[UFFICIALE] La Juventus è fuori dalla Conference League

[_aLEx-1O_ 1550]

Il 5/7/2023 alle 19:59 , Suma Ha Paura ha scritto:

 

 

 

 

 

 

Per decente non credo si riferisse alla qualità del campionato inteso come campioni che vi prendono parte.

Piuttosto credo si riferisse al percorso della Juve nel campionato prossimo venturo, campionato decente inteso come Juve stabilmente in corsa per la qualificazione alla UCL.

A mio parere è un approccio sbagliato, l'abbonamento non va fatto a prescindere dal nostro percorso in campionato ed in Europa (se prenderemo parte alla Conference).

Lo ripeterò allo sfinimento: se proprio volete guardare le partite andate di streaming ma non date soldi né alla Serie A Made in Italy e nè alla mala (facendo il pezzotto).

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Esatto, anche perché chi finanzia il pezzotto finanzia il calciomercato del Napoli

[gnarro 6794]

La conference league è la giusta dimensione per la Juventus attuale , la sua proprietà , e chi li supporta . 

Parteciperanno e riusciranno a non vincere nemmeno questa .

[Servillo23 4886]

7 ore fa, ONLY4U ha scritto:

 

Io ricordo il vecchio trofeo Luigi Berlusconi...negli anni '90 era una partita dal peso specifico non indifferente, qualcosa più di una amichevole.

 

Io la vivevo con una certa tensione, beata gioventù....

 

Altri tempi, forse era meglio prima!  

All'epoca c'era tantissimo hype perché si affrontavano due squadre tra le più forti al mondo e potevi finalmente vedere all'opera nuovi acquisti, nuove formazioni, nuove magliette ecc...

Praticamente tutto l'opposto di adesso  

[andrea 818]

<<Vi spiego il Fair Play»
«ADDIO SPESE PAZZE UN TETTO UGUALE PER TUTTI I CLUB »

di Fabio Licari · 7 lug 2023

 

