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andrea

Tifoso Juventus
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  1. andrea

    Gleison Bremer

    https://x.com/alecro99/status/1840325630195360100?t=tKb8ItY_LCCBZ4xSnP3Fxg&s=19
  2. https://x.com/alecro99/status/1823299096754499864?t=x-JW_yqXPL2lyEZVJXKUYQ&s=19
  3. Buffon, la parata più bella: nozze da favola con Ilaria Ieri Gigi e la D’Amico si sono sposati nelle colline lucchesi: tra i 200 invitati tanti vip del calcio e dello spettacolo 29 set 2024 Gli ospiti Per il sì della coppia, ecco il ct Spalletti, Allegri, Malagò, Agnelli, la BBC della Juve e la Bellucci Ilaria e Gigi hanno detto sì. La D’Amico e Buffon hanno coronato undici anni di fidanzamento con le nozze, celebrate ieri pomeriggio a Villa Oliva, a San Pancrazio, sulle colline lucchesi. Più che un semplice matrimonio, un ritrovo del mondo del calcio, dello spettacolo e del giornalismo. E non potrebbe essere diversamente vista la coppia: uno dei portieri più forti della storia, ora dirigente della Nazionale, e la famosa giornalista-conduttrice televisiva, in passato a lungo “donna della domenica” di Sky Sport. L’evento è iniziato ieri e si concluderà in giornata nello stabilimento balneare della famiglia Buffon in Versilia. Tanti personaggi del pallone e moltissima Juventus del recente passato. A partire dalla BBC Barzagli-BonucciChiellini, che con Buffon ha scritto pagine di storia del club bianconero, ma anche il presidente del ciclo dei 9 scudetti Andrea Agnelli, l’ex allenatore juventino Massimiliano Allegri e il suo fidato vice Marco Landucci. Tra i testimoni di Gigi, ecco Alessandro Nista: compagno ai tempi del Parma (quando Buffon esordì giovanissimo in Serie A), poi preparatore e soprattutto grande amico. Tra quelli della D’Amico, in abito di pizzo bianco con le spalle scoperte, anche Monica Bellucci, accompagnata dal fidanzato, il regista americano Tim Burton. Oltre duecento invitati, tra cui Zvonimir Boban e Beppe Bergomi (ex giocatori commentatori per Sky Sport), il commissario tecnico della Nazionale, Luciano Spalletti, il presidente della Figc, Gabriele Gravina e il presidente del Coni, Giovanni Malagò.
  4. https://x.com/ValePieraccini/status/1840006693326873036?t=Z-6joswh-adoNQqzIPcdrQ&s=19
  5. https://x.com/NotizieFrance/status/1839613910816526624?t=E20McEBKePGH5EvhkBAZsA&s=19
  6. https://x.com/JPeppp/status/1839265696540155907?t=qKda16021aS5aecqgdaR5Q&s=19
  7. Cambia il centrocampo Ma l’unico che fa gol è... il reduce McKennie I bianconeri hanno segnato solo una rete con i centrocampisti: quella del jolly americano al Psv di Filippo Cornacchia TORINO · 26 set 2024 Il “mal di gol” della Juventus non ha colpito soltanto l’attacco, anzi… Se Dusan Vlahovic è fermo alla doppietta di Verona (26 agosto), in Serie A i bianconeri non sono ancora andati a segno con un centrocampista. L’unico timbro di un mediano è stato realizzato in Champions League, nel 3-1 al Psv Eindhoven. Tra la magia alla Del Piero di Kenan Yildiz e la prima esultanza juventina di Nico Gonzalez, ecco la zampata di Weston McKennie. Inserimento in area, da manuale del mediano assaltatore. Non una novità per il jolly americano, che pure aveva chiuso il 202324 in doppia cifra a livello di assist (record personale), ma senza riuscire mai a metterla dentro (primato negativo). L’eccezione che conferma la regola. Già, perché Weston dal 2020 non è mai sceso sotto le tre reti, con l’apice delle sei marcature proprio nella stagione 2020-21 con Andrea Pirlo in panchina e la doppietta Coppa Italia-Supercoppa. Il recuperato A stupire non è tanto il gol di McKennie in sé, quanto piuttosto che l’ex Schalke 04 sia stato l’unico mediano ad andare in gol finora. Soprattutto perché, almeno nei piani iniziali della Signora, Weston non era nemmeno previsto in questa Juventus. L’americano ha vissuto un’estate lontano dai bianconeri: dal quasi trasloco all’Aston Villa nell’operazione Douglas Luiz a oltre un mese vissuto alla Continassa con Kostic, Rugani e tutti i bianconeri considerati fuori dal progetto di Thiago Motta. Alla fine, a ridosso del debutto contro il Como, un po’ per scelta e un po’ per necessità (di giocatori con le sue caratteristiche) McKennie è stato riaggregato a