
andrea
Tifoso Juventus-
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Nefandezze mediatiche e antijuventinismo vario
andrea ha risposto al topic di Homer_Simpson in Juventus Forum
https://m.fcinternews.it/in-primo-piano/bellinazzo-oaktree-proprieta-solida-all-inter-un-progetto-non-a-breve-termine-poi-smonta-le-tesi-di-i-report-i-975370 -
Exor, nessun aumento di capitale la società ha un piano per evitarlo di Marco Iaria · 14 feb 2025 L’obiettivo La linea della proprietà resta la stessa: avere una Juventus autosufficiente L’eventualità Cessioni e risparmi in caso di mancata qualificazione alla prossima Champions League Progetto ambizioso, competitivo: adesso puntiamo di più sui giovani cresciuti nel nostro centro di formazione La Juve ha molte sfide, in campo ma anche fuori. Vogliamo mettere il marchio a disposizione di temi sociali Scanavino a.d. Juventus Il piano societario va avanti, senza deragliamenti. La Juventus dovrà coniugare competitività ed equilibrio contabile. Questa è la linea di Exor, messa nero su bianco nel business plan 2024-27. Questa è la consapevolezza del management, che sa benissimo di doversi muovere in un corridoio stretto che non ammette, almeno nelle intenzioni, strade alternative. Cosa significa? Il club bianconero deve imparare a camminare sulle sue gambe, senza chiedere il supporto all’azionista, dopo aver accumulato negli ultimi 5 anni quasi 900 milioni di perdite e averne chiesti altrettanto ai soci. Se si guardasse solo all’ultima riga del conto economico della scorsa stagione (-199 milioni), l’impressione sarebbe quella di un’azienda lontanissima dalla sostenibilità. Ma quel bilancio era figlio dell’esclusione dalle coppe e di oneri straordinari, altrimenti avrebbe chiuso attorno a -70. Per quest’anno le previsioni degli amministratori parlano di un risultato e di un cashflow operativi “nel range del break-even, in miglioramento rilevante rispetto a quelli dell’esercizio 2023-24”. Vediamo come. Stime 2024-25 L’azione di risparmio è iniziata da un bel po’: nel 2023-24 la spesa sportiva è stata ridotta di 36 milioni rispetto al 2022-23. L’opera è proseguita la scorsa estate, quando ci si è mossi privilegiando investimenti sostenibili. Grazie anche al venir meno dei pesanti incentivi passati, si è registrato un taglio di 30-35 milioni, tra stipendi e ammortamenti, a valere sull’esercizio 2024-25. La successiva emergenza infortuni ha imposto a gennaio alcuni interventi, con relativi costi, non previsti, sebbene le uscite di Arthur e Danilo abbiano alleggerito un po’ il monte-ingaggi. Il player trading ha un ruolo cruciale. La Juve ha già contabilizzato circa 80 milioni di proventi. Con il riscatto probabile di Rovella e Pellegrini da parte della Lazio se ne aggiungerebbero 11. Siamo a volumi nettamente superiori a quanto preventivato. Passando ai ricavi caratteristici si segnalano incrementi nello stadio e nel merchandising, mentre rimane ancora il vuoto del main sponsor. L’obiettivo è di sottoscrivere un accordo prima della fine della stagione in modo da “caricare” su questo esercizio una quota parte del corrispettivo. I premi del Mondiale per club ammonteranno a 17-18 milioni per la sola partecipazione, con la prospettiva di arrivare a 25-30 in caso di raggiungimento degli ottavi: nel forecast del 2024-25 è stata appostata una stima molto prudente che, alla fine, sarà superata di alcuni milioni. Il livello complessivo dei ricavi dipenderà dal percorso nelle competizioni. In Champions, dove la Juve ha già intascato 63 milioni in attesa dell’esito dei playoff, il business plan prevede la qualificazione agli ottavi. In Coppa Italia, invece, a budget ci sono le semifinali: se i bianconeri si spingessero oltre, si materializzerebbero ricavi aggiuntivi. Tutto considerato, il bilancio al 30 giugno 2025 dovrà riportare un deficit entro i 32 milioni. Questo perché, a fronte di un patrimonio netto al 30 giugno 2024 di 42 milioni per Juventus Fc (quindi il bilancio separato), la perdita non può erodere più di un terzo del capitale sociale, pari a 15 milioni. Altrimenti scatterebbe l’obbligo della ricapitalizzazione, che non rientra nei progetti societari. Nodo Champions La questione si porrebbe, semmai, il