 Il dirigente Uefa Andrea Traverso:
«Non credo che l’Arabia sia un problema. Non oggi almeno. Preoccupano di più la polarizzazione e la concentrazione di risorse in paesi che dominano il mercato e attraggono i miglior talenti». Andrea Traverso non lo dice, ma è la Premier il “problema”: un fatturato che consente spese sempre più alte, impossibili per altri. L’Uefa studia misure per ridurre questa forbice che può annullare la competitività. Traverso, direttore della Sostenibilità Finanziaria, è l’architetto del nuovo Fair Play che, dopo un anno, ha introdotto novità per bloccare plusvalenze finte e altri espedienti di finanza creativa.
► Il tanto criticato Fair Play…
«Non tutti l’hanno capito, ma il nuovo regolamento è molto più rigoroso. Con attenzione particolare a debiti e costi. Non concede più scappatoie, ha controlli più attuali su debiti, deficit, spese, plusvalenze, prestiti, ammortamenti e, presto, forse, introdurrà un limite assoluto alle spese. Lo hanno chiesto leghe, federazioni, giocatori e club per far fronte alle spese pazze».
► Le italiane?
«Sono quelle che devono stare più attente, ma quest’anno c’è stata una presa di coscienza. Lo scudetto l’ha vinto il Napoli dalla gestione esemplare. Alcune (Milan, ndr) hanno intrapreso con ottimi risultati un cammino virtuoso. Altre (Juve e Inter, ndr) sono un po’ in ritardo, ma hanno cominciato il risanamento controllando i costi. La Roma ha detto che forse sforerà alcuni parametri del settlement e pagherà una multa invece di vendere. I controlli saranno a ottobre».
► Il discorso Juve è complesso.
«L’inchiesta è in corso. In caso di sanzioni, probabile che il settlement sia rivisto o interrotto».
► La nuova regola sulle plusvalenze è per la Juve?
«No, è che in Italia le plusvalenze pesano di più, il 20 per cento del fatturato contro l’11 in Premier, il 7 in Spagna, il 6 in Germania. Intendiamoci: non hanno niente di sbagliato se sono vere e non artificiali, solo per gonfiare i bilanci. Scritture contabili che non generano soldi e spostano il problema nel tempo. Richiedono ammortamenti più alti che richiedono plusvalenze e via così... La palla di neve che diventa valanga».
► La pacchia è finita?
«Con la nuova norma rigorosa, ispirata a una decisione della Borsa portoghese e alle indicazioni della Consob, non c’è più plusvalenza nel semplice scambio: se fai un “baratto”, iscrivi il nuovo giocatore allo stesso valore di bilancio di quello ceduto. I revisori sono più responsabilizzati: per giustificare un’eventuale plusvalenza, dovrebbero dimostrare un valore diverso. Ma oggi non esistono basi scientifiche per farlo. Se invece c’è uno scambio con saldo in denaro, la plusvalenza è proprio il denaro».
► Basta ammortamenti lunghi tipo Chelsea...
«Saranno al massimo quinquennali. Se un club vuole farli in dieci, perché la legge nazionale lo permette, dovrà preparare un altro bilancio per l’Uefa. Ma non si può intervenire sul passato».
► Novità anche sui prestiti...
«Se un giocatore è prestato a un valore inferiore rispetto a quello di bilancio (diciamo 7 milioni contro 15 di ammortamento), il club dovrà valutare se fare una svalutazione. Così evitiamo prestiti di comodo tra società dello stesso gruppo. Fatti salvi, però, casi tipo uno reduce da un infor
► Come va il nuovo Fair Play? «Vediamo a ottobre, con la prima verifica del periodo gennaio-dicembre 2023. Avremo dati ufficiali fino a giugno e una stima credibile del secondo semestre. Se c’è violazione, tra gennaio e marzo ’24 arriveranno le multe».
► Che sono ormai predefinite…
«Quelle economiche, per le spese, sì: sono legate a una griglia progressiva, dal 10 al 100% dello scostamento. Poco spazio a discrezionalità dei giudici e quindi a polemiche. Se la violazione è grave, si aggiungono quelle sportive, da valutare di caso in caso. E attenzione: ci sono tre parametri da rispettare, potrebbero esserci tre sanzioni per deficit, debiti e spese».
► Ricapitoliamo i parametri?
«Il deficit non può superare i 60 milioni. Le spese per stipendi, agenti e mercato non possono andare oltre il 70% del fatturato (un salary cap globale, ndr). Si arriverà a regime per gradi: 90% nel ‘23, 80%nel ‘24 e 70% nel ‘25. I debiti si pagano in 90 giorni. In più, se il capitale diventa negativo, va recuperato del 10% all’anno. I settlement di Milan, Juve, Inter e Roma riguardano solo il deficit: se non fossero in regola con debiti o costi, sarebbero sottoposti a nuova procedura».
► Gli arabi danno una mano…
«Sì, dal punto di vista del Fair Play portano liquidità e aiutano i club con soldi veri, a patto di non darli a un solo mercato o a una sola squadra che sarebbe sospetto. Alle loro cifre non c’è neanche un problema di inflazione per l’Europa: se offrissero 10 invece di 7, spingerebbero in alto gli stipendi, ma offrono 30 e nessuno può seguirli»
► Il “problema” è la Premier…
«La concentrazione e la polarizzazione possono diventare un problema per la competitività, spingono altri a rischiare di più, e il modello alla lunga non è più sostenibile. Tutti gli stakeholder pensano che qualcosa vada fatto. Un gruppo di lavoro sta studiando un progetto, anche la Ue è coinvolta. L’idea è fissare dal 2025-26 un tetto massimo di spesa assoluto per squadra (tra stipendi, trasferimenti e agenti) che andrebbe ad affiancare la regola del 70%. Tra i 400 e i 500 milioni, tenendo conto del fisco diverso tra i paesi. Sarà un freno alle spese pazze, una redistribuzione dei giocatori».

 

[Cene 10346]

12 ore fa, andrea ha scritto:

<<Vi spiego il Fair Play»
«ADDIO SPESE PAZZE UN TETTO UGUALE PER TUTTI I CLUB »

di Fabio Licari · 7 lug 2023

 

