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Showing content with the highest reputation on 03/09/2019 in Risposte

  1. 9 points
    Come ho detto svariate volte, i suoi problemi erano mentali più che fisici.. Con le giuste motivazioni torna ad essere un signor attaccante.. Si voleva riprendere la Juve, è tornato fisicamente tonico e tirato a lucido, è cattivo, con la bava alla bocca e il fuoco negli occhi.. Bisogna gestirlo e non fargli perdere questo fuoco.. Il gol contro il Napoli è benzina sul fuoco che ha dentro.. E' vero, costa molto a bilancio, ma CR7, questo Higuain e questo Douglas Costa sono 100 passi avanti al CR7, Manzo e Dybala dello scorso anno..
  2. 4 points
    De Ligt ha sofferto molto gli allenamenti e la preparazione italiana (citofonare Skrtel), ed è un pò sulla gambe, essendo pure una bestia di 189 cm per 80 kg, è stato riferito da Ianni.. Infatti fino al 70esimo è stato perfetto, poi ha avuto crampi ed anche fisicamente era spompato.. La sosta per le nazionali gli farà bene, tornerà il 15 tirato a lucido con 2 settimane in più smaltite dalle gambe..
  3. 3 points
    Il Pipa è un orsacchiotto zenzibbile. Va coccolato, vuol sentire l' affetto e non va messo troppo sotto pressione ( quella carichiamola su Cristiano che ci gode in quella condizione ). Noi abbiamo: Cr7 Gonzalo e D.Costa (Dybala, Bernardeschi, Cuadrado e Manzo. Riserve). Che cappero vogliamo più? L inter, per dire, a stI attaccanti. Lukaku,Martinez, Sanchez, Politano, Esposito. Fate voi.
  4. 3 points
    21 come i suoi gol a fine campionato. Non sono tantissimi, ma a me potrebbero bastare.
  5. 3 points
    anyway io sono molto contento per difesa e centrocampo: è stato fatto un buon lavoro e serviva davvero molto. peccato per chiello non ci voleva porca tr**a poi ho temuto che per motivi contingenti fosse stata fatta qualche cessione avventata (dybala su tutti, ma anche can): contento di essere rimasto così c'è tanto lavoro da fare, però c'è anche tutto il necessario per farlo bene. Tra l'altro, curioso il destino...l'andata al Wanda (Nara) Metropolitano è stata forse il colpo di grazia alla riconferma di Allegri e ora si parte con un'altra avventura di champions proprio da li...non vedo l'ora che arrivi questa partita...voglio vedere come la affronteremo a livello di atteggiamento
  6. 3 points
    ... ah, per inciso, io mi incaxxo quando mi vendono i vidal a 40 e mi portano gli hernanes al suo posto, non quando compro i de ligt e non riesco a mandare via, manzo... sarò strano io...
  7. 3 points
  8. 3 points
    Un gentile e doveroso ringraziamento all'AC Milan per averci rispedito rigenerato un Pipita che aveva bisogno di riposare in una squadra simile a un villaggio turistico. Ogni tanto si necessita di tirare un pò di remi in barca e farsi una vacanza è cosa buona e giusta. Partita da GRANDISSIMO CAMPIONE quale lui è. Higuaín deve concludere la sua carriera a Torino. Por siempre a tu lado PIPA TE AMO
  9. 2 points
    Io voglio vedere la faccia di conte al primo "gobbo di M***A" che sentirà.....perché lo sentirà.. è solo questione di tempo.
  10. 2 points
    De Ligt ha solo bisogno di almeno altre due settimane per entrare in forma al 100%.. La preparazione in Italia è diversa da quella in Olanda e lui è pure sempre un ragazzo gigantesco, e quelli grossi fisicamente metabolizzano sempre dopo i carichi di lavoro..