Vlahovic e compagni. E adesso, dopo le prime sei partite, il nazionale Usa è anche l’unico del reparto nella lista dei marcatori juventini. Nuovi a zero Settembre, come a scuola, non è un mese di bilanci e pagelle. Ma sicuramente a luglio quasi nessuno avrebbe puntato una pizza su McKennie unico mediano goleador della Signora dopo un mese abbondante di partite. Soprattutto perché nell’ultimo mercato i bianconeri hanno rinfrescato la rosa e in particolar modo il reparto di mezzo. Dei quasi duecento milioni investiti, più della metà sono stati destinati a tre centrocampisti: Khephren Thuram (Nizza, 20 milioni), Douglas Luiz (Aston Villa, 50 milioni) e Teun Koopmeiners (Atalanta, 51,3 milioni). Un trio da 121,3 milioni complessivi e 26 reti. Dalle 15 di Koop nel 2023-24 alle 10 del brasiliano fino a quella del figlio d’arte francese. Munizioni che Thiago Motta, per motivi diversi, non ha ancora potuto sfruttare in pieno. Se Koopmeiners ha sfiorato la rete contro il Napoli, Douglas Luiz ha giocato appena 137 minuti a causa di un inserimento più lento del previsto e Thuram (134 minuti) è stato frenato da un infortunio muscolare. Inseguono il primo gol anche Nicolò Fagioli (224’ spalmati in 5 presenze) e Manuel Locatelli (6 presenze, 449’), intoccabile equilibratore della nuova Signora. Volendo guardare il bicchiere mezzo pieno, come fanno alla Continassa, Thiago Motta ha ancora un bel potenziale di gol da sfruttare anche in mezzo al campo per far compiere il salto di qualità alla sua Juve.
  8. andrea

    Dusan Vlahovic

    VLAHOVIC ti faccio segnare COSÌ DUSAN È PIÙ ISOLATO NELLA NUOVA JUVE MOTTA GLI AVVICINA YILDIZ E KOOPMEINERS Tiri e tocchi in calo, meno sponde e gol rispetto a un anno fa. Il tecnico studia altre mosse per servirlo di più e meglio di Filippo Cornacchia TORINO · 26 set 2024 Mai così a rilento Il serbo è fermo ai due gol di Verona: a livello di reti è il suo avvio peggiore a Torino Vertice per il rinnovo A ottobre il summit tra la Juve e l’agente del bomber: si lavora a un prolungamento a cifre più basse La Signora ha una missione in testa, tornare a vincere. Meglio se con i gol di Dusan Vlahovic per cambiare marcia in campionato e in Champions League. Sabato c’è il Genoa a Marassi, mercoledì la trasferta di Lipsia. Costruita una casa solida (0 gol subiti in A), adesso Thiago Motta vuole arredarla con le reti del suo centravanti. Vlahovic è fermo alla doppietta di Verona (26 agosto). Troppo poco per qualsiasi attaccante e a maggior ragione per lui. Dove finiscono gli errori di mira del 24enne di Belgrado, iniziano i problemi di rifornimento della Juventus. «Se Vlahovic contro il Napoli ha toccato soltanto sei palloni non è soltanto responsabilità sua, dobbiamo alimentarlo meglio», ha detto l’allenatore bianconero dopo lo 0-0 contro Antonio Conte, il terzo consecutivo in campionato. Consapevolezza rafforzata dai numeri. Il confronto Dusan segna meno della passata stagione (1 gol ogni 244 minuti tra campionato e Champions; 1 gol ogni 145’ nel 2023-24), ma le difficoltà sotto porta del serbo sono la conseguenza di una fase offensiva della Juventus ancora in rodaggio. Un po’ per gli arrivi negli ultimi giorni di mercato di Teun Koopmeiners e di Nico Gonzalez (oltretutto reduci da settimane di semi-inattività nei precedenti club) e un po’ gli equilibri ancora da trovare con il gioiellino Kenan Yildiz. Dusan sulla carta è sorretto da almeno un trio di ali e trequartisti alle sue spalle, ma nei fatti si è spesso trovato più solo in area rispetto al passato e ai tempi in cui faceva coppia con Federico Chiesa nel 3-5-2 allegriano. Questione di ingranaggi da oliare e spazi da spartirsi meglio. Non a caso Vlahovic calcia meno dello scorso anno (4,21 tiri di media a partita nel 2023-24, ora sono 3,5) e soprattutto sono in calo le conclusioni nello specchio: 1,52 di media a gara nel 2023-24; 1,29 in queste prime sei partite tra Serie A(5) e Champions (1). In ribasso pure i tocchi nell’area avversaria (4,61 la media attuale a gara; 6,28 quella nel 2023-24), le sponde (2,07 contro 1,29) e la percentuale dei passaggi riusciti: 72,59% contro 61,54%. Il fattore K I numeri non spiegano tutto, ma a volte aiutano. La fotografia di Vlahovic è abbastanza nitida. E il primo a saperlo