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Sabaudo

Caso Plusvalenze, Penalizzazione di 10 punti. A giugno procedimento sul caso stipendi.

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3 ore fa, Tar ha scritto:

Ma se le plusvalenze non costituiscono infrazione nel codice sportivo, di cosa stiamo parlando? 

Partendo da ciò che riportavano le motivazioni del -15, io stento ancora a credere che siano state ritenute valide quelle motivazioni per procedere contro chi è stato ritenuto colpevole.

Ma colpevole di cosa?

Lo scopriremo quando usciranno le nuove motivazioni. 

 

Resto del parere, del tutto personale, che mi sembra accanimento nei confronti di alcuni dirigenti della Juventus e della Juventus stessa. 

Mi sembra particolare che comportamenti già giudicati o anche più gravi, vedasi il trasferimento di Osimhen con la vendita di un pizzaiolo a 4 milioni di euro da parte del Napoli oppure la lunga lista delle plusvalenze Inter, siano non attenzionati dalla giustizia sportiiva e giudicati come leciti. 

 

Mi vien da pensare male e forse non sbaglio....

 

ma perchè fare un campionato intero senza pagare stipendi? .asd oppure i trucchetti di mirabelli e fassone per non andare in bancarotta??

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17 ore fa, claudio968 ha scritto:

momblano dice che arrivabene farà certamente ricorso al tar con richiesta danni ingentissima.

molto bene.

così se vince e la proprietà non muove un dito ancora una volta, si sputtanano da soli.

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Caso Juve, si vuole fare in fretta E cresce l’ipotesi patteggiamento
Se si chiude il filone plusvalenze, il club può puntare a un accordo sugli stipendi


Arianna Ravelli · 22 apr 2023

Provare a prefigurare come andrà a finire il caso Juventus è un esercizio spericolato: la vicenda è complessa, così tanto che ieri il ministro dello Sport Andrea Abodi ne ha preso spunto per chiedere una «riforma della giustizia», convinto che «qualcosa bisogna modificare perché la tempistica sia rispettosa della reputazione della competizione» (anche se è difficile individuare un iter processuale diverso che non avesse effetti sul campionato, questo o il prossimo). Ma proviamo a disegnare uno scenario possibile, con tanto di spoiler del finale: penalità per le plusvalenze tale da escludere la Juve dalla Champions, patteggiamento per il secondo filone manovre stipendi e plusvalenze bis. Dal primo dipende il secondo.
Letto il dispositivo, l’attesa è per quello che stanno scrivendo la presidente Gabriella Palmieri Sandulli e gli altri membri del Collegio nelle motivazioni: nelle loro pagine si troveranno le basi dei prossimi passi. Decisivo non sarà solo il cosa scriveranno, ma anche il quando perché i tempi sono fondamentali per determinare le penalità.
Andiamo con ordine. Dopo la condanna per l’articolo 4, ovvero la mancata lealtà, dei dirigenti apicali della Juventus (Agnelli, Arrivabene, Cherubini e Paratici, che proprio ieri ha dato le dimissioni dal Tottenham) confermata dal Collegio, appare molto difficile che la Juventus possa non essere condannata per la slealtà. I dirigenti configurano una responsabilità diretta del club e, se resta la slealtà, resta la penalizzazione in punti. Che poi saranno magari ricalcolati dalla Corte d’Appello federale con il criterio dell’afflittività.
Ora i tempi: il Collegio ha 30 giorni per scrivere le motivazioni, anche se indiscrezioni parlano di due settimane. Si vuole fare di tutto per concludere l’iter (compreso eventuale ritorno al Collegio di garanzia) in modo che la penalità sia afflittiva su questo campionato. In teoria, perché questo accada, c’è tempo fino al 30 giugno anche se entro i primi giorni di giugno bisogna comunicare all’Uefa le squadre italiane qualificate per le Coppe. E attenzione: come già fu per Calciopoli questo è un tema cruciale perché se si iscrive una squadra che poi può venir esclusa dall’Uefa, il rischio è che resti il buco e in Coppa vada un club straniero. Ulteriore motivo per fare in fretta.
I tempi stretti potrebbero tradursi in un incentivo per la Juventus per chiedere il patteggiamento per il secondo filone (entro il 27 aprile le difese devono mandare le memorie, poi scatteranno i probabili deferimenti, ma è chiaro che la fine sarebbe il prossimo anno), in modo da risolvere tutte le pendenze questa stagione. Nessuno lo ammetterà mai, ma gli abboccamenti ci sono già stati. Difficile? Gli spazi per riuscirci non mancano, così come i legali in grado di usare anche gli strumenti del diritto penale molto sfruttati in ambito disciplinare. Si può fare mettendo «in continuazione» tutte le violazioni, dimostrando che gli illeciti rientrano nello stesso «disegno criminoso»: in fondo lo scopo di tutte le infrazioni sarebbe stato «l’abbellimento» dei bilanci. Così potrebbe essere superata anche l’obiezione che non si può patteggiare in caso di recidiva visto che nel secondo filone la contestazione è sempre dell’articolo 4 e a maggior ragione se il patteggiamento intervenisse prima del passaggio in giudicato del caso plusvalenze. Dalle motivazioni dipende tutto il resto.


