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baroneconbrio

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  1. Con la nostra proprietà e i nostri dirigenti menefreghisti pure Messi avrebbe tirato fuori con la nostra maglia Oddio, ne ha avute di occasioni con noi ma è riuscito a farci espettorare con forza divinità tuttora sconosciute al genere umano
  2. Tre. Kean: con la nostra maglia l’avrebbe tirata fuori….al massimo palo.
  3. Pure quello del Senato: non spesso, sempre
  4. 11 milioni per il passaggio del turno a cui sommare un paio di incassi da stadio: sarebbero decisamente utili.
  5. Le alternative spuntano di continuo e non sarà impossibile trovarne altri validi: a quel punto, importerà relativamente di un eventuale exploit di Huijsen che, parliamoci chiaro, sta disputando un buon torneo ma non è che sia già annoverabile nel gotha dei centrali difensivi; il potenziale ce l'ha, per ora sta andando bene ma dovrà crescere parecchio e riconfermarsi ad alti livelli nell'immediato futuro. E poi, si dovrà vederlo con una maglia di una big indosso perchè certe maglie pesano terribilmente e certe tifoserie sono oltremodo esigenti ed impazienti verso i giovani: e quando uno stadio mugugna....quanti ragazzi si sono persi così!
  6. La dignità è la medesima.... Poi, magari, verrà spacciata come Ragion di Stato...
  7. A me il viola sembra bravo, nella stagione d'esordio sta andando ben oltre le aspettative ed ha conquistato un posto da titolare fisso: il discorso fatto in precedenza vale anche per lui. Quanto al prezzo di vendita di Huijsen è ovvio che a tutti appaia basso, a maggior ragione con quello che stiamo vedendo in questa sessione invernale, ma credo che ci siano delle dinamiche e delle necessità di cui non abbiamo contezza e per questo evito di esprimere categorici giudizi di condanna nel merito, anche dinanzi ad operazioni che appaiono prive di senso e di logica. Verrà rivenduto al quadruplo? Ipotesi possibile e nemmeno inedita: Moggi vendette Vieri per 35 mld e, in soli due anni, la giovane promessa era diventata il miglior centravanti italiano e tra i migliori in assoluto; l'Atletico lo alienò dopo un anno a 55 e, dopo un'altra stagione, fu ceduto per oltre 90 mld. Cose che capitano, non è che in seguito a ciò Lucianone fosse diventato o considerato un incapace: la proprietà non dava una lira, la Juve doveva autofinanziarsi e doveva trovare da sè i capitali necessari. Non ci sono risorse da poter investire immediatamente e stiamo amaramente subendo gli effetti delle sanzioni e di quell'esclusione dalla CL comminateci dall'associazione per delinquere Ceferin-Gravina e dal troiaio che rappresentano: siamo esclusi dalle prime, seconde e terze scelte, costretti a virare su ripieghi e ripiegoni che, con i soli pagamenti che possiamo effettuare, differiti e rateizzati, vengono a costare molto più del dovuto. Triste ma è così.