è Thiago Motta, che sta cercando sul campo le contromisure per risolvere due problemi in un colpo solo: i gol di Vlahovic e di conseguenza anche una maggior prolificità della sua Juventus. «Dobbiamo migliorare negli ultimi metri», ripete spesso l’allenatore italo-brasiliano, che nel secondo tempo contro il Napoli ha provato a sparigliare le carte puntando su Timothy Weah punta centrale al posto del serbo. L’esperimento non ha avuto gli effetti sperati. Così alla Continassa si lavora a un’altra idea: avvicinare maggiormente - e a turno - Kenan Yildiz e Teun Koopmeiners a Vlahovic. Già, il turco o l’olandese a rimorchio di Dusan per aumentare la presenza a ridosso dell’area e facilitare il compito del centravanti, che spesso si trova a battagliare da solo con due difensori centrali. Più presenza negli ultimi metri, ma anche più precisione nei rifornimenti. Alla Juventus non sono mancati i cross in queste prime uscite, ma in diverse circostanze si sono rivelati di facile lettura per gli avversari. Se il fattore K (Kenan più Koopmeiners) sarà fondamentale per accendere e innescare DV9, altrettanto preziosi si riveleranno la tecnica e le imbucate di Douglas Luiz (a Marassi contro il Genoa potrà tornare dal primo minuto) e soprattutto il rientro di Francisco Conceicao, che è specialista negli uno contro uno. Il vertice A tutto il resto dovrà pensare Vlahovic stesso. Dusan non era mai partito così male a livello realizzativo con la Juventus. Non segnare in cinque partite su sei peserebbe a qualsiasi punta. Figurarsi a un perfezionista come DV9. Alla Continassa, tanto i compagni quanto Motta e i dirigenti, stanno cercando di alleggerire la pressione sul numero nove, consapevoli che sia una questione soprattutto psicologica. Basta un gol per tornare a vedere tutto in modo più ottimistico. Servirà uno sforzo maggiore, invece, per prolungare il contratto con la Juventus. L’accordo attuale scade nel 2026 e il prossimo mese è in programma un primo incontro tra il direttore tecnico Cristiano Giuntoli e l’entourage del serbo. L’idea della Juventus resta la stessa: proporre a Vlahovic un rinnovo di uno-due anni a cifre più basse e sostenibili (attualmente guadagna 10,5 milioni a salire fino a 12), in linea con la nuova politica del club, con la spalmatura di parte dei bonus.
  9. Intercettano illegalmente, poi partono i processi (contro di noi) https://x.com/mirkonicolino/status/1838838454177702372?t=NiaNl1iHQFrcP_7uhiV7SA&s=19
  10. Questa non è vela (Cino Ricci) https://www.huffingtonpost.it/life/2024/09/08/news/cino_ricci_luna_rossa_quella_di_oggi_non_e_vela_ce_troppa_tecnologia-16846720/?dicbo=v2-fsE2QqK
  11. https://x.com/alecro99/status/1838520265036239121?t=OjRAdKAm1iw5rjzf1UYz9w&s=19 https://x.com/alecro99/status/1838520267179467023?t=-gbvwjtSz4dNjNnPJwifhg&s=19
  12. https://www.ultimouomo.com/contro-il-napoli-la-migliore-juventus-della-stagione
  13. https://www.ultimouomo.com/calcio-giovanile-report-personale-alessandro-gazzi
  14. https://x.com/gazzettanothanx/status/1838549345811009857?t=QIBx4MMJKUjnwInfnmlPdw&s=19
  15. Che casino https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/nuova-ldquo-svolta-rdquo-sull-rsquo-inchiesta-agnelli-guardia-409141.htm
  16. POCHI TIRI E POCHI GOL MOTTA CERCA ALTRE VIE PER TORNARE A VINCERE IN CAMPIONATO Dopo 5 giornate i bianconeri sono o tra i peggiori in Serie A per palloni calciati nello specchio e tocchi in area avversaria di Fabiana Della Valle TORINO · 24 set 2024 Anche a Bologna il tecnico ebbe gli stessi problemi, li risolse avvicinandosi di più alla porta col possesso Attacco in panne Il reparto offensivo non incide: a segno solo Vlahovic e Weah. Nico, Yildiz e Koop a digiuno in A Contro le squadre che si chiudono va sfruttato il tiro da fuori e bisogna attaccare l’area con più uomini La classifica dice quarto posto, un punto in più di Inter e Milan e uno in meno rispetto al Napoli, contro cui è arrivato l’ultimo pareggio. Non sappiamo se Thiago Motta avrebbe firmato per trovarsi in questa posizione dopo 5 giornate, di sicuro è soddisfatto di come il gruppo abbia recepito la sua filosofia ed è convinto di essere sulla strada giusta. Nel calcio i numeri non sono tutto, però aiutano a capire in che direzione bisogna andare e