 

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La Lega ricalcola i diritti tv «Il campionato vale di più»
Casini: «Come negli anni 90»; De Siervo: «Altro che torneo “decadente”»


Monica Colombo · 22 apr 2023



Dopo mesi in cui si è dibattuto dell’Italia assente al Mondiale, ci si è lamentati della penuria di attaccanti e turbati per le inchieste che hanno travolto la squadra più blasonata del Paese, alla fine ci siamo risvegliati con cinque club nelle semifinali europee. «Sembra di essere tornati indietro nel tempo, agli anni Novanta» esclama Lorenzo Casini, il presidente della Lega, cioè l’associazione che promuove nei confini nazionali e internazionali il prodotto serie A.
L’improvviso rinascimento del calcio italiano lucida l’immagine del campionato, tanto più che a breve dovrà essere licenziato il nuovo bando dei diritti televisivi. Si inizia lunedì 24 quando i presidenti dovranno approvare la cornice normativa, ovvero il documento di 80 pagine che contiene le linee guida dell’invito a offrire. «Festeggiamo un risultato storico che ci godiamo con soddisfazione» esulta
Luigi De Siervo, l’ad di via Rosellini, il gran tessitore delle relazioni con i broadcaster. «Da un lato sul piano sportivo siamo al primo posto in Europa tra tutte le Leghe, dall’altro speriamo che la ritrovata competitività delle nostre formazioni serva ad accrescerne il valore sul mercato domestico e su quelli internazionali. Questo fatto riporterà in cima al mondo il nostro calcio».
L’auspicio dei vertici della Lega è richiamare l’attenzione di quelle tv a forte vocazione internazionale — come Amazon Prime ad esempio — che finora hanno guardato a distanza la serie A preferendo investire su altri campionati. Eppure siamo gli unici ad aver collezionato così tante partecipanti alle semifinali di coppa. La celebrata Premier ne ha due — Manchester City in Champions e West Ham in Conference —, come la Liga con il Real Madrid e il Siviglia, prossimo avversario della Juve in Europa League. «Il nostro resta un torneo vivace e competitivo» osserva De Siervo. «La serie A è l’unico campionato in Europa dove negli ultimi quattro anni vincono quattro squadre diverse: è questo che ci ha portato in un quadriennio avanti in Europa». Non altrettanto si può dire di altri tornei a cui Casini & De Siervo mirano a rosicchiare, con la vendita dei diritti tv esteri, fette di pubblico. La corsa in questo momento è sul calcio spagnolo, in declino rispetto alle precedenti stagioni. Con il Barcellona in difficoltà finanziarie e travolto dagli scandali, la Liga ha nel Real Madrid l’unico grande testimonial sul mercato internazionale. «Tutti coloro che hanno provato ad approfittarsi del calcio “decadente” dovranno prendere atto che il valore adesso è aumentato» rimarca De Siervo, pronto a illustrare nella futura riunione del 5 maggio i pacchetti delle partite in vendita.
Intanto però una piccola rivoluzione è alle porte. I presidenti lunedì dovranno ratificare l’assegnazione dei diritti a Rds, la radio individuata per diventare partner della Lega e trasmettere il racconto del campionato. Andranno in onda 12 ore di trasmissione al giorno non solo alla radio ma anche sul canale video di Rds. Per la Lega è una mossa storica. Producendo i programmi su Rds in pratica compie il primo passo sulla strada del canale. Il futuro, in fondo, non è così lontano.


