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Morpheus ©

[ UEFA Champions League - Ottavi di F. And. ] Juventus F.C. - Tottenham Hotspur F.C. 2-2

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Joined: 08-Jul-2006
21010 messaggi



Anch'io temevo moltissimo gli Spurs perché ho il piacere di seguirli, quando riesco, in Premier. 
Non ho voglia di cercare nelle vecchie discussioni ma lo dissi il giorno del sorteggio che a centrocampo ci avrebbero asfaltato...loro sono molto bravi tecnicamente e fisicamente prestanti, hanno in Eriksen un giocatore superlativo... e pensare che qui c'era gente che li perculava. 


È un classico
IO LO AVEVO DETTO

Ahahahahahah
Oggi le materne non hanno fatto lezione




Inviato in territorio nemico

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34829 messaggi
6 minuti fa, Morpheus © ha scritto:

 

Peccato che quei momenti utili siano parecchi, come la finale di Coppa Italia la quale, senza il suo gol, probabilmente non la portavi a casa.

 

Che passava periodi bui è vero, ma ha ricompensato la squadra con risultati e trofei come pochi. Quanto a Dybala sta a lui capire se vorrà essere un giocatore da letargo o uno che fa la differenza.

 

All'estero i Kane, i Coutinho, e via dicendo come pari età han dimostrato già il loro valore. Lui al massimo soltanto una partita col Barcelona. Un pò poco in tutta sincerità.

Non poco, pochissimo.

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Joined: 20-Apr-2009
40693 messaggi
4 minutes ago, ClaudioGentile said:

 

 

 

 

 

 

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Joined: 20-Apr-2009
40693 messaggi
4 minutes ago, Kumo® said:

Federico: hai letto il post?

Ho specificato il CENTROCAMPO.

A CENTROCAMPO, non in attacco o addirittura in difesa.

Ho scritto che il loro Kane numeri alla mano vale il nostro Gonzalo e che in difesa siamo ovviamente meglio noi.

 

Cosa c’entra sta sindrome di cui parli? Trova un mio post in cui invidio i giocatori di altre squadre.

Kane viene messo in condizione di giocare fronte alla porta, spesso Gonzalo deve fare il trequartista e/o giocare spalle alla porta. Trovate voi le differenze.

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Joined: 12-Sep-2007
13171 messaggi
1 minuto fa, Kumo® ha scritto:

Federico: hai letto il post?

Ho specificato il CENTROCAMPO.

A CENTROCAMPO, non in attacco o addirittura in difesa.

Ho scritto che io loro Kane numeri alla mano vale il nostro Gonzalo è che in difesa siamo ovviamente meglio noi.

 

Cosa c’entra sta sindrome di cui parli? Trova un mio post dove invidio i giocatori di altre squadre.

Mica ho detto questo, ho riferito di questa "costante" che ritrovo in molti tifosi bianconeri: non ho detto "tu sei così".

 

Non prendetela sempre sul personale: si "parla" attraverso un pc, ci sta che non tutto sia comprensibile a prima vista.

 

Comunque sia, ti ho citato i due centrocampisti centrali che, per me, non hanno nulla di particolarmente trascendentale.

 

Khedira sta facendo una stagione altalenante come rendimento (anche se ha ficcato 6 gol, superando di già il suo massimo di 5), complice forse anche l'età (i due del Tottenham sono anche più giovani) ma io personalmente di un Khedira in forma non me ne priverei mai.

 

Si parla tanto di Emre Can: bene che arrivi, uno in più fa sempre comodo. Ma aspettiamo a definirlo migliore di Khedira (perchè anche questo ho sentito da colleghi di tifo).

 

Cerchiamo di dare al rendimento di tutti, singoli e squadra, la tara della condizione fisica: poi, possiamo dare giudizi più qualitativamente congrui.

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Joined: 28-Jun-2006
7856 messaggi
2 minuti fa, wmontero ha scritto:


 

 


È un classico
IO LO AVEVO DETTO

Ahahahahahah
Oggi le materne non hanno fatto lezione




Inviato in territorio nemico
 

 

Probabilmente non sono stato chiaro nel mio quote precedente dove manco hai avuto le balle di rspondere...cosa vai trovando che ancora non ho capito?

Stai cercando di renderti simpatico con queste battutine?

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Joined: 18-May-2008
19489 messaggi
4 minuti fa, Federico_Munerati ha scritto:

Mica ho detto questo, ho riferito di questa "costante" che ritrovo in molti tifosi bianconeri: non ho detto "tu sei così".

 

Non prendetela sempre sul personale: si "parla" attraverso un pc, ci sta che non tutto sia comprensibile a prima vista.

 

Comunque sia, ti ho citato i due centrocampisti centrali che, per me, non hanno nulla di particolarmente trascendentale.

 

Khedira sta facendo una stagione altalenante come rendimento (anche se ha ficcato 6 gol, superando di già il suo massimo di 5), complice forse anche l'età (i due del Tottenham sono anche più giovani) ma io personalmente di un Khedira in forma non me ne priverei mai.

 

Si parla tanto di Emre Can: bene che arrivi, uno in più fa sempre comodo. Ma aspettiamo a definirlo migliore di Khedira (perchè anche questo ho sentito da colleghi di tifo).

 

Cerchiamo di dare al rendimento di tutti, singoli e squadra, la tara della condizione fisica: poi, possiamo dare giudizi più qualitativamente congrui.

Non la prendo sul personale .asd ma se mi citi per una cosa che ritengo non corretta te lo devo far notare.

Per il resto: Sami (che io ADORO, sono l’autore del suo topic qui dentro) ad oggi non vale Dembele, imho. 

Lascia perdere quello che è stato in passato, parliamo di OGGI.

È ormai troppo compassato contro squadre che pressano forte e nullo se non fa da appoggio.

Questo perché è un tipo di cc che serve quando devi tenere palla e non subire io gioco altrui.

Modificato da Kumo®
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Joined: 26-Apr-2012
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13 minuti fa, Federico_Munerati ha scritto:

A mio modo di vedere, il tifoso medio juventino soffre di una sindrome particolare, quella dell'"erba del vicino": ovvero è sempre convinto che tutto ciò che non ha lui ma ha un altro sia aprioristicamente "meglio".

 

Questa sindrome, a mio avviso, si sublima nella famosa "paura" che tanti utenti (tra cui il 90% afferisce alla sfera della sindrome di cui sopra) mettono all'indice come uno dei mali (incomprensibili) di questa squadra in CL.

 

Allora, le cose sono due: o effettivamente i nostri sono tutti, mediamente, onesti giocatori che non troverebbero posto al Tottenham e allora ha ragione Allegri a dire che non siamo favoriti contro di loro, oppure i nostri sono mediamente più forti e non bisogna giocare con la paura. Tertium non datur.

 

Personalmente, credo che dire che il solo Pjanic giocherebbe da loro è fuori dalla realtà: hanno due terzini che definire modesti è fargli un complimento (i due rigori sono provocati, a turno, da loro, per giunta con interventi da codice penale, soprattutto Aurier che sarebbe andato dritto dritto a farsi la doccia), lo stesso Dier è un onestissimo mediano inglese vecchio stampo, lo vidi anche all'Europeo, è statico, "lentacchione", ha un bel tiro e un gran fisico ma nulla più, Vertonghen e l'altro centrale hanno mostrato una certa goffaggine in alcuni interventi (il belga a momenti fa un autogol su cross di Costa con un intervento da comica), Lloris è mediamente una sedia che ogni tanto para qualcosa muovendo gli arti e farebbe panchina anche a Szczesny, insomma per farla breve, esclusi Eirksen, Alli e Kane (Dembelè mi pare il solito medianone statuario da calcio inglese che, se preso di infilata, non copre manco a pregarlo), non mi sembra una squadra nella quale solo Pjanic troverebbe spazio, anzi: per come la vedo io, faticherebbe ognuno di loro a trovare spazio nella Juve.

 

Quello che inganna l'occhio è che ieri sera i nostri hanno letteralmente permesso al Tottenham di orchestrare un buon pressing ed avere un predominio territoriale (invero abbastanza sterile, eccezion fatta per la capocciata di Kane) faticando ad arrivare già sulle prime palle, a causa di una condizione fisica palesemente scadente: nel calcio moderno, non si può prescindere dall'avere una condizione fisica accettabile almeno per 3/4 di stagione, ma così è in tutti gli sport. Se non hai la fisicità e il fiato necessari per arrivare sul pallone, come puoi pretendere di imbastire discorsi tecnico-tattici? Io non vedo soluzione al quesito, se non quella di lavorare da questo punto di vista: la differenza tra noi e loro è questa. Anche perchè avrei voluto vedere, a condizioni fisiche invertite, che bel pressing e che bella rete di passaggi avrebbe fatto il Tottenham...

 

E' inutile girarci intorno, finchè non si svolterà da questo punto di vista, partiremo sempre svantaggiati; non "tout-court", ovviamente, perchè poi la Juve è, come organico, esperienza, tecnica, una spanna sopra questo Tottenham, su questo non ci devono essere dubbi. La convinzione di essere forti è il primo passo verso la gloria: se partiamo con l'idea che nessuno dei nostri giocherebbe in queste squadre, allora possiamo anche non partecipare.

 

Sono d'accordo su tutto. La tecnica e la tattica a questi livelli arrivano nel momento in cui sei in condizione. Questa squadra è sempre palesemente fuori condizione e la punta dell'iceberg sono gli infortuni.

Basta guardare higuain ieri. Era l'unico in condizione e sembrava andare al doppio della velocità rispetto ai nostri. E lui non è un velocista.

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1 minute ago, Alfa Centauri said:

 

Quindi lo fa per scelta tecnica .asd 

E' vero questo. Quello che volevo precisare io e' che potrebbe pure avere piu' di una scelta a disposizione ed opta per una scelta in particolare ma in realta' ci da' solo una scelta, che e' sempre sempre la stessa. Altrimenti dovremmo saper fare pure un altro tipo di calcio che pero' non ci viene insegnato.

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Continuiamo col centrocampo a 2 e a far giocare mandzukic a tutto campo che faremo sfracelli. 

