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andrea

Tifoso Juventus
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  1. «I Giochi sono esempio di civiltà Juve e Ferrari, ora ripartiamo» Il Ceo di Exor a Casa Italia: «La Fondazione Agnelli crede tanto nel binomio sport e istruzione» di Elisabetta Esposito · 6 ago 2024 Oggi sarò allo Stadium per la festa bianconera Le squadre forti si lasciano alle spalle il passato In Formula 1 è tutto più interessante Hamilton non verrà per godersi la pensione L’atmosfera che si respira ai Giochi lo affascina, «perché qui vedi il mondo senza divisioni, una convivenza in armonia, nonostante gli atleti siano tra loro avversari. È un esempio molto positivo di civiltà». Per questo John Elkann, dall’Olimpiade di Pechino, ha sempre voluto assistere al più grande evento sportivo che esista, portando con sé la sua famiglia. Ieri il presidente di Stellantis, Ferrari e Fondazione Agnelli, ma anche Ceo di Exor, è stato a Casa Italia per presentare un nuovo progetto realizzato assieme al Coni, ma non si è tirato indietro quando è capitato di parlare di Juventus e Ferrari. Partiamo dal principio. ► Presidente, di che progetto parliamo? «Come Fondazione Agnelli crediamo tantissimo nel binomio sport e istruzione, che non sono in antitesi come qualcuno crede, anzi, sono due elementi che si autoalimentano. Ci sono diverse ricerche che dimostrano che chi fa attività sportiva studia meglio. Per questo nel 2016 abbiamo lanciato il progetto “A scuola di sport” che ci ha permesso di portare olimpionici e paralimpionici nelle scuole di tutta Italia per dare la loro testimonianza, innescando un circolo virtuoso. Quest’anno abbiamo voluto andare oltre, legandoci al Trofeo Coni, una specie di Olimpiade under 14 che si farà in Sicilia dal 3 al 6 ottobre e che il 4 a Catania ospiterà anche il Presidente della Repubblica Mattarella. L’obiettivo è motivare i ragazzi a fare sport, stimolandoli attraverso l’esempio dei campioni e aiutandoli a inseguire i loro sogni come già stiamo facendo nel calcio con il progetto “My Kick Off in Usa”». ► Pensa davvero che l’esempio di atleti di alto livello possa cambiare le cose? «Ne sono convinto, guardate cosa è successo grazie a Sinner: prepariamoci ad una futura generazione di tennisti. Del resto quando ero giovane io eravamo tutti sciatori grazie a Tomba e Compagnoni». ► A Parigi ha visto la ginnastica artistica, con due medaglie per l’Italia, oggi sarà all’Allianz Stadium per la sfida tra Juventus e Juve Next Gen. «È una festa della famiglia bianconera, una tradizione iniziata lo scorso anno per i 100 anni del legame Agnelli-Juventus, la storia più longeva di qualsiasi sport al mondo. Sarà un bel modo per far partire la stagione, nonché la prima di Thiago Motta e dei nuovi giocatori allo Stadium. Ci saranno 40 mila persone e una grande atmosfera. Vogliamo creare un clima di condivisione, che a mio parere è alla base dello sport». ► Una volta ha detto che la Juventus è all’anno zero. Che cosa intendeva? «Per voi che significa? Che si potrebbe non vincere? Vi dico come la vedo io. Ieri allo stadio del tennis ho mostrato ai miei figli una bellissima frase di Roland Garros che dice che la vittoria appartiene a chi ha tenacia e la tenacia in fondo è non perdere la voglia di metterti in gioco quando affronti delle difficoltà. Nella vita non possono non esserci momenti duri, l’importante è prenderli positivamente e sfruttarli per fare un reset. E ripartire. Dunque l’anno zero è l’attimo in cui schiacci quel bottone e ti lasci alle spalle il passato guardando solo al domani. Questo vale in tanti ambiti della nostra vita e particolarmente nello sport. Le squadre e gli atleti forti sono quelli che hanno questa abilità, ragionare in negativo che porta a creare alibi e rischi di arrivare a pensare che tutti siano contro di te. Se non vai bene è normale che i tifosi non siano contenti». ► E adesso con Motta? «Alla fine la cosa importante è approcciare con Thiago Motta una nuova generazione. Noi oggi abbiamo una squadra giovane, lui è un allenatore giovane che è stato anche giocatore e può aiutarci a costruire. Questo serve in questo momento, perché il collettivo che la Juventus ha è straordinario e con un grande potenziale». ► Che idea ha della Serie A? «Il campionato italiano è diventato un posto di formazione per giovani alle prime armi, quelli bravi andranno in Premier League. E poi magari a fine carriera in Arabia Saudita. Dite che è un peccato? È la realtà, il vero peccato è non guardare la realtà». ► Parliamo di Ferrari e di Hamilton? «Hamilton e la Ferrari si sono trovati, lui viene da noi per vincere e noi con lui diventiamo più forti nell’anticipare quelle che sono le sfide del futuro. Parliamo di un grandissimo atleta che è molto motivato a diventare per l’ottava volta campione del mondo, come dimostrano le ultime gare. Non viene certo in Ferrari per godersi la pensione, vuole giocarsela. Del resto basta guardare i grandi dell’ultimo decennio: Djokovic, Federer, Hamilton, Ronaldo, Messi, che cos’hanno in comune? La longevità. Hanno superato con un’enorme forza di volontà i condizionamenti fisici». ► Che stagione sarà? «Quest’anno in Formula 1 c’è vera competizione, ci sono quattro scuderie che sono molto vicine l’una all’altra e questo rende tutto molto più interessante. Red Bull è partita bene, poi Ferrari, McLaren, adesso Mercedes: è un campionato finalmente aperto e con dei grandissimi piloti. Quello che conta è che si giri al massimo del proprio potenziale. Chi ha più esperienza, come Hamilton o Alonso, ha maggior regolarità. E questo può fare la differenza».
