Fabri BN

Prendo posto adesso, ieri è stata solo sfortuna.

Rolando Maran alla Juve non ci viene. Punterei più su un Cavasin.

Belle queste metafore culinarie. Ha comprato a caro prezzo merce avariata, è andata a finire che ci siamo cacati tutti addosso

In settimana ho letto di corsa al primo posto. Mi sa che non ce la facciamo

L'esclamazione associata al Buddha è solo per palati finissimi.

Sarebbe circonvallazione d'incapace Non mi riferivo a un messaggio o a una persona specifica, ma al clima generale, te lo posso garantire. Comunque non ci sono esperti qui, difficilmente qualcuno di noi ne azzecca due di seguito

Purtroppo è così da anni. Sarebbe così interessante mettersi in discussione o ammettere di aver preso una cantonata, anzichè fare il tifo per la propria opinione.

Io promuovo anche Di Gregorio e Conceicao (non so quanto spenderei per riscattarlo però). Il problema è aver sbagliato i principali investimenti, quelli che avrebbero dovuto costituire la nuova spina dorsale della squadra. Individuati, inseguiti e strapagati. Fiasco totale. Nico Gonzalez credo sia un capitolo a sè, il tipico movimento di mercato fatto di impulso, quando non si sa chi altro andare a prendere.

Tra l'altro ha dovuto coprire un portiere invisibile. Non è da tutti.

Raramente leggo un'opinione di questo tenore su Ranieri, identica alla mia. Il tempo e i due settimi posti successivi al suo addio hanno come addolcito il giudizio medio nei suoi confronti.

I due gol di Diego all'olimpico diedero il là a un'ubriacatura collettiva. Sembrava davvero di aver trovato il numero 10 del futuro. Nel complesso eravamo messi male, ma anche oggi si sta configurando un quadro imbarazzante. Faccio fatica a scegliere la meno peggio, ma condivido comunque i limiti di cui hai scritto.

Era un calcio meno codificato di oggi, ma Diego arrivò con delle premesse enormi. Fece benissimo in Germania, arrivò 24enne, sembrava pronto a consacrarsi e a dare slancio a una Juve aggrappata agli anziani senatori. Fu un altro fiasco incredibile, lo ricordiamo tutti. Purtroppo Koopmeiners è su un piano molto simile.

Ma piantala, tanto mi stai simpatico lo stesso Su questo punto ho scritto messaggi sparsi qua e là. Se non arriviamo al nocciolo della questione e tenteremo solo di cambiare allenatori e giocatori, ci toccherà espiare per dieci anni come milan e inter. Totalmente d'accordo.

Il suo secondo ciclo è stato fallimentare, il tentativo di trovare alibi per quelle tre stagioni (non una, tre) mi risulta incomprensibile. Si sono collezionate strisce negative, periodi di magra, di tensione. Quella juve non è lo specchio della salute. Per essere quello che apre i topic intelligenti mi sembra un post un po' bassino. Lascio ad altri la prosecuzione, non ho un avatar da difendere.

Vorrei capire il meccanismo secondo cui l'allenatore conti poco, ma sulla nostra panchina debba obbligatoriamente sedersi Allegri. Qualcuno scherza e va bene, ma il guaio è che altri fanno sul serio. Si arriva a scrivere il falso per riabilitarlo, a decontestualizzare alcuni fatti (vedi la famosa penalizzazione, arrivata con la squadra già svariate volte umiliata in campionato e coppa, già fuori da tutto, eppure alibi principe). Ma non è meglio cercare la via per scelte illuminate e orientate al futuro?

Va beh, ma cosa ci si poteva aspettare? Il mondo della comunicazione è ormai questo. Nessuno viene a prendere una posizione decisa davanti ai microfoni, nessuno fa mea culpa, e pur di salvare le apparenze e restare ben saldi sulla propria poltrona non si fa che predicare ottimismo.