 

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Inviato (modificato)

Vi chiedo scusa.

Vi chiedo scusa per il fatto che io, normalmente ottimista, sto avendo momenti di funereo sconforto e su di voi lo riverso.

Vedo nero perchè mi sto convincendo sempre più che parlare di giustizia sportiva è da ingenui o da ipocriti. La giustizia sportiva semplicemente non esiste e a nessuna frega che esista.

Vedo nero perchè temo che sulla vicenda plusvalenza alla fine la sanzione, se non di 15, sarà di 9 o, ben che vada, di almeno 6 punti.

Vedo nero perchè temo che, sulla scorta della nuova ingiusta punizione, la Juventus Football Club S.p.A. non porterà avanti il ricorso al TAR per il ristoro del danno e se lo farà sarà un ricorso "volutamente" facilmente respingibile dal giudice amministrativo.

Vedo nero perchè temo che i dirigenti condannati a titolo definitivo dalla (in)giustizia sportiva non tuteleranno i loro diritti innanzi al TAR in quanto probabili fruitori di altri "benefits economici" irrinunciabili in misura tale da non rendere d'interesse il ricorso al giudice amministrativo.

Vedo nero perchè non ho la minima fiducia in un esito giusto della vicenda stipendi.

Vedo nero perchè mi sento solo col mio amore tradito con tutti contro: istituzioni, media, addetti e, addirittura, parte del tifo amico.

Vedo nero.

Modificato da gobbo_dal_76
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8 minuti fa, andrea ha scritto:

Caso Juve, si vuole fare in fretta E cresce l’ipotesi patteggiamento
Se si chiude il filone plusvalenze, il club può puntare a un accordo sugli stipendi


Arianna Ravelli · 22 apr 2023

Provare a prefigurare come andrà a finire il caso Juventus è un esercizio spericolato: la vicenda è complessa, così tanto che ieri il ministro dello Sport Andrea Abodi ne ha preso spunto per chiedere una «riforma della giustizia», convinto che «qualcosa bisogna modificare perché la tempistica sia rispettosa della reputazione della competizione» (anche se è difficile individuare un iter processuale diverso che non avesse effetti sul campionato, questo o il prossimo). Ma proviamo a disegnare uno scenario possibile, con tanto di spoiler del finale: penalità per le plusvalenze tale da escludere la Juve dalla Champions, patteggiamento per il secondo filone manovre stipendi e plusvalenze bis. Dal primo dipende il secondo.
Letto il dispositivo, l’attesa è per quello che stanno scrivendo la presidente Gabriella Palmieri Sandulli e gli altri membri del Collegio nelle motivazioni: nelle loro pagine si troveranno le basi dei prossimi passi. Decisivo non sarà solo il cosa scriveranno, ma anche il quando perché i tempi sono fondamentali per determinare le penalità.
Andiamo con ordine. Dopo la condanna per l’articolo 4, ovvero la mancata lealtà, dei dirigenti apicali della Juventus (Agnelli, Arrivabene, Cherubini e Paratici, che proprio ieri ha dato le dimissioni dal Tottenham) confermata dal Collegio, appare molto difficile che la Juventus possa non essere condannata per la slealtà. I dirigenti configurano una responsabilità diretta del club e, se resta la slealtà, resta la penalizzazione in punti. Che poi saranno magari ricalcolati dalla Corte d’Appello federale con il criterio dell’afflittività.
Ora i tempi: il Collegio ha 30 giorni per scrivere le motivazioni, anche se indiscrezioni parlano di due settimane. Si vuole fare di tutto per concludere l’iter (compreso eventuale ritorno al Collegio di garanzia) in modo che la penalità sia afflittiva su questo campionato. In teoria, perché questo accada, c’è tempo fino al 30 giugno anche se entro i primi giorni di giugno bisogna comunicare all’Uefa le squadre italiane qualificate per le Coppe. E attenzione: come già fu per Calciopoli questo è un tema cruciale perché se si iscrive una squadra che poi può venir esclusa dall’Uefa, il rischio è che resti il buco e in Coppa vada un club straniero. Ulteriore motivo per fare in fretta.
I tempi stretti potrebbero tradursi in un incentivo per la Juventus per chiedere il patteggiamento per il secondo filone (entro il 27 aprile le difese devono mandare le memorie, poi scatteranno i probabili deferimenti, ma è chiaro che la fine sarebbe il prossimo anno), in modo da risolvere tutte le pendenze questa stagione. Nessuno lo ammetterà mai, ma gli abboccamenti ci sono già stati. Difficile? Gli spazi per riuscirci non mancano, così come i legali in grado di usare anche gli strumenti del diritto penale molto sfruttati in ambito disciplinare. Si può fare mettendo «in continuazione» tutte le violazioni, dimostrando che gli illeciti rientrano nello stesso «disegno criminoso»: in fondo lo scopo di tutte le infrazioni sarebbe stato «l’abbellimento» dei bilanci. Così potrebbe essere superata anche l’obiezione che non si può patteggiare in caso di recidiva visto che nel secondo filone la contestazione è sempre dell’articolo 4 e a maggior ragione se il patteggiamento intervenisse prima del passaggio in giudicato del caso plusvalenze. Dalle motivazioni dipende tutto il resto.


 

Questa è la speranza della massa antijuventina ed è a questa logica che dobbiamo opporci

Accettarla significa prepararci a subire qualsiasi minchiata venga in mente a lor signori negli anni a venire

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10 minuti fa, andrea ha scritto:

La Lega ricalcola i diritti tv «Il campionato vale di più»
Casini: «Come negli anni 90»; De Siervo: «Altro che torneo “decadente”»


Monica Colombo · 22 apr 2023



Dopo mesi in cui si è dibattuto dell’Italia assente al Mondiale, ci si è lamentati della penuria di attaccanti e turbati per le inchieste che hanno travolto la squadra più blasonata del Paese, alla fine ci siamo risvegliati con cinque club nelle semifinali europee. «Sembra di essere tornati indietro nel tempo, agli anni Novanta» esclama Lorenzo Casini, il presidente della Lega, cioè l’associazione che promuove nei confini nazionali e internazionali il prodotto serie A.
L’improvviso rinascimento del calcio italiano lucida l’immagine del campionato, tanto più che a breve dovrà essere licenziato il nuovo bando dei diritti televisivi. Si inizia lunedì 24 quando i presidenti dovranno approvare la cornice normativa, ovvero il documento di 80 pagine che contiene le linee guida dell’invito a offrire. «Festeggiamo un risultato storico che ci godiamo con soddisfazione» esulta
Luigi De Siervo, l’ad di via Rosellini, il gran tessitore delle relazioni con i broadcaster. «Da un lato sul piano sportivo siamo al primo posto in Europa tra tutte le Leghe, dall’altro speriamo che la ritrovata competitività delle nostre formazioni serva ad accrescerne il valore sul mercato domestico e su quelli internazionali. Questo fatto riporterà in cima al mondo il nostro calcio».
L’auspicio dei vertici della Lega è richiamare l’attenzione di quelle tv a forte vocazione internazionale — come Amazon Prime ad esempio — che finora hanno guardato a distanza la serie A preferendo investire su altri campionati. Eppure siamo gli unici ad aver collezionato così tante partecipanti alle semifinali di coppa. La celebrata Premier ne ha due — Manchester City in Champions e West Ham in Conference —, come la Liga con il Real Madrid e il Siviglia, prossimo avversario della Juve in Europa League. «Il nostro resta un torneo vivace e competitivo» osserva De Siervo. «La serie A è l’unico campionato in Europa dove negli ultimi quattro anni vincono quattro squadre diverse: è questo che ci ha portato in un quadriennio avanti in Europa». Non altrettanto si può dire di altri tornei a cui Casini & De Siervo mirano a rosicchiare, con la vendita dei diritti tv esteri, fette di pubblico. La corsa in questo momento è sul calcio spagnolo, in declino rispetto alle precedenti stagioni. Con il Barcellona in difficoltà finanziarie e travolto dagli scandali, la Liga ha nel Real Madrid l’unico grande testimonial sul mercato internazionale. «Tutti coloro che hanno provato ad approfittarsi del calcio “decadente” dovranno prendere atto che il valore adesso è aumentato» rimarca De Siervo, pronto a illustrare nella futura riunione del 5 maggio i pacchetti delle partite in vendita.
Intanto però una piccola rivoluzione è alle porte. I presidenti lunedì dovranno ratificare l’assegnazione dei diritti a Rds, la radio individuata per diventare partner della Lega e trasmettere il racconto del campionato. Andranno in onda 12 ore di trasmissione al giorno non solo alla radio ma anche sul canale video di Rds. Per la Lega è una mossa storica. Producendo i programmi su Rds in pratica compie il primo passo sulla strada del canale. Il futuro, in fondo, non è così lontano.