dove bisogna migliorare. Quelli del nuovo corso raccontano che i bianconeri fanno una gran fatica a segnare perché tirano poco in porta e toccano poco il pallone dentro l’area avversaria. Sono numeri non da Juventus che la collocano nella parte bassa della classifica e che tutti insieme evidenziano il perché dei tre zero a zero consecutivi in campionato. Le statistiche No tiri, non party, direbbe George Clooney, perché meno si calcia in direzione della porta più diventa difficile fare gol. Dopo 5 giornate la Juventus è al quattordicesimo posto per tiri totali (53) e al tredicesimo per tiri in porta (17). La situazione peggiora se andiamo ad analizzare i tocchi nell’area avversaria (81, diciassettesimo posto) i cross su azione (54, sedicesimo posto) e i tiri da fuori area (15, diciassettesimo posto). Tutto questo spiega perché i bianconeri finora hanno fatto solo 6 reti, tra l’altro concentrate nelle prime 2 gare contro Como e Verona: con una produzione offensiva così limitata ci sta che la squadra fatichi a buttarla dentro. DV9 e basta Di sicuro il momento no di Dusan Vlahovic, a secco da 4 match tra campionato e Champions, non aiuta però in fondo il serbo è l’unico del pacchetto avanzato, a parte Weah, ad aver fatto centro: zero reti per Yildiz in Serie A, idem per Nico Gonzalez e Teun Koopmeiners: i primi due si sono sbloccati in Europa, nella gara d’esordio contro il Psv, l’olandese invece insegue la prima esultanza in maglia bianconera. Come a Bologna I numeri non mentono, ovviamente. E le difficoltà della Juventus in fase offensiva sono evidenti. Ma non inaspettate. Anche il Bologna di Motta iniziò il campionato con qualche problema nelle conclusioni e collezionando qualche zero a zero. Poi la situazione migliorò, ma la squadra rossoblù non cambiò volto in modo sensibile. La storica qualificazione in Champions League arrivò grazie all’ottima gestione della fase difensiva e a un discreto controllo delle partite attraverso un possesso che evitava pericoli e consentiva ai giocatori di avvicinarsi progressivamente alla porta. Più uomini e tiri da fuori Contro il Napoli la Juventus ha tenuto tanto il pallone e forse anche per questo motivo l’allenatore ha specificato in conferenza che la sua squadra aveva giocato nettamente meglio degli avversari. Ma ovviamente è mancata la pericolosità negli ultimi trenta metri e qui il discorso è duplice: da una parte l’organizzazione tattica, dall’altra le qualità individuali. E le caratteristiche. Perché i giocatori offensivi della Juventus hanno un discreto ma non alto numero di gol nelle gambe, soprattutto escludendo i rigori. Quindi è fondamentale aumentare le loro opportunità di andare al tiro con una manovra ben studiata in cui, come sottolineato da Motta, si attacchi l’area con più uomini al momento giusto o si scelgano anche altre strade come il tiro da fuori. I meccanismi andranno a posto nel giro di qualche settimana, l’assenza di Milik (che adesso ha smaltito il problema al ginocchio ma sta facendo lavoro fisico per essere pronto dopo la sosta) ha privato il tecnico di un’alternativa utile dal punto di vista tattico più che da quello realizzativo, Weah è stato un azzardo determinato dalla volontà di disturbare con il movimento dell’americano la linea difensiva di Conte. C’è anche un altro aspetto da considerare. I giocatori bianconeri sembrano tutti molto coinvolti nel progetto al punto da tenere sotto controllo l’istinto preferendo seguire le indicazioni e adeguandosi quindi al piano tattico studiato in allenamento. Nel corso della stagione questo problema non ci sarà più: le scelte saranno naturali e immediate, non ci sarà bisogno di pensare la giocata perdendo quella frazione di secondo che può essere decisiva per sorprendere gli avversari.
  17. https://x.com/SandroSca/status/1838499091711483927?t=UzlAj8tAdQ02JgvcN_vO3Q&s=19
  18. https://x.com/gippu1/status/1838146512989118700?t=QbgbxBuVfjc65fnB_i-C9A&s=19
  19. https://x.com/DanieleBibo/status/1838103271736488021?t=SOwrcYr8sfEiEdlgZqPy6w&s=19
  20. https://x.com/mirkonicolino/status/1838153348429512889?t=wSvSRpMOumQih2rThAQrKA&s=19
  21. https://x.com/CalcioDatato/status/1837793972690825647?t=TnIgD6V2Rj88R5Vg65VA-g&s=19
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