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vanpeebles

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  1. Tento di spostare un po' più in là il discorso. Qui http://www.lavoce.info/archives/50551/reddito-di-cittadinanza-se-al-pd-non-sanno-fare-i-conti/ ho trovato, fra le altre cose, questo. Secondo l’audizione dell’Istat sul Ddl, in base ai dati 2015, le famiglie beneficiarie sarebbero 2 milioni e 759 mila, per un totale di circa 8,3 milioni di persone. Il costo stimato dall’Istituto nazionale di statistica è di 14,9 miliardi. Mentre per l’Inps sarebbe di 30 miliardi (audizione del presidente Tito Boeri alla commissione Lavoro del Senato). Un’altra stima è stata data su lavoce.info da Francesco Daveri e Massimo Baldini, secondo cui le famiglie beneficiarie della misura sarebbero 4,9 milioni con un costo per lo stato di circa 29 miliardi di euro. A parte i problemi di definizione, mi sembra clamoroso che due enti pubblici ipotizzino un costo così diverso per la stessa misura, prendendo come riferimento non un'intervista ma una proposta di legge. Ovviamente, un conto è finanziare 15 mld, un conto 30.
  2. Ma non è che lo dico io. La Costituzione su quel punto non era stata modificata dalla riforma. Se la Corte avesse giudicato in base alla nuova Costituzione, il parametro sarebbe stato identico. Identico oggetto (Italicum), identico parametro (art. 48 Cost.), identico risultato (illegittimità).
  3. Questa è un'altra balla renziana. Nella riforma costituzionale non c'era niente sulla legge elettorale, mentre l'Italicum è stato dichiarato illegittimo per violazione dell'art. 48 comma 2 della Costituzione, che dice semplicemente Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico. Sarebbe stato dichiarato incostituzionale anche se fosse passata la riforma. Ma questo lo sapevano tutti (gli esperti) tranne che TG e giornali.
  4. La proposta dei 5s non la ricordo, però solo due meccanismi ti possono dare una maggioranza sicura: il premio di maggioranza secco o il doppio turno con ballottaggio. Il problema è che la Corte costituzionale ha detto che il premio di maggioranza (con o senza ballottaggio) lo puoi dare solo se chi vince ha preso un bel po' di voti. Insomma non a chi arriva primo comunque vada. Questo limita di molto le possibilità. Comunque il Parlamento appena sciolto non ha voluto prevedere un premio di maggioranza nemmeno ancorandolo a una soglia minima di voti.
  5. Ops, chiedo iscusi, non avevo capito! Anche secondo me la soluzione migliore sarebbe cominciare a discutere, con tutti, delle cose fattibili. Al momento, mi pare che nessuno lo voglia e tutti preferiscano speculare su eventuali nuove elezioni a breve. Il PD aveva la maggioranza assoluta alla Camera: o faceva un governo comunque o si tornava a votare. Bersani scelse la seconda. E, a proposito di accordi con i 5s nel 2013, qui le dichiarazioni dei responsabili. Poi mi spiegate cosa c'è di diverso da quel che dice Di Maio
  6. Non necessariamente. Avrei preferito un governo di sinistra. Infatti mi limito a dire che il PD, facendo quel che ha fatto, ha perso il mio voto (+ altri 2.500.000). Se vuole continuare, si accomodi. Questa frase dice 4 cose interessanti. 1) Quindi potevate fare i "responsabili" con Berlusconi (e l'avete fatto), ma i 5s sono il diavolo. E' bene avere chiare le priorità. 2) Da 1) consegue che, o siete responsabili quando vi pare (cioè siete irresponsabili come gli altri), oppure volevate proprio governare con Berlusconi. Ottimo. 3) Siccome avete il 19% pensate di contare zero. Vedrete presto che non è così. Anzi, Salvini vi sta già chiamando. 4) Ancora una volta, questa frase funziona solo se c'è chi fa un governo comunque. Altrimenti cade tutto e lì si vedrà cosa ne pensano gli elettori. Potrete provare a dare la colpa ai 5s, se ci riuscirete. Per inciso, non avete perso le elezioni per eccesso di responsabilità, ma semplicemente perché avete governato male. E' l'ora di prenderne atto. O magari pensate davvero che il rischio di default dipenda dalle elezioni di domenica scorsa, mentre fino a sabato andava tutto bene?
  7. Eh, ma che ci vuoi fare, quando uno nasce statista... Immagino che questo sia il segnale di come il PD intende affrontare le sue difficoltà (le sue, perché per le nostre abbiamo già misurato la capacità)
  8. "Voi avete" chi? Io non ho nessun pallino, sono solo un ex elettore di csx disgustato dai miei ex rappresentanti e molto freddo verso i 5s. Mi limito a osservare, dall'esterno, che se la sinistra vuole riprendersi il mio voto deve lavorare - e tanto - da sinistra. Per ora osservo che prima mi ha insultato quando, da semplice cittadino, ho protestato per le nefandezze che ha fatto su tutto: dal lavoro all'immigrazione ai servizi pubblici. Poi mi ha ignorato in campagna elettorale. Ora mi insulta perché ho votato altri. A quanto pare sono io che sbaglio, non loro. Buona fortuna. Per quanto riguarda le alleanze ho già detto più volte in queste pagine che secondo me il disegno dei 5s è molto semplice e cinico: tireranno dritto con le loro proposte e richieste, gli altri diranno assolutamente no (Renzi e Salvini lo hanno già fatto). A quel punto è un gioco win - win: se si farà un governo cdx-Pd, grideranno all'inciucio; se non si fa un governo, torneremo a votare e loro diranno dateci i voti perché solo noi possiamo farcela. E sbraneranno quel che resta della sinistra.
  9. E' strano che due partiti che hanno straperso le elezioni non sentano il minimo bisogno di fare un'autocritica seria, ma si lancino allegramente nel post-elezioni. Il PD ha governato ininterrottamente dal 2011 ad oggi, tra il 2013 e il 2018 ha perso due milioni e mezzo di voti, evidentemente scontentando prima di tutto (non i grillini ma) i propri (ex-) elettori. Nonostante questo, il suo segretario detta la linea nel momento stesso in cui annuncia le dimissioni (senza darle, ma a questo ormai siamo abituati); i suoi dirigenti lanciano anatemi, disegnano scenari, si ritirano sdegnosi sull'Aventino prima ancora che qualcuno li chiami. Insomma, hanno fatto tutto bene, ma gli elettori sono degli stupidi che non li hanno capiti e ora devono pagarla. Anzi, per lo statista di Rignano la colpa, nell'ordine, è di chi ha votato no alla Grande Riforma, di Mattarella che non ha sciolto le camere quando voleva lui e dei 5s che lo hanno maltrattato. Mi ricorda un noto allenatore che si lamenta della pioggia, dell'ombra, dell'orario... LEU non sembra voler riflettere che fare un partitino dell'ultim'ora dichiarandosi di sinistra dura e pura, dopo aver appoggiato Monti Letta Renzi ecc., riproponendo una nomenklatura leggermente usurata, si è rivelata un'operazione ridicola e forse offensiva per i residui elettori davvero di sinistra. No, questi continuano a ragionare di programmi come se avessero in mano i destini dell'Italia. Dopodiché, liberissimi di stare all'opposizione, basterebbe non illudersi che questo sia sufficiente a recuperare consensi. Alle prossime amministrative (in alcuni comuni, fra due mesi), perderanno altri voti e forse alle prossime politiche spariranno del tutto. Contenti loro...
  10. Non stavo parlando di ciò che vorrei, parlavo di ciò che ancora non è mai successo. E per farlo per la prima volta (come in tutte le cose) ci vuole un certo impegno. In questo caso, per farlo, un bel pezzo del PD deve andare con Salvini e Silvio. Altrimenti non ci sono i numeri. Ora, ho scritto qualche pagina fa che secondo me questo è proprio quello che vogliono i 5s: andare duri e puri alle consultazioni e spingere tutti gli altri al governissimo, poi starsene all'opposizione e crescere ancora. https://it.wikipedia.org/wiki/Elezioni_europee_del_1984_(Italia) Lì non si votava per il Parlamento italiano, ma per quello europeo.