  8. Ecco le sue dichiarazioni nel sermone preelettorale ( vabbè, candidato unico...machemminchiadielezioneè?). Ci sono certi passaggi.... (TMW) "Cari delegati, prima di tutto grazie di essere in tanti davanti alle nostre più alte istituzioni sportive. Il presidente Infantino, al presidente Ceferin grazie della vostra presenza, per questa comunità è un onore e una responsabilità. Un saluto ai vice presidenti UEFA Boniek e Duca, agli amici Shevchenko, Savicevic, Tura e Vassallo. Un ringraziamento anche a Giorgio Marchetti, artefice di queste nuove straordinarie competizioni internazionali. Tutti amici del calcio italiano che accogliamo con piacere. Mi ricandido e chiedo il privilegio della vostra fiducia per chiedervi due cose: unire e cambiare. Mi rimetto a voi con orgoglio ed emozione, l’orgoglio di aver guidato questa Federazione per sei anni e di sentire ancora lo stesso entusiasmo del primo giorno. Emozione perché avverto la vostra fiducia, vivo il calcio da 40 anni e ho assaporato vittorie e sconfitte. In queste altalene di emozioni c’è una convinzione radicata in me: non ho mai smesso di considerare il calcio come l’attività più rassicurante del mondo. Questo mi regala un’incrollabile fiducia morale, il calcio fa bene all’Italia. Non smettiamo mai di testimoniarlo con forza. Se guardo indietro a questi sei anni vissuti insieme ci sono tanti momenti felici. Abbiamo tenuto vivo il calcio italiano nel tunnel della pandemia, sfidando il pessimismo e il moralismo affermando il diritto alla felicità che rappresenta il calcio come più grande fabbrica di emozioni del pianeta. È stata la sfida più dura degli ultimi 70 anni, abbiamo promosso la trasparenza, la sostenibilità economica del calcio pur considerando il ritardo nelle strutture e la maggior concorrenza europea con flussi economici provenienti anche da potenze che fanno lievitare contratti e costi. Abbiamo proposto la nuova giustizia sportiva, un presupposto fondamentale per la tutela del nostro sport per sanzionare offese, discriminazioni, atti di violenza e intimidazione dentro e fuori dallo stadio segnando i doveri dei club nello spirito di collaborazione. Ci siamo offerti come apripista e modelli di sperimentazione per aumentare la spettacolarizzazione del nostro sport. Grazie al presidente Infantino per la fiducia dimostrata nella nostra federazione. Abbiamo adeguato la democrazia e la governance del calcio, andando ben oltre le previsioni del legislatore valorizzando nella rappresentanza il peso economico portato al sistema e rafforzando l’autonomia delle leghe. Tutto questo è stato vissuto nell’unione delle varie componenti, è stata la condivisone di un progetto comune nella ricerca di un punto comune tra tutte le componenti. Unità è stata la nostra forza, ci ha consentito di superare le incomprensioni e contrastare attacchi diretti e indiretti, di smascherare menzogne, tranelli e calunnie di cui talvolta è fatta la vita pubblica del nostro paese. La nostra autonomia poggia interamente su questa capacità di ascoltarci reciprocamente e di presentarci a questi appuntamenti con un solo progetto e un solo nome. L’ampia condivisione è stata una condizione posta per sciogliere i dubbi sulla mia candidatura. Deve essere intesa come una vera e propria comunione sugli obiettivi da perseguire. Ciò che è valso per il passato vale per il domani, nessun progetto può risultare efficace senza il contributo di ogni componente. Il dialogo è aperto, l’ascolto reciproco farà parte dei nostri principi. Così come il rispetto, che continuerà a far parte dei nostri parametri. Insieme continueremo a cambiare, questa è la seconda ragione della mia candidatura. Vogliamo un calcio efficiente, responsabile, sostenibili e inclusivo, libero da ogni violenza e discriminazione. Questi impegni non sono un semplice slogan, ma gli assi di due documenti, piano strategico e piano strutturale. Con questa strategia cercheremo di migliorare la gestione federale, nuovi parametri economici per l’iscrizione ai campionati dei club professionisti, l’aumento delle seconde squadre e la creazione dell’accademia under 23. L’individuazione dei cinque stadi per l’Europeo del 2032, lo sviluppo di Vivo Azzurro