si pensava, ma avranno il caro vecchio motore termico. Tutto parte da quando, durante la comunicazione dei risultati della semestrale - pessimi, o per dirla con Tavares "inferiori alle aspettative" - Nathalie Knight, chief financial officer di Stellantis, si lascia sfuggire che "stiamo valutando quale sia la casa migliore per Maserati". Che significa cessione? Successivamente arriva Carlos Tavares e dice che "non possiamo permetterci di tenere brand che non siano redditizi" […]. Concetto poi ribadito in una intervista alla Reuters. Ecco perché ieri, il segretario generale della Uilm Rocco Palombella ha mandato una lettera proprio a John Elkann, auspicando il passaggio del brand del Tridente […] a Ferrari per costituire un polo del lusso ad alto contenuto tecnologico. Ma Stellantis […] risponde immediatamente. Una risposta del ceo Tavares "con cui John Elkann ha condiviso la nostra lettera", spiega Palombella, che però sembra portare più l'impronta di Elkann. Ribadendo "L'impegno incondizionato per il brillante futuro di Maserati come unico marchio di lusso dei 14 marchi Stellantis" viene detto che "le dichiarazioni rilasciate a questo proposito non trovano alcun tipo di corrispondenza nel contesto della strategia di Maserati all'interno del piano strategico a lungo termine Dare Forward 203" di Stellantis. Quindi cos'era, un bluff l'altro giorno, una fake news autodiffusa, oppure Tavares ha in mente altri marchi da tagliare? In Alfa Romeo, le cui vendite scaldano poco i cuori al momento nonostante il battage per la Junior e dove la Stelvio è a fine vita e il Tonale non basta, fischiano delle orecchie... Più a rischio ancora c'è Chrysler negli Usa e DS in Francia, dove il brand di lusso derivato da Peugeot sarebbe l'antagonista diretto proprio di Maserati. Fatto sta che "Maserati è in una fase di transizione verso l'elettrificazione con il programma Folgore BEV che sarà integrato da versioni Ice per la Granturismo e ibride per la Grecale, mentre confermiamo che sono in preparazione anche i successori della Quattroporte e del Levante". Dunque, come accaduto per i venti modelli in uscita quest'anno per la stessa Fiat 500, c'è una clamorosa retromarcia sull'elettrico: la Granturismo, prodotta a Mirafiori, avrà il motore termico. […]
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Diciamo che in linea generale, parlando così, tra amici, di massimi sistemi, è un andazzo italiota che vale per molta economia. Se le cose non vanno, se il prodotto non lo vendo abbastanza, cosa faccio? 1- Abbasso i prezzi e punto sulla convenienza, ossia la quantità. O almeno ci provo. 2- Oppure vendo meno, ma alzo i prezzi per potermi garantire il guadagno che mi ero prefissato all'inizio. Di solito nell'italietta nostra vince la 2. E infatti piuttosto fanno marcire le ciliegie e gli ortaggi sugli scaffali dei supermercati e puntano sulla quota che sicuramente venderanno. Non ci perdono, lavorano meno, guadagnano lo stesso, e il consumatore si arrangia. E forse non solo in Italia. Basti pensare che vengono buttate, solo in Europa, 80 milioni di tonnellate di cibo all'anno. Ed è solo di recente che alcune catene hanno messo degli sconti specifici sui prodotti vicini alla scadenza. Non so... Forse Dazn avrà pensato che correre il rischio non valeva la pena, perché come dicevo il boicottaggio non ha tanto a che fare coi prezzi. Boh...
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Ciò che fa la Juve ha valore fino ad un certo punto. Quello che conta è ciò che fa il padrone, e ciò che dicono i giornali del padrone. La Juve eventualmente si adegua. Ma se avessero voluto davvero la guerra, l'avrebbero fatta. Agnelli ai suoi tempi mise in piedi delle strategie legali, ma senza nessun appoggio del gruppo. Per questa ragione ho sempre scritto che era totalmente inutile fare battaglie senza un serio accordo interno famigliare. Senza un adeguato battage mediatico non si sarebbe concluso nulla. Per ego personale lui ha fatto finta di non sentire. Gli interessava vincere e farsi bello. La fine che ha fatto era prevista fin dal 2011, ci hanno messo fin troppo tempo a defenestrarlo, ha tenuto duro per molto tempo, nonostante gli spintoni continui. E il fatto che oggi sia fuori da tutto conferma ancora di più ciò che dico, perché se lo avessero seduto su un altra poltrona tanto quanto.... E invece no, AA non ha diritto di essere indagato, quindi fuori dalle balle. Una specie di appestato. Invece Elkann e Ferrero possono sedere su poltrone importanti anche se indagati. La legge non è uguale per tutti nel clan dei torinesi. Appena ripresa in mano la Juve, nel cesso tutti i ricorsi ancora in piedi, e totale asservimento al calcio italiano di Gravina e soci, e come premio per la posizione sodomita assunta, subito punti in meno ecc, ecc. Siamo in mano a questa gente qua. Con questi manco una partita a carte vale la pena giocare. Troppo antisportivi, troppo grigi, troppo foschi. Esseri inutili.