  11. Segnalo che in 70 anni di repubblica non è mai successo che il partito che ha ottenuto più voti alle elezioni non vada al governo. ...ma noi siamo qua per battere ogni record
  12. Il mattarellum dava un vincitore. Però se andiamo a vedere da vicino anche lì c'erano dei problemi. E' stato applicato nel 93, nel 96 e nel 2001. Solo nel 2001 è venuta fuori una maggioranza forte. Negli altri due casi al Senato c'erano pochi seggi di differenza. Poi c'era il problema delle coalizioni. Siccome per vincere dovevi arrivare primo, si facevano coalizioni larghissime, che si rompevano facilmente. Il primo governo Berlusconi dura 7 mesi, Prodi I dura 2 anni. Solo il Berlusconi del 2001 resiste a lungo. Appena cade il governo che esprime la maggioranza uscita dalle elezioni, si parte con le solite alleanze "fantasia": cade Berlusconi I e via coi "tecnici", cade Prodi I e D'Alema imbarca UDEUR e Cossiga. Insomma, il problema non è la legge elettorale, è la politica italiana.
  13. Mettiamo qualche puntino sulle i. Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio. Gli elettori non lo indicano, perché la Costituzione non lo prevede. Certamente il PdR terrà conto dei risultati delle elezioni e dell'orientamento di chi ha la maggioranza, ma sul piano strettamente costituzionale ha ampi margini di manovra. Inoltre, 40% non vuol dire maggioranza assoluta. Non solo sul piano numerico, ma anche su quello della legge elettorale, perché l'intreccio fra maggioritario e proporzionale non lascia prevedere i risultati. Un politologo ha provato a fare un calcolo del genere. In sostanza per avere la maggioranza assoluta devi prendere almeno il 40% al proporzionale E il 70% dei seggi uninominali
  14. Purtroppo qui c'è una cosa che non entra in testa a molti italiani. La Corte costituzionale ha detto due volte negli ultimi 3 anni che non puoi fare una legge elettorale in cui chi arriva primo con qualunque percentuale prende la maggioranza dei seggi. Puoi fare un premio di maggioranza purché chi arriva primo abbia già un bel numero di voti (direi almeno il 40%). Ma i nostri eroi in Parlamento non hanno voluto. Tra l'altro, solo un sistema garantirebbe la maggioranza a qualcuno: il ballottaggio fra i primi due del primo turno. Ma la Corte nel 2017 ha detto che è incostituzionale per lo stesso motivo: troppi seggi a chi ha pochi voti.
  15. Credo che siano ingenui, ma non così tanto. Non stanno parlando né al Presidente, né a un convegno di diritto parlamentare. Stanno parlando agli elettori, dicendogli in sostanza "dacci il voto perché noi siamo gli unici che possono governare da soli". Per il dopo elezioni, probabilmente saranno il primo partito, reclameranno un incarico e se Mattarella glielo darà, non riusciranno a mettere insieme una maggioranza. A quel punto avranno l'alibi perfetto per non governare e staranno all'opposizione gridando allo scandalo. Semplice.