  11. 2 points
    Riuscissimo a convincere I giocatori che man mano ingaggiamo a guadagnare 1/2 milioni l’anno l’avremmo anche questo tanto agoniato talento nel vendere
  12. 2 points
    mi pare che quest'anno con la storia degli esuberi abbiano pesantemente rotto le palle abbiamo solo esuberi Matuidi Khedira Dybala Higuain perfino Bonucci lo abbiamo sentito definire tale peccato che stiano giocando tutti titolari e direi anche abbastanza bene invece le fogne comprando due palloni gonfiati un bestione e un ex giocatore mercato da 9 come no, certo certo
  13. 2 points
    Fino alla fine i giornalisti volevano sto scambio ma "ha vinto marotta"
  14. 2 points
  15. 2 points
    Verdi è il premio per l'accesso all'Europa Ottima scelta quella di acquistare solo dopo i preliminari...
  16. 2 points
    il football americano ha la caratteristica che c'è una squadra per l'attacco, e una squadra per la difesa. un coach per l'attacco, uno per la difesa, (uno per lo special team) e l'head coach che coordina tutto. ma ormai questo concetto del defensive/offensive coach lo stanno applicando anche in nba. nemmeno da ieri.. nei celtics che batterono i miei lakers nel 2008 uno degli assistenti era esplicitamente qualcosa di molto simile a un defensive coach. secondo me è un'idea interessante.. poi applicarla o non applicarla, visto che comunque le linee guida del coaching sono ben stabilite da molto tempo, è un altro discorso.. anche perchè si tende sempre a vedere in maniera negativa queste "novità", vedi il var.
  17. 2 points
    beh in dream is collapsing non poteva mancare questa notizia... UFFICIALE: Copenaghen, ingaggiato l'ex Juve e Arsenal Bendtner 03.09.2019 00:51 di Patrick Iannarelli articolo letto 744 volte © foto di Daniele Buffa/Image Sport Nicklas Bendtner è un nuovo calciatore del Copenaghen. Il danese ex Arsenal e Juventus, accostato anche alla Reggina, ha trovato un accordo con la società danese su base annua. L'attaccante ritorna in patria dopo aver esordito con le giovanili del club danese, prima di passare in Premier League con la maglia dei Gunners. Con la maglia bianconera ha collezionato 11 presenze complessive.
  18. 2 points
    Eriksen DEVE DEVE DEVE DEVE DEVE DEVE DEVE essere nostro a zero.
  19. 2 points
    Vedo cose disarmanti che non possono che essere frutto di preconcetti senza motivo... per un anno si è pianto perché mancavano due centrocampisti e perché chiello era a fine carriera, barza finito e caceres non diciamolo neanche e che dovevamo prendere almeno due centrali... per la prima volta da anni la Juve fa un mercato mirato prendendo due cc e due centrali, e non degli scartini, ma dei signori giocatori... e lo fa senza aspettare cessioni, senza tirarla per le lunghe, od altro... ... per fare qualcosa di meglio dovevamo prendere un isco o un pogba oppure un neymar... gli unici tre che forse, ripeto forse, sono stati per qualche giorno sul mercato... e che ci voleva bastava trovare 140/150 milioni in più l'anno... ... si leggono cose incredibili, improvvisamente gli acquisti, di cui nei mesi scorsi si sbavava pure, ora sono diventati dei brocchi, o poco ci manca, e, ciliegina, e pur di asserragliarsi sul preconcetto che abbiamo fatto male, ci si inventano fantasiosi problemi perché abbiamo giocatori in panca troppo forti... credo sia il primo caso al mondo in cui una tifoseria si lamenta perché ha la rosa troppo forte... ... mah...
  20. 2 points
    Risalto a Lukaku per la sua lamentela contro la curva del Cagliari.....il Cagliari zitto....con Kean si erano scatenati....presidente (mai più visto e sentito ) in prima linea
  21. 2 points
    a maggior ragione! l'Ajax mica giocava col baricentro basso in Champions perciò dire che De Light va in crisi con la difesa alta è una teoria che non sta in piedi
  22. 2 points
    Trentennale della morte del grande Gaetano Scirea...... Tutte le tv e tanti giornali si sono ricordati con servizi e speciali tranne...guardacaso la filo bianconera giornalaccio rosa...niente di niente... ....ricordo che x onorare l anniversario di Facchetti fu organizzato torneo patrocinato , speciali x un mese , interviste giornaliere a tutti quelli che lo avevano sfiorato..... ...con tutto il rispetto Scirea e' stato un campione del mondo , esempio di lealta , ecco lealta......ho capito tutto......