 Il dirigente Uefa Andrea Traverso:
«Non credo che l’Arabia sia un problema. Non oggi almeno. Preoccupano di più la polarizzazione e la concentrazione di risorse in paesi che dominano il mercato e attraggono i miglior talenti». Andrea Traverso non lo dice, ma è la Premier il “problema”: un fatturato che consente spese sempre più alte, impossibili per altri. L’Uefa studia misure per ridurre questa forbice che può annullare la competitività. Traverso, direttore della Sostenibilità Finanziaria, è l’architetto del nuovo Fair Play che, dopo un anno, ha introdotto novità per bloccare plusvalenze finte e altri espedienti di finanza creativa.
► Il tanto criticato Fair Play…
«Non tutti l’hanno capito, ma il nuovo regolamento è molto più rigoroso. Con attenzione particolare a debiti e costi. Non concede più scappatoie, ha controlli più attuali su debiti, deficit, spese, plusvalenze, prestiti, ammortamenti e, presto, forse, introdurrà un limite assoluto alle spese. Lo hanno chiesto leghe, federazioni, giocatori e club per far fronte alle spese pazze».
► Le italiane?
«Sono quelle che devono stare più attente, ma quest’anno c’è stata una presa di coscienza. Lo scudetto l’ha vinto il Napoli dalla gestione esemplare. Alcune (Milan, ndr) hanno intrapreso con ottimi risultati un cammino virtuoso. Altre (Juve e Inter, ndr) sono un po’ in ritardo, ma hanno cominciato il risanamento controllando i costi. La Roma ha detto che forse sforerà alcuni parametri del settlement e pagherà una multa invece di vendere. I controlli saranno a ottobre».
► Il discorso Juve è complesso.
«L’inchiesta è in corso. In caso di sanzioni, probabile che il settlement sia rivisto o interrotto».
► La nuova regola sulle plusvalenze è per la Juve?
«No, è che in Italia le plusvalenze pesano di più, il 20 per cento del fatturato contro l’11 in Premier, il 7 in Spagna, il 6 in Germania. Intendiamoci: non hanno niente di sbagliato se sono vere e non artificiali, solo per gonfiare i bilanci. Scritture contabili che non generano soldi e spostano il problema nel tempo. Richiedono ammortamenti più alti che richiedono plusvalenze e via così... La palla di neve che diventa valanga».
► La pacchia è finita?
«Con la nuova norma rigorosa, ispirata a una decisione della Borsa portoghese e alle indicazioni della Consob, non c’è più plusvalenza nel semplice scambio: se fai un “baratto”, iscrivi il nuovo giocatore allo stesso valore di bilancio di quello ceduto. I revisori sono più responsabilizzati: per giustificare un’eventuale plusvalenza, dovrebbero dimostrare un valore diverso. Ma oggi non esistono basi scientifiche per farlo. Se invece c’è uno scambio con saldo in denaro, la plusvalenza è proprio il denaro».
► Basta ammortamenti lunghi tipo Chelsea...
«Saranno al massimo quinquennali. Se un club vuole farli in dieci, perché la legge nazionale lo permette, dovrà preparare un altro bilancio per l’Uefa. Ma non si può intervenire sul passato».
► Novità anche sui prestiti...
«Se un giocatore è prestato a un valore inferiore rispetto a quello di bilancio (diciamo 7 milioni contro 15 di ammortamento), il club dovrà valutare se fare una svalutazione. Così evitiamo prestiti di comodo tra società dello stesso gruppo. Fatti salvi, però, casi tipo uno reduce da un infor
► Come va il nuovo Fair Play? «Vediamo a ottobre, con la prima verifica del periodo gennaio-dicembre 2023. Avremo dati ufficiali fino a giugno e una stima credibile del secondo semestre. Se c’è violazione, tra gennaio e marzo ’24 arriveranno le multe».
► Che sono ormai predefinite…
«Quelle economiche, per le spese, sì: sono legate a una griglia progressiva, dal 10 al 100% dello scostamento. Poco spazio a discrezionalità dei giudici e quindi a polemiche. Se la violazione è grave, si aggiungono quelle sportive, da valutare di caso in caso. E attenzione: ci sono tre parametri da rispettare, potrebbero esserci tre sanzioni per deficit, debiti e spese».
► Ricapitoliamo i parametri?
«Il deficit non può superare i 60 milioni. Le spese per stipendi, agenti e mercato non possono andare oltre il 70% del fatturato (un salary cap globale, ndr). Si arriverà a regime per gradi: 90% nel ‘23, 80%nel ‘24 e 70% nel ‘25. I debiti si pagano in 90 giorni. In più, se il capitale diventa negativo, va recuperato del 10% all’anno. I settlement di Milan, Juve, Inter e Roma riguardano solo il deficit: se non fossero in regola con debiti o costi, sarebbero sottoposti a nuova procedura».
► Gli arabi danno una mano…
«Sì, dal punto di vista del Fair Play portano liquidità e aiutano i club con soldi veri, a patto di non darli a un solo mercato o a una sola squadra che sarebbe sospetto. Alle loro cifre non c’è neanche un problema di inflazione per l’Europa: se offrissero 10 invece di 7, spingerebbero in alto gli stipendi, ma offrono 30 e nessuno può seguirli»
► Il “problema” è la Premier…
«La concentrazione e la polarizzazione possono diventare un problema per la competitività, spingono altri a rischiare di più, e il modello alla lunga non è più sostenibile. Tutti gli stakeholder pensano che qualcosa vada fatto. Un gruppo di lavoro sta studiando un progetto, anche la Ue è coinvolta. L’idea è fissare dal 2025-26 un tetto massimo di spesa assoluto per squadra (tra stipendi, trasferimenti e agenti) che andrebbe ad affiancare la regola del 70%. Tra i 400 e i 500 milioni, tenendo conto del fisco diverso tra i paesi. Sarà un freno alle spese pazze, una redistribuzione dei giocatori».