prossimo anno, qualora la squadra non riuscisse a qualificarsi per la Champions. Ma, anche di fronte a questa eventualità, la linea di Exor prevede che il management metta in atto una serie di azioni correttive per fronteggiare l’impatto negativo sull’esercizio 2025-26. La Juve ha ringiovanito la rosa abbassandone il costo a bilancio e gettando le basi per ulteriori plusvalenze. La vendita di Cambiaso al Manchester City sarebbe stata già pianificata. La finestra di mercato di inizio giugno, inserita dalla Fifa in vista del Mondiale per club, potrà essere sfruttata per sistemare i conti. Oltre a Cambiaso, in linea teorica la società dispone di una manciata di giocatori dal valore di mercato significativamente superiore a quello immobilizzato: da Yildiz a Gatti, da Mbangula a Savona, senza considerare la miniera della Next Gen. L’addio di Vlahovic, poi, libererebbe una quarantina di milioni di costi, oltre agli 8 dei mancati ammortamenti di Rovella e Pellegrini. Alla Continassa sono pronti a dimostrare che l’equilibrio economico si possa raggiungere pure in assenza dei ricchi premi Uefa, anche perché ci sono i paletti del fair play da rispettare. Il ragionamento è il seguente: posto che la differenza tra gli ottavi di Champions e i quarti di Europa League è dell’ordine dei 50 milioni, la società sarebbe in grado di generare ugualmente un break even o una modesta perdita? La risposta, improntata all’ottimismo, è sì. I margini di manovra, tra cessioni e risparmi, sono possibili. Poi è chiaro che il mercato dipende da fattori ingovernabili. Se, in assenza della Champions, il club bianconero non riuscisse a portare a termine le azioni correttive, alla fine l’azionista non si tirerebbe indietro. Ma la strada resta quella tracciata: gestione sostenibile, con l’obiettivo del ritorno all’utile e della generazione di cassa nel 2026-27.
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Nefandezze mediatiche e antijuventinismo vario
andrea ha risposto al topic di Homer_Simpson in Juventus Forum
Quattro è meglio di cinque https://x.com/glmdj/status/1890289673777606999?t=S4EZ20dcAEK0pwL9ghO1Kg&s=19 -
Come si dice pezzotto in francese? https://x.com/Fabio_Wallys/status/1890023763208532127?t=F6s52JMO-SepL_kfeQoIsg&s=19
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Nefandezze mediatiche e antijuventinismo vario
andrea ha risposto al topic di Homer_Simpson in Juventus Forum
Il calcio del popolo https://x.com/mirkonicolino/status/1890037534451028235?t=IWQ3-2a0hizymINYRFauTQ&s=19 -
Napoli, secondo scudetto in tre anni
andrea ha risposto al topic di Homer_Simpson in Archivio Off Juve
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Weston McKennie da esubero e elemento fondamentale della Juventus
andrea ha risposto al topic di Morpheus © in Juventus Forum
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Nefandezze mediatiche e antijuventinismo vario
andrea ha risposto al topic di Homer_Simpson in Juventus Forum
" E poi Perugia-Juve del 2000, lo scudetto alla Lazio in rimonta e lei sotto il diluvio con l’ombrello.“Quello che fu sicuramente anomalo, fu il tempo tra quando fu sospesa la partita e quando riprese. Ma le condizioni del campo non erano poi così brutte, abbiamo visto situazioni peggiori. Chi era lì lo scrisse sul giornale e i giudizi furono unanimemente positivi”. Pierluigi Collina -
Nefandezze mediatiche e antijuventinismo vario
andrea ha risposto al topic di Homer_Simpson in Juventus Forum
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https://x.com/Avv_Bianco_Nero/status/1888564542315131265?t=M-NVdWCuUuUPR6atInws9g&s=19
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Nefandezze mediatiche e antijuventinismo vario
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[ UFFICIALE ] Thiago Motta esonerato dalla Juventus
andrea ha risposto al topic di Homer_Simpson in L'Archivio Di Tifosibianconeri.com
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Lloyd Kelly, il difensore viene acquistato definitivamente dalla Juventus
andrea ha risposto al topic di Morpheus © in Archivio Calciomercato
Comunque Motta ha detto che canta bene- 1436 risposte
