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Fabri BN

Tifoso Juventus
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  1. Caressa ha perso la testa nel lontano 2006. Non si è più ripreso dal mondiale vinto.
  2. Fabri BN

    Dusan Vlahovic

    Restando su Vlahovic, secondo me gli succede perché non è pronto di testa. È fragile e umorale, non ha il carattere per fare questo genere di partite. Certo, pagare 80 mln e vedere che il giocatore non sa fare le sponde lascia un po' perplessi. Nessun dubbio che anche il ragazzo ci metta del suo in questa crisi. Però resto dell'idea che anche giocatori più funzionali a questo modo di fare calcio farebbero una gran fatica a segnare con costanza. Non è facile risalire metà campo decine di volte a partita, con poche opzioni tra i compagni, raramente imbeccato con un passaggio di qualità. Zirkzee nella serie A di oggi sembra il giocatore, tra quelli prendibili, più adatto a fare quel lavoro lì. Ma vai a sapere se vale la Juve...
  3. Fabri BN

    Dusan Vlahovic

    Ha dei limiti, ci sta mettendo del suo perché ha perso la calma, e tutto quello che volete. Ma attaccare perennemente in due Vs sei, con metà campo da risalire ogni volta che si tocca palla, è roba che penalizzerebbe chiunque. Non esiste un giocatore che possa fare trenta gol in queste condizioni.
  4. Oggi più che mai sarebbe corretto parlare di allenatori e staff, ma tendiamo a inglobare tutto in un'unica figura, sbagliando. È pur vero che nella maggior dei casi è il mister stesso a portarsi dietro il suo gruppo di lavoro. Comunque è come quando analizziamo le preparazioni atletiche e gli infortuni senza capirci una mazza...
  5. Non ironizzate troppo sullo studio e sull'innovazione. Con la mole di dati attualmente in circolazione si sa molto più di un tempo sugli avversari e sulle loro abitudini. Si studia e si viene studiati, fa parte del gioco. Se non prepari nulla fai fatica a fare tre passaggi di fila, se prepari qualcosa è possibile che ti riesca meglio. Possibile ma non sicuro, ovvio... Aggiornarsi può essere d'aiuto. Non può fare di Pioli il nuovo Alex Ferguson, ma mettersi qui a dire che le novità sono tutte inutili è altrettanto fuorviante. A me questo calcio di big data, costruzione dal basso, var, 20 minuti di recupero e ventordici sostituzioni non piace, ma negare il cambiamento non farà di me un intenditore più fine.
  6. I ricordi sfumano nel tempo, diciamo che vedo dei paralleli nel modo di stare in campo e nella collaborazione che si sta creando tra giocatori non certo di primo piano. Se non ricordo male, quell'anno arrivammo a metà gennaio non lontanissimi dalla vetta, ma forse sbaglio.
  7. Spalletti non ha mai allenato la squadra favorita. Prima la Roma che doveva vedersela con l'inter, che nel frattempo le portava via Chivu e Mancini. Poi il ritorno a Roma contro una Juve inarrestabile. Mi dispiace lo abbia vinto a Napoli, ma uno scudetto come premio alla carriera se lo è meritato tutto.
  8. Adesso son curioso di sapere quali sono le altre. P.s. io questa la paragono un po' a quella di Delneri (sperando in un esito finale diverso). Ricordo che sbancammo san Siro battendo il Milan con gol di Quagliarella e Del Piero, o qualche vittoria a tempo scaduto con gol di Pepe. Spirito simile a quello di oggi.
  9. Un altro scontro diretto in saccoccia e classifica, per quanto mi riguarda, superiore a ogni aspettativa. Sono i dati che differenziano questa stagione dalle due precedenti. I confronti diretti sono sempre stati un pianto nell'Allegri bis, invece ora riusciamo a reggere di nervi e organizzazione difensiva, e a piazzare il golletto nel momento chiave. Non so se si possa impostare un'intera stagione su queste basi, ma finchè funziona prendiamo il buono.
  10. Natan, Juan Jesus, Rrahmani e Di Lorenzo. Si può pensare di scalfire questo muro insormontabile?
  11. Ti dirò, la finale di coppa Italia fu l'ultima partita stagionale e la giocammo così bene che mi lasciò molti rimpianti. Però non avrei corso il rischio di confermare Pirlo. Vedevo una Juve davvero molto ingenua. Magari in un altro periodo, con una rosa ben allestita e una dirigenza solida si. Direi di si. Dal momento in cui nessun allenatore lascia il segno, le campagne acquisti son quasi sempre problematiche e senza un filo logico, il problema sta più in alto. Ci siamo infilati in una spirale, e per quanto la Juve del presente mi stimoli zero, ritengo sorprendente il secondo posto odierno.