 

Mi soffermerei su tre aspetti

-Che ci siano delle regole è sacrosanto e da come è scritto qui sembra tutto bello e chiaro, ma abbiamo visto negli ultimi anni che le regole valgono per alcuni e non per altri, che qualcuno è sanzionabile e altri no…se ci sono delle regole, ma non c’è la volontà di farle rispettare da tutti le regole servono a poco

-Che gli arabi diano una mano non son per niente d’accordo…far entrare quella gente nel calcio ha portato e porterà solo rogne

-Non son d’accordo nemmeno che la Premier sia un problema…la Premier la sua superiorità se l’è costruita creando un prodotto, valorizzandolo e vendendolo…bisognerebbe incoraggiare gli altri a prendere esempio da loro…non considerare la Premier come il cattivo da sconfiggere

[Bradipo76 35562]

3 ore fa, Cene ha scritto:

Mi soffermerei su tre aspetti

-Che ci siano delle regole è sacrosanto e da come è scritto qui sembra tutto bello e chiaro, ma abbiamo visto negli ultimi anni che le regole valgono per alcuni e non per altri, che qualcuno è sanzionabile e altri no…se ci sono delle regole, ma non c’è la volontà di farle rispettare da tutti le regole servono a poco

-Che gli arabi diano una mano non son per niente d’accordo…far entrare quella gente nel calcio ha portato e porterà solo rogne

-Non son d’accordo nemmeno che la Premier sia un problema…la Premier la sua superiorità se l’è costruita creando un prodotto, valorizzandolo e vendendolo…bisognerebbe incoraggiare gli altri a prendere esempio da loro…non considerare la Premier come il cattivo da sconfiggere

 

La premier ha appunto mostrato "come bisogna fare".

E' la stessa mentalità che hanno spesso della Juventus gli altri. 

[gianky99 6684]

On 7/6/2023 at 10:32 AM, Moeller 73 said:

Se rinunci neghi ad un'altra italiana la possibilità di sostituirti. Così dicono. Ma il punto è un altro. Ci potrebbero escludere dalle coppe per il fair play finanziario. Ma c'è sempre il Tas che riammise il City. Cerchiamo per una volta di difenderci ? 

 

Bella battuta... 

 

[Tiger Jack 17044]

Altro patteggiamento 

 

[Bianconero dentro 5105]

1 minuto fa, Tiger Jack ha scritto:

Altro patteggiamento 

 

Non c'è niente di nuovo, era tutto concordato nel pacchetto patteggiamento.

E, vista la strada intrapresa, non avessero fatto questo (esclusione dalla conference e CL salva, se ci arriviamo) sarebbero stati dei koglioni.

[Tiger Jack 17044]

1 ora fa, Bianconero dentro ha scritto:

Non c'è niente di nuovo, era tutto concordato nel pacchetto patteggiamento.

E, vista la strada intrapresa, non avessero fatto questo (esclusione dalla conference e CL salva, se ci arriviamo) sarebbero stati dei koglioni.

Per la loro logica (magari giusta, boh...) va bene così, a questo punto però per me a 90° potrebbero pure restarci a vita 

Modificato July 9, 2023 da Tiger Jack

[evilempire 4238]

Non c'è niente di nuovo, era tutto concordato nel pacchetto patteggiamento.
E, vista la strada intrapresa, non avessero fatto questo (esclusione dalla conference e CL salva, se ci arriviamo) sarebbero stati dei koglioni.

Certo co*****i quelli del City che sono andati al TAS

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[Bianconero dentro 5105]

3 minuti fa, evilempire ha scritto:

Certo co*****i quelli del City che sono andati al TAS

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Non ho capito che ci azzecca sto commento con quello che ho scritto.

[evilempire 4238]

Non ho capito che ci azzecca sto commento con quello che ho scritto.