  23. 2 points
    A me verrebbe di cemento, anche solo per sistemarle il microfono
  24. 2 points
    a quel punto potrai tornare in questo topic, dire "ve l'avevo detto" e la tua vita avrà subito una svolta positiva epocale rassegnarsi al fatto che ormai Gonzalo sarà un nostro attaccante e augurarsi che possa fare un'ottima stagione e tifare per lui (un calciatore della Juventus) è così difficile?
  25. 2 points
    Controllo in un fazzoletto, kulobello kuloaterra, missile terraria. Gonzalo è tornato. Fisicamente sta meglio che in passato
  26. 1 point
  27. 1 point
    Scusate ma che c'entra il Napoli con le big?
  28. 1 point
    Poi se uno gli dice che sono dei buffoni faziosi che sfruttano gli eventi per il proprio interesse e non gliene frega nulla in realtà fanno pure gli offesi... PAGLIACCI siete più schifosi e razzisti voi di chi fa i cori alla fine!!!
  29. 1 point
    insomma Chiellini era ottimo in marcatura a uomo, questo si, ma le vaccate che ha fatto quando era ragazzo si possono enumerare facilmente come dopotutto le vaccate che commettono tutti i difensori giovani
  30. 1 point
    Già. Una lotta perenne per ricavarsi quei 90 minuti più recupero in pace. Però è vero anche il contrario, che il calcio sta in mezzo a tutto il resto. Soprattutto le partite il sabato sono sempre di troppo per chi ha famiglia, specialmente quelle alle 18.
  31. 1 point
    Una cosa vorrei capire: come mai De Ligt non ha giocato sul centrodestra. Si tratta di un particolare che ha sottolineato anche Koeman, De Ligt ha giocato sempre sul centrodestra. Mentre Bonucci ha giocato anche sul centrosinistra quando non c'era Chiellini. Perché non han fatto così sabato?
  32. 1 point
    Esatto. Inoltre se lo volevano far giocare potevano prendere un giocatore di medio livello da far giocare contro Verona, lecce, Spal ecc.
  33. 1 point
    Mi sei simpatico ma fai scomparire quella orribile cartaccia rosa, please
  34. 1 point
    Ma allora è 99,9% non 100%. Capita. Ma di Milinkovic Savic e Chiesa non si è saputo nulla?
  35. 1 point
    Bene tutto chiuso. Confermo quello che ho detto stamattina. Maledetti imbroglioni, ci avevo creduto. Avevo voluto assolutamente crederci. De sciglio al PSG sarebbe stata l'apoteosi. Gianfuffa, ti odio.
  36. 1 point
    Questo è vero... ma sarebbero stati più rimpianti e grida alla sfiga però, tranne per quei casi "cronici", del resto abbiamo preso pure due pali abbastanza clamorosi... insomma alla fine è andata come giustamente doveva andare con una nostra vittoria... "nonostante" sia andato quasi tutto storto, per una volta, il destino ha rimesso le cose a posto... io credo che più che di cuore o di testa avremmo reagito di pancia più per il fatto che dovevamo vincere 4-1/0 che per avere giocato male od altro...