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Joined: 20-Apr-2009
40693 messaggi
4 minutes ago, Alfa Centauri said:

 

Ok, ma ormai è chiaro come Allegri non alleni un calcio posizionale,  cosi come non lo fa nemmeno Mourinho etc.

Quindi con lui non vedrete mai un certo tipo di calcio. E' inutile quindi continuare a stupirsi di queste cose. Io ne parlo da qualche anno in questo foro.

L'unico modo per invertire l'inerzia delle partite per noi è la CONDIZIONE FISICA. Al ritorno se staremo meglio (siamo programmati per questo) e recupereremo qualche giocatore faremo una gara migliore e ci giocheremo le nostre carte. Ma a prescindere dalla qualificazione o dal risultato finale, il nostro modo di giocare a palla sempre lo stesso resterà. Noi facciamo sempre lo stesso calcio, varia solo il "Fattore Condizione Fisica" che per noi può fare la differenza, visto che abbiamo una squadra con grandi giocatori ma senza un organizzazione di gioco definita. Ma a prescindere da questo la qualità del nostro gioco non sarà mai al top. Bisogna cambiare tutto lo staff tecnico (allenatore compreso) per fare un calcio diverso da quello che solitamente proponiamo.

Esatto. Piu' che d'accordo.

PS Tra parentesi, a me Allegri piace piu' di Mourinho, ed ho detto tutto.

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Adesso, Kumo® ha scritto:

Non la prendo sul personale .asd ma se mi citi per una cosa che ritengo non corretta te lo devo far notare.

Per il resto: Sami (che io ADORO, sono l’autore del suo topic qui dentro) oggi non vale Dembele, imho. 

È ormai troppo compassato contro squadre che pressano forte e nullo se non fa da appoggio.

Questo perché è un tipo di cc che serve quando devi tenere palla.

Ho citato te per fare un discorso più in generale, ho fatto un'estrapolazione per poi fare un mio discorso.

 

Su Khedira, la vediamo allo stesso modo, ma non è che Khedira sia compassato dall'altro ieri, lo è sempre stato. Anche se io ho visto un Khedira che, quando ha "gamba" e sta bene, è uno dei migliori mediani/mezzali in circolazione, per intelligenza tattica e capacità di sapersi inserire.

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Joined: 20-Apr-2009
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Fabio Barcellona 14 febbraio 2018 11'

Non la migliore Juventus

Anche per via delle assenze, Allegri ha sorpreso tutti con le sue scelte, ma la partita l’ha fatta il Tottenham di Pochettino.

 

Massimiliano Allegri ha spesso sorpreso nel contesto europeo con le sue scelte tattiche e di formazione: nel suo primo anno sulla panchina della Juventus, il passaggio dal 3-5-2 ereditato da Conte, al 4-3-1-2, avvenne un po’ a sorpresa in una decisiva partita interna contro i greci dell’Olympiakos; l’anno successivo, sfiorò il passaggio del turno a Monaco, affrontando il Bayern di Pep Guardiola con un inedito 3-4-3.

 

Forzato dai tanti infortuni, contro il Tottenham il tecnico bianconero ha, ancora una volta, optato per una soluzione inaspettata ai problemi della sua squadra, mandando in campo sia Douglas Costa che Bernardeschi, assieme a Mandzukic e Higuain. Se la lettura dell’XI titolare suggeriva una Juventus schierata con il 4-2-3-1, è stato evidente dall’inizio come Douglas Costa in fase di non possesso palla si schierasse al fianco sinistro di Pjanic, disegnando una sorta di 4-3-3.

 

Il Tottenham, invece, ha confermato il 4-2-3-1 degli ultimi due mesi. Pochettino, però, ha cambiato due uomini rispetto alla partita con l’Arsenal e a quello che poteva essere considerato l’XI titolare, inserendo Aurier come terzino destro al posto di Trippier e, più inaspettatamente, Lamela al posto del coreano Son, in posizione di trequartista di sinistra.

 

A (2)

 

I primi 8 minuti

La Juventus è partita forte e alla prima azione grazie al pressing offensivo, innescato da un retropassaggio di Davies verso Verthongen, ha costretto il centrale belga ad un affrettato lancio lungo, riconquistato da Pjanic che si è procurato la punizione da cui è nato il gol di Higuain. Andata presto in vantaggio, la Juventus ha continuato a giocare un partita aperta, sfidando in palleggio il pressing avversario e cercando di giocare le trame probabilmente progettate per mettere in difficoltà la difesa degli Spurs.

 

Il calcio di rigore conquistato da Federico Bernardeschi è nato, infatti, da un’azione on cui la Juventus ha sfruttato a proprio vantaggio l’elevata densità difensiva del Tottenham sul lato forte in fase di non possesso. La Juventus è stata brava a muovere orizzontalmente la struttura difensiva degli Spurs, cercando il lato debole: inizialmente lo stesso Bernardeschi ha mosso il pallone da destra a sinistra, con un lungo cambio di gioco verso Alex Sandro e, dopo essersi sviluppata a sinistra, la manovra è tornata repentinamente a destra con un altro cambio di gioco, stavolta di Mandzukic che ha trovato l’esterno destro bianconero oltre il terzino sinistro, Davies, come al solito molto stretto verso il lato forte. L’ingenuità di Davies ha causato poi il rigore realizzato da Higuain.