per il racconto sulle attività della federazione. Rivisitazione del settore giovanile scolastico con l’obiettivo di aumentare i tesserati, il miglioramento del settore giovanile scolastico di dialogare con il territorio. La valorizzazione del calcio femminile e degli investimenti nei settori giovanili, in piena linea con la riforma Zola. Questo è quello che il calcio può fare da solo, poi ci sono delle riforme che impegnano governo e lo stato. Mi riferisco alla necessità che il legislatore reintroduca un regime fiscale agevolato per tesserare calciatore di primo livello residenti all’estero. È un dato oggettivo, grazie ai benefici del decreto crescita non più vigente i nostri club sono stati protagonisti a livello internazionale. Mi riferisco ancora al riconoscimento del tax credit per investimenti virtuosi nei settori giovanili e nelle strutture, snellire la burocrazia con una legge sugli stadi. Investire una percentuale degli introiti delle scommesse, associando percorsi di contrasto alla ludopatia. L’abolizione di divieto di pubblicità di scommesse sul calcio, al completamento della disciplina sull’apprendistato e il riconoscimento della FIGC di impresa sociale. Questa non è una richiesta simbolica, il calcio è un asset strategico e una straordinaria opportunità per gli italiani. Siamo uno dei motori del paese, per ogni euro riconosciuto allo stato ne riconosciamo allo stato 19,7. Siamo anche decisivi per la salute pubblica grazie all’equilibrio sociale che costruiamo, questo è condiviso dall’UEFA che ha sostenuto la nostra strategia. Nella famiglia del calcio europeo grazie alla guida di un presidente illuminato come Aleksander Ceferin stiamo definendo l’idea di un calcio europeo aperto al futuro, capace di stupire e di attrarre le società contemporanee. Questo vuol dire perseguire quella visione integrante e integrata che ci ha permesso di dare maggior credibilità al nostro calcio. C’è una filosofia dietro questa visione, il calcio è eccellenza ma il calcio ha anche al centro la persona, con le sue qualità e i suoi bisogni, oltre che le sue fragilità. Dobbiamo farci carico di questo insieme, non possiamo pensare di poter ritagliare la parte più conveniente e scartare tutto il resto. Un calcio che lascia indietro i più deboli sarebbe un mondo discriminatorio, noi non vogliamo questa deriva. Al presidente Ceferin continueremo a dimostrare un sostegno forte per portare avanti questa sfida. Vi chiedo di unirvi a questa sfida, prometto di ascoltarvi e di impegnarvi più di quanto abbia fatto finora. Come ogni processo riformatore, non sarà un percorso privo di ostacoli. Se lo percorreremo convinti però raccoglieremo i frutti, con la consapevolezza di lasciare qualcosa di nuovo, di bello e di libero a chi verrà dopo di noi. Grazie per la vostra partecipazione, grazie per la vostra fiducia, grazie per il vostro sostegno. Viva il calcio”. Ma non basta avere la faccia come il cu'lo per dirle tutte assieme....questa è la summa, il trionfo del facciaculismo! Fratelli bianconeri, uniamoci in festa! Adesso che la Juve, pentita come il figliol prodigo, è ritornata all'ovile ha anche ricevuto il giusto premio: Calvo consigliere federale.
  9. Uè, qualcuno però dobbiamo tenerlo: se no con chi giochiamo? Scherzi a parte, Weah è un elemento utilissimo in una rosa: non un titolare ma un ottimo, versatile ed affidabile ricambio. Ricordi Giaccherini multiuso? Beh, qui il livello è superiore e, tra l'altro, è giovane ed ha uno stipendio nella norma ( 2,56 mil lordi).
  10. In base ad un interesse che s'era palesato, almeno a sentire media albionici e nostrani, da parte del City, dove potrebbero voler avvicendare Ederson, grazie anche alle capacità "con i piedi" del nostro portiere. Se n'è parlato, come di tante altre cose che molto probabilmente non avranno alcuno sviluppo, e l'ho descritta come eventualità: non ho velleità guresche.
  11. Tutto bene ma quello, almeno, lo eviterei finchè possibile....non sono tanti come lui, e non ha ancora spiccato il volo! Non mi meraviglierei se, a giugno, partisse DiGre in direzione City: buon portiere ma non è Buffon e se l'offerta fosse buona....tanto abbiamo Perin, poi mi fionderei su Caprile.