  37. 1 point
    Vuoi dirmi che se io metto un DC valutato diciamo 80/100 e lo sposto dall'Ajax in Olanda alla Juve a Torino non rimane un DC da 80/100 ma deve adeguarsi? Che pippa con buon PR allora
  38. 1 point
  39. 1 point
    Ha fatto un'ora di gioco in modo diligente: con appoggi corti, avendo l'umiltà di non strafare, con la dovuta e l'evidente testa di chi non vuole "commettere sboronate". All'occasione ha anche provveduto a "spazzarla" evitando guai peggiori. A mio giudizio in queste occasioni si è visto che ha la testa sulle spalle, sapendo che le cose verranno step by step. Poi lo abbiamo visto a terra con i crampi e dopo commettere errori individuali, sicuramente anche dovuti al calo fisico che inevitabilmente genera calo mentale. I difensori, raggiungono la piena maturità a 26-28 anni, alcuni anche dopo (guardiamo i nostri Chiellini, Barzagli...). Promosso alla prima, dai !!
  40. 1 point
    Gol straordinario. Va a finire che da esubero diventa il miglior acquisto della stagione. Speriamo continui così, magari fisicamente non è il top, ma mi sembra molto convinto di testa in questo inizio, e per uno emotivo come lui è un fattore molto importante. Certo è che un gol come quello che ha fatto lo fanno veramente in pochi.
  41. 1 point
    In ogni caso se Dio vuole, questo mercato infinito se consideriamo che da aprile per noi è iniziato con l'allenatore, è alla fine.
  42. 1 point
    Grazie per il Genio.. Non me lo aveva detto mai nessuno sei simpatica però adesso gentilmente scavati dal c****. ed
  43. 1 point
  44. 1 point
    Quanto è bello quando segna e quando esulta. Soprattutto quando lo fa alle monnezze
  45. 1 point
    Criticare la partita di Higuain di stasera vuol dire capire ben poco di calcio. Nel secondo tempo dopo un quarto d'ora è calata tutta la squadra.
  46. 1 point
    Ha mandato a prendere il caffè al difensore più forte dell'universo, basta quello. Ah, sul difensore più forte dell'universo sono ovviamente ironico.
  47. 1 point
    È sempre stato un giocatore da Juve. Lo scorso anno fu mandato via solo ed esclusivamente per motivi economici. Non di certo per altro. Infatti abbiamo patito molto la sua assenza nell'organigramma offensivo. Abbiamo patito l'assenza del nostro regista offensivo e dei suoi gol (oltre Ronaldo e Kean non hanno segnato 5 reti tutti i nostri giocatori offensivi sommati )
  48. 1 point
    Sempre detto con suarez e benzema e tra i primi 3 in Europa Il peso forma lo mantiene solo giocando
  49. 1 point
    Eh già... Chiedete scusa a questo autentico mostro e sostenetelo (la componente emotiva è molto importante per Gonzalo). Lo scorso anno abbiamo patito molto la sua assenza davanti checché se ne dica. Bentornato Gonzalo
  50. 1 point
    GAETANO SCIREA «Tra i liberi più forti del mondo, assolve il suo ruolo con assoluta naturalezza, in punta di piedi, concedendo poco allo spettacolo e meno ancora alla gloria personale. Nessuno è stato grande come Gaetano Scirea, perché gli altri, compresi i sommi Beckenbauer e Baresi, erano difensori che avanzavano, lui era difensore in difesa, centrocampista vero a centrocampo, attaccante vero in attacco. Era unico». Nasce a Cernusco sul Naviglio il 25 maggio 1953. Comincia la sua strada di calciatore nel ruolo di punta, anzi, di centrattacco. Dopo aver giocato sempre nel ruolo di attaccante nei ragazzi della squadra del San Pio X, firma il primo cartellino per i colori dell’Atalanta. È un suo amico, Crinella, a portarlo a Bergamo per un provino. Il dottor Brolis, addetto al settore delle giovanili neroazzurre, gli fa firmare il cartellino: Gaetano ha quattordici anni. Sotto la guida di Capello e Castagner, Scirea è utilizzato in prevalenza all’attacco, qualche volta ala e qualche volta interno. Come interno gioca due stagioni nella Primavera della squadra orobica. Benino, ma