Hai detto che sarebbero stati co*****i se non avessero patteggiato, quando al TAS danno quasi sempre ragione a chi e' stato ingiustamente penalizzato.

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[torino juventina2 5435]

1 ora fa, Bianconero dentro ha scritto:

Non c'è niente di nuovo, era tutto concordato nel pacchetto patteggiamento.

E, vista la strada intrapresa, non avessero fatto questo (esclusione dalla conference e CL salva, se ci arriviamo) sarebbero stati dei koglioni.

 

Ma scusate, senza polemica (più o meno..) ma come mai c'è questa fascinazione per il patteggiamento ad ogni cosa? 

Si è letto proprio in questi giorni di squadre anche molto meno importanti della Juve, mi pare Osasuna, che ricorrono ai tribunali nazionali ed europei. 

 

Ma poi patteggiare che cosa? 

Sempre per un illecito che NON ESISTE, meglio ricordarlo. 

Io sono sempre più basito, non comprendo davvero questa mentalità da sottomissione. 

 

Non che mi interessasse disputare la Conference anzi, ma infatti bisognava ricorrere perché noi sul campo saremmo arrivati terzi, altro che Conference

 

[Arminius 10791]

1 ora fa, torino juventina2 ha scritto:

 

Ma scusate, senza polemica (più o meno..) ma come mai c'è questa fascinazione per il patteggiamento ad ogni cosa? 

Si è letto proprio in questi giorni di squadre anche molto meno importanti della Juve, mi pare Osasuna, che ricorrono ai tribunali nazionali ed europei. 

 

Ma poi patteggiare che cosa? 

Sempre per un illecito che NON ESISTE, meglio ricordarlo. 

Io sono sempre più basito, non comprendo davvero questa mentalità da sottomissione. 

 

Non che mi interessasse disputare la Conference anzi, ma infatti bisognava ricorrere perché noi sul campo saremmo arrivati terzi, altro che Conference

 

 

Bingo! Poche palle siamo arrivati terzi nonostante gol annullati, spintoni ignorati, rigori negsti pernacchie insulti e dispetti,punti un tanto al kilo, tolti-restituiti-ritolti...nonostante tutto siamo arrivati terzi.

L'acqua passata di questi patteggiatori folli è una supercazzola per quelli del loggione ed un insulto all'intelligenza ed alla passione di alcuni (non tutti) tifosi.

E un concetto senplice accovacciato fra il senso di giustizia ed il rispetto per la verità

Non è conplicato, ma perdinatemi, non ho ne la voglia ne il tempo ne la pazienza per spiegarlo.

Il punto non è il valore della Conference, ma la volontà fi dare un segnale, ovvero di far capire a sti manigoldi al guinzaglio dei nuovi signori del calcio, Gravina compreso, che ora basta, c'è una linea intrecciata connl'orgoglio e la dignità che non và superata.

Costi quel che costi.

Prima lo capiamo tutti quanti è meglio sarà.

[Bianconero dentro 5105]

1 ora fa, evilempire ha scritto:

Hai detto che sarebbero stati co*****i se non avessero patteggiato, quando al TAS danno quasi sempre ragione a chi e' stato ingiustamente penalizzato.

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No.

Ho detto che, visto la strada che hanno seguito (il patteggiamento) era logico e naturale che nel patteggiamento fosse incluso anche questo.

Al TAS ci vai se hai intrapreso un'altra strada, cosa che loro non hanno fatto.

[Bianconero dentro 5105]

1 ora fa, torino juventina2 ha scritto:

 

Ma scusate, senza polemica (più o meno..) ma come mai c'è questa fascinazione per il patteggiamento ad ogni cosa? 

Si è letto proprio in questi giorni di squadre anche molto meno importanti della Juve, mi pare Osasuna, che ricorrono ai tribunali nazionali ed europei. 

 

Ma poi patteggiare che cosa? 

Sempre per un illecito che NON ESISTE, meglio ricordarlo. 

Io sono sempre più basito, non comprendo davvero questa mentalità da sottomissione. 

 

Non che mi interessasse disputare la Conference anzi, ma infatti bisognava ricorrere perché noi sul campo saremmo arrivati terzi, altro che Conference

 

A me non devi ricordare niente.

Non sono io che ho patteggiato, io non lo avrei fatto, loro si ed era a quel punto normale buttarci dentro anche il lato coppe europee, sennò oltre che patteggiatori sarebbero stati pure stronzi.

Anche io non comprendo la mentalità da sottomissione, ma io non comando niente alla Juve.

Spero di essermi spiegato.