 

Il possesso del Tottenham

Con la Juventus in vantaggio di due gol dopo appena 8 minuti, la partita si è assestata e si sono definiti con maggiore chiarezza i progetti tattici delle due squadre. Costretto dal risultato, ma assecondando anche le sue abituali tendenze tattiche, il Tottenham è avanzato lungo il campo palleggiando, con il chiaro intento di schiacciare la Juventus nella propria metà campo e innescare, il più in alto possibile, il proprio gegenpressing.

 

Come di consueto, per abbassare gli avversari, la squadra di Pochettino ha schierato almeno due giocatori in posizione interna, alle spalle del centrocampo avversario, tenendo al contempo altri due giocatori in posizione alta e larga. Occupando in maniera preventiva l’ampiezza, gli Spurs hanno provato a dilatare le distanze orizzontali tra i giocatori della linea mediana della Juve, per liberare così traiettorie di passaggio utili verso i trequartisti e, in ogni caso, garantirsi uno sfogo sicuro della manovra nel caso in cui gli spazi interni fossero stati troppo congestionati.

 

Dietro, la costruzione bassa prevedeva movimenti molto fluidi, finalizzati alla creazione della superiorità posizionale necessaria a fare progredire la manovra e a muovere i centrocampisti juventini, per poi trovare le imbucate interne alle loro spalle. A gestire le fasi preparatorie della manovra offensiva erano i due centrali di difesa, i due interni di centrocampo e il terzino sinistro, Davies. Così lo schieramento di base del Tottenham in fase di possesso palla era una sorta di 2-3-5, che davanti a Sanchez e Verthongen disegnava una linea di 3 giocatori con Dier e Davies ai fianchi di Dembelè. Più avanti, Aurier e Lamela prendevano l’ampiezza, mentre Eriksen stringeva verso il centro e assieme a Dele Alli occupava la zona alle spalle del centrocampo juventino.

 

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La struttura base in fase di possesso palla degli Spurs nei primi 20 minuti di partita.

 

Inizialmente la Juventus ha provato a contrastare il possesso palla degli Spurs in maniera abbastanza attiva, utilizzando Douglas Costa per portare pressione su Davinson Sanchez, ritenuto forse l’anello debole della catena di possesso del Tottenham. Frequentemente, sulle ricezioni del centrale colombiano, Costa si alzava in pressing partendo da una posizione vicina a Pjanic, lasciando dietro di sé la squadra schierata con due linee da quattro. In aggiunta a questa misura individuale, la Juventus non abbandonava del tutto l’idea di giocare alcune fasi di pressing avanzato, alzandosi occasionalmente a disturbare le fasi iniziali dell’azione degli Spurs anche nell’ultimo terzo di campo.

 

Purtroppo per Allegri la qualità del pressing di Douglas Costa, in termini di tempi e angoli di pressione, era piuttosto povera e consentiva al Tottenham di avanzare lungo il campo con il brasiliano preso in mezzo da Sanchez e Dier. Il Tottenham, inoltre, è stato particolarmente abile a giocare transizioni veloci e potenzialmente pericolose subito dopo aver riconquistato il pallone, anche partendo da posizione piuttosto arretrata. Nella gestione delle ottime ripartenze degli Spurs si è visto il talento verticale di Dele Alli, capace di trovare lo spazio per ricevere e, successivamente, condurre con qualità il pallone in campo aperto.

 

La Juventus, in vantaggio di due gol e forse spaventata da alcune transizioni offensive del Tottenham, è diventata progressivamente più prudente e attendista, abbassando il baricentro e difendendo in maniera sempre più statica il possesso palla avversario. Alla fine del match il baricentro della Juventus sarà pari a 41.2 metri: in questa stagione solamente contro il Napoli i bianconeri avevano giocato così bassi.

 

Gli Spurs, oltretutto, dopo il doppio svantaggio hanno aumentato in maniera esponenziale la qualità della circolazione del pallone abbassando con maggiore frequenza Christian Eriksen. Lasciando invariata la struttura di partenza 2-3-5 prima descritta, Davies si alzava sull’esterno sinistro, Lamela stringeva nell’half-spaces di sinistra ed Eriksen si abbassava tra Dier e Dembelè, fornendo un ulteriore contributo di qualità all’avanzamento del pallone.

 

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Dal 20° minuto il Tottenham aumenta la qualità della circolazione bassa del pallone, sostituendo tra i 3 giocatori di costruzione davanti ai due centrali, Davies con Eriksen.

Con due giocatori come Eriksen e Dembelè in costruzione, la circolazione del pallone degli Spurs è diventata ancora più fluida ed efficace. La Juventus si è adattata allo schieramento in fase di possesso degli avversari abbassando Mandzukic come quinto di sinistra su Aurier, e tenendo Douglas Costa più vicino a Pjanic. Dal lato opposto, il controllo dell’esterno di sinistra era diviso tra De Sciglio e Bernardeschi, con il primo che (più frequentemente di Alex Sandro dalla parte opposta) scivolava verso l’out, lasciando il compagno di squadra in posizione più alta al fianco di Khedira.

