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gabe

Caso stipendi, la Juventus patteggia: ammenda di 718mila euro

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11 minuti fa, dal1982 ha scritto:

e poi ci vuole uno che capisca di calcio (giraudo (che sa gestire l azienda + moggi (che capisce di calcio )

Ma no...anche questo è sbagliato. In Italia ancora non si riesce a capire che una società di calcio nel 2023 non inizia e finisce negli 11 cristiani che vanno in campo la domenica...la Juve ha tre squadre da gestire, un brand di rilevanza mondiale da sviluppare, infrastrutture, contratti commerciali...e ogni ambito ha un suo team dirigenziale dedicato. Quello che capisce di calcio da solo non ti serve a na mazza...perché quello che capisce di calcio da solo nel giro di poco lascia il posto al curatore fallimentare. Gli inglesi han costruito il paese dei balocchi del calcio con gente che capisce più di business che di calcio

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8 minuti fa, dal1982 ha scritto:

Andrea Danubi, che già in passato ha fatto parlare con i suoi interventi dentro e fuori l’Assemblea, invoca la vendita della Juventus, mettendo però anche dei ‘paletti’ sul futuro acquirent

 

 

“Mi auspico che la Juventus sia ceduta, ma non a arabi, cinesi o rabbini” 

 

Spero che non abbiate troppe speranze per questo tipo di piccoli azionisti .asd

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La dirigenza resta convinta di aver operato correttamente, gli avvocati sono convinti di aver consigliato per il meglio, il proprietario è convinto che siamo la soluzione e non il problema (detto da uno che per indossare certi pantaloni deve avere un grosso problema...) e noi siamo convinti che ci abbiano preso, ancora una volta, allegramente per il c**o!

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Joined: 15-Mar-2023
3122 messaggi
2 minuti fa, aragorn74 ha scritto:

La dirigenza resta convinta di aver operato correttamente, gli avvocati sono convinti di aver consigliato per il meglio, il proprietario è convinto che siamo la soluzione e non il problema (detto da uno che per indossare certi pantaloni deve avere un grosso problema...) e noi siamo convinti che ci abbiano preso, ancora una volta, allegramente per il c**o!

La forza delle convinzioni .asd

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Joined: 24-Oct-2006
10647 messaggi
8 minuti fa, aragorn74 ha scritto:

La dirigenza resta convinta di aver operato correttamente, gli avvocati sono convinti di aver consigliato per il meglio, il proprietario è convinto che siamo la soluzione e non il problema (detto da uno che per indossare certi pantaloni deve avere un grosso problema...) e noi siamo convinti che ci abbiano preso, ancora una volta, allegramente per il c**o!

 

L'interista, avendo preso patti con il nemico da tempi lontani, e non avendo nessuna intenzione di fare la guerra per qualcosa di cui gli frega meno di zero, ha imposto una resa totale alla dirigenza, cercando di limitare i danni. 

E la cosa a suo modo ha funzionato. Anche nell'idea che qualcosa era necessario pagare, soprattutto per delegittimare e tenere fuori il cuginastro per sempre. 

 

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Joined: 04-May-2007
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4 ore fa, *Vegeta* ha scritto:

"i migliori avvocati"

 

 

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Joined: 09-Feb-2007
16664 messaggi
2 ore fa, Don_Giovanni ha scritto:

Sì, lo dicono ancora oggi 

 

Ed è quello che ho detto. Potresti pensare di aver fatto tutto bene. Ma in realtà no 

 

"Restiamo convinti" È comunicazione. Ed è per questo che si sono rivolti a due tribunali diversi. 

 

Ma , ok, non abbiamo fatto niente. Sicuramente volevano ammazzare il tempo andando in due giurisdizioni diverse 

Non ho capito l'ultima frase, come anche non capisco perché dobbiamo aver fatto per forza qualcosa.

Ma al di là delle opinioni di ognuno, continuo a non capire perché mi resta la sensazione di averlo di nuovo preso in quel posto e che questo si potrebbe ripetere in futuro.

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Joined: 15-Mar-2023
3122 messaggi
3 minuti fa, Bianconero dentro ha scritto:

Non ho capito l'ultima frase, come anche non capisco perché dobbiamo aver fatto per forza qualcosa.

Ma al di là delle opinioni di ognuno, continuo a non capire perché mi resta la sensazione di averlo di nuovo preso in quel posto e che questo si potrebbe ripetere in futuro.

La sensazione che provi è normale perché ti senti sempre come se stessi perdendo qualcosa senza aver lottato 

 

Personalmente, non credo che sia così semplicistico. 

Quello che la Juventus perde economicamente è talmente grande che è impensabile che l'avrebbe accettato volontariamente. 

 

Inoltre, al di là delle questioni puramente Legale che mi sono estranee, penso che la squadra non sarebbe sopravvissuta a una seconda stagione con un clima di forte minaccia. 

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Joined: 09-Feb-2007
16664 messaggi
6 minuti fa, Don_Giovanni ha scritto:

La sensazione che provi è normale perché ti senti sempre come se stessi perdendo qualcosa senza aver lottato 

 

Personalmente, non credo che sia così semplicistico. 

Quello che la Juventus perde economicamente è talmente grande che è impensabile che l'avrebbe accettato volontariamente. 

 

Inoltre, al di là delle questioni puramente Legale che mi sono estranee, penso che la squadra non sarebbe sopravvissuta a una seconda stagione con un clima di forte minaccia. 

È proprio perché quello che perdi economicamente è così grande che devi buttare le basi perché non avvenga più. 

Ma da questo punto di vista, zero prospettive di cambiamento.

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Joined: 03-Jun-2005
51057 messaggi
6 ore fa, Don_Giovanni ha scritto:

Se non hanno la volontà di difendersi, che senso ha avere i migliori avvocati? 

 

In nessun momento la gente considera la Juventus davvero colpevole di qualcosa 

 

E questo indipendentemente dal fatto che, sì, siamo ancora gli unici da incolpare

I migliori avvocati

:261:

Hahahahahahaha

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Joined: 21-Jul-2006
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12 ore fa, Cene ha scritto:

Ma no...anche questo è sbagliato. In Italia ancora non si riesce a capire che una società di calcio nel 2023 non inizia e finisce negli 11 cristiani che vanno in campo la domenica...la Juve ha tre squadre da gestire, un brand di rilevanza mondiale da sviluppare, infrastrutture, contratti commerciali...e ogni ambito ha un suo team dirigenziale dedicato. Quello che capisce di calcio da solo non ti serve a na mazza...perché quello che capisce di calcio da solo nel giro di poco lascia il posto al curatore fallimentare. Gli inglesi han costruito il paese dei balocchi del calcio con gente che capisce più di business che di calcio

eh si, ed e' proprio quello che ho detto io (forse mi sono spiegato male), dicevo che ci vuole si, il ''moggi'' che capisce di calcio , ma anche il ''giraudo'' di turno (tifoso di qualsiasi squadra o di nessuno) che sa gestire l azienda ed e' lungimirante (lo stadio credo sia proprio un progetto della triade) 

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Joined: 05-Jun-2005
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riporto un estratto dell'articolo di Andrea Bosco sul cda di ieri:

 

“Non abbiamo calato le brache. Abbiamo deciso si instaurare con le istituzioni nazionali ed europee un dialogo costruttivo. Cosa avrei dovuto fare? Mettermi la giubba ed assaltare il Campidoglio?“ .