  2. andrea

    Gleison Bremer

    «Juve, resto e vinco con te» «Il nuovo progetto mi ha convinto Motta è ambizioso Faremo grandi cose» di Fabiana Della Valle TORINO · 6 ago 2024 Douglas Luiz è un grande colpo, spero mi faccia fare più gol Chiellini è il mio mental coach, lui mi aiuta a capire le punte La squadra quest’anno è più adatta a giocare a quattro. Serve disponibilità da parte di tutti ma siamo sulla strada giusta Thiago ha la mia stessa mentalità: vuole sempre il massimo Giuntoli mi ha dato serenità, è un grande motivatore L’Inter è favorita, speriamo di rendere la A più equilibrata Il difensore brasiliano ha rinnovato con i bianconeri fino al 2029: «Mi volevano in tanti, ma ho detto no: sono già in un top club» Gleison Bremer ha in mano la maglia con la nuova data di scadenza e il sorriso di chi sa di aver fatto la cosa giusta: contratto prolungato fino al 2029 e clausola cancellata per la stagione in corso. Una sorta di matrimonio bis con la Signora che spegne qualsiasi sirena di mercato, come lui stesso ci racconta. «Sono molto contento — dice il difensore bianconero —, la Juventus è un grande club che mi ha fatto crescere. Qui ho scoperto la Champions e sono felice di proseguire con la Juve, una società molto ambiziosa, come me. Insieme possiamo raggiungere grandi traguardi». ► La volevano top club europei e in Arabia: il rinnovo è una definitiva blindatura? «Esatto. So che mi hanno cercato squadre importanti ma anche la Juve lo è. Sono già in un grande club, perché dovrei ricominciare da capo altrove? Qui sto benissimo e voglio vincere con questa maglia. Sono in Italia da sei anni, è la mia seconda casa». ► Sulla scelta ha pesato il nuovo corso targato Giuntoli-Motta? «Assolutamente sì, credo molto nel progetto della Juventus, so che è pluriennale e per questo ho scelto di restare a lungo. La Juve come tutte le grandi squadre ha la missione di vincere. La Coppa Italia è stato il mio primo trofeo e non voglio certo fermarmi». ► Che cosa ha portato Giuntoli alla Continassa? «Il suo arrivo mi ha dato grande serenità. Ci siamo confrontati spesso, dentro di me sapevo di poter dare ancora di più, lui mi ha spinto a non accontentarmi: è un grande motivatore». ► Che impressione le ha fatto Thiago Motta? «È molto bravo, con lui posso parlare anche in portoghese. Ha voglia di fare bene e di competere, ci stiamo allenando tanto anche a livello fisico: chi pensa che con lui si usi solo il pallone si sbaglia. Ci chiede di essere sempre al top e io mi ritrovo molto nella sua mentalità». ► Che ambizioni avete per la prossima stagione? «Il mio rinnovo arriva proprio per questo. Sarà un anno diverso, il primo con un nuovo tecnico, però è ancora presto per dire che cosa possiamo vincere. La Juve è un top club, il migliore d’Italia, di sicuro vogliamo arrivare in alto». ► Sarà il suo terzo anno in bianconero: che bilancio ha fatto? «Il primo anno è stato di ambientamento, è stato difficile per me abituarmi a giocare ogni tre giorni, sia fisicamente sia a livello mentale. Il secondo è stato migliore, abbiamo lottato per lo scudetto. Tutto questo fa parte della crescita di un giocatore, io conto di migliorare ancora molto grazie a Thiago, con cui parlo tanto. Siamo all’inizio, ora bisogna solo lavorare». ► Dopo la Coppa America l’aspetta una stagione molto dura, con la Juve impegnata in 5 competizioni. Come si è rigenerato? «Allenandomi... In nazionale ho giocato poco, sapevo che con i venti giorni di vacanza poi avrei avuto solo tre settimane per prepararmi all’inizio del campionato. Così ho deciso di restare in Brasile, tra Bahia e San Paolo, con la famiglia e ho lavorato da solo per arrivare in ritiro pronto. A mia moglie ho detto “basta aerei. Ne prenderò tanti nei prossimi mesi”». ► Che clima ha trovato alla Continassa? «Vedo la squadra più unita, non che prima non lo fosse ma abbiamo più ordine. Sarà una stagione faticosa però ora io sono più abituato a gestire certi ritmi perché sono cresciuto tanto a livello mentale. Non sono preoccupato». ► Sulla testa ha lavorato con un mental coach? «In realtà mi ha aiutato tanto parlare con Chiellini. Ci sentiamo spesso, il primo anno gli ho chiesto consigli su come potevo gestirmi quando avevo partite ravvicinate, la scorsa stagione mi è stato vicino soprattutto da gennaio in poi, quando abbiamo iniziato ad andare male in campionato. È come un fratello maggiore, è lui il mio mental coach. Mi aiuta anche a capire come posso affrontare al meglio un attaccante. Mi dà una grande mano». ► La Juventus ha una grande tradizione di difensori. In chi si rivede di più? «Sicuramente in Chiellini. Mazzarri quando arrivai dal Brasile fu il primo a tirare fuori il paragone, mi diceva sempre “tu sembri un po’ Chiellini”. È stato il mio punto di riferimento. Lo guardavo sempre, abbiamo giocato due-tre volte contro ma ero timido e mi vergognavo a parlargli. Quando sono arrivato alla Juventus gli ho chiesto se potevo prendere la sua maglia e da lì è nato un grande