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Beh, dipende da quanto hai intenzione di guadagnare. Fanno delle proiezioni, delle stime costi e ricavi, poi un prezzo che gli garantisca quello che più o meno si erano prefissati. Ma il boicottaggio non è nato contro Dazn, ma contro un sistema intero che umilia la Juve ogni volta che ne ha l'opportunità, per poi chiedere soldi, parecchi, soprattutto agli Juventini, per farci guardare campionati alla chezzo di cane, taroccati a vista, con punti in meno, telecronache oscene, opinionisti anti Juve, e via dicendo. Si cerca di stimolare chi acquista i diritti a rifiutarsi di farlo, in quanto la federazione non è in grado e non è intenzionata ad offrire un prodotto serio e regolare. E si boicotta anche tutto il resto, ossia Sky, Stampa, e tutti i nemici che abbiamo. Certo, tutto ciò fa parecchio riflettere. E' praticamente impossibile fare pulizia. C'è troppa melma ovunque. Lega, singole squadre, tifoserie, federazione, politica, ecc. Non si salva nessuno. Il fallimento ci farà godere parecchio, ma non rimetterà le cose a posto, credo. Però è giusto trascinare giù tutto nel buco nero insieme a noi. Devono tutti pagarla cara.
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Non ci stanno capendo più nulla. I debiti evidentemente sono troppi, e non ci stanno più dentro; anche se l'orchestra mediatica suona "blue moon", Sinatra è morto lo stesso , e le voragini di bilancio stanno mettendo a rischio la tenuta complessiva di tante realtà. Chi ha ragione tra le parti è assolutamente irrilevante. A naso... 1- Se i venti club e la lega perdono, fanno una figura di M***A, niente dindi, e si rovinano definitivamente la reputazione. Chi è il pazzo che si avvicinerebbe ancora a qualcuno che da un momento all'altro può chiederti nuovamente miliardi di euro di danni? Peracottari esaltati insomma, che chiedono tanti soldi per un campionato ridicolo che nel mondo in linea di massima non interessa a nessuno (quantomeno rispetto ad altri). 2- Se i venti club e la lega vincono, idem con patate. Certo, lo so, in teoria beccano i soldi, ma da quel momento in poi non venderanno più niente a nessuno. Chi è il pazzo che si avvicinerebbe a qualcuno che da un momento all'altro può chiederti nuovamente miliardi di euro di danni? Si rovinano definitivamente la reputazione comunque. Stronzi vendicativi che chiedono tanti soldi per un campionato ridicolo che nel mondo in linea di massima non interessa a nessuno (quantomeno rispetto ad altri).
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Siamo al kaos, al tutti contro tutti. Bene così. Morirete tutti, brutte *****e. I club che hanno giocato in Serie A fra il 2008 e il 2018 chiedono miliardi di euro di danni a tre agenzie media, per presunte mancate entrate dalla vendita dei diritti di trasmissione internazionale in quel periodo. L’azione legale promossa dalle società segue una sentenza dell’antitrust del 2019, secondo cui le agenzie media IMG, MP & Silva e Be4 si sarebbero accordate nel presentare le offerte per i diritti, facendo cartello e limitando di fatto la concorrenza. A darne notizia è l’agenzia Reuters. La stima del danno La decisione antitrust ha spinto più di venti club che nel periodo interessato giocavano in Serie A - tra cui Milan, Inter, Torino, Fiorentina, oltre alla stessa Lega Serie A come associazione - a citare in giudizio le agenzie presso un tribunale di Milano. La Serie A stima in 1,8 miliardi di euro le mancate entrate dovute all’accordo di cartello fra le agenzie media. Ma la stima potrebbe essere ancora più cospicua. Francesco Anglani, partner dello studio legale BonelliErede che rappresenta alcune delle squadre - tra cui Torino, Fiorentina e Roma – ha riferito a Reuters che le richieste di risarcimento danni dei singoli club avrebbero superato complessivamente i 3 miliardi di euro. L’accusa e la difesa Per Anglani, "è la prima volta che un'azione antitrust per danni è stata intentata in Italia per importi così significativi". Le agenzie media negano ogni responsabilità e addebito, sostenendo che i proventi generati dalle vendite erano in linea con i prezzi di mercato. I diritti di trasmissione sono la principale fonte di entrate per i club italiani, ma oggi sono meno redditizi rispetto alla Premier League inglese e alla Liga spagnola. L’unica delle agenzie media sotto accusa che ha deciso di rilasciare una dichiarazione è IMG, che tramite un portavoce ha detto a Reuters: “Abbiamo obiezioni solide alle accuse che ci vengono rivolte e ci difenderemo con vigore”. La Lega di Serie A preferisce non commentare
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Si butta il boccone nel pollaio, poi vediamo qual'è il pollo che lo beccherà per primo. Io un'idea ce l'ho. Bisognerebbe anche leggere se nel libro c'è l'altro pezzo della storia, ossia che nell'incidente che ebbe Gianni pare che nell'altro veicolo ci siano state delle vittime. Forse più di una. Ci furono anche delle rogne con la magistratura del luogo, e pare che dovettero trovare il modo per mettere tutto a posto, probabilmente ungendo i meccanismi nel modo giusto. Queste però son cose tutte da verificare. Ci sono diverse versioni della storia.