Difendendo il suo operato e ovviamente quello della società (“abbiamo i migliori avvocati e ci fidiamo del loro lavoro“) il presidente della Juventus Gianluca Ferrero, ha così risposto ad alcuni piccoli azionisti, polemici su come la Juventus abbia proceduto negli ultimi tempi nei confronti dell' Uefa e della Figc. 

Ferrero ha spiegato che i vari patteggiamenti si sono rivelati indispensabili per poter fronteggiare sanzioni che  avrebbero potuto escludere la Juventus per un triennio dalle competizioni europee.

Quanto alla Superlega, Ferrero ha spiegato che la Juventus si è allineata a quanto fatto dal 90% delle  società che inizialmente avevano aderito al progetto, chiedendo la risoluzione del contratto sottoscritto. Restando  peraltro in attesa  delle decisioni dell'Alta Corte  Europea  che dovrebbero arrivare il prossimo 21 di dicembre. 

Nel corso dell'assemblea, la Juventus ha fatto sapere di aver proposto un aumento di capitale fino a 200 milioni.

A una sola cosa Ferrero non ha risposto. All'esposizione di uno dei piccoli azionisti,  Paolo Aicardi, noto volto televisivo: “Nessuna società al mondo è mai stata sanzionata con la perdita di due scudetti“, Ferrero non ha replicato. Vero che nel 2006 Ferrero non c'era. Ma l'azionista di maggioranza John Elkann, lui c'era .

Ora, in un mondo normale, su questa rubrica si dovrebbe parlare del prossimo Juventus – Inter. Ma non stiamo vivendo in un mondo normale. Se  il principe saudita bin Salman minaccia non il calcio inglese (per la vicenda Ruben Neves), ma il governo britannico (con tanto di convocazione ufficiale dell'ambasciatore di sua Maestà  Carlo) e quel governo (pecunia non olet, quella dell'Arabia  anzi è ricercatissima, come potrebbero confermare Federazione e Lega italiche) si toglie giubba, calzoni, calzini e scarpe,  non possiamo dire di essere in un mondo normale. E quindi, neppure la Juventus,  gestita  dall'incolpevole Gianluca Ferrero, lo è .

Qualche osservazione. Ferrero ha spiegato che i bilanci (eredità di Andrea Agnelli) erano  stati redatti in modo corretto. E che solo la “narrazione“  di qualche organo di stampa hanno finito per alterare la realtà.  Pensiero singolare. Visto che tra gli organi di stampa distintisi nel divulgare pezzi di intercettazioni, stralci di verbali, pizzini vari usciti (per mano di chi?) dalla procura di Torino, in prima fila c'erano i quotidiani del gruppo Gedi. Quelli di proprietà di John Elkann, azionista di maggioranza della Juventus. La stampa fa il suo lavoro e non può essere censurata? Esattamente: la stampa deve (dovrebbe) essere il “cane da guardia” della verità. Ma da Ferrero quelle “verità“ sono state definite “bufale“  (che poi è la traduzione di fakes): quindi?  Visto che una fake è una menzogna, di solito contro le menzogne si procede per diffamazione. Se si è certi di essere innocenti. O no? 

Non ha ritenuto di assaltare il Campidoglio, Ferrero: niente elmetto.  Ora: se la Figc è paragonabile al Campidoglio, il Tar a cosa lo paragoniamo? Ci è andato, ricorrendo, Andrea Agnelli. Ci andrà Antonio Giraudo. Non per quei due scudetti rammentati da Aicardi. Ma per avere una valutazione in vista di quell'altro ricorso che Giraudo ha presentato al tribunale dei  Diritti Umani di Strasburgo. Per un risarcimento che (dovesse essere accolto) potrebbe far fallire  la Figc. Quanto guadagnerà un manager come Giraudo? Un milione di euro l'anno? 800.000 mila? Mezzo milione? Fate i conti : 2006 – 2024. Prendete una calcolatrice e fateli.

Al Tar andò il compianto Gaucci. E dall'allora presidente federale Carraro, ottenne oro, incenso e mirra. Tanto per rammentare .

Dice Ferrero che la Juventus è difesa dai “migliori avvocati“. Strano che in quel “collegio“ non vi sia traccia di Jean Marie Dupont, il principe degli avvocati in tema di diritto sportivo. L'uomo del caso Bosman che ha cambiato le regole del calcio.  Alla Juventus Dupont deve risultare davvero antipatico, visto che a suo tempo fu interpellato da Cobolli Gigli con una relazione che in testa recitava: “Andate a Strasburgo“. Non ci sono mai andati. E  dove sia finita quella relazione non c'è verso di farlo rivelare a Cobolli Gigli. Morirò senza sapere dove sia finita? E' probabilissimo. 

Dice Ferrero che  la Juventus sta interloquendo costantemente con il Procuratore Federale, Chinè. Quello delle pena “afflittiva“: a campionato in corso. Avrà mai chiesto Ferrero a Chinè, che fine hanno fatto le altre inchieste, relative ad altri club? Come le altre procure dalla Figc non siano state “sollecitate“, come avvenuto per le plusvalenze della Juventus? Due pesi e due misure? Niente di nuovo: ogni settimana lo vediamo sui campi di gioco. Molti pesi e molte misure .

Dice Ferrero che la mancata iscrizione della Juventus all'Uefa è costata 100 milioni di euro di mancati introiti. Ma qui ha ragione Aicardi:  non basterà, in questa stagione,  qualificarsi per la prossima Champion's. Per far tornare la Juventus quella fu, ci vorrà un triennio. Se andrà  bene. Perché  quello che hanno fatto Figc e Uefa è una azione di bassa macelleria. Persino se la Juventus si fosse veramente macchiata di tutti i reati che le sono stati attribuiti. Perché  la Juventus paga sempre. Gli altri non pagano mai. Né in Italia, e men che meno in Europa. Dove gli amichetti di Ceferin, “sfangano“ le sanzioni sul fair play finanziario, come Tomba, scansava i paletti in pista. 

 

https://www.tuttojuve.com/il-punto/l-imboscata-la-difesa-di-ferrero-i-bilanci-i-quotidiani-gedi-quel-pensiero-singolare-e-quella-mancata-risposta-le-mie-domande-al-presidente-giraudo-fa-666684

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13 ore fa, dal1982 ha scritto:

“Spero vendiate la Juventus”: arriva la richiesta in Assemblea

https://www.calciomercato.it/2023/11/23/spero-vendiate-la-juventus-arriva-la-richiesta-in-assemblea/

Juventus, Danubi invoca la cessione

Andrea Danubi, che già in passato ha fatto parlare con i suoi interventi dentro e fuori l’Assemblea, invoca la vendita della Juventus, mettendo però anche dei ‘paletti’ sul futuro acquirente.

 

:) 

 

Tutto giusto, tranne i paletti sui futuri acquirenti.

 

Per me ci può comprare chiunque, anche il peggior delinquente del mondo. L'importante è che questi vendano, il prima possibile.

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7 minuti fa, djmayhem ha scritto:

riporto un estratto dell'articolo di Andrea Bosco sul cda di ieri:

 

“Non abbiamo calato le brache. Abbiamo deciso si instaurare con le istituzioni nazionali ed europee un dialogo costruttivo. Cosa avrei dovuto fare? Mettermi la giubba ed assaltare il Campidoglio?“ .

Difendendo il suo operato e ovviamente quello della società (“abbiamo i migliori avvocati e ci fidiamo del loro lavoro“) il presidente della Juventus Gianluca Ferrero, ha così risposto ad alcuni piccoli azionisti, polemici su come la Juventus abbia proceduto negli ultimi tempi nei confronti dell' Uefa e della Figc. 

Ferrero ha spiegato che i vari patteggiamenti si sono rivelati indispensabili per poter fronteggiare sanzioni che  avrebbero potuto escludere la Juventus per un triennio dalle competizioni europee.

Quanto alla Superlega, Ferrero ha spiegato che la Juventus si è allineata a quanto fatto dal 90% delle  società che inizialmente avevano aderito al progetto, chiedendo la risoluzione del contratto sottoscritto. Restando  peraltro in attesa  delle decisioni dell'Alta Corte  Europea  che dovrebbero arrivare il prossimo 21 di dicembre. 

Nel corso dell'assemblea, la Juventus ha fatto sapere di aver proposto un aumento di capitale fino a 200 milioni.

A una sola cosa Ferrero non ha risposto. All'esposizione di uno dei piccoli azionisti,  Paolo Aicardi, noto volto televisivo: “Nessuna società al mondo è mai stata sanzionata con la perdita di due scudetti“, Ferrero non ha replicato. Vero che nel 2006 Ferrero non c'era. Ma l'azionista di maggioranza John Elkann, lui c'era .

Ora, in un mondo normale, su questa rubrica si dovrebbe parlare del prossimo Juventus – Inter. Ma non stiamo vivendo in un mondo normale. Se  il principe saudita bin Salman minaccia non il calcio inglese (per la vicenda Ruben Neves), ma il governo britannico (con tanto di convocazione ufficiale dell'ambasciatore di sua Maestà  Carlo) e quel governo (pecunia non olet, quella dell'Arabia  anzi è ricercatissima, come potrebbero confermare Federazione e Lega italiche) si toglie giubba, calzoni, calzini e scarpe,  non possiamo dire di essere in un mondo normale. E quindi, neppure la Juventus,  gestita  dall'incolpevole Gianluca Ferrero, lo è .

Qualche osservazione. Ferrero ha spiegato che i bilanci (eredità di Andrea Agnelli) erano  stati redatti in modo corretto. E che solo la “narrazione“  di qualche organo di stampa hanno finito per alterare la realtà.  Pensiero singolare. Visto che tra gli organi di stampa distintisi nel divulgare pezzi di intercettazioni, stralci di verbali, pizzini vari usciti (per mano di chi?) dalla procura di Torino, in prima fila c'erano i quotidiani del gruppo Gedi. Quelli di proprietà di John Elkann, azionista di maggioranza della Juventus. La stampa fa il suo lavoro e non può essere censurata? Esattamente: la stampa deve (dovrebbe) essere il “cane da guardia” della verità. Ma da Ferrero quelle “verità“ sono state definite “bufale“  (che poi è la traduzione di fakes): quindi?  Visto che una fake è una menzogna, di solito contro le menzogne si procede per diffamazione. Se si è certi di essere innocenti. O no? 

Non ha ritenuto di assaltare il Campidoglio, Ferrero: niente elmetto.  Ora: se la Figc è paragonabile al Campidoglio, il Tar a cosa lo paragoniamo? Ci è andato, ricorrendo, Andrea Agnelli. Ci andrà Antonio Giraudo. Non per quei due scudetti rammentati da Aicardi. Ma per avere una valutazione in vista di quell'altro ricorso che Giraudo ha presentato al tribunale dei  Diritti Umani di Strasburgo. Per un risarcimento che (dovesse essere accolto) potrebbe far fallire  la Figc. Quanto guadagnerà un manager come Giraudo? Un milione di euro l'anno? 800.000 mila? Mezzo milione? Fate i conti : 2006 – 2024. Prendete una calcolatrice e fateli.

Al Tar andò il compianto Gaucci. E dall'allora presidente federale Carraro, ottenne oro, incenso e mirra. Tanto per rammentare .

Dice Ferrero che la Juventus è difesa dai “migliori avvocati“. Strano che in quel “collegio“ non vi sia traccia di Jean Marie Dupont, il principe degli avvocati in tema di diritto sportivo. L'uomo del caso Bosman che ha cambiato le regole del calcio.  Alla Juventus Dupont deve risultare davvero antipatico, visto che a suo tempo fu interpellato da Cobolli Gigli con una relazione che in testa recitava: “Andate a Strasburgo“. Non ci sono mai andati. E  dove sia finita quella relazione non c'è verso di farlo rivelare a Cobolli Gigli. Morirò senza sapere dove sia finita? E' probabilissimo. 

Dice Ferrero che  la Juventus sta interloquendo costantemente con il Procuratore Federale, Chinè. Quello delle pena “afflittiva“: a campionato in corso. Avrà mai chiesto Ferrero a Chinè, che fine hanno fatto le altre inchieste, relative ad altri club? Come le altre procure dalla Figc non siano state “sollecitate“, come avvenuto per le plusvalenze della Juventus? Due pesi e due misure? Niente di nuovo: ogni settimana lo vediamo sui campi di gioco. Molti pesi e molte misure .

Dice Ferrero che la mancata iscrizione della Juventus all'Uefa è costata 100 milioni di euro di mancati introiti. Ma qui ha ragione Aicardi:  non basterà, in questa stagione,  qualificarsi per la prossima Champion's. Per far tornare la Juventus quella fu, ci vorrà un triennio. Se andrà  bene. Perché  quello che hanno fatto Figc e Uefa è una azione di bassa macelleria. Persino se la Juventus si fosse veramente macchiata di tutti i reati che le sono stati attribuiti. Perché  la Juventus paga sempre. Gli altri non pagano mai. Né in Italia, e men che meno in Europa. Dove gli amichetti di Ceferin, “sfangano“ le sanzioni sul fair play finanziario, come Tomba, scansava i paletti in pista. 

 

https://www.tuttojuve.com/il-punto/l-imboscata-la-difesa-di-ferrero-i-bilanci-i-quotidiani-gedi-quel-pensiero-singolare-e-quella-mancata-risposta-le-mie-domande-al-presidente-giraudo-fa-666684

Il Tar non è più quello di Gaucci. Va detto. Potevamo ottenere un risarcimento danni, ma visto che questi giudici non sono imparziali temo che non lo avrebbero concesso. La situazione va risolta a monte per via politica.

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1 minuto fa, hopper ha scritto:

 

Buongiorno signori azionisti e buongiorno a lei, signor Presidente. Ho ascoltato la sua relazione, tante belle parole, ma mi permetta un po' di diffidenza. Vede, il sottoscritto qui ha conosciuto Boniperti, Chiusano, Grande Stevens, poi Cobolli Gigli, Blanc ed infine Andrea Agnelli. Credo oggettivamente di non essere stato simpatico a nessuno di loro. Con il tempo, se resisterà su quella poltrona, avrà modo di capire il perché. Fatta questa piccola premessa, io vorrei che agli atti di questa Assemblea rimanessero le parole pronunciate recentemente da Florentino Perez, presidente della società calcistica indubbiamente più prestigiosa al mondo, il Real Madrid. "Il calcio sta attraversando una crisi istituzionale senza precedenti. La situazione è molto grave. O si reagisce adesso o il calcio non sopravvivrà. Il problema principale è che ci sono dirigenti che agiscono senza pensare ai tifosi. Il calcio europeo non appartiene al presidente della UEFA, la Superlega è più necessaria che mai. L'obiettivo è offrire il miglior calcio e sono i club che devono controllare il proprio destino. Sono arrivati a dire che usciremo dai campionati nazionali, ma questo è falso, perché la Superlega sarebbe totalmente compatibile con essi e sarà una competizione meritocratica". "Il nuovo formato UEFA è un progetto insolito e assurdo. Questo modello allontanerà ulteriormente i tifosi del nostro sport e soprattutto quelli più giovani. Questo nuovo formato è un sistema che fa gli interessi dei suoi dirigenti, che non tiene conto delle esigenze dei giocatori, dei tifosi e dei calciatori. E' una formula che mette fine al calcio europeo, non affronta la minaccia di altri sport in crescita e di altre forme di intrattenimento offerti al pubblico." "La Superlega è stata concepita per risolvere tutti questi problemi. Continuo a confidare nella giustizia dell'Unione Europea perché la UEFA non ha diritto al monopolio del calcio nell'Europa delle libertà". Allora, queste sono parole importanti, e queste sono le parole che vorrei sentire dal presidente della mia società. Ed invece io da lei mi sono dovuto accontentare oltre che delle generiche e scontate rassicurazioni sul ritorno alla competitività sportiva, di una lunga serie di dichiarazioni ad orecchie basse, che cito di seguito, testualmente: "...noi come Cda riteniamo di avere esperienza, competenza e determinazione, per difendere la Juventus in tutte le sedi competenti, penale, sportiva e civile. Lo faremo con rigore e anche pacatezza, e senza arroganza. Abbiano sempre rispettato chi dovrà giudicarci. Ma vogliamo uguale rispetto per discutere nelle sedi competenti le motivazioni del nostro agire". Ma mentre lei offriva la sua "pacatezza", abbiamo invece ricevuto arroganza da UEFA e Federcalcio, con ricatti e pizzini alla luce del sole, sui quotidiani sportivi. Mentre lei offriva rispetto alla Giustizia Sportiva, quest'ultima dava e toglieva punti a piacimento, senza alcun metodo, avendo come unico obiettivo quello di buttarci fuori dalle competizioni europee. La Juventus è stata brutalizzata sull'altare di un regolamento di conti tra il nostro ex presidente e il compare di battesimo di suo figlio. Buttata fuori dal calcio che conta sulla base di accuse deboli, pretestuose che non sappiamo nemmeno se arriveranno al dibattimento in sede penale e civile. Azzoppata da un danno economico che possiamo stimare ben oltre i 100 milioni di Euro solo per la stagione in corso, ma che potrebbe estendersi indirettamente anche agli esercizi futuri. Umiliata da un patteggiamento che il tempo ci sta svelando in tutta la sua miserabile vigliaccheria. Più che un patteggiamento un vero e proprio ricatto, i cui effetti secondari cominciano a manifestarsi con puntualità, a cominciare dalla ritrovata remissività nell'affrontare le questioni ancora aperte relative all'incredibile sciacallaggio sullo scudetto del 2006 e alla relativa e sacrosanta richiesta di danni. Dopo 17 anni la scena si ripete. Qualcuno decide di buttarci fuori dal calcio e noi muti. E noi con pacatezza porgiamo l'altra guancia. E tutto questo avviene con la benedizione dell'ing. Elkann, presidente dell'azionista di maggioranza EXOR, secondo cui "la Juventus non è il problema del calcio italiano. Al contrario: è parte della soluzione." La soluzione per il calcio italiano è quella di sottostare ai ricatti dell'UEFA? La soluzione per il calcio italiano è affossare la Juventus per ottenere l'organizzazione dell'Europeo 2032, peraltro in condivisione con un paese che da sempre strizza l'occhio al terrorismo? La soluzione per il calcio italiano è far mettere i soldi agli azionisti della Juventus, piccoli e grandi, dopo che la stessa Juventus ha investito almeno 500 milioni di euro VERI sul mercato italiano del calciatori, contribuendo a sostenere l'intera industria? La soluzione per il calcio italiano è umiliare per la seconda volta in pochi anni i tifosi e gli azionisti con questo atteggiamento collaborativo, oserei dire doppiogiochista, al fianco dei nostri carnefici? Queste sono le domande a cui vorrei che rispondeste. Ai colleghi azionisti dico che abbiamo evitato la serie B solo perché noi tifosi abbiamo dato un segnale chiaro attraverso le disdette degli abbonamenti alle pay-tv, della cui campagna sono stato orgogliosamente uno dei promotori. Senza quella civile e potente forma di protesta, che ha sparigliato le carte mettendo a nudo la debolezza del sistema, avremmo con tutta probabilità subito un'altra retrocessione. Per questo, caro Presidente, noi siamo stanchi. Stanchi della pacatezza. Stanchi di alcuni arbitraggi inspiegabili che subiamo sempre senza fiatare. Stanchi dei giornali di famiglia che sono i più feroci nell'attaccare la Juventus. Stanchi della passività nei confronti di alcuni giornalisti che continuano ad essere invitati in sala stampa. Stanchi di riuscire sempre a prevedere in anticipo il copione con il quale cercheranno di buttarci fuori. Stanchi forse anche di un azionista di maggioranza che certo, ogni tanto mette un po' di soldi, ma che puntualmente si dimostra inadeguato quando deve difendere l'immagine della Società e la sua Storia centenaria. Ora, io capisco che lei e il Dott. Scanavino siate lì un po' per caso, e stiate cercando di eseguire fedelmente le direttive che vi sono state imposte, tuttavia questo non vi esime dal dover rispondere anche agli altri azionisti e ai tifosi soprattutto. E invece siete in carica da quasi un anno e sembrate solo che impegnati a mettere a posto le carte, incapaci di esprimere una seppur minima forma di entusiasmo per il ruolo che ricoprite. La Juventus, caro Presidente, è altro. La Juventus è una società che vive perennemente sotto attacco. Ma la difesa di questi colori non può essere affidata ai tifosi e a qualche volenteroso blogger. Ed invece è proprio quello che succede. Voi rinchiusi nella vostra torre d'avorio, novelli marescialli Badoglio, portatori di armistizi e compromessi, sempre al ribasso, con le istituzioni calcistiche. E noi fuori in trincea, a masticare amaro, osservando la vostra glaciale indifferenza. Oggi siamo qui per metterci i soldi, e i soldi li metteremo, come li abbiamo sempre messi. Ma voi la faccia, e il cuore, quando comincerete a metterli?

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2 minuti fa, hopper ha scritto:

Buongiorno signori azionisti e buongiorno a lei, signor Presidente. Ho ascoltato la sua relazione, tante belle parole, ma mi permetta un po' di diffidenza. Vede, il sottoscritto qui ha conosciuto Boniperti, Chiusano, Grande Stevens, poi Cobolli Gigli, Blanc ed infine Andrea Agnelli. Credo oggettivamente di non essere stato simpatico a nessuno di loro. Con il tempo, se resisterà su quella poltrona, avrà modo di capire il perché. Fatta questa piccola premessa, io vorrei che agli atti di questa Assemblea rimanessero le parole pronunciate recentemente da Florentino Perez, presidente della società calcistica indubbiamente più prestigiosa al mondo, il Real Madrid. "Il calcio sta attraversando una crisi istituzionale senza precedenti. La situazione è molto grave. O si reagisce adesso o il calcio non sopravvivrà. Il problema principale è che ci sono dirigenti che agiscono senza pensare ai tifosi. Il calcio europeo non appartiene al presidente della UEFA, la Superlega è più necessaria che mai. L'obiettivo è offrire il miglior calcio e sono i club che devono controllare il proprio destino. Sono arrivati a dire che usciremo dai campionati nazionali, ma questo è falso, perché la Superlega sarebbe totalmente compatibile con essi e sarà una competizione meritocratica". "Il nuovo formato UEFA è un progetto insolito e assurdo. Questo modello allontanerà ulteriormente i tifosi del nostro sport e soprattutto quelli più giovani. Questo nuovo formato è un sistema che fa gli interessi dei suoi dirigenti, che non tiene conto delle esigenze dei giocatori, dei tifosi e dei calciatori. E' una formula che mette fine al calcio europeo, non affronta la minaccia di altri sport in crescita e di altre forme di intrattenimento offerti al pubblico." "La Superlega è stata concepita per risolvere tutti questi problemi. Continuo a confidare nella giustizia dell'Unione Europea perché la UEFA non ha diritto al monopolio del calcio nell'Europa delle libertà". Allora, queste sono parole importanti, e queste sono le parole che vorrei sentire dal presidente della mia società. Ed invece io da lei mi sono dovuto accontentare oltre che delle generiche e scontate rassicurazioni sul ritorno alla competitività sportiva, di una lunga serie di dichiarazioni ad orecchie basse, che cito di seguito, testualmente: "...noi come Cda riteniamo di avere esperienza, competenza e determinazione, per difendere la Juventus in tutte le sedi competenti, penale, sportiva e civile. Lo faremo con rigore e anche pacatezza, e senza arroganza. Abbiano sempre rispettato chi dovrà giudicarci. Ma vogliamo uguale rispetto per discutere nelle sedi competenti le motivazioni del nostro agire". Ma mentre lei offriva la sua "pacatezza", abbiamo invece ricevuto arroganza da UEFA e Federcalcio, con ricatti e pizzini alla luce del sole, sui quotidiani sportivi. Mentre lei offriva rispetto alla Giustizia Sportiva, quest'ultima dava e toglieva punti a piacimento, senza alcun metodo, avendo come unico obiettivo quello di buttarci fuori dalle competizioni europee. La Juventus è stata brutalizzata sull'altare di un regolamento di conti tra il nostro ex presidente e il compare di battesimo di suo figlio. Buttata fuori dal calcio che conta sulla base di accuse deboli, pretestuose che non sappiamo nemmeno se arriveranno al dibattimento in sede penale e civile. Azzoppata da un danno economico che possiamo stimare ben oltre i 100 milioni di Euro solo per la stagione in corso, ma che potrebbe estendersi indirettamente anche agli esercizi futuri. Umiliata da un patteggiamento che il tempo ci sta svelando in tutta la sua miserabile vigliaccheria. Più che un patteggiamento un vero e proprio ricatto, i cui effetti secondari cominciano a manifestarsi con puntualità, a cominciare dalla ritrovata remissività nell'affrontare le questioni ancora aperte relative all'incredibile sciacallaggio sullo scudetto del 2006 e alla relativa e sacrosanta richiesta di danni. Dopo 17 anni la scena si ripete. Qualcuno decide di buttarci fuori dal calcio e noi muti. E noi con pacatezza porgiamo l'altra guancia. E tutto questo avviene con la benedizione dell'ing. Elkann, presidente dell'azionista di maggioranza EXOR, secondo cui "la Juventus non è il problema del calcio italiano. Al contrario: è parte della soluzione." La soluzione per il calcio italiano è quella di sottostare ai ricatti dell'UEFA? La soluzione per il calcio italiano è affossare la Juventus per ottenere l'organizzazione dell'Europeo 2032, peraltro in condivisione con un paese che da sempre strizza l'occhio al terrorismo? La soluzione per il calcio italiano è far mettere i soldi agli azionisti della Juventus, piccoli e grandi, dopo che la stessa Juventus ha investito almeno 500 milioni di euro VERI sul mercato italiano del calciatori, contribuendo a sostenere l'intera industria? La soluzione per il calcio italiano è umiliare per la seconda volta in pochi anni i tifosi e gli azionisti con questo atteggiamento collaborativo, oserei dire doppiogiochista, al fianco dei nostri carnefici? Queste sono le domande a cui vorrei che rispondeste. Ai colleghi azionisti dico che abbiamo evitato la serie B solo perché noi tifosi abbiamo dato un segnale chiaro attraverso le disdette degli abbonamenti alle pay-tv, della cui campagna sono stato orgogliosamente uno dei promotori. Senza quella civile e potente forma di protesta, che ha sparigliato le carte mettendo a nudo la debolezza del sistema, avremmo con tutta probabilità subito un'altra retrocessione. Per questo, caro Presidente, noi siamo stanchi. Stanchi della pacatezza. Stanchi di alcuni arbitraggi inspiegabili che subiamo sempre senza fiatare. Stanchi dei giornali di famiglia che sono i più feroci nell'attaccare la Juventus. Stanchi della passività nei confronti di alcuni giornalisti che continuano ad essere invitati in sala stampa. Stanchi di riuscire sempre a prevedere in anticipo il copione con il quale cercheranno di buttarci fuori. Stanchi forse anche di un azionista di maggioranza che certo, ogni tanto mette un po' di soldi, ma che puntualmente si dimostra inadeguato quando deve difendere l'immagine della Società e la sua Storia centenaria. Ora, io capisco che lei e il Dott. Scanavino siate lì un po' per caso, e stiate cercando di eseguire fedelmente le direttive che vi sono state imposte, tuttavia questo non vi esime dal dover rispondere anche agli altri azionisti e ai tifosi soprattutto. E invece siete in carica da quasi un anno e sembrate solo che impegnati a mettere a posto le carte, incapaci di esprimere una seppur minima forma di entusiasmo per il ruolo che ricoprite. La Juventus, caro Presidente, è altro. La Juventus è una società che vive perennemente sotto attacco. Ma la difesa di questi colori non può essere affidata ai tifosi e a qualche volenteroso blogger. Ed invece è proprio quello che succede. Voi rinchiusi nella vostra torre d'avorio, novelli marescialli Badoglio, portatori di armistizi e compromessi, sempre al ribasso, con le istituzioni calcistiche. E noi fuori in trincea, a masticare amaro, osservando la vostra glaciale indifferenza. Oggi siamo qui per metterci i soldi, e i soldi li metteremo, come li abbiamo sempre messi. Ma voi la faccia, e il cuore, quando comincerete a metterli?