rapporto. Mi spiace solo non aver giocato accanto a lui». ► Con Motta difendete a quattro e con la linea molto alta. Che cosa cambia per voi e quanto è difficile abituarsi? «A livello tattico stiamo lavorando ancora poco, però la squadra quest’anno è più adatta a giocare a quattro e io lo faccio già nel Brasile. Sono arrivati calciatori nuovi, anche un portiere che gioca più con i piedi e sta alto. Serve disponibilità da parte di tutti, il mister è sulla strada giusta, anche se manca ancora qualcosa. Mi piace giocare più alto, mi sento più libero. Si vede già in allenamento e nelle amichevoli che siamo più aggressivi». ► A Bologna Thiago aveva Calafiori che oltre a difendere avanzava per impostare. Pensa di avere piede e qualità per fare quel tipo di gioco? «Perché no? È questione di allenamento: se tutti i giorni lavori per fare un certo movimento in partita ti viene naturale. L’anno scorso ogni tanto mi capitava, quest’anno sarà tutto più codificato». ► Tra i nuovi arrivi c’è Douglas Luiz, suo compagno di nazionale. Che giocatore è? «Molto forte, si è visto già nella prima amichevole. Ha talento, quando eravamo in Brasile gli ho detto che si sarebbe trovato molto bene alla Juventus. È un gran colpo, i tifosi se ne accorgeranno presto». ► Douglas batte angoli e punizioni e può propiziare tanti gol. Conta di segnare di più grazie a lui? «È stata la prima cosa che gli ho detto: devi calciare sempre tu e metterla bene in area, poi ci pensiamo noi difensori... Il primo anno avevo segnato 5 gol, la scorsa stagione 3. Punto a farne di più. Noi brasiliani porteremo gioia e allegria. Sono sicuro che sarà un grande anno e ci divertiremo». ► Napoli, Milan e Juve hanno cambiato tecnico, l’Inter invece no. Vede una A più equilibrata? «L’Inter è la favorita e riparte per vincere lo scudetto. È ancora presto, manca un mese alla fine del mercato e molte squadre si stanno rinforzando, speriamo di renderlo più combattuto».
  3. Giuntoli, corsa su Koopmeiners Per Nico Gonzalez è sfida con la Dea di Matteo Nava · 6 ago 2024 Mentre con una mano Cristiano Giuntoli blinda Gleison Bremer rinnovandogli il contratto, con l’altra il direttore tecnico della Juventus porta avanti il “progetto poker” provando ad avvicinarsi ai quattro rinforzi concordati con Thiago Motta. A partire da Teun Koopmeiners, per il quale c’è stato un contatto preliminare con l’Atalanta. I bergamaschi hanno sempre fatto pubblicamente muro e non si sono mai mossi dalla richiesta di 55-60 milioni di euro per il tuttocampista olandese, ma la prima vera mossa bianconera potrebbe inaugurare un nuovo scenario. Tra parte fissa e bonus non sarà inferiore ai 45 milioni e l’inserimento di una percentuale sulla futura rivendita potrebbe iniziare a far traballare i nerazzurri. Con una novità delle ultime ore, perché il serio infortunio sofferto da Gianluca Scamacca ha iniziato a far circolare il nome di Arkadiusz Milik in casa Atalanta. Il polacco è un profilo che piace alla Dea sia per fisicità che per caratteristiche tecniche e ha l’esperienza necessaria per essere un fattore anche in Champions League. A Torino guadagna 3,5 milioni di euro, chissà che una chiacchierata su di lui non possa ammorbidire i rapporti tra i club... La Juventus non farebbe certo resistenza. Occhi su Firenze Con Federico Chiesa fuori dal progetto non è certo un segreto che Giuntoli stia dissezionando il mercato nazionale e internazionale a caccia di esterni, probabilmente due. Il preferito per uno dei due slot è in questo momento Wenderson Galeno del Porto, l’outsider in crescita è il compagno di squadra Francisco “Chico” Conceiçao e il più “veloce” è Nicolas Gonzalez della Fiorentina. Non tanto come rapidità di piedi, quanto piuttosto come dinamismo nel suo ideale percorso verso la Juventus. I primi contatti dei mediatori con la Juventus risalgono a circa una settimana fa, il duello proprio con l’Atalanta si è acceso subito senza mai placarsi e oggi potrebbe cominciare una nuova fase dell’estate dell’argentino. Fresco di rientro dalle lunghe vacanze dopo la vittoria della Coppa America con la sua nazionale, dopo il suo arrivo in città (ieri) oggi è previsto l’incontro con la società viola, in cui teoricamente l’attaccante può esprimere il proprio desiderio di lasciare il capoluogo toscano. Sul fronte juventino l’operazione è fattibile in caso di inserimento di una contropartita (Weston McKennie e Arthur Melo i principali candidati), ma il pallone si muoverà una volta che il protagonista fischierà l’inizio con una comunicazione ufficiale alla Fiorentina. Sprint Todibo Parallelamente a tutti questi fronti aperti Motta vorrebbe iniziare a sistemare la difesa: si aspetta JeanClair Todibo, che più volte ha ribadito al Nizza di volere solo la Juventus. Da Torino deve però arrivare in Francia un’offerta migliorata rispetto alla precedente, con un “cancello” più semplice per trasformare il diritto di riscatto in obbligo. Operazione da circa 30 milioni di euro, prestito oneroso compreso.