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[ Serie A enilive ] COMO - JUVENTUS 1-2 (34’ e 89’ (R) Kolo Muani, 45’ Diao)
andrea ha risposto al topic di Homer_Simpson in Stagione 2024/2025
Rigore- 1312 risposte
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[ UFFICIALE ] Thiago Motta esonerato dalla Juventus
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La Juve sulle palle alte con e senza Bremer https://x.com/Lauce44/status/1887831319645655392?t=NQP7tbQDi4TlzAo4iHlgoA&s=19 -
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Nefandezze mediatiche e antijuventinismo vario
andrea ha risposto al topic di Homer_Simpson in Juventus Forum
Mi sa che Fiorentina e Juve non rideranno -
"Con la Juve giustizia sportiva incisiva, rapida e obiettiva": Gravina si elogia
andrea ha risposto al topic di dal1982 in Juventus Forum
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Nefandezze mediatiche e antijuventinismo vario
andrea ha risposto al topic di Homer_Simpson in Juventus Forum
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«Capitano senza padroni Volevano la mia fascia: così sono stato cacciato dalla Samp scudetto» Il difensore blucerchiato e lo spogliatoio di Vialli e Mancini: «Non ero iscritto a nessun partito interno. L’anno tricolore fu un incubo, ma nella gara clou con l’Inter mi vollero titolare» Sebastiano Vernazza · 2 feb 2025 Quasi quarant’anni fa, nel giugno del 1985, in una doppia finale contro un Milan non ancora berlusconiano, la Sampdoria vinceva il primo trofeo della sua storia e dell’era di Paolo Mantovani presidente, un’ascesa che sarebbe culminata nello scudetto del 1991. Siamo abituati ad associare quella Samp a Gianluca Vialli e Roberto Mancini, ma parliamo di una squadra che aveva in pancia una quantità di campioni. Per esempio, Luca Pellegrini, difensore. Pellegrini era e rimane un doriano non allineato, non iscritto a nessuna corrente. Non stava né con Vialli né con Mancini e neppure con Vierchowod, l’altro senatore del gruppo. L’indipendenza però ha un costo e Pellegrini l’ha pagato, venne sbolognato al Verona proprio nell’estate dello scudetto. La sua storia calcistica comincia negli anni Settanta, al Varese, la squadra della sua città. Lei al Varese aveva Beppe Marotta dirigente. «Marotta ha cominciato dal basso, ha fatto la gavetta vera, all’inizio era l’aiuto magazziniere. L’ho incontrato per la prima volta quando avevo 10 anni: lui ne aveva 16 e selezionava i raccattapalle per le partite in casa. L’ho visto allenare i portieri, aveva un bel sinistro a giro. Poi diventò il delfino dell’avvocato Mario Colantuoni, presidente di quel Varese in Serie B, con Fascetti allenatore, ed ex della Samp. Marotta è il miglior dirigente italiano perché viene da lontano e ha studiato». Estate 1980, la Samp batte la concorrenza del Milan e acquista il 17enne Pellegrini dal Varese. «C’era il problema della scuola da finire, due anni alla maturità. Mio padre, dirigente d’azienda, mi fece firmare una scrittura privata di due pagine: se non avessi terminato gli studi di ragioneria, si sarebbe accreditato il mio ingaggio. Poi, per i 18 anni, l’avvocato Colantuoni mi regalò una Mercedes in segno di gratitudine per il trasferimento, ma la prima volta che mi presentai all’allenamento con questa macchina, Nassi, l’allora d.s. della Samp, chiamò mio papà e gli disse di venirsi a riprendere la Mercedes e di assegnarmi la Panda di mia madre. In quel calcio si era attenti all’educazione dei giovani». La scalata della Samp: la promozione in Serie A nel 1982, la Coppa Italia del 1985. «Doppia finale contro il Milan di Liedholm. Vittoria per 1-0 a San Siro con gol di Souness e 2-1 a Marassi con reti di Vialli, Mancini e Virdis. Sulle palle inattive marcavo Hateley, il centravanti inglese del Milan: ero esplosivo e saltavo più in alto di tutti. L’allenatore era Bersellini: passava per essere italianista, ma ci faceva giocare a zona. La Coppa Italia è stata la prima pietra di un percorso che ci avrebbe portato alla Coppa delle Coppe del 1990 e allo scudetto del 1991. Eravamo felicissimi e consapevoli della situazione. Il nostro capitano di allora, Scanziani, ha come foto di whatsapp un’immagine di quel trionfo». Nel 1985, oltre a vincere la Coppa Italia, lei arriva quasi alla rottura con Mantovani. «Mi avevano presentato un procuratore, Canovi, che di sua iniziativa andò in sede e chiese di essere ricevuto da Mantovani. Voleva un aumento. Il presidente si arrabbiò e gli concesse un incontro con il suo avvocato. Io andai da Mantovani con un calendario e misi una X sul giorno in cui Canovi si era palesato: “Questa data non è mai esistita. Vero, presidente?”