 

Non credo proprio che i players delle tv la pensino allo stesso modo... Ma i numeri di quanti seguono il calcio questi qua li vedono? Sono diminuiti nell'ultimo decennio, in particolare negli ultimi tre anni, in particolare quest'anno, i giovani sono sempre meno interessati, se parte la superlega il campionato varrà ancora meno, se la juve verrà penalizzata ancora di meno... Ma loro vedono un valore aumentato... 

Modificato da arboreto
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8 minuti fa, andrea ha scritto:

La Lega ricalcola i diritti tv «Il campionato vale di più»
Casini: «Come negli anni 90»; De Siervo: «Altro che torneo “decadente”»


Monica Colombo · 22 apr 2023



Dopo mesi in cui si è dibattuto dell’Italia assente al Mondiale, ci si è lamentati della penuria di attaccanti e turbati per le inchieste che hanno travolto la squadra più blasonata del Paese, alla fine ci siamo risvegliati con cinque club nelle semifinali europee. «Sembra di essere tornati indietro nel tempo, agli anni Novanta» esclama Lorenzo Casini, il presidente della Lega, cioè l’associazione che promuove nei confini nazionali e internazionali il prodotto serie A.
L’improvviso rinascimento del calcio italiano lucida l’immagine del campionato, tanto più che a breve dovrà essere licenziato il nuovo bando dei diritti televisivi. Si inizia lunedì 24 quando i presidenti dovranno approvare la cornice normativa, ovvero il documento di 80 pagine che contiene le linee guida dell’invito a offrire. «Festeggiamo un risultato storico che ci godiamo con soddisfazione» esulta
Luigi De Siervo, l’ad di via Rosellini, il gran tessitore delle relazioni con i broadcaster. «Da un lato sul piano sportivo siamo al primo posto in Europa tra tutte le Leghe, dall’altro speriamo che la ritrovata competitività delle nostre formazioni serva ad accrescerne il valore sul mercato domestico e su quelli internazionali. Questo fatto riporterà in cima al mondo il nostro calcio».
L’auspicio dei vertici della Lega è richiamare l’attenzione di quelle tv a forte vocazione internazionale — come Amazon Prime ad esempio — che finora hanno guardato a distanza la serie A preferendo investire su altri campionati. Eppure siamo gli unici ad aver collezionato così tante partecipanti alle semifinali di coppa. La celebrata Premier ne ha due — Manchester City in Champions e West Ham in Conference —, come la Liga con il Real Madrid e il Siviglia, prossimo avversario della Juve in Europa League. «Il nostro resta un torneo vivace e competitivo» osserva De Siervo. «La serie A è l’unico campionato in Europa dove negli ultimi quattro anni vincono quattro squadre diverse: è questo che ci ha portato in un quadriennio avanti in Europa». Non altrettanto si può dire di altri tornei a cui Casini & De Siervo mirano a rosicchiare, con la vendita dei diritti tv esteri, fette di pubblico. La corsa in questo momento è sul calcio spagnolo, in declino rispetto alle precedenti stagioni. Con il Barcellona in difficoltà finanziarie e travolto dagli scandali, la Liga ha nel Real Madrid l’unico grande testimonial sul mercato internazionale. «Tutti coloro che hanno provato ad approfittarsi del calcio “decadente” dovranno prendere atto che il valore adesso è aumentato» rimarca De Siervo, pronto a illustrare nella futura riunione del 5 maggio i pacchetti delle partite in vendita.
Intanto però una piccola rivoluzione è alle porte. I presidenti lunedì dovranno ratificare l’assegnazione dei diritti a Rds, la radio individuata per diventare partner della Lega e trasmettere il racconto del campionato. Andranno in onda 12 ore di trasmissione al giorno non solo alla radio ma anche sul canale video di Rds. Per la Lega è una mossa storica. Producendo i programmi su Rds in pratica compie il primo passo sulla strada del canale. Il futuro, in fondo, non è così lontano.