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Esattamente. Ora, visto che escono periodicamente queste cose poco edificanti sul padrone della Fiat, ormai passato da 20 anni a miglior vita, sembra quasi che lui cerchi indirettamente di distinguersi e di legittimare la sua immagine. Perché la gente il confronto lo fa. E lui su un confronto generico esce con le ossa rotte. Invece impostando il discorso in modo diverso... Come a dire: ok, mio nonno era un mito, da tanti punti di vista, bla bla bla, ecc, ma era anche un inaffidabile totale, e proprio per scelta di vita. Io no. Io ho studiato. Io ho una famiglia a cui sto vicino. Sono solido, serio, affidabile, non vado in giro di notte a cercare mignottoni. Se faccio una vacanza è per puro relax e sto con la mia famiglia. Seguo tutte le mie attività del gruppo, ogni giorno. Lavoro, e mi sposto in tutto il mondo per svolgerlo. Lavoro per il bene del gruppo 7/7 e 24/24h. Mio nonno, dai su, vabbè... Secondo te, caro lettore/osservatore esterno, chi è meglio? Pensaci bene. A chi affideresti le chiavi di casa tua, per dare l'acqua alle piante, quando vai in vacanza? E sai qual'è il bello? Che sulla carta ha pure ragione. In effetti la confezione è ineccepibile. Peccato però che noi sappiamo cosa c'è dentro.
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Topic "C O M P L O T T O D I F A M I G L I A"
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di CRAZEOLOGY in Calciopoli (Farsopoli)
https://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/agosto-1952-gianni-agnelli-fu-beccato-letto-ragazza-sua-402790.htm -
https://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/agosto-1952-gianni-agnelli-fu-beccato-letto-ragazza-sua-402790.htm che strano che escano queste robe.... qualcosa mi puzza.
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Habemus sponsor: Jeep e Visit Detroit sono i nuovi partner della Juventus
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di Dani_82 in Juventus Forum
Di sicuro deve essere un'azienda che vende il suo prodotto in tutto il mondo. Sennò non ha senso. -
K A L C I O M A R C I O! - Lo Schifo Continua -
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di CRAZEOLOGY in Calciopoli (Farsopoli)
Boicottaggio: la valanga bianconera! http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/articoli_dettaglio.asp?id=6882 -
Boicottaggio: la valanga bianconera! http://www.giulemanidallajuve.com/newsite/articoli_dettaglio.asp?id=6882
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Si è dimenticato l'Inter. Detto questo, (al di là delle ultime operazioni che hanno visto Telelombardia papparsi anche 7Gold, ingrandendosi ancora di più), sarà meglio che anche quel covo di antiJuventini si dia una bella regolata. Il calcio cambierà ancora nei prossimi anni, così gli abbonamenti, così gli ascolti, così tutto il giornalismo che lo riguarda. Non si sentano esclusi dai rischi solo perché loro sono gratis. Invelenire l'acqua da cui tutti bevono non fa bene a nessuno. E loro lo fanno da decenni. Il calcio potrebbe abbassare molto la sua appetibilità in futuro, perché i giovani pensano ad altre cose. Vedrai caro ravezzani che fine farete....
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Topic "C O M P L O T T O D I F A M I G L I A"
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di CRAZEOLOGY in Calciopoli (Farsopoli)
Non lo so. Diciamo che da quello che si vede dall'esterno sembra abbastanza improbabile, perché se fosse stato come dici tu, a quest'ora Margherita l'avrebbero già messa in una scatola. Il fatto che lui sia sotto tiro della magistratura, con tanto di perquisizioni personali, ecc, e che i media stiano riportando tutto con dovizia di dettagli, con fortissime critiche anche riguardo a tutta la gestione industriale del settore automotive, mi fa pensare che non sia così. Mi sembra quasi che rispetto anche solo a qualche anno fa, ormai tutti siano non solo sempre contro la Juve, come al solito, ma anche contro tutto il gruppo ed Elkann. Perché loro industrialmente, come ho detto tante volte, muovono interi mondi. Il fatto di fuggire gradualmente all'estero, significa togliere soldi dalle tasche di tante persone, di tanti politici, di tante banche, ecc, e creare una serie di problemi a tutta la politica (locale, regionale, e nazionale). Il problema non è solo l'operaio che resta a casa, qui si da parecchio fastidio anche alla casta. Così la vedo io, anche se ovviamente potrei sbagliare. Ma un clima del genere nei confronti del gruppo in passato non lo ricordo. -
UFFICIALE: Juan Cabal è un calciatore della Juventus
CRAZEOLOGY ha risposto al topic di Morpheus © in Archivio Calciomercato
Bravo. Identiche mie sensazioni. Poi spero migliori, cresca, e senta il peso della maglia nel modo giusto. Il suo sogno lo ha raggiunto, è arrivato, adesso deve farlo esplodere. Vedremo... Quello che sarà sarà, ma Giuntoli e Motta mi sembrano sul pezzo, anche se i mezzi economici a disposizione sono quelli che sono.- 270 risposte
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L’era della pay tv, del calcio spalmato in giorni e orari diversi, lo aveva già fatto diventare un pianerottolo, sia pur suggestivo, dell’immenso edificio del pianeta calcio e tv. Da oggi Novantesimo minuto vivrà solo di ricordi. La Rai lo terrà in piedi sabato e lunedì sera, ma della trasmissione che ha segnato un’epoca di sport e società, quella della domenica pomeriggio, non resterà nulla. Un highlander che ci lascia dopo essere sopravvissuto ai diritti tv passati a Mediaset, quando fu capace di rigenerarsi anche con la sola Serie B al punto da farla sembrare il campionato più bello del mondo. In onda, persino quando i tecnici, scioperanti inamovibili, non avevano fatto arrivare in redazione nemmeno un’immagine. Successe due volte, nel 1975 e nel 1987, eppure andò in onda, con le partite raccontate come una favola illustrata da qualche foto presa qua e là. Alla fine però Novantesimo si è arreso. Piegato dalla mancanza del suo carburante, il calcio. Una partita dalle 12,30, una o due alle 15, e spesso neanche di primo livello. E con l’aggravante di un’altra, quella delle 18, a fare concorrenza sleale. Cala il sipario dopo 54 anni. Si era alzato nel settembre del 1970 da una idea di Maurizio Barendson e Paolo Valenti. La sigla più famosa, con la tipica musichetta, mostrava una curva dello stadio Olimpico che si riempiva gradualmente. […] La forza di Novantesimo era nelle immagini in anteprima, ma anche nella personalità dei giornalisti, identificati fatalmente con le squadre che seguivano. Perché se Paolo Valenti era stato straordinario a non far mai trapelare la sua fede calcistica […], per gli altri si era creata una simbiosi. Quando c’era da commentare l’Ascoli di Carlo Mazzone e Costantino Rozzi, il presidente dagli scaramantici calzini rossi, il volto era Tonino Carino con il suo aspetto timido e gentile e forse per questo diventato star assoluta. Se Antognoni segnava su punizione il cantore era Marcello Giannini, mentre dall’Olimpico illustrava Giampiero Galeazzi (che poi sarebbe diventato il conduttore). Infinite schegge della memoria. […] REPUBBLICA PS - 1 Comunque un doveroso grazie ai due ideatori che, anche se morti diverse decine di anni fa, ci hanno regalato un pezzo di storia della televisione. ------------------------------------------------------------------------------------------- PS - 2 Cari autori televisivi di un passato lontano, oggi il calcio non vi piacerebbe più. Vi farebbe schifo. Così come la conduzione sbilenca del vostro programma degli ultimi anni che siete stati costretti a lasciare in eredità ad altri. Quindi tifate, da lassù, per quelli come noi. Grazie ragazzi.