  4. La fidanzata era andata a Parigi per vederlo, e aveva fatto dei video simpatici su Tiktok
  5. https://www-ilfattoquotidiano-it.cdn.ampproject.org/v/s/www.ilfattoquotidiano.it/2024/08/03/dopo-linchiesta-di-report-sulla-juventus-ho-smesso-di-vivere-mi-hanno-messo-pure-la-benzina-in-terrazza-salvo-grazie-al-cane-lo-sfogo-di-federico-ruffo/7646284/amp/?amp_gsa=1&amp_js_v=a9&usqp=mq331AQGsAEggAID#amp_tf=Da %1%24s&aoh=17226995694347&csi=0&referrer=https%3A%2F%2Fwww.google.com&ampshare=https%3A%2F%2Fwww.ilfattoquotidiano.it%2F2024%2F08%2F03%2Fdopo-linchiesta-di-report-sulla-juventus-ho-smesso-di-vivere-mi-hanno-messo-pure-la-benzina-in-terrazza-salvo-grazie-al-cane-lo-sfogo-di-federico-ruffo%2F7646284%2F
  6. Un'altra cazzata olimpica https://www.ilfoglio.it/sport/2024/08/02/news/l-argento-di-stefano-oppo-e-gabriel-soares-sara-l-ultimo-nei-pesi-leggeri-alle-olimpiadi-6817648/
  7. Todibo in pressing per il sì del Nizza Rugani verso l’Ajax Il West Ham prova il blitz, ma il francese rifiuta l’opzione Inghilterra. Farioli chiama l’ex Empoli Di Mat­teo Nava · 2 ago 2024 Sono ore caldissime sull’asse Torino-Nizza e ogni giorno nuovi contatti approfondiscono la trattativa italo-francese per portare Jean-Clair Todibo alla Juventus. Anche nella giornata di ieri il d.t. Cristiano Giuntoli ha proseguito i colloqui con gli agenti del difensore e la situazione continua a ispirare fiducia in casa bianconera. Se il club della Costa Azzurra preferirebbe in linea teorica cedere il 24enne al West Ham United che ha presentato la migliore offerta ufficiale, il calciatore continua a ribadire alla sua società di non volerne sapere di opzioni inglesi (sondaggio anche del Newcastle United). Il passo decisivo a questo punto resta quindi in mano ai club, con la Juventus che deve incrociare le richieste del Nizza: l’ultima proposta non ha convinto i francesi perché, nel prestito con diritto di riscatto (fissato a 30 milioni), uno degli obiettivi per far scattare l’obbligo è sembrato troppo “rischioso” agli occhi di chi vuole essere certo di monetizzare la cessione nel giro di 12 mesi. Una clausola sarebbe scattata una volta centrata la qualificazione alla prossima Champions League (e questo non preoccupa i rosso neri), ma l’altra condizione sarebbe stata la presenza di Todibo nel 70% delle partite della Juventus. Questo secondo paletto comporterebbe un fattore aleatorio non gradito al Nizza, che invece spinge per un obbligo di riscatto a basso tasso di imprevedibilità. Il fascino d’Olanda Ad agevolare la corsa al nuovo centrale di Thiago Motta da affiancare a Gleison Bremer ci sarebbe però anche la possibile uscita di Daniele Rugani, che ha mostrato segnali d’apertura verso un’esperienza all’estero con la maglia dell’Ajax. Gli olandesi guidati da Francesco Farioli stanno cercando una pedina esperta per sistemare la retroguardia e l’allenatore avrebbe indicato proprio lo juventino come tessera perfetta da incastrare nel reparto: nella scorsa stagione i Lancieri hanno chiuso al quinto posto nell’Eredivisie olandese e uno dei principali handicap indigesti nel corso della stagione è stato la valanga di gol subiti, 61 in 34 partite. Va da sé che l’innegabile fascino della leggendaria squadra di Amsterdam si unirebbe alle motivazioni di un ruolo di primo piano nella rosa e alla stima di un giovane allenatore italiano sulla rampa di lancio europea. La prossima settimana la questione potrebbe essere approfondita tra Rugani e l’Ajax e in un secondo momento spetterebbe alle società trovare un accordo per il prestito ed eventualmente per l’ingaggio. Nel frattempo potrebbe uscire dalla Juventus anche Tiago Djaló, che ha bisogno di un impiego costante per ritrovare condizione fisica dopo il lungo stop per infortunio.