 

Senza la Juve ed i suoi tifosi l'appeal della serie a sarebbe pari al sex appeal di una novantenne

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14 minuti fa, andrea ha scritto:

La Lega ricalcola i diritti tv «Il campionato vale di più»
Casini: «Come negli anni 90»; De Siervo: «Altro che torneo “decadente”»


Monica Colombo · 22 apr 2023



Dopo mesi in cui si è dibattuto dell’Italia assente al Mondiale, ci si è lamentati della penuria di attaccanti e turbati per le inchieste che hanno travolto la squadra più blasonata del Paese, alla fine ci siamo risvegliati con cinque club nelle semifinali europee. «Sembra di essere tornati indietro nel tempo, agli anni Novanta» esclama Lorenzo Casini, il presidente della Lega, cioè l’associazione che promuove nei confini nazionali e internazionali il prodotto serie A.
L’improvviso rinascimento del calcio italiano lucida l’immagine del campionato, tanto più che a breve dovrà essere licenziato il nuovo bando dei diritti televisivi. Si inizia lunedì 24 quando i presidenti dovranno approvare la cornice normativa, ovvero il documento di 80 pagine che contiene le linee guida dell’invito a offrire. «Festeggiamo un risultato storico che ci godiamo con soddisfazione» esulta
Luigi De Siervo, l’ad di via Rosellini, il gran tessitore delle relazioni con i broadcaster. «Da un lato sul piano sportivo siamo al primo posto in Europa tra tutte le Leghe, dall’altro speriamo che la ritrovata competitività delle nostre formazioni serva ad accrescerne il valore sul mercato domestico e su quelli internazionali. Questo fatto riporterà in cima al mondo il nostro calcio».
L’auspicio dei vertici della Lega è richiamare l’attenzione di quelle tv a forte vocazione internazionale — come Amazon Prime ad esempio — che finora hanno guardato a distanza la serie A preferendo investire su altri campionati. Eppure siamo gli unici ad aver collezionato così tante partecipanti alle semifinali di coppa. La celebrata Premier ne ha due — Manchester City in Champions e West Ham in Conference —, come la Liga con il Real Madrid e il Siviglia, prossimo avversario della Juve in Europa League. «Il nostro resta un torneo vivace e competitivo» osserva De Siervo. «La serie A è l’unico campionato in Europa dove negli ultimi quattro anni vincono quattro squadre diverse: è questo che ci ha portato in un quadriennio avanti in Europa». Non altrettanto si può dire di altri tornei a cui Casini & De Siervo mirano a rosicchiare, con la vendita dei diritti tv esteri, fette di pubblico. La corsa in questo momento è sul calcio spagnolo, in declino rispetto alle precedenti stagioni. Con il Barcellona in difficoltà finanziarie e travolto dagli scandali, la Liga ha nel Real Madrid l’unico grande testimonial sul mercato internazionale. «Tutti coloro che hanno provato ad approfittarsi del calcio “decadente” dovranno prendere atto che il valore adesso è aumentato» rimarca De Siervo, pronto a illustrare nella futura riunione del 5 maggio i pacchetti delle partite in vendita.
Intanto però una piccola rivoluzione è alle porte. I presidenti lunedì dovranno ratificare l’assegnazione dei diritti a Rds, la radio individuata per diventare partner della Lega e trasmettere il racconto del campionato. Andranno in onda 12 ore di trasmissione al giorno non solo alla radio ma anche sul canale video di Rds. Per la Lega è una mossa storica. Producendo i programmi su Rds in pratica compie il primo passo sulla strada del canale. Il futuro, in fondo, non è così lontano.


 

cioè, se lo dicono da soli che vale di più :261:

cha banda di pagliacci :haha:

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8 minuti fa, ● Ale Cerry ● ha scritto:

Andiamo avanti con le disdette.

.quoto

 

io non guardo più una sega da un pezzo. si f.o.t.t.e.s.s.e.r.o.

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27 minuti fa, dovsto ha scritto:

Questa è la speranza della massa antijuventina ed è a questa logica che dobbiamo opporci

Accettarla significa prepararci a subire qualsiasi minchiata venga in mente a lor signori negli anni a venire


l’abbiamo già accettata.

nel 2006.

 

cambiare ora è più difficile.

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5 minuti fa, *Vegeta* ha scritto:

.quoto

 

io non guardo più una sega da un pezzo. si f.o.t.t.e.s.s.e.r.o.

Idem e comincio pure ad abituarmi a vivere senza Juve. A casa, non capendo cosa sta succedendo, moglie e figlie mi guardano come fossi un pazzo.

 

 

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16 minuti fa, *Vegeta* ha scritto:

cioè, se lo dicono da soli che vale di più :261:

cha banda di pagliacci :haha:

Di boiate ne ha dette parecchie, ma hai mai sentito un bottegaio dire che quel che vende fa schifo? 

 

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4 minuti fa, DoctorDoomIII ha scritto:


l’abbiamo già accettata.

nel 2006.

 

cambiare ora è più difficile.

E diventerà impossibile se, anche questa volta, subiamo passivamente tutte le porcherie che stanno combinando

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17 minuti fa, Fede_BW ha scritto:

Di boiate ne ha dette parecchie, ma hai mai sentito un bottegaio dire che quel che vende fa schifo? 

 

 

sì, ma se sbraiti a quel modo significa solo una cosa: CHE SEI NERVOSO e che sai che quello che stai vendendo NON VALE quello che dici.

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21 minuti fa, dovsto ha scritto:

E diventerà impossibile se, anche questa volta, subiamo passivamente tutte le porcherie che stanno combinando


si credo diventerebbe impossibile, resterebbe solo la possibilità di una nuova proprietà con un approccio radicalmente diverso.

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Inviato (modificato)
8 minuti fa, *Vegeta* ha scritto:

 

sì, ma se sbraiti a quel modo significa solo una cosa: CHE SEI NERVOSO e che sai che quello che stai vendendo NON VALE quello che dici.

 

Sembrano quei fenomeni quando mettono in vendita il loro alloggio e sparano cifre ad minchiam, ovviamente per rialzare il prezzo. 

 

- "eh ma io ho cambiato i pavimenti, son tutti nuovi, quindi vale almeno 20.000 euro in più".

 

Poi arriva il compratore.. 

 

- "si ma a me i pavimenti che ci hai messo fan caga.re, e li dovrò cambiare lo stesso, quindi?" 

 

Bisogna vedere le pay-tv se son d'accordo con quanto afferma la lega. 

Per me il nuovo contratto sarà al ribasso. 

Modificato da torino juventina2

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5 minuti fa, torino juventina2 ha scritto:

 

Sembrano quei fenomeni quando mettono in vendita il loro alloggio e sparano cifre ad minchiam, ovviamente per rialzare il prezzo. 