Cozzolino presidente !

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13 ore fa, Gelone ha scritto:

I migliori avvocati

:261:

Hahahahahahaha

Ci hanno difeso così

 

 

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4 ore fa, I Love Vladimir Jugovic ha scritto:

Tutto giusto, tranne i paletti sui futuri acquirenti.

 

Per me ci può comprare chiunque, anche il peggior delinquente del mondo. L'importante è che questi vendano, il prima possibile.

tocca quotare.

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4 ore fa, djmayhem ha scritto:

riporto un estratto dell'articolo di Andrea Bosco sul cda di ieri:

 

“Non abbiamo calato le brache. Abbiamo deciso si instaurare con le istituzioni nazionali ed europee un dialogo costruttivo. Cosa avrei dovuto fare? Mettermi la giubba ed assaltare il Campidoglio?“ .

Difendendo il suo operato e ovviamente quello della società (“abbiamo i migliori avvocati e ci fidiamo del loro lavoro“) il presidente della Juventus Gianluca Ferrero, ha così risposto ad alcuni piccoli azionisti, polemici su come la Juventus abbia proceduto negli ultimi tempi nei confronti dell' Uefa e della Figc. 

Ferrero ha spiegato che i vari patteggiamenti si sono rivelati indispensabili per poter fronteggiare sanzioni che  avrebbero potuto escludere la Juventus per un triennio dalle competizioni europee.

Quanto alla Superlega, Ferrero ha spiegato che la Juventus si è allineata a quanto fatto dal 90% delle  società che inizialmente avevano aderito al progetto, chiedendo la risoluzione del contratto sottoscritto. Restando  peraltro in attesa  delle decisioni dell'Alta Corte  Europea  che dovrebbero arrivare il prossimo 21 di dicembre. 

Nel corso dell'assemblea, la Juventus ha fatto sapere di aver proposto un aumento di capitale fino a 200 milioni.

A una sola cosa Ferrero non ha risposto. All'esposizione di uno dei piccoli azionisti,  Paolo Aicardi, noto volto televisivo: “Nessuna società al mondo è mai stata sanzionata con la perdita di due scudetti“, Ferrero non ha replicato. Vero che nel 2006 Ferrero non c'era. Ma l'azionista di maggioranza John Elkann, lui c'era .

Ora, in un mondo normale, su questa rubrica si dovrebbe parlare del prossimo Juventus – Inter. Ma non stiamo vivendo in un mondo normale. Se  il principe saudita bin Salman minaccia non il calcio inglese (per la vicenda Ruben Neves), ma il governo britannico (con tanto di convocazione ufficiale dell'ambasciatore di sua Maestà  Carlo) e quel governo (pecunia non olet, quella dell'Arabia  anzi è ricercatissima, come potrebbero confermare Federazione e Lega italiche) si toglie giubba, calzoni, calzini e scarpe,  non possiamo dire di essere in un mondo normale. E quindi, neppure la Juventus,  gestita  dall'incolpevole Gianluca Ferrero, lo è .

Qualche osservazione. Ferrero ha spiegato che i bilanci (eredità di Andrea Agnelli) erano  stati redatti in modo corretto. E che solo la “narrazione“  di qualche organo di stampa hanno finito per alterare la realtà.  Pensiero singolare. Visto che tra gli organi di stampa distintisi nel divulgare pezzi di intercettazioni, stralci di verbali, pizzini vari usciti (per mano di chi?) dalla procura di Torino, in prima fila c'erano i quotidiani del gruppo Gedi. Quelli di proprietà di John Elkann, azionista di maggioranza della Juventus. La stampa fa il suo lavoro e non può essere censurata? Esattamente: la stampa deve (dovrebbe) essere il “cane da guardia” della verità. Ma da Ferrero quelle “verità“ sono state definite “bufale“  (che poi è la traduzione di fakes): quindi?  Visto che una fake è una menzogna, di solito contro le menzogne si procede per diffamazione. Se si è certi di essere innocenti. O no? 