Io mi ricordo di Ouasim Bouy e di Gabriel Appelt Pires. Gente della scuderia Raiola

Siamo Rouhinati

Qui un video delle sue prime settimane da juventino

Ci provo, per quanto mi riesca difficile avere un pensiero lineare e coerente sul calcio contemporaneo. La scelta di indicare nel vuoto manageriale i mali principali della Juventus è giusta. L'ultimo Paratici, Cherubini e Arrivabene, ora Giuntoli. Una somma di idee confuse, approssimative, perennemente slegate tra loro. Abbiamo tentato strade di ogni genere dal 2019/2020: - Quella del "gioco" per ridare slancio a una rosa ritenuta ancora competitiva. - Quella dell'esordiente da plasmare in casa nostra, sperando di trovare il genio visionario (per me resta il tentativo più folle dei quattro). - La svolta conservativa e autoritaria, per tornare nel seminato e ristabilire i valori prioritari che ci hanno fatto vincere a lungo. È l'unica di queste quattro scelte che in prima battuta ho salutato con entusiasmo, ma nel corso del tempo ho riscontrato limiti troppo grandi. - Ora Motta, che è un profilo giovane ma è stato capace, attraverso la gavetta, di conquistare sul campo i gradi per affacciarsi con credibilità a un palcoscenico prestigioso. Però non funziona... Assodato che, se tentativi così diversi tra loro abbiano condotto sempre allo stesso epilogo, il problema vada ricercato più in alto, resta da chiedersi che fare di questo allenatore, cosa chiedere a lui o a chi verrà dopo. Perchè è nella natura delle cose che il primo a pagare sia sempre il tecnico, e noi dobbiamo sperare di trovare quello che contribuisca a sistemare la situazione. Scriverò una seconda parte più inerente alla mia idea tecnica, questa è solo una (troppo lunga) premessa.

Ovvio che vincere sia l'elemento base per la Juventus, ma personalmente gli Juventus-Spal e gli Juventus-Crotone in cui segnavamo un gol per poi non superare la metà campo per un'ora non mi davano la minima soddisfazione. Mi limitavo a leggere il risultato, ma il trasporto emotivo era completamente spento. E il compito di una squadra dev'essere anche quello di trasmettere qualcosa e giocare con ardore. Essere perennemente speculativi e in modalità risparmio energetico è la morte dell'appassionato sportivo. E senza tifoso, il meccanismo regge fino a una certa. Ora andiamo peggio, è lapalissiano, ma guai a ridurre tutto ai minimi termini. Ci sono mille modi per andare in campo a vincere, ma solo in casa Juventus permane la convinzione che la vittoria possa arrivare solo con determinati mezzi.

* edit. Mi serve tempo per elaborare un post più articolato.

Condivido punto per punto e aggiungerei che, salvo cataclismi in campionato, sono portato a immaginare una conferma generale degli elementi. Con una marea di giocatori da riscattare, e il rischio di disputare l'europa league, l'ennesima rivoluzione è pressochè impensabile. Per cause di forze maggiori si potrebbe essere obbligati ad andare avanti così, ma speriamo che tra mille difficoltà possa sorgere qualcosa di buono; che Thiago Motta maturi e che Giuntoli trovi il lume della ragione.

Ciao amico Hopper, mi fa piacere rispolverare le riflessioni di allora. Ero curioso e speranzoso, allo stesso tempo consapevole che le rivoluzioni non sono mai indolori e che il cambio di filosofia che si stava tentando di cominciare è tra i più indigesti per una società pragmatica come la nostra. Le vicende del mercato mi hanno allarmato parecchio, perchè a quindici giorni dalla chiusura, anzichè rimpolpare una rosa incompleta, si pensava a epurare altri giocatori. Lì ho percepito una certa improvvisazione, nè ho approvato alcune trattative, ma speravo che la guida di un allenatore giovane e innovativo potesse segnare una rottura netta col passato (che non pagava più, tre anni di tempo lo hanno dimostrato ampiamente). Però appunto, speravo. Non mi sono esaltato perchè dal 2019 le abbiamo provate un po' tutte, ma i risultati restano mediocri. Ora che fare? Prima di Motta vorrei si chiedesse conto a Giuntoli di alcune cose, ma i destini dei due immagino siano legati a filo doppio; e comunque il mister ha tante colpe. Manca un undici definito, non capisco i suoi cambi durante la gara, non mi piace la sua comunicazione. Trasmette un atteggiamento molle che non si addice alla Juve, tanto meno in un momento storico delicato.

Comunque sia, basso profilo. Non vorrei un giorno vedere simili immagini allo stadio: