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Qualunque cittadino UE, se vuole risiedere in un altro stato, deve avere documentati motivi di lavoro o di studio (o ricongiungersi a un familiare di quello stato). Se non ha nessuno di questi motivi deve documentare le proprie fonti di reddito . Se riesce a documentare la propria permanenza regolare e continua per 5 anni diventa residente stabile. Inoltre, anche i residenti stabili possono essere rinviati al paese di provenienza per ragioni di ordine pubblico o per reati commessi. E questo vale per tutti, non solo per i Rom.
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C'era un signore che diceva che la pornografia è l'erotismo degli altri. Potremmo dire che il populismo è la politica degli altri.
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Questo direi proprio di no. Le riforme proposte dalla maggioranza sono piuttosto limitate: riduzione dei parlamentari (lo proponeva già Bersani nel 2013), eliminazione del quorum sui referendum dell'art. 75 Cost.; vincolo di mandato; eliminazione del CNEL. Lasciando perdere l'opinione su ognuna, per farle sarebbero sufficienti 4 leggi cost. di un rigo l'una. Poi, nella sostanza, sul CNEL a parole è d'accordo tutta l'Italia, ed è l'unica cosa già prevista nella riforma Renzi. Sul numero dei parlamentari in teoria tutti d'accordo, la riforma bocciata faceva ben altro: li riduceva, ma una camera diventava non elettiva, cambiando il rapporto fiduciario e il procedimento legislativo. Sul referendum la vecchia proposta alzava le firme per chiederlo e complicava il calcolo del quorum, non c'entra niente con questa. Sulle competenze regionali, la proposta bocciata le riduceva di molto, questa si limita a dire che useranno l'art. 116 c.3 (voluto dal PDS nel 2001 e mai usato), senza cambiare il testo attuale. La legge Renzi cambiava 54 articoli della Cost., queste proposte eliminerebbero un articolo, ne cambierebbero radicalmente un altro e ne modificherebbero parzialmente altri 3.
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Mi pare che anche questa soluzione sia già stata sperimentata. Vediamo se ricordo male. Piazzo gli amici nei cda di un po' di banche. Questi prestano agli amici, magari anche a me, soldi come viene viene. Naturalmente gli amici non restituiscono i prestiti, e la banca ha qualche problemino. Allora decidono di girare i soldi degli investitori su un po' di fondi spazzatura, sperando di riprendere qualcosa. Quando si scopre il gioco, gli investitori scoprono di aver perso i soldi e noi scopriamo che quelle banche sono scatole vuote. Ma gli amici al governo creano un fondo di garanzia da 20 miliardi. Dato che sono amici, con quel fondo non si comprano le banche indebitate (quello lo fa un grande gruppo, che compra una banca "cotta" con un euro), ma si limitano a dare alle banche i soldi (nostri) per pagare i buchi che hanno fatto (loro). Gli investitori, però, si riprendono al massimo l'80% di quel che hanno perso, e solo se hanno un reddito basso o dimostrano di essere stati imbrogliati. Le nostre banche intanto sono salve e possono ricominciare a prestare soldi a chi non li renderà mai (magari perché li investe in droga e puttane).
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Questa, almeno in gran parte, l'abbiamo già sperimentata finora. Siamo in avanzo primario da anni (ora non ho voglia di andare a controllare quanti), ma per raggiungerlo abbiamo tagliato a destra e manca. Siamo ormai sotto gli standard OCSE in tutti i servizi. Ma siccome il debito ci costa di interessi come una finanziaria, le pensioni sono due finanziarie, e con tutti i tagli fatti abbiamo ucciso la domanda, questi sette anni dovrebbero averci insegnato che se continuiamo così, semplicemente, presto non ci sarà più niente da tagliare. E non scavalli mai.
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Eh, ma qui manca la risposta. Dati 1) e 2), quale altra soluzione ci salverebbe?
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Bene, allora possiamo concordare sul fatto che l'intero panorama politico italiano è composto da 1) quelli che hanno già fallito ampiamente 2) quelli che sicuramente falliranno. E allora che si fa, emigriamo tutti?
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Mi fa piacere che siamo passati dall'uso del pisello a quello del cervello. Ora bisognerebbe cominciare a riflettere sul fatto che, negli ultimi 7 (sette) anni sono state perseguite politiche coerenti e fallimentari, che hanno aggravato il debito pubblico contemporaneamente distruggendo il sistema industriale italiano, al modico prezzo della devastazione di quel poco di welfare che avevamo. Ah, naturalmente senza sfiorare le cose grosse come mafie ed evasione fiscale. Ora, sulla base di quali elementi concreti avremmo dovuto, noi 15 milioni di idioti, rivotare gli stessi?
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Mah, qui ci vorrebbe un sociologo di quelli bravi, perché: se vincono loro c'è finalmente la democrazia in Italia se vincono gli altri sono nazisti se loro governano facendo disastri "le cose stanno migliorando lentamente" se governano gli altri, qualunque cosa facciano è una catastrofe irreparabile adesso la catastrofe è sicura anche prima che altri governino se controllano la stampa c'è libertà di stampa se altri controllano la stampa è una dittatura se altri vogliono cambiare la Costituzione è un golpe se la vogliono cambiare loro è necessario per migliorarla ecc. ecc.
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Quindi ci autorizzi a venire già adesso a casa tua? Perché sai, non è che finora le cose siano andate bene, nel caso non si fosse capito...
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Dunque, riepilogando: Monti ha fatto bene, quindi immagino che abbiano fatto bene anche Letta, Renzi e Gentiloni. Infatti dopo 7 anni siamo nella M***A più di prima, con il 32% di disoccupazione giovanile, 6 milioni di persone sotto la soglia di povertà, il sistema industriale a pezzi, il debito pubblico che continua a salire. Però gli idioti sono quelli che, invece di votare gli autori del capolavoro, hanno deciso di cambiare, se non altro per disperazione. Tutto chiaro.
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Perché non posti qualcosa di più corretto, così magari capiamo anche noi?
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Ora, io non me ne intendo, però ho trovato questo PREMIER IN CARICA AUMENTO GIORNALIERO MEDIO DURATA DEI GOVERNI AUMENTO COMPLESSIVO(in MLD) NUMERO ESECUTIVI PRESIEDUTI (in MLN) (totale giorni) AMATO 342 714 244 2 GENTILONI 309 170 53 1 MONTI 242 528 128 1 DINI 207 485 100 1 LETTA 202 299 60 1 BERLUSCONI 165 3.336 550 4 GORIA 159 259 41 1 CRAXI 159 1.350 214 2 DE MITA 155 464 72 1 RENZI 119 1024 122 1 ANDREOTTI 111 2.672 296 7 PRODI 109 1607 176 2 SPADOLINI 97 519 50 2 FORLANI 76 252 19 1 D’ALEMA 73 550 40 2 COSSIGA 43 439 19 2 FANFANI 28 1.654 46 6 MORO 9 2.273 21 5 CIAMPI 9 376 3 1 RUMOR 9 1.101 10 5 COLOMBO 8 559 4 1 LEONE 2 335 1 2 PELLA 1 153 0 1 SCELBA 1 510 0 1 SEGNI 1 1.085 1 1 DE GASPERI 1 2.583 2 7 TAMBRONI 0 122 0 1 ZOLI 0 407 0 1 da cui risulta che, non solo Gentiloni e Renzi sono tra i principali "indebitatori", ma che lo sono anche i principali cosiddetti "risanatori": Amato, Monti, perfino Ciampi. fonte: http://formiche.net/2017/07/debito-pubblico-top-ten-dei-governi/
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Non c'è bisogno di scusarsi, visto il casino degli ultimi giorni magari in qualche lista dei ministri pubblicata ci siamo anche noi
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No. Docente universitaria ed esperta di sicurezza e intelligence, Elisabetta Trenta, 51 anni il prossimo 4 giugno, grado di capitano della riserva selezionata dell'Esercito, è il nome scelto dal premier Conte per il ministero della Difesa. Già indicata da Luigi Di Maio nella rosa dei possibili ministri a marzo, Trenta milita nel Movimento 5 stelle dal 2013. fonte: http://www.repubblica.it/politica/2018/05/31/news/elisabetta_trenta_difesa_governo_conte-197374627/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P1-S1.8-T2
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Curriculum della Grillo da https://rousseau.movimento5stelle.it/candidati/giulia_grillo_1.html Curriculum Vitae Diploma di maturità scientifica nel '93; laurea in medicina e chirurgia con votazione di 110 e lode nel '99; diploma di specializzazione in Medicina Legale e delle Assicurazione nel 2003; corso di perfezionamento su programmazione servizi sanitari Università Cattolica di Roma 2014. Attività lavorativa libero professionale di medico-legale. Esperienze politiche Portavoce eletta alla Camera dei Deputati. Membro Commissione Affari Sociali per tutta la legislatura; membro della Commissione parlamentare d'inchiesta sugli effetti dell'utilizzo dell'urano impoverito (dal 12/12/2015) e membro del Comitato consultivo sulla condotta dei deputati. Sono stata membro della Giunta per le autorizzazioni a procedere dal 2013 al 2016; membro del Comitato parlamentare sui procedimenti di accusa; membro della Commissione parlamentare di controllo sull'attività degli enti gestori di previdenza e assistenza sociale. Sono stata Vice capogruppo e capogruppo alla Camera dal Giugno al Dicembre 2016. Capogruppo M5S Commissione Affari Sociali dal Marzo 2015 al Giugno 2016. Terza per produttività fra tutti i deputati siciliani secondo la classifica Openpolis 2016 e 56esima su 630 deputati nazionali. Sono riuscita a far approvare 3 mozioni a mia prima firma su governance farmaceutica, sblocco turn-over personale sanitario, revisione disciplina intramoenia e governo liste d'attesa. Fra gli altri, è stato anche approvato un emendamento su dose unica del farmaco in via sperimentale e altri emendamenti su farmaceutica. Inoltre, ho depositato 4 proposte di legge e 213 atti di indirizzo e controllo alla Camera. invece il curriculum della Lorenzin da http://biografieonline.it/biografia-beatrice-lorenzin Beatrice Lorenzin nasce il 14 ottobre del 1971 a Roma. Dopo essersi diplomata al liceo classico, si iscrive all'università a Giurisprudenza, ma non termina gli studi. Dedicatasi al giornalismo, collaborando con "Il Giornale di Ostia" ha l'occasione di conoscere da vicino l'hinterland romano. Si avvicina alla politica nel 1996, anno in cui aderisce al movimento giovanile laziale di Forza Italia, e viene eletta al Consiglio del XIII Municipio di Roma l'anno successivo, sempre nelle liste del partito di Silvio Berlusconi. Nominata coordinatrice regionale del movimento giovanile del partito nell'aprile del 1999, Beatrice Lorenzin gestisce e controlla più di 15mila persone e più di cento eletti negli enti locali. Divenuta consigliere comunale della Capitale nel maggio 2001, è l'unica donna che fa parte della coalizione di centrodestra: diventa vicepresidente del gruppo consiliare di Forza Italia e vicepresidente della commissione Donne Elette. Viene quindi nominata Capo della Segreteria Tecnica di Paolo Bonaiuti, ruolo che ricopre tra la fine del 2004 e il 2006, avendo così l'occasione di entrare in contatto con il sottosegretariato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per l'Informazione e l'Editoria del terzo governo Berlusconi, proprio grazie alla collaborazione con il portavoce del premier. Diventata, nel frattempo, coordinatrice regionale di Forza Italia, a partire dal mese di settembre del 2006 Beatrice Lorenzin ricopre la stessa carica a livello nazionale, coordinando Forza Italia - Giovani per la Libertà. In occasione delle elezioni politiche del 2008 viene eletta alla Camera dei Deputati nelle liste del Partito delle Libertà: durante la XVI legislatura è membro della Commissione Affari Costituzionali della Camera, della Commissione Parlamentare per l'Infanzia e l'Adolescenza e della Commissione Bicamerale per l'Attuazione del Federalismo Fiscale, oltre che del Consiglio Direttivo del Gruppo Pdl alla Camera. Nel 2012 diviene Segretario del Comitato per la Legislazione, mentre all'inizio del 2013 si fa il suo nome per la candidatura alla Presidenza della Regione Lazio per il centrodestra: in realtà, il ruolo spetterà poi a Francesco Storace. Rieletta parlamentare del Pdl alle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio di quell'anno, Beatrice Lorenzin diventa Ministro della Salute nel governo di Enrico Letta: la nomina ufficiale avviene il 28 aprile del 2013. Soprannominata "la Meg Ryan di Roma", per la sua somiglianza con l'attrice statunitense, ama la musica dei Police e dei Pink Floyd, ed è iscritta a "Vedrò", il think tank nato su iniziativa di Enrico Letta.