  16. 1)E' ovvio. Loro infatti non hanno fatto un governo, hanno detto come intendono farlo. 2) E' altrettanto ovvio. Noi non sappiamo il risultato delle elezioni. Se avranno la maggioranza assoluta, faranno il loro governo, altrimenti no. Mi pare anzi che tutta la storia del governo servirà loro per dire "volevamo fare questo, non ce lo fanno fare, e allora stiamo all'opposizione". 3) D'accordo, è propaganda politica elettorale, un po' come quando Silvio va a Bruxelles per far vedere che lì non hanno problemi con lui. 4) E allora? Se la Lega fa un programma e dice che governerà con Silvio va bene, ma se i 5s fanno un programma e dicono che governeranno da soli è vietato? 5) v. punto 4). Inoltre loro non mi sembra che abbiano "deciso". Hanno detto che chiedono i voti per governare. Continuo a non capire dove sarebbe il problema. 6) Sulla prima parte è una tua opinione. Mi limito a osservare che la maggioranza ce l'avevano e la legge elettorale potevano farla meglio anche prima, ma hanno preferito mettere otto volte la fiducia su questa ciofeca. Forse sono soltanto un po' scarsi. Sulla prima parte v. punti 1, 2 e 3)
  17. Mi pare che facciate un po' di confusione. Un partito o una coalizione si presenta alle elezioni per vincerle. Dato che si presenta per vincerle, è perfettamente coerente che proponga un programma e un governo. E' anzi una lamentazione continua (fino a ieri) dell'opinione pubblica, dei giornali, degli intellettuali e del barista all'angolo che "in Italia voti e poi non sai mai quale governo verrà fuori". Sul piano politico è corretto (può piacere o no, ma è un'altra storia) dire "io voglio vincere e se vinco faccio queste cose con questi". Avere un programma non è in contrasto con proporre anche un governo. Sul piano giuridico la cosa è (oggi) irrilevante, ma non c'è un divieto di far sapere all'elettore cosa vuoi fare dopo le elezioni in caso di vittoria. Ma, dite voi, tanto non vincono. Bene, quindi siccome oggi i sondaggi dicono una cosa noi la prendiamo per buona e vincolante. Allora tanto vale non votare nemmeno. Governo di minoranza. Non esistono, come non esistono i governi tecnici. La nostra Costituzione richiede un voto espresso di fiducia in entrambe le camere. Se c'è, c'è il governo, altrimenti niente governo. Infine, vorrei capire meglio. Un partito dice di voler governare da solo, presenta il suo governo e questa è una buffonata. Gli altri ad oggi escludono inciuci e governissimi. Quindi voi date per scontato che manterranno la promessa (e si troveranno nella stessa situazione dei 5s), oppure aspettate serenamente di vedere che i voti dati al PD serviranno a sostenere un governo Tajani? E questa ipotesi non la chiamate buffonata? E' più seria?
  18. Vabbè, qui il problema è ormai capire cosa vuole Burioni. 1) la lista dei ministri. Ma come, finora tutti a lamentarsi che si vota senza sapere cosa faranno dopo i partiti, e ora che un partito dice come vuole fare il suo governo, il nostro eroe si lamenta perché preferirebbe non saperlo. Contento lui... 2) Abbiamo capito, Bertolazzi non è un virologo, Burioni come sempre gioca al giochino di chi ce l'ha più lungo. Guardando i curriculum dei due in rete, si scopre che Bertolazzi ce l'ha piuttosto lungo, mentre quello di Burioni è, come dire, un po' evasivo. Nemmeno sul suo sito si trovano sue pubblicazioni scientifiche, solo qualche lavoro divulgativo in italiano. Viene il dubbio che l'unico curriculum gradito a Burioni sia quello di Burioni. 3) Resta da capire come possa andar bene a Burioni un ministro clamorosamente incompetente sia sul piano dei titoli che sulla sostanza (quello attuale), mentre sia così indispettito dall'ipotesi che un primario di oncologia possa andare alla Salute. Non era lui quello che ce l'aveva con gli asini? Aspetto ancora un suo commento sulla bufala della Lorenzin sui morti per morbillo, qui Per inciso, il tema vaccini è solo uno, e nemmeno il più importante, di quelli che il ministro dovrà affrontare.
  19. Ho letto le parti del programma relative a ricerca, investimenti in tecnologia, scuola e università, e poi sono andato a guardare la voce spesa pubblica. Insomma. Le proposte sui temi della ricerca, scuola e sviluppo sono interessanti, ma molto costose. Ad es. si parla di finanziarle con il 3% del bilancio. Oggi siamo sotto l'1%. Si parla di finanziamenti alle imprese innovative, alle start up ecc. Poi vedi il capitolo spese e tasse e trovi che loro vogliono fare tutto lasciando invariate le uscite (ma se triplico gli investimenti in ricerca e università, da dove taglio i fondi per mantenere l'equilibrio? Non lo dicono). Non solo, con lo stesso sistema vogliono anche digitalizzare la PA, riformare le procedure, formare i dipendenti. E quindi, come lo finanzi? Altri dieci anni di stipendi fermi e blocco delle assunzioni? Oppure direttamente licenziamenti? O tagli alla sanità e alle pensioni? Poi buttano lì l'ampliamento della base dei contribuenti. Bello, tutti d'accordo, ma come? Non ho trovato risposte.