  8. DOPPIA PISTA PER MOTTA GONZALEZ PRENDE QUOTA CON LA CARTA MCKENNIE IDEA BROJA IN PRESTITO Il dt Giuntoli lavora sulle ali e per aggiungere una punta. Nico a Torino e Weston viola? Piace l’albanese del Chelsea di Matteo Nava IPP · 2 ago 2024 La Juventus punta in alto e, per poterlo fare, non può ignorare il problema dei gol sofferto lo scorso anno. Con solo due giocatori in doppia cifra in stagione – Dusan Vlahovic e Federico Chiesa –, i bianconeri si sono fermati al 7° posto tra i migliori attacchi della Serie A, a pari merito con il Bologna. Quindi, in un calciomercato che ha già fruttato quattro giocatori, a Torino è ora di concentrarsi anche sull’attacco. Da questo punto di vista gli innesti potrebbero variare tra uno e tre colpi. Un esterno è imprescindibile per Thiago Motta, a cui se ne potrebbe aggiungere un secondo in caso di cessione di Federico Chiesa. Al centro del reparto, invece, il direttore tecnico Cristiano Giuntoli potrebbe decidere di valutare diversi profili come alternative a Vlahovic quando il serbo dovrà rifiatare. La priorità resta però l’ala, posizione per cui stanno crescendo le quotazioni di Nicolas Gonzalez della Fiorentina. La pista argentina I contatti sono cominciati tre giorni fa e la Juventus è consapevole del gradimento del giocatore per un eventuale trasferimento, ma il suo profilo è da approfondire rispetto ai sogni di lunga data Galeno (Porto) e Karim Adeyemi (Borussia Dortmund). In questo scenario va però sottolineato come l’obiettivo tedesco si sia raffreddato, principalmente perché il club giallonero non ha intenzioni di fare sconti sul cartellino, ritenendo il 22enne parte integrante del progetto tecnico. Sul brasiliano con passaporto portoghese è invece centrale la necessità dei Dragoni di incassare per questioni di fair play finanziario e il suo nome resta in prima fila. La candidatura di Gonzalez, però, ha diverse frecce nel suo arco. È forte e mancino, conosce bene la Serie A a cui si è adattato in fretta e nelle idee della Juventus sarebbe legato a una cessione in direzione opposta che comporterebbe due vantaggi significativi: abbassare la quota cash da sborsare e risolvere la situazione di un calciatore ai margini del progetto Motta. La carta Wes Su questo fronte il nome caldo non può che essere Weston McKennie, perché la Fiorentina ha già sondato lo statunitense a testimonianza del gradimento societario per lui. Il centrocampista a inizio estate ha rifiutato l’Aston Villa, ma potrebbe essere ceduto per una cifra tra i 10 e 15 milioni, utili per avvicinarsi a Nico. Sul fronte viola, invece, nessun ragionamento può davvero innescarsi fino a quando non arriverà un’offerta (sul giocatore è forte l’interesse dell’Atalanta) e tutto resta congelato fino a lunedì, quando l’attaccante è atteso al Viola Park di rientro dalle ferie dopo la Coppa America vinta con la sua Argentina. È soltanto in quel momento che potrà esserci il primo eventuale confronto tra calciatore e club, solo da quel giorno Gonzalez potrà eventualmente esprimere il proprio desiderio di cambiare aria. Attualmente la punta è centrale nei progetti di Raffaele Palladino, ma in caso di offerta da circa 35 milioni di euro la società potrebbe ragionare su una cessione. In Toscana interessa sempre più Albert Gudmundsson del Genoa… Idea Broja Per quanto riguarda il vice Vlahovic, invece, si passerà dalla teoria alla pratica soltanto una volta risolte le tre questioni principali ancora da sciogl iere ( Todibo e Teun Koopmeiners oltre all’ala). In rosa c’è Arkadiusz Milik, terzo miglior marcatore della scorsa stagione, ma l’infortunio pre-Europeo gli sta complicando l’estate e il mercato potrebbe riservare a Giuntoli idee last minute che dovranno essere a bassissimo costo, possibilmente in prestito. Nel dossier di Giuntoli c’è ora anche un nuovo nome, l’attaccante del Chelsea Armando Broja. A oggi i Blues vorrebbero monetizzare con una cessione a titolo definitivo, ma a Londra non sono arrivate offerte convincenti e tra un po’ gli inglesi potrebbero essere più flessibili sulla formula. Per di più la sua nazionalità permetterebbe alla Juventus di occupare lo slot extra – destinato a giocatori albanesi o inglesi – dopo che i primi due sono stati destinati a Vasilije Adzic e Douglas Luiz. Il centravanti assicurerebbe fisico e talento, costando meno del polacco in termini di ingaggio.
  9. https://www.tuttosport.com/news/calcio/serie-a/juventus/plusvalenze/2024/08/02-130995636/plusvalenze_juve_condannata_e_le_altre_il_perche_del_silenzio_e_le_anomalie
  10. https://www.rivistaundici.com/2024/07/30/galliani-milan-monza/
  11. Gianni Infantino bacchetta una società di calcio piemontese... https://www.dagospia.com/rubrica-30/sport/far-crescere-calcio-conta-piu-meritocrazia-403659.htm
  12. I dribbling di Soule' https://x.com/CalcioDatato/status/1817139304570683659?t=Mwjw2nJPeOVLX7ukTjdvYg&s=19 https://x.com/CalcioDatato/status/1816775829155667979?t=P7qXR50cn0BWRbA2OURtiQ&s=19
  13. Per gli atleti il cibo fa schifo https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/parigi-non-val-bene-mensa-ndash-atleti-tutto-mondo-sono-403642.htm
  14. Todibo, prima offerta Attesa Koopmeiners: pronta l’offensiva I bianconeri trattano a oltranza con il Nizza E Motta aspetta l’olandese per il salto di qualità di Filippo Cornacchia e Alessandro Grandesso · 1 ago 2024 La Juventus ha rotto gli indugi per JeanClair Todibo. Dopo giorni di contatti e incontri sulla tratta Torino-Nizza, ieri i bianconeri hanno formalizzato una proposta concreta per il difensore: prestito oneroso con diritto di riscatto fissato a 30 milioni (con i bonus). La prima offerta, però, non sembra ancora quella giusta. Almeno la pensano così in Costa Azzurra, dove si aspettano uno sforzo in più da parte dei bianconeri. I francesi vorrebbero 36 milioni, gli stessi messi sul piatto dal West Ham per Todibo, e soprattutto la garanzia di incassarli se non subito almeno la prossima estate. Il Nizza insiste per un prestito garantito, con un obbligo di riscatto che sia praticamente una formalità. C’è ancora distanza, ma il primo passo della Juventus è tutto tranne che un dettaglio: è un segnale per tutti, soprattutto per Todibo. Si continua a trattare a oltranza per tagliare il traguardo in tempi brevi. La volontà di Todibo pesa e ormai è fin troppo chiara. L’ex centrale del Barcellona a inizio estate ha perso il treno del Manchester United e adesso non vuole rischiare di non salire su quello della Juventus. Todibo, di persona e attraverso il proprio entourage, anche nelle ultime ore ha ribadito al Nizza di prendere in considerazione soltanto il trasferimento a Torino. Non basta ancora per raggiungere l’ex compagno Khephren Thuram sotto la Mole, ma sicuramente aiuta. Il West Ham si è rifatto sotto