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Elezioni Politiche 2018: rivotare perchè no?
vanpeebles ha risposto al topic di - Domenico - in Il nostro forum
In parte d'accordo e in parte no. Ci sono state sicuramente pretese dei partiti che hanno irritato Mattarella. L'irritualità in parte è connessa ai problemi di formazione di una maggioranza così complicata: entrambi i partiti dovevano "far vedere" soprattutto agli elettori lo sforzo di arrivare al compromesso. Però c'è un punto chiave sul quale si dovrebbe riflettere di più: i PdR del passato hanno assecondato senza problemi rimpasti, cambi di maggioranza a metà legislatura, presidenti del consiglio defenestrati in un riunione di partito (Letta ma anche molti DC prima di lui). Stavolta Mattarella si impunta. Non è che per caso, molto semplicemente, è già in partenza maldisposto nei confronti di una classe politica nella quale non si riconosce, che disprezza e dalla quale è disprezzato? -
Elezioni Politiche 2018: rivotare perchè no?
vanpeebles ha risposto al topic di - Domenico - in Il nostro forum
Per carità, lo è di sicuro. Ho cercato di argomentarla più volte nei post precedenti. In sintesi, quella era l'unica possibile maggioranza (dopo 2 mesi mi pare evidente). L'impuntatura sul nome di Savona si è rivelata nel discorso di Mattarella parte di un problema più serio, di natura politica. Dunque se non vuoi quella linea politica non vuoi quel governo, e alla fine non resta nessuna maggioranza. Poi la dietrologia sul perché Salvini, perché Di Maio ecc. mi interessa poco. -
Elezioni Politiche 2018: rivotare perchè no?
vanpeebles ha risposto al topic di - Domenico - in Il nostro forum
Quelli che fino a ieri parlavano di tragedia perché non c'era un governo da due mesi oggi esaltano chi ha fatto cadere l'unico possibile governo trovato, mentre domani darà l'incarico a uno che non ha dietro nemmeno un partito né uno straccio di programma. E non avrà la maggioranza. Ma chi protesta è antidemocratico e dovrebbe andare in galera perché non accetta l'infallibilità ex cathedra del PdR. Bene, ma non benissimo. -
Elezioni Politiche 2018: rivotare perchè no?
vanpeebles ha risposto al topic di - Domenico - in Il nostro forum
Addirittura! Hai un'idea del vilipendio fantasiosa, ma va bene lo stesso. -
Elezioni Politiche 2018: rivotare perchè no?
vanpeebles ha risposto al topic di - Domenico - in Il nostro forum
Il 47 è giusto, il 65 è copiato male, perché l'hai preso dalla riforma Renzi Quello vero dice un'altra cosa La legge determina i casi di ineleggibilità e di incompatibilità con l'ufficio di deputato o di senatore. Nessuno può appartenere contemporaneamente alle due Camere. -
Elezioni Politiche 2018: rivotare perchè no?
vanpeebles ha risposto al topic di - Domenico - in Il nostro forum
Noi non sappiamo chi altri sia saltato prima di Savona. Qualche giorno fa girava il nome di Sapelli, persona con un curriculum valido ma su posizioni simili a quelle di Savona. Potrebbe anche essere che Savona sia stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Le chiarissime motivazioni di Mattarella pongono seri problemi di compatibilità con la Costituzione. Detto grossolanamente, non puoi dire che una certa scelta politica non si fa perché gli alleati non vogliono, perché sarebbe come dire che il trattato euro "pesa" più della Costituzione. Ne deriverebbe che il voto può dire solo quello che piace alla Merkel: attentato alla Costituzione, appunto. -
Elezioni Politiche 2018: rivotare perchè no?
vanpeebles ha risposto al topic di - Domenico - in Il nostro forum
Nel mezzo del casino delle notifiche, avevo perso la tua risposta -
Elezioni Politiche 2018: rivotare perchè no?
vanpeebles ha risposto al topic di - Domenico - in Il nostro forum
Eh beh, proviamo a rovesciare il ragionamento. Se il problema era solo sul nome, perché Mattarella ha fatto quella sparata in diretta sul risparmio, i tassi d'interesse, il debito e l'euro che guai a chi lo tocca? Qualcosa non torna, perché se gli andava bene la linea politica, cosa c'entra tutto quel discorso? Tra l'altro, se uno non vuole eccitare le folle, si tiene basso, non lancia esche. -
Elezioni Politiche 2018: rivotare perchè no?
vanpeebles ha risposto al topic di - Domenico - in Il nostro forum
No, Previti poteva essere rifiutato perché il problema era sulla sua persona (ed era un problema, anzi due, oggettivi: conflitto d'interessi e inchieste penali). Per Savona non c'era nessun problema personale, come Mattarella ha rivendicato apertamente: prima ha detto che voleva un ministro politico, poi ha fatto la sparata sull'euro e i risparmi. Inoltre c'è una ragione diciamo istituzionale: tradizionalmente si ritiene che il PdR abbia più voce in capitolo su due ministeri: Giustizia perché presiede il CSM e Difesa perché presiede il CSD. Anche questi sono argomenti ad cazzum (secondo me), ma discuterli ora non è il caso.