  12. Altra plusvalenza, se continua così, potrebbe essere Djalò, destinato ad abbassare la quota del riscatto di Conceicao con il Porto: pagato 5, dovrebbe avere una valutazione di 15-20...
  13. D'accordo su tutto tranne che su quanto evidenziato; i due non c'entrano nulla tra loro: il primo, uomo di conti, una brutta copia di Giraudo, più "introdotto" ( e protetto, da quando è da quelli) nel Palazzo, rispetto all'altro che è più manager( di altro livello!), dotato di visione più imprenditoriale, ampia e programmatica; Moggi era un bravissimo uomo di calcio, con una grande rete di osservatori ed amici, per cui tante sue operazioni travalicavano anche gli interessi più immediati della società per cui lavorava: prospettiva, piccoli sacrifici in funzione di vantaggi futuri. Giuntoli, dal suo canto, non ha avuto nè margine( ergo giocatori richiesti) nè, tantomeno, liquidi per realizzare la rivoluzione che sta ponendo in essere: un po' le nozze con i fichi secchi, malgrado si diffonda l'idea che abbia speso chissà cosa.... Inutile ribadirlo ulteriormente, è lo stesso discorso fatto a proposito dell'acquisto di A.Costa che ha comportato un'incidenza inferiore sul bilancio rispetto a quanto risparmiato con la rescissione di Danilo: non ho nè voglia nè palle per ridiscuterne... Ecchecaxx, per quello bastava tenersi DeSci che del J Hospital conosce pure i tunnel sotterranei...
  14. Alleluja, d'accordo su tutto! Però Boksic veniva lanciato da ZZ&co....insomma, come partire con 50 m di vantaggio sui 100 piani! La partita di oggi: ho rivisto un po', solo un po' non una porzione decente, di Juve: dopo due partite, dal secondo tempo di Napoli, due tempi con il Benfica ed il primo di oggi, c'è stato un flebile, ma efficacissimo, anche per la pochezza dell'avversario, segnale di risveglio; speriamo siano rose e non caki.... McKennie ha sbagliato tanto, certo, ma non gli rimprovererei nulla: manca solo che lo mettano in porta, per una volta che va male, fa nulla.
  15. Errori di Motta, errori nella formazione di una rosa già striminzitissima fin dall'inizio, errori di una società per tanti versi assente, poco competente ( anche Moggi e Giraudo potevano contare su una figura come Bettega, uomo di campo), errori ( rectius orrori) di una proprietà...meglio che stia zitto: con tutti gli agganci che possono avere, proprio quest'anno dovevano lasciare la squadra senza sponsor? Senza andare a rivangare le cause principali delle ristrettezze di bilancio ma con una disponibilità iniziale di 40-50 mil in più, quanti ripieghi avremmo evitato? Oggi, dopo il primo tempo, ero allibito: star sotto, e farsi mettere sotto da un Empoli dimezzato dalle tante assenze ed in crisi totale( ultima vittoria ad inizio dicembre, poi soli due pareggi e tutte sconfitte), senza uno straccio di azione, inermi.... Rianimati nella ripresa ma, malgrado si sia dilagato nel finale, non s'è visto granchè: finalmente s'è palesata voglia di reagire e non arrendersi, qualche segno di vita da Koop( deve partire da una distanza maggiore, fuori ruolo e zona sulla trequarti), un grande Yildiz, bravo anche Loca; insomma, più o meno tutti sufficienti....nella ripresa, beninteso! Penso anch'io, e soprattutto mi auguro, che la squadra sia destinata a crescere ma, dopo la gara odierna, vado con i piedi di piombo e attendo segnali più convincenti; buonissimi i tre punti, anche per il morale, ma serve ben altro: quello di oggi è solo un brodino per un ammalato.
  16. Non è necessario togliere Fagioli: escono Bremer, Cabal, Arthur, entrano Veiga, Muani e, se arriva ( non si sa mai )Kelly. A.Costa resta fuori perchè più di tre nuovi non se ne possono mettere.