nelle ultime ore, però per il momento il difensore francese sembra irremovibile: ha in testa la Signora e vuole arrivare fino in fondo. Pensiero condiviso un po’ con tutti alla Continassa. A partire da Thiago Motta, che conta di completare il nuovo muro difensivo con l’ingresso di Todibo. Toccherà a Daniele Rugani, corteggiato dall’Ajax, fargli spazio in rosa. Ma la Juventus sta valutando anche la cessione in prestito di Tiago Djalò. Il portoghese, arrivato a gennaio dal Lille, potrebbe lasciare Torino temporaneamente per giocare con continuità e ritrovare lo smalto pre infortunio ai legamenti. Una offerta tira l’altra? Così, dopo aver rotto il ghiaccio per Todibo con il Nizza, alla Continassa si preparano a iniziare l’offensiva per Teun Koopmeiners, data per imminente. Le mediazioni stanno già lavorando sottotraccia per cercare di avvicinare le rispettive posizioni. L’Atalanta valuta il tuttocampista olandese non meno di 5560 milioni e ogni giorno sembra un po’ più rigida. Alla Continassa, invece, puntano a partire da quota 45 milioni. Un tentativo, a maggiore ragione dopo le recenti cessioni di Matias Soulé (Roma) e Dean Huijsen (Bournemouth), verrà effettuato. Probabilmente ne servirà più di uno. Provarci, non significa sempre riuscirci nel mercato. La Juventus è consapevole delle difficoltà, ma farà il possibile per trovare un compromesso con l’Atalanta. Determinazione e fiducia restano intatte: l’allievo di Gasperini è considerato una priorità da Thiago Motta per completare la mediana dopo i colpi Douglas Luiz e Thuram Jr. Spera nel lieto fine anche Koopmeiners. L’olandese ha un’intesa di massima con la Signora, ma sta comunque vivendo il tormentone estivo con il consueto professionismo.
  15. GONZALEZ RINCORRE GALENO E ADEYEMI: E GIUNTOLI SFIDA L’ATALANTA Thiago Motta aspetta una o due ali: i profili preferiti restano i jolly di Porto e Borussia Dortmund L’interesse della Fiorentina per McKennie può diventare la chiave per l’argentino in bianconero Di Matteo Nava · 1 ago 2024 Alla Juventus di Thiago Motta serve assolutamente un esterno titolare e il gong della sessione estiva di calciomercato dista meno di un mese. C’è tempo, ma il burattinaio delle trattative bianconere, il direttore tecnico Cristiano Giuntoli, non vuole lasciare nulla al caso. È per questo motivo che continua a ragionare su tutte le alternative possibili nonostante due piste siano già calde, quelle che portano a Karim Adeyemi del Borussia Dortmund e Wenderson Galeno del Porto. Quindi spazio alla creatività: parallelamente all’interesse per Francisco “Chico” Conceiçao maturato già nelle scorse settimane, da martedì sono stati avviati i primi contatti preliminari per Nicolas Gonzalez della Fiorentina, per tutti “Nico”. L’argentino piace a d.t. e allenatore, ma innanzitutto va analizzato lo scenario per capire se c’è margine per intavolare una vera e propria trattativa. Da questo punto di vista la possibilità di affondare per il giocatore della Viola sembra legata all’eventualità di una contemporanea operazione in direzione opposta. In termini semplici: se prendendo Gonzalez la Juventus si alleggerisse anche di un giocatore ai margini del progetto, allora le percentuali di riuscita aumenterebbero notevolmente. Serve un jolly Un esempio pronto all’uso: di recente la Fiorentina si è interessata al profilo di Weston McKennie, che a inizio mercato sembrava destinato all’Aston Villa ma che poi ha preferito rifiutare il trasferimento in Premier League. Attualmente lo statunitense non ha un posto nel piano di rinnovamento della Juventus di Motta e quindi cederlo significherebbe risparmiare sull’ingaggio e al contempo abbassare di almeno una dozzina di milioni di euro la quota “cash” da investire sull’ala. Il centrocampista è il nome più adatto a questo ragionamento strategico, ma in base al progetto di Raffaele Palladino il suo profilo potrebbe essere sostituito - con parametri diversi - da Daniele Rugani o da un altro dei calciatori che non si stanno allenando insieme al gruppo (da Kostic a De Sciglio). Per parlare di cifre è tendenzialmente presto, anche se dopo i primi approcci di martedì, ieri i contatti sono proseguiti. La scorsa estate la Fiorentina ha rifiutato circa 40 milioni di euro dalla Premier League (Brentford), ora la valutazione può aggirarsi tra i 30 e i 35 più bonus. In tutto ciò non si può ovviamente ignorare che sull’argentino c’è il forte interesse In corsa Se la metafora fosse quella di una finale olimpica di nuoto con gli intertempi in sovrimpressione a ogni vasca, Adeyemi e Galeno restano davanti, anche perché in un certo senso si sono tuffati prima. Per il brasiliano, Giuntoli può provare a fare leva sulla necessità di incasso del Porto per questioni di fair play finanziario (nonostante la richiesta iniziale sia di circa 40 milioni di euro), mentre per l’esterno tedesco va convinto il Borussia Dortmund a privarsi di un calciatore ancora importante nel progetto tecnico per la stagione in partenza a breve. In entrambi i casi, però, a dare fiducia alla Juventus è il gradimento dei calciatori, fattore comune agli altri due obiettivi dell’estate bianconera, Koopmeiners e Jean-Clair Todibo. Conceiçao del Porto resta invece nel campo delle opzioni alternative , così come Domenico Berardi del Sassuolo, possibile last minute in prestito. Nico-gol Gonzalez è arrivato a Firenze tre estati fa dallo Stoccarda e non ci ha messo molto a farsi apprezzare. Pur essendo un giocatore diverso dai due profili in prima fila (Adeyemi e Galeno), è un calciatore che incrocia i desideri di Motta. Mancino dal piede caldo ed educato, ha segnato complessivamente 38 gol in 125 presenze tra competizioni italiane e Conference. Esclusa la classica positività al coronavirus del primo anno in Toscana, il 26enne ha sofferto di tre problemi muscolari di media entità che lo hanno tenuto fuori dai giochi ciascuno per circa un mese. Questi imprevisti non gli hanno però impedito di contribuire al recente exploit della Fiorentina, con tanto di doppia finale europea consecutiva. Nell’ultima stagione di Serie A ha sfondato la doppia cifra e quelle 12 reti sono un ottimo biglietto da visita.   Almeno un’ala, probabilmente due. La Juventus insegue un attaccante esterno per sostituire Matias Soulé, fresco di cessione alla Roma: da Adeyemi a Galeno, da Nico Gonzalez e Conceicao Jr. Ma alla Continassa sono pronti a raddoppiare i colpi. Tutto (o quasi) dipenderà dal futuro di Federico Chiesa. L’azzurro ha il contratto in scadenza tra meno di un anno (giugno 2025) e il rinnovo è molto più che in salita. Senza contare che Thiago Motta non considera l’ex Fiorentina centrale nel suo progetto. In caso di divorzio da Chiesa entro la fine del mese, Giuntoli regalerà un’ala in più all’allenatore italobrasiliano.
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  17. Addio a Garzena Vinse due scudetti 31 lug 2024  È scomparso a 91 anni Bruno Garzena, difensore della Juve per ben otto stagioni. Giocò in bianconero in tre fasi: dal vivaio fino al 1952, dal 1954 al 1960 e nel 1961-1962. In bacheca due campionati e due Coppe Italia
  18. Di Gregorio: «Szczesny? La pressione è bella» f.c. · 31 lug 2024  Dopo il debutto nel test di Norimberga, la presentazione ufficiale. Michele Di Gregorio irrompe nel mondo Juventus con il giusto mix di umiltà e ambizione: «L’eredità di Szczesny e il paragone con Peruzzi? Le pressioni alla Juve ci saranno, ma sono il bello del calcio. Spero di lasciare qualcosa come hanno fatto tanti mostri sacri qui. La Nazionale? È un obiettivo, ma devo lasciare il segno alla Juve. Ho giocato solo un’amichevole, ma è vero che qui la maglia pesa». Da Szczesny a Buffon: «Ho sentito le belle parole che Buffon ha speso su di me. Non ho ancora avuto modo di parlare con Gigi, ma quello che ha detto mi inorgoglisce: parliamo del più grande della storia». Chiusura sulla trattativa: «Quando ho dato la parola a Giuntoli, non ho più pensato a nessun altro club. Sarò sempre grato al Monza e al dottor Galliani».
  19. Todibo si avvicina Il Nizza verso il sì Djalò in bilico: c’è l’idea prestito di Matteo Nava · 31 lug 2024 Non di solo attacco può vivere la Juventus. Se il direttore tecnico Cristiano Giuntoli valuta e imbocca tutte le strade praticabili per dare a Thiago Motta l’esterno adatto al suo calcio, dall’altra parte del campo si continua a definire in ogni componente il reparto difensivo. Partendo dalle entrate, dopo il colpo Juan Cabal dal Verona è in via di definizione il secondo acquisto utile a difendere la porta di Michele Di Gregorio. Continua infatti serrata la trattativa tra Juve e Nizza per chiudere l’acquisizione di Jean-Clair Todibo, il partner designato di Bremer al centro della difesa. I club non sono ancora arrivati al rettilineo finale, ma i contatti sono continui e l’intenzione comune è di chiudere l'operazione il prima possibile per ovvie ragioni di pianificazione della stagione. La formula è definita da giorni: prestito oneroso con diritto di riscatto che può diventare obbligo al raggiungimento di traguardi alla portata, per un totale di 30-35 milioni di euro che finiranno nelle casse dei francesi. L’allenatore aspetta la telefonata con la buona notizia, il d.t. fa di tutto per fargli squillare lo smartphone al più presto possibile. Nelle ultime ore il West Ham si è rifatto vivo proponendo al Nizza un prestito migliore di quello juventino, ma Todibo ha ribadito ancora la sua preferenza. Djalò da rigenerare Per Tiago da Thiago: con un Todibo pronto a entrare, sempre in difesa c’è un giocatore che potrebbe salutare. Negli ultimi giorni è tornata di moda l’idea di prestare il portoghese ex Lilla per una stagione con il fine di permettergli di macinare minuti e tornare in condizione come prima del grave infortunio subito in Francia. Risale infatti al 4 marzo 2023 la lesione al legamento crociato anteriore del ginocchio destro e da quel pomeriggio, 515 giorni fa, il difensore ha giocato soltanto 16 minuti ufficiali, nell’ultima di Serie A contro il Monza. Le valutazioni sono in corso, ma a oggi non ci sarebbe molto spazio per lui nella Juve di Motta e quindi il prestito sembra una soluzione più funzionale al suo recupero: va trovata la destinazione. Un fondamentale accenno va infine destinato a Teun Koopmeiners: Giuntoli in questi giorni recapiterà all’Atalanta la prima offerta ufficiale: è un obiettivo fondamentale dei bianconeri. Si cerca un compromesso con l’Atalanta, che valuta l’olandese 55-60 milioni.