 

Gli errori in fase di non possesso della Juventus

Anche in posizione più bassa e attendista, le strategie di pressione della Juventus non hanno contrastato l’avanzamento degli Spurs e, anzi, hanno aiutato la squadra di Pochettino a rendere ancora più efficace la circolazione del pallone.

 

Il problema, come detto, è derivato dalla scarsa qualità della pressione di Douglas Costa, ma anche dalla passività dei giocatori alle sue spalle. Il Tottenham preferiva iniziare la propria azione dal suo lato destro, dove si apriva Dier: sul centrocampista inglese si alzava in maniera isolata Douglas Costa, abbandonando la sua posizione al fianco di Pjanic, ma il brasiliano sceglieva male tempi e direzione della corsa così da facilitare la circolazione del pallone verso Eriksen e Dembelè, che non subivano alcuna disturbo dal resto della linea mediana bianconera.

 

Al contempo, l’uscita di Douglas Costa dalla posizione apriva un buco alla sinistra di Pjanic, con Mandzukic che restava basso su Aurier. Per coprire lo spazio lasciato sguarnito da Douglas Costa, il bosniaco era quindi attratto verso la sua sinistra e non era ben supportato nella copertura degli spazi da Khedira, in difficoltà nei movimenti laterali necessari a schermare la difesa.

 

Così, nonostante la volontà di rendere angusti gli spazi, facendo densità nella propria metà campo, la Juventus lasciava quindi libere delle linee di passaggio ai fianchi di Pjanic, che le eccellenti doti di passaggio di Dembelè ed Eriksen e la capacità di smarcamento e successiva giocata negli spazi stretti di Alli e degli altri trequartisti sfruttavano a meraviglia.

 

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Douglas Costa si alza da solo su Dier, lasciando spazi alle sue spalle che Pjanic, mal supportato dalla staticità di Khedira, non riesca a coprire integralmente.

 

La qualità dei meccanismi di circolazione del pallone e quella dei giocatori degli Spurs, unita agli errori di pressione e posizionamento della linea mediana della Juventus, hanno regalato al Tottenham il dominio del possesso (72% alla fine del primo tempo, 67% alla fine della partita) e la possibilità di rendersi pericoloso con le ricezioni tra le linee dei suoi giocatori.

 

Così si è anche venuto a creare il contesto tattico perfetto per l’eccellente gegenpressing di Pochettino, che schiacciando la Juve nell’ultimo terzo di campo e abbassando tutti i giocatori avversari, eccezion fatta per Higuain, ha costretto la Juventus a lanciare frettolosamente in avanti dopo la riconquista della pallone, o a complesse uscite palleggiate immediatamente interrotte dalla pressione degli Spurs.

 

Nel primo tempo, il Tottenham ha recuperato il pallone per ben 21 volte nella metà campo dei bianconeri, soffocando quasi ogni tentativo di ripartenza della squadra di Allegri.

 

image.png.bbad6c8ff7e663401b25b098ac1dc01d.png

La mappa dei palloni recuperati dagli Spurs. Dopo i 21 palloni del primo tempo recuperati nella metà campo bianconera, la squadra di Pochettino ne recupera altri 10 nella ripresa. Il Tottenham riconquista maggiormente il possesso nel terzo di campo offensivo che in quello difensivo (Immagine via Wyscout).

 

Quando la palla ce l’ha la Juventus

Oltre ai meccanismi di riaggressione successivi alla perdita del pallone, Il Tottenham ha attuato il suo consueto pressing in ogni fase del gioco. La strategia di Pochettino era abbastanza chiara ed invitava la Juventus a giocare il pallone, senza lanciarlo lungo, per recuperarlo attivamente in posizione avanzata e far scattare eventualmente una ripartenza corta.

 

In prima battuta, gli Spurs lasciavano libero di ricevere e di iniziare l’azione Benatia, schierando Harry Kane su Chiellini, Alli su Pjanic e i due esterni nella zona dei terzini bianconeri. L’idea del tecnico argentino era quella di invitare Benatia a giocare il pallone e di alzare la pressione sul primo passaggio del marocchino verso un compagno. La Juventus è caduta in maniera piuttosto ingenua in questo tranello e non è riuscita ad eludere il pressing avversario.

 

Una buona strategia sarebbe potuta essere quella di condurre pazientemente il pallone con Benatia, libero da marcature, costringendo il Tottenham a scegliere se staccare un uomo per contrastare il marocchino, liberando così una linea di passaggio utile al centrale bianconero, o consentire a Benatia di avanzare. La Juventus invece ha fatto circolare il pallone in maniera troppo elementare, con Benatia che, quando non si rifugiava verso Buffon, innescando il pressing avversario, cercava troppo presto De Sciglio al suo fianco, marcato da Lamela, o uno dei centrocampisti spalle alla porta stretto dagli avversari.

 

image.png.e14a4a89fa0b379265c091706021077d.png

Kane su Chiellini e Alli su Pjanic. Benatia è libero di iniziare l’azione.

 

Soffocata dal pressing, la Juventus ha avuto poche occasioni di attaccare contro la difesa schierata degli Spurs. Come in occasione del primo rigore ottenuto, e delle tre conclusioni a rete di Bernardeschi nel secondo tempo, isolato a destra contro Davies, la strategia di muovere orizzontalmente la difesa di Pochettino per attaccare il lato debole è stata probabilmente una scelta di Allegri. Ma a causa delle basse percentuali di possesso dei bianconeri è stata sfruttata solo occasionalmente.

Anche la posizione ibrida di Douglas Costa sembrava rispondere all’esigenza specifica di attaccare alcuni punti deboli degli Spurs. L’idea del tecnico bianconero era quella di attaccare le spalle di Aurier con la velocità del brasiliano sia in fase di attacco posizionale che in ripartenza. In quest’ultimo caso, lo spazio lasciato libero dalla posizione sempre avanzata assunta dal terzino francese in fase di possesso è stato immediatamente attaccato da Douglas Costa, nella speranza quasi sempre vana che la squadra riuscisse a lanciarlo velocemente. In fase più statica, i movimenti incontro al pallone di Mandzukic dovevano attirare fuori zona Aurier e isolare dinamicamente Douglas Costa contro Davinson Sanchez.

 

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Il progetto offensivo su Douglas Costa non ha funzionato bene, sia per l’incapacità della squadra nel supportarlo e servirlo, sia per una cattiva lettura dei tempi e degli spazi delle tracce interno-esterno disegnate per il brasiliano che, ancora una volta, ha dimostrato di preferire ricezioni esterne e statiche, come in occasione del rigore procurato.

 

Infine, solamente in un’occasione la Juventus è riuscita a girare a proprio vantaggio i meccanismi di riconquista rapida del pallone molto aggressivi del Tottenham, mandando a vuoto il gegenpressing avversario e arrivando alla pericolosissima conclusione di Higuain che avrebbe potuto portare i bianconeri in vantaggio addirittura per 3-0.

 

Gli aggiustamenti nel secondo tempo

Per cercare di contrastare meglio il possesso palla degli avversari e di diminuirne l’efficacia nel fornire palloni tra le linee, Allegri ad inizio ripresa ha invertito la posizione di Douglas Costa e Khedira, evitando così al brasiliano la tentazione di uscire in pressione su Dier, il primo giocatore coinvolto nella costruzione dell’azione degli Spurs. Lo spostamento di Douglas Costa sul centro-destra ha dato i suoi frutti e la squadra, meno sbilanciata che nel primo tempo dalle isolate ed erronee uscite in pressione del brasiliano, ha difeso più compatta il centro del campo dal lavoro dei trequartisti avversari.

 

La circolazione del Tottenham è diventata più perimetrale, anche grazie a una difesa nel complesso più aggressiva e meno passiva, e di conseguenza la pericolosità e l’efficacia del gegenpressing degli Spurs, sono stati ridotti. Il possesso palla è sceso dal 72% al 60%, è diminuito il numero di palloni recuperati nella metà campo avversaria e, in definitiva, il Tottenham nel secondo tempo ha calciato solamente due volte verso Buffon: con Kane da fuori area e in occasione della punizione vincente di Christian Eriksen.

 

Nonostante gli evidenti miglioramenti però, la partita della Juventus è rimasta sempre troppo passiva e la qualità della circolazione della palla contro il pressing avversario troppo bassa per approfittare con decisione degli evidenti limiti della linea difensiva degli Spurs. La partita è finita in pareggio e se l’occasione e il rigore sbagliati da Higuain nel primo tempo sono dei forti rimpianti per i bianconeri, l’andamento complessivo del match giustifica ampiamente l’ottimo risultato ottenuto dalla squadra di Pochettino in vista del ritorno tra tre settimane a Wembley.

 

Le scelte di Allegri

Privato dagli infortuni di giocatori fondamentali come Matuidi, Dybala, Cuadrado e, perché no, Barzagli, Massimiliano Allegri ha sparigliato le carte, come spesso fa in occasioni importanti, scegliendo di giocare contemporaneamente con tutti i suoi migliori giocatori, Douglas Costa, Bernardeschi, Mandzukic e Higuain. Invece che schierare un 4-2-3-1 puro, inoltre ha però disegnato un modulo ibrido con Douglas Costa sul centro sinistra, in posizione quasi da mezzala. Stavolta, però, la mosse di Allegri non hanno ottenuto i risultati sperati.

 

Come detto, se in fase di non possesso palla la qualità della pressione del brasiliano è stata  scadente e del tutto slegata dalla strategia complessiva della linea di centrocampo, sempre piuttosto restia ad accompagnare Douglas Costa in avanti (e preoccupata invece di schermare le linee di passaggio verso i trequartisti del Tottenham, con Benatia e Chiellini stretti su Harry Kane), dall’altra le inefficienze nei meccanismi difensivi contro una squadra dal possesso palla sofisticato, cerebrale e tecnico come il Tottenham, si sono rivelate decisive nel rendere tatticamente estremamente difficile il match.