senza squilli di fantasia: «Capello mi ha salvato! Ero, infatti, sul punto di lasciare il calcio. Credevo di aver sbagliato mestiere; mi sembrava di essere un fallito». Capello, infatti, un bel giorno decide di impiegarlo nel ruolo di libero: «Mi parve di sprofondare. Portato alla manovra ritenevo erroneamente di essere diventato un tollerato, un tappabuchi. Tant’è vero che assunsi l’incarico senza entusiasmo, quasi con indifferenza. Abituato a rispettare i suggerimenti del tecnico, cercai di fare del mio meglio e venuto a mancare Verlotti, che si era fratturato una gamba in un’amichevole a Melegnano, divenni il libero titolare della Primavera». Per un infortunio capitato a Savoia, Gaetano si vede schiudere le porte della prima squadra. È la stagione 1972-73, Scirea disputerà venti partite di fila in serie A, guadagnandosi il bastone da titolare per la successiva stagione nei cadetti. Corsini è stato il tecnico che lo ha lanciato nel massimo campionato. Heriberto Herrera quello che lo ha affinato, dandogli le attuali dimensioni di libero di gran lusso. Gaetano diventa ben presto un uomo mercato e, tra i tanti osservatori che lo spiano, c’è Romolo Bizzotto; il suggerimento di tenere Scirea sotto osservazione pare sia partito dall’ex bianconero Bonci. Fatto sta che qualcuno lo dice a Gaetano ma lui, timido e semplice, pur guardando alla Juventus con occhio languido, non riesce a crederci. Invece, a fine maggio del 1974, tornando a casa da un allenamento, è raggiunto da una telefonata: «Guarda che sei della Juventus». Lui pensa a uno scherzo ma, arrivato a casa, trova l’intera famiglia in agitazione. Fu una festa e ci scappò anche il brindisi, confessa lui ancora emozionato al ricordo. Poi le visite, la conferma, l’appuntamento al ritiro del 29 luglio: «Mi ricordo che non volevo scendere dalla macchina sulla quale mio fratello mi aveva accompagnato». E il fratello dovette quasi tirarlo giù di peso. A Villar Perosa è messo in camera nientemeno che con Bettega. È troppo per un ragazzo semplice, ma con i piedi per terra come Scirea. L’ingresso in squadra, dopo la preparazione lo ricorda con sofferenza: «La prima partita in coppa Uefa, mi faccio male alla caviglia. Così, appena cominciato, sono stato costretto a fermarmi per due partite in campionato». Pagato quello scotto, Scirea gioca ben ottantanove partite consecutive, partecipando alle emozioni e alle gioie degli scudetti più brillanti, quello dei cinquantuno punti e alla conquista della Coppa Uefa. E, a ogni partita, l’impegno per essere sempre all’altezza della situazione: «Giocare libero è un impegno continuo. Devi controllare tutti e nessuno. Devi possedere un intuito eccezionale. Capire quando il terzino parte avanti e prendere subito in consegna l’attaccante che resta incustodito, tenendo ben presente lo spazio dal quale possono venirti le sorprese del contropiede. Poi, quando intervieni, devi cercare non solo di liberare l’area, ma appoggiare il gioco in maniera da far ripartire i tuoi; semplice da dire, ma provate a farlo, quando il gioco è veloce e tutti sono in condizione di metterti in difficoltà». Per lui, nulla sembra essere eccezionale, poiché ha imparato a misurare con il metro del buonsenso ogni fatto della vita, da quella intima di casa, a quella professionale di giocatore di calcio: «Così riesco a far durare di più il piacere delle cose buone e ben fatte e tengo sempre davanti alla mente che, se rifletto un pochino di più sugli errori, posso evitare di ricadervi». Quattordici anni di Juventus. Una scelta di vita che lui commenta così: «Certo che avrei potuto anch’io, con l’arrivo dello svincolo, spuntare contratti faraonici, ma di squadre come questa ce n’è una sola. Ed io preferisco concludere la mia carriera alla Juventus. Senza fretta, però, ho il conforto dell’esempio di Zoff, un uomo che mi ha