  17. Voi chi? Ti ho parlato in prima persona citando quello che tu hai scritto. L'ipocrita sei tu: ti senti offeso se ti danno del pasdaran e consideri normale dare del ratto di fogna o dello scarafaggio ad una schiera indefinita: fottesega a me delle tue personali crociate, nè devo andare a controllare vecchi post di altri utenti. Ho sottolineato la tua incongruenza ed il tuo inutile flame: prima dici di non sapere a chi ti rivolgi ( poi parli di noi e voi - non so a cosa ti riferisca, francamente - ), poi che non è offensivo quanto hai scritto, infine che le medesime offese le ha scritte un altro in altra data e discussione, quindi ammettendo di aver consapevolmente rivolto delle offese.... Ma gli ipocriti sono altri.... Per la miseria: non immaginavo che ad un qualunque tifoso juventino potesse bruciare così forte il coolo per una vittoria della Juve! Ma davvero c'è chi si augura sconfitte ed insuccessi per quella che dovrebbe essere la squadra del cuore? Allucinante!
  18. In linea di massima anch'io avrei preferito che si tenessero i ragazzi ma erano tra i pochissimi ad avere mercato e servivano soldi: si doveva sacrificare Yildiz? Non mancavano i centrali, anzi, si è proceduto ad una serie di cessioni proprio perchè il reparto era affollato e per reperire fondi c'era anche bisogno di tagliare i costi: il ragazzo vedeva ben poche prospettive di impiego continuo, secondo le sue aspettative, e per questo ha accettato ( e spinto per andarci) una squadra di medio bassa classifica in Premier, memore della scelta fatta in precedenza, quando ha preferito la Roma, giocando pochissimo, al Frosinone, dove sarebbe stato titolare inamovibile; buon per loro, sono la sorpresa del torneo e veleggiano in posizioni di classifica fuori dalle proprie più rosee previsioni, bravo il ragazzo a farsi trovar pronto quando è stato messo in campo in pianta stabile per l'infortunio del centrale titolare ed anche fortunato nel segnare il goal vittoria proprio in questa circostanza, però aprioristicamente non è dato a sapersi e ci sono delle scelte che tali non sono, in quanto vie da percorrere obbligatoriamente. Dovevamo rifare il centrocampo e, probabilmente, con quei soldi s'è creato il budget per Thuram. Chissà, non si può mai sapere, magari diventerà uno dei migliori al mondo, o resterà nella media, oppure sarà una meteora: chi può dirlo con certezza? Il tutto, al netto di eventuali infortuni; purtroppo, nella condizione in cui ci trovavamo, e ci troviamo tuttora, si devono necessariamente fare dei sacrifici. Ricordo che durante i mondiali '94 vendemmo Dino Baggio al Parma: " Ma come, un nazionale?" sorpresa, stupore e poi...scoprimmo che il primo nome fatto era quello di Del Piero e, solo dopo pochi mesi, ringraziavamo il cielo e chi s'era opposto a quella cessione. Ho visto vendere il giovane Vieri, Zidane, Henry etc...per non parlare dello smembramento postfarsopolesco: sono abituato, è la prassi nella Juve da trent'anni ad oggi.
  19. Vero, ma ci sono stati anche calendari decisamente differenti tra le varie squadre, basta per es. guardare chi abbiamo affrontato noi e chi il Milan: beccare tre squadre materasso è equivalso a fare un considerevole bottino di punti; poi, che siano riusciti a sbancare il Bernabeu e perdere a Zagabria, fa parte dell'imponderabilità del calcio ma, in partenza, il cammino era ben più agevole per loro. A mio avviso andrebbe rivista la composizione delle fasce: in quarta, tra l'accoppiata Aston Villa-Stoccarda e Sturm Graz-Slovan Bratislava c'era un abisso, così come tra Sporting-PSV e Salisburgo-Young Boys in terza, e la cosa assume ancora maggior peso visto che, a parità di punti, vale il computo delle reti.
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