 

Oltre che a costituire la base della propria pericolosità offensiva, il consolidamento del possesso palla degli Spurs ha creato le basi ideali per l’efficacia del gegenpressing. Le scelte di Allegri e la loro concreta applicazione hanno purtroppo contribuito a generare l’ambiente tattico perfetto per esaltare le qualità del Tottenham, con i bianconeri bassi e schiacciati indietro e incapaci di contenere le enormi qualità di palleggio di Dembelè (95 passaggi a segno su 99 e 6 dribbling riusciti su 8 tentati, tutti nella fascia centrale) ed Eriksen e l’agilità e il senso tattico tra le linee di Dale Alli.

 

Una volta ceduto il controllo del pallone e della partita agli Spurs, la Juventus non è riuscita a capitalizzare l’ottimo avvio di partita e il doppio vantaggio iniziale e a sfruttare le evidenti debolezze della linea difensiva degli Spurs in fase di difesa schierata. I due rigori ottenuti e la concreta possibilità di segnare 3 o 4 reti nel primo tempo, a dispetto di una fase offensiva centrata quasi esclusivamente sulla capacità di Higuain, in perfetta solitudine, di fare salire la squadra, costituiscono enormi rimpianti per i bianconeri e al contempo la testimonianza che il Tottenham ha dei punti vulnerabili.

 

Per la partita di ritorno sarebbe fondamentale che la Juventus recuperasse qualche infortunato, in particolare Matuidi e Dybala, troppo importanti nell’economia della squadra. Assieme a questo, però, Allegri non dovrà sbagliare nulla nella costruzione del suo piano gara. Sarà necessario disegnare una fase di non possesso palla maggiormente aggressiva ed organizzata per evitare il consolidamento del possesso agli Spurs, fonte di ogni difficoltà della Juventus nella partita di Torino, e una fase di costruzione bassa più complessa e articolata per battere il pressing avversario e costringere il Tottenham a difendere posizionalmente mettendo a nudo i suoi maggiori difetti.

 

Mauricio Pochettino ha costruito davvero un’ottima squadra dotata di notevoli individualità e che eccelle nei meccanismi di avanzamento del pallone e di riconquista avanzata dello stesso. Per batterla, al ritorno, servirà davvero la Juventus migliore.

 

http://www.ultimouomo.com/non-la-migliore-juventus-tottenham-fondamentali/

Modificato da ClaudioGentile

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che partita buttata nel cesso...uscito fuori tutto il peggio...errori singoli, errori in panchina, errori di gestione

 

due gol regalati, il secondo poi folle...assurdo l'errore di Buffon...poi ennesimo rigore che pagheremo, Higuain è stato fantastico, ma è uscito fuori il suo difetto...se la fa sotto...uno con la sua tecnica non può sparacchiare quel rigore come fosse un difensore centrale qualsiasi...aveva già segnato per miracolo il primo, si poteva anche cambiare...comunque ingiusto buttargli la croce, resterà sempre troppo emotivo per i rigori

 

errori in panchina perchè il fatto che non possiamo più giocare a 2 al centro è evidente a tutti...ci siamo consegnati al Tottenham come se non si sapesse il gioco che loro fanno e il centrocampo che hanno...l'abbassarsi in quel modo dopo il 2-0 ha fatto il resto...Allegri pessimo poi nel post partita

 

nella gestione più globale ci metto i due problemi più gravi...siamo senza centrocampo e abbiamo infortuni in serie

l'errore è stato fatto in sede di mercato pensando a come unica via il 4231...non potendo più giocare così e passando a 3 la coperta è corta al centro...essendo poi Marchisio e Sturaro ahimè impresentabili è cortissima...se poi si fa male nel momento peggiore Matuidi il disastro è compiuto

 

sugli infortuni non so più neanche che dire...a parte Cuadrado il resto è francamente incommentabile...inutile avere la rosa lunga se poi ti riduci a 2 infortuni a giornata

 

comunque se riusciamo ad averne 11 sani e giocando per bene NOVANTA minuti il turno si può ancora passare...ma molta strada non credo si possa fare...alla luce anche del fatto che in campionato non puoi mollare nulla...e il doppio impegno senza centrocampo e con infortuni in serie non si regge

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15 minutes ago, Alfa Centauri said:

 

Io ho la massima stima per Allegri e per quello che ha fatto in questi anni, ma se dipendesse da me l'avrei ringraziato e salutato a giugno, dopo la finale. Scritto mille volte in questo foro tutti i motivi. Cosi come gli auguro di cuore di vincere tutto quello che può vincere con noi anche in questa stagione, ma a fine anno stretta di mano e strade divise.  Questa squadra ha bisogno di un altro staff tecnico per crescere ancora. Bisogna cambiare qualcosa anche a livello concettuale. E l'imput deve arrivare in primis dalla società.

.quoto tutto.