insegnato a non guardare indietro». Ha vinto tutto: sette scudetti, due Coppe Italia, Supercoppa, Coppa Intercontinentale, Coppa dei Campioni, Coppa Uefa e Coppa delle Coppe, senza dimenticare il Mundial spagnolo. Ha sempre giurato di divertirsi troppo in campo, ogni partita è un avvenimento che lo affascina, aver tagliato tutti i traguardi possibili non l’ha mai accontentato. Alla Juventus deve sostituire Salvadore: «Provavo tanta gioia ma spesso scendevo in campo con le gambe che tremavano, mi ha aiutato la squadra vincendo lo scudetto, il mio inserimento non poteva coincidere con miglior risultato». Il 1976-77 è forse la stagione più esaltante della Juventus ultimo decennio: quella dello scudetto dei cinquantuno punti e del primo grande successo europeo, la Coppa Uefa: «Era la Juventus che dava sette o otto giocatori alla Nazionale. Una Juventus splendida, costruita da Boniperti pezzo su pezzo, da grande intenditore», ricorda. La Juventus che ha consegnato a Bearzot la Nazionale d’Argentina: «Per due volte ha capito che nel calcio non si finisce mai di imparare. È stato quando, dopo aver vinto lo scudetto con Parola, l’anno successivo, a sette giornate dalla fine, con cinque punti di vantaggio rispetto al Torino la squadra perse tre partite di seguito e consegnò il titolo ai cugini granata. E, più grande di tutte, la delusione di Atene, la Juventus più bella, quella che era giunta in finale dominando squadroni come Widzew Łódź, Aston Villa e Standard Liegi». La Juventus gli ha dato molto, gli ha spalancato le porte della Nazionale: «Ma è facile arrivare a certi livelli, il difficile è restarci», raccomanda sempre Scirea. E non dimenticherà mai che insieme a lui, in Nazionale, cominciò Rocca: «Ecco, lui è il caso sfortunato, quello che dimostra come sia tutto così aleatorio. In quel momento era una pedina inamovibile, un esempio per me e tanti altri che si affacciavano alla maglia azzurra». Gaetano Scirea è anche un buon marito, un buon padre, ama il cinema e pratica il tennis, sport preferito dell’estate. La famiglia è la sua oasi di pace, il rifugio di chi vive nel frastuono del mondo dello spettacolo. Ogni partita ha una sua fisionomia per cui, al termine di ogni incontro, Scirea si sente in dovere di analizzare, per conto suo, ogni azione giocata: «E mi critico e mia moglie mi critica ancora di più. Ma, devo dire, che i suoi interventi mi sono di aiuto, perché parla con serenità e la serenità ritrovata in casa, è il miglior sistema per distendersi. Ho sposato una juventina che mi ha portato una famiglia deliziosa. Ho imparato tante belle cose del Vecchio Piemonte, compreso il culto del vino buono, che ho imparato a fare da mio suocero nel Monferrato. Quando posso aiuto in cantina. Ma mi hanno detto che sono più bravo a fare il calciatore». «Mio marito – racconta Mariella – ha una qualità-difetto grossa come una casa, la modestia. Lui dice che, a volte, parlo come un direttore sportivo ma, secondo me, dovrebbe farsi valere di più. È testardo, poi crede di essere preciso, mentre non lo è per niente. Quante volte Gai, dopo l’allenamento, mi piombava a casa all’ora di pranzo con quattro sconosciuti. Diceva: “Mariella, questi signori hanno fatto centinaia di chilometri per venire a vedere la Juve ed ho pensato che dovevano pur mangiare qualcosa”. Ecco, questo era Gaetano Scirea fuori dal campo». Scirea rimane soprattutto un calciatore onesto e felice: «Perché ho amato questo sport fin da piccolo e sono riuscito a fare questo mestiere». Il destino lo ha portato via il 3 settembre 1989, in una strada polacca; nulla è più atroce che morire giovani. Per Mariella e Riccardo, una scatola piena di ricordi e l’esempio di un uomo e di un padre che non potrà mai essere dimenticato. da "Il pallone racconta" di Stefano Bedeschi
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