[Bianconero dentro 5105]

9 minuti fa, Arminius ha scritto:

 

Bingo! Poche palle siamo arrivati terzi nonostante gol annullati, spintoni ignorati, rigori negsti pernacchie insulti e dispetti,punti un tanto al kilo, tolti-restituiti-ritolti...nonostante tutto siamo arrivati terzi.

L'acqua passata di questi patteggiatori folli è una supercazzola per quelli del loggione ed un insulto all'intelligenza ed alla passione di alcuni (non tutti) tifosi.

E un concetto senplice accovacciato fra il senso di giustizia ed il rispetto per la verità

Non è conplicato, ma perdinatemi, non ho ne la voglia ne il tempo ne la pazienza per spiegarlo.

Il punto non è il valore della Conference, ma la volontà fi dare un segnale, ovvero di far capire a sti manigoldi al guinzaglio dei nuovi signori del calcio, Gravina compreso, che ora basta, c'è una linea intrecciata connl'orgoglio e la dignità che non và superata.

Costi quel che costi.

Prima lo capiamo tutti quanti è meglio sarà.

La linea dell'orgoglio e della dignità è stata passata da un pezzo senza che il padrone facesse nulla per evitarlo.

Fin quando comanderà il padre di Oceano, le cose andranno sempre così a meno di improbabili miracoli.

[torino juventina2 5435]

20 minuti fa, Bianconero dentro ha scritto:

A me non devi ricordare niente.

Non sono io che ho patteggiato, io non lo avrei fatto, loro si ed era a quel punto normale buttarci dentro anche il lato coppe europee, sennò oltre che patteggiatori sarebbero stati pure stronzi.

Anche io non comprendo la mentalità da sottomissione, ma io non comando niente alla Juve.

Spero di essermi spiegato.

 

Si e ti ringrazio. 

[le_roy 994]

La situazione Europea è  diversa rispetto a quello successo in Italia.

 

Non aver contestato i 10 punti di penalizzazione al Tas , diventa un assist fantastico per la Uefa che può partire da questa sentenza per certificare che il settlement agreement non sia stato rispettato o comunque i bilanci su cui si basava non erano corretti.

 

Non ho idea se senza le plusvalenze vere o false non importa ( visto che la sentenza che abbiamo accettato certifica che erano artificiose ) abbiano modificato i parametri del fair play finanziario,  ma se patteggi in Italia o non contesti la sentenza è  logico che patteggierai anche in Europa.

 

Non dico che sua giusto ma è la normale conseguenza dell atteggiamento avuto in Italia.

 

[dovsto 1589]

3 ore fa, Tiger Jack ha scritto:

Per la loro logica (magari giusta, boh...) va bene così, a questo punto però per me a 90° potrebbero pure restarci a vita 

Una volta che ti sei messo a 90 gradi è difficile rimettersi a schiena dritta

Mi ricorda la barzelletta dell'asino e del leone

 

[Wubbaboo 4087]

E la scrUEFA rinuncia all'interrsse che una squadra come la Juventus, esclusa e relegata nella serie c d'europa, potrebbe dare al medesimo torneo?

 

Vabbè, ormai ce ne sta una al giorno! Ma si, ci escludessero da sta coppa tanto... Ormai fanno il c**** che gli pare e piace con sta squadra, con la dirigenza muta.

 

E volete ancora i colpi di mercato? I calciatori SERI, vedendo ste situazioni, col c**** che vengono a giocare qua! Qua ci vengono solo i viziati e i mercenari, nonché ex top player in fase calante, i quali pensano solo a battere cassa fino a fine stagione, poi ciao (vero Di Maria?).

 

[torino juventina2 5435]

@Sabaudo

@#Savoia#

@ForzaJuventus!!

@provvisorio

 

Cmq ti fai beccare subito, eppure lo dovresti sapere bene, in fondo... 

"bastava non farsi intercettare"

cit. stupidotta

 

un saluto dalla tua Presidentezza

 

[PiemonteBianconero 2379]

Un anno out e "perdiamo" la Conference? 

Il male minore.

[Suma Ha Paura 2298]

Il 9/7/2023 alle 22:35 , torino juventina2 ha scritto:

@Sabaudo

@#Savoia#

@ForzaJuventus!!

@provvisorio

 

Cmq ti fai beccare subito, eppure lo dovresti sapere bene, in fondo... 

"bastava non farsi intercettare"

cit. stupidotta

 

un saluto dalla tua Presidentezza

 

 

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Modificato July 31, 2023 da Suma Ha Paura