Non ha ritenuto di assaltare il Campidoglio, Ferrero: niente elmetto.  Ora: se la Figc è paragonabile al Campidoglio, il Tar a cosa lo paragoniamo? Ci è andato, ricorrendo, Andrea Agnelli. Ci andrà Antonio Giraudo. Non per quei due scudetti rammentati da Aicardi. Ma per avere una valutazione in vista di quell'altro ricorso che Giraudo ha presentato al tribunale dei  Diritti Umani di Strasburgo. Per un risarcimento che (dovesse essere accolto) potrebbe far fallire  la Figc. Quanto guadagnerà un manager come Giraudo? Un milione di euro l'anno? 800.000 mila? Mezzo milione? Fate i conti : 2006 – 2024. Prendete una calcolatrice e fateli.

Al Tar andò il compianto Gaucci. E dall'allora presidente federale Carraro, ottenne oro, incenso e mirra. Tanto per rammentare .

Dice Ferrero che la Juventus è difesa dai “migliori avvocati“. Strano che in quel “collegio“ non vi sia traccia di Jean Marie Dupont, il principe degli avvocati in tema di diritto sportivo. L'uomo del caso Bosman che ha cambiato le regole del calcio.  Alla Juventus Dupont deve risultare davvero antipatico, visto che a suo tempo fu interpellato da Cobolli Gigli con una relazione che in testa recitava: “Andate a Strasburgo“. Non ci sono mai andati. E  dove sia finita quella relazione non c'è verso di farlo rivelare a Cobolli Gigli. Morirò senza sapere dove sia finita? E' probabilissimo. 

Dice Ferrero che  la Juventus sta interloquendo costantemente con il Procuratore Federale, Chinè. Quello delle pena “afflittiva“: a campionato in corso. Avrà mai chiesto Ferrero a Chinè, che fine hanno fatto le altre inchieste, relative ad altri club? Come le altre procure dalla Figc non siano state “sollecitate“, come avvenuto per le plusvalenze della Juventus? Due pesi e due misure? Niente di nuovo: ogni settimana lo vediamo sui campi di gioco. Molti pesi e molte misure .

Dice Ferrero che la mancata iscrizione della Juventus all'Uefa è costata 100 milioni di euro di mancati introiti. Ma qui ha ragione Aicardi:  non basterà, in questa stagione,  qualificarsi per la prossima Champion's. Per far tornare la Juventus quella fu, ci vorrà un triennio. Se andrà  bene. Perché  quello che hanno fatto Figc e Uefa è una azione di bassa macelleria. Persino se la Juventus si fosse veramente macchiata di tutti i reati che le sono stati attribuiti. Perché  la Juventus paga sempre. Gli altri non pagano mai. Né in Italia, e men che meno in Europa. Dove gli amichetti di Ceferin, “sfangano“ le sanzioni sul fair play finanziario, come Tomba, scansava i paletti in pista. 

 

https://www.tuttojuve.com/il-punto/l-imboscata-la-difesa-di-ferrero-i-bilanci-i-quotidiani-gedi-quel-pensiero-singolare-e-quella-mancata-risposta-le-mie-domande-al-presidente-giraudo-fa-666684

 

abbiamo un presidente che fa commenti degni di un analfabeta funzionale.

robe da matti...

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4 ore fa, I Love Vladimir Jugovic ha scritto:

Tutto giusto, tranne i paletti sui futuri acquirenti.

 

Per me ci può comprare chiunque, anche il peggior delinquente del mondo. L'importante è che questi vendano, il prima possibile.

dicendo "non ad arabi e rabbini" ha squalificato da solo il proprio intervento... ma come si fa? se i grandi azionisti fanno pena, quelli piccoli non sembrano certo dei geni.

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1 hour ago, hopper said:

Ma la difesa di questi colori non può essere affidata ai tifosi e a qualche volenteroso blogger. Ed invece è proprio quello che succede. Voi rinchiusi nella vostra torre d'avorio, novelli marescialli Badoglio, portatori di armistizi e compromessi, sempre al ribasso, con le istituzioni calcistiche. E noi fuori in trincea, a masticare amaro, osservando la vostra glaciale indifferenza.

questo e' uno dei passaggi che meritano

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2 ore fa, hopper ha scritto:

Buongiorno signori azionisti e buongiorno a lei, signor Presidente. Ho ascoltato la sua relazione, tante belle parole, ma mi permetta un po' di diffidenza. Vede, il sottoscritto qui ha conosciuto Boniperti, Chiusano, Grande Stevens, poi Cobolli Gigli, Blanc ed infine Andrea Agnelli. Credo oggettivamente di non essere stato simpatico a nessuno di loro. Con il tempo, se resisterà su quella poltrona, avrà modo di capire il perché. Fatta questa piccola premessa, io vorrei che agli atti di questa Assemblea rimanessero le parole pronunciate recentemente da Florentino Perez, presidente della società calcistica indubbiamente più prestigiosa al mondo, il Real Madrid. "Il calcio sta attraversando una crisi istituzionale senza precedenti. La situazione è molto grave. O si reagisce adesso o il calcio non sopravvivrà. Il problema principale è che ci sono dirigenti che agiscono senza pensare ai tifosi. Il calcio europeo non appartiene al presidente della UEFA, la Superlega è più necessaria che mai. L'obiettivo è offrire il miglior calcio e sono i club che devono controllare il proprio destino. Sono arrivati a dire che usciremo dai campionati nazionali, ma questo è falso, perché la Superlega sarebbe totalmente compatibile con essi e sarà una competizione meritocratica". "Il nuovo formato UEFA è un progetto insolito e assurdo. Questo modello allontanerà ulteriormente i tifosi del nostro sport e soprattutto quelli più giovani. Questo nuovo formato è un sistema che fa gli interessi dei suoi dirigenti, che non tiene conto delle esigenze dei giocatori, dei tifosi e dei calciatori. E' una formula che mette fine al calcio europeo, non affronta la minaccia di altri sport in crescita e di altre forme di intrattenimento offerti al pubblico." "La Superlega è stata concepita per risolvere tutti questi problemi. Continuo a confidare nella giustizia dell'Unione Europea perché la UEFA non ha diritto al monopolio del calcio nell'Europa delle libertà". Allora, queste sono parole importanti, e queste sono le parole che vorrei sentire dal presidente della mia società. Ed invece io da lei mi sono dovuto accontentare oltre che delle generiche e scontate rassicurazioni sul ritorno alla competitività sportiva, di una lunga serie di dichiarazioni ad orecchie basse, che cito di seguito, testualmente: "...noi come Cda riteniamo di avere esperienza, competenza e determinazione, per difendere la Juventus in tutte le sedi competenti, penale, sportiva e civile. Lo faremo con rigore e anche pacatezza, e senza arroganza. Abbiano sempre rispettato chi dovrà giudicarci. Ma vogliamo uguale rispetto per discutere nelle sedi competenti le motivazioni del nostro agire". Ma mentre lei offriva la sua "pacatezza", abbiamo invece ricevuto arroganza da UEFA e Federcalcio, con ricatti e pizzini alla luce del sole, sui quotidiani sportivi. Mentre lei offriva rispetto alla Giustizia Sportiva, quest'ultima dava e toglieva punti a piacimento, senza alcun metodo, avendo come unico obiettivo quello di buttarci fuori dalle competizioni europee. La Juventus è stata brutalizzata sull'altare di un regolamento di conti tra il nostro ex presidente e il compare di battesimo di suo figlio. Buttata fuori dal calcio che conta sulla base di accuse deboli, pretestuose che non sappiamo nemmeno se arriveranno al dibattimento in sede penale e civile. Azzoppata da un danno economico che possiamo stimare ben oltre i 100 milioni di Euro solo per la stagione in corso, ma che potrebbe estendersi indirettamente anche agli esercizi futuri. Umiliata da un patteggiamento che il tempo ci sta svelando in tutta la sua miserabile vigliaccheria. Più che un patteggiamento un vero e proprio ricatto, i cui effetti secondari cominciano a manifestarsi con puntualità, a cominciare dalla ritrovata remissività nell'affrontare le questioni ancora aperte relative all'incredibile sciacallaggio sullo scudetto del 2006 e alla relativa e sacrosanta richiesta di danni. Dopo 17 anni la scena si ripete. Qualcuno decide di buttarci fuori dal calcio e noi muti. E noi con pacatezza porgiamo l'altra guancia. E tutto questo avviene con la benedizione dell'ing. Elkann, presidente dell'azionista di maggioranza EXOR, secondo cui "la Juventus non è il problema del calcio italiano. Al contrario: è parte della soluzione." La soluzione per il calcio italiano è quella di sottostare ai ricatti dell'UEFA? La soluzione per il calcio italiano è affossare la Juventus per ottenere l'organizzazione dell'Europeo 2032, peraltro in condivisione con un paese che da sempre strizza l'occhio al terrorismo? La soluzione per il calcio italiano è far mettere i soldi agli azionisti della Juventus, piccoli e grandi, dopo che la stessa Juventus ha investito almeno 500 milioni di euro VERI sul mercato italiano del calciatori, contribuendo a sostenere l'intera industria? La soluzione per il calcio italiano è umiliare per la seconda volta in pochi anni i tifosi e gli azionisti con questo atteggiamento collaborativo, oserei dire doppiogiochista, al fianco dei nostri carnefici? Queste sono le domande a cui vorrei che rispondeste. Ai colleghi azionisti dico che abbiamo evitato la serie B solo perché noi tifosi abbiamo dato un segnale chiaro attraverso le disdette degli abbonamenti alle pay-tv, della cui campagna sono stato orgogliosamente uno dei promotori. Senza quella civile e potente forma di protesta, che ha sparigliato le carte mettendo a nudo la debolezza del sistema, avremmo con tutta probabilità subito un'altra retrocessione. Per questo, caro Presidente, noi siamo stanchi. Stanchi della pacatezza. Stanchi di alcuni arbitraggi inspiegabili che subiamo sempre senza fiatare. Stanchi dei giornali di famiglia che sono i più feroci nell'attaccare la Juventus. Stanchi della passività nei confronti di alcuni giornalisti che continuano ad essere invitati in sala stampa. Stanchi di riuscire sempre a prevedere in anticipo il copione con il quale cercheranno di buttarci fuori. Stanchi forse anche di un azionista di maggioranza che certo, ogni tanto mette un po' di soldi, ma che puntualmente si dimostra inadeguato quando deve difendere l'immagine della Società e la sua Storia centenaria. Ora, io capisco che lei e il Dott. Scanavino siate lì un po' per caso, e stiate cercando di eseguire fedelmente le direttive che vi sono state imposte, tuttavia questo non vi esime dal dover rispondere anche agli altri azionisti e ai tifosi soprattutto. E invece siete in carica da quasi un anno e sembrate solo che impegnati a mettere a posto le carte, incapaci di esprimere una seppur minima forma di entusiasmo per il ruolo che ricoprite. La Juventus, caro Presidente, è altro. La Juventus è una società che vive perennemente sotto attacco. Ma la difesa di questi colori non può essere affidata ai tifosi e a qualche volenteroso blogger. Ed invece è proprio quello che succede. Voi rinchiusi nella vostra torre d'avorio, novelli marescialli Badoglio, portatori di armistizi e compromessi, sempre al ribasso, con le istituzioni calcistiche. E noi fuori in trincea, a masticare amaro, osservando la vostra glaciale indifferenza. Oggi siamo qui per metterci i soldi, e i soldi li metteremo, come li abbiamo sempre messi. Ma voi la faccia, e il cuore, quando comincerete a metterli?

Vi giuro che ho gli occhi lucidi...

DOVREBBERO LEGGERLO TUTTI E BOICOTTARE TUTTO FINO A QUANDO STE *****E SE NE DEVONO ANDARE.

 

ALTRO CHE JUVENTUS-INTER DI STA MINKIA.

 

Tifiamo veramente.

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57 minuti fa, Gelone ha scritto:

Vi giuro che ho gli occhi lucidi...

DOVREBBERO LEGGERLO TUTTI E BOICOTTARE TUTTO FINO A QUANDO STE *****E SE NE DEVONO ANDARE.

 

ALTRO CHE JUVENTUS-INTER DI STA MINKIA.

 

Tifiamo veramente.

Praticamente ha fatto da portavoce del pensiero generale della stragrande maggioranza dei tifosi 

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1 ora fa, Gelone ha scritto:

Vi giuro che ho gli occhi lucidi...

DOVREBBERO LEGGERLO TUTTI E BOICOTTARE TUTTO FINO A QUANDO STE *****E SE NE DEVONO ANDARE.

 

ALTRO CHE JUVENTUS-INTER DI STA MINKIA.

 

Tifiamo veramente.

ma che scherzi?

son già tutti lì pronti a fare l'abbonamento.

su sto forum c'è pure gente che va in giro a segarsi perchè hanno fatto l'abbonamento a CAZN e piallano i maroni a quelli che non lo fanno...

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