  20. Verdini ora a Piazzapulita. Appello elettorale contro "i populismi" e a favore del governo Renzi-Berlusca
  21. Soltanto propaganda elettorale. Poi, il tentativo di influenzare l'opinione pubblica e indirettamente il Presidente: se saranno il primo partito, vogliono l'incarico. Che poi probabilmente sarebbe la soluzione migliore per tutti. Il Pres. gli dà l'incarico, loro non riescono a mettere insieme una maggioranza. A quel punto gli altri fanno un governo (le larghe intese che piacciono tanto a Scilvio e Renzie), loro se ne stanno all'opposizione lamentandosi che non li vogliono far governare, e tutti vissero felici e contenti.
  22. Aaaaaaah Un'anima pia che trova le prove ci sarà tirate fuori alfa Allora, se vai sul sito dell'Univ. of Pretoria, lo trovi http://archivedpublicwebsite.up.ac.za/default.asp?ipkCategoryID=24062&sub=1&parentid=1322&subid=1840&ipklookid=9&language= A quanto pare è vero, perché in giro si trovano conferme su siti di terzi. Qui ad es. Un. Tubingen http://www.wiso.uni-tuebingen.de/faecher/ifp/institut/lehrende/ipol/forschungsprojekte/abgeschlossene-projekte/regioconf/research-partners/university-of-pretoria.html Non mi risultano elenchi di titolari di cattedre Jean Monnet, quindi non so come si possa verificare presso la Commissione europea (ma probabilmente se uno gli scrive e chiede rispondono). Il problema però mi sembra un altro. Fioramonti rivendica di essere la prima e unica cattedra JM in Africa. Ora, se guardate le possibilità per chiederla, direi che sostanzialmente qualunque universitario che si impegni a fare 90 ore/anno per 3 anni di didattica sulle problematiche europee, si può beccare la cattedra. Per quanto ne so io è sicuramente una iniziativa meritoria, ma non è questo gran riconoscimento scientifico. E infatti trovate cattedre JM un po' dappertutto: Miami, Buffalo, Belo Horizonte, Buenos Aires... Qui i riferimenti https://ec.europa.eu/programmes/erasmus-plus/opportunities/jean-monnet-chair_it
  23. Quando si dice la coerenza Vagonata di renziani: Mazzoncini e Ghezzi per guidare le Ferrovie Il cda di Fs dopo aver liquidato Messori ed Elia, ieri ha scelto i sostituti in tempi da record. Due felissimi del premier http://www.ilgiornale.it/news/politica/vagonata-renziani-mazzoncini-e-ghezzi-guidare-ferrovie-1199291.html Neve a Roma, treni in ritardo in tutta Italia. Fino a 7 ore da Roma a Milano Le difficoltà sulle linee di Roma si ripercuotono da Nord a Sud. I treni superveloci dal Nord a Napoli «dirottati» sulla stazione Tiburtina. All'aeroporto di Fiumicino ritardi e cancellazioni. Trenitalia Italo: «Rimborseremo i passeggeri» http://www.corriere.it/cronache/18_febbraio_26/neve-treni-soppressi-ritardi-fino-3-ore-problemi-anche-l-alta-velocita-ddeb20c0-1ad3-11e8-b6d4-cfc0a9fb6da8.shtml Caos trasporti, Delrio irritato con Fs per la gestione dell'emergenza neve. Chiesto un rapporto dettagliato a Rfi per valutare le responsabilità http://www.huffingtonpost.it/2018/02/26/caos-trasporti-delrio-irritato-con-ferrovie-dello-stato-per-la-gestione-dellemergenza-neve_a_23371381/
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