 

- "eh ma io ho cambiato i pavimenti, son tutti nuovi, quindi vale almeno 20.000 euro in più".

 

Poi arriva il compratore.. 

 

- "si ma a me i pavimenti che ci hai messo fan caga.re, e li dovrò cambiare lo stesso, quindi?" 

 

Bisogna vedere le pay-tv se son d'accordo con quanto afferma la lega. 

Per me il nuovo contratto sarà al ribasso. 

.asd

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45 minuti fa, br1JCR7BUFFON ha scritto:

Finisce con tot punti per finire fuori dalla Champions e col filone stipendi si partirà da meno 15 il prossimo anno 

 

 

La mia sensazione giusta cit. 

temo tu abbia ragione!

 

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32 minuti fa, DoctorDoomIII ha scritto:


si credo diventerebbe impossibile, resterebbe solo la possibilità di una nuova proprietà con un approccio radicalmente diverso.

Perché, speri che una nuova proprietà possa essere migliore di quella attuale? Faresti solo lo stesso percorso di altre squadre italiane che sono andate a finire nelle mani degli affaristi di turno

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9 minuti fa, dovsto ha scritto:

Perché, speri che una nuova proprietà possa essere migliore di quella attuale? Faresti solo lo stesso percorso di altre squadre italiane che sono andate a finire nelle mani degli affaristi di turno


mi è difficile immaginare una juve non della famiglia agnelli, però si è più facile che ci sia un atteggiamento diverso con una proprietà diversa.

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Analizziamo i personaggi per capire meglio di chi stiamo parlando.

Lorenzo Casini (arriva dalla politica...PD), presidente di Lega, amico di De Laurentiis (legge Cinema...) e Lotito (Senatore che non può fare concorsi pubblici...).

A De Siervo qualcuno può riferire che i sorteggi non vanno sempre di c**o e che se trovi il PSG, uscito agli ottavi mentre si festeggia la semifinale di più basso valore tecnico tattico degli ultimi 30 anni di Champions, al massimo resti tra le prime 16 per questioni sempre di c**o derivanti dai gironi.

 

Abbiamo capito che al politico medio piace essere meteora per dire che bella quella stagione, ma al popolo non piace...

 

L'altro articolo è ancora più Imbarazzante.

Se le plusvalenze non sono reato, stiamo parlando di un castello di carta.

 

Io credo ci vorrebbe una procura amica che inizi ad aprire indagini sulla FIGC, sulla Lega e sulle altre società, perché in questo momento si prospetta solo questo nell'ennesina causa contro la Juventus basata sul nulla.

Bisogna cercare questa procura amica ed iniziare ad aprire indagini. Insomma, sembra che la giustizia in Italia funzioni in questo modo.

Mi sembra strano che, mentre le altre società banchettano con i soldi della Juventus, la Juventus non abbia provveduto a pararsi il sedere in questo senso e si presenti con gli avvocati.

Gli avvocati servono fino ad un certo punto in queste cause. 

 

Tu mi attacchi sul nulla ed io sullo stesso nulla ti affondo. Non servirebbe andare al TAR...

 

Vorrei dire a Lorenzo Casini che negli altri paesi europei ridono di noi perchè siamo ritenuti inaffidabili. Il fumo negli occhi non lo puoi vendere, soprattutto quando la credibilità, come nel caso Juventus,  è a zero.

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Joined: 05-Jun-2005
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Joined: 15-Jan-2008
3657 messaggi
2 ore fa, dovsto ha scritto:

Questa è la speranza della massa antijuventina ed è a questa logica che dobbiamo opporci

Accettarla significa prepararci a subire qualsiasi minchiata venga in mente a lor signori negli anni a venire

concordo  in pieno  se Elkann  ha le cosiddette p...e non puo' ACCETTARE UN PATTEGIAMENTO  CON QUESTI SOGGETTI CORROTTI AFFARISTI  MAFIOSI   E  STRONZI 

 

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