  20. GIUNTOLI SI MUOVE E APRE LE ALI: GALENO E ADEYEMI PRIMI OBIETTIVI I bianconeri hanno l’ok dei due esterni: pronte le offerte a Porto e Dortmund per capire chi dei due potrà arrivare di Filippo Cornacchia TORINO · 31 lug 2024 Tra la Signora e Karim Adeyemi, c’è un muro giallo. È quello eretto dal Borussia Dortmund, che per il 22enne jolly d’attacco tedesco valuta soltanto offerte irrinunciabili. Almeno 45-50 milioni di euro. Più che provare ad abbattere la muraglia, la Juventus sta studiando il modo per aggirarla con qualche formula creativa. Così il d.t. Cristiano Giuntoli, dopo il blitz a “casa Adeyemi” a Monaco di Baviera della scorsa settimana, vuole provare a testare la reale resistenza dei vice campioni d’Europa tedeschi con una prima proposta. Un modo per capire la reazione e gli effettivi margini di trattativa da qui alla sirena di fine mercato del 30 agosto. Una manovra simile, in parallelo, verrà effettuata per verificare la reale possibilità di ottenere Galeno del Porto a un prezzo scontato vista la necessità dei lusitani di vendere qualche giocatore per rientrare nei paletti del fair play finanziario dell’Uefa. Adeyemi e Galeno non sono due cloni, ma sono alternativi tra loro. Pro e contro Dortmund e Oporto non sono mai state così vicine come in questi giorni. Merito della Juventus, pronta a cambiare marcia anche nella caccia alle nuove ali dopo l’addio di Matias Soulé (già ufficiale alla Roma) e quello sempre possibile di Federico Chiesa (contratto in scadenza nel 2025). Thiago Motta ha un debole per la duttilità di Galeno, brasiliano con passaporto portoghese. Ma Adeyemi, oltre a essere più giovane (22 anni, contro i quasi 27 del giocatore del Porto), può agire anche da seconda punta e da vice Vlahovic, come ai tempi delle 19 reti con il Salisburgo 2021-22. Giuntoli, come sempre, con un occhio guarda ai conti e con l’altro agli aspetti tecnici. La sfida Adeyemi-Galeno, rafforzata dai contatti positivi delle ultime ore con i rispettivi entourage, dipenderà da almeno due fattori. Da quanto la Juventus incasserà da un nuovo giro di cessioni – da Chiesa a Kostic, da Rugani a McKennie – e soprattutto da quanto i bianconeri riusciranno ad ammorbidire le richieste di Borussia Dortmund e Porto. Doppio sì Adeyemi e Galeno hanno già dato la disponibilità alla Signora per un trasferimento a Torino. Sull’ex Salisburgo è vigile anche il Chelsea. Mentre il brasiliano-portoghese è corteggiato da diversi club di Premier, ma per il momento ha chiesto ai suoi rappresentanti di dare la precedenza alla Juventus. Due sì importanti, ma non ancora sufficienti per tagliare il traguardo. Decisive saranno le trattative con Borussia Dortmund e Porto. Giuntoli è pronto a misurare la temperatura dei gialloneri con un’offerta da 35 milioni più 10 di bonus ed eventualmente una percentuale sulla futura rivendita. Dalle parti di Oporto, invece, l’idea bianconera è quella di partire da una proposta intorno ai 25 milioni, con la possibilità di rilanciare a quota 30 milioni più bonus. Il Borussia Dortmund non ha bisogno di vendere e storicamente non è un club da sconti. Il Porto non è mai stata una società da saldi, ma questa è un’estate particolare al Do Dragao: il nuovo presidente André Villas-Boas deve fare cassa attraverso qualche sacrificio. E Galeno è uno dei maggiori indiziati a salutare in nome dei conti. Da Nico a Conceicao Jr Giuntoli, gettati gli ami in Germania e Portogallo, aspetta di capire se nella rete finirà Adeyemi o Galeno. Può succedere di tutto. Compreso che strada facendo spuntino altri nomi, in questo momento posizionati alle spalle del tedesco e del brasiliano. Alla Continassa i sondaggi non si fermano e tra le varie idee ci sono Conceicao Jr (sempre del Porto) e Nico Gonzalez della Fiorentina, nel mirino dell’Atalanta. Resiste pure Domenico Berardi, alle prese con la riabilitazione post infortunio e retrocesso in B con il Sassuolo: l’azzurro può diventare un last minute in prestito, in aggiunta a uno tra Adeyemi e Galeno.
  21. JUVENTUS Mercato pirotecnico ed entusiasmante per i tifosi, che davanti a Giuntoli hanno tutti le faccine con i cuoricini negli occhi. In verità ha preso più il superfluo (Di Gregorio, Cabal) che l’essenziale (Douglas Luiz). Infatti mancano tre giocatori, uno per reparto. Soprattutto manca l’unico che serve da sei mesi: Koopmeiners. Giudizio rinviato a dopo Ferragosto, perché solo i babbei possono pensare che basti il cambio di allenatore per migliorare terzo posto e Coppa Italia della stagione scorsa. (Sandro Sabatini)
  22. Il mistero dei giocatori di tennistavolo nordcoreani https://www-ilmessaggero-it.cdn.ampproject.org/v/s/www.ilmessaggero.it/AMP/sport/olimpiadi_ping_pong_nordcoreani_chi_sono_nessuno_li_conosceva-8272013.html?amp_gsa=1&amp_js_v=a9&usqp=mq331AQGsAEggAID#amp_tf=Da %1%24s&aoh=17223660971472&csi=0&referrer=https%3A%2F%2Fwww.google.com&ampshare=https%3A%2F%2Fwww.ilmessaggero.it%2Fsport%2Folimpiadi%2Folimpiadi_ping_pong_nordcoreani_chi_sono_nessuno_li_conosceva-8272013.html
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