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Joined: 20-Apr-2009
40693 messaggi
4 minutes ago, Degenerato Bianconero said:

che partita buttata nel cesso...uscito fuori tutto il peggio...errori singoli, errori in panchina, errori di gestione

 

due gol regalati, il secondo poi folle...assurdo l'errore di Buffon...poi ennesimo rigore che pagheremo, Higuain è stato fantastico, ma è uscito fuori il suo difetto...se la fa sotto...uno con la sua tecnica non può sparacchiare quel rigore come fosse un difensore centrale qualsiasi...aveva già segnato per miracolo il primo, si poteva anche cambiare...comunque ingiusto buttargli la croce, resterà sempre troppo emotivo per i rigori

 

errori in panchina perchè il fatto che non possiamo più giocare a 2 al centro è evidente a tutti...ci siamo consegnati al Tottenham come se non si sapesse il gioco che loro fanno e il centrocampo che hanno...l'abbassarsi in quel modo dopo il 2-0 ha fatto il resto

 

nella gestione più globale ci metto i due problemi più gravi...siamo senza centrocampo e abbiamo infortuni in serie

l'errore è stato fatto in sede di mercato pensando a come unica via il 4231...non potendo più giocare così e passando a 3 la coperta è corta al centro...essendo poi Marchisio e Sturaro ahimè impresentabili è cortissima...se poi si fa male nel momento peggiore Matuidi il disastro è compiuto

 

sugli infortuni non so più neanche che dire...a parte Cuadrado il resto è francamente incommentabile...inutile avere la rosa lunga se poi ti riduci a 2 infortuni a giornata

 

comunque se riusciamo ad averne 11 sani e giocando per bene NOVANTA minuti il turno si può ancora passare...ma molta strada non credo si possa fare...alla luce anche del fatto che in campionato non puoi mollare nulla...e il doppio impegno senza centrocampo e con infortuni in serie non si regge

Sono d'accordo su tutto. A questo punto dobbiamo fare una scelta drastica e azzardata: Bentancur, al posto di Khedira a centrocampo. Lo so che e' giovane ma abbiamo bisogno di gente che corra a centrocampo (Khedira passeggia e nemmeno in orizzontale solo in verticale). Dobbiamo sapere come sta Marchisio. Davanti dobbiamo mettere un tridente naturale con o senza Dybala.

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14 minuti fa, ClaudioGentile ha scritto:

Sono d'accordo su tutto. A questo punto dobbiamo fare una scelta drastica e azzardata: Bentancur, al posto di Khedira a centrocampo. Lo so che e' giovane ma abbiamo bisogno di gente che corra a centrocampo (Khedira passeggia e nemmeno in orizzontale solo in verticale). Dobbiamo sapere come sta Marchisio. Davanti dobbiamo mettere un tridente naturale con o senza Dybala.

Ma secondo te Allegri toglie Khedira?.

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6 minutes ago, Shaft said:

Ma secondo te Allegri toglie Khedira?.

Secondo me non toglie ne' Khedira ne' Mandzukic. Ma se Marchisio potesse giocare, io metterei Bentancur Pjanic e Marchisio. Douglas Costa sempre in attacco insieme ad Higuain e Dybala/Bernardeschi.

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34829 messaggi
4 minuti fa, ClaudioGentile ha scritto:

Secondo me non toglie ne' Khedira ne' Mandzukic. Ma se Marchisio potesse giocare, io metterei Bentancur Pjanic e Marchisio. Douglas Costa sempre in attacco insieme ad Higuain e Dybala/Bernardeschi.

Infatti non li toglie, sai, già giochiamo con il baricentro basso a 20 metri dalla nostra porta con tutti i giocatori, é ovvio che in quel caso metta Mandzukic per essere un po' più coperto. .oddio

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Joined: 16-Aug-2013
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1 ora fa, Audemars ha scritto:

Secondo me anche questo ha contribuito allo sbroccamento di Allegri in conferenza. 

 

Preparare male una partita vuol dire non vedere in campo quello che si doveva, e purtroppo così è stato, alcuni in campo ci hanno comunque messo del loro.

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Joined: 12-Aug-2006
16938 messaggi

Loro non sono più "forti" di noi in senso assoluto, ma hanno dimostrato di essere più bravi, sicuramente perchè più in forma sia a livello fisico che mentale.

A prescindere da "tipo di gioco" han dimostrato di essere più squadra e la sorte li ha premiati, giustamente aggiungo io.

Detto ciò c'è ancora una partita da giocare e tutto può succedere, si può prendere un'imbarcata ma pure vincere di misura, certo bisogna migliorare e ridiventare squadra.

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Joined: 23-Nov-2005
11540 messaggi
21 ore fa, JuvenTao ha scritto:

Schemi

mentalita' d'attacco 

soldi 

 

Questi sono i principiali 

1) abbiamo cambiato 5 schemi in 3 anni e non mi pare che abbiamo visto calcio spettacolo

2) Qui mi trovi d'accordo

3) soldi ne abbiamo pure troppi se ne spendiamo 80 per prendere 2 panchinari quali costa e bernardeschi 

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Joined: 05-Oct-2008
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Comunque, c'è da dire che con le inglesi non passiamo mai il turno. Perciò non ce la meniamo troppo, non siamo in grado di superare questo tipo di formazioni.

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Joined: 22-Apr-2009
14999 messaggi
Adesso, dyldog ha scritto:

Comunque, c'è da dire che con le inglesi non passiamo mai il turno. Perciò non ce la meniamo troppo, non siamo in grado di superare questo tipo di formazioni.

 

C'è troppa differenza a livello atletico con le inglesi. Andiamo meglio con le spagnole e le francesi.

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