. Mantovani si mise a ridere e mi perdonò, poi mi spiegò che uno dei piaceri del suo ruolo era la trattativa con noi ragazzi, colloquio da cui uscivamo sempre contenti. Lui era generoso». Non tutto filava liscio. «Ho sempre rispettato tutti, ma non ero iscritto a nessun partito. I problemi esplosero nella stagione dello scudetto, 1990-91. Non stavo bene, avevo problemi alla schiena che nessuno riusciva a risolvere. A gennaio perdemmo contro Torino e Lecce e il presidente e il direttore Borea ci invitarono ad andare a cena da soli, per dirci le cose in faccia. E così una sera ci ritrovammo in un ristorante di Rapallo, ma qualche giorno prima il gruppo dei senatori si era riunito nella solita pizzeria, senza di me, e lì qualcuno aveva detto che io ne avevo sempre una e che si andava male per colpa mia. Me lo riferì un testimone: “Luca, c’è chi ti pugnala alla schiena”. Così, quando ci incontrammo tutti, Vialli spese parole di sostegno per me, ma io gli replicai: “Luca, non tutti la pensano come te”. Lì capii che mi avrebbero fatto fuori». Lei però giocò da titolare Inter-Samp 0-2, la partita che di fatto valse lo scudetto. «Nel frattempo, ero guarito, grazie a Mantovani che mi mise nelle mani del suo medico personale, il dottor Segre: venne fuori che avevo una radicolite. Sì, giocai il match decisivo e mi sono sempre chiesto perché. Un giornalista importante, uno che c’era, di recente mi ha detto: “Luca, ti fecero giocare perché volevano vincere”. Mi piace pensare che sia stato così. Di quel giorno ricordo due chiusure decisive». ▶Nell’estate del 1991, Pellegrini, il capitano dello scudetto e della Coppa Coppe, passò al Verona. «Venni tradito anche da Mantovani. Avevo firmato il rinnovo, ma la società non depositò il contratto in Lega. In questo caso un procuratore come Canovi sarebbe stato decisivo. C’erano stati interessamenti di Inter e Juve, Roma e Lazio. Mi ritrovai al Verona. Lì è cambiata, anzi finita la mia carriera». Il suo rivale è stato Mancini? «Io e Mancio da ragazzi eravamo amici. Mi ricordo una sera a Milano, da Genova con la sua Ferrari, noi e le fidanzate. Ero il capitano della Samp, ma la fascia la voleva lui e con la mia partenza la ottenne. Forse è stato questo. Io da capitano ero diretto, non prendevo ordini. Quando la società ci chiese di andare in ritiro per la seconda finale di Coppa delle Coppe, nel 1990 contro l’Anderlecht, la prima nel 1989 l’avevamo persa contro il Barcellona, ascoltai i compagni e tutti dicevano: “No, il ritiro no, che palle”. Replicai che ci avrebbe fatto bene, che non potevamo sprecare un’altra occasione, risposi sì a Boskov e ai dirigenti e vincemmo. Vialli, prima di morire, ha detto che Dossena e io eravamo le voci fuori dal coro. Ce ne andammo dopo lo scudetto, io in estate al Verona e Dossena a novembre per passare al Perugia, in C. Chissà, se fossimo rimasti, a Wembley la finale di Coppa dei Campioni contro il Barcellona sarebbe finita diversamente». Oggi che cosa fa? «Vivo sempre a Genova, a Quarto. Prendo una pensione ridicola in rapporto a quanto ho versato, e qui ci sarebbe da discutere dell’Aic (l’Associazione calciatori, ndr). Per fortuna, ho altre rendite. Resto un tifoso doriano e mi fa male vedere la Samp nei bassifondi della Serie B. I giocatori dovrebbero farsi un esame di coscienza per rispetto dei 20mila tifosi che ancora vanno a Marassi per loro. Si chiedano se sono degni di vestire una maglia tanto importante».
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Napoli, secondo scudetto in tre anni
andrea ha risposto al topic di Homer_Simpson in Archivio Off Juve
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Nefandezze mediatiche e antijuventinismo vario
andrea ha risposto al topic di Homer_Simpson in Juventus Forum
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