  12. La Juve di Pirlo era tanto capace di belle giornate in attacco, quanto faceva rabbrividire per leggerezze e distrazioni in difesa. La costruzione dal basso imposta come dogma assoluto ha portato a subire gol talmente assurdi che me li ricordo ancora adesso. Ricordo uno 0-3 subito in casa dal Milan in cui sembravamo una squadra totalmente dissolta, con Pirlo spettatore passivo dello scempio. Senza i 30 gol stagionali di CR7 non so che fine saremmo andati a fare onestamente... Non azzecchiamo un allenatore da Cardiff in poi, per come la vedo io.
  13. Questo desiderio di giocare perennemente con il cronometro mi lascia parecchio perplesso, ma non ho mai creduto che l'assenza di impegni infrasettimanali potesse cambiare qualcosa in questo senso. Finché la classifica premia, ha ragione chi allena questo modo di fare la partita. Però che strazio...
  14. In linea di massima sarei d'accordo. Questa sequela di ritorni mi ha abbondantemente stancato e denota la mancanza di idee che soffriamo da anni. Però, però...un nome spendibile tra allenatori vincenti o emergenti? Faccio fatica a trovarne, ed è il motivo per cui accetterei un paio d'anni di cura Conte, sapendo in partenza che ci si dovrà preoccupare presto di come sostituirlo.
  15. Fabian Ruiz mi piacerebbe. Ha tocco, fa qualche gol e assist, conosce la Serie A e può mettersi sul centrodestra accanto a Rabiot, pur essendo mancino anche lui.
  16. @zart , volevo sapere se Baggio senza infortuni alle ginocchia sarebbe diventato meglio di Igor Protti.
  17. Rugani l'ho visto proprio bene, non l'avrei mai detto. Non mi stupirei se fosse Gatti a farne le spese
  18. Non posso darti torto su questo. Ma anche @zart sottolinea giustamente che nemmeno in altri paesi industrializzati si gioca più per strada, eppure i talenti non mancano. Due punti della mia riflessione me li avete smontati in un attimo. Incredibile eh, un paese come il nostro non produce più talenti e soluzioni a medio termine non sembrano esserci.
  19. Può anche darsi, le tempistiche coincidono. Qualche post più in là avete accennato al disinteresse dei giovani, ma sono abbastanza sicuro che i praticanti siano più di un tempo. In Lombardia c'è una società di calcio ogni mezzo km. Il problema magari è il non praticare al di fuori delle ore di allenamento, non giocare per strada in maniera libera. È lì che una volta si poteva allenare la creatività senza pressioni, molto più che in allenamenti preimpostati dagli istruttori. Discorso complesso...
  20. Faccio un timido tentativo di contestualizzare gli eventi. Il guardiolismo nasce nel 2008/2009 e impatta rapidamente ovunque. Noi allora eravamo già a fare i conti con la sostituzione dei campioni del 2006, leggermente problematica. Avevamo già smesso di produrre talenti di quella portata, guardate la formazione dell'Italia under 21 agli europei 2007 (Rosina, Palladino, Aquilani e non molto di più). I frutti dei disastri 2010 e 2014 sono ovviamente precedenti al calcio moderno. La formazione di quei giocatori è avvenuta ben prima, e allora cos'è andato storto? Io non ve lo so dire di certo, un tempo si dava la colpa alla zona di Arrigo Sacchi. Ci vorrebbero i grandi vecchi del forum, oppure quell'utente che ci spiegava la zona mista di Allegri.
  21. Mancava solo la parabola di Salvatore in questo topic...
  22. Scrivo la mia dopo aver letto solo l'incipit di zart. A me il calcio difensivo non dispiace, a patto che... - Ci sia la volontà di andare a contrasto e respingere con forza gli assalti avversari. Quando vedo difensori immolarsi per respingere i tiri mi esalto. - Una volta riconquistata palla ci dev'essere la ferocia nel ripartire, anche con un'azione da due passaggi eh, non pretendo molto, ma il ribaltamento del fronte si. È un qualcosa che a mio parere completa una partita d'attesa ben pensata. Le due linee da quattro uomini ciascuna, piatte, statiche e che si lasciano prendere a pallonate, no... È una forma di passività che non sopporto, e soprattutto non mi sembra ci sia un piano dietro, se non quello di correre il meno possibile e aspettare il triplice fischio.
  23. Così male che non riesco a guardarla... Battute a parte, direi con blocco perennemente basso, con le linee a difesa della porta, in modalità risparmio energetico, a evitare contrasti rinculando sempre dietro. Non ci sarebbe niente di male se poi si avesse spirito e organizzazione per fare dei bei contropiede, ma invece stiamo là e basta. Non son mica tanto sicuro che si voglia giocare così solo in determinate occasioni. C'è dietro tutta una sua filosofia, è più di un fatto di opportunità. Finché la classifica premia, va anche bene per lui e la società e per chi ne gode. A livello personale ho dei dubbi, mettiamola così.
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